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Epilogo
Sette mesi dopo
-Riccardo vuoi una birra?-urla Luca dalla cucina.
-Si, grazie-urla di rimando Riccardo.
-E tu, Giada?-
-E smettila cretino!-risponde Riccardo prima che possa farlo io.
-Volevo solo essere gentile.-dice Luca mentre torna con due birre in una mano e la ciotola di pop corn nell'altra.
I pop corn naturalmente li prendo io e con un cenno della mano li
invito a stare zitti visto che il secondo tempo della partita sta per
iniziare. Oggi c'è Juventus-Milan e mi dispiace dire che sono
l'unica milanista in questa casa, perchè i due signorini tifano
Juventus naturalmente. Siamo ancora zero a zero, ma dopo nemmeno dieci
minuti dalla ripresa del secondo tempo c'è una
possibilità che il Milan segni. Rimango con il fiato sospeso
mentre vedo Nocerino che corre dietro al pallone e fa un eccellente
assist a Pazzini che senza nemmeno pensarci la butta dentro segnando un
fantastico goal.
-Gooooaaaaaaaaaaaaal!-urlo io mentre mi alzo di scatto rovesciano
metà ciotola di pop corn per terra. -Pazziniiiiiiii!- continuo a
urlare come una pazza.
-Bastardi-urla Riccardo.
-Non vincerete.-dice Luca.
Io mi risiedo nel divano e li guardo un'espressione compiaciuta.
-Rosicate, rosicate.- dico mentre ci concentriamo di nuovo sulla partita.
Succede così tutte le volte che guardiamo un'amichevole, la
Champions o semplicemente il campionato e talvolta finiamo per litigare
sul serio e per me che sono l'unica a tifare Milan diventa difficile
combattere contro loro due. Non è giusto.
Dopo altri quarantacinque minuti più recupero la partita finisce
con la vittoria del Milan e rimango per il resto della serata a
sottolineare il fatto che abbiamo vinto dando così fastidio ai
ragazzi.
Nonostante siano passati sette mesi dalla fine di tutta quella storia,
io, Riccardo, Luca e molto spesso anche Matteo continuiamo a vederci
almeno tre volte a settimana.
Inizialmente avevo pensato che, una volta chiuso il caso, ci saremmo
allontanati definitamente e mi dispiaceva tantissimo, così dopo
averne parlato con la psicologa che iniziò a seguirmi, decisi
di dire ai ragazzi quello che pensavo e loro senza neanche
pensarci due volte mi risposero che era impossibile che smettessimo di
frequentarci, perchè la famiglia non si abbandona mai. É
proprio così, siamo una famiglia e io mi ritrovo ad averne due
adesso. La famiglia composta da mia madre, mio padre, mio fratello e
mia sorella che mi hanno sempre sostenuto anche dopo aver fatto quello
che ho fatto e poi Riccardo, Luca e Matteo che hanno continuato a
sopportarmi nonostante tutto.
Sono riuscita a superare l'anno scolastico nonostante sembrasse una
missione impossibile, ma con il mio impegno, l'aiuto della psicologa,
l'affetto delle mie famiglie e l'aiuto prezioso di Federica, che come
potete immaginare era stata felicissima di sapere che ero scampata alla
morte, ce l'ho fatta e quindi devo iniziare il quinto anno.
Ci è voluto un po' di tempo prima che riuscissi a riprendermi
dalla morte di Michelangelo, ma con il passare dei mesi il dolore si
è affievolito e talvolta mi capita di pensare a lui nei momenti
più impensabili. Non penso mai a lui come una persona cattiva,
ma come una persona che ha avuto un crollo emotivo e che aveva
semplicemente bisogno d'affetto. Nonostante tutto quello che ha fatto
non smetterò mai di ringraziarlo per avermi fatto conoscere
persone meravigliose come Riccardo, Luca e Matteo. Senza di lui a
quest'ora loro erano dei perfetti sconosciuti o quasi.
É strana la vita a volte, ti fa aprire gli occhi in una maniera
assurda, ti sconvolge il tuo mondo tranquillo e ti insegna delle care
lezioni. A me tutta quest'esperienza ha insegnato che non bisogna mai
giudicare un libro dalla copertina e bisogna sempre guardare in fondo
alle cose e sono sicura che anche a loro gli abbia insegnato le stesse
cose, perchè quando ho avuto il coraggio di raccontare la storia
di Michelangelo hanno cambiato modo di vederlo e adesso siamo molto
più riluttanti a parlarne.
-Pianeta chiama Giada. Pianeta chiama Giada.-dice Riccardo mentre ride.
Scuoto la testa e mi riprendo.
-Sei sempre con la testa tra le nuvole.-dice Luca.
-Scusa, stavo pensando al goal fantastico di Pazzini, sai com'è.-
L'occhiata che ricevo da tutti e due mi fa capire che non è il
caso di continuare a scherzare sulla partita e mentre scoppio a ridere
senza motivo ci mettiamo a cucinare tutti insieme.
Il mio telefono vibra leggermente e segnala la presenza di un
messaggio. Luca e Riccardo si guardano mentre io leggo il messaggio
lasciandomi sfuggire un sorriso e arrossisco leggermente.
-Chi è?- chiede Luca mentre cerca di leggere il messaggio.
-Nessuno.-rispondo io mentre faccio finta di niente.
-Tanto lo sappiamo che è Matteo. Pensavi forse di riuscire a
tenere nascosto il fatto che stai uscendo con lui? Siamo dei
poliziotti. Non puoi.-commenta Riccardo mentre trattiene un sorriso.
Luca distoglie lo sguardo dalla pentola con dentro la pasta e fa l'occhiolino a Riccardo.
Io rimango letteralmente a bocca aperta, convinta che loro non
sapessero niente di tutto questo. Va bene che sono poliziotti,
però qui è essere sensitivi. Come hanno fatto a scoprirlo
se non ho mai lasciato trapelare niente? E sono sicura che nemmeno
Matteo abbia detto niente.
Cerco di capire se la cosa gli faccia piacere oppure gli dia fastidio.
Non stiamo uscendo da molto, giusto qualche settimana e volevo
aspettare a dirglielo nel caso poi non fosse una cosa seria, ma forse
avrei dovuto chiedergli il permesso.
-Ve lo avrei detto è solo che..- abbasso lo sguardo -L'avete presa male?-chiedo temendo la risposta.
-Male?- domanda Luca -Matteo è forse il ragazzo adatto a te,
oltre al fatto che è un poliziotto ha sempre il sorriso sulle
labbra e una pazienza infinita ed è proprio quello che ci vuole
per una ragazza come te. Ottima scelta!-
Riccardo annuisce.
-Concordo. Io e Luca abbiamo già chiarito con Matteo che se per
caso dovesse farti soffrire gli taglieremo le gambe. Sono sicuro che
starete insieme per parecchio tempo.- dice mentre scoppia a ridere
insieme a Luca e anche io mi aggrego alle loro risate mentre penso che,
dopo sette mesi, le cose iniziano ad andare per il verso giusto.
La
storia è giunta al termine e ringrazio tantissimo quelle persone
che hanno commentato ogni capitolo, che l'hanno messa nelle seguite e
nelle preferite. Spero davvero che vi sia piaciuta! ;)
A presto!
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