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Autore: Amber    21/09/2007    10 recensioni
Salve a tutti! sono tornata, ci credereste!? ^^ Beh, lo so che non potete fare a meno di sapere come andrà a finire questa emozionante storia!! infatti ecco a voi la Seconda Parte!!!!!!!!! XD allora: Kagome e il gruppo ritornano a casa, in Giappone, la vita di sempre travolge Kagome e tutto le sembra uguale a prima. La storia con Inuyasha prosegue ostacolata più volte da situazioni e persone che non sto qua a dirvi (che sorpresa sarebbe??) e il nuovo lavoro di Kagome inizia. Sango e Miroku, poveri fratellastri, avranno anche loro una bella gatta da pelare!! Anche Kikyo e Naraku avranno il loro spazietto ^^ Leggete numerosi!! XD POSTATO ULTIMO CAPITOLO!
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Nuovo personaggio, Sango
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Note e Anima'
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Sono tornata

Sono tornata!! Piangete!! No scherzo ^^

Allora, per il mio ritardo non c’è scusa… mettete la scuola, mettete la poca voglia… insomma, lo sapete no che sono pigra?

Comunque, il vostro inizio scuola spero tutto bene, no? Il mio? Bah, non c’è male… abbiamo cambiato tutti i prof e quello di italiano… lui è pazzo!

Ma non divulghiamoci! Immagino non vediate l’ora di leggere mh?? Ahahahah! Ora voglio rispondere alle vostre ultime recensioni visto che l’altra volta ho fatto forfait e quindi… dovrete sopportare le mie paroline ancora per un pochetto!

 

AYRILL: carissima, grazie per la tua recensione, sono felice che la mia storia ti appassioni tanto! Per la fine… eh, chi lo sa? Beh, diciamo che dipende dalle persone… quindi non saprei effettivamente cosa risponderti. Spero che questo capitolo ti piaccia perché devo ammettere che è l’ultimo prima della tempesta… ma le anticipazioni ti sapranno un po’ indirizzare sul prossimo capitolo ^___^

 

pretty: ciao! Grazie per la tua recensione ^^. Purtroppo mi spiace dirti che per ora la terza parte è in un angolino del mio computer che mi dice “continuami… continuami…” eppure non ho ancora trovato il tempo per andare avanti ^^ e il lavoro di Kagome… quello sarà più avanti… ma non voglio anticipare nulla per ora! Eh si… Tom è davvero acuto, infatti come personaggio inventato è quello che amo di più tra tutti (anche se Mikado è al secondo posto!), infatti Eve è la fortunata della storia anche se anche lei ha avuto i suoi momenti difficili… comunque spero che questo capitolo ti piaccia e di nuovo grazie per la recensione!

 

pillo: che entusiasmo! Sono contenta che ti sia piaciuto lo scorso capitolo! Per la fine… eh, chi lo sa? Ma di questa seconda parte siamo praticamente alla fine, quindi devi attendere i prossimi 4 capitolo e la seconda parte sarà finita! Grazie per la recensione a presto spero!

 

topolina: mi spiace infinitamente per il ritardo… e sottoscrivo che purtroppo non ci sono scuse per ben due mesi di forfait! Comunque sono contenta che la mia storia continui ad appassionare, davvero, e mi fa sempre piacere vedere queste recensioni così appassionanti! Quindi grazie, e al prossimo capitolo!

 

DylSilvy: ciao! Felice che il cap ti sia piaciuto (chissà se ti appassionerà anche questo?)! Beh, si sa come sono fatti gli uomini no? E poi diciamo che Inuyasha ha solo paura… anche se in effetti questo è un suo lato del carattere che proprio non sopporto! Ma dopotutto nella mia storia è umano e anche lui fa degli sbagli e ha delle debolezze ^___^ ma chissàààààààà!! Comunque grazie per la recensione e al prossimo capitolo!

 

michi88: wow! Segui la fic dall’inizio del proprio esordio! Che bello!! Sono felicissima che tu abbia recensito! Per sapere la reazione di Kagome non ci vorrà molto, fidati! E Inuyasha… beh, lui è Inuyasha! Chi non vorrebbe uno così? ^_____^ spero che questo capitolo ti piaccia e grazie per la recensione!

 

valerinuccia: grazie per la tua recensione ^^ purtroppo ho ritardato molto e mi scuso dal mio profondo ç____ç non so come ho fatto senza di voi per due lunghi mesi…

 

Kagome 13: ciao! Sapessi a me quanto mi metterei a piangere sapendo… quando poi l’ho scritto non immagineresti mai!! Vabbè, per quello c’è ancora tempo ^_^ grazie per la tua recensione e per seguirmi così tanto! Sono commossa! ç______ç

 

Andromeda: Miiiinuuuu? Ma quanto sei violenta! ^__^ no dai, grazie per la tua recensione! Hai letto tutta la mia storia non ci credo!! Ma non te la passerò mai su MSN, visto che poi ora ho il virus che mi gira come una trottola!! Oddio, non pensiamoci è meglio ç_____ç!!! Grazie per la tua recensione Minu e buona lettura!

 

Fra007: per la tua domanda dovrai aspettare ancora un pochetto, ora come ora non posso anticiparti niente ma grazie per la tua bellissima recensione *0* -me commossa- al prossimo capitolo allora! Ciao!

 

Aysha: ciao Je! Ah, lo so lo so… non c’è bisogno che me lo ripeti sempre ! ma sai, il mio ego ogni tanto deve elevarsi! No scherzo (??)! Grazie per la tua recensione Je –me felice-

 

Allora gente, ultima cosina. Ho ricevuto una mail e voglio rispondere a questa persona direttamente qui, per comodità, ma anche per ringraziarla ufficialmente della bellissima mail ricevuta e quindi…

 

Cara Ilaria, grazie per la tua bellissima mail, mentre la leggevo sono rimasta sinceramente commossa mentre vedevo in quanti e quali posti leggevi le mie fic. Purtroppo sono una ragazza piuttosto pigra e quando si comincia a dire “lo faccio domani, lo faccio domani” alla fine non lo si fa mai… ma è grazie alla tua mail che mi sono decisa finalmente a postare. Visto che mi sto dedicando alla stesura della terza parte, dove mi sono per di più bloccata, riprendere in mano la mia fic mi faceva notare quanto poco sono stata attenta nei due mesi di vacanze, visto che mi ero ripromessa che avrei finito la terza parte in quel lasso di tempo. Purtroppo così non è stato e ancora oggi devo cominciare un capitolo completamente bianco (in tutti i sensi!), ma spero che con la scuola mi tornerà l’ispirazione per così concludere questa fic che ormai si sta dilungando a macchia d’olio (ricordo per la centesima volta che tutta questa fic doveva essere di soli 9 capitoli!). Sono felice, comunque, che ti piaccia così tanto e che il mio stile, da comune quindicenne, ti entusiasmi tanto (e che lo faccia anche con le tue amiche, davvero sono senza parole! E quindi le ringrazio dal più profondo sperando di non deluderle)! Credo che come Note&Anima non ce ne sarà mai una altrettanto lunga (soprattutto!) da parte mia, anche se potere emozionare, fare ridere, piangere e commuovere i lettori con le mie storie è uno dei miei più grandi sogni, ed è per questo che adoro tutte quelle fanfiction che risvegliano in me certi sentimenti e se ci sono riuscita con te, o con le tue amiche, beh, questa è una gioia veramente immensa! Non so se ci riuscirò con le prossime storie, perché comunque con N&A ormai ho così tanta confidenza che mi risulterà difficile nella prossima storia, o one-shot, o quello che sarà, il distacco totale da questi caratteri, credo che mi ci vorrà un po’ ecco, e sinceramente una storia senza Tom, non riesco ancora a vedercela totalmente (la metterò come comparsa in una storia? Non saprei…). Quindi grazie mille per la tua e-mail perché mi hai davvero lusingata moltissimo. Ringrazia di nuovo coloro che leggono le mie storie e ringrazio di nuovo te per avere fatto una specie di passa parola, se così la vogliamo chiamare. Spero che i sentimenti che ti accompagnano con questa storia non vengano mai a meno e che continui a piacerti con questa intensità.

Grazie ancora

Ambra.

 

Molto bene, dopo questa risposta chilometrica, posso solo augurarvi buona lettura e… al prossimo capitolo!

 

Capitolo 19

Maggio

 

Le porte del mese di Maggio si aprirono.

Tre mesi, dall’inizio della storia con Inuyasha.

Tre mesi, da quella di Miroku e Sango.

L’esame di maturità si avvicinava mandando nel panico metà studenti di 5°. Sango tapinava Miroku imponendogli di studiare, Kagome passava con il proprio ragazzo molte ore in biblioteca per studiare ma il tempo che potevano passare insieme si assottigliava ogni giorno di più.

Solo la sera si potevano vedere regolarmente e passare qualche ora insieme ma, ogni volta, Inuyasha era sempre più lontano, più distante, in un luogo a lei proibito, nei pensieri del ragazzo.

Questa cosa le faceva paura, la terrorizzava. Cosa poteva fare? Come poteva aiutarlo? Ma soprattutto, cos’aveva?

Domande senza risposta, solo un grosso punto interrogativo. Il ragazzo diede colpa al fatto degli esami e le disse di non preoccuparsi e lei cercò di convincersi, ma non ci riusciva. Inuyasha non era certo tipo da preoccuparsi per gli esami… visto che comunque riceveva un grande aiuto dal padre, quindi? Cosa poteva essere successo?

Sango era troppo occupata in quel periodo e Kagome non voleva assillarla con paranoie inutili, quindi decise di chiedere consiglio all’unica persona che poteva aiutarla: Tom.

Gli scrisse immediatamente una lettera che imbucò veloce appena prima che chiudessero i tabacchini.

Kagome si appoggiò pensierosa al muro: ma cosa poteva avere Inuyasha? Davvero, non capiva. Problemi famigliari forse? Ripensò alla lettera e pregò che arrivasse presto a destinazione così, con questo pensiero, tornò a casa.

 

Caro Tom,

come stai? Eve? È andata bene la riunione qua in Gippone? Spero di si…

So che sei molto occupato, la tua ultima lettera me lo rammenta ma vorrei che mi aiutasti. Ho un problema, anzi, mi correggo, Inuyasha ha un problema.

 Ha qualche cosa che non va e non capisco cosa possa essere.

Lui mi ha detto che è colpa degli esami, ma non gli credo, non è quello.

Già il fatto che lui studi mi lascia perplessa, oddio, non che sia sbagliato per carità, ma come può essere preoccupato, visto che comunque suo padre gli alzerà il voto che avrebbe? Capisci? Il problema non può essere quello.

È scostante, lontano, quasi preoccupato.

Le ore con cui possiamo stare insieme diventano ogni giorno minori e la cosa non mi piace.

Lo so, sono una grande egoista!

Ma è mai possibile che ora, da un mese all’esame debba studiare come un demente? Non lo poteva fare prima!?

Non mi dice più nulla e sono preoccupata. Certo, non ha smesso di farmi le gentilezze, ma è diverso, è troppo diverso!

Cosa devo fare Tom? Aiutami tu, ti prego. Qual è la tua opinione?

A proposito, la vuoi sapere l’ultima novità dei due fratelli adoratissimi?

Sango sta facendo studiare Miroku come un matto. Dovresti vederli, lei è sclerata e lui è diventato suscettibile in una maniera incredibile! Non gli si può più dire nulla che ti salta alla gola! Non so come faccia a sopportare Sango, davvero! Ogni tanto, è una vera seccatura…

Ok, ora ti lascio. Grazie per avermi ascoltata, mi sono anche un po’ sfogata.

Spero risponderai presto.

Una bacio

Con affetto

Kagome

 

Mercoledì. Ore 22.34

Kagome si mise la giacca e si stropicciò gli occhi

-Cos’hai Kagome?- Lei si girò

-Mikado, non ho niente- mentì

-Questa sera sei diversa, è da qualche giorno che sei strana. Cos’hai?- ripeté. Kagome lo guardò poi si appoggiò al tavolo chiudendo gli occhi

-Non credo sia una buona idea parlarne con te Mikado, non insistere ti prego- disse guardandolo. Lui sospirò

-Ho capito, però Kagome… ascoltami- Lei lo guardò aspettando che continuasse –Non mi sono innamorato della Kagome preoccupata e musona, ok?- Si avvicinò a lei sorridendole –Mi sono innamorata della ragazza forte e coraggiosa quale sei, delle ragazza vitale che crede in tutti e che pensa che ci sia del buono in tutti- Le sfiorò la guancia rosea con la punta delle dita calde –Sorridi ok? Riuscirai a superare tutto, io lo so-

Colpita lei lo guardò. Lui fece un passo indietro e si allontanò alzando la mano

-A Venerdì- E la lasciò sola con i suoi pensieri.

 

Due settimane dopo sulla tavola della cucina, Kagome trovò una lettera da parte di Tom. Veloce andò in camera a leggerla, volevo proprio sapere cosa le diceva

 

Cara Kagome,

tu non mi disturbi mai, sappilo.­­ Anzi!

La tua lettera mi ha un po’ spiazzato a dire il vero e più che ogni altra cosa il tuo problema. Non devi preoccupartene se ora Inuyasha è un po’ sulle sue, devi comunque capire che non può consegnare l’esame in bianco. Visto poi che non ha mai aperto un libro, ora deve darsi una mossa, capisci? Vedrai che quando tutto sarà finito tornerà il solito “bravo” ragazzo. Non dubitare di lui Kagome, non ne hai motivo, ok?

E comunque puoi vedere anche questa cosa come si sta ripercuotendo su Miroku (ma forse è in quello stato perché Sango lo ricatta: o tu studi o io non te la do!) quindi come vedi non hai motivo di crucciarti.

La riunione è andata bene e se tutto va come deve andare, verrò a Tokyo a dirigere un’azienda, alias mi sposerò probabilmente da voi, non è fantastico? Comunque è ancora troppo presto per dirlo e poi c’è tempo.

A proposito del mio matrimonio, Inuyasha verrà? Non ha detto nulla e non vorrei aver frainteso.

Eve ti saluta e dice che presto ti chiamerà per dei consigli. Sta già facendo progetti per il matrimonio, fa te! Si è pure messa a dieta!! Ma perché voi ragazze siete così complicate? Davvero, siete un mistero tuttora. Mah, mi saprai dire…

Ora ti lascio

Spero di averti aiutato

Un abbraccio

Tom

Ps. Salutami tutti!

 

Kagome si sedette sul letto e sorrise. Già, non doveva crucciarsi così. Inuyasha le aveva detto che erano gli esami, quindi doveva essere senz’altro così.

Non c’erano problemi.

 

La notizia di una nuova cena tra le famiglie Kazana e Koshuzo, glielo annunciò l’amica una soleggiata mattina durante l’ora di Ed Fisica all’aperto, mentre correvano già da qualche minuto.

In effetti, il sorriso che le aveva rivolto Miroku quella mattina, era stato piuttosto gelido… Sango comunque la tranquillizzò. Mancavano tre settimane e avevano tempo… certo, era preoccupata ma… rispetto alla prima stava meglio.

Kagome ne era felice. Sempre meglio avere una Sango con i piedi per terra e stabile che come un mese prima!

 

-Lo sapevi?- domandò Kagome la sera sospirando

-Me ne ha parlato oggi Miroku, mi sembrava strano e ne ha motivo- disse lui annuendo stringendola. Lei si accucciò contro la sua spalla

-Inuyasha?-

-Dimmi-

-Come va lo studio?-

-Insomma, niente di che-

-Ma studi- insistette lei

-Si-

-Si, bravo, studia! Quando hai gli esami?- domandò lei

-Mi voglio liberare presto- disse alzando le spalle –Quindi mi faccio spostare alla prima settimana- Lei sorrise

-Così avremo più tempo e tu non sarai troppo stressato-

-Mh- Kagome lo guardò mordendosi le labbra e si scostò leggermente da lui alzandosi e vestendosi in fretta. Era solo la mezza, non andava mai via così presto –dove vai?- domandò lui mettendosi seduto

-Scusami, vado a casa. Ci vediamo domani a scuola ok?- disse senza guardarlo e infilandosi la giacca

-Angelo-

-No Inuyasha, ci vediamo domani- disse lei aprendo la porta del guardaroba e sparendo. Inuyasha fissò la porta chiusa e sbatté il pugno sul materasso

-Merda!-

Kagome singhiozzò e si diresse verso casa ma quando vide che non poteva continuare si fermò riprendendosi

-Calma Kagome, per piacere. Va tutto bene- Sospirò e tornò a casa veloce.

 

La mattina dopo…

Kagome salutò Sango quando arrivò

-Beh? Come mai ancora fuori?- chiese l’amica

-Aspetto Inuyasha, devo parlargli- Sango sorrise –Come mai tu sei sola invece?-

-Ho voluto accompagnare Kohaku, era da un po’ che non lo facevo- disse lei sedendosi vicino all’amica –finché non arriva ti faccio compagnia- Kagome annuì –Vuoi dirmi il problema?- chiese. Kagome sorrise

-Non  preoccuparti, non è nulla di importante. Lo risolvo oggi immediatamente, ieri sera non mi sono comportata molto bene con lui e voglio scusarmi- disse. Sango le mise una mano sul braccio e le sorrise

-Non insisterò oltre- disse e attesero in silenzio finché non sentirono il noto rombo delle moto

-Ci vediamo in classe- disse Sango alzandosi –Ciao-

-Ciao Sango, e grazie-

-Nulla!!- disse mentre si allontanava con la bolgia di ragazzi. Inuyasha scese dalla moto e la guardò. Kagome si avvicinò e gli prese la mano

-Scu…-

-No Kagome- Lui le mise un dito sulle labbra e lei si azzittì –Perdonami tu, in questo periodo sono intrattabile, scusami-

-Pace?- chiese lei

-Pace- concesse e le passò un braccio sulle spalle –Ti accompagno in classe- Lei annuì

-Ok-

 

 

Quando le tre settimane passarono e l’incontro tra le famiglie si faceva più presente nell’aria, il problema su cosa potesse avere Inuyasha tornò ad assillarla in una normalissima mattinata scolastica.

 

La verifica procedeva lenta e Kagome scriveva velocemente. Aveva perso tempo con una domanda e doveva sbrigarsi quindi, quando un leggero bussare alla porta fece distrarre i presenti, lei non alzò nemmeno lo sguardo.

Se non prendeva almeno 7 era fregata.

Quando però, la voce maschile chiamò il suo nome chiedendole cortesemente di uscire e la prof le diede il permesso, lo stomaco della giovane fece una capriola guardando il preside.

Uscire voleva dire niente verifica, niente verifica addio 7, addio 7 debito sto arrivando. Accidenti!

Si alzò ubbidiente e uscii con il preside che la guardò e intimorita la giovane abbassò lo sguardo. Oddio, non le sembrava di avere fatto nulla di grave! Che qualcuno l’avesse incastrata? Il fan club? Di nuovo loro? No, impossibile! L’andamento scolastico? È vero, a volte si scordava di fare i compiti… ma c’è chi faceva di peggio! Voleva forse parlare di matematica? Preferiva la prof allora!! Almeno lei era simpatica!!

Kagome sbiancò.

Che avesse scoperto il suo lavoro? Era di certo la cosa più probabile dalla sua faccia!

-Signorina Higarashi-

-Si preside?- chiese con voce flebile

-Lei è la fidanzata del signor Kujimawa, vero?- Kagome lo guardò stralunata.

Ma che centrava!?

-Beh… si… ma coma mai questa domanda?- mormorai scioccata

-Ho visto che da quando sta con lei… l’andamento del ragazzo è cambiato parecchio. È diventato più serio e lavora di più-

-Beh… immagino di si-

-Però in questo periodo ci sembra assente, certo lavora, ma con distacco… non studia più come due mesi fa- disse –Lei sa il motivo?-

-Preside… io lo vedo studiare, davvero! Infatti non ci vediamo più molto spesso perché studia! È molto preso dall’esame ed è preoccupato- disse lei

-Preoccupato? Oh signorina Higarashi… allora credo che lei non lo conosca molto bene quel ragazzo- Kagome corrugò le sopracciglia

-Come?-

-Lui potrebbe anche evitare di studiare perché alla fine avrà i punteggi massimi anche se lascerà tutto in bianco! Forse lavora ma…- Il preside scosse il capo -…comunque torna pure in classe, grazie Higarashi- Lui si allontanò lasciandola frastornata in mezzo al corridoio.

Quindi non era preoccupato per l’esame… allora perché… le aveva mentito? Cosa aveva allora? Cosa lo tormentava?

Kagome iniziò a camminare su e giù.

Come poteva scoprirlo senza che lui le mentisse? Forse girandoci intorno? Na! Non poteva farlo! Ma forse Miroku… i suoi amici… i COBRA! Ma certo! Avrebbe dovuto chiederglielo a loro sin dall’inizio!

Con un sorriso Kagome sentì la campana suonare.

Forse anche se non prendeva 7… non era esattamente un problema!

 

-Sango!- L’amica si girò verso la ragazza e la guardò interrogativa –Ascoltami, devo parlare assolutamente parlare con i COBRA senza Inuyasha, riesci ad aiutarmi?- chiese

-Perché vuoi parlare con loro?-

-Devo chiedergli una cosa- disse vaga –mi puoi aiutare?-

-Ma certo. Oggi a casa mia non c’è nessuno… li potrei fare venire verso le 15.30 che dici?- Kagome l’abbraccio

-Ti voglio bene!!- esclamò e stringendole l’occhio andò da Inuyasha.

 

Ore 15.30

-Kagome ci vuoi spiegare cosa succede?- chiese Miroku guardando gli amici e lei

-Nulla, voglio solo una informazione e una spiegazione molto più che esauriente- disse. Si guardarono

-Cioè?- domandò Rin –Cosa vuoi sapere?-

-Voglio sapere cosa diamine ha in questo periodo Inuyasha, ecco cosa voglio sapere!- Li vide vacillare un attimo e guardarsi

-È preoccupato per l’esame. Non ne avevate parlato?- domandò agitato Koga

-Certo, ma se mi dice una balla come posso richiederglielo? Allora?-

-Io non so niente! So che ha un problema con l’esame, fine- disse Rin alzando le mani

-Kagome, davvero, è così. Chi ti ha detto che è una balla?- chiese Koga

-Il preside questa mattina è venuto a parlarmi e abbiamo fatto una bella chiacchierata. Ora, volete spiegarmi?- chiese seccata sedendosi su una sedia libera nella cucina

-Beh… oltre a quello io non so nulla… ma vedrai che gli passerà presto- annuì Koga. Miroku annuì veloce

-Tu Sesshamaru? Che mi dici?- Tutti lo guardarono e lui alzò il sopracciglio

-I problemi di mio fratello sono suoi, non miei. Questa discussione non ha né capo né coda, noi non sappiamo nulla e quindi da noi non potrai avere la tua risposta- concluse alzandosi e dirigendosi verso la porta –Ci vediamo domani- disse uscendo. Tutti guardarono la porta chiusa

-Ha ragione lui- disse Koga e prese Rin per il braccio dileguandosi. Miroku venne incenerito dalle ragazze

-Non so nulla- scandì e Kagome sospirò e cacciò indietro le lacrime.

Buco nell’acqua, di nuovo!

-Maledizione!!!- esclamò lei calciando il piede del tavolo frustrata

-Kagome calmati- disse l’amica

-Come faccio a calmarmi Sango!?-

-Vedrai che lo scopriremo-

-Ah, ho cercato di farlo parlare… e ora che ci penso dovevo capirlo da sola che era tutta una balla la paura dell’esame!- esclamò facendo una smorfia –comunque, quando avete la cena?- chiese

-Domani, sabato- risposero sospirando sconfortati

-Reciterò una preghiera per voi- disse alzandosi –Ciao, a domani- disse e se ne andò.

Kagome calciò il sasso e girò l’angolo trovandosi davanti Sesshamaru. Si bloccò

-Kagome-

-Sesshamaru-

-Che c’è? Ci hai ripensato?- domandò lei. Lui scrollò le spalle

-Hai presente quella trasmissione alle 21 di sera che c’è ogni Martedì? Quella dove fanno parlare dei personaggi famosi- disse

-Si, una trasmissione molto idiota, se non sbaglio di intitola “Interviste Giapponesi”. Perché?- chiese

-Tu guardala la seconda settimana di Giunio- disse lui

-Perché?- ripeté

-Ti chiarirà le idee di certo sul comportamento del mio fratellino- disse lui ghignando –È il giorno dopo della fine della scuola, non avrai problemi-

Lei fece una smorfia. Lo avrebbe dovuto registrare visto che il Martedì lavorava!

-Grazie- disse lei

-Di nulla… ah! Vedrai vedrai…- Si allontanò sorridendo sornione e lei fece la strada opposta pensierosa.

Doveva aspettare solo due settimane.

 

Nessuno aveva detto nulla dell’incontro a casa di Sango a Inuyasha e lui ignaro, continuava a fingere di studiare, mentre Kagome faceva finta di nulla aspettando che le due settimane trascorressero in fretta.

Per Sango e Miroku invece la sfida si svolse quella sera di Sabato a casa della ragazza. Infatti la madre li aveva invitati a cena e Sango ne era rimasta sollevata: almeno sarebbe stato nell’ambiente famigliare dove si sentiva a proprio agio… Naturalmente non poteva immaginare che di lì a poco avrebbe scoperto il segreto di Inuyasha…

-Sango, mi sono permesso di dare un occhiata al tuo rendimento in questi due anni- disse il padre di Miroku sorseggiando il vino. Sango deglutì

-Come le sembra?-

-Magnifico! Sai, se continui così potresti ricevere una borsa di studio per andare a studiare all’estero!- esclamò. Miroku sorrise dietro il tovagliolo

-Oh beh… non ci ho ancora pensato ma sarebbe bello- disse lei

-Beh, di certo ad andare all’estero, non avrai bisogno di pagare come deve fare un mio amico per suo figlio! Ah, se solo quel ragazzo studiasse di più! Vero Miroku?- Il ragazzo tossì violentemente

-Padre, non è un buon discorso. Signora lo sa che cucina ottimamente?- disse veloce lui. Sango stupita li guardò

-No Miroku, lei deve sapere in che razza di mani andrà a finire il mondo in un futuro non molto remoto! Sai cara, c’è questo mio amico che ha due figli. Il più grande è illegittimo, non gli andrà quasi nulla in mano, ma al minore…- Fece un lungo fischio –andrà praticamente tutto!-

-Padre…-

-Per prepararlo a dovere il padre lo manderà all’estero alla fine della maturità e dopo tre anni di studio intensivo diventerà il padrone di tutto! Ma non è finita qua ragazza mia! Lo manda soprattutto là, perché lì c’è la sua promessa!-

-Papà!!-

-Eh, se Kikyo non se ne fosse andata non ci sarebbero problemi e non lo avrebbe mandato lontano… ma visto che la ragazza è sparita il povero Inuyasha deve adattarsi. Dopotutto è nato in una famiglia benestante e deve attenersi alle regole del padre. Eh, quando lo ha saputo due anni fa che aveva un’altra promessa in caso di bisogno, in un luogo così lontano, aveva fatto una faccia! Ma poi ha accettato con slancio, lo ricordo benissimo! E… Sango cara, sei sicura di stare bene?-

La ragazza infatti, era impallidita mortalmente e aveva le mani che tremavano. Guardava l’uomo con occhi sbarrati incapace di muovere un muscolo

-Sorellina? Che succede?- domandò Kohaku prendendo la mano della sorella che era ghiacciata

-Miroku?- Il ragazzo, cinereo, guardò Sango che gli sorrise –Sai, mi sono accorta che non ti ho fatto vedere la mia stanza. Devi vederla, assolutamente- scandì alzandosi in piedi –Torniamo subito- disse. Prese a braccetto il ragazzo e i due sparirono –Sai, vorrei cambiare il colore delle pareti e, devo ammettere, non so se farle nere come il mio odio in questo istante- sbatté la porta con violenza e lo fissò con occhi omicida –O farle rosse con il tuo sangue!- sibilò

-C’è una spiegazione- disse lui veloce facendo un passo indietro

-Una spiegazione? UNA SPIEGAZIONE!? Te la do io la spiegazione!! Come hai potuto tenermelo nascosto!? Come avete potuto?? E Kagome, eh?? Dimmelo accidenti a te invece di rimare zitto!! Dove diavolo ce l’ha la testa quell’idiota di Inuyasha!?!? Due anni fa maledizione!!-

-Sango per piacere, vuoi calmarti un secondo??- Lei lo fissò truce –Ascolta, anche Inuyasha non vorrebbe lasciarla ma lui deve- disse

-Dio mio Miroku il punto non è questo!! Il punto è che se già lo sapeva che se ne doveva andare, quando già da prima sospettavamo di Kikyo, lui doveva allontanare Kagome, la doveva allontanare!!- esclamò –Cosa credi farà lei quando lo scoprirà? Perché lei non sa nulla no? Ecco cos’ha Inuyasha in queste settimane! Esame… bah! A lui non gliene frega niente tanto ha già tutto programmato no?- Si squadrarono

-Anche io avevo detto a Inuyasha di starle lontano ma lui… non ci è riuscito-

-Baggianate! Lo sai che volere è potere? Se davvero l’amasse, lui lo avrebbe fatto da cinque mesi Miroku, cinque!- Si squadrarono e Miroku sospirando abbassò lo sguardo –Almeno hai la decenza di non contraddirmi- sbottò lei. Lui non disse una parola –Chi lo sa?- chiese

-Tutte le famiglie dei COBRA più Rin, tu e nessun’altro- rispose

-Quando contate di dirglielo?- chiese lei incrociando le braccia

-Contate? Inuyasha deve farlo, io voglio rimanere fuori da questa storia, e lo farai anche tu- ordinò lui

-Scordatelo. Kagome è amica mia e io glielo dico- disse prendendo fuori il cellulare

-Sango non farlo- disse lui scattando in piedi –Non… farlo-

-Perché dovrei ascoltarti?- Lo sfidò lei

-Perché si-

-La tua richiesta è stata respinta- Miroku sospirò e le prese le braccia facendola sedere sul letto e le si inginocchiò davanti

-Sango… ti prego… ti supplico… non farlo, non dire nulla a Kagome, permetti a Inuyasha di farlo-

-E quando glielo dirà!? Quando sarà già partito?- sibilò

-No- disse dolcemente –Vedrai che glielo dirà presto- Le sfiorò la guancia –Credimi, lo farà presto- Sango sospirò

-Va bene. Ma se non lo farà lui presto, lo farò io-

 

Domenica 28 Maggio

Ore 11.10

Inuyasha calciò le coperte e si sedette sul letto.  Sbadigliò rumorosamente e andò alla scrivania guardando il piccolo calendario appoggiato sul ripiano.

Due settimane alla fine della scuola.

Tre all’esame.

Quattro alla partenza per l’estero.

Quattro settimane per spiegare tutto a Kagome.

Bussarono alla porta che si aprì senza attendere risposta. Il ragazzo alzò lo sguardo

-Cosa c’è?- chiese

-È Miroku al telefono- disse Sesshamaru lanciandogli il cordlex –Sembra che alla cena di ieri suo padre abbia parlato troppo. Sango sa della tua partenza imminente- disse e voltandogli le spalle uscì. Inuyasha terrorizzato rispose

-In che senso sa tutto!?- domandò

-Inuyasha, allora lo sai- disse Miroku sospirando

-Come è successo?- L’amico gli raccontò tutto e lo tranquillizzò

-Non dirà nulla per ora-

-Come per ora!?-

-Senti, è sua amica cosa ti aspettavi!? Devi dirglielo in fretta accidenti! È da mesi che te lo ripeto- disse

-Lo so-

-Lo sai!? E allora perché non ti muovi!? Te l’ho detto: dopo sarà lei che soffrirà, non tu!!- Inuyasha chiuse la comunicazione e fissò il telefono stralunato.

Gli costava ammetterlo… ma Miroku aveva ragione…

Prese fuori il cellulare e chiamò Kagome

-Pronto?- La voce allegra di lei sollevò il suo umore

-Ciao angelo-

-Inuyasha! Che succede?- domandò lei

-Ti va oggi di uscire? Andiamo a vedere un film al cinema se ne abbiamo voglia- disse lui

-Wow!! Va bene!! A che ora ci vediamo?- chiese lei

-È una bella giornata, ci vediamo al parco vicino alla stazione verso… le 15.00?- chiese

-Facciamo alle 16.00, voglio finire i compiti, ne ho davvero troppi- disse sbuffando

-Alle 16.00 allora, non un minuto di più

-Assolutamente no- ripromise lei. Lui sorrise

-Allora a dopo angelo-

-A dopo. Ti amo Inuyasha-

Una fitta, di nuovo e faceva male, male da morire

-Lo so, ciao-

-Ciao- Kagome mise giù e sospirò “Ciao…”

 

Ore 15.55

Kagome si sedette sulla panchina e guardò i bambini dondolare sull’altalena ridendo mentre i genitori li spingevano delicatamente.

Pensò a se stessa.

Pensò a Inuyasha.

Pensò al programma che avrebbe dovuto registrare.

Perché Sesshamaru voleva che lo vedesse? Che informazioni poteva contenere un programma così ridicolo?

Mah…

-Kagome!?- La ragazza sbatté le palpebre e si girò irrigidendosi mentre una ragazza le saltava al collo

-Sakura, cosa ci fai qua?- chiese

-Ho dovuto fare delle cose qua vicino! Ma tu piuttosto? Non sei lontano da casa tua?- domandò

-Ecco… veramente io… ho un appuntamento e…- L’amica le puntò l’indice contro

-Lo sapevo che hai il ragazzo!!! Sputa il rospo dai!!! Dimmi: chi è?- chiese sorridendo maliziosa.

Kagome aprì la bocca un paio di volte senza riuscire ad articolare niente. Cosa si poteva inventare?? Come poteva dirle la verità??

 

“Ciao Sakura! Si è vero, ho il ragazzo! Vuoi sapere chi è? Hai presente Inuyasha? Che ti ha portato a letto poi ti ha scaricata su due piedi senza dirti una parola? Ecco, proprio lui! Ma noi ci amiamo, siamo insieme da cinque mesi e abbiamo già programmato l’estate un po’…”

 

Ecco, poteva dirle così.

Certo, così Sakura non le avrebbe mai più rivolto la parola.

Ottimo.

In una prossima vita se si fosse di nuovo innamorata, avrebbe fatto voto di suora di clausura. Perfetto!

Ma torniamo al problema principale che, sfortunatamente, si materializzò a pochi metri da loro…

-Kagome! Che stai facendo?-

“Merda” L’unico pensiero positivo della ragazza fu proprio quello. Casto, puro, semplice e che spiegava esattamente la situazione.

 

I secondi successivi durarono una eternità, tutto successe a allontanare imprimendo la scena nella mente della ragazza che si sentì improvvisamente le labbra aride.

 

Il volto di Sakura si irrigidì completamente al suono della voce di Inuyasha. Si girò e quando se lo vide davanti a se rimase paralizzata.

Solo Dio sa cosa provò in quel momento…

Solo Lui lo poteva sapere…

Inuyasha immerse i suoi occhi scuri in quelli verdi di lei e la guardò con cipiglio, poi fissò Kagome

-Beh?-

La minuta ragazza, Sakura, dai capelli neri che sembravano più ritti del solito fece un passo indietro scuotendo il capo

-No- mormorò –No-

-Sakura…- Kagome cercò di avvicinarsi ma la ragazza fece uno scattò indietro e la guardò con orrore

-Tu non puoi… non puoi averlo fatto… dimmi che è uno… uno scherzo…- balbettò terrorizzata. Guardò Inuyasha e fece un passo allontanandosi da lui

-Lasciami spiegare, ti prego- disse Kagome allungando la mano. Satura gliela schiaffeggiò

-Non toccarmi- ringhiò

-Ehi… cerchiamo di calmarci- intervenne Inuyasha irritandosi

-Calmati tu stronzo!!- urlò istericamente la giovane che lo guardò con due occhi di fuoco. Inuyasha la guardò malissimo e Kagome li guardò preoccupata

-Ehi, non ci conosciamo neppure evita di parlarmi così- sibilò

-Ah certo! Come puoi ricordarti di me!? Tanto ne hai avute mille di puttane vero? Tutte uguali! Quindi ricordarsi di tutte è impossibile!!- disse irata. Inuyasha alzò il sopracciglio

-Vattene è meglio- tagliò corto il giovane

-Sei il solito figlio di puttana Inuyasha, il solito!!- Piantò addosso a Kagome due occhi di ghiaccio e le puntò l’indice contro –E tu, non rivolgermi mai più la parola e spera Dio che questo… non ti metta incinta- ringhiò. Guardò Inuyasha che era impallidito leggermente –Ma bravo! Ti faccio gli applausi! Tranquillo, non sono stata così stupida da tenermi il marmocchio ma sappi, sappi che sono stata un’idiota solo a fidarmi di te e andare a letto CON TE! Un’idiota a credere che mi amavi davvero! Un’idiota!!- Fissò Kagome –Spero per te che sai quello che fai. Quando si sarà stancato dei tuoi giochetti a letto e ti mollerà trovandosene un'altra… non venire a piangere da me- Li fissò squadrandoli poi rigida se ne andò senza permettere che replicassero.

Kagome la guardò sparire con orrore.

No, non era possibile…

Incinta? Ma come? Com’era possibile? Com’era successo? Non gliene aveva mai parlato…

Guardò Inuyasha che la guardò per poi avvicinarsi. Lei si aggrappò a lui che la strinse

-Co… com’è… possibile?- sussurrò

-Non lo so, ma io…-

-Tu cosa? Avevi messo incinta la mia migliore amica!- esclamò arrabbiata Kagome

-Non mi ricordo neppure di lei Kagome!- esclamò lui frustrato

-Grandioso- sibilò lei –Per la cronaca si chiama Sakura, Sakura Yugi- disse guardandolo. Lui la fissò stralunato poi sbatté più volte le palpebre

-Oh-

-Te ne sei ricordato?- chiese lei. Lui scosse il capo

-No- Lei sospirò

-Vabbé- mormorò

-Dai, andiamo e non pensarci- l’ammonì lui

-Sembra facile- commentò lei –Stasera la chiamo, poi vediamo- disse. Lui annuì

-Ottimo- Le alzò il viso –Fammi un sorriso Kagome, ci siamo solo noi due- Lei sorrise e lui corrispose –Ora andiamo, dobbiamo andare al cinema no?-

 

La sera arrivò velocemente e Kagome era tornata a casa già da qualche ora, ma non si era ancora decisa a chiamare. Voleva, ma qualcosa la bloccava.

Che il pomeriggio avesse parlato sul serio?

Compose il numero e lo ascoltò squillare. La voce di una persona nell’altra parte della cornetta la fece sobbalzare

-Pronto?-

-Buona sera. Mi scusi, c’è Sakura?-

-Chi sei?-

-Ehm… sono Kagome- rispose. Ci fu un piccolo istante di silenzio e di esitazione

-Aspetta- Kagome lo fece e restò in attesa per lunghi minuti finché la voce atona rispose

-Cosa vuoi?-

-Sakura, ascoltami… se non te l’ho detto è proprio perché avevo paura che tu ti comportassi esattamente in questo modo io…-

-No bella ascoltami tu- disse –Non cercarmi, non chiamarmi, fa finta che io nemmeno esista! Dio mio Kagome ma che diavolo hai fatto? Ti rendi conto che presto lui se ne andrà?? Perché vuoi soffrire?- chiese arrabbiata

-Stiamo insieme da Febbraio Sakura, da Febbraio! Mi ha detto che mi ama!- La risatina dell’amica le gelò il sangue

-Kagome, ma svegliati una buona volta! Esci dal tuo mondo fatto di illusioni! Forza, quando mai ti ha detto “Kagome, ti amo”’? Forza, dimmi solo una volta-

Kagome aprì la bocca per rispondere ma rimase pietrificata. Ripensò a tutti i momenti passati insieme e… niente… niente “Ti amo” niente “Mi piaci” dalle sue labbra.

Possibile che avesse ragione Sakura? No, non era possibile! Lui la chiamava sempre dolcemente Angelo, la riempiva di attenzioni e… la proteggeva! Era geloso poi…

Ma niente “ti amo”…

-Visto Kagome?- la riprese la ragazza dall’altra parte del telefono –Lui ha solo passatempi, non ragazze!-

-Lui mi protegge Sakura! Mi riempie di attenzioni, è geloso e mi tiene per mano, mi chiama Angelo e…-

-Cosa credi?- La voce fredda le fece mordere le labbra nervosamente –Cosa credi che facesse con me? Dai Kagome, svegliati!! Ma non vedi che stai per andare a sbattere contro un muro!?-

-Non è vero-

-Comunque, sono delusa… ma non ti odio…- disse addolcendo la voce –Ma ascoltami Kagome… stai facendo un grosso, grossissimo errore… non farti rovinare così da lui-

-Grazie Sakura ma… ti sbagli- disse –Sono contenta che siamo ancora amiche però-

-Certo. La mia è una porta sempre aperta per te, tranne se sono le 3 del mattino- aggiunse ironica. Kagome sorrise

-Va bene. Ci vediamo allora?-

-Tu, sta attenta piuttosto- L’ammonì

-A cosa? A Inuyasha? Va bene. Sakura?-

-Dimmi-

-Perché non mi hai mai detto che sei stata… si insomma…-

-Incinta? Kagome… tu non puoi capire… quando l’ho visto con un'altra… l’ho raggiunto e sai lui che ha fatto? Ha detto “Guarda che io non ti conosco” Una cosa del genere- Poi sono venuta da te e… volevo mettere chilometri e chilometri da lui, sia fisicamente che mentalmente. Non lo sa nessuno oltre mia madre e così deve continuare. Voglio solo scordare quel brutto giorno, quella mia debolezza e voglio scordarmi di lui. Quando oggi l’ho rivisto… Dio mio Kagome… è troppo… troppo bello… Questi due anni non sono contati un cazzo maledizione!!!- urlò e Kagome sentì qualche cosa cadere –Niente sono contati, niente!! Due anni per tenerlo lontano, per non vederlo e ora che lo rivedo mi sento uno schifo!! ACCIDENTI!!- Kagome deglutì –Ok, ci sono, scusa, ora vado, ho una crisi di nervi, ci vediamo ok?-

-Si-

-Ciao- Sbatté giù e Kagome guardò la cornetta

-No, non ci credo- Andò in camera così velocemente che neppure si accorse di avere fatto le scale e prese in mano la cornice con la foto di loro due insieme sfiorando il viso di lui

-No, è sbagliato. Lui mi ama, fine- Sfiorò la collanina poi si buttò sul letto cullata dal ticchettio del suo orologio.

 

Nei giorni avvenire, una cosa che Kagome notò fu lo strano comportamento di Sango.

La giovane infatti, sviava sempre i discorsi che riguardavano Inuyasha e cercava di non rimanere mai sola con lei.

Perché?

Che le avesse detto qualche cosa senza accorgersene?

No, non le sembrava. Quando accadeva Sango glielo faceva notare subito e più che arrabbiata, sembrava ansiosa e preoccupata…

Ma di cosa?

Cosa diavolo avevano tutti!?

Comunque le due settimane passarono e la fine della scuola arrivò velocemente.

 

ANTICIPAZIONI:

Beh, anticipazioni… Preparate i fazzoletti? XD

  
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