ciao a tutti :) Capitolo corto, lo so scusate. La prossima volta cercherò certamente di farlo più lungo. beh che dire, recensite e spero vi piaccia
Apro gli occhi ancora molto assonnata, sono nel letto di Vegeta.
Non potrei essere più felice, mi giro verso la sua parte e noto con tristezza (anche se lo immaginavo) che non c'è. Lui inizia sempre i suoi allenamenti alle 7 e adesso le lancette dell'orologio segnano le 10. Chissà cosa sta facendo chiuso nella gravity room. Vorrei averlo ancora qui. Non so come interpretare questa notte, che vada a finire come l'ultima volta?
Scendo dal letto e a piedi nudi e addosso solo una leggera camicia lunga vado verso camera mia. Nel corridoio affretto il passo, è meglio che i miei genitori non mi vedano, soprattutto quell'impicciona di mia madre, se no chi se la scolla più?
Entro in camera e un brivido di freddo mi attraversa la schiena. Ripenso alla notte appena trascorsa e non posso fare a meno di arrossire. Mi spoglio e mi immergo nella vasca da bagno abbandonandomi ai miei pensieri.
Ormai è ora di cena e di Vegeta neanche l'ombra. Lo aspetto fino alle 9 in cucina ma non arriva. Salgo in camera e decido di concedermi una cenetta in un locale molto carino dal centro, da sola. Faccio il numero del telefono e prenoto. Decido di indossare il vestito che avevo preso giusto il giorno prima. Me lo metto e lo abbino a un paio di decoltè nere, raccolgo i capelli in una morbida treccia e metto uno strato leggere di rossetto. Questo vestito, ogni volta che lo vedo, mi piace sempre di più.
Scendo le scale lentamente, stando attenta a non inciampare nella gonna lunga del mio nuovo abito. Noto che la luce in cucina è accesa, questo può voler dire solo una cosa: lì dentro c'è vegeta.
Affrettando un pò il passo arrivo in cucina e mi fermo esattamente affianco allo stipite della porta. Ci guardiamo a lungo. I nostri sguardi vogliono dire più di mille parole a volta, è incredibile come ci capiamo con qualche occhiata.
Si alza dalla sedia e in un attimo è a un metro da me. Cammina con passi lenti e regolari verso di me facendomi arretrare a ogni suo passo in avanti, fino a quando mi ritrovo la parete fredda contro la mia schiena lasciata scoperta dal vestito.
Mi blocca con le sue braccia contro il muro e appoggia i palmi delle sue mani contro il muro continuando a guardarmi fissa negli occhi.
Non so perchè ma questa situazione mi fa un pò paura e mi eccita allo stesso tempo, i battiti del mio cuore accellerano.
-"Ehi terrestre, perchè mi guardi così? Hai paura di me forse?"- dice con un ghigno per niente rassicurante
-"No, perchè dovrei avere paura di te?"- rispondo decisa per non fargli notare che quel suo comportamento mi stava effettivamente facendo un pò preoccupare, mi sembra che sia tornato il vecchio e spietato principe dei Sayan.
-"Non lo so, forse perchè in questo momento ti trovi in questa casa enorme, da sola con me, senza i tuoi amichetti, in compagnia di uno spietato mercenario assassino. Sei in trappola terrestre. Potrei anche ucciderti adesso e non te ne accorgeresti neanche"- dice con quel ghigno troppo spietato ma allo stesso tempo inebriante.
-"Si, potresti farlo. Ma se avessi voluto davvero farlo, lo avresti già fatto, non pensi?"- la sua espressione cambia improvvisamente, il suo sguardo per un momento mi sembra confuso, dopo torna quello di sempre.
-"Eh si, il fatto è che forse non voglio farlo."- dice avvicinandosi sempre di più a me, appoggia la sua faccia uslla mia spalla destra e si avvicina con la bocca al mio orecchio: -"Sei molto invitante Bulma."- il mio cuore perde un battito, mi ha chiamata Bulma? Inizia a baciarmi lentamente il collo per poi avvicinarsi sempre di più alla mia bocca fino a quando, finalmente, sento di nuovo il contatto delle sue labbra sulle mie. Sento mille emozioni dentro di me, è come s elo baciassi per la prima volta ogni volta che lo bacio.
Arriviamo in camera sua baciandoci e lentamente ci distendiamo sul suo letto. Dopo vari baci crolliamo da sonno entrambi.
Se questa fosse stata la fine di tutte le tue vittime Vegeta, beh sarebbero state fortunate. |