cap.2 modifiche
Non capiva proprio come era potuto capitargli una cosa del genere. A
lui,poi,che captava ogni minimo rumore e odore estraneo. Non era mai
stato steso così facilmente in duecentotrè anni
di onorata carriera,anzi,era lui che stendeva tutti gli avversari in
pochissimi e facili secondi. Specialmente quegli idioti dei confederati
durante La Guerra Di Secessione,continuavano a lanciargli addosso di
tutti,quei deficenti,anche se vedevano chiaramente che le loro armi non
lo graffiano nemmeno. Per non parlare poi dei nazisti nella Seconda
Guerra Mondiale,diamine,quelli si che erano idioti. Era a pochi passi
da trafiggere Hitler,ma poi aveva dovuto rinunciare,dato che due
guardie del'SS lo avevano trascinato a forza nelle camere a gas.
Speravano pure di ucciderlo,quei dementi.
Logan aprì gli occhi,sbattendoli un paio di volte per farli
abituare alla luce - benchè suffusa - del luogo dove era.
Notò subito di avere le gambe e le braccia legate con del
nastro adesivo alle estremità del lettino.
Charles aveva pensato a tutto,pur di evitare un altro disastro come
quello con Jean. L'avevano legato,im mondo che non potesse mandare in
trauma anche la dottoressa di turno e avevano avvisato la ragazza di
sedarlo al momento dei prelievi del sangue. Dopo Alkali Lake,odiava
anche solo verderlo,un ago. Figuriamoci sentirlo nelle vene. Aveva una
fobia di aghi e punture,non sopportava sentire quei cosini appuntiti
che penetravano nella pelle,ecco perchè ringraziava tutte le
volte il fatto di essere immune a qualsiasi malattina,in modo da non
dover mai fare vaccini. Non assumeva neanche eroina via venerea,anzi,se
vogliamo essere sinceri non si drogava nemmeno. Solo qualche sigaro qua
e la nei momenti dure della giornata - molte volte non gli dispiaceva
nemmeno fumare in classe,facendo tirare un pò anche i
ragazzi - in cui era particolarmente stressato o incazzato - il che
succedeva ventiquattro ore su ventiquattro - .
Logan strattonò un paio di volte i polsi,in cerca di un
punto debole del nastro che avrebbe potuto staccare con
facilità,per poi liberarsi al momento giusto.
Gli artigli pensò,sfoderando
la sua arma micidiale,recidendo il nastro all'altezza delle nocche.
Liberò finalmente una mano e,quando si sporse per liberare
anche l'altra, captò qualcosa.
-Non ci pensare nemmeno,Howlett. Sei già pericoloso con una
mano libera,figuriamoci con due.- disse una voce femminile,da dietro di
lui. Logan si girò di scatto,aspettandosi di vedere la
stronzetta blu in tutta la sua bellezza azzurra,quando invece si
ritrovò a fissare ... il vuoto. Perchè
dal luogo dove aveva sentito provenire la voce,non c'era proprio
nessuno.
-Che c'è,Logan,non mi vedi?-. Un altra volta quella voce. Si
girò,da dove l'aveva sentita questa volta,ossia vicino al
carrello delle medicine. Ancora nessuno,sembrava che a pronunciare
quelle parole fosse stato una sottospecie di telepata. Pensò
subito a qualche scherzo idiota da parte di Xavier,ricordandosi poi che
il professore non aveva una voce talement femminile. Doveva di sicuro
trattarsi di qualche piccola stronzetta telepata della scuola che aveva
voglia di divertirsi facendolo incazzare. Che fosse Babs? La biondina
nella sua classe,una di quelle che gli guardavano continuamente il
culo?
Le voci erano improvvisamente cessate e Logan capì che la
fonte di quello scherzo idiota doveva essere proprio Babs. Si ripromise
di farle una bella lavata di capo,il giorno dopo,quando l'avrebbe vista
in classe per la lezione di Geografia. Quando finalmente credeva di aver
capito chi fosse il colpevole,la voce ricomparì.
-O,su,non dirmi che uno come te non riesce a capire chi sono ...-
continuò la voce. Logan aveva definitivamente perso la
pazienta e,con tutto il fiato in gola che aveva,strillo a gran voce:
-DOVE DIAVOLO SEI?-
Senza nemmeno farlo apposta,una moretta alta e formosa
pronunciò,davanti a lui,un:-Qui.-,circondato da un sorriso
scherzoso. Logan prese un coccolone tremendo,vedendosi una ragazza
bellissima apparire davanti a lui. Adesso
le gnocce appaiono quando le chiami? Buono a sapersi. si
ritrovò a pensare,mentre percorreva con lo sguardo ogni
parte anatomica non coperta della ragazza sconosciuta.
Era carina,molto,molto carina. L'unica pecca erano forse i tacchi,era
già alta di suo,ma con i tacchi diventava una giraffa. Oltre
al
fattore altezza,non era davvero niente male. Vita stretta,gambe snelle
ed un gran bel culo. Non era messa male nemmeno di balconata,non era
una maggiorata,ma nemmeno una completamente senza seno. Indossava un
semplice vestito di cotone nero,i capelli riccissimi tagliati in un
caschetto e un paio di occhiali da vista neri.
-Chi diavolo sei!?-. Logan si ritrovò a ringhiarglielo
contro,sguainando gli artigli nella direzione della donna. La giovane
sorrise e scomparì di nuovo. L'uomo si guardò
intorno un
paio di volte,nella disperata ricerca di capire dove diavolo fosse in
quel momento. La mora riapparì proprio dietro di
lui,mentre gli allacciava i polsi in ganci di ferro.
-Vuoi dirmi chi sei?.-chiese,notando che la ragazza era passata ad
agganciare i ganti metallici anche alle caviglie. Logan
strattonò i polsi,il rumore metallico delle manette
tintinnò violentemente un paio di volte,in un tentativo
dell'uomo di liberarsi.
-Brooklyn Summers,la nuova dottoressa .- rispose la ragazza,con un
sorriso,indicando il tesserino,cucito nel tessuto del camice.
-Sei una teleporta?-
chiese Logan,ricordandosi di come prima appariva e
ricompariva in pochi secondi.
-No,so rendermi invisibile.
Scusa per come ti ho fatto impazzire,prima,ma è un giochetto
che
mi piace sempre fare. - rispose Brooklyn,prendendo dal mobiletto ago e
provette. Logan grugnì. L'invisibilità era una
mutazione
genetica piuttosto rara,ce ne erano giusto dieci in tutto il mondo -
più una donna di nome Susan Storm,ma lei sfortunatamente non
era una mutante.(1) -. Avere anche uno di quei dieci dalla loro parte
poteva ritenersi una fortuna immensa,perchè aveva un potere
di
tipo Alfa,immenso e potente. Alcuni di loro sviluppavano
capacità spichiche strabilianti,molti riuscivano a creare un
campo di forza all'interno di un uomo,altri invece potevano rendere
invisibili persone,oggetti e pure interi palazzi. Dovevano riteneresi
molto fortunati ad avere tre di loro -quattro,con Brooklyn-
perchè ritrovarseli davanti,in un missione,con la speranza
di
ucciderli,era la cosa più difficile al mondo. Anche
più
dei teleporti.
-Mhhhhh ... potere figo. Sai fare altro?- chiese.
-Te lo farò vedere più avanti. Ora,ho un esame da
portare a termine.- Logan notò l'ago che Brooklyn
stringeva tra le mani,lucido ed appuntito,pronto
a conficcarsi nella sua pelle e a succhiargli via ogni goccia di
sangue. Iniziò a sudare freddo,quando vide la mora collegare
il filo alla provetta.
La donna notò la sua paura e gli prese la
mano,rassicurandolo. -Hey,stai tranquillo,non ti succederà
niente. E' solo una provetta,ti prenderò pochissimo sangue.
Solo,fammi un favore,se senti dolore non trafiggermi come uno spiedino
di carne.-. L'ultima battuta fece provocare a Logan una piccola
risatina e,stranamente,distese il braccio in direzione dell'ago.
Brooklyn strinse il laccio emostatico e,quando trovò una
vena bella evidente,inserì l'ago. L'uomo non
sentì alcun dolore,come si era inizialmente aspettato.
Anzi,la sensazione dell'ago nella pella era quasi piacevole,rispetto
agli altri mezzi con cui di solito veniva trafitto dai suoi
avversari,in un vano tentativo di ucciderlo.
-Vedi? Non è successo niente.- disse la mora,togliendo ago e
laccio. Fece per mettere un cerotto sul buco,quando notò che
quello si era già rigenerato senza tante cerimonie.
Alzò le spalle e sistemò la provetta in un
contenitore di metallo,togliendosi i guanti in lattice posandoli sul
carrellino sgangherato,che era lì da quattordici anni e
aveva ancora l'impronta del piede destro rigorosamente stampata da
Logan.
Brooklyn gli tolse le manette,indicandogli di sedersi sul lato del
lettino e di stare assolutamente fermo,se non voleva fare altri esami.
Logan ubbidì e si sitemò in modo tale da poterle
comodamente guardare il culo,mentre era chinata per prendere degli
oggetti da uno dei cassetti bassi
-Cosa devo fare adesso?- chiese,puntellando i gomiti sul lettino. La
ragazza si girò e annottò un paio di cose su di
un
quadernino,lanciandogli un occhiata di tanto in tanto,per studiarlo.
Quando ebbe finito,chiuse delicatamente il diario e lo
infilò
nella tasca destra del camice.
-Hai quasi finito,devo solo fare un ultima cosa ... . -
disse,sorridendo,mentre spostava una ciocca riccia dietro l'orecchio.
Si portò due dita alla tempia e,con molta calma e
concentrazione,si ritrovò a fluttuare nella mente di Logan.
Vagò in cerca della scatola
nera,dove
era sicura che Logan contenesse tutti i ricordi,i fatti e le persone
dimenticate con il tempo. Quando ci entrò,subito si
ritrovò davanti ricordi inutili,persone già morte
da un
bel pezzo,di cui valeva la pena dimenticarsene. Proprio quando
sospettava che quel ricordo se ne fosse andato letteralmente,lo
trovò,nell'angolo più buio ed angusto della mente
di
Logan. Sorrise,vittoriosa,mentre trasferì quell'immagine
nella
sua mente.
Quando ebbe finito il trasferimento,si
tolse le dita dalla tempia e l'uomo tornò dal suo stato di
blocco momentaneo. Si guardò un attimo in torno e
osservò
la donna che,davanti a lui,scribacchiava qualcosa senza sosta sul
quadernino.
-Ehi ... senti,scommetto che nessuno ti ha ancora fatto fare un giro
della scuola,vero?- chiese Logan,grattandosi la nuca e tentando di
essere il più gentile possibile. In fondo,era appena
arrivata,di
sicuro non consceva ancora nessuno ed era meglio che anche lui si
trovasse qualcuno con cui allenarsi,dato che Rogue era troppo impegnata
con Bobby,Scott non gli parlava praticamente più e Ororo e
Kurt
... beh,loro gli aveva persi già da parecchio tempo.
Brooklyn alzò per un momento gli occhi dal quadernino ed
annuì,calcandosi gli occhiali da vista sul naso e scrivendo
un
ultima,piccola,annotazione. Rimise il quadernino nella tasca e si
attaccò il gancetto della penna alla scollatura.
-Quindi,cosa ne dici se ti faccio fare un giro? Così magari
parliamo un pò ... ti va?- continuò Logan,mentre
afferrava la sua giacca di pelle. La donna lo
guardò,sospettosa,per svariati secondi,torturandosi un
ricciolo
color caramello. Accettare o non accettare? Si,insomma,Logan era un
uomo piuttosto carino,se Angie fosse stata li l'avrebbe letteralmente
spinta tra le braccia potenti di quell'uomo,che conosceva a mala pena.
Infondo,che cosa poteva farle un misero giretto per la scuola? Mica
l'avrebbe struprata. Ci rimuginò sopra un altro
pò,ma
alla fine decise di accettare.
-Ma si,perchè no. E poi,ho fame. Quando si mangia in questa
dannata scuola?- rispose,con vivacità,mentre si levava il
camice
e prendeva dall'appendiabiti una giacchetta di jeans.
L'uomo,stranamente,sorrise e la prese per un braccio,trascinandola
letteralmente fuori dal laboratorio.
***
-Bene,Brooks,hai già visto le aule e la palestra. Credo che
tu abbia una certa fame,io parecchia,quindi
è meglio che corriamo in mensa. Oggi ci sono le costolette
di maiale e,se non vogliamo mangiarci solo le ossa,è
meglio che arriviamo puntuali! Dio,non sai quanta voracia hanno
un branco di bambini mutanti.-.
Dopotutto,Logan era una bravissima guida turistica. Le aveva mostrato
le due bellissime palestre e in lei era nata un improvvisa voglia di
giocare una bella partita di calcio,vedendo quanto erano belle le
porte. Poi si erano intrattenuti nell'aula di Arte,per vedere gli
studendi che disegnavano un ritratto della persona più bella
della scuola - inutile dire,che molte alunne aveva fatto un suo ritratto,e
di questo Logan se ne sarebbe fottutamente vantanto con Summers per
tutto il resto della vita-. Alla fine di un giro per tutte le aule
della scuola,lo stomaco animalesco di Logan aveva inziato a
brontolare,reclamando cibo. I suoi super sensi non gli rendevano la
sopportazione più facile,dato che captava un succulento
profumo
di costolette di maiale ben cotte e succose,provenire dalla cucina.
Così,l'aveva fermanta ad un certo punto della gita per chiederle
di andare a pranzo.
-Umh... una bella idea. Ho giusto un pò di fame anche
io,è da un giorno che non metto niente sotto i denti. Dove
è la cucina?- chiese Brooklyn,accarezzandosi la pancia.
Logan la
prese per il polso e la portò velocemente nella sala
mensa,dove
già buona parte del corpo studentesco si era impossessata
delle
preziose costolette di Logan.
Entrarono nella sala mensa e Logan sbuffò,notando quanta
fila di studenti affamati c'era e quante
poche costolette erano rimaste. Presero
un vassoio e si misero in fila che,nostante il numero di
persone,procedeva abbastanza velocemente. Logan passò
spudoratamente davanti a Rogue e Kitty Pride,sostenendo che era un
isegnate e doveva avere la precedenze,in modo da mettere mani sulle
costolette prima che finissero. Brooklyn invece,guardando il
comportamento dell'uomo,si limitò a scuotere la
testa,accennando
ad un mezzo sorriso,mentre aspettava il suo turno.
Appena arrivò,prese solamente uno yougurth,una mela ed una
bottiglietta di acqua gassata. Era poco,non le piaceva strafogarsi a
pranzo,specialmente se dopo doveva lavorare. Notando che Logan stava
ancora rimpiendo il piatto di contorni,cercò un tavolo dove
sedersi,magari in compagnia di qualcuno di simpatico,dato che
Logan,come aveva visto precedentemente nella sua mente,sarebbe andato
di routine al tavolo con Colosso e gli altri pochi di buono.
Così,fece per sedersi ad un tavolo isolato,quando qualcuno
si intromise nei suoi pensieri.
Venga pure a mangiare
con noi,signorina Summers.
Si portò due dita alla tempia e rispose al
messaggio telepatico.
Non si preoccupi,signor
Xavier,io sto bene anche qui.
Venga invece,non è mai bello mangiare da soli.
No,davvero ... .
Va bene,signorina Brooklyn,così mi costingerà e
portarla qui con la forza.
Senza nemmeno avere il tempo di rispondere al
professore,le sue
mani afferrarono il vassoio e i suoi piedi camminarono verso il tavolo
dei docenti in mezzo alla sala. Provò disperatamente a
fermarle,ma il suo corpo era come stregato. Obbediva a quello che la
manete di Charles ordinava,era come una sorta di burattino.
Sbuffò e Xavier,finalmente,fece ritornare al suo cervello la
facoltà sul suo corpo.
-Grazie--
disse,sarcasticamente,la giovane,rivolgendo un occhiataccia al
professore.
-Prego,si sieda pure.- disse Charles,indicandole un posto
libero,accanto a Ororo. Brooklyn posò il vassoio sul tavolo
e si
sedette,mentre i presenti al tavolo la fissavano. Era strano,per
tutti,avere una nuova che
non
fosse un'alunna,nella scuola. Era stato anche una sorpresa per i
ragazzi,vedersi arrivare una nuova dottoressa,che non fosse Jean.
Ormai,molti di loro si erano dimenticati di Jean Grey e di come si era
unita al male,era solo un lontano ricordo,che veniva a galla durante
l'anniversario della sua morte,dove ogni anno ogni studente posava un
fiore sulla sua tomba.
-Bene,signorina,come è andato il primo giorno di lavoro? Ha
trovato bene Logan?- chiese Charles,tagliando accuratamente ed
elegantemente una porzione gigantesca di lasagna e se la portandosela
alla bocca. Brooklyn annuì e prese il vasetto di
youguth,mangiandone un paio di lente cucchiate. Quando anche l'utlimo
boccone andò giù in gola,incominciò a
parlare:
-Si,cioè,non ha niente a livello cranico. Normalmente,una
padellata come quella inflittagli da Magneto avrebbe ucciso qualsiasi
persona,umana o mutante,senza uno scheletro d'adamantio
indistruttibile. Le ossa,ovviamente sono apposto e sto aspettando il
referto degli esami del sangue. Per il test a livello psicologico
provvederò domani,anche se penso che non ce ne sia
bisogno,dato
che ho avuto modo di ascoltare alcuni dei suoi pensieri,mi sembra molto
apposto.-. Mandò giù altre due cucchiate di
youguth,quando Logan arrivò al tavolo,con talmente tanto
cibo
sul vassoio,che un esercito sarebbe stato apposto per mesi.
-Diamine Logan,vuoi dare da mangiare a tutto il paradiso?- chiese
Kurt,notando la pila immensa di costolette e contorni vari,il tutto
rigorosamente immerso da una vagona di ketchup e mostarda. Brooklyn
respinse un conato di vomito,vedendo tutta quelle carne
in un unico piatto,abbassando lo sguardo e fissando il bianco dello
yogurth. Mentre Ororo rimproverava Logan sulla troppa
quantità
di carne presa,la donna si guardò intorno,portandosi due
dita
alla tempia,sparandosi nella mente dei ragazzi,per ascoltare i loro
pensieri e ad immagazinarne i ricordi.
Era una vita che non sentiva così tanti pensieri in sieme,a
volte era anche fastidioso,perchè molti pensieri mischiati e
messi insieme causavano un grande collasso mentale. Conosceva molti
telepati che riscontravano spesso quei problemi ed erano costretti a
passare la vita in luoghi non affollati,per non rischiare di svenire in
mezzo alla folla. Ma lei era riuscita,nel corso degli anni,a comandare
la telepatia ed a usarla solo per lo stretto necessario,come capire se
lo storico fidanzato la tradiva con una troia svedese o se suo padre le
nascondeva loschi segreti riguardo alle tasse.
-Brooklyn? E' tra noi? -. A distoglierla dai pensieri delle altre
persone,Ororo le sventolava una mano davanti al viso,nel tentativo di
attirare l'attenzione. Brooklyn alzò le spalle e prese un
altra
cucchiata di yougurth,l'odorino di carne che arrivava dal piatto di
Logan iniziava a farle venire una certa fame,per essere vegetariana.
-Scusa,non ho sentito cosa mi ha chiesto. Potrebbe ripetere?-
chiese,spostandosi una ciocca dietro l'orecchio,mentre abbandonava la
confezione dello yogurth,ormai vuota,sul vassoio.
-Le ho chiesto cosa ha intenzione di fare oggi,dato che per ora non
c'è nessun malato.- rispose cordialmente Tempesta,prendendo
un sorso di aranciata.
Brooklyn morsicò la mela gialla e ci pensò un
pò su. Davvero,cosa avrebbe potuto fare quel pomeriggio?
Logan le aveva parlato bene di un baretto in paese,dove facevano un
ottima birra a poco prezzo. Sebbene ubriacarsi non fosse proprio la sua
prima scelta,non sapeva cosa altro fare,dato che era Domenica e la
maggior parte dei negozi erano chiusi. Avrebbe potuto chiamare suo
padre,in India,per chiedergli come era andato il parto di Alika oppure
a sua sorella minore,era da tanto tempo che non la sentiva. Magari
avrebbe potuto fare una bella passeggiata nel bosco,o tirare con l'arco
o anche sfidare qualcuno ad una bella partita di pallavolo. Arrivando
in Accademia,aveva notato una piscina olimpionica. Una bella nuotata
non avrebbe potuto che farle bene,visto che da tempo non metteva piede
in acqua e sentiva il bisogno di tornare a nuotare come un tempo.
-Credo che andrò in piscina.- rispose,posando il torsolo
della mela nel vasetto dello yougurth,completando così il
suo pranzo. Logan,alla vista di quando poco aveva mangiato la
donna,storse il naso e le depositò sotto il naso un piatto
pieno di carne. Questa volta toccò a Brooklyn,storcere il
naso,non potendo non trattenere un pensiero a quel povero maiale
maciullato per procurare cibo all'homo
sapiens.
-Sei pallida come un lenzulo,una mela e uno yougurth non
vanno bene come pranzo. Ma,visto che sei un medico,credo che saprai
più di me cosa comporta il non mangiare. Avanti,mangia.-
disse Logan,ripulendosi il viso sporco di salsa BBQ con un tovagliolo
di carta. Brooklyn allontanò il piatto con una
mano,ringraziando l'uomo per la sua premura e per averle ceduto parte
della sua amata carne,dato
che non ce ne era assolutamente bisogno.
-Sono vegetariana da quando ho tre anni,non posso assolutamente
mangiare carne.- disse,versandosi un pò d'acqua nel
bicchere. Logan annuiì e si riappropriò della
carne,rimettendola nel piatto. Afferrò una costoletta e la
mangiò avidamente,il viso ancora intriso di salsa e due
grosse macchie di ketchup sulla camicia da boscaiolo canadese.
So quello che sa
pensando,signorina Summers.
Davvero,Prof?
Si. Forse,decisamente,dorvremmo annullare la giornata solo carne.
Già,dovreste. Perchè,da come posso
notare,c'è più giornata che carne nel piatto di
Logan.
E' una donna arguta,Brooklyn.
Grazie,Charles.
(1) Susan Storm,detta Donna Invisibile,membro dei
Fantastici 4,moglie di Mr Fantastic e sorella di quel bel pezzo di
manzo di Jhonny Storm.
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