Amore non corrisposto
Amore non corrisposto
Titolo: Amore non corrisposto
Autore: Chloe R Pendragon
Prompt: 7 - Amore non ricambiato
Fandom: Merlin
Rating: Verde
Avvertimenti: Missing Moment
Eventuali note dell’autore: Nessuna
Per quanto si
sforzasse, Agravaine non riusciva in alcun modo a stare fermo; continuava a
misurare l’angusta stanza a grandi
passi, facendo piroettare gli occhi neri come la pece verso ogni singolo
dettaglio dell’abitazione, ma senza soffermarvisi per più di qualche secondo.
La sua mente era
rivolta altrove, incapace di liberarsi dai sensi di colpa per quanto accaduto,
impotente di fronte a quella tragica situazione: la sua amata Morgana era stata
aggredita da quell’infame Emrys e ora giaceva sul logoro letto priva di sensi.
Avrebbe voluto
proteggerla, avrebbe DOVUTO farlo, ma suo malgrado era costretto a stare tra le
mura di Camelot a recitare la parte dello zio amorevole con colui che voleva
morto sopra ogni cosa… Era il loro piano, quello che avevano orchestrato insieme
nei minimi dettagli, in quei giorni cupi e contemporaneamente radiosi:
passavano così tanto tempo l’uno al fianco dell’altra, a parlare di quanto
grande fosse l’odio che nutrivano verso Uther e verso suo figlio, a ordire
mille possibili strategie per mettere in ginocchio quell’ingrato paese…
Aaah! Il solo
pensiero di quei dolci momenti rendeva il suo dolore ancor più insopportabile!
Quando la vide riversa al suolo, sentì una fitta lancinante al cuore, temendo
il peggio; ora era condannato ad aspettare inerme, senza poter in alcun modo
intervenire per salvarla. Moriva dalla voglia di rivedere i suoi splendidi
occhi di ghiaccio guardarlo con quella scintilla di furore che riusciva a infiammarlo,
le sue orecchie bramavamo il suono del suo nome, pronunciato da quella voce
gelida e ardente nel contempo…
Era proprio questo
che gli aveva fatto perdere la testa: l’innata capacità di quella giovane di
essere tutto e il contrario di tutto nel medesimo istante. I suoi modi
sapevano essere gentili e raffinati come quelli di una cortigiana, ma anche
duri e spietati come quelli di un despota; la sua figura, così esile e
aggraziata, nascondeva poteri talmente potenti da renderla più letale di mille
lame.
Le sue deliranti elucubrazioni
andarono avanti per ore, finché la strega non riprese conoscenza: fu allora che
la morsa che attanagliava il suo petto si sciolse, consentendogli finalmente di
respirare a pieni polmoni. La gioia che provò fu talmente grande da permettergli
di raggiungerla con un balzo; preso posto sul letto ponendosi di fronte alla
sacerdotessa, strinse la pallida mano destra di lei nelle sue, imprimendo in
quella presa dolce ma decisa tutta la felicità e la passione che accendevano il
suo spirito.
Morgana lo fissò per
qualche secondo stordita da quanto accaduto, per poi metabolizzare il fatto di
essere stata sconfitta da Emrys: la rabbia che covava dentro parve gonfiare il
suo esile corpo, lasciando Agravaine attonito e spaventato.
Cercò di placare la
sua ira, dicendole che l’unica cosa importante era che fosse sopravvissuta e
che avrebbero trovato il modo di neutralizzare la minaccia che lo stregone
rappresentava, ma non servì a nulla: la già malconcia camera venne messa
ulteriormente a soqquadro da un’incontrollabile raffica di incantesimi,
scagliati senza misura contro qualunque oggetto si trovasse all’interno.
L’uomo attese che l’attacco
di furia terminasse, così da poter cercare di spiegare all’amata quanto fosse
stato in pena per lei; una volta calmatasi, le prese il volto tra le mani con
delicatezza e incatenò lo sguardo perplesso della strega con i suoi occhi
infiammati dalla passione. Prendendo un respiro profondo, le disse che non
sapeva cosa avrebbe fatto senza di lei, perché ormai il suo cuore le
apparteneva; senza darle il tempo di replicare, aggiunse che da quando la
conosceva aveva finalmente trovato un motivo per vivere, perciò non riusciva a
preoccuparsi di Emrys o di Camelot perché tutto ciò che gli interessava era
saperla sana e salva.
La giovane attese la
fine di quell’accorato discorso, dopodiché gli rivolse un sorriso carico di
tenerezza, capace di riscaldare il cuore del suo alleato come un raggio di sole
dona calore a un viandante dopo una giornata di pioggia: quella tenerezza però
era puramente fittizia, giacché la sacerdotessa scostò disgustata le mani dell’altro
dal suo viso e, riducendo i suoi glaciali occhi a due fessure, gli intimò di
smetterla di dire idiozie e di tornare immediatamente a palazzo o lo avrebbe
ucciso senza pietà.
Il povero Agravaine
fu così costretto a rimettersi in cammino, pronto a recitare ancora una volta
il suo ruolo, pur sentendo l’anima andargli in frantumi per ennesimo rifiuto:
eppure sapeva che neanche quella volta i sentimenti che nutriva verso Morgana
erano stati spazzati via e non poté fare a meno di domandarsi se mai sarebbero
cessati. La risposta era scontata, un amore grande come il suo, benché non
corrisposto, non sarebbe mai tramontato: era destinato ad amarla fino alla fine
dei suoi giorni…
Spazio
di Chloe:
Incredibile,
ma vero: sono tornataaaaa!!! ^^
Mi
dispiace davvero tanto per essere scomparsa, vi prometto che mi farò perdonare
prima o poi!!! *^*
Passando
alla storia, spero che vi sia piaciuta: sono sempre stata convinta del fatto
che Agravaine fosse pazzo di Morgana, sebbene lei non se lo filasse, anzi …
Mi
piacerebbe sapere cosa vi è sembrato di questo capitolo, spero di leggere le
vostre impressioni: colgo l’occasione per ringraziare ancora una volta elyxyz
per le sue recensioni, mi riempiono il cuore di gioia ogni volta!! *.*
Che
dire? Aspetto vostre notizie, a presto!!!! ;)
Bacioni,
Chloe.
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