Ehi,
avaracce di commenti! Neppure una recensione per sapere se la storia
sta piacendo o meno? ^^ Buona lettura!
“Gentilmente
offerte dal Mystic Grill!”
Caroline
brandiva quattro birre appena aperte con aria birichina. Elena si
vergognò al posto suo. “Le hai sottratte dal magazzino?”
“Ma
lascio una buona mancia, giuro!” esclamò accostando la
sedia al tavolo. “Ciao, B.”
La
strega rispose in tono dimesso al saluto festoso. La jena aveva
banchettato, pensò distogliendo lo sguardo.
“Che
succede?”
“Ho
fatto un sogno” rispose sbrigativa. “Nulla di che.”
“E
cosa succedeva nel tuo sogno?”
La
ragazza scosse la testa e appoggiò le labbra all'imbocco della
bottiglia. “Morivo.”
“Ho
sognato la stessa cosa, strega!”
Bonnie
lo vide stampato a fuoco sul viso cinereo di Caroline. La sua sedia
fu tirata bruscamente indietro e non ebbe neppure il tempo di mettere
in ordine tre parole che Klaus l'aveva già morsa. Elena la
vide restare a bocca aperta, atterrita, notò il segno del nodo
scorsoio sul collo, gridò meccanicamente a Caroline di
scappare e appena Tyler fu in piedi, Klaus si sbarazzò di
Bonnie e si avventò su di lui. Elena vide il braccio entrare e
uscire alla rapidità della luce, osservò il cuore di
Tyler battere un'ultima volta e quando riuscì a voltare la
testa, aveva già raggiunto la bionda vampira, sconvolta per
l'uccisione del ragazzo.
Caroline
non disse nulla, non mosse un muscolo ma ebbe la certezza che sarebbe
morta dopo atroci sofferenze.
***
“E'
scomodo...”
“Sta
zitta, sto pensando a cosa farci con te.”
Klaus
tamburellò le dita sulla gamba, guardandola attentamente. Quel
tavolaccio delle torture rubato alla Santa Inquisizione era tornato
proprio utile.
Caroline
inspirò e fece tintinnare le catene, rabbiosa.
“Non
fare rumore. Bekah sta dormendo.”
Caroline
caricò un urlaccio e Klaus la fulminò con un'occhiata.
I polmoni della ragazza si sgonfiarono con una risata isterica. “Come
si dice... occhio per occhio, tesoro...”
“Ce
l'ho già, la ragazza” dichiarò tirando giù
la gamba e rimettendosi in piedi. Le girò intorno, tenendo le
mani dietro la schiena. Poi allacciò un bottone della
camicetta e accomodò il colletto. Caroline si irrigidì
all'istante.
“Rilassati”
sussurrò con un minuscolo sorriso.
“Dove
vai?”
“A
fare una passeggiata. C'è una luna magnifica stasera”
spiegò con tono leggero. “Rimugina sui tuoi errori.”
***
“Fa
male?”
Bonnie
rabbrividì quando Elena passò sul morso il cotone
ricolmo di disinfettante. Una fitta scivolò lungo il braccio e
la schiena. “Mi avrà attaccato la rabbia quel pazzo...”
Elena
abbassò le braccia, mettendo via le ganze sterili. “Non
credo volesse ucciderti. Gli serviva sangue per completare la
trasformazione.”
E
perché aveva morso lei e non Elena o una qualsiasi altra
persona del locale o sulla strada del locale? Voleva
vendicarsi, e la sola idea di dover ricominciare tutto da capo,
l'atterriva. Due lacrimoni scesero lungo le guance della ragazza ed
Elena le strofinò le spalle.
“Tyler
è morto...”
E
Caroline era stata rapita. Elena l'abbracciò e si accorse solo
in quel momento di quanto tremasse. “E' la reazione al morso.
Ora passa.”
“Mi
ha colto di sorpresa... non sono riuscita... a...”
“Va
tutto bene, tesoro.”
Era
tornato vampiro chissà in quale stupido modo, e non avrebbe
mantenuto fede ai patti! Nemmeno gliel'aveva stretta, quella dannata
mano, e Klaus era uno di parola! “Non c'è nessuno che
possa fermalo, non c'è più una sola goccia di cura!”
“L'hai
già fermato, puoi farlo di nuovo.”
Quel
tracollo nervoso non se lo aspettava da Bonnie. Il campanello suonò
ed Elena pensò che Damon fosse finalmente arrivato.
*/*
Si
imparavano un sacco di cose, spiando l'interno delle abitazioni.
Klaus grattò il collo e fece un passo indietro quando Elena
spalancò la porta, restando a bocca aperta.
“Davvero?
Senza nemmeno domandare chi è?” la sgridò serio
serio. “E se fossi stato un pazzo maniaco assassino?”
Elena
batté le palpebre non capendo l'umorismo della battuta. Klaus
schioccò le labbra, rinunciando ad allentare la tensione. “La
strega è in casa?”
“Dov'è
Caroline?”
“In
punizione.”
“E
la punizione consisterebbe nel...” Elena abbassò un po'
il mento, guardandolo negli occhi “... renderle la pariglia?”
“Tzè,
le piacerebbe!” ridacchiò frugandosi nelle tasche e
lanciandole un mazzo di chiavi. “Portala via. La sola vista mi
infastidisce.”
Elena
afferrò le chiavi e lo guardò, incredula.
“E
non fare rumore, Bekah sta dormendo.”
Elena
annuì e corse verso la macchina. Mise in moto e un istante
dopo Klaus non la vide più. Restò sulla soglia,
impossibilitato ad avanzare. “Vieni fuori, parliamo un po'.”
“Di
cosa vuoi parlare?!” esclamò la strega arrabbiata,
saltando via dalla poltroncina in cui era raggomitolata. “Hai
ucciso Tyler e rapito la mia amica!”
Il
tonfo del suo sangue nelle vene gli accarezzò le orecchie. Gli
faceva saltare tutte le valvole, quella streghetta. “Licenza
poetica. Mi fai entrare o no, strega mercenaria?”
Non
sarebbe potuta rimanere tappata in casa per sempre. Era dolorante per
il morso, ma non così debole da non riuscire ad affrontarlo.
“Strega, hai detto bene.”
Eccola
che ricominciava a cantilenare! Klaus allungò la mano che
sbatté contro il muro invisibile. “Non ho cattive
intenzioni e non ho detto che non ti aiuterò nel tuo
incantesimo!”
“Il
patto non è valido, se non ti stringo la mano.”
“Fallo,
per l'amor di dio!” esclamò, esausto e spaventato da
un'eventuale incantesimo a suo danno.
“Vieni
dentro” bisbigliò e Klaus si sentì tirare in
avanti da una mano invisibile, finì ginocchioni sul pavimento
e non riuscì a muovere un solo muscolo. Bonnie chiuse la porta
e ci si appoggiò contro. “Posso ucciderti solo muovendo
un dito, ricordalo.”
“Lo
ricordo, lo ricordo...”
“Come
hai fatto...”
“Caroline
mi ha aggredito, ho colto un'occasione che non si sarebbe
ripresentata. La riserva idrica è contaminata di verbena e le
sacche di sangue dell'ospedale sono edulcorate a loro volta. Tu sei
l'unica l'unica fonte pura della città. Scusa gattina,
avrei preferito fare diversamente...” rantolò e Bonnie
lo lasciò andare dopo un altro lunghissimo momento di dolore.
“Dovrai
chiedermi qualcos'altro per bilanciare il patto” mormorò
allungando la mano. E Caroline doveva imparare a tenere a bada i suoi
impulsi sessuali, pensò arrabbiata con l'amica.
“Tutto
quello che voglio ce l'ho già o posso prenderlo con le mie
forze.”
“Lo
faresti senza chiedere nulla in cambio?”
“La
vecchina che mi regala i biscotti...”
Bonnie
trasecolò. Klaus che compiva un gesto disinteressato?!
“Posso
noleggiarti come fidanzata per due ore?”
***
Rimuginare
sui suoi errori. Tzè! Caroline si morse l'interno della
guancia e sorrise, sinistramente.
Ce
l'ho già, la ragazza.
Si
era tradito, il grand'uomo.
La
vampira girò la testa verso la porta principale e quando vide
apparire Elena, sogghignò. “Non fare rumore, Rebekah sta
dormendo...” ridacchiò muovendo le braccia incatenate.
“Slegami.”
“Per
favore” sussurrò provando tutte le chiavi del
mazzo.
“Quella
più rugginosa e antica” suggerì indicandola con
gli occhi. “L'hai lasciato solo con lei?”
Elena
aprì la serratura e i bracciali scattarono. Caroline mosse i
polsi in circolo.
“Bonnie
lo sta tenendo a bada...”
Povera
illusa!, pensò rigirandole un'occhiata di compatimento.
“Ma non hai capito che hanno organizzato tutto insieme?!”
“Non
hanno una relazione. Bonnie a malapena lo sopporta.”
“Quanto
sei ingenua!” Caroline batté le mani sulle cosce, Elena
le fece cenno di abbassare la voce e la bionda vampira scrollò
la testa, frustrata.
“Che
succede...” Rebekah comparve stropicciandosi gli occhi,
spettinata e con un pigiama di una taglia più grande. “Che
fate qui... e perché quell'affare è di nuovo fra i
piedi?”
Caroline
saltò giù dal tavolo delle torture e la indicò
con la testa ad Elena. “Spiegaglielo tu cosa sta succedendo.”
*/*
“Non
hanno una relazione.”
Ah,
beh! Se lo diceva Elijah cambiava tutto! Caroline lo guardò
dall'alto in basso. “Sei sexy con gli occhiali.”
“Trovo
anche io.”
Caroline
sorrise maliziosa e gli strizzò l'occhio. Rebekah scosse la
testa e i due codini in cui aveva legato i capelli si mossero
buffamente. “Nik non è in grado di nascondere
l'interesse per una donna troppo a lungo.”
“Non
è ancora tornato” gli fece notare Caroline, ironica.
“Sono
le tre. E' l'orario di punta, per i vampiri!” esclamò
Rebekah a difesa del fratello. “Hai perso il tuo giocattolino e
ti risenti? Potevi essere più carina con lui!”
“Ma
si può dire una stronzata del genere...” sibilò
la vampira ed Elena mosse appena il capo. “Beh, ormai è
andata. Tu hai avuto quello che volevi, Klaus ha avuto quello che
voleva...”
“Ha
ucciso Tyler!”
“Sono
stanca di piangere i miei amici, Caroline!” urlò Elena,
all'improvviso. “Sono stanca di te e dei tuoi atteggiamenti da
primadonna! Dovevi evitare di stuzzicarlo!”
Caroline
arrossì di rabbia e fagocitò le labbra, prima di
abbandonare la stanza a grandi passi. “Non siete invitati al
funerale!”
Il
giorno dopo
Aveva
il suo vestitino da brava ragazza, aveva ripassato le regole del
galateo a tavola ma era finita sul set di 'Ai confini della
Realtà'.
“Un
po' di tè, cara?”
“Grazie,
signora Smith” mormorò con un cenno della testa e un
sorriso indeciso che non voleva saperne di nascere o morire.
“E'
una brava ragazza” disse per l'ennesima volta. Klaus sollevò
gli occhi al cielo e annuì ampiamente, trattenendo una risata.
“Te
l'avevo detto che sarebbe arrivata...”
“Una
fortuna inaspettata” dichiarò e Bonnie non perse il suo
tono ironico. Inclinò la tazza, indecisa se gettargli
sull'inguine il tè bollente, poi sorrise e soffiò sul
liquido ambrato.
“Come
vi siete conosciuti?”
Perché
dare un dispiacere alla povera vecchina raccontandole la verità?
“Mi ha aiutato a riparare la bicicletta...”
“...
e le ho offerto i suoi biscotti” concluse il diretto
interessato con un sospiro compiaciuto.
“Bravo,
bravo ragazzo” ripeté e Bonnie si strozzò col te.
Klaus la fulminò con un'occhiataccia.
“Erano
molti buoni, signora Smith. Potrei avere la ricetta?” domandò
la ragazza posando la tazza semivuota.
“Le
cose migliori” dichiarò la vecchietta prendendole la
mano “sono fatte col cuore. Non hai bisogno di una ricetta
speciale, ne trovi a bizzeffe su un libro di cucina... tu sai
cucinare, cara?”
“Me
la cavo” sussurrò lanciando un'occhiata sbilenca al
vampiro.
“Bonnie
è bravissima a preparare pozioni d'amore. E' così che
mi ha conquistato” disse all'improvviso, prendendole la mano e
portandola alle labbra. “Mi ha stregato.”
Bonnie
irrigidì le dita, in difficoltà. “La mandragola
non cresce in questa zona.”
“Comincio
a sospettare che le tue spezie aromatiche ne contengano un po'”
mormorò guardandola attentamente. Bonnie lo fissò a sua
volta e il cuore ebbe un altro sobbalzo.
“Ho
fatto una coperta.”
La
vocetta della vecchia signora Smith si infilò nello spazio fra
i due ragazzi. Bonnie ritirò la mano appena Klaus allentò
la presa, e la nascose sotto il gomito opposto. Il vampiro la guardò
e poi si rivolse alla donna con un sorriso smagliante. “Posso
vederla?”
***
“L'ha
fatta per me, perché non dovevo accettarla?”
Bonnie
fece una smorfia e girò la testa verso le vetrine. “Ma
quante bugie le hai raccontato? Povera donna, ingannata anche sul
letto di morte...”
“Lascerò
una recensione negativa sul sito delle fidanzate a noleggio.”
“Le
hai fatto credere di essere quello che non sei. Un bravo ragazzo!
Ne avrai uccise più tu, di persone, di un'epidemia di
colera in Cina!”
“L'ho
visto anche io, quel film.”
Bonnie
puntò le mani sui fianchi e alzò le sopracciglia.
“Tocca a te. Dove sono le mie sacche di sangue?”
“Calma,
gattina. Non posso svuotare il frigorifero di Mystic Falls senza
creare sospetti, devo allargare il raggio d'azione.”
“Allargalo”
sussurrò con una lunga occhiata indiscreta. “Hai una
settimana.”
“Non
darmi scadenze” ringhiò passando la coperta arrotolata
da un braccio all'altro. “Sei stata brava, non mi aspettavo una
simile recitazione. Ci ho quasi creduto, quando hai detto di essere
'presa da me'.”
“Oh,
ma io sono presa da te” sibilò col cuore che
batteva forte. “Non mi lasci altra scelta!”
“Sai
perché mi è piaciuto, quel film?”
Bonnie
sospirò, annoiata. “Per le scene macabre nel sanatorio?”
Klaus
sogghignò e le girò intorno. “Alla fine, lei si
innamora.”
Bonnie
rabbrividì quando sfiorò il cerotto sul collo col
respiro. “Alla fine, lui muore.”
Il
vampiro si fermò di fronte a lei e le sfiorò il mento.
“Però, prima l'ha avuta.”
La
strega sollevò le sopracciglia, divertita dalla sua arroganza.
Il bacio la colse di sorpresa, tirò indietro la testa ma Klaus
la riportò deciso verso di se. Accarezzava, mordicchiava
lascivamente e appena Bonnie si accorse di ricambiare, la lasciò.
“Ora
il patto è valido” mormorò con voce roca. “Quante
sacche devo trovare?”
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