Cadono le foglie, riesci a
distinguerle, Remus?
Riesci a distinguere il contorno del mondo ora che ce ne siamo andati?
Riesci ancora a trovare una ragione per sorridere alzandoti dal letto
la mattina?
Riesci ancora a respirare?
Non ti aspettavi di restare solo così presto.
Non ti aspettavi di vederci svanire così, in un battito di
ciglia, vero?
Non ti aspettavi il suo tradimento.
Lui, che da sempre si era dimostrato l'amico migliore che James avrebbe
potuto trovare.
Lui, che aveva affermato di amare tutti noi più della sua
stessa vita.
Lui, che aveva osato rivelare il segreto più grande.
Ci hai persi tutti nella stessa notte e da allora non sei
più stato lo stesso.
Il tuo sguardo è stanco, Remus.
Hai perso la bussola, dicono.
Hai abbandonato il tuo mondo, la tua vecchia vita, perché
tutto
ciò che avevi di più caro era svanito, spazzato
via in un
istante.
Un lampo verde.
No, non hai assistito, lo so, hai immaginato.
Una volta soltanto hai avuto il coraggio di avvicinarti alle rovine di
quella casa che un tempo aveva ospitato amore e follia.
Adesso nascondono dolore e sofferenza, quelle pareti cadute.
Non sei stato capace di oltrepassare la soglia.
Non avresti avuto la forza di reggere se i tuoi occhi avessero visto
quei colori spenti, quelle pareti macchiate, quel pavimento ricoperto
dalle macerie.
Non tu, non il riflessivo e pacato Remus che in noi aveva ritrovato la
forza di lottare e accettare sé stesso nonostante tutto.
Curioso come le foglie non si siano curate di questi dettagli.
Tra le lacrime scivolate dai tuoi occhi stanchi, riesci a distinguerle
tutte, impietosamente distese sulla sagoma di una casa distrutta.
Questo quadretto ti rappresenta, sai?
Adesso non sei altro che l'ombra di un uomo, il ricordo di un ragazzo
timoroso e insicuro, la rovina di una vita che ti eri riscoperto di
amare; ricoperto dalle scaglie di un'armatura che hai dovuto vestire
per non crollare, per non morire.
È per questo che te ne sei andato, non è vero?
Con che coraggio avresti potuto riprendere in mano la tua bacchetta e
aiutare il mondo a ritrovare sé stesso, quando non eri in
grado
di ritrovare te stesso?
Con quale forza avresti potuto affrontare il mare di conoscenti
dispiaciuti, le lettere, gli sguardi, i ricordi e tutto ciò
che
fino a qualche giorno prima avevamo vissuto assieme?
La tua vita è finita quel giorno e adesso che le lacrime si
sono asciugate, cosa ti è rimasto, Remus?
Le ceneri di una vita che nessuno potrà mai renderti, un
pugno
di ricordi che feriscono l'anima come scheggie affilate, l'odio nei
confronti di quello che avevi considerato un fratello e un Piccolo
Problema Peloso che sai di non poter affrontare da solo.
Il tuo mondo è crollato.
Il castello di carta che era la tua vita è stato spazzato da
un soffio di vento, ma devi promettermi una cosa.
Promettimi che se l'amore che hai provato per noi, per James, per
Sirius, per Peter e me, era sincero, non ti arrenderai.
Promettimi che non lascerai tutto e che cercherai il modo di tornare a
essere quel ragazzo meraviglioso che mi ha offerto un sorriso quando in
lacrime sono scappata da ciò che mi faceva soffrire.
Promettimi che ricorderai con un sorriso ciò che siamo stati.
Remus poté
avvertire distintamente
una carezza sfiorargli dolcemente il volto, mentre con sguardo perso
osservava ancora le vecchie rovine.
Chiudendo gli occhi, con
un sospiro, egli sorrise tristemente.
Questa OS nacque per
caso qualche mese fa; un sito aveva indetto un contest e la
sottoscritta aveva deciso di partecipare. Tutto era pronto, mancava
solamente un banner e la voglia di pubblicare, peccato che mi fossi
dimenticata il giorno della scadenza. Riaprendo la discussione del
contest mi sono accorta che lo stesso era scaduto alla mezzanotte del
giorno prima...
Sì, sono un'idiota.
In ogni caso, oggi ve la ripropongo, riletta e corretta, sperando che
sia di vostro gradimento.
Se così non fosse, vi prego di accettare un abbraccione alla
Padfoot, dicono che sia in grado di guadagnarsi il perdono di chiunque.
Just.
|