Sono tornata!! Piangete!! No scherzo ^^
Allora, per il mio ritardo non c’è scusa… mettete la scuola,
mettete la poca voglia… insomma, lo sapete no che sono pigra?
Comunque, il vostro inizio scuola spero tutto bene, no? Il
mio? Bah, non c’è male… abbiamo cambiato tutti i prof e quello di italiano… lui
è pazzo!
Ma non divulghiamoci! Immagino non vediate l’ora di leggere
mh?? Ahahahah! Ora voglio rispondere alle vostre ultime recensioni visto che
l’altra volta ho fatto forfait e quindi… dovrete sopportare le mie paroline
ancora per un pochetto!
AYRILL: carissima, grazie per la tua recensione, sono felice
che la mia storia ti appassioni tanto! Per la fine… eh, chi lo sa? Beh, diciamo
che dipende dalle persone… quindi non saprei effettivamente cosa risponderti. Spero
che questo capitolo ti piaccia perché devo ammettere che è l’ultimo prima della
tempesta… ma le anticipazioni ti sapranno un po’ indirizzare sul prossimo
capitolo ^___^
pretty: ciao! Grazie per la tua recensione ^^. Purtroppo mi
spiace dirti che per ora la terza parte è in un angolino del mio computer che
mi dice “continuami… continuami…” eppure non ho ancora trovato il tempo per
andare avanti ^^ e il lavoro di Kagome… quello sarà più avanti… ma non voglio
anticipare nulla per ora! Eh si… Tom è davvero acuto, infatti come personaggio
inventato è quello che amo di più tra tutti (anche se Mikado è al secondo
posto!), infatti Eve è la fortunata della storia anche se anche lei ha avuto i
suoi momenti difficili… comunque spero che questo capitolo ti piaccia e di
nuovo grazie per la recensione!
pillo: che entusiasmo! Sono contenta che ti sia piaciuto lo
scorso capitolo! Per la fine… eh, chi lo sa? Ma di questa seconda parte siamo
praticamente alla fine, quindi devi attendere i prossimi 4 capitolo e la seconda
parte sarà finita! Grazie per la recensione a presto spero!
topolina: mi spiace infinitamente per il ritardo… e
sottoscrivo che purtroppo non ci sono scuse per ben due mesi di forfait!
Comunque sono contenta che la mia storia continui ad appassionare, davvero, e
mi fa sempre piacere vedere queste recensioni così appassionanti! Quindi
grazie, e al prossimo capitolo!
DylSilvy: ciao! Felice che il cap ti sia piaciuto (chissà se
ti appassionerà anche questo?)! Beh, si sa come sono fatti gli uomini no? E poi
diciamo che Inuyasha ha solo paura… anche se in effetti questo è un suo lato
del carattere che proprio non sopporto! Ma dopotutto nella mia storia è umano e
anche lui fa degli sbagli e ha delle debolezze ^___^ ma chissàààààààà!!
Comunque grazie per la recensione e al prossimo capitolo!
michi88: wow! Segui la fic dall’inizio del proprio esordio!
Che bello!! Sono felicissima che tu abbia recensito! Per sapere la reazione di
Kagome non ci vorrà molto, fidati! E Inuyasha… beh, lui è Inuyasha! Chi non
vorrebbe uno così? ^_____^ spero che questo capitolo ti piaccia e grazie per la
recensione!
valerinuccia: grazie per la tua recensione ^^ purtroppo ho
ritardato molto e mi scuso dal mio profondo ç____ç non so come ho fatto senza
di voi per due lunghi mesi…
Kagome 13: ciao! Sapessi a me quanto mi metterei a piangere
sapendo… quando poi l’ho scritto non immagineresti mai!! Vabbè, per quello c’è
ancora tempo ^_^ grazie per la tua recensione e per seguirmi così tanto! Sono
commossa! ç______ç
Andromeda: Miiiinuuuu? Ma quanto sei violenta! ^__^ no dai,
grazie per la tua recensione! Hai letto tutta la mia storia non ci credo!! Ma
non te la passerò mai su MSN, visto che poi ora ho il virus che mi gira come
una trottola!! Oddio, non pensiamoci è meglio ç_____ç!!! Grazie per la tua
recensione Minu e buona lettura!
Fra007: per la tua domanda dovrai aspettare ancora un
pochetto, ora come ora non posso anticiparti niente ma grazie per la tua
bellissima recensione *0* -me commossa- al prossimo capitolo allora! Ciao!
Aysha: ciao Je! Ah, lo so lo so… non c’è bisogno che me lo
ripeti sempre ! ma sai, il mio ego ogni tanto deve elevarsi! No scherzo
(??)! Grazie per la tua recensione Je –me felice-
Allora gente, ultima cosina. Ho ricevuto una mail e voglio
rispondere a questa persona direttamente qui, per comodità, ma anche per
ringraziarla ufficialmente della bellissima mail ricevuta e quindi…
Cara Ilaria, grazie per la tua bellissima mail, mentre la
leggevo sono rimasta sinceramente commossa mentre vedevo in quanti e quali posti
leggevi le mie fic. Purtroppo sono una ragazza piuttosto pigra e quando si
comincia a dire “lo faccio domani, lo faccio domani” alla fine non lo si fa
mai… ma è grazie alla tua mail che mi sono decisa finalmente a postare. Visto
che mi sto dedicando alla stesura della terza parte, dove mi sono per di più
bloccata, riprendere in mano la mia fic mi faceva notare quanto poco sono stata
attenta nei due mesi di vacanze, visto che mi ero ripromessa che avrei finito
la terza parte in quel lasso di tempo. Purtroppo così non è stato e ancora oggi
devo cominciare un capitolo completamente bianco (in tutti i sensi!), ma spero
che con la scuola mi tornerà l’ispirazione per così concludere questa fic che
ormai si sta dilungando a macchia d’olio (ricordo per la centesima volta che
tutta questa fic doveva essere di soli 9 capitoli!). Sono felice, comunque, che
ti piaccia così tanto e che il mio stile, da comune quindicenne, ti entusiasmi
tanto (e che lo faccia anche con le tue amiche, davvero sono senza parole! E
quindi le ringrazio dal più profondo sperando di non deluderle)! Credo che come
Note&Anima non ce ne sarà mai una altrettanto lunga (soprattutto!) da parte
mia, anche se potere emozionare, fare ridere, piangere e commuovere i lettori
con le mie storie è uno dei miei più grandi sogni, ed è per questo che adoro
tutte quelle fanfiction che risvegliano in me certi sentimenti e se ci sono
riuscita con te, o con le tue amiche, beh, questa è una gioia veramente
immensa! Non so se ci riuscirò con le prossime storie, perché comunque con
N&A ormai ho così tanta confidenza che mi risulterà difficile nella
prossima storia, o one-shot, o quello che sarà, il distacco totale da questi
caratteri, credo che mi ci vorrà un po’ ecco, e sinceramente una storia senza
Tom, non riesco ancora a vedercela totalmente (la metterò come comparsa in una
storia? Non saprei…). Quindi grazie mille per la tua e-mail perché mi hai
davvero lusingata moltissimo. Ringrazia di nuovo coloro che leggono le mie
storie e ringrazio di nuovo te per avere fatto una specie di passa parola, se
così la vogliamo chiamare. Spero che i sentimenti che ti accompagnano con
questa storia non vengano mai a meno e che continui a piacerti con questa
intensità.
Grazie ancora
Ambra.
Molto bene, dopo questa risposta chilometrica, posso solo
augurarvi buona lettura e… al prossimo capitolo!
Capitolo 19
Maggio
Le porte del mese di Maggio
si aprirono.
Tre mesi, dall’inizio della
storia con Inuyasha.
Tre mesi, da quella di
Miroku e Sango.
L’esame di maturità si
avvicinava mandando nel panico metà studenti di 5°. Sango tapinava Miroku
imponendogli di studiare, Kagome passava con il proprio ragazzo molte ore in
biblioteca per studiare ma il tempo che potevano passare insieme si
assottigliava ogni giorno di più.
Solo la sera si potevano
vedere regolarmente e passare qualche ora insieme ma, ogni volta, Inuyasha era
sempre più lontano, più distante, in un luogo a lei proibito, nei pensieri del
ragazzo.
Questa cosa le faceva paura,
la terrorizzava. Cosa poteva fare? Come poteva aiutarlo? Ma soprattutto,
cos’aveva?
Domande senza risposta, solo
un grosso punto interrogativo. Il ragazzo diede colpa al fatto degli esami e le
disse di non preoccuparsi e lei cercò di convincersi, ma non ci riusciva.
Inuyasha non era certo tipo da preoccuparsi per gli esami… visto che comunque
riceveva un grande aiuto dal padre, quindi? Cosa poteva essere successo?
Sango era troppo occupata in
quel periodo e Kagome non voleva assillarla con paranoie inutili, quindi decise
di chiedere consiglio all’unica persona che poteva aiutarla: Tom.
Gli scrisse immediatamente
una lettera che imbucò veloce appena prima che chiudessero i tabacchini.
Kagome si appoggiò
pensierosa al muro: ma cosa poteva avere Inuyasha? Davvero, non capiva.
Problemi famigliari forse? Ripensò alla lettera e pregò che arrivasse presto a
destinazione così, con questo pensiero, tornò a casa.
Caro Tom,
come stai? Eve? È andata
bene la riunione qua in Gippone? Spero di si…
So che sei molto
occupato, la tua ultima lettera me lo rammenta ma vorrei che mi aiutasti. Ho un
problema, anzi, mi correggo, Inuyasha ha un problema.
Ha qualche cosa che non va e non capisco cosa
possa essere.
Lui mi ha detto che è colpa
degli esami, ma non gli credo, non è quello.
Già il fatto che lui
studi mi lascia perplessa, oddio, non che sia sbagliato per carità, ma come può
essere preoccupato, visto che comunque suo padre gli alzerà il voto che
avrebbe? Capisci? Il problema non può essere quello.
È scostante, lontano,
quasi preoccupato.
Le ore con cui possiamo
stare insieme diventano ogni giorno minori e la cosa non mi piace.
Lo so, sono una grande
egoista!
Ma è mai possibile che
ora, da un mese all’esame debba studiare come un demente? Non lo poteva fare
prima!?
Non mi dice più nulla e
sono preoccupata. Certo, non ha smesso di farmi le gentilezze, ma è diverso, è
troppo diverso!
Cosa devo fare Tom?
Aiutami tu, ti prego. Qual è la tua opinione?
A proposito, la vuoi
sapere l’ultima novità dei due fratelli adoratissimi?
Sango sta facendo
studiare Miroku come un matto. Dovresti vederli, lei è sclerata e lui è
diventato suscettibile in una maniera incredibile! Non gli si può più dire
nulla che ti salta alla gola! Non so come faccia a sopportare Sango, davvero!
Ogni tanto, è una vera seccatura…
Ok, ora ti lascio. Grazie
per avermi ascoltata, mi sono anche un po’ sfogata.
Spero risponderai presto.
Una bacio
Con affetto
Kagome
Mercoledì. Ore 22.34
Kagome si mise la giacca e
si stropicciò gli occhi
-Cos’hai Kagome?- Lei si
girò
-Mikado, non ho niente-
mentì
-Questa sera sei diversa, è
da qualche giorno che sei strana. Cos’hai?- ripeté. Kagome lo guardò poi si
appoggiò al tavolo chiudendo gli occhi
-Non credo sia una buona
idea parlarne con te Mikado, non insistere ti prego- disse guardandolo. Lui
sospirò
-Ho capito, però Kagome…
ascoltami- Lei lo guardò aspettando che continuasse –Non mi sono innamorato
della Kagome preoccupata e musona, ok?- Si avvicinò a lei sorridendole –Mi sono
innamorata della ragazza forte e coraggiosa quale sei, delle ragazza vitale che
crede in tutti e che pensa che ci sia del buono in tutti- Le sfiorò la guancia
rosea con la punta delle dita calde –Sorridi ok? Riuscirai a superare tutto, io
lo so-
Colpita lei lo guardò. Lui
fece un passo indietro e si allontanò alzando la mano
-A Venerdì- E la lasciò sola
con i suoi pensieri.
Due settimane dopo sulla
tavola della cucina, Kagome trovò una lettera da parte di Tom. Veloce andò in
camera a leggerla, volevo proprio sapere cosa le diceva
Cara Kagome,
tu non mi disturbi mai,
sappilo. Anzi!
La tua lettera mi ha un
po’ spiazzato a dire il vero e più che ogni altra cosa il tuo problema. Non
devi preoccupartene se ora Inuyasha è un po’ sulle sue, devi comunque capire
che non può consegnare l’esame in bianco. Visto poi che non ha mai aperto un
libro, ora deve darsi una mossa, capisci? Vedrai che quando tutto sarà finito
tornerà il solito “bravo” ragazzo. Non dubitare di lui Kagome, non ne hai
motivo, ok?
E comunque puoi vedere
anche questa cosa come si sta ripercuotendo su Miroku (ma forse è in quello
stato perché Sango lo ricatta: o tu studi o io non te la do!) quindi come vedi
non hai motivo di crucciarti.
La riunione è andata bene
e se tutto va come deve andare, verrò a Tokyo a dirigere un’azienda, alias mi
sposerò probabilmente da voi, non è fantastico? Comunque è ancora troppo presto
per dirlo e poi c’è tempo.
A proposito del mio
matrimonio, Inuyasha verrà? Non ha detto nulla e non vorrei aver frainteso.
Eve ti saluta e dice che
presto ti chiamerà per dei consigli. Sta già facendo progetti per il
matrimonio, fa te! Si è pure messa a dieta!! Ma perché voi ragazze siete così
complicate? Davvero, siete un mistero tuttora. Mah, mi saprai dire…
Ora ti lascio
Spero di averti aiutato
Un abbraccio
Tom
Ps. Salutami tutti!
Kagome si sedette sul letto
e sorrise. Già, non doveva crucciarsi così. Inuyasha le aveva detto che erano
gli esami, quindi doveva essere senz’altro così.
Non c’erano problemi.
La notizia di una nuova cena
tra le famiglie Kazana e Koshuzo, glielo annunciò l’amica una soleggiata
mattina durante l’ora di Ed Fisica all’aperto, mentre correvano già da qualche
minuto.
In effetti, il sorriso che
le aveva rivolto Miroku quella mattina, era stato piuttosto gelido… Sango comunque
la tranquillizzò. Mancavano tre settimane e avevano tempo… certo, era
preoccupata ma… rispetto alla prima stava meglio.
Kagome ne era felice. Sempre
meglio avere una Sango con i piedi per terra e stabile che come un mese prima!
-Lo sapevi?- domandò Kagome
la sera sospirando
-Me ne ha parlato oggi
Miroku, mi sembrava strano e ne ha motivo- disse lui annuendo stringendola. Lei
si accucciò contro la sua spalla
-Inuyasha?-
-Dimmi-
-Come va lo studio?-
-Insomma, niente di che-
-Ma studi- insistette lei
-Si-
-Si, bravo, studia! Quando
hai gli esami?- domandò lei
-Mi voglio liberare presto-
disse alzando le spalle –Quindi mi faccio spostare alla prima settimana- Lei
sorrise
-Così avremo più tempo e tu
non sarai troppo stressato-
-Mh- Kagome lo guardò mordendosi
le labbra e si scostò leggermente da lui alzandosi e vestendosi in fretta. Era
solo la mezza, non andava mai via così presto –dove vai?- domandò lui
mettendosi seduto
-Scusami, vado a casa. Ci
vediamo domani a scuola ok?- disse senza guardarlo e infilandosi la giacca
-Angelo-
-No Inuyasha, ci vediamo
domani- disse lei aprendo la porta del guardaroba e sparendo. Inuyasha fissò la
porta chiusa e sbatté il pugno sul materasso
-Merda!-
Kagome singhiozzò e si
diresse verso casa ma quando vide che non poteva continuare si fermò
riprendendosi
-Calma Kagome, per piacere.
Va tutto bene- Sospirò e tornò a casa veloce.
La mattina dopo…
Kagome salutò Sango quando
arrivò
-Beh? Come mai ancora
fuori?- chiese l’amica
-Aspetto Inuyasha, devo
parlargli- Sango sorrise –Come mai tu sei sola invece?-
-Ho voluto accompagnare
Kohaku, era da un po’ che non lo facevo- disse lei sedendosi vicino all’amica
–finché non arriva ti faccio compagnia- Kagome annuì –Vuoi dirmi il problema?-
chiese. Kagome sorrise
-Non preoccuparti, non è nulla di importante. Lo
risolvo oggi immediatamente, ieri sera non mi sono comportata molto bene con
lui e voglio scusarmi- disse. Sango le mise una mano sul braccio e le sorrise
-Non insisterò oltre- disse
e attesero in silenzio finché non sentirono il noto rombo delle moto
-Ci vediamo in classe- disse
Sango alzandosi –Ciao-
-Ciao Sango, e grazie-
-Nulla!!- disse mentre si
allontanava con la bolgia di ragazzi. Inuyasha scese dalla moto e la guardò.
Kagome si avvicinò e gli prese la mano
-Scu…-
-No Kagome- Lui le mise un
dito sulle labbra e lei si azzittì –Perdonami tu, in questo periodo sono
intrattabile, scusami-
-Pace?- chiese lei
-Pace- concesse e le passò
un braccio sulle spalle –Ti accompagno in classe- Lei annuì
-Ok-
Quando le tre settimane passarono
e l’incontro tra le famiglie si faceva più presente nell’aria, il problema su
cosa potesse avere Inuyasha tornò ad assillarla in una normalissima mattinata
scolastica.
La verifica procedeva lenta
e Kagome scriveva velocemente. Aveva perso tempo con una domanda e doveva
sbrigarsi quindi, quando un leggero bussare alla porta fece distrarre i
presenti, lei non alzò nemmeno lo sguardo.
Se non prendeva almeno 7 era
fregata.
Quando però, la voce
maschile chiamò il suo nome chiedendole cortesemente di uscire e la prof le
diede il permesso, lo stomaco della giovane fece una capriola guardando il
preside.
Uscire voleva dire niente
verifica, niente verifica addio 7, addio 7 debito sto arrivando. Accidenti!
Si alzò ubbidiente e uscii
con il preside che la guardò e intimorita la giovane abbassò lo sguardo. Oddio,
non le sembrava di avere fatto nulla di grave! Che qualcuno l’avesse
incastrata? Il fan club? Di nuovo loro? No, impossibile! L’andamento
scolastico? È vero, a volte si scordava di fare i compiti… ma c’è chi faceva di
peggio! Voleva forse parlare di matematica? Preferiva la prof allora!! Almeno
lei era simpatica!!
Kagome sbiancò.
Che avesse scoperto il suo
lavoro? Era di certo la cosa più probabile dalla sua faccia!
-Signorina Higarashi-
-Si preside?- chiese con
voce flebile
-Lei è la fidanzata del
signor Kujimawa, vero?- Kagome lo guardò stralunata.
Ma che centrava!?
-Beh… si… ma coma mai questa
domanda?- mormorai scioccata
-Ho visto che da quando sta
con lei… l’andamento del ragazzo è cambiato parecchio. È diventato più serio e
lavora di più-
-Beh… immagino di si-
-Però in questo periodo ci
sembra assente, certo lavora, ma con distacco… non studia più come due mesi fa-
disse –Lei sa il motivo?-
-Preside… io lo vedo
studiare, davvero! Infatti non ci vediamo più molto spesso perché studia! È
molto preso dall’esame ed è preoccupato- disse lei
-Preoccupato? Oh signorina
Higarashi… allora credo che lei non lo conosca molto bene quel ragazzo- Kagome
corrugò le sopracciglia
-Come?-
-Lui potrebbe anche evitare
di studiare perché alla fine avrà i punteggi massimi anche se lascerà tutto in
bianco! Forse lavora ma…- Il preside scosse il capo -…comunque torna pure in
classe, grazie Higarashi- Lui si allontanò lasciandola frastornata in mezzo al
corridoio.
Quindi non era preoccupato
per l’esame… allora perché… le aveva mentito? Cosa aveva allora? Cosa lo
tormentava?
Kagome iniziò a camminare su
e giù.
Come poteva scoprirlo senza
che lui le mentisse? Forse girandoci intorno? Na! Non poteva farlo! Ma forse
Miroku… i suoi amici… i COBRA! Ma certo! Avrebbe dovuto chiederglielo a loro
sin dall’inizio!
Con un sorriso Kagome sentì
la campana suonare.
Forse anche se non prendeva
7… non era esattamente un problema!
-Sango!- L’amica si girò
verso la ragazza e la guardò interrogativa –Ascoltami, devo parlare
assolutamente parlare con i COBRA senza Inuyasha, riesci ad aiutarmi?- chiese
-Perché vuoi parlare con
loro?-
-Devo chiedergli una cosa-
disse vaga –mi puoi aiutare?-
-Ma certo. Oggi a casa mia
non c’è nessuno… li potrei fare venire verso le 15.30 che dici?- Kagome
l’abbraccio
-Ti voglio bene!!- esclamò e
stringendole l’occhio andò da Inuyasha.
Ore 15.30
-Kagome ci vuoi spiegare
cosa succede?- chiese Miroku guardando gli amici e lei
-Nulla, voglio solo una
informazione e una spiegazione molto più che esauriente- disse. Si guardarono
-Cioè?- domandò Rin –Cosa
vuoi sapere?-
-Voglio sapere cosa diamine
ha in questo periodo Inuyasha, ecco cosa voglio sapere!- Li vide vacillare un
attimo e guardarsi
-È preoccupato per l’esame.
Non ne avevate parlato?- domandò agitato Koga
-Certo, ma se mi dice una
balla come posso richiederglielo? Allora?-
-Io non so niente! So che ha
un problema con l’esame, fine- disse Rin alzando le mani
-Kagome, davvero, è così.
Chi ti ha detto che è una balla?- chiese Koga
-Il preside questa mattina è
venuto a parlarmi e abbiamo fatto una bella chiacchierata. Ora, volete
spiegarmi?- chiese seccata sedendosi su una sedia libera nella cucina
-Beh… oltre a quello io non
so nulla… ma vedrai che gli passerà presto- annuì Koga. Miroku annuì veloce
-Tu Sesshamaru? Che mi
dici?- Tutti lo guardarono e lui alzò il sopracciglio
-I problemi di mio fratello
sono suoi, non miei. Questa discussione non ha né capo né coda, noi non
sappiamo nulla e quindi da noi non potrai avere la tua risposta- concluse
alzandosi e dirigendosi verso la porta –Ci vediamo domani- disse uscendo. Tutti
guardarono la porta chiusa
-Ha ragione lui- disse Koga
e prese Rin per il braccio dileguandosi. Miroku venne incenerito dalle ragazze
-Non so nulla- scandì e
Kagome sospirò e cacciò indietro le lacrime.
Buco nell’acqua, di nuovo!
-Maledizione!!!- esclamò lei
calciando il piede del tavolo frustrata
-Kagome calmati- disse
l’amica
-Come faccio a calmarmi
Sango!?-
-Vedrai che lo scopriremo-
-Ah, ho cercato di farlo
parlare… e ora che ci penso dovevo capirlo da sola che era tutta una balla la
paura dell’esame!- esclamò facendo una smorfia –comunque, quando avete la
cena?- chiese
-Domani, sabato- risposero
sospirando sconfortati
-Reciterò una preghiera per
voi- disse alzandosi –Ciao, a domani- disse e se ne andò.
Kagome calciò il sasso e
girò l’angolo trovandosi davanti Sesshamaru. Si bloccò
-Kagome-
-Sesshamaru-
-Che c’è? Ci hai ripensato?-
domandò lei. Lui scrollò le spalle
-Hai presente quella
trasmissione alle 21 di sera che c’è ogni Martedì? Quella dove fanno parlare
dei personaggi famosi- disse
-Si, una trasmissione molto
idiota, se non sbaglio di intitola “Interviste Giapponesi”. Perché?- chiese
-Tu guardala la seconda
settimana di Giunio- disse lui
-Perché?- ripeté
-Ti chiarirà le idee di
certo sul comportamento del mio fratellino- disse lui ghignando –È il giorno
dopo della fine della scuola, non avrai problemi-
Lei fece una smorfia. Lo
avrebbe dovuto registrare visto che il Martedì lavorava!
-Grazie- disse lei
-Di nulla… ah! Vedrai
vedrai…- Si allontanò sorridendo sornione e lei fece la strada opposta
pensierosa.
Doveva aspettare solo due
settimane.
Nessuno aveva detto nulla
dell’incontro a casa di Sango a Inuyasha e lui ignaro, continuava a fingere di
studiare, mentre Kagome faceva finta di nulla aspettando che le due settimane
trascorressero in fretta.
Per Sango e Miroku invece la
sfida si svolse quella sera di Sabato a casa della ragazza. Infatti la madre li
aveva invitati a cena e Sango ne era rimasta sollevata: almeno sarebbe stato
nell’ambiente famigliare dove si sentiva a proprio agio… Naturalmente non
poteva immaginare che di lì a poco avrebbe scoperto il segreto di Inuyasha…
-Sango, mi sono permesso di
dare un occhiata al tuo rendimento in questi due anni- disse il padre di Miroku
sorseggiando il vino. Sango deglutì
-Come le sembra?-
-Magnifico! Sai, se continui
così potresti ricevere una borsa di studio per andare a studiare all’estero!-
esclamò. Miroku sorrise dietro il tovagliolo
-Oh beh… non ci ho ancora
pensato ma sarebbe bello- disse lei
-Beh, di certo ad andare
all’estero, non avrai bisogno di pagare come deve fare un mio amico per suo
figlio! Ah, se solo quel ragazzo studiasse di più! Vero Miroku?- Il ragazzo
tossì violentemente
-Padre, non è un buon
discorso. Signora lo sa che cucina ottimamente?- disse veloce lui. Sango
stupita li guardò
-No Miroku, lei deve sapere
in che razza di mani andrà a finire il mondo in un futuro non molto remoto! Sai
cara, c’è questo mio amico che ha due figli. Il più grande è illegittimo, non
gli andrà quasi nulla in mano, ma al minore…- Fece un lungo fischio –andrà
praticamente tutto!-
-Padre…-
-Per prepararlo a dovere il
padre lo manderà all’estero alla fine della maturità e dopo tre anni di studio
intensivo diventerà il padrone di tutto! Ma non è finita qua ragazza mia! Lo
manda soprattutto là, perché lì c’è la sua promessa!-
-Papà!!-
-Eh, se Kikyo non se ne
fosse andata non ci sarebbero problemi e non lo avrebbe mandato lontano… ma
visto che la ragazza è sparita il povero Inuyasha deve adattarsi. Dopotutto è
nato in una famiglia benestante e deve attenersi alle regole del padre. Eh,
quando lo ha saputo due anni fa che aveva un’altra promessa in caso di bisogno,
in un luogo così lontano, aveva fatto una faccia! Ma poi ha accettato con
slancio, lo ricordo benissimo! E… Sango cara, sei sicura di stare bene?-
La ragazza infatti, era
impallidita mortalmente e aveva le mani che tremavano. Guardava l’uomo con
occhi sbarrati incapace di muovere un muscolo
-Sorellina? Che succede?-
domandò Kohaku prendendo la mano della sorella che era ghiacciata
-Miroku?- Il ragazzo,
cinereo, guardò Sango che gli sorrise –Sai, mi sono accorta che non ti ho fatto
vedere la mia stanza. Devi vederla, assolutamente- scandì alzandosi in piedi
–Torniamo subito- disse. Prese a braccetto il ragazzo e i due sparirono –Sai,
vorrei cambiare il colore delle pareti e, devo ammettere, non so se farle nere
come il mio odio in questo istante- sbatté la porta con violenza e lo fissò con
occhi omicida –O farle rosse con il tuo sangue!- sibilò
-C’è una spiegazione- disse
lui veloce facendo un passo indietro
-Una spiegazione? UNA
SPIEGAZIONE!? Te la do io la spiegazione!! Come hai potuto tenermelo nascosto!?
Come avete potuto?? E Kagome, eh?? Dimmelo accidenti a te invece di rimare
zitto!! Dove diavolo ce l’ha la testa quell’idiota di Inuyasha!?!? Due anni fa
maledizione!!-
-Sango per piacere, vuoi
calmarti un secondo??- Lei lo fissò truce –Ascolta, anche Inuyasha non vorrebbe
lasciarla ma lui deve- disse
-Dio mio Miroku il punto non
è questo!! Il punto è che se già lo sapeva che se ne doveva andare, quando già
da prima sospettavamo di Kikyo, lui doveva allontanare Kagome, la doveva
allontanare!!- esclamò –Cosa credi farà lei quando lo scoprirà? Perché lei non
sa nulla no? Ecco cos’ha Inuyasha in queste settimane! Esame… bah! A lui non
gliene frega niente tanto ha già tutto programmato no?- Si squadrarono
-Anche io avevo detto a
Inuyasha di starle lontano ma lui… non ci è riuscito-
-Baggianate! Lo sai che volere
è potere? Se davvero l’amasse, lui lo avrebbe fatto da cinque mesi Miroku,
cinque!- Si squadrarono e Miroku sospirando abbassò lo sguardo –Almeno hai la
decenza di non contraddirmi- sbottò lei. Lui non disse una parola –Chi lo sa?-
chiese
-Tutte le famiglie dei COBRA
più Rin, tu e nessun’altro- rispose
-Quando contate di
dirglielo?- chiese lei incrociando le braccia
-Contate? Inuyasha deve
farlo, io voglio rimanere fuori da questa storia, e lo farai anche tu- ordinò
lui
-Scordatelo. Kagome è amica
mia e io glielo dico- disse prendendo fuori il cellulare
-Sango non farlo- disse lui
scattando in piedi –Non… farlo-
-Perché dovrei ascoltarti?-
Lo sfidò lei
-Perché si-
-La tua richiesta è stata
respinta- Miroku sospirò e le prese le braccia facendola sedere sul letto e le
si inginocchiò davanti
-Sango… ti prego… ti
supplico… non farlo, non dire nulla a Kagome, permetti a Inuyasha di farlo-
-E quando glielo dirà!?
Quando sarà già partito?- sibilò
-No- disse dolcemente
–Vedrai che glielo dirà presto- Le sfiorò la guancia –Credimi, lo farà presto-
Sango sospirò
-Va bene. Ma se non lo farà
lui presto, lo farò io-
Domenica 28 Maggio
Ore 11.10
Inuyasha calciò le coperte e
si sedette sul letto. Sbadigliò
rumorosamente e andò alla scrivania guardando il piccolo calendario appoggiato
sul ripiano.
Due settimane alla fine
della scuola.
Tre all’esame.
Quattro alla partenza per
l’estero.
Quattro settimane per
spiegare tutto a Kagome.
Bussarono alla porta che si
aprì senza attendere risposta. Il ragazzo alzò lo sguardo
-Cosa c’è?- chiese
-È Miroku al telefono- disse
Sesshamaru lanciandogli il cordlex –Sembra che alla cena di ieri suo padre
abbia parlato troppo. Sango sa della tua partenza imminente- disse e
voltandogli le spalle uscì. Inuyasha terrorizzato rispose
-In che senso sa tutto!?-
domandò
-Inuyasha, allora lo sai-
disse Miroku sospirando
-Come è successo?- L’amico
gli raccontò tutto e lo tranquillizzò
-Non dirà nulla per ora-
-Come per ora!?-
-Senti, è sua amica cosa ti
aspettavi!? Devi dirglielo in fretta accidenti! È da mesi che te lo ripeto-
disse
-Lo so-
-Lo sai!? E allora perché
non ti muovi!? Te l’ho detto: dopo sarà lei che soffrirà, non tu!!- Inuyasha
chiuse la comunicazione e fissò il telefono stralunato.
Gli costava ammetterlo… ma
Miroku aveva ragione…
Prese fuori il cellulare e
chiamò Kagome
-Pronto?- La voce allegra di
lei sollevò il suo umore
-Ciao angelo-
-Inuyasha! Che succede?-
domandò lei
-Ti va oggi di uscire?
Andiamo a vedere un film al cinema se ne abbiamo voglia- disse lui
-Wow!! Va bene!! A che ora
ci vediamo?- chiese lei
-È una bella giornata, ci
vediamo al parco vicino alla stazione verso… le 15.00?- chiese
-Facciamo alle 16.00, voglio
finire i compiti, ne ho davvero troppi- disse sbuffando
-Alle 16.00 allora, non un
minuto di più
-Assolutamente no- ripromise
lei. Lui sorrise
-Allora a dopo angelo-
-A dopo. Ti amo Inuyasha-
Una fitta, di nuovo e faceva
male, male da morire
-Lo so, ciao-
-Ciao- Kagome mise giù e
sospirò “Ciao…”
Ore 15.55
Kagome si sedette sulla
panchina e guardò i bambini dondolare sull’altalena ridendo mentre i genitori
li spingevano delicatamente.
Pensò a se stessa.
Pensò a Inuyasha.
Pensò al programma che
avrebbe dovuto registrare.
Perché Sesshamaru voleva che
lo vedesse? Che informazioni poteva contenere un programma così ridicolo?
Mah…
-Kagome!?- La ragazza sbatté
le palpebre e si girò irrigidendosi mentre una ragazza le saltava al collo
-Sakura, cosa ci fai qua?-
chiese
-Ho dovuto fare delle cose
qua vicino! Ma tu piuttosto? Non sei lontano da casa tua?- domandò
-Ecco… veramente io… ho un
appuntamento e…- L’amica le puntò l’indice contro
-Lo sapevo che hai il
ragazzo!!! Sputa il rospo dai!!! Dimmi: chi è?- chiese sorridendo maliziosa.
Kagome aprì la bocca un paio
di volte senza riuscire ad articolare niente. Cosa si poteva inventare?? Come
poteva dirle la verità??
“Ciao Sakura! Si è vero, ho
il ragazzo! Vuoi sapere chi è? Hai presente Inuyasha? Che ti ha portato a letto
poi ti ha scaricata su due piedi senza dirti una parola? Ecco, proprio lui! Ma
noi ci amiamo, siamo insieme da cinque mesi e abbiamo già programmato l’estate
un po’…”
Ecco, poteva dirle così.
Certo, così Sakura non le
avrebbe mai più rivolto la parola.
Ottimo.
In una prossima vita se si
fosse di nuovo innamorata, avrebbe fatto voto di suora di clausura. Perfetto!
Ma torniamo al problema
principale che, sfortunatamente, si materializzò a pochi metri da loro…
-Kagome! Che stai facendo?-
“Merda” L’unico pensiero
positivo della ragazza fu proprio quello. Casto, puro, semplice e che spiegava
esattamente la situazione.
I secondi successivi
durarono una eternità, tutto successe a allontanare imprimendo la scena nella
mente della ragazza che si sentì improvvisamente le labbra aride.
Il volto di Sakura si
irrigidì completamente al suono della voce di Inuyasha. Si girò e quando se lo
vide davanti a se rimase paralizzata.
Solo Dio sa cosa provò in
quel momento…
Solo Lui lo poteva sapere…
Inuyasha immerse i suoi
occhi scuri in quelli verdi di lei e la guardò con cipiglio, poi fissò Kagome
-Beh?-
La minuta ragazza, Sakura,
dai capelli neri che sembravano più ritti del solito fece un passo indietro
scuotendo il capo
-No- mormorò –No-
-Sakura…- Kagome cercò di
avvicinarsi ma la ragazza fece uno scattò indietro e la guardò con orrore
-Tu non puoi… non puoi
averlo fatto… dimmi che è uno… uno scherzo…- balbettò terrorizzata. Guardò
Inuyasha e fece un passo allontanandosi da lui
-Lasciami spiegare, ti
prego- disse Kagome allungando la mano. Satura gliela schiaffeggiò
-Non toccarmi- ringhiò
-Ehi… cerchiamo di calmarci-
intervenne Inuyasha irritandosi
-Calmati tu stronzo!!- urlò
istericamente la giovane che lo guardò con due occhi di fuoco. Inuyasha la
guardò malissimo e Kagome li guardò preoccupata
-Ehi, non ci conosciamo
neppure evita di parlarmi così- sibilò
-Ah certo! Come puoi ricordarti
di me!? Tanto ne hai avute mille di puttane vero? Tutte uguali! Quindi
ricordarsi di tutte è impossibile!!- disse irata. Inuyasha alzò il sopracciglio
-Vattene è meglio- tagliò
corto il giovane
-Sei il solito figlio di
puttana Inuyasha, il solito!!- Piantò addosso a Kagome due occhi di ghiaccio e
le puntò l’indice contro –E tu, non rivolgermi mai più la parola e spera Dio
che questo… non ti metta incinta- ringhiò. Guardò Inuyasha che era impallidito
leggermente –Ma bravo! Ti faccio gli applausi! Tranquillo, non sono stata così
stupida da tenermi il marmocchio ma sappi, sappi che sono stata un’idiota solo
a fidarmi di te e andare a letto CON TE! Un’idiota a credere che mi amavi
davvero! Un’idiota!!- Fissò Kagome –Spero per te che sai quello che fai. Quando
si sarà stancato dei tuoi giochetti a letto e ti mollerà trovandosene un'altra…
non venire a piangere da me- Li fissò squadrandoli poi rigida se ne andò senza
permettere che replicassero.
Kagome la guardò sparire con
orrore.
No, non era possibile…
Incinta? Ma come? Com’era
possibile? Com’era successo? Non gliene aveva mai parlato…
Guardò Inuyasha che la
guardò per poi avvicinarsi. Lei si aggrappò a lui che la strinse
-Co… com’è… possibile?-
sussurrò
-Non lo so, ma io…-
-Tu cosa? Avevi messo
incinta la mia migliore amica!- esclamò arrabbiata Kagome
-Non mi ricordo neppure di
lei Kagome!- esclamò lui frustrato
-Grandioso- sibilò lei –Per
la cronaca si chiama Sakura, Sakura Yugi- disse guardandolo. Lui la fissò
stralunato poi sbatté più volte le palpebre
-Oh-
-Te ne sei ricordato?-
chiese lei. Lui scosse il capo
-No- Lei sospirò
-Vabbé- mormorò
-Dai, andiamo e non
pensarci- l’ammonì lui
-Sembra facile- commentò lei
–Stasera la chiamo, poi vediamo- disse. Lui annuì
-Ottimo- Le alzò il viso
–Fammi un sorriso Kagome, ci siamo solo noi due- Lei sorrise e lui corrispose
–Ora andiamo, dobbiamo andare al cinema no?-
La sera arrivò velocemente e
Kagome era tornata a casa già da qualche ora, ma non si era ancora decisa a
chiamare. Voleva, ma qualcosa la bloccava.
Che il pomeriggio avesse
parlato sul serio?
Compose il numero e lo
ascoltò squillare. La voce di una persona nell’altra parte della cornetta la
fece sobbalzare
-Pronto?-
-Buona sera. Mi scusi, c’è
Sakura?-
-Chi sei?-
-Ehm… sono Kagome- rispose.
Ci fu un piccolo istante di silenzio e di esitazione
-Aspetta- Kagome lo fece e
restò in attesa per lunghi minuti finché la voce atona rispose
-Cosa vuoi?-
-Sakura, ascoltami… se non
te l’ho detto è proprio perché avevo paura che tu ti comportassi esattamente in
questo modo io…-
-No bella ascoltami tu-
disse –Non cercarmi, non chiamarmi, fa finta che io nemmeno esista! Dio mio
Kagome ma che diavolo hai fatto? Ti rendi conto che presto lui se ne andrà??
Perché vuoi soffrire?- chiese arrabbiata
-Stiamo insieme da Febbraio
Sakura, da Febbraio! Mi ha detto che mi ama!- La risatina dell’amica le gelò il
sangue
-Kagome, ma svegliati una
buona volta! Esci dal tuo mondo fatto di illusioni! Forza, quando mai ti ha
detto “Kagome, ti amo”’? Forza, dimmi solo una volta-
Kagome aprì la bocca per
rispondere ma rimase pietrificata. Ripensò a tutti i momenti passati insieme e…
niente… niente “Ti amo” niente “Mi piaci” dalle sue labbra.
Possibile che avesse ragione
Sakura? No, non era possibile! Lui la chiamava sempre dolcemente Angelo, la
riempiva di attenzioni e… la proteggeva! Era geloso poi…
Ma niente “ti amo”…
-Visto Kagome?- la riprese
la ragazza dall’altra parte del telefono –Lui ha solo passatempi, non ragazze!-
-Lui mi protegge Sakura! Mi
riempie di attenzioni, è geloso e mi tiene per mano, mi chiama Angelo e…-
-Cosa credi?- La voce fredda
le fece mordere le labbra nervosamente –Cosa credi che facesse con me? Dai
Kagome, svegliati!! Ma non vedi che stai per andare a sbattere contro un
muro!?-
-Non è vero-
-Comunque, sono delusa… ma
non ti odio…- disse addolcendo la voce –Ma ascoltami Kagome… stai facendo un
grosso, grossissimo errore… non farti rovinare così da lui-
-Grazie Sakura ma… ti
sbagli- disse –Sono contenta che siamo ancora amiche però-
-Certo. La mia è una porta
sempre aperta per te, tranne se sono le 3 del mattino- aggiunse ironica. Kagome
sorrise
-Va bene. Ci vediamo
allora?-
-Tu, sta attenta piuttosto-
L’ammonì
-A cosa? A Inuyasha? Va
bene. Sakura?-
-Dimmi-
-Perché non mi hai mai detto
che sei stata… si insomma…-
-Incinta? Kagome… tu non
puoi capire… quando l’ho visto con un'altra… l’ho raggiunto e sai lui che ha
fatto? Ha detto “Guarda che io non ti conosco” Una cosa del genere- Poi sono
venuta da te e… volevo mettere chilometri e chilometri da lui, sia fisicamente
che mentalmente. Non lo sa nessuno oltre mia madre e così deve continuare.
Voglio solo scordare quel brutto giorno, quella mia debolezza e voglio
scordarmi di lui. Quando oggi l’ho rivisto… Dio mio Kagome… è troppo… troppo
bello… Questi due anni non sono contati un cazzo maledizione!!!- urlò e Kagome
sentì qualche cosa cadere –Niente sono contati, niente!! Due anni per tenerlo
lontano, per non vederlo e ora che lo rivedo mi sento uno schifo!! ACCIDENTI!!-
Kagome deglutì –Ok, ci sono, scusa, ora vado, ho una crisi di nervi, ci vediamo
ok?-
-Si-
-Ciao- Sbatté giù e Kagome
guardò la cornetta
-No, non ci credo- Andò in
camera così velocemente che neppure si accorse di avere fatto le scale e prese
in mano la cornice con la foto di loro due insieme sfiorando il viso di lui
-No, è sbagliato. Lui mi
ama, fine- Sfiorò la collanina poi si buttò sul letto cullata dal ticchettio
del suo orologio.
Nei giorni avvenire, una
cosa che Kagome notò fu lo strano comportamento di Sango.
La giovane infatti, sviava
sempre i discorsi che riguardavano Inuyasha e cercava di non rimanere mai sola
con lei.
Perché?
Che le avesse detto qualche
cosa senza accorgersene?
No, non le sembrava. Quando
accadeva Sango glielo faceva notare subito e più che arrabbiata, sembrava
ansiosa e preoccupata…
Ma di cosa?
Cosa diavolo avevano tutti!?
Comunque le due settimane
passarono e la fine della scuola arrivò velocemente.
ANTICIPAZIONI:
Beh, anticipazioni…
Preparate i fazzoletti? XD