Chiudiamo col capito
'scandalo' che non volevo postare... alla fine capirete perché.
Fatemi sapere cosa ne pensate. Io l'ho scritto con 'All is full of
love' di Bjork in sottofondo, nell'ultima parte e mi sono ritrovare a
frignare come una scema... ringrazio tutti quelli che hanno
commentato e quelli che hanno solo letto... alla prossima! =)
Ospedale
di Mystic Falls
“Ahia!”
“Non
muoverti.”
“Non
mi sto muovendo!”
Sto
tremando, infatti. Meredith mi guarda, incuriosita. “E' la
prima volta che quattro vampiri Originali piombano nel mio
ambulatorio per aiutare qualcuno...”
“L'idea
è tutta di quel pazzo laggiù!” esclamo indicando
Klaus che sta monitorando i movimenti della dottoressa con aria
annoiata. Sembra che sia l'unico che non possa donare sangue alla
'causa' per via del fatto che è mezzo licantropo. Credo ci sia
rimasto male.
“Ti
ho collegato ad un macchinario per la dialisi. Sostituiremo il tuo
sangue ma ci vorrà del tempo.”
“Quanto
tempo?”
“Tre
o quattro ore. Potrai avvertire nausea e cefalea. Se hai bisogno di
me, spingi questo pulsante.”
“Ok...”
“Non
preoccuparti, andrà tutto bene.”
“Ok...”
sussurro ed Elijah mi guarda. Si sente che sono terrorizzata? “Mi
raccontate una storia? Una storia carina, che inizi col 'c'era
una volta' e abbia un
bel finale romantico.”
***
“...
tu hai... hai ascoltato l'interna conversazione con nostra madre?!”
“Ho
origliato. Dovevo capire chi castrare e quanto dolorosamente farlo.”
“E
lo dici dopo tutto questo tempo?!”
“Speravo
di portarmelo nella tomba!”
Rebekah
boccheggia, Elijah ha l'aria terrorizzata e disgustata. L'occhiata di
Klaus è in commentabile e mi fa morir dal ridere. Smetto
quando la testa si apre in due e il senso di nausea mi blocca lo
stomaco. Quando si intromette Kol, è un nuovo diluvio di
risate.
“Per
te l'onore è questo?”
“Soddisfare
una donna? Certo! Ti elogerà alle sue amiche e la strada si
aprirà come il portone di un palazzo reale colmo di indicibile
ricchezze...” annuncia allargando le braccia con un gesto
solenne. “Il genio, signori.”
“Ma
se le vedi una sola volta! Scappi come un ladro alle prime luci
dell'alba!”
“Sono
i particolari che rendono leggendari. Non sei tu, il primo a dirlo?”
“Io
uscivo con le ragazze prima che tu imparassi a camminare!”
“Poi
hai dimenticato come si fa?”
Avevo
chiesto una storia romantica, non le pagine della nostra vita.
Ma questa nausea non passa mai? Finalmente la macchina fa bip e
Meredith compare all'orizzonte. Mi sento bruciare... mi sa che
neanche il sangue di vampiro Antico funziona.
“Tu
resti per le coccole, ammettilo!”
“Sono
abbastanza uomo per farlo!”
Meredith
li guarda di sfuggita, sembra davvero sorpresa dei discorsi
intavolati. Sfila l'ago dal braccio e appena mi tocca si rende conto
che non ha funzionato. “Stai bruciando.”
“Ma
va?!” urlo in preda a dolori lancinanti. “Riprendetevi il
vostro sangue, dannazione!”
I
tre vampiri smettono di ciarlare e mi guardano, solo Rebekah
salta verso di me e mi azzanna il polso. Urlo per il dolore e la
sorpresa, rattrappisco sul lettino e penso che la loro cattiva idea
mi porterà alla tomba prima di subito.
“Volete
darmi una mano? Non posso farlo da sola!”
Kol
mi afferra il braccio destro e mi scopre il polso. Poi sospira. “Te
l'avevo detto che saremmo diventati intimi...”
Stupido
ragazzino! Almeno è più delicato della sorella che mi
sta lacerando la carne. Ma se
muoio per cause naturali, la maledizione a chi tocca? Se ne va
sprecata? Il bruciore comincia a svanire, la pressione si abbassa di
colpo e vedo macchie nere davanti agli occhi. Rebekah smette di bere
e tossisce, nauseata. Elijah mi passa un braccio dietro il collo e
gli ciondolo addosso, stordita. Sarà la debolezza, ma il
contatto con lui mi rilassa da matti. Kol mi lascia andare a sua
volta e schiocca la lingua, compiaciuto. Ma non la smette mai? Lo
scappellotto di Klaus e il 'beh?'
di sorpresa del fratello mi fa sorridere.
“Non
perdi mai il sorriso” sussurra Elijah spostandomi i capelli dal
collo. Vorrei quasi fargli notare che secondo me è
sufficiente, ma le sue labbra sul collo sono come un bacio e la pelle
d'oca mi corre addosso. Ansimo e stringo debolmente le dita attorno
alla sua maglia. Se mi eccito, il cuore pompa di più. Il
dolore è maggiore ma in pratica glielo sto sparando dritto in
bocca, il sangue. Lo vedi che va a finire come nei filmini?!
“I
tatuaggi stanno sparendo!”
Se
i tatuaggi stanno sparendo, io sto morendo. Klaus tira via il
fratello e mi spinge qualcosa di bagnato e caldo contro la bocca. Ma
che... ma è sangue? Ma è deficiente?!
“Fallo
o ti uccido!”
Non
capisco, con chi sta...
***
Mi
sveglio di soprassalto, toccandomi il collo. Ritiro le dita ma non ci
sono tracce di sangue. So che è successo, non me lo sono
inventato! Vado nel panico per dieci secondi e quando Meredith mi
posa una mano sulla spalla, spingendomi giù, un freddo
indicibile sale lungo il corpo. Non l'hanno fatto davvero... non
l'hanno... Una sacca di sangue mi viene sbattuta sul torace con poca
delicatezza. Sollevo gli occhi su Klaus che mi fa un cenno col mento.
Non sembra felice neppure lui. “Sei rimasta svenuta dieci
minuti. Hai fino all'alba per decidere se vuoi vivere o morire.”
Sollevo
la felpa sul braccio. I tatuaggi sono spariti. Sono spariti e tutto
il nostro lavoro è scomparso con essi. “E' stata una tua
idea, vero?!” urlo buttando per terra la sacca e lanciandomi
addosso a Klaus che mi afferra e mi tiene ferma, ma non replica e non
inventa bugie. Mi spinge indietro ed inciampo sul lettino,
aggrappandomi ai bordi.
“Gli
incidenti capitano” mormora, stringendo gli occhi. “Ho
esaudito il tuo desiderio. Adesso potrai vedermi morire.”
Sono
talmente arrabbiata che potrei ucciderlo in questo istante! Sento il
cigolio della porta che si apre e nello stesso momento in cui appare
Stefan, Klaus gli finisce addosso. Lo riempio di pugni e chissà
perché lui si lascia colpire e nessuno interviene a fermarmi.
Continuo finché gli occhi mi si riempiono di lacrime e solo
allora, qualcuno mi prende per le ascelle e mi tira via.
“Perché
l'hai fatta smettere? Finalmente qualcuno gli dava il fatto suo...”
“Molto
spiritoso, Salvatore.”
Damon
sorride, prendendo Klaus in giro. Elena gli molla una gomitata
leggera e Caroline gira attorno all'amica, raggiungendo il fidanzato.
Elijah
sembra un cane bastonato e ha la stessa espressione lontana e
sofferente che aveva la prima volta che l'ho incontrato. E la
maledizione? A chi tocca, stavolta? Lui è stato l'ultimo a
mordermi! “La maledizione...”
Elijah
batte le palpebre e mi stropiccia i capelli come fa sempre.
“Meredith”
Oh
dio, grazie! Non l'avrei mai sopportato! Gli getto le braccia al
collo e lo stringo come una pazza. Ci mette un po' a ricambiare la
mia stretta e quando lo fa, sento le ossa scricchiolare.
“Potete
uscire, per favore?”
Quando
rimaniamo soli, lui siede accanto a me e mi passa un braccio sulle
spalle. “Sei in transizione. Questo vuol dire...”
“Lo
so cosa vuol dire” bisbiglio nel suo orecchio. Elijah posa la
testa contro la mia, piega il braccio come se volesse strangolarmi e
mi tiene stretta stretta. “Non lo farai, vero?”
Villa
Rebekah
Rebekah
è rimasta a farmi compagnia, indossiamo entrambi pigiamini
colorati ma lei ha una tazza di cioccolata in mano. Io non riesco ad
inghiottire nulla, ho ancora la terribile sensazione del sangue di
Klaus in bocca. La sacca è stata travasata in una bella tazza
colorata. Rebekah ha pensato di renderla un po' più attraente.
“Com'è,
questa vita?”
“Lunga.
A volte dolorosa. Devi imparare a vivere alla giornata e non
programmare nulla.”
“La
mia aspettativa di vita si fermava ai ventisette anni... come Janis
Joplin o Edie Sedgwick...”
Rebekah
mi stringe la mano, comprensiva. “Devi fare solo quello che
pensi sia un bene per te.”
“Avessi
avuto la scelta, mi sarebbe piaciuto tornare come zombie...”
“Lo
zombie che corre o lo zombie che barcolla?”
Ottima
domanda.
***
“Passa...”
Luna
magnifica, quella sera. Un quarto calante, uno spicchio in mezzo al
cielo. Klaus beve un sorso dalla bottiglia e la passa al fratello.
“Non lo farà.”
“No.”
Elijah
annusa il liquore e fa una smorfia. “Potevi trovare qualcosa di
meglio, in cantina.”
“Per
festeggiare la sua dipartita?” domanda girando lo sguardo su di
lui. “Perché non sei con lei?”
“Non
voglio vederla morire.”
“Che
cazzo di discorso è? Nessuno vuole morire solo!”
“Ehi,
guardate che vi sento!”
Dianna
sale le scale che portano sul tetto e quando mette la testa fuori,
torna immediatamente ai suoi diciannove anni. Il vampiro sul tetto.
La luna in cielo. Ha la musica pronta sul cellulare. “Un ballo,
signori?”
***
“Vederti
morire è la punizione per averti rotto le palle, vero?”
“E'
così.”
Ha
un fratello per braccio e adesso non ha più freddo. Dianna
sorride e solleva la testa dalla spalla di Elijah. Fa una linguaccia
a Klaus e torna ad appollaiarsi contro il vampiro.
“Non
trovi sia egoista da parte tua? Non pensi ai bambini?”
“I
tempi sono stati accorciati, ma sta andando tutto come previsto...”
“Mi
fai incazzare!” sbotta, sbattendo la bottiglia accanto a se.
“Ti facciamo il dono della vita eterna e tu lo getti via!”
“Nik,
non ho mai voluto essere un vampiro! Non fa per me. Sono nel team dei
buoni, faccio la raccolta differenziata e la domenica vado a trovare
la nonna e le porto i biscotti a forma di coniglietto...”
“Non
pensi neppure alla nonna?”
“Soffre
di Alzheimer, non mi riconosce da quando avevo dieci anni!”
Klaus
mosse la mascella, a corto di argomenti e Dianna gli indicò
Elijah con la punta del dito e l'espressione comica. “Non pensi
a lui?”
“Conosce
le mie ultime volontà, chi pensi l'abbia scritto, il mio
testamento?”
“L'ho
scritto perché tu dimentichi le cose. Posso tenermi la tua
collezione di calamite da frigo?”
“Sono
tutte tue” sussurra strusciando la testa contro la sua. “Non
guardare, sto per baciare tuo fratello!”
“Ti
butterei giù dal tetto, altroché...” borbotta
Klaus girando il collo. “E tu la lasci andare così?”
“Non
senti qualcosa? E' come un fastidioso rumore di fondo...”
“Ignoralo.
E' quasi l'alba.”
Dianna
segue il consiglio di Elijah e sospira, abbracciata al suo vampiro
preferito.
“Se
i tatuaggi scompaiono sempre, arrivare alla cura è pressoché
impossibile.”
Non
demorde! “Sei intelligente, ce la farai... ci vorrà solo
un po' di tempo...”
“Quanto
tempo? Centinaia d'anni?”
“Hai
qualcosa di meglio da fare?”
Klaus
ci pensa un po' e poi scuote la testa. La bottiglia è vuota
come il suo cuore. “No...”
Dianna
sospira e passa il braccio sulle spalle del vampiro. “Ti voglio
bene, lo sai?”
“A
chiacchiere! Se mi volessi bene, non mi lasceresti solo su questo
tetto con quel brutto tipo laggiù.”
Dianna
sorride di più e gli tira una guancia giocosamente. “Sei
così carino e disturbato!”
“E
tu un'amica stronza” sussurra gonfiando la guancia.
Dianna
sogghigna e allunga le gambe in avanti. “Guarda l'orizzonte e
falla finita...”
Casa
Forbes, la mattina dopo
Din
don
“Ehi,
ciao! Che ci fai a quest'ora...”
“Dianna
è morta, non hai più nulla da temere... non ne hai mai
avuto...”
Caroline
mi guarda, attonita. Non sa cosa dire e credo che per un breve
momento si vergogni della sua gelosia.
“Mi
dispiace...”
“No,
non è vero.”
Arrossisce
e capisco che in parte è vero. “Era l'unica amica che
avevo.” Me ne vado perché non ho voglia discutere le
dinamiche della nostra strana relazione. Mi piaceva, lei e la sua
strana ansia di vivere. Ci sono persone che ti rendono migliori solo
orbitando nella loro area. Allungo il passo, pensando che passerà
anche questa. Metto il piede su qualcosa che scricchiola duramente e
quando lo alzo, raccolgo un maialino di plastica tutto graffiato. Il
giocattolo di un bambino. Siamo vicino al parco giochi.
Posso
riavere il mio maialino?
You'll
be given love You'll be taken care of You'll be given love You
have to trust it It's all around you All is full of love All
around you
Lo
giro fra le dita e lo metto in tasca. Fa freddo. Fa sempre freddo
quando succede qualcosa di brutto...
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