V
Sam infila il taccuino nella borsa e sale sull'Impala. Aspetta che Dean
a ripartire e nel frattempo inizia la lettura del taccuino.
Tutte le pagine sono importanti, ma ben poche rivelano qualche
dettaglio di natura demoniaca, se non quelle in enochiano lette da
Castiel. Eppure è certo che ci sia dell'altro, nascosto tra
le righe.
Ha la sensazione di aver fatto qualcosa di importante: ha scoperto la
causa della morte di Poe. Ma allo stesso tempo ci sono due cose che
incrinano il suo entusiasmo. Prima di tutto, non sono riusciti a
trovare Daniel, seppure hanno cercato ovunque nel bosco fino al calare
del sole. Seconda cosa, ci sono ancora molti punti interrogativi e
molta sofferenza nella morte di quell'uomo che, ora, stima ancora di
più.
Sfoglia velocemente le pagine e giunge all'ultima, dove la grafia si fa
più confusa e frettolosa.
A fior di labbra, legge.
Il mistero della sua
morte e resurrezione tortura il mio animo. E' un'aberrazione
ciò che gli è accaduto. Non esiste spiegazione al
male e al bene che affliggono il mondo, agli angeli e ai demoni che lo
dilaniano e a quel Dio lontano che tace. Non vi è
spiegazione alle resurrezioni miracolose, alle nascite inaspettate ed
alle morti violente. Una volta scrissi qualcosa che mi venne da dentro,
ed ora comprendo quanto vero fosse: i confini tra vita e morte sono i
più labili, chi può dire dove cominci l'una e
finisca l'altra? A ciò non vi è risposta. In
verità, potremmo essere già tutti morti. In cuor
mio ho ancora una speranza, che un giorno ci sveglieremo tutti da
quest'incubo e rideremo abbracciando i nostri cari creduti defunti.
Dean è appoggiato al bagagliaio dell'Impala e lo sguardo si
perde nelle proprie scarpe.
Sente una punta amara di delusione e rancore per non essere riuscito a
trovare quel ragazzo, e c'è qualcos'altro che non vuole
ammettere: ha un disperato bisogno di incontrarlo, parlarci, capire
cosa gli è successo, chi lo ha salvato. Ricorda bene cosa
voglia dire emergere dall'Inferno e il pensiero che qualcuno debba
affrontarlo da solo...Scuote il capo, maledicendo questi pensieri e
benedicendo il ritorno improvviso di Castiel dal suo ultimo giro di
controllo.
"Trovato nulla?"
"No, è sparito" mormora l'angelo.
"Hey, lo troveremo" cerca di confortarlo, ma le parole gli escono
più arrese di quanto vorrebbe.
"Dean" prorompe Castiel, stringendo i pugni. "Dobbiamo ritrovarlo,
lui...non sai quanto è potente."
Dean serra le mascelle e si stacca dall'auto, afferrando un braccio
dell'amico.
"No, non lo so e ora non voglio saperlo. Un giorno lo troveremo, ma ora
dobbiamo occuparci di altre cose. Come Eva."
Castiel distoglie lo sguardo e arretra di un passo, lasciando il
braccio di Dean per un attimo sospeso nell'aria tra loro.
"Devi andare eh?" sussurra il ragazzo. In quel momento vorrebbe solo
distrarsi per un attimo, trovare in quegli occhi un senso di pace,
anche solo nella confusione che esprimono. Vorrebbe incrociare occhi
che, senza parole, afferrino la sua inquietudine. "D'accordo" dice
dirigendosi allo sportello. Ha un attimo di esitazione.
"Hey, Cass" mormora voltandosi e trovando il vuoto della notte. "Buona
fortuna" sorride prima di tornare nell'auto, con la sensazione di
averlo detto un po' all'angelo un po' al mezzo angelo nascosto in quel
mondo che dell'Inferno porta ancora l'odore addosso.
-FINE-
NdAlex:
Voglio prima di tutto
ringraziare chi ha letto fin qui. La stesura finale della storia ha
richiesto 5 riscritture, è stata una gran fatica, ma ne sono
soddisfatta.
E' da considerarsi il
prequel di una storia più lunga e articolata che sto
progettando, che avrà come "protagonista" proprio Daniel.
Spero di riuscire a sfornarla. Ma in sé questa piccalo long
si conclude qui.
Piccola imprecisione: la
Eleonor di cui si parla qui non è la stessa realmente amata
da Poe, ma ho preso in prestito solo il nome. Così come la
città di Hellen è solo un riferimento ad un'altra
amata dello scrittore. Declaimer: la canzone che Dean ascolta in auto è "Parabola" dei Tool. La frase " i confini tra vita e morte sono i più labili, chi può dire dove cominci l'una e finisca l'altra?" è di Poe.
Che dire, chiudo qui le
mie ciance.
Grazie.
Ax.
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