Hypatios si strinse nel mantello nero e si guardò attorno.
Tutto era buio e silenzioso.
Le finestre delle case del vecchio quartiere sembravano occhi spettrali di mostri antichi.
Il vento soffiava forte e gli alberi ondeggiavano.
Finalmente l'uomo arrivò in città.
Le finestre erano chiuse, le luci nelle case spente e i lampioni rendevano le strade lugubri passaggi per l'inferno.
Si fermò un attimo a prendere fiato cercando di orientarsi.
Era difficile con il freddo e l'ansia.
La padrona aveva dato specifici ordini.
Trovare e uccidere la ragazza, o portarla da lei in alternativa.
Era teso, ogni ombra poteva essere un umano o un mostro mandato dalla padrona per controllarlo.
Dopo vari giri trovò la casa, il cielo si stava schiarendo e i pericoli aumentavano.
Entrò piano e senza far rumore andò nella camera di Elettra.
La sorpresa fu troppa quando si avvicinò al letto e vide che non c'era nessuno.
Angolo della pazza
Mi scuso, ho fatto aspettare così tanto per una ventina di righe, prometto che il prossimo capitolo arriverà presto e soprattutto sarà molto più lungo.
Sto pensando ad un altra storia, solo che per essere sicura scriverò prima un po' di capitoli e li pubblicherò piano piano.
Per adesso accontentatevi di questo, ho troppi problemi con la scuola, scusatemi.
(Non fucilatemi)
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