Mine.

di AlwaysAttract
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Visto la richiesta che mi hanno fatto alcune persone ho deciso di scrivere una specie di seguito di A child ed eccolo qui, spero vi piaccia! Molto probabilmente ci sarà anche un altra one shot dopo questa! Tenete d'occhio la serie!
La one shot non l'ho riletta e quindi sicuramente ci saranno degli errori, li correggerò domani! Molto probabilmente ho sbagliato anche il rating ma sono proprio indecisa se metterla sul giallo o sull'arancione :/
(Questa oneshot si può leggere anche senza aver letto la prima "A Child" (:)
Un bacio :*



Sua sorella Gemma è sempre stato un tipo che parla troppo, a volte parla bene, a volte parla male, ma parla sempre e in continuazione, Harry la conosce da troppo tempo e abbastanza bene per sapere che l’idea di presentarla a Louis, il ragazzo di cui si è innamorato, non è affatto buona. Perciò, durante il tragitto da casa loro alla biblioteca dove lavora Louis, le dice, anzi, la prega di non parlare troppo e, se proprio deve farlo, di non dire cose imbarazzanti. Le sue preghiere, però, non sono servite a nulla perché “Finalmente conosco il ragazzo che sverginerà mio fratello!” esclama tutta contenta Gemma appena Louis si presenta, stringendogli forte una mano.
Harry, con una spanna premuta forte contro la fronte e un rosso bollente a colorargli le guance, scuote leggermente la testa desiderando che compaia in quel preciso istante un buco sotto i suoi piedi per risucchiarlo al centro della Terra.
Louis ridacchia – anche con una certa nota di imbarazzo, nota Harry- di fronte all’esclamazione di Gemma e poi alza le spalle divertito “anch’io sono molto felice di conoscerti” risponde dolcemente ricambiando la stretta di mano.
Con ancora le palpitazioni per l’imbarazzo, Harry guarda timidamente Louis e si lascia rilassare dal sorriso che l’altro gli sta rivolgendo: vorrebbe prenderlo, allacciargli le braccia al collo e baciarlo fin quando le labbra non gli si saranno consumate, vorrebbe salutarlo come fa ogni giorno da quando si sono dati il loro primo bacio e sussurrargli all’orecchio quanto è felice di vederlo, invece si deve solo accontentare di ricambiargli il sorriso mentre Gemma li guarda con tenerezza.
Si siedono tutti e tre su uno dei tavoli in fondo alla stanza e iniziano a parlare a bassa voce per non spezzare l’immancabile silenzio che c’è in biblioteca. Non ci sono molte persone quel giorno e, per fortuna, nessuno chiede aiuto a Louis.
Harry non parla, si limita a guardare con gli occhi illuminati da una luce strana la figura di Louis e a sorridere di riflesso appena lo vede ridere.
Louis è un angelo, Harry dopo una lunga riflessione è arrivato a questa conclusione: Louis è un angelo con gli occhiali spessi e neri appoggiati sul naso e una parlantina veloce e squillante, è un angelo rumoroso ma fin troppo premuroso e dolce, Harry ce lo vedrebbe bene con un paio di ali e un’aureola galleggiante sulla sua testa. Se ci pensa ancora un po’ di più può perfettamente definire Louis come il suo angelo, suo, suo, suo.
“Quindi quando hai scoperto che ti piacciono i ragazzi?”
Harry si riscuote all’istante sentendo la domanda che Gemma ha posto a Louis, sbatte le palpebre confuso e oscilla lo sguardo da sua sorella al suo ragazzo nervosamente, ma non stavano parlando dell’ultimo gatto randagio che sua mamma Anne ha portato a casa?
Harry non ha avuto il coraggio di chiedere informazioni come questa a Louis nelle ultime due settimane, molto semplicemente perché nei momenti liberi in cui si si sono visti sono stati molto impegnati ad esplorare, ancora una volta, la bocca dell’altro e poi perché, Harry lo sa bene, diventa improvvisamente timidissimo e impacciato davanti a Louis.
Quindi no, conversazioni del genere non ne hanno ancora avute.
Louis alza le spalle e manda un’occhiata veloce a Harry, “uhm, non so, ad un certo punto della mia vita ho capito che sono più interessanti i ragazzi delle ragazze” risponde semplicemente appoggiando il mento su un palmo di una mano “avevo ragione, senza offesa ovviamente” continua con un sorrisetto sghembo che fa ridere Gemma.
“E quante relazioni hai avuto?” continua sempre più curiosa la ragazza portandosi il pollice in bocca per mangiucchiarsi l’unghia.
“Non penso si possa parlare di relazioni, insomma, la mia storia più lunga è durata otto mesi ed è finita cinque mesi fa, le altre sono molto superficiali” spiega e subito dopo stringe le labbra fra i denti. Harry sbatte un’altra volta le ciglia e migliaia di immagini invadono la sua testa: Louis con un altro ragazzo, Louis nelle braccia di un altro ragazzo, Louis che bacia un altro ragazzo, Louis che fa sesso con un altro ragazzo. Si morde l’interno di una guancia nervosamente maledicendosi da solo per aver pensato a certe cose, si è appena rovinato la giornata. Gli fa particolarmente ribrezzo immaginare Louis con un altro che non è lui.
Manda un’occhiata a Gemma per ordinarle tacitamente di smettere di fare domande a Louis, non vuole sapere più nient’altro del suo passato, ma sembra che sua sorella non abbia capito la sua richiesta perché “e come mai è finita?” continua a chiedergli. Louis alza le sopracciglia e si morde le labbra, Harry capisce dalla sua espressione che questo è sicuramente un tasto dolente, ma “ci siamo lasciati quando abbiamo capito che la lontananza non faceva per noi, Kyle si è trasferito a Londra per il college” risponde con tono neutro.
Appena Harry sente il nome dell’ex di Louis - già lo odia - lo scrive direttamente nella lista nera che tiene segretamente custodita nella sua testa.
Lo scrive e lo sottolinea migliaia di volte.
Il discorso tra Louis  e Gemma devia improvvisamente sulla scuola ma Harry sa già che Louis fa il penultimo anno delle superiori e che vorrebbe studiare teatro o letteratura una volta finite le superiori, per questo, mentre Louis spiega alla ragazza i suoi progetti, Harry inizia di nuovo a guardare il suo ragazzo con aria sognante pregustando già quel momento in cui Gemma li lascerà soli e lui sarà libero di tuffarsi nelle braccia del suo angelo.
 
Si sentono sonori scocchi di baci nell’ultimo corridoio delle biblioteca. Louis ha promesso all’anziana signora che avrebbe chiuso lui la biblioteca quel pomeriggio e adesso, lui e Harry, sono da soli seduti per terra sul pavimento polveroso a baciarsi per festeggiare il loro primo mese insieme.
Ad Harry tremano le mani mentre si lascia baciare dolcemente da Louis, stringe tra le dita i suoi capelli lisci e cerca, ci prova tantissimo, a non fremere quando la mano fredda di Louis si appoggia per caso su quella piccola porzione di pelle che la maglietta gli ha lasciato scoperta. Trattiene il respiro per qualche secondo poi scoppia a ridere nel bacio, si allontana dalla bocca di Louis e “mi hai fatto il solletico” dice aggiustandosi la maglietta per evitare che capiti di nuovo. Louis ride e scuote la testa abbracciandolo forte per l’ennesima volta quel pomeriggio, “c’è una cosa di te che non mi faccia impazzire, Haz?” gli chiede in un sussurro soffiandogli nell’orecchio, Harry questa volta non ci riesce a non sussultare.
Louis non gli da il tempo di riuscire a formulare una frase coerente che già lo sta baciando un’altra volta sulle labbra, castamente, tirandolo verso di sé per la nuca, il più piccolo sospira e gli stringe la maglia tra i pugni.
“Sei bellissimo” gli dice Louis appoggiando la testa allo scaffale che ha dietro mentre accarezza le guance di Harry con i pollici “così bello” continua sorridendogli. Harry arrossisce – come sempre – e deglutisce. Non capisce, sul serio, come faccia a trovarlo bellissimo con quei capelli strani che si ritrova e il principio della prima acne adolescenziale sul viso così “non è vero” ribatte appoggiando anche lui la testa sullo scaffale. Louis aggrotta le sopracciglia e gli tira un pizzicotto sulla guancia, “sì invece” mormora tirandolo a sé per baciarlo “non mi contraddire” continua con tono divertito posandogli sulle labbra tanti piccoli baci. Harry ridacchia.
 
Harry è nervoso. Cammina per il salotto avanti e indietro con grandi falcate e le mani dietro la schiena, Louis dovrebbe arrivare da un momento all’altro ed è già in ritardo di dieci minuti, è la prima volta che lo invita a casa sua.
Zayn è andato via solo pochi minuti prima raccomandandogli di rilassarsi e di usare il preservativo - come gli dice ogni giorno da quando il riccio si è messo con Louis -, mentre Gemma è seduta sul divano con le gambe incrociate e il cellulare in mano, “sta tranquillo, Haz” gli dice innervosita. Harry si ferma e si passa le mani nei capelli “lo sono” la rassicura fingendo un sorriso.
Sobbalza appena il campanello suona e, più veloce della luce, arriva davanti alla porta. Si specchia un attimo allo specchio che è appoggiato sul muro e si sistema il ciuffo sulla fronte, subito dopo apre e sorride ad un Louis con l’affanno e i capelli disordinati.
“Scusa il ritardo, mia mamma mi ha chiesto di accompagnare le gemelle a danza all’ultimo momento” dice tra un respiro  l’altro. Il più piccolo scuote la testa e si sposta dalla soglia della porta per farlo entrare “avanti”.
Gemma saluta calorosamente Louis con un abbraccio appena lo vede entrare in salotto sapendo che così riesce a far ingelosire suo fratello dato che queste cose, con Louis in casa con sua mamma in cucina, non le può fare. Harry si morde le labbra e un attimo dopo sta gridando a sua madre di raggiungerli in salotto.
“Mamma lui è Louis, il ragazzo che ho conosciuto in biblioteca” lo presenta appena Anne fa la sua comparsa in salotto, Louis le sorride gentile e tende la mano “molto piacere di conoscerla signora”.
Anne stringe con affetto la mano di Louis e “il piacere è tutto mio, Louis. Harry non smette di parlare di te da quando ti ha conosciuto” gli risponde docilmente mentre Harry arrossisce fino alle punte dei piedi.
 
Quando Harry conosce Liam cambia totalmente opinione su di lui. Inizialmente quel ragazzo non gli andava molto a genio ma, conoscendolo, ha capito che si era fatto un’idea sbagliata.
Ha scoperto che vive a Wolverhampton, per questo lo vedeva con Louis solo pochi giorni al mese e si spiegava anche il motivo per cui Louis fosse sempre così felice di vederlo,  ed è un ragazzo dolcissimo e gentile, gli ha anche detto di avere dei bei capelli!
Anche Louis ha conosciuto Zayn e Niall, Harry l’ha presentato come il suo ragazzo e i ragazzi sono stati felicissimi di conoscerlo.
Per il momento, solo Gemma, Zayn, Niall e Liam sanno della loro relazione.
 
Stanno insieme da tre mesi e quattordici giorni quando Louis porta Harry a casa sua. Non era previsto l’invito di Louis quel giorno ma l’improvviso acquazzone che si è imbattuto su Holmes Chapel ha costretto Harry ad accettare. Louis non l’avrebbe mai mandato a casa da solo con una bicicletta mezza rotta e nel bel mezzo di un temporale a quell’ora della sera.
Così Harry,  bagnato come un pulcino, tenta di non gocciolare troppo nel salotto di casa Tomlinson. Ci due testoline bionde a scrutarlo attentamente e un’altra decisamente più grande seduta sul divano intenta a guardare la televisione, dovrebbe essere Lottie, Louis gliene ha parlato un giorno.
“Sei il nuovo migliore amicissimo di Louis?” gli chiede una delle gemelle con un sorriso dolcissimo, Harry si morde le labbra e alza le spalle “io.. io non lo so, sono un suo amico però” risponde, “Amicissimo come Kyle?” prende la parola la sorellina identica alla prima nello stesso istante in cui due mani appoggiano sulle spalle di Harry un asciugamano.
“Smettetela di importunare Harry e andate a finire i compiti altrimenti lo dico a mamma” ordina alle sue sorelle Louis e loro, velocissime, ubbidiscono, “Lottie controllale per favore” chiede poi alla ragazzina seduta sul divano, quella sbuffa e segue le sorelle minori in cucina.
Harry evita di fare domande a Louis su Kyle, gli sorride e basta mentre si stringe addosso l’asciugamano, “posso usare il bagno per asciugarmi?” domanda gentilmente a Louis e lui annuisce prendendogli una mano per condurlo nel bagno del primo piano.
Si asciugano in fretta nel piccolo bagno, ad ogni movimento Harry urta con il gomito il fianco nudo di Louis e deglutisce ogni volta che gli cade l’occhio sullo specchio davanti a loro. Mio Dio, Louis non può essere così perfetto.
I pantaloni della tuta che Louis gli ha prestato gli vanno leggermente lunghi e finiscono sotto i suoi talloni, ma non è un problema così grande, la felpa gli sta magnificamente e tutto sembra così bello con il profumo del suo ragazzo addosso.
“Posso asciugarti i capelli?” gli chiede Louis, phon in una mano e pettine nell’altra, con un sorriso larghissimo che gli scopre tutti i denti allineati. Harry si illumina e annuisce all’istante, risponde al sorriso e gli da le spalle. Non si accorge neanche di star iniziando a fare le fusa quando le mani di Louis toccano dolcemente i suoi capelli. 
Quando tornano in salotto, asciugati e scalzi, la signora Tomlinson dev’essere tornata, Harry la può sentire chiaramente cantare.
“Mamma?” fa Louis entrando in cucina con Harry al suo seguito, “c’è Harry, vuoi conoscerlo?”
La signora Tomlinson alza subito gli occhi sul più piccolo e poi manda un’occhiata di rimprovero al figlio “perché non mi hai detto che veniva?” gli chiede alzandosi dalla sedia per avvicinarsi.
“Non era previsto. Harry era in bici e non mi andava di farlo tornare a casa con questo tempo, abita dall’altra parte della città” spiega e Harry annuisce.
“Mi scusi per il fastidio” mormora stringendosi nelle spalle, Johanna gli sorride e “ma non dirlo neanche per scherzo, mi fa davvero piacere conoscerti Harry” gli dice accarezzandogli una spalla. Harry alza gli angoli della bocca timidamente facendo uscire le sue adorabili fossette sulle guance, “anche per me” dice resistendo alla tentazione di prendere la mano di Louis.
“Rimani a cenare con noi?” gli propone Johanna. Harry sta per rifiutare ma Louis lo batte nel tempo “certo che resta qui,  può rimanere anche a dormire?”.
Il ricciolino spalanca gli occhi e li ingrandisce ancora di più appena Johanna annuisce, “certo, tesoro, ma chiedilo prima ad Harry”.
Louis si volta sorridente verso Harry e “chiami tua madre per avvisarla?” gli chiede senza preoccuparsi se il ricciolino vuole effettivamente rimanere con lui. Ed Harry ovviamente vuole rimanere con lui.
Anne accetta appena sente che si tratta di Louis ma vuole ugualmente parlare con Johanna, e per uno strano e indefinito motivo, Louis ed Harry non lo capiscono, le due mamme finiscono per parlare di ricette nonostante non si siano mai viste.
Harry e Louis guardano un po’ di televisione con Fizzy e Lottie, si scambiano occhiate e carezze segrete, giocano al gioco dell’oca con le gemelline riuscendo a vincere ogni volta e fanno anche un castello mal riuscito con delle carte mentre aspettano che la cena sia pronta.
La cena è tranquillissima, Daisy e Phoebe si litigano qualche patatina, Fizzy inonda il piatto di Louis con il ketchup e Lottie se ne rimane al posto suo scrutando dall’alto al basso Harry. Ad Harry sembra che quella ragazzina di appena una decina d’anni abbia capito già tutto della sua relazione con il fratello.
La famiglia Tomlinson gli piace però, nonostante non conosca ancora il patrigno di Louis che per causa del lavoro è costretto a rientrare tardi la sera.
La camera di Louis è piccola ma carina. C’è un letto ad una piazza e mezza al centro e tutte le pareti sono abbellite dai poster dei calciatori più famosi degli tempi. Harry si guarda intorno e sorride appena vede, attaccata ad una bacheca con altre mille fogli e cartoline, una foto che ritrae loro due il giorno in cui Louis ha conosciuto Niall e Zayn. Era stato Niall a scattarla perché “siete così carini in questo momento!” aveva detto tirando fuori il suo cellulare.
“E questa?” chiede voltandosi verso Louis, già steso sul suo letto. Il più grande alza la testa e fa spallucce, “l’ho presa dal profilo facebook di Niall” dice scrutando Harry “poi l’ho stampata, non trovi sia bellissima?”.
Harry annuisce sorridendo come un ebete - ancora non capisce come abbia fatto un tipo come lui a trovare un ragazzo così stupefacente- e rapidamente si avvicina al letto di Louis per saltargli addosso e riempirlo di baci.
 
Guardano Shakespeare in love in silenzio e al buio. In realtà non lo stanno neanche guardando, sono impegnati a baciarsi da così tanto tempo che Harry si è scordato quando hanno iniziato. Con ancora le lingue incatenate si spostano un po’ sul letto per stare più comodi ed è lì che Louis, dopo aver toccato accidentalmente l’intimità di Harry con un ginocchio, si stacca dalle labbra del più piccoli per esclamare “Piccolo Harry!” con un tono divertito. Harry lo guarda confuso e solo dopo pochi secondi si rende conto di essere irrimediabilmente eccitato e che è stato colto in fallo proprio da Louis. Arrossisce così violentemente che quasi crede di aver preso sul serio fuoco e ringrazia mentalmente la pochissima luce che c’è nella stanza che gli permette di non farlo notare a Louis, “io.. io.. non volev- io, Louis..” balbetta convulsamente prima che l’altro gli chiuda le labbra con un bacio.
“Tranquillo Haz, ora rimediamo, okay?” fa dolcemente Louis accarezzandogli il viso, Harry si ammutolisce e annuisce convulsamente.. no, aspetta, rimediamo che cosa?!
La mano di Louis scivola velocemente sotto i pantaloni che gli ha prestato e Louis non da il tempo ad Harry di ribattere perché, provocandogli un sospiro estasiato, ha iniziato ad accarezzare piano la sua mezza erezione.
“Meglio?” gli chiede Louis mordendosi le labbra. Harry vorrebbe rispondere e dirgli di sì, che sta fottutamente bene, ma è la mano di Louis che lo sta toccando, non lui stesso nella sua cameretta sotto le coperte, no, è la mano di Louis! 
Riesce ad aggrapparsi alle spalle del ragazzo più grande e soffoca un gemito contro la pelle del suo collo, “direi proprio di sì” risponde per lui Louis ridacchiando appena e accelerando il movimento della sua mano.
Il ricciolino sente il sudore colargli dalle tempie, la sua erezione formarsi per intero sotto la mano di Louis e il palmo di quest’ultimo premere contro di essa. Mio Dio, mio Dio, mio Dio si ripete nella testa serrando forte gli occhi e stringendo tra le mani la maglia di Louis, poi, con un gemito più lungo e più forte degli altri, viene.
Louis gli lascia il tempo di riprendere fiato e gli bacia teneramente i capelli, “è tutto okay, uhm? Tranquillo” lo rassicura togliendo la sua mano dai pantaloni del più piccolo, trova un fazzoletto sul comodino e usa quello pulirsi. Harry ha ancora gli occhi chiusi il viso premuto contro il collo di Louis quando “possiamo dormire, per favore, Boo?” borbotta a bassa voce stringendosi a lui.
 
“Lou  mi sono dimenticato di ridarti la felpa!”
“Puoi tenerla, te la regalo (: xx”
“Sarà per sempre la mia preferita!!! Xx”
 
“Ti ha fatto una sega” ripete di nuovo Zayn guardando scioccato il suo migliore amico mentre Niall è costretto a premersi un cuscino sulla bocca per non ridere troppo forte. Harry arriccia il naso e annuisce, arrossendo al solo pensiero della notte scorsa, “per tutti i Superman, non ci credo!” continua Zayn mentre un sorriso si allarga sul suo viso “e io che pensavo che non ti saresti fatto toccare per almeno cinque anni dato la tua reazione quando ti ho chiesto se ti aveva già infilato le mani nei pantaloni” conclude prendendo per le spalle Harry per scuoterlo un po’. Harry lo strattona, Niall ride ancora, e abbassa gli occhi “è successo, invece” lo apostrofa con un mezzo sorriso prima di tirare uno dei fumetti di Capitan America che ci sono sul letto di Zayn in testa a Niall “smettila di ridere, stronzo!” esclama peggiorando solo la situazione della ridarella di Niall.
 
Con l’arrivo dell’estate Louis e Harry hanno molto più tempo per vedersi.
Un giorno Louis lo ha portato al mare di nascosto dai suoi genitori con la sua moto, un regalo di mamma e papà, per passare l’intera giornata solo con lui. Hanno fatto il bagno insieme e hanno comprato e mangiato un gelato dietro l’altro, Louis si è anche scottato tutte le spalle per via della crema che era troppa poca per tutti e due, “E’ meglio se la metti tu Haz, hai la pelle bianchissima!”.
Harry lo può giurare su se stesso che quello è stato il giorno più bello della sua vita.
Tutti si sono accorti che il più piccolo degli Styles è diventato un’altra persona da qualche mese a questa parte, anche la vecchia bisbetica e con la puzza sotto il naso che abita affianco casa sua l’ha notato: si è così meravigliata quando Harry gli ha gentilmente portato la spese dentro casa che quasi non le è caduta la dentiera per terra.
Louis Tomlinson non lo sa ma rende la vita di Harry Styles tutta più bella.
 
“Mia madre ha dei sospetti” rivela Harry a Louis un giorno d’agosto, “continua a chiedermi se mi piace qualcuno e mi domanda sempre di te” continua appoggiando la testa sulla spalla di Louis.
“Pensi che dovremmo dirglielo, quindi?” gli chiede Louis scostandogli i capelli sudati dalla fronte, Harry alza le spalle e si volta completamente in pancia in giù per abbracciarlo forte, “sono sei mesi che stiamo insieme” mormora iniziando a giocare con i bottoncini della polo di Louis “forse è meglio per tutti”.
Louis annuisce e gli posa un leggero bacio sulle labbra “come vuoi, Haz”.
 
Anne li guarda impassibile con le mani appoggiate sul tavolo e intrecciate tra loro, Harry continua a torturarsi l’orlo della sua maglia e Louis, affianco a lui, ha un’espressione serissima sul volto ma Harry sa bene che è nervoso almeno quanto lui.
Poi succede l’improbabile.
“Oh per fortuna, pensavo di dover aspettare l’apocalisse per far uscire la verità dalle vostre bocche” sbuffa Anne con un rimprovero guardando i due ragazzini, poi sorride davanti alle loro espressioni e aggiunge “Pensavate di essere invisibili?”.
Harry sgrana gli occhi e si porta le mani alla bocca “tu ci hai visto?” balbetta.
Anne annuisce “sì, poi ho chiesto conferma a Gemma” spiega ridendo “anche Johanna vi ha visti, in realtà” continua spostando lo sguardo su Louis, che è diventato bianco come un lenzuolo, “vi abbiamo osservato tutto questo tempo e voi non ve ne siete accorti neanche per striscio. Io, Johanna e Gemma abbiamo spettegolato un sacco su di voi!” esclama felicissima.
Harry quasi sviene, Louis ride come un matto.
 
“Mi aspetti, non è vero?” sussurra Harry a bassa voce la vigilia del compleanno di Louis, gli occhi incatenati a quelli del suo ragazzo e il respiro ancora affannato dopo essere venuto tra le mani di Louis. Anche Louis riprende fiato e annuisce piano accarezzando i fianchi nudi di Harry “è ovvio che ti aspetto, love” dice risalendo con i polpastrelli verso il petto e poi sul viso del più piccolo “faremo l’amore quando sarai pronto, non voglio farti nessuna pressione” continua causando un sorriso a Harry. Si avvicinano e si abbracciano stretti, pelle contro pelle, bocca contro bocca, “grazie” soffia Harry sulle labbra dell’altro “per tutto” e la mezza notte scocca subito dopo. Mandano un’occhiata all’orologio appoggiato sul comodino affianco al letto di Louis e poi si sorridono dolcemente a vicenda.
“Buon diciottesimo compleanno, LouLou” fa Harry baciandogli una guancia “stai diventando vecchio” continua ridacchiando prima che Louis lo faccia tacere baciandolo forte.
“Ti amo” si dicono all’unisono appena si allontanano l’uno dalla bocca dell’altro. Harry ci prova a distogliere lo sguardo dal viso di Louis ma ormai gli sembra impossibile, i suoi occhi verdissimi e lucidissimi sono quasi attratti da quelli azzurri come il cielo dell’altro ragazzo.
 
“Ci pensi? Oggi è un anno di noi!”
“Ci pensi? Oggi è un anno che ti amo!”





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