Naruto
& Sasuke: Cacciatori
di Streghe
CAPITOLO 1.
No, Questa non è
la tipica favola che comincia con il "C' era una volta..." .
Questa è la storia, di un amore, di una battaglia... Di un
inizio.
<< Sappiamo che dei bambini sono scomparsi... Ma uccidere
un innocente, non li farà ricomparire >>.
Sasuke tentava di riportare la calma tra i paesani, tutto inutilmente.
Urla e fischia di disapprovo nei loro confronti, non li volevano,
perchè lo sapevano che con quei due "fratelli" tra i piedi
non ci sarebe stato nessun gioco.
Pensavano che fossero problemi.
<< Il male è già tra voi, che vi
piaccia oppure no... >>.
Il biondo era riuscito a riportare pace tra il popolo, li aveva
magicamente zittiti... Compreso Sasuke.
<>.
<< Noi >> Aggiunse il moro.
Odiava letteralmente quando il fratello più piccolo si
dimenticava del "noi" . Non lo sopportava.
Lui c' era, era lì per proteggerlo, l' ha seguito in capo al
mondo per cercare vendetta, perchè è il suo
fratellino... e come tale -e intendo il SUO- deve rimanere.
<< Tornate a casa, tutti! >>.
E mentre i paesanti mugolavano quasi annoiati da quell' intervento, lo
sceriffo era sempre più furioso, come si permettevano quei
due di entrare nella sua città e dettare leggi fatte su due
piedi?
Ma come osavano no?
<< Come ti chiami? >>.
Naruto si girò verso la donna, capelli corvini e due occhi
bianchi come le perle, ancora tutta tremante.
<< Hinata... >>.
Il biondo le sorrise sincero, quasi contagioso e poi tornò
al fianco del fratello.
<< Se ti fanno qualcosa... Chiamaci per favore
>>.
La ragazza arrossì vistosamente, abbassò subito
il capo e annuì imbarazzata, cosa che Naruto
trovò tremendamente dolce.
<< Grazie >>.
Sasuke fulminò mentalmente quella "Hinata". Ma chi era?!
Cercò uno sguardo di spiegazione da parte del fratello, il
quale scoppiò in una fragorosa risata appena la donna si
allontanò.
<< Fratellone, sempre geloso tu neh >>.
Gli avrebbe risposto, eccome se gli avrebbe risposto!
Lui geloso?
No, ma avrebbe strappato dalle mani del fratello il suo fucile a canna
e l' avrebbe puntato contro le tempie della ragazza, minacciandola di
morte sicura appena si sarebbe avvicinata ancora a SUO fratello minore.
Ma c' è sempre il terzo incomodo.
<< Che cosa credete di fare eh? Quella donna è
un sospetto, non potete venire qui e- >>.
Il moro lo fermò con una mano, guardandolo
ritornando a padroneggiare perfettamente il suo sguardo freddo.
<< Qualunque uomo con un pò di cervello
capirebbe che non è una strega >>.
Il sindaco, una certa Tsunade, intervenì alla difesa dei due
fratelli, mentre il moro strinse le spalle al fratellino, portandolo a
se stringendolo quasi egoisticamente dando crta bianca alla dona
facendola parlare.
<< Mi ascolti... Naruto e Sasuke sono venuti qui come
cacc-- >>.
Ok, adesso Naruto ne aveva abbastanza.
Quell' uomo lo stava mandando letteralmente all' inferno, gli avrebbe
sparato su una gamba da un momento all' altro.
<< Voi statemi a sentire! >>.
I due giovani alzarono la testa verso lo sceriffo, il quela indicava in
modo accusatorio, quasi offeso dalla loro presenza,Naruto.
<< Non permetto che questo figlio di una mastranda e suo
fratello farabutto vengano nella mia città...
>>.
Si spostò, mettendosi davanti al biondo, sfidandolo con lo
sguardo per vendicarsi del fucile di poco prima.
<< A darmi degli ordini >>.
Sussurrò in modo sfottente e Naruto perse il controllo di se.
Sorrise innocenetemenete per poi stringere i pugni e colpire il naso
dello sceriffo con una testata, facendolo finire schiena a terra mentre
le guardie impugnavano le armi per la difesa.
Sasuke ovviamente si accorse dello scudo difensivo creato contro il
fratello e prese velocemente il suo fucile di precisione puntandolo
contro gli uomini, sussurrando minacciosamente, sembrando quasi un
omicida.
<< Non ci proverei se fossi in voi >>.
Nessuno e dico NESSUNO poteva osare toccare il suo fratellino, nessuno.
Era troppo "speciale" per essere toccato da luridi mani come le loro.
Le guardie indietreggiarono, arrese ormai dai due fratelli e naruto
girò la testa verso il più grande, sorridendogli
dolcementealzando una mano per cercare quella dell' altro, trovandola
subito.
<< Andiamo, diamoci da fare >>.
Naruto rise di gusto, sorpassando lo sceriffo, lasciandolo sanguinare a
terra seguendo il sindaco, tenendo stretto il braccio del fratello
senza mai allontanarsi per paura di sentirsi solo, e queste erano le
cose che a Sasuke facevano sorridere.
<< Giungono voci di una strana capanna, della foresta del
Nord... >>.
La donna dai lunghi capelli biondi cominciò a raccontare,
per filo e per segno, i dettagli della missione ai due cacciatori, i
queli erano sull' attenti.
<< La gente del posto non osa avvicinarsi, potreste
iniziare da lì le vostre indagini >>.
I due si guardarono per poi annuire, separandosi velocemente.
Con un solo sguardo si erano dati appuntamento alle porte del
villaggio, con un solo sguardo.
Sasuke aveva imparato a conoscere e intrapendere i gesti del fratello
così bene, che ormai facevano parte di lui , lo
completavano.
<< Pronti >>.
Naruto sobbalzò girandosi velocemente a sentire la voce del
fratello dietro di lui.
Gli stava porgendo la sua amata balestra.
<< Finiamo questo lavoro di merda il prima possibile
>>.
Il moro rise a quel suo atteggiamento, sparì nuovamente nel
nulla e queste cose mandavano in bestia il fratello.
Il biondo si posizionò la balestra dietro e la schiena e
borottando iniziò a dirigersi verso l' entrata del bosco.
<< ci fosse una volta che mi aspetta >>.
Non ci volle molto, ma il clima che emanavano i boschi hanno sempre
turbato il più piccolo, troppi ricordi forse.
Intravide del fumo e assottigliò lo sguardo.
Chiuse gli occhi... Il fratello era lì, lo percepiva,se lo
sentiva in sotto le ossa.
Poteva sentire la sua presenza, il suo sguardo preoccupato, le sue
imprecazioni mentali e anche il suo calore, si, era lì.
Naruto corse verso la porta, impugnò la balestra e
aprì violentamente la porta con un calcio, puntando la
balestra davanti a lui prendendo bene la mira.
Quello che vidè gli fece venire i brividi.
Un mostro, completamente deformato, occhi verdi quasi neri e la pelle
ricoperta di squame blu con contorni verdi... Odiava quel lavoro.
<< Muoviti! >>.
Si abbassò prevedendo il tentativo di uccisione da parte
della strega, cominciando a lanciargli contro le sue lance, mancando i
bersagli.
La strega ci mise poso a prendere la sua scopa e volare via,
distruggendo parte del tetto della capanna...
E ora, doveva correre dal fratello.
<< sasuke arrivo! >>.
Il mostro volava, anzi scappava, doveva andare via da lì,
aveva riconosciuto subito quegli occhi color cielo, le storie su di
loro erano terribili.
Due occhi azzurri che si trasformavano magicamente in neri.
La donna -mostro- troppo persa nei suoi pensieri, non si rese conto dal
fucile che gli si puntò davanti, colpendola in pieno
facendola cadere dalla scopa.
Sasuke prese la mira velocemente, deciso a colpire e distrggere quell'
ammasso di odio vivente.
Ma, un cacciatore esperto come lui, sa riconoscere la
velocità di un mostro.
Non è paragonabile alla sua, ma di furbizia ne era pieno.
Sorrise cominciando a correre, quei giochi, soprattutto quando la
vittima era già morta ancora prima di iniziare, lo
emozionavano come non mai.
Ebbe così inizio un inseguimento, fin da quando aveva avuto
vendetta da bambino, quando si era macchiato di sangue per proteggere
il suo fratellino, fin da quel momento ha capito quel' era il suo
scopo: la vendetta.
Si gettò contro la donna, provando più volte a
colpirla inutilemnte.
Un rumore assordante e un fascio di luce rossa... era arrivato il
fratello.
"ci hai messo troppo" pensò il moro mentre lanciava la
strega verso il nulla.
Poco dopo -questioni di secondi- arrivò una mina a sfiorarla.
Naruto si fiondò velocemente contro la donna, colpendola in
pieno con il manico della balestra ma un graffio del mostro non
tardò ad arrivare.
Gli tagliò il petto, provocandogli un taglio superficiale.
Gemette per un primo istante e provò velocemente a bloccare
il sangue che ne fuoriusciva.
Sasuke, vedendo il fratello ferito, perse il controllo di se.
Ghignò in modo omicida, guardò la donna fino a
farla rabbrividire...
<< Hai commesso un errore.... >>.
Si fiondò contro di lei, impugnando il fucile dalla parte
della canna, colprendola violentemente alla testa, guardando il
fratello.
Naruto prese la mira, si concentrò e colpì la
caviglia della strega con la balestra con una freccia a distanza,
bloccando l' arma cominciando a tirare trascinandosi dietro la donna,
fino ad arrivare ad un albero, bloccandola e inalzandola a testa sotto
come una bandiera ansimando.
Sasuke gli si afficinò, sfiorandogli delicatamente i petto
per testare la gravità della ferita.
<< Dobe... >>.
Naruto borbottò allontanandogli la mano, ridendo girando
intorno alla strega.
<< Neh TEME... ci pensi tu? >>.
sasuke rise annuendo, impugnando quasi con rabbia il manico del fucile,
puntandolo contro la tempia del mostro.
<< Con molto piacere >>.
Fece forza sul grilletto, lanciando un boato in tutto il bosco per
colpa della vicinanza del proiettile, compendo il cranio della strega,
ucciendola in modo freddo.
Naruto sorrise gemendo serrando gli occhi per colpa di un fitta che gli
colpì il torace.
Una scossa che partì inizialmente dal ventre fino ad
arrivare come una lama a colpirgli il petto, facendogli sforzare il
respiro.
Il più grande lo prese prontamente in braccio, stringendolo
a se come da bambini cullandolo, preparando un fuoco per il corpo ormai
senza vita della stregha.
<< Naruto sei un coglione totale >>.
Il biondo rise mentre lanciama un fiammifero nell' insieme di
sterpaglia preparata dal fratello, guardando il corpo bruciare mettendo
il broncio.
<< Nah, non è nulla >>.
Gemette ancora strngendo il collo del più grande per
nascondere la smorza di dolore nel suo collo mugolando come a cercare
un contatto più profondo.
<< Si... Si ho capito >>.
Lo strinse teneramente sorridendo, senza farsi notare, felice di avere
il corpo del più piccolo tra le proprie braccia.
<< Torniamo al viallaggio ok...? Mentre tu riposi vado a
fare raporto io >>.
Naruto annuì debolmente, ancora sanguinante e sorrise
strofinando il naso contro il collo del più grande,
dolcemente respirandogli involontariamente sulla pelle come a
ringraziarlo.
Il moro rise stringendolo più forte cominciando a correre
verso il villaggio, stringendo i denti per non ansimare.
Il biondo chiuse lentamente gli occhi mugolando prima di addormentarsi
un piccolo "tienimi ancora".
Si ricordava ancora il primo giorno in cui aveva incontrato
il fratello.
Aveva quattro anni, piccolo, indifeso e bisognoso d' amore.
Gli venne presentata un povera famigli di campagna, gli Uchiha. Due
genitori amorevoli e due fratellini o meglio, il fratello
più grande, troppo impegnato ad aiutare economicamente i
genitori, era troppo imoegnato a lavorare, per questo venne affidto al
figlio più piccolo, Sasuke.
Chissà come mai, ma il ricordo che aveva il biondo del
fratello era "una mente bastarda del cazzo signorino viziato
so-tutto-io" . Si molto amore c' era tra loro da piccoli.
Ricorda i primi giorni in cui aveva paura di dormire da solo, si andava
a nascondere nel letto di Sasuke, fino a inturfolarsi sotto le coperte,
infastidendolo.
Ma con il passare dei mesi, la presenza del corpo di quel piccolo
ragazzo indifeso fece nascere nel cuore di Sasuke un senso di
protezione.
Lui stesso DOVEVA crescere il fratellino, per questo imparò
a stringerlo come solo lui sa fare, a parlarci come solo lui sa fare...
a "viverlo" come solo lui può fare.
E Naruto tutto questo lo sa, lo ricorda... Non lo
dimenticherà mai.
Aprì lentamente gli occhi, trovandosi in una piccola stanza
forse di una piccola locanda, trovata in fretta e furia.
Gemette appena provò ad alzarsi, essendo praticamente
bloccato dalle bende che gli fasciavano tutto il torace.
<< Sta giù Dobe >>.
"No ancora questo no!".
Il biondo mugolò contrariato, non voleva rimanere fermo come
un' allocco, non di certo.
<< Teme... >>.
Il fratello si mise a sedere vicino a lui, spostandogli qualche ciocca
ribelle dal viso, chinandosi per baciarne la fronte arricciando le
labbra n un sorriso appena accenato al contatto con la pelle calda del
fratellino.
<< Come ti senti? >>.
Si addrizzò con a schiena guardando il fratello negli occhi,
specchiandosi in quelle pozze d' acqua.
<< Come un baco da seta dentro un bozzolo
>>.
Il moro sorrise sereno, si stava bene.
Naruto alzò lo sguardo verso il soffitto in legno, studiando
la stanza.
Pavimento in legno, un piccolo comodino affianco al letto, gli zaini
buttati verso l' ingresso della stanza ma soprattutto... Un letto
singolo.
<< Si scusa... >>. Il moro
iniziò a giocare con le ciocche bionde del più
piccolo, passandosele tra le mani, accarezzandole volendone testare la
loro morbidezza.
<< Non avevano altre stanze.. se vuoi dormo in b--
>>.
Naruto, intuendo dove voleva andare a finire quel discorso,
tirò a se il fratello, fino a farlo stendere con lui sul
letto, poggiando la testa sulla sua spalla, abbracciandolo.
<< Sai che non ho problemi con questo... >>.
Il più grande sorrise maliziosamente stringendo la vita del
biondo, tirandolo di più a se stringendolo dolcemente
baciandogli i capelli color grano.
<< Lo so, ma chiedo sempre >>.
Il più piccolo sorrise prima di richiudere gli occhi,
godendosi a pieno quel momento.
No, non era perchè erano stesi su di un letto, uno accanto
all' altro, ma semplicemente perchè era un LORO momento, che
nessuno poteva ne capire e ne fanne parte.
Era il loro momento, e basta.
Si strinsero, uno nelle braccia dell' altro, respirando uno l' odore
dell' altro, fino a riempirne i polmoni.
Le gambe iniziarono a strofinarsi, volendo un contatto più
profondo.
Succedeva sempre così, si andava sempre oltre, fino a quando
i respiri non si univano e non sapevano come porre fino a tutto questo,
ma soprattutto non sapevano SE... volevano porre fino a tutto questo.
Il più piccolo arrossì per poi ridere mordendo
una guancia all' altro mugolandoci contro un "attento".
<< Dobe... Non provocare tuo fratello >>.
Il biondo rise per po alzare la testa verso gli occhi del fratello,
trovandoli subito, perdendosi in quel nero carbone, nuotando in quelle
tenebre tanto amate, in quelle uniche tenebre che erano leuniche a
portargli "tranquillità" , in quello sguardo in cui si
sentiva protetto.
Poggiò il palmo della sua mano su quello del moro, una
scarica di infinito attraversò la pelle di Sasuke.
In quel momento era conduttore del suo calore, satellite orbitante il
suo respiro... Per la prima volta nella sua vita, sasuke, si sentiva
vivo.
Si avvicinarono le labbra, desiderose di quelle gemelle dell' altro,
volendone bramare il sapore.
I nasi si toccarono, si strofinarono, e in quel momento tutti i loro
sentimenti venirono fuori.
Paura di perdere il fratello, amore, protezzione, attrazione...
Eccitazione della consapevolezza dell' avere un rapporto
così... Intimo.
I respiri si facevano più pesanti, gli occhi si
chiuserò e le labbra presero a provocarsi a vicenda,
sfiorandosi dolcemente, senza mai toccarsi per vedere chi avrebbe
ceduto per primo.
<< forse è meglio andare a fare rapporto...
>>.
Delle volte Naruto si stupiva delle sue uscite geniali, delle sue idee
e paura del cazzo, rovinavano sempre tutto.
Riaprirono entrambi gli occhi nello stesso momento, si guardarono e la
mano del più grande sfiorò la guncia calda del
biondo. baciandola.
<< Si... Si andiamo >>.
ANGOLO AUTRICE:
aaaaaaaaaaaaaaaaah ma saaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaalve!!!!!!!
^^"""""""""""
Vi prego non ammazzatemi per questo ^^""""""""""""""""" ho
già in mente un filo conduttore ... ma chissà...
ancora incertezze su un CERTO argomeno :3 :3
Chi lo sa u.u se ci sarò oppure no :3 chi lo sa devo
decidere u.u
Bhe comuqneu vorrei ringraziare tutti colore che hanno già
messo la FF nelle preferite *^* cioè... io vi amo (?)
Aishiteru a tutti *-*
Maaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa io vi lascio
X°°°°°
Alla prossima! (?) spero!^^
P.S. mi scuso per gli errori di battitura ma non ho avuto il tempo di
poterlo rileggere^^""" gomen' ne