Danny's blues

di Triz
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Fantasia

Molte persone entreranno e usciranno dalla tua vita,
ma soltanto i veri amici lasceranno impronte nel tuo cuore.
(Eleonor Roosvelt)

Sono passati più di trent'anni da quando Novecento è morto.
Tim fissa diffidente i fuochi d'artificio rossi che illuminano la città e affascinano sua nipote Elsa. Quel giorno, il primo gennaio 1980, Novecento avrebbe compiuto ottant'anni, almeno ufficiosamente sul Virginian.
Tutto era ormai lontano: al posto del jazz c'era la musica disco, nessuno si odiava abbastanza da sfidarsi a colpi di pianoforte e a nessuno importava delle vecchie storie del trombettista più idiota del mondo.
«Nonno».
«Che c'è, Elsa?».
La bambina si era già stancata dei fuochi e si era seduta a gambe incrociate sul tappeto: «Nonno, mi racconti del tuo amico? Quello della nave? Per favore» lo implorò.
«Lo vuoi davvero, Elsa? Non mi va e poi non me lo ricordo neanche».
«È una bugia!» disse Elsa stizzita: «Gli amici non si scordano, non sono mica gli accendini che perde papà!».
Tim scoppiò a ridere, nascondendo la sorpresa causata dalla saggezza di una bambina così piccola.
«E va bene, Elsa» si arrese il vecchio trombettista: «C'era una volta...».





Note dell'Autrice
E siete giunti fino a qui? Interessante!
Ebbene sì, questa è l'ultima flash dedicata a questa storia. Non ne sono superconvintissima, ma spero che vi piaccia come il resto della raccolta.
Inoltre, con questa raccolta, concludo la trilogia Di pianisti, raccolte e titoli di Morricone. Ciò non vuol dire che, un giorno, non ritorni in questo fandom.
Ringrazio Gipsy Soul per aver recensito tutti i capitoli.
A presto,
Triz




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