Flashpoint
– Princess Celestia
CAPITOLO
2: Vecchie Conoscenze, Nuove Identità
Faccio
ritorno al municipio con il morale sprofondato sotto agli zoccoli per
lo sconforto. Sono talmente affranta che non trovo nemmeno le forze
per prendere il volo.
Passeggio
in mezzo alle strade sterrate di Ponyville, mentre queste
ricominciano ad affollarsi. A quanto sembra, la festa dell'apertura
della stagione del sidro deve essersi conclusa. Ma si tratta di
particolari che al momento non hanno alcuna importanza, per me.
Schiva,
faccio ritorno al municipio con le labbra piegate verso il basso e lo
sguardo chinato, evitando di fermarmi troppo all'esterno: ho bisogno
di restare da sola.
Quando
l'odore del legno degli interni del palazzo entra nelle mie narici e
l'eco della vita che si svolge lungo le strade all'esterno accarezza
le mie orecchie, alzo finalmente lo sguardo osservando la rampa di
scale che si snoda avanti a me, portandomi verso l'ufficio.
No,
non sono decisamente di buon umore adesso. Oltre alla brutta figura
appena fatta con l'anziano bibliotecario, cercando un pony che in
realtà non è mai stato a Ponyville, ignorare ancora la
causa del litigio tra me e Twilight acuisce il mio senso di colpa.
Cosa
era successo tra me e Twilight? E cosa sono questi ricordi che
affiorano nella mia mente in modo casuale?
Saliti
i pochi scalini che portano al mio ufficio, apro la porta ricorrendo
alla magia e una volta che posso vedere l'interno della sala, il
primo dettaglio che riesco a notare è
il volto di Assistant Mare, piegato dalla sorpresa di vedermi
apparire in quel momento.
“Sindaco
Celestia!” mi saluta a gran voce, prima di avvicinarsi a me a
grandi passi “Ho sentito che ha lasciato la fattoria degli
Apples perché non si sentiva bene, così mi sono
precipitata qui. Poi però non l'ho vista e ho cominciato a
preoccuparmi... dove si trovava?” sensibilmente preoccupata, mi
riempie di domande atteggiandosi più come una madre in ansia,
piuttosto che un semplice assistente.
“Oh,
ero solo andata a fare qualcosa per il mal di testa.” le
rispondo, accompagnando le mie parole con un sorriso per nascondere
il mio reale stato d'animo “Ora mi sento molto meglio, grazie.
Non c'era bisogno che ti precipitassi qui.”
Solo
mentre pronuncio queste parole realizzo che, in effetti, la mia
emicrania è sensibilmente diminuita e che ora riesco a
dialogare molto meglio rispetto a questa mattina. La prima buona
notizia da quando è cominciato il mio travaglio.
In
ogni caso, alle mie parole la puledra avanti a me reagisce esclamando
ancora con aria di rimprovero “Non avrebbe dovuto allontanarsi
così in ogni caso! Per fortuna era solo un malore passeggero,
ma se fosse stato qualcosa di peggio?”
La
sua preoccupazione è quasi paradossale. Non sarò una
principessa, ma pare che anche in questo mondo ci tengano molto alla
mia salute. Con questo pensiero in mente, non riesco a trattenermi
dall'emettere una sottile risata “Eheh.
D'accordo, scusami se ti ho fatta preoccupare. La prossima volta
prometto di avvisarti.”
Per
la prima volta da quando la vedo, Assistant Mare accenna ad un
sorriso ed entrambe ci mettiamo al lavoro nella stanza: io prendo
posto dietro la scrivania mentre lei inizia a sistemare i libri nella
biblioteca, come se non approvasse l'ordine in cui li ho riposti io.
Ordine.
Vedendola
muoversi, vengo colta da un'epifania mentre trovo un'altra pista che
potrei seguire per far luce sul mistero di questo mondo.
Allargo
le labbra in un ampio sorriso mentre spalanco le ali e chiedo alla
puledra, concentrata dietro alla sistemazione dei volumi “Assistant
Mare, esiste un posto dove possiamo vedere il nome di tutti i pony
che vivono ad Equestria?”
La
mia assistente, sentita la mia richiesta, alza lo sguardo al soffitto
tenendo a mezz'aria il libro stretto nella corona dello zoccolo.
Sempre con il muso verso l'alto, come se stesse leggendo tra le
travi, risponde alla mia domanda “Be', dipende da cosa vuole
fare in questa ricerca. Se ha bisogno di nomi, è sufficiente
consultare i registri. Per i dati personali occorrerebbe
l'autorizzazione della Regina a consultare gli archivi a Canterlot.
Ma se si tratta di qualcuno di queste parti, o che ha rapporti con
qualcuno di Ponyville, potrebbe chiedere direttamente a Pinkie Pie!”
Nonostante
l'abbondante risposta, quelle parole mi lasciano comunque perplessa.
Ma la confusione questa volta dura poco, poiché Assistant Mare
poggia finalmente il libro e abbassa lo sguardo verso di me spiegando
“Pinkie Pie è una giumenta... possiamo dire che è
soltanto difficile,
ma ha indubbiamente un'eccellente memoria. Non solo conosce i nomi di
tutti
gli
abitanti di Ponyville, ma sa anche tutto
di ognuno di loro! Compleanni, ricorrenze, conoscenze, eventi nella
loro vita... pare che lei abbia in realtà occhi e orecchie
dappertutto e che nulla possa sfuggirle. A pensarci, può
sembrare abbastanza inquietante...”
Mentre
la mia assistente comincia a riflettere sulle abilità della
giovane pony dal manto rosa massaggiandosi il mento con lo zoccolo,
io cerco di insistere “Quindi, mi stai dicendo che Pinkie Pie
conosce non solo tutti quelli che vivono qui a Ponyville, ma anche i
loro amici? Anche i nostri?”
“Uh?”
domanda, quasi involontariamente, lei prima di tornare con le zampe
per terra. Subito dopo si affretta ad annuire sia a parole che con il
capo “Certamente. Lei sa tutto
di
tutti.”
Mi
sono sempre raccomandata, non solo con i miei studenti ma con
qualunque pony venisse al mio cospetto a Canterlot, di non arrendersi
per alcuna ragione, anche quando tutto sembra essere contro di te.
Perché anche il sole del giorno peggiore tramonta e ci sarà
sempre sereno, dopo la tempesta. Si tratta di un insegnamento che
dispenso a tutti non solo perché legato alla mia stella, ma
perché vi ripongo sopra una fiducia incrollabile.
E
questa nuova pista che ho appena trovato ne è la conferma: se
Twilight non è mai stata a Ponyville, posso scoprire qualcosa
su di lei attraverso il legame che c'è stato tra di noi. Se
Pinkie sa tutto di tutti, allora saprà sicuramente il perché
del nostro litigio!
Come
dico sempre, c'è sempre speranza, c'è sempre un modo
per risolvere la situazione.
Così,
senza essermi ancora seduta al mio posto, ritorno verso la finestra,
pronta a spiccare il volo mentre spiego ad Assistant Mare “A
dire il vero, credo che andrò subito da Pinkie Pie. Ho un
vuoto di memoria e non vedo l'ora di liberarmene!”
“Va
bene.” mi risponde la cavalla, ammiccando, prima di ricordarmi
mentre spalanco completamente le persiane “Ma si ricordi
che questa sera ha un appuntamento al Carousel Botique con Rarity. Se
oggi non è stata bene le conviene evitare di compiere sforzi
eccessivi, o non sarà in grado di prenderle correttamente le
misure!”
Rimango
sorpresa dall'inusuale appuntamento di cui mi ha appena parlato. Non
ho memoria dell'ultima volta in cui ho chiesto un abito su misura a
Rarity.
Cerco
la mia assistente con la coda dell'occhio mentre le ripeto,
invitandola in questo modo a spiegarsi meglio “Appuntamento al
Carousel Botique?”
Vedo
la giumenta sospirare profondamente come rassegnata “Ah, se non
ci fossi io!” esclama, prima di puntare lo zoccolo verso un
calendario “Mancano poche settimane al Gran Galà
Galoppante e lei non ha ancora un abito per l'occasione, avendo usato
quello dell'occasione precedente per fare beneficenza. Rarity si è
offerta di cucirne uno, ma ha bisogno di prenderle le misure in
quanto lei è l'unico esemplare di alicorno e perciò non
ha manichini adatti allo scopo!”
Nonostante
le intenzioni di Assistant Mare siano galanti, anche questa volta per
ogni domanda che ricevo trovo almeno altre due domande “Aspetta...
abito per l'occasione?”
Lei
annuisce ancora, leggendo nel mio volto la sorpresa come se fosse
scritta a caratteri cubitali “Sì. Lo ha sempre usato per
gli altri Galà, Queen Chrysalis ci tiene che lei sia presente
ad ogni occasione, ma dopo quella crisi di orfani per la guerra con
l'Arabia Sellata, abbiamo dovuto...”
“Orfani?”
ripeto, quasi strillando. Quella è una parola che avrei voluto
cancellare dal dizionario, tempo fa.
Il
mio gesto involontario la spaventa. Mi sono voltata interamente verso
di lei, con gli occhi fuori dalle orbite per la sorpresa e le ali
spalancate.
Assistant
Mare si siede per terra. Tiene la bocca aperta ma nulla esce dalle
sue labbra. Dopo qualche secondo trova solo la forza per spostare lo
sguardo verso il retro del palazzo.
Con
uno scatto, galoppo verso la finestra, salto fuori e plano verso il
punto indicato da lei.
La
vista mi raggela.
Diverse
lapidi decorano le pareti del palazzo, su ognuna sono scritti almeno
cinquanta nomi. Sopra ognuna di loro, la stessa premessa “In
Onore Dei Caduti”.
Lo
sconforto mi porta a sedermi.
Che
cosa sta succedendo ad Equestria, per avere tutti questi caduti? Per
non parlare di mia sorella Luna, che le parole della mia assistente
mi hanno ricordato ancora una volta non esistere più.
Non
so dire per quanto tempo sia rimasta a leggere i nomi e le date di
tutti i caduti scolpiti nel marmo. Ma so per certo quanto mi sia
dovuta sforzare per riprendere le mie ricerche.
Devo
tenermi concentrata. Pensare che, quando tutto sarà risolto,
il colpevole per tutta quella sofferenza avrebbe scontato la sua
punizione nel Tartaro e giustizia sarebbe stata fatta.
Con
questo e altri pensieri in mente, consumo in volo i metri che mi
separano ancora dalla destinazione per incontrarmi con Pinkie Pie.
Povera
Pinkie...
Agito
la testa per ritornare alla realtà. Per quanto crudele possa
sembrare, non devo lasciarmi schiacciare dalle emozioni: in questo
momento devo rimanere concentrata. Ho bisogno di trovare un modo,
mentre mi avvicino a destinazione, di porre le mie domande senza
sembrare pazza.
Questa
precauzione è una costante nella mia mente: il motivo non è
per pudore o una qualche forma di orgoglio, quanto il desiderio di
non attirare troppo l'attenzione. Se il responsabile è
riuscito a cambiare il mondo in una notte, non voglio fargli vedere
che si è dimenticato di me.
Fortunatamente
posso immaginare le reazioni di quasi ogni pony grazie ai ricordi
degli anni passati a guidare Equestria e se questo non bastasse
Pinkie Pie è una delle creature che conosco meglio. E poi,
sono abituata a questo genere di pensieri.
Il
mio compito di Principessa non è soltanto di guidare il mio
popolo verso la pace, ma anche di aiutarli. E quale maggiore aiuto
posso dare loro, se non dando loro la possibilità di credere,
non solo nel senso fisico, ma anche come esseri viventi. Come una
madre coi propri cuccioli, voglio proteggerli e al tempo stesso
insegnare loro a vivere nel mondo.
Farlo
non è sempre facile, richiede spesso che mi faccia da parte e
non intervenga a meno che la situazione non sfugga completamente dal
loro controllo. Il più delle volte questo non accade, proprio
perché mi sono addestrata per secoli ad anticipare le reazioni
di ogni pony. Mai avrei pensato che, un giorno, avrei dovuto usare
questa mia capacità per tenermi in incognito.
Tutto
questo può sembrare che porre le mie domande potrebbe essere
un gioco per puledrini, ma come si può anticipare Pinkie Pie?
Deglutisco,
riconoscendo come con lei si debba ricorrere soltanto alla fortuna,
mentre la vedo al lavoro all'ingresso del negozio. Sebbene l'ho
incontrata poco fa al Giardino Dolcimele, è già al
lavoro.
Comincio
a planare verso l'ingresso per arrivare dietro alla giumenta, mentre
l'edificio a forma di grossa torta diventa sempre più nitido e
l'odore di paste dolci e caramelle al suo interno arriva alle mie
narici scatenando subito violente proteste da parte del mio stomaco,
che bramoso comincia a desiderare qualcuno di quei piccoli capolavori
di zucchero e crema.
Sfortunatamente
questo non è proprio il momento, così scaccio questi
pensieri golosi e mi concentro piuttosto su Pinkie Pie.
Lei
sta in equilibrio sulle zampe posteriori sopra uno sgabello,
evidentemente concentrata su qualcosa di ancora sconosciuto,
riguardante la porta di ingresso del locale. Per quanto mi sforzi,
non riesco a comprendere di cosa si tratti, complice la
inconfondibile capigliatura riccioluta della puledra che copre buona
parte della zona in cui sta lavorando.
Non
avendo molto tempo, e volendo trovare delle risposte il prima
possibile, apro la bocca per salutarla e cominciare subito con il
chiederle almeno cosa stesse facendo. Ma prima che possa pronunciare
una singola parola, un giovane pony dal manto ambrato, la criniera
color crema e gli occhi blu, con una coppa di gelato come Cutie Mark,
esce dal locale reggendo in uno zoccolo come una sacra reliquia una
fetta di torta e mi anticipa rivolgendosi a Pinkie Pie non appena la
incrocia.
“Ehi!
Cosa fai, lassù, Pinkie?” domanda il piccolino, con aria
innocente e sinceramente curiosa.
La
giumenta smette subito di lavorare e si volta verso il piccolo pony
mentre indica con il cacciavite che tiene stretto in una zampa lo
stipite della porta “La porta è rotta, una volta su
cinque non si apre.” risponde quindi, con aria rassegnata.
Da
dietro di lei posso ascoltarli senza perdere una sola parola. Ed è
per via di questa posizione che, oltre alla rassegnazione mi sembra
di scorgere anche una leggera irritazione, come se quell'incarico le
stesse dando fastidio. Da chiunque me lo sarei potuto aspettare,
tranne che Pinkie Pie, l'Elemento dell'Armonia legato alla Risata!
“Forse
ci si è incastrata una monetina!” ipotizza il puledrino
color ambra, come a volerla aiutare.
Tuttavia
queste parole non sembrano venire prese per il verso giusto e, una
volta sentite, Pinkie Pie sospira, poggiando uno zoccolo sul fianco
prima di chiedere con aria minacciosa “Perché lo pensi?”
Sorpreso,
il piccolo pony sgrana gli occhi mentre indietreggia di un paio di
passio “Perché? Be', io... non lo so, ho tirato a
indovinare...”
Insensibile
al terrore negli occhi del cucciolo, Pinkie Pie gli punta contro il
cacciavite, prima di promettere con un tono di voce simile ad un
ringhio “Se ci trovo una monetina... tu
la
pagherai!”
Spaventato,
il giovane scappa mentre io resto a bocca aperta, incapace di credere
a quello che ho appena visto. Ma la mia sorpresa deve presto lasciare
il posto alla confusione, quando sento Pinkie Pie cominciare a ridere
domandandomi “Piaciuto lo spettacolo, sindaco Celestia?”
Mentre
chiede questo, si volta verso di me assumendo una posizione che trovo
tanto difficile da credere quanto da descrivere. Ciò è
tuttavia molto più plausibile di quello che le ho appena visto
fare!
“Non
credo che Lickety Split si sia divertito!” le rispondo, con
aria di rimprovero.
Pinkie
reagisce agitando con noncuranza il cacciavite per aria, mentre
ribatte “Oh, mica si è fatto male... per
il momento.
Comunque, voleva chiedermi qualcosa?”
Non
mi piace il tono delle sue parole, ma sono venuta qui per ben altre
ragioni. Così lascio stare tutto il resto per chiederle quello
per cui sono venuta “Ho un vuoto di memoria e ho bisogno delle
tue conoscenze per rimediare. Posso contare su di te?”
“Ma
certo, Celestia!” esclama Pinkie, scendendo con un salto dallo
sgabello e atterrando con tutti e quattro gli zoccoli avanti a me
“Cosa ti serve sapere?”
L'imbarazzo
della domanda misto all'eccitazione di conoscere la risposta che
cerco prosciuga la mia bocca, ma con un piccolo sforzo di volontà
riesco a chiedere “Cosa è successo tra me e Twilight
Sparkle? E perché sembra che lei non sia mai stata a
Ponyville?”
Pinkie
Pie e Twilight Sparkle sono molto amiche, sicuramente
lei
saprà dirmi qualcosa. Forse il nostro litigio è stato
così forte da spingerla ad abbandonare Ponyville.
“Ah,
già... Twilight Sparkle! Me ne hai parlato, quando avvenne...
be', quello!
Me ne hai parlato proprio mentre cercavi di tirarmi su il morale.”
Le
sue parole accendono in me la speranza e l'angoscia
contemporaneamente. Perché io so di cosa stia parlando.
Maud
Pie, una delle sue sorelle.
Il
suo nome è inciso tra le lapidi dedicate ai caduti.
Pinkie
Pie abbassa il volto, come se avesse perso il coraggio di guardarmi
negli occhi, e si allontana di un paio di passi prima di dirmi “So
che posso sembrare violenta, o pazza,
come qualcuno mi dice. Ma quando Maud perì durante la guerra
contro l'Arabia Sellata, durante i primi anni di conflitto, be'...
andare oltre non è stato facile. È per questo che so
tutto di tutti qui a Ponyville, Sindaco Celestia. Fuori da Ponyville
non c'è niente di allegro, da sapere.”
Le
sue parole mi travolgono, rendendomi incapace di dire qualsiasi cosa.
Per fortuna è sempre lei a ritornare al motivo per cui sono
qui “È per questo che non posso aiutarti con questa
Twilight Sparkle.”
Queste
undici parole sono come una frana che mi travolge. La sorpresa è
tale da lasciarmi con la bocca aperta.
“Cosa?”
esclamo
Pinkie
torna a guardarmi agitando il capo “Mi hai parlato di lei tempo
fa. Tutto quello che so al riguardo è che questa Twilight è
un pony che hai conosciuto a Canterlot al quale hai fatto un torto
che ti rode la coscienza da tempo. Non hai mai voluto affrontare
questo discorso con nessun altro pony e io ho voluto rispettare
questa tua decisione.”
Ascolto
ogni parola e una parte di me vorrebbe gridare la mia frustrazione
per questo ennesimo vicolo cieco. Per fortuna Pinkie Pie approfitta
del mio silenzio per concludere “Mentre lei sembra che non sia
mai stata a Ponyville perché lei non
è mai stata qui
in paese!”
Quasi
involontariamente, anche se Pinkie Pie mi ha già risposto,
domando “Vuoi dire che non la conosci?”
“No.”
risponde lei, agitando lentamente il capo e facendo spallucce
“Nessuno
l'ha
mai vista, da queste parti. Io conosco il suo nome solo perché
me lo hai voluto confidare una volta, ma nessuno a Ponyville l'ha mai
vista. In paese sono l'unica a conoscere questa storia. Sarò
sincera, penso che se era qualcosa di così orribile e te ne
sei dimenticata, allora forse è un bene!”
Quindi
Twilight non è mai stata a Ponyville e, di conseguenza, lei e
Pinkie Pie non si sono mai conosciute. Due delle portatrici degli
Elementi dell'Armonia non si sono mai incontrate.
Una
nuova domanda arriva d'obbligo “Mentre
te, Rarity, Fluttershy, Rainbow Dash ed Applejack vi conoscete?”
“Be',
lo hai detto tu stessa... io conosco tutti
qui
a Ponyville. So chi sia persino Fluttershy, che si fa quasi mai
vedere!” esclama Pinkie, come se le avessi posto una domanda
ovvia. Se non altro pare che parlando sia andata oltre il ricordo del
suo lutto “Se però mi stai chiedendo come siano i
rapporti tra di loro quattro, non hanno molta confidenza. Certo,
alcune si conoscono, ma non si può certo definirle grandi
amiche!”
Lasciata
Pinkie Pie con una scusa improvvisata, mi dirigo più veloce
che posso verso un'altra meta, spinta dalla necessità di
rispondere a domande addirittura più urgenti di quelle che
avevo mentre andavo all'Angolo Zuccherino.
Agli
inizi credevo che Twilight non fosse più a Ponyville per colpa
di questo nostro misterioso litigio, ma adesso che ho la certezza che
nessuna delle sei portatrici si conosce, un nuovo dubbio insinua il
panico dentro di me: se non loro, chi è allora che porta gli
Elementi dell'Armonia?
Mentre
cerco di pensare ad ogni singola possibilità, sono costretta a
tornare bruscamente alla realtà quando mi accorgo di un altro
pegaso che mi sta venendo addosso. Devo improvvisare una bella
schivata, se non voglio venire travolta.
Fletto
le ali e con una spinta compio una giravolta che fa passare a pochi
centimetri dal mio ventro l'altro pegaso pirata dei cieli.
Scampato
il pericolo, fermo il mio volo per scoprire chi mai può essere
e lo vedo effettuare una inversione ad U e tornare verso di me,
costringendomi in questa maniera a prepararmi in anticipo su quanto
sarebbe andato a fare. Non potevo certo permettere che qualche pony
mettesse a rischio chiunque si trovasse a volare!
Inizio
così a caricare il corno di magia, illuminandolo con un
sottile alone giallo, restando pronta a ricorrere a qualunque
incantesimo fosse necessario per fermarlo, nel caso avesse cercato di
venirmi nuovamente addosso.
Fortunatamente
la mia si è rivelata presto una precauzione eccessiva, poiché
in realtà tale teppista ferma il suo andare esattamente avanti
a me, scusandosi per l'accaduto dicendo “Ehilà! Scusa
per poco prima, ma sai com'è, le nuvole non si levano da sole!
A meno che non siamo nella Everfree Forest, certo!”
Riconosco
subito il pegaso azzurro della criniera arcobaleno avanti a me che
svolazza nei cieli ad incredibili velocità “Rainbow
Dash...” la saluto.
La
osservo ridacchiare imbarazzata mentre si passa uno zoccolo sulla
nuca. Come per chiunque altro abbia incontrato, dall'aspetto so
chi
è il pony con cui ho a che fare ma, per qualche altra ragione
che ancora non riesco a spiegarmi, ho l'indelebile sensazione di
avere a che fare con uno sconosciuto. E non è soltanto per il
giubotto scuro che indossa, o per il brutto taglio su una guancia.
Si
tratta in ogni caso di una delle portatrici degli Elementi
dell'Armonia e immediatamente ne approfitto per approfondire i dubbi
che mi sono sorti dal colloquio avuto con Pinkie Pie.
“Hai
tempo per rispondere a qualche domanda?” chiedo.
“Certo,
sindaco. Se rispondere a delle domande è il modo per non farmi
denunciare anche da te, perché no?” mi risponde, facendo
spallucce.
Denunce?
No,
meglio non uscire troppo dal seminato.
“Conosci
per caso Pinkie Pie, Rarity, Applejack, Fluttershy o Twilight
Sparkle?”
Il
pegaso assume in volo un'espressione riflessiva, guardando intorno a
se come aspettandosi prima o poi un suggerimento. Dopo pochi secondi
mi risponde, cadenzando le sue parole con versi di riflessione simili
a grugniti “Allora, conosco bene Applejack, l'aiuto spesso al
Giardino. Pinkie Pie più di fama. Fluttershy deve essere quel
pegaso che vive ai confini della Everfree Forest, mentre Rarity la
proprietaria del Caroseul Botique... o era il contrario? non lo
ricordo mai. Comunque, questa Twileck
non
l'ho mai sentita nominare.”
“Twilight.”
ripeto il nome, istintivamente, mentre osservo con disappunto come il
pegaso mi abbia appena confermato ciò che Pinkie Pie mi ha
detto poco fa. Ha persino confuso persino il nome della mia studente,
come farebbe una bibliotecaria occhialuta e con la zampa rotta...
Non
mi resta che un solo quesito da porle “Solo un'ultima domanda,
poi ti lascio andare... hai mai sentito parlare degli Elementi
dell'Armonia?”
“Oh,
sindaco!” esclama il pegaso offesa, alzandosi di qualche
centimetro in volo rispetto a me “Lo sanno tutti che non sono
una cima con lo studio... preferisco la pratica, ecco tutto.”
Fosse
stata qualunque altra situazione probabilmente non avrei compreso
cosa volesse dire, ma considerato lo stato in cui mi trovo adesso
posso facilmente dedurre quello che ho bisogno di sapere anche da
quelle strane parole.
“Non
ne hai mai sentito parlare.” riepilogo dico, quasi sospirando.
Una
delle portatrici è scomparsa. Un'altra non ha mai sentito
parlare degli Elementi dell'Armonia. La conferma che nessuno dei
portatori degli Elementi che conosco è in attività mi
riempe l'animo di un'angoscia che a fatica riesco a trattenere.
In
ogni caso, Rainbow Dash fa per giustificare ancora la sua ignoranza
in argomento non appena sente le mie parole ma io riesco ad
interromperla confortandola “Non preoccuparti, era una domanda
fatta senza uno scopo particolare. Giusto per scambiarsi due parole.”
Sollevata,
Rainow Dash si passa uno zoccolo sulla fronte sospirando, prima di
confidarmi “Meno male... allora, se abbiamo finito, io andrei.
Ho ancora diversi giri da compiere.”
Annuisco
con il capo e, in un battito di ciglia, Rainbow Dash mi da le spalle,
allontanandosi accompagnata dall'eco delle sue parole “È
stato un piacere, sindaco!”
Rimasta
sola, rifletto anche sulle condizioni del pegaso. Non solo sul volto,
ma anche nel resto del corpo ho visto segni di tagli e sbucciature,
come se si fosse fatta ancora più spericolata di quanto non me
la ricordi. Ma ho faccende più gravi di questo, così mi
giro a mia volta e mi dirigo verso la prossima tappa per le mie
indagini.
Questa
volta sono sulle tracce dell'elemento legato all'Onestà,
Applejack. La mia destinazione è il Giardino Dolcimele.
Non
si tratta di una tappa semplice: ci sono già stata questa
mattina per l'apertura della stagione del sidro e me ne sono andata
dicendo di stare male. Ora, invece, ritorno nello stesso punto per
svolgere qualcosa che può sembrare un interrogatorio. Come
avrei potuto giustificare questo mio comportamento, agli occhi della
famiglia Apples?
Mentre
continuo ad elaborare un modo per porre le mie domande senza attirare
eccessivi sospetti, atterro delicatamente all'ingresso della
fattoria, trovando poco lontano Apple Bloom e Granny Smith che
discutono tra di loro, ridendo sotto ai baffi. Di cosa parlino prima
del mio arrivo, non riesco a capirlo.
Una
volta che poggio tutti e quattro gli zoccoli per terra, attirando in
questo modo la loro attenzione, ripiego le ali e sfoggio il sorriso
più caloroso che possa permettermi in questo momento. Le due
pony non sembrano preoccupate, ma dal mio arrivo hanno interrotto
bruscamente il loro colloquio per focalizzare la loro attenzione su
di me. Spero solo che nessuno noti le gocce di sudore che mi
imperlano la fronte.
Sono
abituata a gestire le situazioni difficili. O almeno, ricordo di
esserlo. Ma la condizione in cui mi trovo mette a dura prova ogni
nervo del mio corpo.
“Buonasera.”
saluto in fretta, arrivando al punto subito dopo “Cercavo
Applejack, è in casa?”
“È
con quello scansafatiche del mio genero.” mi risponde Granny
Smith facendo una faccia contrariata, prima di iniziare a ridacchiare
non appena termina la frase “Eheh! Oh, io lo prendo in giro, ma
alla fine gli voglio bene. Be', li trovi comunque in camera loro,
sindaco Celestia, se proprio devi vederli.”
Ricambio
la gentilezza con un cenno del capo e parole di ringraziamento prima
di congedarmi “Grazie, Granny Smith.”
Lasciati
i due membri della famiglia Apples, il più anziano e il più
giovane di stanza a Ponyville, mi dirigo verso la camera dove si
trovano Applejack e Flam.
Normalmente,
non essendo molto pratica di quella casa, avrei avuto bisogno di
qualche informazione in più per trovarli. Data la mia natura
magica, tuttavia, mi è facile usare un incantesimo che mi
permetta di trovare qualcosa, anche in un posto dove non sono mai
stata. Avrò perso l'orientamento in questo nuovo mondo, ma la
mia magia sembra essere ancora intatta.
In
ogni caso, mentre avanzo lungo i corridoi dell'agriturismo, appena
sufficienti a contenermi, con l'odore di rustico che pregna le pareti
e i suoni della vita di campagna che echeggiano attraverso le pareti,
guidata dal mio incantesimo per trovare la felice coppietta, mi
ritornano in mente episodi in cui io e Luna, da piccole, giocavamo a
chi trovava per prima un ago nel pagliaio. Era un gioco semplice, lo
facevamo per lo più per esercitarci in questo particolare tipo
di incantesimi.
Il
ricordo mi fa sorridere quasi involontariamente. Ma presto accentua
solo la mia confusione.
Questo
ricordo non è più nitido di quanto possa dire di tutti
quelli che sono nati durante le mie emicrania. Anzi, forse l'immagine
di mia sorella è più sbiadita rispetto al litigio tra
me e Twilight.
Non
sto però molto a rifletterci, trovandomi presto davanti alla
porta di ingresso alla loro camera da letto. Fermo il mio passo e
busso delicatamente sulla spessa porta di legno, come il resto degli
immobili della casa.
Solamente
quando l'eco dello zoccolo che batte sulla porta arriva alle mie
orecchie mi rendo conto di un dettaglio. Una coppia, marito e moglie,
da soli nella loro stanza non lascia molto spazio all'immaginazione
su quello che possono stare facendo. Improvvisamente mi sento molto
imbarazzata, sensazione acuita quando verso la porta spostarsi verso
l'interno per fare uscire Flam.
Lo
stallone, tuttavia, una volta che mi riconosce sorride alzando
entrambe le sopracciglia “Oh, sindaco! Qual buon vento?”
“Sindaco?”
sento ripetere da dentro la stanza Applejack
“Buonasera.”
saluto, prima di ripensare a cosa possa fare una coppia isolata “Sono
per caso arrivata in un brutto momento? Posso ripassare...”
“Oh,
no- no! Si figuri! Anzi, prego, entri pure!” risponde
l'unicorno con i baffi, inaspettatamente euforico, mentre lascia lo
spazio per farmi entrare.
Messo
zoccolo nella stanza, mi volto verso Flam, trovando alle sue spalle
Applejack con vicino un tavolino in cui riconosco sparse le lettere
per lo Scarabeo. Sono tentata di sospirare sollevata, ma i misteri
per cui sono venuta qui mi trattengono.
“Scusatemi
se questa mattina sono dovuta andarmene via poco dopo il discorso
della Regina, ma non mi sono sentita molto bene sin da quando ho
aperto gli occhi questa mattina e sono andata subito a darmi una
sistemata.”
“Oh,
non c'è bisogno di giustificarsi per questo, sindaco
Celestia!” commenta subito le mie parole Flam
“In
verità, siamo stati così impegnati con la distribuzione
del sidro che nemmeno ci siamo accorti che se ne fosse andata!”
aggiunge Applejack, non appena il suo compagno termina di parlare
mentre lo affianca “Come si sente, in ogni caso?”
“Molto
meglio, grazie per l'interessamento.” rispondo, accentuando il
sorriso.
“Eheh,
ma certo che sta meglio. Se lei non è in grado di curarsi da
sola, chi lo farebbe?” commenta, ridendo divertita, la puledra
mentre indica il mio corno. A quanto sembra, pur essendo il sindaco
qui a Ponyville, devo essere conosciuta per le mie abilità
magiche.
“Cosa
la porta qui, in ogni caso?” cambia rapidamente discorso Flam,
pur riuscendo con la voce a non apparire sgarbato, e facendomi
tornare al reale motivo della mia visita.
“Sono
venuta perché volevo farvi un paio di domande, sebbene un po'
personali, su voi due... mi permettete?”
“Be',
dipende...” inizia Applejack
“...
quanto
personali?”
conclude Flam.
La
complicità in quella coppia e il modo in cui mi rispondono fa
nascere in me il desiderio di riderci sopra, ma con un leggero sforzo
di buona volontà riesco ancora a trattenermi e subito mi
correggo “Oh, nulla di troppo
personale...
è solo che ho un vuoto di memoria ed avendo ufficializzato io
la vostra unione mi chiedevo se avrei potuto domandarvi come vi siete
conosciuti.”
Ho
dalla mia parte il vantaggio di conoscere abbastanza bene i fatti
avvenuti nella realtà che non riesco a dimenticare del tutto,
quindi posso permettermi di essere molto indiretta nelle mie domande
ed arrivare comunque ad ottenere le risposte che cerco.
I
due sposini si scambiano un'occhiata complice, forse cercando di
immaginarsi il perché mi interessi, se l'ho rimosso dalla
mente. Ma si tratta di una pausa di pochi secondi, prima che mi
raccontino l'intera storia.
“È
stato molti anni fa, quando cadde quel brutto inverno che aveva
causato diversi problemi con le numerose precipitazioni che lo
avevano caratterizzato. Questi danni avevano colpito anche la
Fattoria e ripararli aveva richiesto molto più tempo di quanto
ci aspettassimo. Per colpa di questo ritardo, dunque, la stagione del
sidro rischiava di saltare.”
Dopo
il prologo narrato da Applejack, Flam prosegue “Nemmeno io e
mio fratello che la stavamo cavando meglio: il Super- Speedy- Cyder-
Squeezy- 6000 aveva dei difetti e proprio mentre stavamo passando in
questa cittadina alla ricerca di un posto dove riparare la macchina,
siamo finiti qui al Giardino Dolicimele.”
“Avevano
bisogno di un aiuto per riparare la loro macchina- come- si- chiama e
non esiste in tutta Equestria un aneddoto in cui un Apples si sia
rifiutato di aiutare un altro pony in difficoltà! E anche se
solo Apple Bloom sembrava comprendere come funzionasse quella
diavoleria che avevano con loro, la mia famiglia non ha certamente
fatto eccezione nei loro confronti!”
“Esatto,
la mia cognata è davvero portata per quanto riguarda la
meccanica. Anche se il suo Cutie Mark si riferisce a ben altro, è
stata in grado di apportare anche alcuni miglioramenti con l'aiuto
mio e di mio fratello al 6000, aumentando così le prestazioni
del trenta per cento ed eliminando il difetto precedente che ci aveva
portato in quella situazione.”
La
precisazione di Flam mi porta a considerare un altro nuovo dettaglio:
il Cutie Mark di Apple Bloom.
Istintivamente
ricordo un'occasione in cui incontrai le sue amiche senza i propri
simboli di bellezza, ma una nuova fitta, questa volta passeggera ma
comunque dolorosa, come un buffetto alla tempia, mi ricorda come
adesso tutte e tre abbiano già trovato i loro talenti, tutte
in ambienti inaspettati.
Scotaloo
è una rinomata artista, i suoi quadri sono venduti in tutta
Equestria.
Sweetie
Belle è un'affermata giornalista, con la fama di essere in
grado di trovare ovunque una storia.
Infine
Apple Bloom è... un astro nascente del Kung Fu?
Trattengo
a stento lo stupore di questa rivelazione, come il dolore che mi
provoca, e mi concentro piuttosto sul proseguimento della storia su
come abbiano fatto i due pony avanti a me a conoscersi e ad iniziare
una relazione amorosa.
“Naturalmente
in quel periodo rimasero entrambi qui alla fattoria, il che fu
un'occasione per conoscersi meglio. Da lì siamo passati
all'uscire assieme, poi prendere qualcosa all'Angolo Zuccherino...”
“...
fino a che il Super- Speedy- Cider- Squeezy, divenuto 8000 grazie
alle migliorie apportate dal lavoro di squadra, non è stato
ultimato.”
“Da
un lato ci dispiaceva mandarli via ma loro, visto che la stagione del
sidro era ormai alle porte e noi invece eravamo in un grossissimo
ritardo, si offrirono di ricambiare la nostra ospitalità
aiutandoci usando la loro stessa macchina.”
“In
questo modo riuscimmo a creare abbastanza sidro per tutta Ponyville,
impiegando meno della metà del tempo e nacque così la
nostra collaborazione!”
“Grazie
alle loro conoscenze di meccanica e al talento di Apple Bloom siamo
riusciti a potenziare la produzione, arrivando a recuperare
addirittura le aree del Giardino Dolcimele abbandonate da tempo o
infestate!”
“Esatto!
Il Super- Speedy- Cider- Squeezy 8000 è stato solo l'inizio e
ad ogni nuova macchina che abbiamo creato assieme, unita alla
tradizione contadina degli Apples, i nostro affari sono andati a
gonfie vele.”
“Lavorando
assieme dunque abbiamo cominciato a frequentarci ancora più di
prima e, prima che ce ne accorgessimo, eravamo sposati.”
concluse Applejack, osservando alla fine del discorso il marito con
lo sguardo tipico della moglie felice
“Eyup!”
esclamò Flam, ricambiando lo sguardo della moglie mentre
faceva il verso a Big Machintosh.
Più
che alla loro storia, e ai loro modi forse un po' smielati di
raccontarla, alternandosi i periodi e accentuando i toni romantici,
il mio interesse è speso dietro l'analisi di quanto mi abbiano
appena detto. O meglio, di quello che non
mi
hanno detto.
In
quell'aneddoto manca infatti anche il minimo accenno agli Elementi.
Non mi hanno mai parlato ne' degli artefatti in questione, tanto meno
dei loro utilizzatori. A giudicare da quello che ho saputo finora, è
logico pensare che nemmeno loro li abbiano mai visti.
“Vi
ringrazio.” rispondo, cercando di mantenere l'aria di chi è
interessato, prima di passare ad un altro argomento “E ditemi,
conoscete una certa Twilight Sparkle?”
“Sparkle?”
ripete Flam, alzando un sopracciglio
“Non
è lo stesso Sparkle che combatte nell'Arabia Sellata? Quello
che ha dato il suo nome alla propria divisione?” ipotizza
dunque Applejack “So dell'esistenza della Divisione
Sparkle,
ma mi sfugge il nome del comandante...”
“No,
no, gli Sparkle sono una nobile famiglia di Canterlot, quella a cui
abbiamo spedito quelle mele caramellate poco tempo fa. Quello della
divisione è un omonimo!” la corregge allora Flam,
sebbene sia forse ancora più concentrato della moglie.
“Hai
ragione!” esclama Applejack portandosi uno zoccolo sulla fronte
“Forse faccio confusione con la guardia del corpo della
Regina.”
Mentre
seguo la loro discussione, mi viene naturale escludere che stiano
parlando della stessa Twilight che sto cercando: se le mie memorie
non sono sbagliate, dovrebbe sì avere un qualche parente
militare, ma lei che percorre lo stesso sentiero mi sembra poco
naturale, quasi assurdo “Non credo si tratti dello stesso pony
che sto cercando, comunque grazie ancora.” affermo dunque anche
a voce alta i miei dubbi, prima di passare ancora ad altro “Conoscete
invece Pinkie Pie, Rainbow Dash, Fluttershy e Rarity?”
“Tutti
conoscono
Pinkie Pie!” esclama Flam, ridendo come se gli avessi appena
fatto una domanda ovvia
“Rainbow
Dash, invece, è una nostra cliente affezionata. È un
po' sbadata, ma è un bravissimo pony. Teniamo sempre un
boccale di sidro da parte per lei!” mi confida quindi Applejack
“Fluttershy,
invece, è quel pegaso che vive al limitare della Everfree
Forest con tutti quegli animali... credo passi più tempo con
loro che con i pony, nulla da meravigliarsi che sia mezza matta!”
“Rarity,
invece, proprio non ho presente chi possa essere...” conclude
Applejack, assumendo un fare pensante prima di voltarsi verso Flam
ipotizzando “Non è lo stesso pony che lavora al Penne
e Sofà?”
“No,
no, quello è Davenport... Rarity forse è quella che
mette la musica alle feste...”
“Ma
chi, Vynil?”
In
mezzo a quella confusione faccio due conti per elaborare quanto
scoperto: so che Rarity è una stilista affermata, in fondo ho
appuntamento con lei questa sera, perciò la scarsa conoscenza
tra lei e gli Apples penso sia dovuta al fatto che questi ultimi non
siano mai stati grandi cultori di moda.
Tuttavia,
Flam ha anche descritto Fluttershy come mezza
matta...
cosa avrà voluto dire?
Ripromettendomi
di andarle a fare visita più tardi per fare luce su questo,
concludo con un'ultima domanda che potrebbe darmi un'altra pista da
seguire nelle mie indagini “Vi ringrazio infinitamente per il
tempo concessomi, e mi scuso se salto di pan in frasca, ma avrei solo
un'ultima domanda da porvi. Non è inerente con quanto abbiamo
detto finora ma, per ragioni che ancora non posso spiegarvi, ho
bisogno che mi diciate quello che sapete sugli Elementi
dell'Armonia.”
“Elementi
dell'Armonia?” ripete Flam, guardandomi come se avessi
improvvisamente iniziato a parlare in un'altra lingua
“Di
che si tratta, roba magica?” ipotizza Applejack, mostrandomi
così che nessuno di loro ne ha mai sentito anche solo parlare.
Proprio come temevo.
Trattenendomi
dal farle notare che il suo compagno, un unicorno, sembra
dall'espressione capire ancora meno di lei per quanto riguarda la
magia, annuisco con il capo dicendo “Una specie... davvero non
ne avete mai sentito nominare?”
“Mai,
nemmeno una volta. Mi sono sempre più interessato ad altri
tipi di magie, come la meccanica!” ammette dunque Flam,
agitando sconsolato il capo
“Se
però di magia si tratta dovrebbe rivolgersi a Fluttershy!”
mi suggerisce dunque Applejack, con il tono di chi ha appena avuto
un'idea geniale.
“Fluttershy?”
ripeto, questa volta non trattenendo la sorpresa. Passi un unicorno
che non si interessa di magia, ma come fa un pegaso a lanciare
qualsivoglia incantesimo?
“Sì,
Fluttershy!” ripete tuttavia Applejack, convinta del suo dire
“Non è una magia che può riprodurre un altro
unicorno... è forse un po' lunatica, per via dei suoi pochi
contatti con il mondo esterno, ma quella Fluttershy sicuramente sa il
fatto suo! Non le rivelo nulla, Sindaco Celestia, ma se ha bisogno di
sapere cosa sono questi Elementi, lei saprà risponderle quasi
per certo!”
Annuisco,
salutando gli sposini e lasciando la sala poco dopo.
Fluttershy
sarebbe stata la mia prossima destinazione prima di andare al
Carousel Boutique, questo lo avevo deciso ancora prima di parlare con
gli Apples, ma dopo il mio incontro al Giardino Dolcimele la mia
curiosità di andarla a trovare è ancora più
grande.
Pinkie
Pie è più lunatica di quanto ricordassi, forse per via
della sua perdita Rainbow Dash sembra il tipico teppista disadattato,
con tutte quelle cicatrici, Applejack e Flam vivono felicemente
assieme e Fluttershy sembra essere diventata una sorta di
incantatrice... cos'altro devo ancora aspettarmi di vedere?
Esco
dal giardino dolcimele che un nuovo dettaglio mi colpisce.
Il
sole sta tramontando.
Sono
stata così impegnata finora che non ci avevo pensato, ma
vederlo muoversi da solo mi colpisce come una pietra. Perché
io non sto influenzando i suoi movimenti.
Ma
se non sono io a gestire i cicli solari, allora chi è?
Agito
la testa, ingoio a forza i miei dubbi e spalanco le ali per spostarmi
presto verso la pegaso che vive al limitare della Everfree Forest.
Non devo distrarmi, per quanto questo mondo mi sembri nuovo, non
posso permettermi di farmi distrarre troppo da ogni stranezza che
incontro?
Tuttavia
i miei piani subiscono una brusca interruzione quando una voce nota
vicino a me grida con tutto il fiato “Ah, eccola finalmente!”
Voltandomi
riconosco Assistant Mare galoppare velocemente verso di me, reggendo
tra i denti un'agenda. Arriva al mio fianco nell'arco di pochi
secondi.
Non
ci vuole certo un grande intuito per capire di cosa si tratta “Non
dirmelo... l'appuntamento, vero?”
In
mezzo a tutte le stranezze e le novità che ho potuto
incontrare in questa strana giornata di ricerche, Rarity sembra non
essere affatto cambiata: non appena io e la mia assistente arriviamo
al Carousel Boutique, ci accoglie con un ampio sorriso e
professionalmente comincia a prendermi le misure per l'abito da fare.
Probabilmente
scambieremmo anche due parole durante tale processo, ma è il
pony terrestre con me che sembra voler tenere banco.
“Mi
dica, sindaco, perché si è voluta rivolgere a questi
pony?” mi chiede, mentre Rarity prende silenziosamente le
misura dell'attaccatura delle ali al costato con l'aiuto di un metro.
“Perché,
non dovrei?” chiedo di rimando, fraintendendo cosa lei voglia
dire.
“Non
intendevo questo... voglio dire, è da stamattina che mi sembra
un po' strana e adesso, di punto in bianco, vuole cercare sei pony,
di cui uno che non è mai stato qui a Ponyville, senza alcun
collegamento tra di loro e continua a chiedere in giro informazioni
riguardo qualcosa come gli Elementi dell'Armonia. Cosa le sta
succedendo? Qualcosa la turba? Perché insiste?” mi
spiega allora.
È
molto preoccupata, lo sento dalla sua voce. Deve esserlo molto, per
indagare su cosa io abbia fatto questo pomeriggio. Una parte di me
vorrebbe rassicurarla dicendole la verità, ma dall'altra parte
so già che farlo significherebbe farla cadere nel panico.
“Ho
letto di questi Elementi dell'Armonia in un libro.” dichiaro.
In questo momento, Rarity sta chiudendo la base su cui costruire
l'intero abito, cucendo sopra al garrese. Stranamente, quando uso la
scusa degli Elementi, la sento saltare un punto.
Si
tratta solo di un istante, prima che torni al lavoro e istintivamente
immagino che l'esitazione sia dovuta ad un dubbio, rapidamente
superato.
Così
proseguo nella mia scusa “Ho letto qualcosa al loro riguardo e
mi chiedevo se i pony con cui ho parlato potessero sapere qualcosa di
più al riguardo.”
“Ma
perché proprio loro? Voglio dire, non poteva chiedere a Mr
Waddle in biblioteca? Se ha trovato questi Elementi in un libro,
allora lui potrà sicuramente aiutarla meglio di chiunque
altro!”
Il
suo ragionamento non fa una piega. Come giustificare il fatto che sia
andata ad interrogare su un argomento così sconosciuto a dei
pony che non hanno alcun legame tra di loro?
Fortunatamente
Rarity mi salva da questa situazione cambiando discorso “Tutto
questo cercare deve averla stancata, sindaco Celestia. Una volta
finito qui, posso consigliarle di passare un paio d'ore alla Spa? Le
pony laggiù fanno miracoli!”
Queste
parole mi fanno sorridere, e non solo perché mi hanno tolto da
una situazione imbarazzante. Infatti presto sia la mia assistente che
lei cominciano a riempirmi di nozioni su quanto sarebbe costruttivo
se passassi un paio d'ore, domani, al centro di bellezza.
Rarity
non avrà mai sentito parlare degli Elementi dell'Armonia, ma
per il resto non è assolutamente cambiata. Questo è per
me molto confortante, special modo dopo una giornata dove per ogni
passo avanti nella mia ricerca ne ho fatti due indietro.
Provo
comunque, tra una chiacchiera e l'altra, a chiederle qualcosa, ma
ottengo soltanto conferma di come non sia cambiata. Anzi, forse senza
le sue amiche è ancora più concentrata sul suo lavoro.
Gli unici argomento che le sembrano interessare sono la moda e i
trattamenti di bellezza. Ignora persino dove si trovi l'Angolo
Zuccherino!
Terminiamo
di prendere le basi per l'abito e una volta usciti dal negozio mi
rendo conto che ormai è tardi. La luna è alta nel
cielo, la visita a Fluttershy dovrà aspettare domani.
Naturalmente,
quando ho provato ad accennare a lei, Rarity ha confessato di non
avere idea di chi stessi parlando, mentre Assistant Mare mi ha solo
ripetuto quello che ho scoperto su di lei fino ad adesso.
Le
mie indagini, per quanto numerose, stanno portando tutte a niente e
qualcosa mi dice che questi misteri non siano che la punta
dell'iceberg.
C'è
qualcosa sotto a tutta questa faccenda, qualcosa di grosso ma ancora
troppo in profondità perché possa realmente capirne le
misure.
Questa
consapevolezza mi pesa come dei sassi nello stomaco.
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