Buona sera a tutti!
Eccoci con l'ultimo capitolo di questa lunghissima fan fiction! Non mi
perdo via in discorsi inutili e vi lascio direttamente alla lettura,
cirivediamo giù :3
Capitolo 80: Grida x Sconfitta x
Inizio
.: L’inizio della
caduta :.
Quando il Tramonto
inizierà la discesa,
Un primo buio lo
schiaccerà
Allontanandolo di un
passo dalla Luce
E spingendolo sulla
linea di confine.
L’Emissario
giungerà
E sarà
l’inizio di una notte nera
In cui nessun bagliore
potrà brillare.
Cowboy
Bebop - Session #23
Sulla
piana erbosa era calata una calma irreale e inquietante, gelida e
opprimente come un banco di nebbia, accompagnata da un silenzio fatto
di respiri sospesi e piccole speranze, che tremavano ridotte quasi
all’impotenza, minacciando di spegnersi e soffocare, come la
flebile
fiamma di un cerino chiuso in un barattolo di vetro.
All’interno della
cupola rossa, però, stava avvenendo l’esatto
contrario e i compagni del
mezzodemone e della custode del Tramonto potevano solo immaginare il
fragore di quelle fiamme terribili che avrebbero potuto far scempio di
tutti loro senza alcuna difficoltà.
Il Ritornante vestito di bianco,
superata la sorpresa per quella vista infernale,
s’incamminò più svelto
che potè per ricongiungersi al resto del gruppo, infrangendo
quella
fredda stasi con i suoi pesanti e stanchi passi, attirando
l’attenzione
del keyblader castano che lo raggiunse e lo sostenne, aiutandolo a
sedersi.
-Non badare troppo a me… sono giusto un po’
ammaccato…-
mormorò, stringendo i denti a causa di una fitta di dolore
proveniente
dall’addome. -Dovete correre da Jessie!- esclamò
col poco fiato
rimastogli, richiamando ogni sguardo su di sé. -Marluxia la
attaccherà!-
-Quando
la barriera si romperà, Jessie sarà senza forze!-
intervenne Kairi,
rammentando con orrore gli effetti negativi di quella tecnica.
-Allora
non c’è un minuto da perdere!- affermò
il monaco, stringendo il rosario
di perle azzurre che gli avvolgeva il polso destro. -Sango, tu rimani
qui con la Divina Kagome.-
-D’accordo Miroku, ma sta’ attento.-
pregò la ragazza, ricevendo un assenso.
-Kairi, Pippo, anche voi restate qui.- sentenziò Sora.
-No! Vengo anch’io!- ribatté la rossa, stringendo
i pugni. -Potrò essere d’aiuto con il Lux Sacra!-
-Ha
ragione.- s’intromise il Tiratore Libero, recuperando la
benda dalla
tasca dei pantaloni per coprire nuovamente l’iride destra.
-Portati la
principessa e non discutere, a fare la guardia alle retrovie ci penso
io, posso sempre aprire un varco, ma stanco come sono vi sarei solo
d’impiccio e quel mezzo cagnolino non farebbe altro che
lamentarsi.-
-Va
bene.- acconsentì il keyblader dopo qualche secondo.
-Andiamo!-
aggiunse poi, rivolto ai due che lo avrebbero accompagnato per poi
iniziare a correre in direzione del campo di battaglia.
Topolino li
osservò attentamente con i suoi occhi neri come la pece e
deglutì,
quando avvertì un brivido lungo la schiena, che gli fece
agitare le
orecchie tonde.
-State attenti.- mormorò, attirando lo sguardo del
suo cavaliere che, nonostante tutto, sorrideva ancora, pienamente
fiducioso nella forza dei suoi amici.
Non avevano compiuto che
pochi, rapidi, passi quando il fuoco iniziò ad arretrare,
diventando
sempre più docile, come una belva ormai sazia che si ritira
nella sua
tana per godersi il meritato riposo dopo la caccia. Intravidero la
figura di Inuyasha, rannicchiato su se stesso e completamente avvolto
dalla sua veste, che poco dopo si rialzò, restando immobile
a fissare
avanti a sé, mentre anche la custode del Tramonto riemergeva
da quel
distruttivo palcoscenico. L’istante dopo, delle fiamme
scarlatte non
era rimasto altro che il tetro ricordo e la castana si girò
del tutto,
mentre la barriera s’incrinava per poi infrangersi e perdere
pezzi come
un vecchio strato d’intonaco che per troppi anni aveva
coperto
un’anonima parete. E nel momento in cui l’ultima
traccia
dell’incantesimo svaniva nell’etere, la sua
evocatrice esaurì
definitivamente le proprie energie e persino Inuyasha si
rivelò troppo
lento a soccorrerla.
La videro cadere e afflosciarsi come un fiore
che appassisce in pochi istanti, dopodiché la lunga radice
purpurea di
Illvilja entrò nel loro campo visivo, raccogliendo la
keyblader e
portandola lontano da loro a una velocità incredibile, che
li lasciò
tutti di sasso.
-Dannazione!- imprecò il mezzodemone, furioso per essersi
lasciato sorprendere con tanta facilità. -Maledetto
vigliacco!-
Lo
seguirono immediatamente quando scattò per andare in aiuto
della
ragazza, che ora si trovava tra le braccia pallide della lobelia,
esattamente di fronte al Leggiadro Sicario, che nonostante le ferite
sembrava ancora in grado di nuocere. Specialmente sull’inerme
e
stremata keyblader, che non poteva fare nulla per difendersi.
Scorsero
lo sguardo blu dell’unica iride visibile del Ritornante
oscuro puntato
su di loro, ma non ne compresero il significato, finché la
terra non
prese a tremargli sotto i piedi. Ovunque, spuntarono radici, larghe e
sottili, sguscianti come serpenti nell’acqua, sistemandosi in
una fitta
ragnatela circolare ed emettendo, l’istante dopo, un gas
viola da ogni
singolo foro di cui quella coriacea pelle vegetale era dotata. In poco
tempo, tutta l’area coperta dalle compagini della bionda
creatura fu
appestata e invasa da una densa nebbia purpurea.
Il mezzodemone
frenò la propria corsa a pochi passi dalla cupola di gas e
digrignò i
denti, mentre si copriva il viso con la manica della veste.
-Dannato
Naraku.- mormorò con un ringhio, assottigliando lo sguardo
per cercare
di scorgere le figure che si trovavano al centro del muro tossico,
senza però riuscirci.
-Inuyasha!- chiamò il monaco, fermandosi al
suo fianco. -Questo è…?- domandò,
sospettando già la risposta quando
percepì l’aura demoniaca di cui era intrisa la
nube.
-Veleno di
Naraku. Non possiamo entrare.- affermò con rabbia
l’argenteo. -E non
posso nemmeno spazzarla via con Tessaiga, rischio di colpire anche lei.-
-Sora…- intervenne la principessa della Luce, attirando
l’attenzione dei compagni. -Forse, la magia Tornado
potrebbe…-
Il
castano rifletté velocemente. -Possiamo provarci!- rispose,
impugnando
la Catena Regale, imitato dalla rossa che richiamò il Flower
Key.
-Cosa avete in mente?- chiese Miroku.
-Vogliamo
usare un incantesimo per creare un vortice d’aria, con quello
dovremmo
riuscire a- la spiegazione del custode, però, fu bruscamente
interrotta
da un grido.
Un grido acuto, pieno di dolore, che fece accapponare
la pelle a tutti, persino al resto del gruppo, che nonostante la
distanza riuscì a udire perfettamente quello sfogo
straziante, grazie
all’assenza di qualsiasi altro suono o rumore. Fermatosi per
un solo
innocente attimo, l’urlo scoppiò una seconda
volta, come se l’aguzzino
stesse infierendo su una ferita già profonda e sanguinante,
finché non
si spense di nuovo, zittendosi definitivamente.
Sconvolta e
impallidita, Kairi allentò la presa sul keyblade, che cadde
a terra con
un breve tintinnio, prima di svanire in una scia di luci, e si
portò le
mani al viso, contorto in un’espressione di terrore.
Soffocò un
singulto, mordendosi il labbro inferiore, e sbatté le
palpebre sulle
iridi lucide, mentre il suo cervello non riusciva a fare altro se non
produrre pensieri funesti.
I tre ragazzi sgranarono gli occhi,
impietriti e sconvolti di fronte all’anteprima di una
possibile quanto
probabile disfatta. Furente, Sora strinse la presa sull’elsa
della
propria arma per sollevarla al cielo notturno, pronta a scagliare la
magia, mentre il suo sguardo celeste si faceva determinato e
incrollabile.
-No.- pronunciò grave, gettando un’occhiata alla
compagna e intuendone le tetre riflessioni. -Non pensarlo neppure.-
aggiunse con un tono rigido, che non ammetteva repliche, stringendo i
denti per non cadere lui stesso in conclusioni terribilmente negative.
-Jessie è viva, ne sono certo.-
-E fai bene giovane
prescelto.-
intervenne una voce femminile poco distante, facendoli voltare tutti e
quattro verso il punto in cui era comparso un vortice di polvere nera. -Non è di certo mia
intenzione perdere la custode del Tramonto.- aggiunse con
tono divertito, segnalando l’ovvio.
-Chi diamine sei tu?- domandò Inuyasha, sfoderando gli
artigli e assottigliando lo sguardo.
-Quello
è il nostro nemico.- rispose Sora, trattenendosi a stento
dal correre e
fare a fette la fonte dei loro problemi. -L’ultimo Emissario
dell’Oscurità.-
-Tsk! Perché non mostri a tutti il tuo brutto muso, eh?-
sfidò l’argenteo.
L’essere celato dalla nube vorticante ridacchiò,
sinceramente divertito da quella manifestazione di rabbia e odio. -Se
lo facessi, dove starebbe il divertimento? Verrà il momento
in cui mi
mostrerò, mezzodemone, ma tu non sarai lì ad
ammirarmi, mi spiace.- disse con fare civettuolo.
-Ti
faccio passare io la voglia di ridere!- gridò Inuyasha,
sguainando
nuovamente la propria spada e lanciandosi rapidamente verso la nuvola
nera per trapassarla con un fendente.
Tuttavia, la polvere si
disperse come uno sciame infastidito per poi spostarsi di qualche metro
e riunirsi in un vortice compatto e ronzante, accompagnata da una
risata agghiacciante.
-Quanti sforzi inutili,
mezzodemone… ora capisco perché Naraku si diverte
tanto con uno come te!- esclamò, continuando a
ridere.
-Maledetta…- ringhiò l’argenteo,
rialzandosi e mettendosi in posizione d’attacco.
-Troverò il modo di farti a fette!-
-Smettila Inuyasha!- lo riprese Sora, fissandolo negli occhi. -Non
dobbiamo sprecare le energie!-
-Quanta determinazione
custode del Giorno e che sguardo…-
commentò l’Emissario con tono serio. -Il tuo predecessore ne sarebbe
fiero.-
-Cosa state facendo a Jessie?- domandò lui, ignorando quelle
parole. -Cosa le avete fatto?!-
-Come sei
scortese… quest’individuo a metà sta
avendo una brutta influenza su di te.-
asserì la ragazza dai capelli blu, con tono dispiaciuto,
senza
rivolgersi minimamente a Inuyasha che stava per assalirla di nuovo, ma
che fu trattenuto dal monaco. -Per
rispondere alla tua domanda: come ho detto prima, non ho intenzione di
perdere la custode del Tramonto, ma conquistarne la forza.-
svelò, enigmatica. -Avrei
potuto farlo semplicemente eliminando il custode dell’Alba,
ma è ancora
presto… e non sarebbe stato altrettanto divertente.-
L’ultima
rivelazione ebbe lo stesso effetto di una doccia fredda per i due
keybladers, che per la prima volta tremarono di fronte alla loro
avversaria, comprendendone finalmente le reali capacità.
L’Emissario
poteva decidere della vita di chiunque a seconda dei propri capricci,
come un ordigno a orologeria ideato dalla fredda e calcolatrice mente
di un folle che fa del mondo il suo giardino in scatola.
-Potete stare
tranquilli, liberare la scacchiera dalla vostra presenza non rientra
nei miei progetti, non ora almeno.-
aggiunse, zittendosi l’attimo seguente a causa di
un’arma che squarciò
la nuvola di polvere, attraversandola e disperdendola di nuovo, per poi
conficcarsi nel terreno.
-La Via per l’Alba!- pronunciò Kairi in un
fiato, girandosi immediatamente verso la direzione da cui era provenuto
il keyblade, oltre il nugolo frusciante di sabbia scura, trovandovi la
malferma figura dell’amico dai capelli argentei. -Riku!-
chiamò,
preoccupata, cercando di scorgere il suo viso tra le ombre delle
ciocche chiare.
-Oh, non credevo che
saresti stato in grado di raggiungerci, custode dell’Alba.-
disse l’Emissario, ricomponendo la propria copertura a pochi
passi dal punto in cui era stata colpita. -La piantina di Marluxia ti ha
ridotto proprio male…- lo schernì,
mentre il gruppo si riuniva attorno al compagno sfinito, di cui
saltarono all’occhio le precarie condizioni.
-Cosa
sei venuto a fare, stupido?- domandò Inuyasha, mettendosi al
suo fianco
con la spada in pugno, mentre Riku richiamava la propria chiave. -Mi
chiedo come diamine sei riuscito ad arrivare fino qui, e
perché te
l’hanno permesso, visto che ti reggi a malapena in piedi.-
commentò,
guardandolo di sfuggita.
Il ragazzo non rispose sia perché impegnato
a concentrare la poca forza rimastagli nelle gambe sia
perché la gola
gli bruciava terribilmente e il solo respirare gli procurava un dolore
non indifferente. Sul lato scoperto si posizionò Sora, che
lo fissò con
aria di rimprovero e occhi preoccupati, ma mai come quelli della
principessa del cuore, che temeva di vederlo crollare da un momento
all’altro. Cercò di sorriderle, ma gli
riuscì solamente una smorfia
tesa, che si spense allo scoppio d’ilarità
dell’Emissario.
-Davvero,
non sarebbe stato divertente eliminarti anzitempo giovane Alba. E se
penso a ciò che ti aspetta… quello
sarà uno spettacolo decisamente
esilarante!- esclamò con tono acuto,
completamente delirante.
Riku
ringhiò, riducendo gli occhi a due fessure e muovendo un
tremante passo
in avanti, in un sicuramente vano tentativo di attaccare la donna che
si celava tra le spire di polvere nera e farla tacere una volta per
tutte, mettendo così fine al suo strafottente discorso.
Tuttavia, si
fermò l’attimo dopo, perché accanto al
turbine ronzante si era aperto
un varco oscuro da cui uscì l’ex numero XI,
evidentemente stanco, ma
ghignante come una soddisfatta iena che è riuscita a rubare
il pranzo
al fiero leone; e tenuta sottobraccio, al pari di un tappeto
arrotolato, stava la keyblader del Tramonto, mortalmente immobile e
abbandonata sull’arto che la reggeva.
-Jessie!- urlarono Sora e
Kairi, coprendo il soffio liberato dalle labbra del loro amico, che
aveva cercato di chiamare la propria compagna, fallendo miseramente e
procurandosi un’ulteriore fitta di dolore.
Il Leggiadro Sicario
allargò il suo sorriso, che s’inarcò
maggiormente sul lato destro,
quindi inclinò il capo per mostrare totalmente la propria
espressione
gioiosa e appagata, liberando la parte sfigurata del suo pallido volto.
-Scusate
se vi ho fatto aspettare…- disse, prima di gettare innanzi a
sé il
corpo della ragazza, che impattò con un tonfo sordo sul
terreno, come
un’inanimata bambola di stracci, e rotolò fino ai
piedi del gruppo di
compagni, fermandosi su un fianco e volgendo loro il viso bagnato di
lacrime e le palpebre schiuse, nascoste da una ciocca di capelli.
Cadendo
letteralmente in ginocchio, Riku si sporse verso la castana con sguardo
addolorato e colpevole, muovendo le labbra per pronunciare il suo nome
e scostandole i capelli, per poi inorridire alla vista dei suoi occhi.
Opachi e fissi nel vuoto, appannati come il vetro di una fredda
finestra. Spaventato, le posò una mano sulla guancia umida,
concedendosi un breve sollievo nel sentirla calda come la ricordava,
poi scese al collo per sentire i battiti del cuore, avvertendoli lenti
e deboli, ma comunque segno di una vita ancora presente che stava
lottando per non spegnersi.
-È stato difficile controllarmi. Le sue
urla erano così dannatamente eccitanti…- riprese
il Ritornante. -Mi
prudevano le mani e la ferita che mi ha lasciato bruciava come se fosse
nuova…- sibilò, sfiorando lo sfregio con la punta
dell’indice.
-Siete
dei mostri!- sputò Kairi, furente, stringendo i pugni e gli
occhi. -Era
debole e non poteva difendersi! Siete dei vigliacchi!-
-Bada a come parli ragazzina!- tuonò Marluxia, sollevando il
braccio destro per evocare la falce.
-Fermo.-
s’intromise l’Emissario con tono autoritario e
inflessibile, impedendogli di compiere azioni impulsive. -Non è il caso di
prendersela per così poco… anche se una delle
principesse dal cuore puro non dovrebbe riversare tanta rabbia.-
continuò, terminando con fare accomodante.
-Cosa le avete fatto?- ripeté Sora, portando la rossa dietro
di sé.
-Ti lascio un indizio
custode del Giorno, svelarti il mio progetto per intero sarebbe troppo
semplice.- provocò la donna, ottenendo
più di uno sguardo colmo d’astio. -Desidero
il potere della custode del Tramonto, quindi la sfinirò,
lentamente, e
non potrà sfuggirmi, finché non cederà
e sarà lei stessa a implorarmi
di accoglierla tra le mie braccia. Come intendo raggiungere il mio
scopo, lo lascio indovinare a voi.-
Ancora una volta si prese
gioco di loro, trattandoli come topolini indifesi intrappolati tra gli
artigli di un gatto, guardandoli dall’alto in basso come
esseri
inferiori e impotenti di fronte alle sue subdole armi.
-Quella di oggi non
è che una spintarella, un primo passo verso ciò
che la attende dietro l’angolo…-
proseguì all’improvviso, attirando anche
l’attenzione delle iridi del
keyblader dell’Alba, costringendole a lasciare la figura
inerme stesa
al suolo. -Questo
è solamente il principio, l’orlo di un baratro
profondo fatto di disperazione e suppliche inascoltate.-
dichiarò con ferma convinzione, lasciando che le sue parole
si
diffondessero nell’aria, marcando ogni particella con la
minaccia che
celavano.
-Te lo impediremo!- ribatté il Maestro del keyblade
all’improvviso, avanzando di un passo. -Jessie non
cadrà mai nelle tue
mani!-
-Molto eroico da parte
tua.- rise l’Emissario. -Vedrò con i miei
occhi come intenderai fermarmi, soprattutto ora, che è
già cominciata.- avvertì. -Ma si è fatto
tardi… è venuto il tempo di andarcene, statemi
bene d’accordo?-
salutò giuliva, prima di svanire nel nulla, proprio
com’era arrivata,
insieme a Marluxia che indietreggiò all’interno
del varco oscuro, che
lo inghiottì e si chiuse senza lasciare alcuna traccia di
sé e del suo
passeggero.
Lo stesso accadde alla nube di veleno liberata da
Illvilja. La bolla di venefico gas si ritirò verso il
proprio centro,
convogliandosi nel corpo della lobelia, che fissò i
guerrieri con le
iridi scarlatte e rivolse loro una tetra risata, mentre si puliva le
labbra sporche di sangue con il dorso della mano, già lorda
sulle dita,
per poi leccarlo via, assaporandone ogni goccia. Dopodiché,
richiamò le
lunghe radici e scomparve rapidamente sottoterra, lasciando dietro di
sé una profonda buca e un silenzio teso e pesante, pieno
d’angoscia e
stagnante di sconfitta.
Fu Miroku il primo a ridestarsi, chinandosi
sulla custode del Tramonto per valutarne le condizioni, sotto
l’attento
e preoccupato sguardo del giovane dai capelli argentei. Con gesti
rapidi ma delicati, per evitare di procurarle altro male, la fece
stendere sulla schiena e solo in quel momento notò i
profondi fori che
aveva sul collo, da cui colava un misto di sangue e un denso liquido
scuro.
-Maledizione!- imprecò, quando ne avvertì
l’odore pungente e
l’aura negativa, per poi guardare le iridi spente della
giovane, priva
di sensi e probabilmente inconsapevole delle sue gravi condizioni.
Le
abbassò le palpebre e rivolse lo sguardo al cielo, scorgendo
la luna
ben oltre la metà del suo percorso, ma fortunatamente
lontana dal
tramontare, come la luce dell’aurora che ancora non aveva
fatto
capolino dall’orizzonte orientale.
-Bisogna far presto!- esclamò,
attirando lo sguardo di tutti. -Il veleno è già
in circolo e dobbiamo
provvedere a coprirle gli occhi, la luce del sole potrebbe danneggiarli
ancora di più.- spiegò, gettando nel panico i tre
custodi. -Inuyasha…-
-Ho
capito.- rispose prontamente il mezzodemone, inginocchiandosi per
prendere la castana tra le braccia e scattare verso il resto dei
compagni, all’oscuro di quanto accaduto negli ultimi minuti.
Sentendosi
impotente più che mai, Riku osservò con ansia il
ragazzo dagli occhi
ambrati che correva via, veloce come il vento. Strinse i denti e
serrò
le palpebre, tirando un pugno al terreno con un gemito di rabbia e
dolore, e accusando se stesso e la sua debolezza.
-Non darti colpe
che non hai.- mormorò il monaco, posandogli una mano sulla
spalla. -E
soprattutto, non è il momento. Anche tu hai bisogno di
cure.- aggiunse,
donandogli un sorriso rassicurante e facendogli passare un braccio
intorno alle proprie spalle. -Sono certo che la signorina Jessie si
riprenderà.-
-Miroku ha ragione.- concordò Sora, afferrando
l’altro
braccio dell’amico per sollevarlo. -Abbiamo perso, ma di
certo non ci
arrenderemo.-
Riku guardò entrambi per un istante, dopodiché si
limitò ad annuire e concentrarsi per mettere un piede avanti
all’altro,
stando attento a non inciampare nei propri passi e a non intralciare i
compagni che lo sostenevano. Nel frattempo, una parte della sua mente
non poteva fare altro che riflettere sulle parole
dell’Emissario, che
oltre all’impronta della minaccia erano marchiate
dall’ombra della
promessa. Una promessa indelebile, di cui nessuno avrebbe potuto
ostacolarne il compimento.
Il custode della Catena Regale macinava
un pensiero dietro l’altro, senza mai smentire quanto aveva
detto poco
prima all’amico. Non si sarebbero arresi, mai. Erano caduti,
ma si
sarebbero rialzati e avrebbero ripreso la lotta dove
l’avevano
interrotta. Erano forti, tutti loro, e insieme, fidandosi
l’uno
dell’altro, ce l’avrebbero fatta. Quella notte
l’avrebbero ricordata
per sempre, ma non potevano permettersi di farsi schiacciare. Rivolse
uno sguardo all’argenteo, trovandolo stanco nel corpo e
nell’animo, e
si ripromise di sostenerlo e aiutarlo a tornare in piedi, poi si
voltò
verso la custode del Flower Key, che gli camminava accanto e ne
incontrò le iridi blu mare, cupe e abbattute. Le sorrise,
incoraggiante
e determinato, facendole capire che non l’avrebbe mai
lasciata sola.
Kairi
ammirò il sorriso del suo compagno, leggendone il messaggio
e
invidiandone la determinazione ma comprendendo di doverla prendere come
esempio. Aveva promesso ad Andrea che sarebbe stata accanto a Jessie,
che avrebbe sconfitto la sua paura e nulla al mondo le avrebbe impedito
di adempiervi. Durante quegli ultimi minuti, s’era fatta
prendere dallo
sconforto e aveva ceduto ai suoi timori, ora però doveva
metterli da
parte, perché da quel momento in avanti non ci sarebbe stato
più spazio
per la debolezza.
Il pensiero dei tre prescelti confluì a loro
insaputa in un'unica frase, terribile e pericolosa come la punta di una
freccia a cui bastano pochi centimetri per trafiggere il cuore del suo
bersaglio.
-Siamo solo all’inizio.-
Quindi eccoci.
Me lo sono chiesto per
un sacco di tempo quando e se sarebbe mai arrivato questo momento, la
fine dello Sclero.
Non voglio annoiarvi con
paroloni o chissà quali frasi, quindi, mi
limiterò a dirvi grazie. Grazie per avermi seguita fino a
qui, per avermi incoraggiata, sgridata quando sono stata troppo
autocritica, e per tutte le recensioni che avete lasciato, che sono
state il mio carburante. Se non ci foste stati voi a leggere, dubito
che sarei arrivata a questo punto. Per cui, grazie.
Concludo con la solita
formula.
Spero che il capitolo vi
sia piaciuto e vi soddisfi.
Ci rivediamo al prossimo
aggiornamento, con il primo capitolo di "Le fiamme del Tramonto".
Già che ci
siete, ditemi se questo titolo vi piace xD
See ya!
L'angolino
dedicato a voi ù.ù
darkroxas92:
Darky my dear :3 Eh, insomma, Xigbar ha tirato fuori l'occhio
fiammeggiante e ha ricevuto i poteri di Luxord, per equilibrare le cose
ho dovuto fargli secca una pistola. Altrimenti mi diventava troppo
power player xD Sophia se n'è andata... ti dirò
che un pò m'è dispiaciuto <.< La
sua presenza mi ha illuminata in quanto a idee
ù.ù Non sei l'unico che odia Marluxia di pari
passo con l'andare dei capitoli xD Non so in quanti quante volte mi
hanno scritto "Il mio odio verso Marluxia continua a crescere" xD Il
finale sinceramente speravo di farlo meglio di così
(sì avevo in mente qualcosa di ancor più violento
ù.ù). Chissà come la
prenderà Riku... mah ù.ù Lo vedrai
presto... forse ù.ù Grazie per il commento :3
Lizzie Sora:
Gemellina mia cara :3 Tutte le tue recensioni ultimamente cominciano
con un "Oh mio Dio! D:", devo preoccuparmi? xD Ora hai scoperto cos'ha
fatto Marluxia a Jessie, forse, ma ti starai domandando cosa
farà l'Emissario... muahahahah ù.ù
Sono contenta che lo scontro, la scena delle fiamme e la decisione di
donare a Xigbar i poteri di Luxord ti siano garbate
ù.ù Spero che anche questo finale ti abbia
soddisfatta :3 Grazie del commento!
Frenz93:
Figlio mio!!!! *^* Quale gioia vederti tra i miei lettori in questo
luogo remoto *^* Parlando seriamente, mi hai lasciato una recensione
bellissima che mi ha commossa. Vedere che la fan fiction a cui ho
dedicato (e continuo a dedicare) energie, pensieri e progetti continua
a piacere mi dà una grandissima soddisfazione, che mi
stimola a dare sempre il massimo e a migliorarmi dove ancora magari
sbaglio (perché capita eh!). E vai tranquillo, i pregi si fa
sempre in tempo a elencarli, ma i consigli sono importantissimi, vedi
di ricordarteli! ò_ò Spero che l'ultimo capitolo
ti sia piaciuto :3 Grazie del commento!
Per concludere,
ringrazio Kingdom500 per aver messo la fic tra le
preferite; LaHire per averla messa tra le
ricordate; Alister2410, EnricoZapping e Kingdom500 per averla messa tra le seguite.
Inoltre, ringrazio tutti
quelli che leggono soltanto, come sempre siete tantissimi e non posso
che esserne contenta! Spero che mi seguirete anche nella prossima fic!
:3
Detto questo, alla
prossima!
See ya!
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