mi faccio prendere in giro da un torero in calzamaglia 22
Io e Nico uscimmo e il ragazzo mi fece vedere la spada che mi aveva portato.
Era lunga 80 cm ed era metà di bronzo e metà d'oro. Era
interamente decorata con filamenti argentati e gemme preziose. <<
Waoh! Dove l'hai presa? >>. Nico mi guardò come se fosse
un segreto e me la pose. << Ora ti insegno ad usarla >>.
Mi insegnò il fendente, e il montante che essendo due colpi
verticali molto forti, non feci fatica a imparare. I guai arrivarono
quando mi dovette insegnare i colpi orizzontali Ero veramente
impaccata, riuscivo a malapena sollevare la spada. Nico mi colpì
moltissime volte. Dopo tutto dovevo imparare che se non mi fossi difesa
sarei stata sicuramente uccisa.
Ci mettemmo delle ore, a alla fine riuscii a schivare ed attaccare. Ero
veramente stanca, e avevo il fiatone, ma stava calando il sole, ed era
ora di andarsene. Dovevamo scappare prima della cena, quando Chirone si
sarebbe accorto della nostra assenza. In più io non volevo
incontrare Percy, dopo il litigio mi sarei sentita in colpa vedendolo e
non sarei partita.
Prendemmo i bagagli e ci dirigemmo verso la porta. Nico si voltò
verso il campo, come se volesse fare un ultimo saluto a tutti, senza
però sforzarsi troppo.
Ci incamminammo diretti agli inferi, visto che all'orfanotrofio mi
aveano sempre detto che i miei genitori naturali erano morti. Dopo
tutto mio padre era Poseidone, ma mia madre doveva essere morta. Quindi
ci dirigemmo a Hollywood.
Prendemmo il primo treno diretti alla città, facendo però
scalo a Dallace, la città più grande del Texas. Avremmo
dovuto aspettare delle ore, per un treno che non avremmo mai preso. Ci
sedemmo sulle sedie, ma non parlammo molto. Come se avessimo finito gli
argomenti prima ancora di cominciare.
Decidemmo di andare al rodeo. Sarebbe stato interessante, anche
se a me non piaceva l'idea, Tuttavia però Nico sembrava
così eccitato che non riuscii a dirgli di no.
Lo stadio per il rodeo era circolare, e pieno d gente. Lo
spettacolo stava per cominciare, ci sedemmo e guardammo. Le scene erano
molto cruenti per me, ma Nico diceva che dovevo cominciare a fare il
carattere, altrimenti nei combattimenti avrei sicuramente perso. Fu
molto difficile per me, ma ci provai comunque.
Era passato poco più di un quarto d'ora e Nico sembrava molto
preso, quando notai qualcosa di strano. Quei tori... non sembravano
tori... Più robot... tuttavia decisi di non dirlo a Nico. Ero
più che convinta a prendere quel treno, e se gli avessi detto che
avevo dei sospetti... Avrebbe voluto controllare di persona e il treno
sarebbe passato nel giro di 20 minuti, e non volevo perderlo.
Dissi a Nico che era ora di andarcene, ma proprio nel momento in cui mi alzai uno dei toreri urlò:
<< Vedo che abbiamo dei volontari! >>. Ero sbigottita,
insomma... NO! Io non ero un volontario, ma dallo sguardo di Nico capii
che lui lo sarebbe stato volentieri. << Vai tu >> dissi
<< ma non metterci troppo. >>. Lui mi guardò e poi
si diresse dai tori. Non ero convinta, avevo come il presentimento che
quel luogo fosse pericoloso per due semidei, figli di due dei tre pezzi
grossi. Mi sedetti nuovamente al mio posto e feci molta attenzione a
ogni singola mossa.
Non ci misero molto e a spettacolo finito, dopo che tutti se ne erano
andati Nico rimase a farsi spiegare qualche trucchetto per rendere lo
spettacolo più gradito agli spettatori. mancavano poco più di dieci minuti.
Era proprio ora di avviarsi al treno. Nonostante la stazione fosse
molto vicina, avremmo dovuto comunque attraversare un ponte
continuamente intasato di macchine. << Ei Nico! direi che
è ora di andare! >>. Mi guardò sorridente
più che mai e annuì. << Come? già ve ne
andate? direi che non è ancora ora di partire... >> prima
che potessi capire le parole proferite dal torero mi accorsi che i due
tori si erano alzati su due zampe. Non ero mai stata così
spaventata. Erano alti almeno due metri, erano grandi come un'armadio e
stavano per attaccare Nico alle spalle. Cacciai un urlo. Nico si
voltò per capire il motivo per il quale mi fossi spaventata
tanto, ma prima che potesse prendere la spada, i due tori si smontarono
e lo attaccarono trasformandosi in una gabbia. >> Benvenuti figli
di Poseidone e Ade! vi stavamo aspettando! oh che maleducato! non mi
sono presentato. Mi chiamo davide e sono un semidio. Figlio di Efesto!
E lui è il mio igliore amico. Il suo nome è Moire, la
personificazione del destino di ciascuno >> vidi entrare un
tipetto non mlto magro, con i capelli neri e gli occhi del colore del
ghiaccio. Nonostante io fossi molto lontana da lui, potevo percepire il
freddo del suo sguardo.
<< Vedremo cosà in serbo il destino per voi...
lo vedrete con i vostri occhi... in questo modo morirete... di paura
>> in quel momento i suoi occhi brillarono ancora di più.
Era come se fare del male fosse il suo hobby. << ANDIAMO FIGLIA
DEL DIO DEL MARE! FACCI VEDERE SE SEI UNA PRINCIPESSA CHE SI FA SALVARE
O UNA GUERRIERA CHE SI SALVA DA SOLA! >>.
Ciao a tutti!scusate per il ritardo,ma avevo il cosiddetto blocco dello
scrittore, ma ora sono piena di idee. In questo capitolo i ruoli si sono
invertiti; ora
è la principessa che deva salvare il principe... strano! che ve
ne pare? aspetto le vostre recensioni ;)
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