Mia madre è un alieno

di Matih Bobek
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" Cos'è? Cos'è sto rumore?" ti svegli all'improvviso, sudato e confuso. Non sei ancora in grado di capire cosa sta accadendo. Avvolto nelle coperte cerchi di comprendere la fonte del rumore. Ti giri, ti alzi, ti guardi attorno e ti sropicci gli occhi. Ancora non riesci vedere bene per via del solito dannato raggio di luce che punta dritto al tuo cuscino. " Che ore sono?" prendi il cellulare: sono le 7 del mattino. Ad un tratto, distingui una sagoma, una specie di anfora fluttuante spalmata sulla finestra. Non capisci cosa sia. La luce è troppo forte. Non vedi nulla. L'anfora si muove. E' sollevata dal terreno, ma non fluttua. C'è qualcosa sotto che la sostiene. Lo strano essere continua a muoversi, ripete sempre lo stesso gesto, come se stesse spalmando mostarda sulla finestra. Ma che senso ha? Cerchi di parlare, di comunicare col mostro dello spazio, ma non ti esce nessun suono, dopotutto, sono le sette, e si sa, la pigrizia trionfa. Il mostro continua a emettere strani suoni, ma ora sembra parlare, sembra voglia comunicare, lo sai, cerca di dirti qualcosa. Non sei sicuro, ma percepisci qualcosa come " uongiono auore diamma". Una lingua straniera, una di quelle che spiega il libro di linguistica: Swahili, Telugu, Tamil...  Quanta confusione. Piano piano, l'occhio inizia ad abituarsi alla luce, e la figura sembra assumere dei contorni definiti. Ecco, ecco, ora è chiaro, si vede, la vedi:
" Mamma!"
" Amore di mamma!"
" Perchè fluttui?"
" Sto lavando i vetri? Non vedi?" Ah, sta sopra una sedia.
" Alle 7 del mattino? In camera mia? MENTRO STO FOTTUTAMENTE DORMENDO? Non c'erano altri vetri da pulire?" 
" No, è dalle quattro che pulisco casa. Ho quasi finito! Mancava solo camera tua, tanto non faccio rumore!" Noooo, per niente, sembra che sta strizzando le palle ad un ghepardo, non disturba per niente!
" Insomma mà... mi hai svegliato."
" Tanto ti devi preparare, se ti sveglio alle sette o alle nove non cambia nulla."  Quindi se mi sparo in bocca ora, che differenza fa? Tanto prima o poi devo morire!
" Ma preparare per cosa?" sono talmente rincoglionito che non so nemmeno che giorno è oggi.
" Non ti ricordi?" Qualsiasi cosa sia, c'è sicuramente un motivo per cui l'ho rimossa.
" No... ho paura di ricordare, ora come ora."
" Oggi è Natale, amore di mamma, tanti auguri!" 
Oddio. Natale. L'incubo fatto festa. Ecco perchè l'hai rimossa. All'improvviso, una via crucis di immagini irrompono nella tua mente, ti macchiano il pensiero di sangue e terrore. Solo tu so cosa ti aspetta. Solo tu.

Scusate il ritardo, ma gli impegni universitari mi stanno sommergendo.

L'episodio precedente, è stato modificato di recente, e non è ancora concluso. Provvederò non appena mi sarà possibile.




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