Flashpoint
– Princess Celestia
CAPITOLO
6: Il Dovere Di Una Principessa
Follia.
È pura follia!
“Cosa?”
chiedo, talmente sorpresa da tramutare questa domanda in un
gridolino.
“Hai
sentito benissimo.” mi risponde Twilight con sufficienza,
dandomi le spalle mentre resta a studiare il diorama avanti a lei
come alla ricerca di qualcosa.
Rimango
a guardarla a bocca aperta, incapace di pensare a cosa dirle. Avevo
ormai compreso quanto lei fosse determinata, ma gli ultimi eventi
sono riusciti a sorprendermi lo stesso.
“Ma
non ti preoccupare.” prosegue dopo poco Twilight. Nonostante le
sue parole seguenti, non riesco affatto a tranquillizzarmi “La
Divisione Sparkle non è diventata l'élite dell'élite
di Equestria arruolando ogni pony che entrava nella mia tenda. Starai
nelle retrovie a dare supporto, mentre i miei soldati faranno il
resto.”
A
quelle parole ricordo, come un brutto sogno, quanto l'attacco finale
delle forze di Twilight contro la capitale dell'Arabia Sellata sia
prossimo.
“Tu
resterai con me?” le domando subito, sperando che la giovane
unicorno non metta a rischio la sua vita, quando il fato di Equestria
dipende dal fatto che lei attivi di nuovo gli Elementi dell'Armonia.
Twilight
torna a guardarmi, questa volta fulminandomi con lo sguardo “Mai!”
ringhia, a denti stretti “Sono più di dieci anni che
questa guerra va avanti. Ha una singola idea di quanti soldati, di
quanti compagni, siano caduti per arrivare a questo giorno?”
Tra
di noi cala il silenzio. Nei suoi occhi vedo nitidamente un ardore
che mi spaventa.
“Ogni
metro... ogni metro che abbiamo conquistato fino ad oggi, è
stato preso con il sangue di soldati, soldati di Equestria! Pony,
pegasi, unicorni e mutanti, sono caduti perché potessimo farla
finita. Ho intenzione di onorare il sacrificio di ognuno di loro
impegnandomi non solo nella mia tenda, ma anche nella prima linea,
dando a tutti i miei soldati l'esempio che hanno bisogno per essere
migliori di quanto siano. Questo significa
essere il Gran Generale di Equestria!”
Twilight
parla scandendo bene ogni parola, come se stesse recitando il
discorso per incoraggiare le sue truppe. Sarà anche più
dotata dal punto di vista fisico rispetto all'unicorno che conoscevo,
ma comunque arriva con la testa al mio petto. Nonostante la
differenza di altezze tra noi, lei con il suo sguardo riesce a farmi
sentire piccola, di fronte al suo senso del dovere.
Nessuna
tra noi parla. Nonostante la soggezione del suo sguardo, lo ricambio
con tutta la mia determinazione. Ho preso un voto più di mille
anni fa, un impegno che mi sarei sempre impegnata a difendere
Equestria da qualsiasi minaccia. E anche se quella che sto vivendo
adesso è una situazione che non mi sarei mai aspettata, non
romperò quel voto.
Il
mio sguardo è sufficiente per far confessare a Twilight, con
un filo di voce “E poi... il Campione dell'Arabia Sellata è
oltre quelle mura. E lui è mio!”
Deglutisco,
ascoltando la ferocia con cui quelle parole vengono pronunciate. Una
durezza che potrebbe impressionare persino il colossale Iron Will.
“Twilight...”
sussurro, agitando lentamente il capo.
Purtroppo
la mia studentessa mi interrompe prima che possa pronunciare una sola
sillaba di più.
“Tenente
Trixie!” strilla, arretrando di un paio di passi e staccando lo
sguardo dal mio.
A
quelle parole, nel giro di pochi secondi, fa il suo ingresso nella
tenda l'omonimo unicorno. Tuttavia, vedendola per la prima volta,
sembra che nemmeno lei si sia salvata dalle modifiche che il
maleficio di Discord sembra aver provocato.
La
criniera dell'unicorno azzurro ha il ciuffo davanti al muso tagliato
di netto poco oltre la fronte, ridotto a poco più di una
frangia. Le vesti da maga sono scomparse per lasciare posto a degli
spallacci in tessuto rigido viola dai bordi dorati con diverse
strisce lilla che le passano lungo il dorso fino a superare la
groppa.
Ma
più delle vesti, il suo cambiamento si vede negli occhi.
Nel
suo sguardo è completamente estinto l'ego che la
caratterizzava, lasciando lo spazio allo stesso atteggiamento vitreo
visto di chiunque altro abbia incontrato finora nell'accampamento.
Ma
nessuna di queste modifiche mi colpisce come quando, con sommo
orrore, noto una grossa cicatrice sull'anca che le deturpa il Cutie
Mark, mascherandolo dietro una lunga spirale.
“Mi
ha chiamato, Gran Generale?” domanda lei atona, senza reagire
alla mia presenza in quella tenda come se nemmeno mi vedesse, benché
sia proprio di fronte a lei.
“Porta
il nuovo arrivato al suo alloggio. Io ho del lavoro da fare, qui.”
Queste
sono le nostre parole di commiato con il Gran Generale Sparkle.
Seguo
Trixie lungo l'accampamento, indecisa su come iniziare una
conversazione con lei: tante sono le mie domande ed è
estremamente difficile scegliere da quale cominciare. La giumenta
avanti a me, di contro, prosegue con il capo chino. Non mi ha ancora
rivolto la parola da quando è entrata nella tenda, nemmeno per
avvisarmi di seguirla.
Dopo
alcuni momenti di imbarazzante silenzio, passato a studiare come
aprire la conversazione, riesco finalmente a decidermi. Rompo così
il ghiaccio “Trixie, posso chiederti...”
“Non
giudichi il Gran Generale da quello che ha visto.” mi
interrompe lei, senza guardami ma interpretando abilmente il mio
pensiero “Lei sarà venuta qui per evitare che si
combatta. È molto nobile da parte sua. Ma il Gran Generale ha
visto cosa questa guerra portava e ha dedicato la sua vita a
combattere perché tutto questo finisca. Non è nobile
anche questo?”
Non
ribattei a quelle parole. Trixie stava proponendo una chiave di
lettura che pareva quasi voler giustificare il suo modo di agire.
Ciò, più che spingermi a riflettere, mi sorprende: di
tutti i pony di Equestria, non mi sarei mai aspettata di sentire
proprio Trixie Lulamoon prendere le difese di Twilight.
“Lei
vuole solo che questa guerra finisca presto.Vuole questo e la sua
vendetta.” prosegue in ogni caso lei, in maniera piuttosto
flemmatica nonostante il contenuto delle sue parole “Il
Campione dell'Arabia Sellata è lo stesso pony che ha quasi
ucciso suo fratello. Riserva il suo incantesimo finale per lui.”
“Incantesimo
finale?” ripeto, non capendo
“Nessuno
sa cosa sia di preciso. Pare lo abbia provato solamente in un paio di
occasioni per perfezionarlo, ma nessuno dei suoi nemici è
stato in grado di dire cosa sia successo dopo e il Gran Generale non
ha mai confermato nessuna voce. Si sa solo che esiste ed è il
colpo che si riserva da quando è diventata Gran Generale per
quando sfiderà il Campione dell'Arabia Sellata.”
Non
è sicuramente un comportamento che approvo, ma quella difesa
così spontanea per un pony come la Twilight di questo mondo da
parte di colei che dovrebbe essere la sua più grande rivale mi
incuriosisce. Per molti versi si tratterebbe di un rapporto simile al
mio con Queen Chrysalis.
“Quali
sono invece i tuoi rapporti con Twilight?” domando allora, pur
cambiando radicalmente argomento.
Senza
scomporsi, la giumenta risponde “Ho incontrato il Gran Generale
diversi anni fa, quando ancora giravo per il regno di Equestria
facendo spettacoli in piazza.” comincia a raccontare “La
Grande e Potente Trixie, così mi facevo chiamare.”
sottolinea, fermandosi un istante per mettersi in posa con uno
zoccolo e lo sguardo verso l'alto, con un'espressione raggiante in
volto. Quel titolo sembra che le riporti alla mente bei ricordi.
Tuttavia,
così come quell'espressione è apparsa, cambia ancora
più rapidamente. L'unicorno torna con gli zoccoli a terra e
aggiunge “Poi lei mi fece notare che la mia grandezza era
nella media e, dopo un incontro di magia, che non ero nemmeno così
Potente quanto affermavo di essere.” la sua voce, da
sognante, piega verso una nota molto più malinconica.
Evidentemente l'umiliazione ricevuta deve averle fatto male.
“E
il tuo Cutie Mark...” propongo, ipotizzando così da dove
arrivi quella cicatrice.
Lei
reagisce impulsivamente andandosi a coprire la cicatrice con la coda
“No... il Gran Generale mi sconfisse in duello, ma non oserebbe
mai fare qualcosa di simile. È stato un soldato dell'Arabia
Sellata: per loro, noi di Equestria portiamo soltanto violenza e
tirannia perciò sono molto agguerriti quando combattono.
Questo colpo era diretto alla mia testa, l'ho schivato per un pelo.”
Sebbene
la confessione di Trixie mi faccia rabbrividire, la citazione sui
pessimi rapporti tra il regno di Equestria e il sultanato dell'Arabia
Sellata mi fa ricordare quanto abbia letto nel libro sulla storia di
questo regno, distorto dalla magia di Discord. Così, anche per
distrarre l'unicorno da ricordi così funerei, ne approfitto
per approfondire un particolare che mi è sempre sfuggito “Per
quale ragione temono tanto Queen Chrysalis ed Equestria? Ti è
mai parso un regno tirannico?”
“No,
niente affatto!” esclama prontamente Trixie, prima di spiegare
“C'è stato qualcosa... qualcosa tra Re Sombra e Queen
Chrysalis, che tutti ignoriamo. È questo mistero che ha
portato alla guerra.”
Altre
verità nascoste, dunque. Proprio quello di cui ho bisogno,
adesso che sto camminando a tentoni nel buio. Cionondimeno, può
essere utile sentire “Spiegati meglio, per favore”
“Te
l'ho detto, si ignorano i particolari.” mi ripete lei, agitando
il capo sconsolata “È più una leggenda che si
narra, soltanto la convinzione in merito che sfoggiano i soldati
dell'Arabia Sellata ha impedito che cadesse nel dimenticatoio.”
Rammento
le parole che avevo letto sul libro di storia. Forse riguarda anche
il motivo per cui ci sono poche informazioni inerenti quel periodo
“Di cosa si tratta?” insisto
Trixie
si guarda un poco intorno, come se quello non fosse un argomento di
cui si possa discutere liberamente, ma alla fine svuota il sacco
parlandone normalmente “Si dice che Re Sombra, al culmine della
guerra tra l'Impero di Cristallo ed Equestria, abbia risvegliato un
potere sconosciuto. Un potere così terribile che ha costretto
Queen Chrysalis a esiliare l'Impero di Cristallo e il sultano
dell'Arabia Sellata, così come il suo popolo, è
convinto che si tratti di qualche potente incantesimo e vorrebbe
riportarlo alla luce. Allo stesso tempo, forte di questa leggenda,
accusa la nostra regina di non aver voluto permettere ai pony di
cristallo di usare questa nuova magia perché temeva che
avrebbe potuto surclassare la sua.” terminato di raccontarmi
quei fatti, l'unicorno esprime nuovamente il suo scetticismo “Ma,
come ti ho già detto, sono solo leggende.”
“Non
sembri dare molto affidamento a questo mito.” noto a voce alta,
basandomi sul tono con cui lei mi ha raccontato tutto questo.
“È
così. Tutto quello che sappiamo è che Queen Chrysalis
ha fatto sparire l'intero Impero di Cristallo e che nel giro di un
decennio è scoppiato il conflitto tra Equestria e l'Arabia
Sellata. Conflitto che è durato per altrettanto, purtroppo!”
Faccio
un rapido conto. Non solo ho diverse domande su Discord, da come
abbia fatto a liberarsi dalla sua prigione al disegno che segue per
modificare Equestria in questo modo, numerosi dubbi
sull'atteggiamento eccessivamente composto di Twilight, il
collegamento che c'è tra Rarity e Queen Chrysalis, il perché
quest'ultima tenga sempre un occhio puntato su di me... ora si è
aggiunto alla lista questo mistero su cosa Re Sombra possa avere
scoperto.
Trixie
è scettica al riguardo, ma il mio istinto e le mie
reminiscenze su Re Sombra suggeriscono che invece qualcosa sotto deve
esserci.
Sospiro,
mentre penso con un certo disappunto che per ogni passo in avanti che
compio nella ricerca di un modo per riportare Equestria al suo status
originale sembra che ne ne compia due indietro.
I
miei pensieri vengono interrotti dalle parole di Trixie, la quale fa
per riprendere il cammino concludendo “In ogni caso, da quando
ho avuto questa cicatrice, il Gran Generale mi ha rilegata come
Addetta all'Armeria. Credo che a questi punti nemmeno si fidi più
di me.”
Il
tono via via sempre più depresso dell'unicorno mi colpisce. È
per me la goccia che fa traboccare il vaso.
La
fermo poggiandole uno zoccolo sulla spalla, accompagnando quel gesto
con un invito “Fermati. Voglio fare un'ultima cosa.”
Trixie
si gira nuovamente verso di me, fissandomi incuriosita chiedendosi
cosa abbia intenzione di fare.
Io,
lentamente, avvicino il corno alla cicatrice fino a toccarlo con la
punta.
Non
appena avviene il contatto, la vecchia ferita si illumina di un tenue
alone giallo e i lembi della carne dell'incantatrice si allungano
fino a restituire al suo fianco l'aspetto originale.
L'unicorno,
a quella vista, sgrana gli occhi e guarda il suo Cutie Mark come se
lo avesse appena ricevuto balbettando “Io... io...”
Sorrido
alla sua sorpresa “È il minimo che possa fare.”
quando poi i nostri sguardi si incrociano di nuovo e io le carezzo la
testa con lo zoccolo come se fosse mia figlia, aggiungendo “Forse
la tua grandezza fisica sarà davvero nella media e la tua
potenza non di alto livello, ma ascolta attentamente quello che sto
per dirti: la grandezza di un pony non si misura dalla forza che
possiede. Non è questione dell'esercito che guida, di quante e
quali magie sia in grado di compiere, oppure quali avventure abbia
vissuto. La forza di un pony si misura dalla forza del suo cuore e
nient'altro. E, fidati, da quello che ti ho visto fare e dire fino ad
adesso... tu ne hai da vendere.”
Trixie
ancora non reagisce, ma noto che le si stanno inumidendo gli occhi.
“Anche
in mezzo a tutto questo, dopo tutto quello che hai passato, puoi
ancora essere La Grande Trixie, se soltanto lo vuoi.”
“Io...”
ripete ancora lei, con gli occhi lucidi, prima di abbracciarmi
aggrappandosi alla radice del collo, cingendolo con le zampe
anteriori “Grazie, Sindaco Celestia!” mi sussurra, quasi
singhiozzando.
“Chiamami
solo Celestia.” mi raccomando allora con un tono dolce,
ricambiando il gesto con una zampa.
Quella
felicità ritrovata espressa dall'unicorno riesce a farmi
dimenticare tutto l'orrore che ho intorno a me.
Ed
è allora che ho l'illuminazione.
Il
vero motivo per cui Queen Chrysalis mi ha spedita quaggiù.
“Quella
vecchia paraspiritella!” esclamo, quasi involontariamente,
mentre realizzo tutto questo, sgranando gli occhi per la sorpresa.
Non
c'è mai stata alcuna possibilità di convincere Twilight
Sparkle di tornare a Canterlot prima della fine del conflitto, questo
la regina lo sapeva fin dall'inizio. Però conosce
perfettamente anche l'orrore che si sta scatenando lì intorno
e vuole il mio aiuto!
“Scusi?”
chiede Trixie, staccandosi dall'abbraccio, confusa dalle mie parole e
facendomi tornare al presente.
“Oh,
nulla, nulla... pensavo ad alta voce.” cerco di giustificarmi,
prima di cambiare argomento “Comunque dammi del tu. Posso farti
qualche domanda su questo accampamento, ora?”
“Be'...
immagino di sì. Dopo quello che mi hai fatto, la Grande e
Ben Informata Trixie ti darà ogni informazione di cui
hai bisogno!” esclama lei, mettendosi in posizione rampante e
alzando uno zoccolo al cielo come se stesse compiendo un giuramento
sacro. Pare aver ritrovato il suo ego, il che mi solleva.
A
volte basta trovare le parole giuste per sollevare il morale di una
persona. Non è sempre semplice, ma non esiste tentativo che
non valga la pena compiere.
“Avrei
bisogno che tu mi mostrassi l'infermeria... e mi elencassi quali sono
i problemi che affliggono i singoli soldati qui al campo. Qualunque
problema, da un compagno perso ad uno zoccolo scheggiato. Nessuna
eccezione.”
Annuendo
alle mie parole, Trixie torna a terra e mi precede nel cammino,
dirigendosi verso la tenda da campo dove si trovano i feriti e anche
Rarity.
Forse
non ho con me l'appoggio degli Elementi dell'Armonia come lo avevo in
passato con mia sorella, ma posso ancora portare della gioia tra i
popoli di Equestria.
Posso,
perché sono una principessa.
E
rendere felici i miei sudditi è un dovere che non posso mai
scordare, o venire meno.
Arriviamo
in infermeria e la situazione è esattamente come temevo.
Una
lunga distesa di pony e mutanti, uno di fianco all'altro, fasciati e
doloranti, si allunga davanti a noi. Nei lettini, i dottori galoppano
a perdifiato da un paziente all'altro, agendo in maniera frenetica
ogni volta che qualcuno di loro da segni di peggioramento.
L'odore
di sudore, misto a sangue rappreso e rifiuti, riempie l'aria pungendo
le narici ed inumidendo gli occhi, mentre il suono dei lamenti dei
feriti e il rantolo dei casi più gravi fornisce un infernale
sottofondo mentre ci muoviamo tra i letti, alla ricerca di Rarity.
Questo
è tutto ciò che porta una guerra, nient'altro.
In
ogni caso, quando troviamo finalmente l'unicorno bianco, la troviamo
sdraiata su uno dei lettini intenta a dialogare con Spike.
Quest'ultimo è talmente rosso sulle guance che nemmeno con
della vernice potrebbe raggiungere una simile intensità di
colore.
Anche
Trixie sembra notarlo e si avvicina a loro due chiedendo “La
Grande e Sorpresa Trixie chiede: Spike, non dovresti
essere con il Gran Generale Sparkle?”
Spike,
non appena sente la domanda, comincia a balbettare “Be', ecco,
io... uhm...”
La
sua incapacità nel continuare, mista al rapporto che c'è
tra lui e Rarity nella Equestria dove sono la principessa, non lascia
spazio a grandi dubbi. Sorrido pensando a come certe cose non cambino
mai, Discord o non Discord.
“Cuore
d'Oro si è pur sempre introdotta di nascosto nella tenda del
Gran Generale... se il Luogotenente è incaricato della sua
sicurezza, il minimo che può fare è assicurarsi delle
intenzioni dell'unicorno.” rispondo al posto di Spike,
volendolo aiutare a tirarsi fuori da quella situazione imbarazzante.
Immediatamente
il drago coglie la palla al balzo annuendo fortemente con il capo
“Sì! Sì! È esattamente quello che stavo
facendo.” ripete freneticamente.
Dopo
essersi giustificato un numero di volte appena sufficiente perché
noi presenti riusciamo a distinguere cosa stia realmente dicendo,
Spike pare finalmente ricomporsi per andare ad aggiungere con un tono
formale finto come un serpente zoppo “Comunque, la celestiale
creatur... ehm... l'unicorno Rarity non è pericoloso, posso
lasciarlo a voi, Sindaco Celestia.”
Mentre
parla, Spike gonfia il petto e fa la voce grossa. Evidentemente vuole
darsi un tono, ma purtroppo per lui quello che ottiene è
sembrare ancora più cucciolone di quanto già non sembri
nelle dimensioni ridotte in cui lo ricordo. A quanto pare il suo
aspetto più massiccio e la spada che tiene stretta
nell'artiglio non gli servono molto.
Vedo
Rarity sorridermi, sotto allo spesso strato di bende e cerotti che
l'avvolge.
Ammicco
verso di lei prima di rivolgermi a entrambi i membri della Divisione
Sparkle con me in quel momento “Vorrei chiedervi una cosa...
che tipo di magia usa il Gran Generale? Non ho mai visto nulla di
simile...”
“Ne'
mai lo vedrai!” esclama Spike, questa volta entusiasta almeno
quanto Trixie quando le ho ripristinato il suo Cutie Mark “Il
Gran Generale possiede una grande dote per la magia, seconda forse
solo a Queen Chrysalis stessa. Tuttavia si tratta di un enorme potere
ed è difficile gestirlo tutto, così lei ne usa gran
parte per controllare quei fasci di magia che hai visto nello scontro
con Rarity, o Cuore d'Oro che dir si voglia. Hanno lo stesso
principio di base di qualunque raggio che tu vedrai sparare da
qualunque unicorno, solo che lei, oltre a poterne evocare quanti ne
vuole contemporaneamente, riesce a immettere in questi abbastanza
potere da poterli anche gestire nella maniera che preferisce,
indirizzando i raggi a seconda della sua volontà o creando uno
dei ventuno incantesimi che ha inventato, chiamati Gli Arcani.”
Ascolto
la spiegazione del drago con interesse. Anche se può avere una
personalità molto diversa da quella che conoscevo, Twilight
Sparkle resta sempre una incantatrice estremamente portata.
“Ventuno?”
ripeto tuttavia, incuriosita di sapere più nel dettaglio le
nuove abilità apprese dall'unicorno, purtroppo al posto delle
nozioni sull'amicizia.
“Esattamente,
ventuno più una senza numero. L'arcano numero sedici, quello
che ha usato contro Rarity, è denominato La Torre.”
prosegue Spike mantenendo un tono eccitato “Si tratta di una
forma in cui lei alza ben ventiquattro raggi di magia perpendicolari
al terreno, prima che altrettanti paralleli alla superficie si
uniscano secondo il disegno ideato dal Gran Generale. Visto
dall'alto, questo incantesimo assume la forma del suo Cutie Mark, e
il simbolo della nostra Divisione. In ogni caso, una volta assunta la
forma ed imprigionato il suo avversario, da ogni giunzione parte un
altro raggio che colpisce il malcapitato. Il risultato, naturalmente,
è devastante: è un po' come se più di
cinquecento raggi magici lo colpissero simultaneamente.”
“Quell'unicorno
è resistito a La Torre?” domanda Trixie, con un
tono che fa sembrare quella domanda involontaria e fissando Rarity
come se lei non la potesse vedere ne' sentire.
Condizione
che la stilista le fa presto notare “Guarda che io sono ancora
qui!”
“Tsk,
la Grande e Accorta Trixie sa che sei qui, mica è
cieca o sorda!” esclama in risposta l'addetta all'armeria,
agitando uno zoccolo con sufficienza. Pare proprio che la sua
mancanza di fiducia fosse dovuta in gran parte alla fine che aveva
fatto il suo Cutie Mark. Mi domando se altri pony stanno patendo lo
stesso destino.
Qualunque
sia la risposta, cambio ancora argomento: c'è un altro punto
che mi preme di più sapere e la mia condizioni mi impedisce di
tergiversare “Posso farti una domanda personale, Luogotenente
Spike?”
Il
drago, sentendosi chiamare così, inizia nuovamente a gongolare
mentre risponde “Ma certo, Sindaco Celestia, qualunque cosa
desidera!”
“Come
vi siete conosciuti tu e il Gran Generale?” tendo ad ipotizzare
che, se la realtà è differente da come la ricordo io,
Spike non deve aver conosciuto Twilight all'accademia per unicorni
dotati come invece ricordo.
Il
dire del drago, infatti, mi da ragione “Vede, dopo il Massacro
dei Draghi che c'è stato tempo fa, molti di noi vivono
rintanati nelle lande più distanti possibile dalla civiltà,
ma ogni tanto anche a noi prende fame e ci muoviamo verso il centro
di Equestria per mettere qualcosa sotto ai denti. Nel mio caso
specifico, stavo cercando di prendere un paio di gemme, quando sono
stato aggredito da dei Cani Stana- Diamanti. Questi stavano per
conciarmi male, ero appena un cucciolo e non ero molto bravo a
difendermi, ma il Gran Generale intervenne e mi salvò la vita
schiacciando i cani.”
Detto
questo, Spike si da un veloce colpetto con la zampa libera sul
ventre, emettendo così una piccola fiammella verde dalla
bocca. Da questa si genera un foglietto, delle dimensioni di un
biglietto da visita, che viene preso al volo dal diretto interessato
perché poi me lo mostri “E, come prevede il mio Codice
d'onore Dragonesco, ciò mi ha messo in debito con lei. In
altre parole, lei mi ha salvato la vita e così io la devo a
lei. Solo che per esserle d'aiuto dovevo essere in grado di aiutarla
anche in battaglia, così mi ha fatto un incantesimo perché
fossi grande, e sopratutto forte, quanto un drago adolescente.”
conclude il drago, sfoggiando poi il suo fisico facendo particolare
attenzione perché Rarity potesse notarlo meglio di chiunque
altro nella tenda.
Difficile
per me soffocare una risata divertita.
In
ogni caso, ascoltato anche questo, ritorno al motivo per cui sono qui
e domando “Tutti i feriti della Divisione... sono raccolti
qui?”
“Esattamente.
Non è un bello scenario, ma i pony dell'Arabia Sellata
combattono come dei dannati del Tartaro e non si fermeranno mai fino
a che non uno di noi non cadrà.” conferma Trixie, mentre
Spike da fuoco al foglietto con una nuova fiammata, facendolo
sparire.
A
quelle parole annuisco con il capo e spalanco le ali.
“State
indietro.” invito a tutti quelli intorno a me, mentre mi
preparo ad alzarmi in volo per lo spazio che mi consente la tenda.
“Che
intenzioni hai?” mi chiede allora Spike, incuriosito
“Userò
le mie capacità per aiutarvi. Twilight Sparkle mi ha nominato
membro della vostra divisione e voglio rendervi questo inferno più
sopportabile.” spiego, attendendo ancora prima di iniziare ad
alzarmi in volo.
“E
che intendi fare?” domanda ancora il drago
“Sai
cosa significa il mio Cutie Mark?” chiedo, alludendo al sole
stampato sul mio fianco
“Un
sole? Credevo significasse la tua personalità solare e...
gasp!” sobbalza Spike, interrompendo il suo discorso a metà.
Reazione comprensibile, visto che sottintende un particolare che
stona clamorosamente con quello che dovrebbe essere la realtà.
“Come
fai a sapere della mia personalità? Non è la prima
volta che ci vediamo?” chiedo al luogotenente. In effetti nulla
ha fatto intendere che ci siamo mai visti prima. Anche nei miei
ricordi con Twilight al Gran Galà, lei e Spike non si erano
ancora incontrati, perciò la loro unione deve essere seguente
alla cessazione dei rapporti tra me e il Gran Generale.
“Ehm...”
mormora ancora il drago, facendo per andarsene “Non me ne ha
mai parlato il Gran Generale, questo è certo... ora, se mi
volete scusare, ho dei doveri da compiere... lì... molto
lontano... dall'altra parte dell'accampamento!” esclama infine,
muovendosi verso l'esterno con un passo che somiglia di più ad
una fuga.
Rimasti
soli, lascio questo episodio alle spalle, benché il fatto che
Twilight parli di me a Spike mi ponga altri dubbi. In questo momento
ho bisogno di essere concentrata e mi sforzo di liberare la mente.
Grazie
al mio cutie mark, ho abilità che vanno oltre il semplice far
spuntare il sole da sola, piuttosto che richiedere l'intervento di
più unicorni. Mi alzo in volo, forse non supero il metro di
altezza, ma per l'incantesimo che ho intenzione di lanciare è
più che sufficiente.
In
breve, una forte luce nasce intorno a me e comincia ad espandersi
avvolgendo tutta la tenda, accecando per un istante i presenti prima
di ritirarsi dopo un paio di secondi. Quando tutti riescono a
riprendere la vista, si accorgono che le loro ferite sono scomparse.
Osservo
i medici fissare increduli i valori di molti pony e mutanti attorno a
loro che fino ad un attimo prima erano in stato semi- vegetativo
riaprire gli occhi e muoversi increduli. Anche Rarity la osservo
cominciare a levarsi le bende con l'ausilio di zoccoli e magia.
“Sorprendente!”
esclama Trixie, non appena torno con gli zoccoli per terra.
Mi
volto verso di lei continuando a sorridere “Ora va e avvisa
tutti, pony o mutanti che siano, che sta per sorgere un nuovo sole su
questo accampamento. Basta malinconia, è ora di risollevare il
morale delle nostre truppe.”
Come
termino il mio discorso, Trixie porta uno zoccolo sulla fronte
esclamando “La Grande e Attenta Trixie riferirà!”
prima di andarsene.
Rimaniamo
perciò solo io e Rarity, quest'ultima che commenta la scena
appena svolta con tono sarcastico “Tesoro, così facendo
mi fai sentire l'ultima ruota del carro!”
Mi
volto verso di lei ridendo alla sua battuta “Come stai?”
le chiedo infine.
“Qualsiasi
cosa tu abbia fatto, molto meglio.” risponde lei, levandosi
altre bene “Te lo avevo detto che Twilight Sparkle è
pericolosa!”
Annuisco
con il capo, ricordando quando mi avvisò prima che tutto
questo accadesse, e le confido “Non dovresti però
tornare subito nei panni di Cuore d'Oro. Anche se ti ho curata con la
magia hai comunque bisogno di riposo.”
“Tranquilla,
con quello che rimane della mia divisa sono fortunata se riesco a
confezionarci un paio di marionette!” risponde lei “È
che le bende sono un po' fuori moda. Un po' tanto!”
Questo
suo repentino cambio di atteggiamento è per me l'occasione
giusta per approfondire una questione ancora in sospeso “Perché
adesso ti atteggi così? Che fine ha fatto Cuore d'Oro?”
“Be'...”
è la semplicistica risposta di Rarity, accompagnata facendo
spallucce e parlando con la voce cavernosa che le ho sentito usare
fino a che non è stata smascherata “Nei panni di Cuore
d'Oro mantengo un atteggiamento molto diverso per non destare
sospetti. È una regola fondamentale per chi ha una doppia
identità come me.”
Annuisco
con il capo senza aggiungere niente. In fondo è la verità.
Il
mio silenzio è l'occasione perfetta per Rarity di continuare,
mentre con il corno comincia a legare le bende per fare chissà
cosa e tornando a parlare con il suo tono di voce naturale “Comunque
sia, la mia identità segreta è saltata. Twilight ha
poco rispetto per i pony in maschera, eh?”
Ridacchio
a quella battuta e ricambio chiedendo “Posso sapere allora la
tua storia?”
Rarity
reagisce inizialmente distogliendo lo sguardo e confessando con un
filo di voce “Temevo che me lo avresti chiesto, prima o dopo.”
“È
piuttosto naturale, se ci pensi.” rispondo alle sue parole.
Passa solo un secondo prima che ricordi come lei non può
assolutamente sapere com'è il suo alter ego nella Equestria
alternativa, perciò mi affretto a confessarle “Sai, da
dove vengo io tu non sei troppo diversa dalla stilista del Carousel
Boutique.”
In
questo modo attiro la sua attenzione “Non combatto in maschera,
dunque?”
“No.
Creerai il costume di Cuore d'Oro, ma a quanto mi è stato
riferito detesti sporcarti gli zoccoli e perciò non lo
indosserai mai.”
“Curioso...
il costume è progettato apposta perché eviti di
sporcarmi.” nota lei, ricordando che il suo travestimento in
effetti cela ogni centimetro del manto “E chi metterà
allora la maschera e il mantello?”
“Delle
tue amiche.” taglio corto “Adesso è una faccenda
lunga da spiegare... perché non vuoi raccontarmi la tua
storia?”
Rassegnandosi
a non poter ottenere altre informazioni al momento, sensazione che in
questi giorni ho imparato a conoscere anche troppo bene, l'unicorno
sospira prima di raccontarmi “Alcuni anni fa mi aggiravo per le
colline intorno a Ponyville cercando delle gemme con cui creare un
abito... avrai notato che il mio Cutie Mark riguarda comunque lo
stile! In ogni caso, dopo aver trovato un paio di giacimenti venni
aggredita da uno dei pochi draghi sopravvissuti al Massacro, in cerca
di cibo proprio in quella zona. Avrei fatto davvero una brutta fine,
se non fosse stato per lei.”
“Lei
chi?”
“Queen
Chrysalis.” mi risponde, mentre fa fluttuare per aria un
bambolotto di pony fatto con le bende che prima l'avvolgevano “Non
so le ragioni per cui si trovava lì, so che ogni tanto le
piace allontanarsi dalla vita di corte e concedersi qualche minuto
per stare con i suoi pensieri lasciando un altro mutante di cui si
fida al suo posto. Magari in quel momento si trovava lì per
caso. Fatto sta che sbaragliò in un istante quel rettile,
costringendolo ad andarsene e salvandomi così la vita. Da
allora non desiderai altro che sdebitarmi con lei e la regina mi
affidò la missione di farti da guardia nel corpo, lasciandomi
allenare con le sue guardie e fornendomi i mezzi per adempire allo
scopo, pur restando nell'ombra. Non è troppo diverso da quello
che è accaduto a Spike, se ci pensi...”
“Perché
Queen Chrysalis vuole che tu resti come mia guardia del corpo?”
chiedo comunque, non volendo approfondire il rapporto che si sta
instaurando tra lei e il draghetto.
Alla
mia domanda, Rarity agita lentamente il capo “Non ne ho idea.
Ho provato a chiederglielo e ad informarmi negli archivi a Canterlot,
ma non ho mai trovato una sola traccia che possa fornire una
risposta. E, fidati, sono brava ad ottenere le informazioni di cui ho
bisogno!”
A
quanto pare il perché la regina mi tenga in alta
considerazione è destinato a restare un mistero fino a che lei
non deciderà altrimenti. Sempre legata all'identità
segreta ci sono ancora un paio di dettagli che voglio scoprire
“Quanti
sanno di Cuore d'Oro a Ponyville?”
“Tutti
mi conoscono a Ponyville, per loro sono una specie di protettrice.
Pochi sanno che sono lì per guardare le spalle a te... tu sei
l'ultima ad averlo scoperto mentre prima lo sapeva soltanto
Fluttershy, la quale si è presentata un giorno da me al
Carousel Boutique chiedendomi come mai andassi in giro di notte
mascherata, e credo Pinkie Pie mi abbia vista in un paio di occasioni
mentre saltavo sui tetti vicino al municipio. Ma Fluttershy sa tenere
un segreto mentre Pinkie Pie è pazza, di rado le si da retta.”
mi racconta.
Se
i fatti stanno davvero così, Queen Chrysalis deve avere
addestrato davvero bene Rarity... il che acuisce il mistero che grava
attorno al perché tenga così tanto a me.
In
ogni caso, c'è un altro particolare che comincia ad
incuriosirmi “Cos'è questo Massacro dei Draghi di cui vi
sento parlare spesso?”
“Ogni
tanto dimentico la tua situazione...” sospira la giumenta,
agitando sconsolata il capo prima di spiegarmi “Prima che
scoppiasse la guerra tra Equestria e l'Impero di Cristallo, Re Sombra
temeva che presto noi saremmo riusciti a stringere dei patti anche
con i draghi, ingigantendo così il nostro potere. Perciò
egli eseguì un genocidio per evitare il problema sul nascere.
La corte di allora cercò di aiutarli ad evitare l'estinzione,
ma loro rifiutarono ogni genere di aiuto. Preferirono correre il
rischio dell'estinzione, piuttosto che accettare l'aiuto dei pony.”
Annuisco
con il capo, mentre un altro degli orrori avvenuti in questi anni mi
viene narrato. Più tempo passa e più capisco la portata
del sacrificio che Queen Chrysalis vuole compiere.
I
miei pensieri vengono tuttavia interrotti da una voce alle nostre
spalle “Tsk... siete bravi, voi di Equestria, ad
additare gli altri!”
Mi
volto e vedo, incatenato con gli zoccoli al letto, un pony dalla
fisionomia diversa rispetto a quella di qualunque altro pony conosca:
possiede un fisico più slanciato e dei lineamenti più
pronunciati rispetto a quelli di un pony di Equestria. L'accento,
infine, mi da la conferma di chi ho davanti a me: si tratta di un
soldato dell'Arabia Sellata. Evidentemente deve essere stato
catturato e lasciato in infermeria a guarire dalle ferite. O forse si
trova qui dopo un interrogatorio: da quello che ho visto finora, non
trovo motivo per evitare di pensare ogni volta al peggio.
“Scusami?”
chiedo a lui, avvicinandomi sebbene possa sentire lo sguardo
contrariato di Rarity rivolto verso di me. Non deve approvare
rapporti con il nemico, ma in fondo cosa può temere da
uno stallone incatenato come una bestia?
“Stavo
dicendo...” ripete il soldato “Che siete proprio bravi
voi pony ad additare gli altri quando c'è da dare la colpa a
qualcuno!”
Comprendo
il suo stato d'animo e reagisco parlandogli pacatamente, anticipando
l'improperio che invece Rarity vorrebbe lanciargli “Perché
dici questo?”
“Perché
è la verità!” esclama il soldato, adirato “La
vostra alleanza con i mutanti vi ha reso più pericolosi di
quanto vogliate ammettere e giocate sul vostro nuovo strapotere per
spadroneggiare su tutto il mondo conosciuto!”
“Chi
ti ha detto che noi cerchiamo la gloria?” chiedo ancora,
sedendomi per terra accanto a lui.
“Il
nostro sultano. Egli sa che l'esilio che Queen Chrysalis ha imposto
all'Impero di Cristallo nasconde una verità oscura: la vostra
stessa regina non lo ha mai negato! Quello che Re Sombra potrebbe
aver scoperto avrebbe potuto anche cambiare la storia, ma la vostra
regina non lo ha mai voluto far divagare!” continua ad
esclamare il prigioniero, sputando sentenze a non finire e senza mai
staccare il suo sguardo da me, come se mi vedesse una sorta di
riflesso di quello che il suo nemico, Queen Chrysalis, rappresenta.
“Perché
ciò vi colpisce dal vivo? L'Arabia Sellata non era alleata a
quei tempi con i pony di cristallo!” gli faccio notare io,
ignorando la mia condizione attuale ai suoi occhi, ma cercando di far
ragionare il prigioniero. Ai miei occhi lui non è altro che un
ennesimo pony con un disperato bisogno di aiuto.
“Se
quell'incantesimo poteva portare ordine nell'equilibrio militare tra
le nostre nazioni? Che dovevamo fare, aspettare che ci invadeste?”
domanda lui. Dal tono di voce usato mi lascia credere che sia a corto
di argomenti.
“Potevate
lasciarci stare.” gli rispondo, mantenendo un tono pacato e un
atteggiamento tranquillo. Questo modo di agire lo lascia il soldato
senza parole.
Approfittando
di questa sua indecisione, che sembra condividere anche Rarity poiché
non la sento fiatare, aggiungo “Non sapete cosa Re Sombra possa
aver trovato perché Queen Chrysalis bandisse lui e tutto
l'Impero di Cristallo. Per quanto possiamo saperne, potrebbe aver
risvegliato un antico orrore per vincere la guerra: è
sufficiente vedere la sua storia per capire che non era affatto un
sovrano magnanimo. Voglio dire, il Massacro dei Draghi ti sembra una
mossa sensata per portare equilibrio?”
“È
solo perché voi... voi...” balbetta lui. È palese
che non la reputa affatto una buona mossa ordinare il genocidio di
una intera specie, ma non vuole ammetterlo unicamente perché
troppo orgoglioso per dare ragione a me, al suo nemico.
“Noi
non abbiamo fatto proprio niente!” lo interrompo dunque “Se
poi avevate così tanta paura che un giorno vi avremmo invaso,
perché non avete cercato un accordo pacifico piuttosto che
iniziare subito una guerra? E su quali basi avremmo dovuto farlo,
poi? E anche se ce ne fossero, giustificherebbero la vostra
perseveranza in questo conflitto? Una scoperta che viene celata vale
la vita di tutti coloro che sono stati massacrati o mutilati in
questi anni? Tutto questo ne valeva la pena?”
Una
domanda dopo l'altra, il mio tono diventa sempre più
autoritario e alla fine, quasi senza accorgermene, mi ritrovo ad
usare la voce reale di Canterlot. Non c'era solo mia sorella quando
era norma usarla.
Il
soldato, incalzato dalle mie domande, si ammutolisce completamente e
distoglie lo sguardo da me.
Senza
scompormi, lo libero dalle catene usando la magia “Questa
guerra è nata dall'ignoranza. Come qualunque altra guerra.
Posso solo gioire del fatto che la sua fine sia vicina.”
Il
soldato, sentendo i lucchetti delle catene scattare, rimane sorpreso
da questa mia azione e passa subito ad analizzare gli zoccoli
finalmente liberi. Dopo averli fissati per qualche istante, sposta lo
sguardo su di me.
Restiamo
immobili ed in silenzio a guardarci negli occhi per qualche minuto.
Non in tutte le discussioni c'è il bisogno di parlare.
Io
mi specchio nelle pupille di quel cavallo così come lui nelle
mie, leggendo ognuno nell'animo dell'altro le risposte che cerchiamo.
Alla
fine, il soldato inclina leggermente gli angoli della bocca formando
così un sorriso divertito e, agitando lentamente il capo, si
rimette da solo le catene, benché legandosi questa volta
soltanto uno zoccolo delle zampe posteriori.
Imprigionatosi
nuovamente, si sdraia dandomi le spalle e commentando “Se tutti
i pony fossero come te, Celestia, probabilmente tutto questo non
sarebbe mai accaduto.”
Sono
lusingata di quel complimento e allo stesso tempo compiaciuta
dell'arguzia di quel soldato: evidentemente deve aver sentito
pronunciare il mio nome durante le discussioni che ho avuto con gli
altri in infermeria.
Resta
tuttavia un punto che mi sento in dovere di specificare “Ci
sono moltissimi pony come me...”
“Il
Gran Generale, di sicuro, non lo è.” sono le parole di
commiato di quel soldato, prima che inizi a russare rumorosamente il
secondo successivo. Un invito come un altro perché me ne vada.
Lo
accontento con il sorriso sulle labbra e mentre faccio per uscire
Rarity mi ferma “Ho da dirti un'ultima cosa.”
Mi
fermo a guardarla e una volta che il mio sguardo è rivolto
verso di lei, aggiunge “Fino ad ora, avrai capito, non ero
molto convinta di quanto dicessi. Voglio dire, una Equestria in
pace... nazioni che vanno a braccetto..”
Noto
una strana, nuova, luce negli occhi blu dell'unicorno mentre le
domando “E ora?”
“Ora
mi hai convinta. Voglio solo dirti che sono dalla tua parte...
Princess Celestia.”
Avanzo
lungo la sabbia mentre la luce della luna piena è l'unico
mezzo che ho per vedere attraverso il buio.
Ho
passato tutta la giornata ad aiutare chiunque me lo chiedesse, prima
in infermeria e poi lungo tutto l'accampamento. Trixie mi ha
confidato che cominciano a girare voci al mio riguardo che mi
paragonano addirittura ad una dea.
Mi
lusinga ricevere delle lodi, questo non posso negarlo, ma... c'è
qualcosa in quel termine che mi colpisce, un po' come una cattiva
sensazione di déjà vu.
Tuttavia
non è questo il mio pensiero principale in quegli istanti.
Come
dicevo, ho aiutato chiunque... ho soccorso i malati in infermeria,
consolato chi aveva difficoltà ad accettare il conflitto,
riparato qualcosa di prezioso che qualche soldato aveva perduto o
inavvertitamente rotto...
Io
e Cuore d'Oro - Rarity siamo arrivate all'accampamento della
Divisione Sparkle alle prime luci del mattino, lasciandomi il tempo
di riposare gli occhi solo per qualche ora durante il viaggio fino a
qui da Canterlot attraverso la bolla creata dall'unicorno. Ora è
di nuovo notte fonda e io ho passato l'intera giornata a spostarmi
per l'accampamento e a lanciare incantesimi per guarire e riparare
oggetti di ogni tipo. Dovrei essere distrutta, ma ci sono ancora
impegni troppo importanti da svolgere perché possa ignorarli.
La
maggior parte dei soldati di Twilight è a riposarsi in vista
dell'ormai imminente attacco alla capitale.
È
proprio questo che mi sta levando il sonno.
Troppo
male, troppa sofferenza ha già macchiato queste terre perché
possa sopportarlo oltre.
Fermo
il mio trottare e alzo lo sguardo verso le mura di pietra avanti a
me. Alte, piene di torrette e con le catapulte a difesa già
posizionate.
La
capitale dell'Arabia Sellata, l'ultima roccaforte del sultanato
contro la Divisione Sparkle e l'Esercito Regio di Equestria.
Avverto
tra le mura la presenza di diversi sigilli contro altrettanti
incantesimi. Evidentemente si sono premuniti al massimo anche loro,
in vista del conflitto di domani. Ma nessuno di questi sigilli
impedisce di volare e diventare invisibile.
La
fortuna di poter combinare le due abilità.
Apro
le ali e socchiudo gli occhi decisa: nessuno sa che mi trovo qui,
proprio perché non mi sono fatta vedere da alcun pony fino ad
ora. E solo uno potrà vedermi, non appena riuscirò a
trovarlo ed eludere la sua guardia del corpo.
Mi
alzo in volo, intenta a superare le mura della capitale.
Vado
a convincere il sultano a porre fine al conflitto, prima che altri si
facciano male.
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