Scritta
per l'iniziativa “Il
prompt del lunedì.”
del gruppo Wanki!Fic.
Prompt
del 15/04: AU
Meme.
Louis/Harry obbligatorio, side
pairings
liberi.
A
Bea, perché ora che è uscito il primo singolo
degli Union J siamo
ufficialmente fottute. Meno male che almeno siamo insieme. ♥
Il
ragazzo della pasticceria.
Zayn
è abbastanza seccato dal comportamento di Louis, non ha
nessun
senso: l'ha costretto ad andare in quella stupida pasticceria almeno
una decina di volte nell'ultima settimana, con scuse stupide come
quelle di dover comprare una torta da portare a sua madre, che non
vede da mesi, e dei pasticcini che sono rimasti a marcire in frigo
per tre giorni senza essere nemmeno toccati. Ha capito,
perché non è
così stupido, che Louis si è preso una cotta per
il ragazzetto con
i capelli ricci che sta sempre dietro al bancone a servire, ma non
è
normale che il suo migliore amico giri così tanto intorno a
una cosa
senza fare niente; con Nick è andato tutto storto
perché era sempre
troppo diretto, troppo schietto, ma sono passati due mesi da quando
hanno rotto e non riesce a credere che tutta questa sciocca ed
infantile cautela col ragazzo della pasticceria sia dovuta alla sua
rottura con lui. Non ha semplicemente senso.
Per
questo, nonostante sia sempre stato il tipo da farsi i fatti propri e
ignorare i problemi altrui, ha deciso di prendere in mano la
situazione: ha rifilato a Louis la scusa di avere un appuntamento con
Perrie per poter uscire di casa senza averlo appiccicato addosso, e
si è diretto alla pasticceria con la solita sigaretta tra le
labbra
e le mani in tasca. Non è da lui mettersi a fare da Cupido,
ma non
ne può davvero più; a mali estremi estremi
rimedi, giusto?
Butta
la cicca a terra, senza curarsi nemmeno di calpestarla, e apre con un
po' troppa forza la porta di vetro della pasticceria; il campanellino
suona, irritante, e dopo pochi secondi il viso sorridente del
ragazzetto di Louis compare da un'altra porta, dietro al bancone, che
probabilmente porta alla cucina.
–
Posso
aiutarti? – chiede, infilandosi dei guanti in lattice che
sembrano
estremamente fastidiosi, e Zayn storce il naso: il ragazzo non
è
male, tutto sommato, ma non ha mai pensato che Louis fosse il tipo da
capelli ricci e occhi verdi da bambino. Fa due passi nel negozio,
vuoto probabilmente per l'ora, e dà un'occhiata alle torte e
ai
dolcetti esposti; indica un vassoio mezzo vuoto con dei piccoli
pasticcini ricoperti di glassa al cioccolato, e il ragazzo annuisce,
facendo scorrere il vetro e cominciando a spostarne alcuni in un
vassoio di cartoncino argentato. – Va bene così?
– domanda
ancora, mostrandogli la quantità con un altro sorriso, e
Zayn
annuisce, in silenzio, guardandolo mentre incarta tutto e chiude il
pacchetto con due striscioline di nastro adesivo, dopo aver pesato il
vassoietto e aver stampato lo scontrino: ha le mani enormi, e le
braccia forse un po' più lunghe del dovuto, ma ora che ci
pensa è
piuttosto sicuro che sia la sua bocca ad aver attirato così
tanto
Louis. Il ragazzo gli dice il prezzo, infilando il pacchetto in un
sacchetto di plastica insieme allo scontrino, e Zayn tira fuori il
portafoglio cercando di mettere insieme qualche parola per riuscire
ad avere il suo numero senza sembrare un maniaco.
–
Sei
l'amico di quel ragazzo con gli occhi azzurri e il culo spettacolare,
vero? – domanda l'altro, accettando la banconota che Zayn gli
porge
e mettendo insieme il resto; ha un sorrisetto strano in faccia, quasi
compiaciuto, e Zayn si trova a ridacchiare senza volerlo.
–
Louis,
sì, – dice, mettendo a posto le monete che l'altro
gli porge; il
culo spettacolare,
pensa
scuotendo il capo, – cosa risponderesti se ti chiedessi il
tuo
numero per lui? – continua, poi, sollevando un sopracciglio e
guardandolo dritto in faccia. Il ragazzo ride, forte e incontrollato,
prima di schiacciarsi la mano sulla bocca, imbarazzato dalla sua
reazione; Zayn grugnisce a sua volta una risata, allungandogli il
proprio cellulare.
–
Ti
risponderei che mi chiamo Harry, e di dire al tuo amico di usare il
mio numero il prima possibile, – dice il ragazzo, prendendo
il
telefonino dalle mani di Zayn e digitando in fretta, prima di salvare
il nuovo contatto e restituirlo al proprietario con un sorriso.
–
Lo
farà, – conferma Zayn infilandolo in tasca e
tirando fuori il
pacchetto quasi finito di sigarette, – appena
smetterà di
saltellare per casa in preda a una crisi isterica, –
continua,
uscendo dalla porta senza guardarsi indietro e sentendo Harry
scoppiare di nuovo a ridere.
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