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Autore: Siria Lilian Black    01/02/2014    4 recensioni
Cadono le foglie, riesci a distinguerle, Remus?
Riesci a distinguere il contorno del mondo ora che ce ne siamo andati?
Riesci ancora a trovare una ragione per sorridere alzandoti dal letto la mattina?
Riesci ancora a respirare?
Non ti aspettavi di restare solo così presto.
Non ti aspettavi di vederci svanire così, in un battito di ciglia, vero?
Non ti aspettavi il suo tradimento.

Remus Lupin la notte del 31 Ottobre 1981 ha perso tutto. La sua intera esistenza è crollata come un enorme castello di carta. Con le lacrime agli occhi, torna a Godric's Hollow, sperando di poter trovare lì la risposta alla solitudine che ha dentro.
Chiudendo gli occhi, con un sospiro, egli sorrise tristemente.
Genere: Generale, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lily Evans, Remus Lupin
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Durante l'infanzia di Harry
- Questa storia fa parte della serie 'Moony, the last Marauder'
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Cadono le foglie, riesci a distinguerle, Remus?
Riesci a distinguere il contorno del mondo ora che ce ne siamo andati?
Riesci ancora a trovare una ragione per sorridere alzandoti dal letto la mattina?
Riesci ancora a respirare?

Non ti aspettavi di restare solo così presto.
Non ti aspettavi di vederci svanire così, in un battito di ciglia, vero?
Non ti aspettavi il suo tradimento.
Lui, che da sempre si era dimostrato l'amico migliore che James avrebbe potuto trovare.
Lui, che aveva affermato di amare tutti noi più della sua stessa vita.
Lui, che aveva osato rivelare il segreto più grande.
Ci hai persi tutti nella stessa notte e da allora non sei più stato lo stesso.
Il tuo sguardo è stanco, Remus.
Hai perso la bussola, dicono.
Hai abbandonato il tuo mondo, la tua vecchia vita, perché tutto ciò che avevi di più caro era svanito, spazzato via in un istante.
Un lampo verde.
No, non hai assistito, lo so, hai immaginato.
Una volta soltanto hai avuto il coraggio di avvicinarti alle rovine di quella casa che un tempo aveva ospitato amore e follia.
Adesso nascondono dolore e sofferenza, quelle pareti cadute.
Non sei stato capace di oltrepassare la soglia.
Non avresti avuto la forza di reggere se i tuoi occhi avessero visto quei colori spenti, quelle pareti macchiate, quel pavimento ricoperto dalle macerie.
Non tu, non il riflessivo e pacato Remus che in noi aveva ritrovato la forza di lottare e accettare sé stesso nonostante tutto.
Curioso come le foglie non si siano curate di questi dettagli.
Tra le lacrime scivolate dai tuoi occhi stanchi, riesci a distinguerle tutte, impietosamente distese sulla sagoma di una casa distrutta.

Questo quadretto ti rappresenta, sai?

Adesso non sei altro che l'ombra di un uomo, il ricordo di un ragazzo timoroso e insicuro, la rovina di una vita che ti eri riscoperto di amare; ricoperto dalle scaglie di un'armatura che hai dovuto vestire per non crollare, per non morire.

È per questo che te ne sei andato, non è vero?

Con che coraggio avresti potuto riprendere in mano la tua bacchetta e aiutare il mondo a ritrovare sé stesso, quando non eri in grado di ritrovare te stesso?
Con quale forza avresti potuto affrontare il mare di conoscenti dispiaciuti, le lettere, gli sguardi, i ricordi e tutto ciò che fino a qualche giorno prima avevamo vissuto assieme?
La tua vita è finita quel giorno e adesso che le lacrime si sono asciugate, cosa ti è rimasto, Remus?
Le ceneri di una vita che nessuno potrà mai renderti, un pugno di ricordi che feriscono l'anima come scheggie affilate, l'odio nei confronti di quello che avevi considerato un fratello e un Piccolo Problema Peloso che sai di non poter affrontare da solo.
Il tuo mondo è crollato.
Il castello di carta che era la tua vita è stato spazzato da un soffio di vento, ma devi promettermi una cosa.
Promettimi che se l'amore che hai provato per noi, per James, per Sirius, per Peter e me, era sincero, non ti arrenderai.
Promettimi che non lascerai tutto e che cercherai il modo di tornare a essere quel ragazzo meraviglioso che mi ha offerto un sorriso quando in lacrime sono scappata da ciò che mi faceva soffrire.
Promettimi che ricorderai con un sorriso ciò che siamo stati.


Remus poté avvertire distintamente una carezza sfiorargli dolcemente il volto, mentre con sguardo perso osservava ancora le vecchie rovine.
Chiudendo gli occhi, con un sospiro, egli sorrise tristemente.




Questa OS nacque per caso qualche mese fa; un sito aveva indetto un contest e la sottoscritta aveva deciso di partecipare. Tutto era pronto, mancava solamente un banner e la voglia di pubblicare, peccato che mi fossi dimenticata il giorno della scadenza. Riaprendo la discussione del contest mi sono accorta che lo stesso era scaduto alla mezzanotte del giorno prima...
Sì, sono un'idiota.
In ogni caso, oggi ve la ripropongo, riletta e corretta, sperando che sia di vostro gradimento.
Se così non fosse, vi prego di accettare un abbraccione alla Padfoot, dicono che sia in grado di guadagnarsi il perdono di chiunque.
Just.





   
 
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