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Autore: _Dolphin_    11/11/2012    5 recensioni
Giada è una diciassette qualunque, che ama la musica, odia la scuola e fa tutto quello che fanno le persone normali, ma qualcosa cambia quando durante una normale giornata di scuola qualcuno spara in classe e Giada scampa alla morte per un soffio. Questa storia è fatta di lacrime, risate, affetti, amicizie, ma soprattutto ansia.
Genere: Drammatico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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rghj Epilogo

Sette mesi dopo

-Riccardo vuoi una birra?-urla Luca dalla cucina.
-Si, grazie-urla di rimando Riccardo.
-E tu, Giada?-
-E smettila cretino!-risponde Riccardo prima che possa farlo io.
-Volevo solo essere gentile.-dice Luca mentre torna con due birre in una mano e la ciotola di pop corn nell'altra.
I pop corn naturalmente li prendo io e con un cenno della mano li invito a stare zitti visto che il secondo tempo della partita sta per iniziare. Oggi c'è Juventus-Milan e mi dispiace dire che sono l'unica milanista in questa casa, perchè i due signorini tifano Juventus naturalmente. Siamo ancora zero a zero, ma dopo nemmeno dieci minuti dalla ripresa del secondo tempo c'è una possibilità che il Milan segni. Rimango con il fiato sospeso mentre vedo Nocerino che corre dietro al pallone e fa un eccellente assist a Pazzini che senza nemmeno pensarci la butta dentro segnando un fantastico goal.
-Gooooaaaaaaaaaaaaal!-urlo io mentre mi alzo di scatto rovesciano metà ciotola di pop corn per terra. -Pazziniiiiiiii!- continuo a urlare come una pazza.
-Bastardi-urla Riccardo.
-Non vincerete.-dice Luca.
Io mi risiedo nel divano e li guardo un'espressione compiaciuta.
-Rosicate, rosicate.- dico mentre ci concentriamo di nuovo sulla partita.
Succede così tutte le volte che guardiamo un'amichevole, la Champions o semplicemente il campionato e talvolta finiamo per litigare sul serio e per me che sono l'unica a tifare Milan diventa difficile combattere contro loro due. Non è giusto.
Dopo altri quarantacinque minuti più recupero la partita finisce con la vittoria del Milan e rimango per il resto della serata a sottolineare il fatto che abbiamo vinto dando così fastidio ai ragazzi.
Nonostante siano passati sette mesi dalla fine di tutta quella storia, io, Riccardo, Luca e molto spesso anche Matteo continuiamo a vederci almeno tre volte a settimana.
Inizialmente avevo pensato che, una volta chiuso il caso, ci saremmo allontanati definitamente e mi dispiaceva tantissimo, così dopo averne parlato con la psicologa che iniziò a seguirmi, decisi di  dire ai ragazzi quello che pensavo e loro senza neanche pensarci due volte mi risposero che era impossibile che smettessimo di frequentarci, perchè la famiglia non si abbandona mai. É proprio così, siamo una famiglia e io mi ritrovo ad averne due adesso. La famiglia composta da mia madre, mio padre, mio fratello e mia sorella che mi hanno sempre sostenuto anche dopo aver fatto quello che ho fatto e poi Riccardo, Luca e Matteo che hanno continuato a sopportarmi nonostante tutto.
Sono riuscita a superare l'anno scolastico nonostante sembrasse una missione impossibile, ma con il mio impegno, l'aiuto della psicologa, l'affetto delle mie famiglie e l'aiuto prezioso di Federica, che come potete immaginare era stata felicissima di sapere che ero scampata alla morte, ce l'ho fatta e quindi devo iniziare il quinto anno.
Ci è voluto un po' di tempo prima che riuscissi a riprendermi dalla morte di Michelangelo, ma con il passare dei mesi il dolore si è affievolito e talvolta mi capita di pensare a lui nei momenti più impensabili. Non penso mai a lui come una persona cattiva, ma come una persona che ha avuto un crollo emotivo e che aveva semplicemente bisogno d'affetto. Nonostante tutto quello che ha fatto non smetterò mai di ringraziarlo per avermi fatto conoscere persone meravigliose come Riccardo, Luca e Matteo. Senza di lui a quest'ora loro erano dei perfetti sconosciuti o quasi.
É strana la vita a volte, ti fa aprire gli occhi in una maniera assurda, ti sconvolge il tuo mondo tranquillo e ti insegna delle care lezioni. A me tutta quest'esperienza ha insegnato che non bisogna mai giudicare un libro dalla copertina e bisogna sempre guardare in fondo alle cose e sono sicura che anche a loro gli abbia insegnato le stesse cose, perchè quando ho avuto il coraggio di raccontare la storia di Michelangelo hanno cambiato modo di vederlo e adesso siamo molto più riluttanti a parlarne.
-Pianeta chiama Giada. Pianeta chiama Giada.-dice Riccardo mentre ride.
Scuoto la testa e mi riprendo.
-Sei sempre con la testa tra le nuvole.-dice Luca.
-Scusa, stavo pensando al goal fantastico di Pazzini, sai com'è.-
L'occhiata che ricevo da tutti e due mi fa capire che non è il caso di continuare a scherzare sulla partita e mentre scoppio a ridere senza motivo ci mettiamo a cucinare tutti insieme.
Il mio telefono vibra leggermente e segnala la presenza di un messaggio. Luca e Riccardo si guardano mentre io leggo il messaggio lasciandomi sfuggire un sorriso e arrossisco leggermente.
-Chi è?- chiede Luca mentre cerca di leggere il messaggio.
-Nessuno.-rispondo io mentre faccio finta di niente.
-Tanto lo sappiamo che è Matteo. Pensavi forse di riuscire a tenere nascosto il fatto che stai uscendo con lui? Siamo dei poliziotti. Non puoi.-commenta Riccardo mentre trattiene un sorriso.
Luca distoglie lo sguardo dalla pentola con dentro la pasta e fa l'occhiolino a Riccardo.
Io rimango letteralmente a bocca aperta, convinta che loro non sapessero niente di tutto questo. Va bene che sono poliziotti, però qui è essere sensitivi. Come hanno fatto a scoprirlo se non ho mai lasciato trapelare niente? E sono sicura che nemmeno Matteo abbia detto niente.
Cerco di capire se la cosa gli faccia piacere oppure gli dia fastidio. Non stiamo uscendo da molto, giusto qualche settimana e volevo aspettare a dirglielo nel caso poi non fosse una cosa seria, ma forse avrei dovuto chiedergli il permesso.
-Ve lo avrei detto è solo che..- abbasso lo sguardo -L'avete presa male?-chiedo temendo la risposta.
-Male?- domanda Luca -Matteo è forse il ragazzo adatto a te, oltre al fatto che è un poliziotto ha sempre il sorriso sulle labbra e una pazienza infinita ed è proprio quello che ci vuole per una ragazza come te. Ottima scelta!-
Riccardo annuisce.
-Concordo. Io e Luca abbiamo già chiarito con Matteo che se per caso dovesse farti soffrire gli taglieremo le gambe. Sono sicuro che starete insieme per parecchio tempo.- dice mentre scoppia a ridere insieme a Luca e anche io mi aggrego alle loro risate mentre penso che, dopo sette mesi, le cose iniziano ad andare per il verso giusto.

La storia è giunta al termine e ringrazio tantissimo quelle persone che hanno commentato ogni capitolo, che l'hanno messa nelle seguite e nelle preferite. Spero davvero che vi sia piaciuta! ;)
A presto!
   
 
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