20. Epilogo
E così avevamo vinto.
Il bene aveva trionfato per sempre sul male.
La profezia si era avverata perché Demon, troppo preso dal suo
trionfo, aveva dimenticato di cancellarla. E poi chi si sarebbe mai
aspettato che quella parlava proprio di me e Layo?
Ebbene sì, l’alba e il tramonto eravamo noi.
L’alba ero io, mezzo angelo e mezza umana.
Il tramonto era lui, mezzo demone e mezzo umano.
Era un amore straordinario.
E proprio grazie al nostro amore le tenebre erano state
sconfitte, risucchiate nel mondo d’inchiostro di Grimorio, dove
finalmente era stata scritta la parola fine… e poi era stato nascosto in
un angolo della nostra polverosa soffitta. Mio padre avrebbe voluto
addirittura bruciare quel dannato libro ma io mi ero rifiutata,
dopotutto all’interno c’era la nostra storia.
Evangeline, Gwen, Gabriel, gli altri angeli e tutte le creature
del cielo tra cui Salem avrebbero per sempre vissuto felici la loro
vita in Paradiso. Anche mia madre se n’era andata. Purtroppo lei era un
personaggio del libro, al contrario della signora Lawolf che si era
salvata, ma la sua pena sarebbe stata una vita nel rimpianto di aver
scelto la parte sbagliata. Ero molto triste per mia madre ma avevo
avuto la gran fortuna di conoscerla, da allora sapevo che sarebbe stata
per sempre nel mio cuore e che ci avrebbe protetto da lassù…
Una musica interruppe i miei pensieri.
Sul suono della marcia nuziale vidi la sposa entrare in chiesa
mentre gli invitati si alzavano, ammirandola stupiti.
Alexandra McLey era bellissima nel suo vestito bianco, un dolce
sorriso le illuminò il volto mentre si avvicinava a mio padre.
Esatto, mi trovavo al matrimonio di Nathaniel Fox.
Ero felicissima per lui, finalmente il suo incubo con Grimorio
era finito e sebbene avesse amato moltissimo mia madre, adesso si
meritava anche lui il suo felice finale.
Guardai Layo dall’altra parte dell’altare. Noi eravamo i due
testimoni. Mi sorrise e sembrò che tutta la chiesa s’illuminasse.
Quanto avevo sofferto al pensiero di non vedere più quel suo sorriso
divertito! L’ombra buia che vi era stata nei suoi occhi fin da quando
lo avevo conosciuto e che ogni volta mi ricordava che lui era la
progenie del male ormai non c’era più.
La cerimonia passò in fretta. O almeno così mi sembrò presa
com’ero a perdermi nello sguardo profondo e intenso del ragazzo che
amavo. Non so come ci ritrovammo al ristorante, stretti in un abbraccio
mentre suonavano un lento.
Lui finalmente aveva realizzato il suo sogno ed era riuscito a
entrare al college per studiare medicina. E che college! La Harward
University nello stato del Massachussets, davvero un sogno!
Era abbastanza lontana per questo era diventato difficile stare
vicini ma essendo la vincitrice di Grimorio ero l’unica a cui era stato
concesso mantenere i proprio poteri quindi grazie ai miei Occhi di
Specchio potevo vederlo quando volevo e lui poteva percepire la mia
presenza e sapere che non lo avrei mai lasciato.
Io stavo frequentando l’ultimo anno del liceo di Heyl e mio padre
era veramente fiero di me. Impegnandomi ero riuscita a diventare la
migliore del mio corso. Studiavo come una matta perché non avrei
accettato un rifiuto da Harward. Comunque le mie domande erano state
inviate anche a Yale, Princeton e alla Columbia. Tutte università
abbastanza vicine a lui.
<< Te l’ho detto che sei bellissima oggi? >> sentii
Layo sussurrare al mio orecchio mentre la sua presa si rafforzava sui
miei fianchi.
Il mio cuore iniziò a battere forte solo al suo della sua voce.
<< Solo oggi? Io sono sempre bellissima >> risposi
facendo la finta offesa.
Lui rise e io rimasi incantata ad osservarlo. Quella risata aveva
il potere di mandare il mio cervello in vacanza alle Hawaii.
<< Ha ragione Miss, lei è sempre bellissima >> disse
dandomi un bacio sulla fronte << Ma con questo vestito ancor di
più >>.
Sorrisi furba osservandolo nel suo completo nero. << Tu
invece saresti molto più bello senza >>
I suoi occhi si accesero di malizia e arrossii a quello sguardo.
Si guardò intorno e lo feci anch’io: la festa stava procedendo bene,
tutti si divertivano. Molte coppie stavano ballando insieme a noi.
C’era mio padre con la sua nuova moglie, accidenti non sapevo che fosse
un ballerino così bravo! E vidi anche i miei amici, Genevieve e Mark
che dondolavano sul posto in un ballo impacciato ma dolcissimo.
<< Beh direi… >> sussurrò Layo chinandosi verso di me
<< Visto che la festa procede bene e che il mio aereo partirà
domani, dovremmo sfruttare al meglio queste ultime ore che ci rimangono
>> mi fece l’occhiolino << Se ci assentiamo un attimo dici
che se accorgerà qualcuno? >>
<< Mmm… >> feci finta di pensarci su << No,
direi no >>.
Senza che potessi aggiungere altro Layo mi trascinò via e ci
ritrovammo a correre ridendo per le strade di Heyl, illuminate dalla
luce della luna e delle stelle. Sì, su Grimorio era stata scritta la
parola fine, però il nostro amore era appena cominciato e lo stavamo
scrivendo noi giorno per giorno… ma questa è un’altra storia.
Fine
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