CAPITOLO
9: 24 Ore Per Non Morire
L'Impero
di Cristallo viene spesso considerato unicamente come un grosso
ricettacolo di potente magia. Comprensibile, visto che fin dalla sua
fondazione molte delle magie più potenti in circolazione sono
nate proprio in quelle terre. Eppure, è
sbagliato vederlo unicamente così.
Datemi
pure della superficiale, ma ho sempre pensato che i prodigi della
loro magia impallidiscano, di fronte alla maestosità dei suoi
ambienti limpidi e delle alte volte di cristallo che puntellano il
paesaggio.
Sebbene
nasca in un territorio di natura estremamente ostili, per via delle
rigide temperature tutte intorno e dell'assoluta mancanza di flora e
fauna nel raggio di chilometri, i vecchi governanti del regno
trovarono un modo per stabilirsi pure in quell'inferno di vento e
ghiaccio.
Il
Cuore di Cristallo, l'antico artefatto che dava il nome all'Impero,
era stato in grado da solo di rendere abitabile una vasta area di
terreno e, assolutamente dal niente, la nuda terra coperta dal
ghiaccio divenne florida e fertile e dal nulla si crearono case,
palazzi e l'enorme Torre di Cristallo visibile da qualunque angolo
del vasto regno.
Il
ricordo di quei luoghi scintillanti torna nella mia mente grazie ad
un caleidoscopio di immagini, raffigurazioni e descrizioni che ho
sentito e letto anche in questo tempo così differente dal mio.
Eppure,
di fronte a noi in questi momenti si staglia solo il nulla. Il nulla
contornato dalla completa desolazione.
Non
rammento le condizioni dello stesso luogo dalla Equestria da cui
provengo, ma quella avanti a noi è una pianura che si estende
a perdita d'occhio dove pare essersi consumata una feroce battaglia
in cui il vincitore, dopo aver bruciato la città dei vinti, ha
sparso del sale sulle macerie per assicurarsi che nulla possa più
crescere su queste terre.
Nemmeno
la neve sembra volersi fermare in questo luogo. La terra rimane nera
come il carbone, con il confine segnato dalla neve libera da una
simile maledizione, come la cornice di un quadro.
Voglio
evitare di farmi narrare da Queen Chrysalis come abbia potuto creare
qualcosa di simile quando maledì lei stessa quel posto: certi
incanti preferirei non esistessero e, se mai dovessi venire a
conoscenza di alcuni di loro, preferirei scodarmeli. Spero con tutto
il cuore che lei non rammenti ancora questo incantesimo, una volta
che avremo ristabilito la linea temporale originale.
In
ogni caso, io e la regina osserviamo il paesaggio innanzi a noi con
alle spalle una buona parte dell'esercito di Equestria, un miscuglio
eterogeneo di ogni specie di pony e Mutanti, con in mezzo le sei
giumente che hanno insistito per accompagnarci.
Nonostante
il forte vento che riesce a scompigliare anche la mia chioma eterea,
nessuno fra tutti noi batte ciglio: la sola idea di cosa ci attende
fa apparire la tempesta e il clima polare che ci fa battere i denti
come inezie di fronte ad una crisi ben più grave.
Rifletto
sulla nostra situazione incapace di trascurarne il lato ironico: per
salvare Equestria dai piani di Discord e di Nightmare Moon abbiamo
bisogno di scatenare un conflitto che non
deve concludersi:
la sua conclusione equivarrebbe con il termine del periodo dettatomi
dal Draconequus per raggiungerlo sulla luna e quindi il fallimento
della nostra missione.
Nell'Arabia
Sellata mi sono addirittura infiltrata nella capitale nemica pur di
porre fine al conflitto, fedele al mio ideale secondo cui qualunque
divergenza si può risolvere parlando da pony civili,
sfortunatamente al momento l'unica nostra alternativa per raggiungere
la luna è liberare un potere sepolto da anni.
Ho
sperato per qualche istante di poter ricorrere allo stesso
incantesimo che usai per esiliare mia sorella sulla luna invece che
risvegliare l'Impero di Cristallo, ma oltre a non ricordare più
il procedimento per via delle mie amnesie sempre più
progressive dubito che funzionerebbe a dovere anche in questa
occasione.
I
miei pensieri vengono interrotti dalla regina, la quale si rivolge al
suo esercito usando ancora una volta un qualche incantesimo per
tenere alto il suo tono di voce “Miei cari soldati.” la
sua voce è suadente come lo sciabordio dell'acqua su una
spiaggia lontana, ma lascia comunque trasparire la forza di un cavo
d'acciaio in tensione “Siamo qui riuniti oggi, non ve lo
nascondo, per compiere un azzardo. Stiamo per risvegliare l'Impero di
Cristallo, nostro antico nemico che io stessa sigillai tempo fa per
ragioni che adesso non starò a narrarvi.” detto questo,
la regina interrompe il suo discorso per un breve periodo, come a
voler studiare le reazioni dei suoi soldati lì riuniti.
So
già che non dirà mai apertamente che io e lei dobbiamo
andare sulla luna: solo le sei ex- portatrici sono a conoscenza di
questo dettaglio e abbiamo già dovuto mettercela tutta perché
non ci seguissero fino a lì, non abbiamo il tempo per
convincere a restare a terra tutti i militari con noi.
“Perché
questa decisione?” prosegue in ogni caso Queen Chrysalis,
notando come a parte i movimenti involontari di qualche soldato per
combattere la temperatura polare nessuno sembra voler intervenire
“Perché tra queste mura esiste la chiave per la pace di
Equestria. E vi ringrazio per aver scelto di venire qui comunque,
nonostante sappiate perfettamente quali sono i rischi.”
Annuisco
involontariamente con il capo, mentre ricordo come tutti i soldati
con noi sono volontari.
Mentre
richiamavamo le truppe, Queen Chrysalis non si era sentita di portare
ogni soldato del suo esercito personale, quella che lei chiama
Divisione Zero, un intero
plotone formato di guerrieri che hanno dedicato la loro vita a
proteggere la corona. Optò dunque per avvisarli tutti
contemporaneamente, attraverso un incantesimo che le permettesse di
comunicare in tempo reale con tutti i suoi seguaci. In questo modo,
ella avvisò ogni pony d'armi dell'esercito di Equestria che
aveva bisogno di soldati per una missione molto pericolosa nelle
terre del nord, mettendo molta enfasi nei rischi.
Nonostante
si fosse a conoscenza dei rischi ma si ignorasse completamente lo
scopo di tale incarico, i Mutanti obbedirono in massa e si unirono a
noi, come se la loro unica ragione di vita anche in questa linea
temporale modificata fosse obbedire alla loro regina. Poco dopo
arrivarono anche diversi pony, mostrandomi che questa fedeltà
nei suoi confronti non era più una prerogativa dei soli
Mutanti.
Da
una parte mi piace pensare che Queen Chrysalis si sia dimostrata in
questa linea temporale tanto benevola verso i suoi sudditi quanto
spietata in quella originale, ma dall'altra non ho potuto fare a meno
di notare come tutti coloro che vedevano me e lei nelle nostre nuove
vesti di portatrici manifestassero un'assoluta accondiscendenza nei
nostri confronti, quasi influenzati dal potere degli Elementi
dell'Armonia. In queste vesti, sembra che loro ci vedano come una
specie di messia che salverà tutti loro da un male più
grande.
In
ogni caso, la regina prosegue ancora nel suo discorso, interrompendo
i miei pensieri “Questa è stata un'era di scontri.
Un'era di sofferenza e oscurità. Un'era dove l'oppressione e
il terrore hanno dimorato nei cuori non solo di pony e mutanti, ma di
ogni creatura vivente su questa terra. E vi dico che non solo noi,
non solo gli altri regni, ma la Terra stessa è stufa di questa
guerra.”
Segue
una breve pausa, nel quale Queen Chrysalis va a guardare i propri
soldati in posizione, quasi possa vedere negli occhi di ognuno, prima
di proseguire animata da un sacro fervore “Ma questa, mio
popolo, sarà l'ultima delle guerre! La nascita della luce sarà
dolorosa, ma non vacillate! Il nostro nemico è spacciato: noi,
uniti per la stessa causa, bruceremo le bugie e il pregiudizio che ci
tengono lontani dalla luce e dalle loro ceneri nascerà un
nuovo, riunito, ordine; il giorno sostituirà la notte!”
Mentre
le ultime parole vengono esclamate, Queen Chrysalis prende
involontariamente preso il volo, alzandosi di un paio di metri da
terra, stendendo le zampe ai lati e i suoi occhi scintillano come per
il riverbero di una grandissima fiamma. Torna a terra mentre il
cozzare degli zoccoli metallici riempie l'aria.
È
Twilight, ordinando alle truppe con un tono di voce che ricordava
molto la Voce Reale di Canterlot, che rompe la cacofonia creata,
ripristinando in questo modo l'ordine.
“Rendete
omaggio alla vostra causa, soldati!”
Agendo
come un interruttore, quel secco ordine fa cessare ogni
manifestazione da parte dei soldati e immediatamente ogni membro
dell'esercito prende posizione: Mutanti e pegasi si librano in cielo
diretti alle loro postazioni, i pony terrestri galoppano a grande
velocità e infine gli unicorni si teletrasportano altrove,
obbedendo silenziosamente agli ordini e pronti a fare ciò che
la loro Regina ha richiesto.
Tutti
sanno cosa gli aspetta. Una volta spezzata la maledizione e fatto
ritornare l'Impero di Cristallo, la popolazione riapparirà
assieme agli edifici. Ma per i ritornati pony di cristallo non
sarebbe passato nemmeno un minuto dal momento della maledizione:
quella che si aspetta non è una battaglia che andrà ad
acuirsi con il tempo, ma un conflitto aspro e selvaggio fin dai
primissimi istanti.
Eppure,
nessuno dei soldati presenti esita o mostra ripensamenti. Questa
fedelta è la spinta necessaria a darmi la fermezza necessaria
per compiere il mio ruolo di oggi.
Quando
tutti i militari sono in posizione restiamo, oltre alle due fila di
soldati dietro di noi, soltanto io, Chrysalis e le sei mie ex-
studenti. Un veloce sguardo di intesa tra noi otto e, non appena la
regina solleva in mezzo a noi il Crystal Heart, cominciamo a
dirigerci verso il centro di quella radura pronte per fare la nostra
parte.
Continuiamo
a marciare verso il cuore della desertica pianura in religioso
silenzio, come se temessimo di disturbare qualche oscura creatura con
la nostra presenza in quel posto.
Ma
è soltanto un'impressione.
La
verità è che il nostro silenzio è dovuto alla
consapevolezza di quello che stiamo per fare. La tensione accumulata
in questi istanti che grondano l'aura del mito ci ammutolisce.
Nessuna
di noi immagina cosa accadrà una volta che Queen Chrysalis
spezzerà la maledizione, liberando così l'Impero di
Cristallo e i suoi abitanti, nemmeno la stessa regina. Purtroppo non
ci sono spiragli di ottimismo nei nostri animi al riguardo, complice
il paesaggio attorno a noi.
L'oscurità
ci impedisce di vedere oltre le alte vette che circondano il
paesaggio, come delle mura di un castello in rovina, il vento che
soffia attorno a noi produce inquietanti echi che rimbombano nelle
nostre orecchie come raccapriccianti moniti perché rinunciamo
a questa pazzia e torniamo indietro. Persino le stesse montagne,
oltre a segnare il confine, paiono voler assumere forme volutamente
allarmanti per farci desistere.
Eppure
noi, forti del nostro senso del dovere, decidiamo di ignorare questa
miscela di avvertimenti e immagini che alimentano la nostra tensione
così come un pezzo di legna secca alimenta un fuoco e andiamo
oltre.
Il
nostro trottare viene interrotto ad un certo punto dalla stessa Queen
Chrysalis, la quale si ferma nel bel mezzo della desolata pianura
scura intorno a noi, tenendo il Crystal Heart sospeso a mezz’aria.
“Siamo
arrivate.” sono le sue parole. Poche, ma perfettamente in grado
di farci comprendere quanto anche lei sia in realtà agitata
per quello che stiamo per fare.
Mi
avvicino a lei, affiancandola prima di sussurrarle “Sei sicura
di volerlo fare? Una volta che avremo dato inizio a tutto questo non
ci sarà modo di tornare indietro.”
Lei
sospira profondamente prima di dirmi “Te l’ho già
detto. Mi dispiace lasciare questo mondo scatenandoci sopra
un’invasione come mai se ne erano viste, ma se per restituire
la pace a queste terre devo diventare quello che Equestria teme...
così sia.”
Annuisco
con il capo, osservando poi con la coda dell’occhio le sei pony
dietro di noi. Non ho mai messo in dubbio come la determinazione di
Queen Chrysalis sull’andare fino in fondo a questa faccenda non
si sarebbe mai stinta, ma il fatto che nemmeno con tutta la magia di
questo mondo potrò mai convincere le mie sei ex- studenti del
pericolo che stiamo per correre è un concetto che va ben oltre
la certezza.
Tornò
perciò con lo sguardo su Queen Chrysalis, mentre lei illumina
il corno di una forte luce verde e lentamente, quasi con fare
cerimonioso, porta il cristallo a terra.
Giunto
a contatto con il suolo, l'artefatto viene assorbito come se venisse
appoggiato su di uno specchio d'acqua, con tanto di ondine che si
espandono passandoci sotto gli zoccoli fino a superarci. Non posso
esserne certa, ma sono sicura che siano arrivate fino alle forze
dell’esercito ai confini.
Queen
Chrysalis sussurra, nel mentre, una parola che non riesco a decifrare
e da terra cominciano ad illuminarsi alcune zone, quasi sicuramente
il posti dove una volta erano situati i palazzi di cristallo
dell'Impero.
Più
rapidamente di quanto me ne possa accorgere, da queste basi
illuminate si innalzano una dopo l’altra, come piante che
escono dal terreno, le costruzioni di cristallo che fino a molti anni
fa occupavano quei territori.
Il
titanico castello di Cristallo si alza sopra le nostre teste,
cominciando dai pilastri delle fondamenta dai quali, una volta
nuovamente intrecciati a formare una cupola sopra di noi, si espande
l'intera struttura verso l'alto.
Anche
da questa posizione possiamo osservare come questo fenomeno si
prolunghi per tutto l’Impero, seguendo l'ordine dettato dalle
onde magiche alzate poco prima dalla regina spezzando la maledizione.
Dopo
i maestosi palazzi anche i parchi, le strade, i lampioni e infine gli
stessi pony di cristallo ritornano a colorare quel luogo, prima
spoglio e desolato.
Fosse
stato in altre circostanze questo spettacolo sarebbe stato motivo di
giubilo, ma ora che vedo i tanti pony dal manto scintillante lì
riuniti con indosso le armature e le lance strette tra gli zoccoli,
mentre si guardano intorno come domandandosi dove possano trovarsi i
nemici contro cui fino ad un attimo prima stavano combattendo, ignari
del loro esilio durato invece anni, sento lo stomaco stringersi per
via dell’eccitazione nata dalla vigilia del grande momento.
I
guerrieri attorno alla Torre, tuttavia, sembrano non vederci e in
breve si voltano piuttosto verso il confine cominciando a correre in
tale direzione. Sono poco più che sussurri, ma anche a noi
arrivano gli echi della lotta che sin da subito infuria.
L’Impero
Di Cristallo ed Equestria sono di nuovo in guerra.
“Sembrano
non vederci...” commenta, notando anche lei come i pony di
cristallo ci stiano ignorando, Applejack, seppur mantenendo un tono
di voce basso.
“Al
confine c’è uno scontro di dimensioni molto più
ampie. Forse pensano di essere più utili laggiù che
contro noi otto.” risponde, esponendo un’altra
interpretazione di tale evento, Rarity.
Vorrei
commentare anche io, ma una fragorosa risata alle mie spalle mi
interrompe ancora prima che possa aprire bocca.
“Ahahah!
Hilarante!
Quando pensi di aver visto tutto, esiste comunque qualcosa che può
sorprenderti.”
Riesco
a notare il volto di Queen Chrysalis cedere alla rabbia e piegarsi in
una smorfia che esprima appieno tale stato d’animo, prima di
voltarsi chiamando per nome l’unicorno che ci ha appena
raggiunto nella piazza sotto la torre di cristallo, simbolo della
fiera nazione che abbiamo appena liberato.
“Re
Sombra!” ringhia la regina, riconoscendo l’antico nemico.
Quelle volte in cui lei pronunciava il mio
nome
usando quel tono, avvertivo immancabilmente un brivido attraversarmi
il dorso e ora questa sensazione non è per niente cambiata.
“Buongiorno
a te, Bruja.”
ricambia il re, ghignando mentre subisce apparentemente impassibile
lo sguardo piegato dall'ira della regina Mutante “Credevo che
quando lanciasti la maledizione sul mio
impero
per impedirmi di ampliare la mia armada
fosse
per sempre... hai deciso di farla finita con il tuo regno?” il
tono di quella domanda, palesemente beffardo, riesce ad offendere
anche me.
Ben
rammento come Re Sombra non fu una grossa difficoltà per me e
mia sorella -almeno, immagino
che
ci fosse anche lei ma non ne sono certa- da sconfiggere: a conti
fatti, il suo regno di terrore aveva negato la felicità
necessaria per proteggere il suo stesso regno, abbattendo di fatto
con i suoi stessi zoccoli l'impenetrabile barriera che circondava i
confini e gli Elementi dell’Armonia si erano dimostrati armi
ben aldilà della magia oscura di cui lui faceva largo uso. A
conti fatti, non avevamo richiamato un solo soldato per liberare quel
posto e lui riuscì a maledirlo solo perché io e mia
sorella eravamo eccessivamente sicure del nostro successo, così
ci colse di sorpresa con quella maledizione.
Sebbene
rammenti ancora questo episodio, ancora più vivi sono gli
episodi in cui ho avuto modo di vedere come questa linea temporale
abbia cambiato molti aspetti nella vita di ogni pony, perciò
non posso restare tranquilla se prima non mi assicuro che le abilità
di Re Sombra non siano amplificate come è successo, ad
esempio, a Queen Chrysalis.
“Sei
solo un folle.” risponde in ogni caso Queen Chrysalis,
strusciando uno zoccolo a terra come se si preparasse a caricarlo
“Voglio darti un’ultima possibilità... rivelami
come posso raggiungere la Puledra Della Luna e non ti verrà
arrecato alcun male.” prosegue, sebbene pronunci queste parole
a denti stretti.
Re
Sombra, udite quelle parole, piega le labbra in un sorriso sardonico
mentre si avvicina lentamente al Crystal Heart, il quale durante la
ricostruzione dell’intero Impero è tornato alla sua
posizione originale.
Noi
altre sette spettatrici del colloquio tra regnanti restiamo in
disparte senza intervenire: il crescendo di tensione tra loro due ci
impedisce di muovere una sola zampa.
Durante
il suo lento spostarti, Re Sombra deride senza troppe cerimonia la
proposta ricevuta da Queen Chrysalis “Be’, per
raggiungere la Yegua
De La Luna devo
aprire il portale, perciò dare inizio a quell’invasione
che hai tanto temuto... hai davvero
deciso di porre fine al tuo regno, Bruja?”
“Non
osare farlo...” lo minaccia ancora la regina, ma non riesce
nemmeno a finire questa frase che il re di cristallo scalcia con
entrambi gli zoccoli posteriori, in maniera analoga a come Applejack
scalcerebbe un albero di mele, l’artefatto al centro della
piazza.
Ricevuto
il colpo, questi comincia a roteare via via sempre più
velocemente e, assieme a questo fenomeno, vediamo le pareti della
torre attorno a noi cominciare ad illuminarsi di un minaccioso alone
blu, seguito da scariche elettriche che appaiono irregolarmente
intorno a noi.
Ignorando
cosa stia per accadere, scegliamo tutte e otto di galoppare verso
l'uscita per precauzione. Solo Re Sombra resta al suo posto,
osservandoci con lo stesso ghigno di chi è certo di avere la
vittoria tra gli zoccoli.
Giunti
all'esterno, riusciamo a vedere come l'intera torre si trovi già
avvolta del tutto in quella misteriosa luce generata da Re Sombra,
mentre le scariche di energia diventano sempre più frequenti e
definite, andando a concentrarsi sulla sommità del palazzo.
Ogni
saetta che giunge alla sommità pare concentrarsi in un punto
specifico, andando in questo modo a creare una specie di sfera
composta da pura energia di un viola malaticcio.
Si
tratta di eventi troppo rapidi e allo stesso tempo affascinanti
perché possiamo intervenire e una volta che sulla sommità
del castello si concentra una quantità sufficiente di luci,
dalla sfera creata parte un raggio dello stesso colore rivolto verso
il cielo.
Tale
scena mi porta istintivamente a pensare che Sombra abbia rievocato la
leggendaria barriera impenetrabile che ha sempre protetto l'Impero di
Cristallo, ma presto tale deduzione viene confutata dallo stesso
raggio incantato, il quale persevera a salire fino a toccare lo
stesso cielo, e da ciò che invece crea.
Quando
l'azzurro sopra di noi, ricreato anch'esso assieme all'Impero di
Cristallo, entra a contatto con quella strana magia lanciata dal
castello, si apre in questo un cerchio vorticoso colorato con
un'inquietante amalgama di colori scuri il quale, espandendosi,
libera al suo centro un lago nero.
A
occhio nudo, pare di vedere un pulsante oceano oscuro, pur dotato di
una lucentezza maligna.
L'impressione
che provo osservandolo è che soffermarsi su questo troppo a
lungo possa portarmi alla cecità o alla pazzia. Si tratta
tuttavia di una vista temporanea poiché tale cerchio, poco
dopo aver raggiunto la sua massima espansione, vomita figure informi
ma minacciose simili a fumo grigio, dotate di occhi rossi come il
fuoco e bocche eteree dai denti acuminati come pugnali. Giunti
all'esterno, tali figure ruggiscono provocando suoni che fanno venire
brividi lungo il dorso a tutte noi otto.
Gli
Incubi hanno iniziato l'invasione del mondo dalla luna.
Mentre
osservo con i miei occhi l'orrore che sta per scatenarsi su Equestria
e che Queen Chrysalis aveva tentato di fermare per così tanto
tempo, comprendendo anche il motivo per cui aveva tenuto tutto questo
segreto.
Si
tratta di una scena raccapricciante, la sola conoscenza di una
minaccia simile e della possibilità che questa entri in
contatto con il nostro mondo porterebbe al cedimento le menti meno
addestrate.
La
voce di Queen Chrysalis arriva improvvisamente alle mie spalle
distraendomi da questi pensieri nefasti ed annunciando con fermezza
“Gran Generale Sparkle... è il tuo turno.”
Faccio
appena in tempo a voltarmi per ascoltare meglio le nuove disposizioni
che Twilight prende subito il controllo della situazione, passando
subito oltre lo sgomento che lo spettacolo sopra di noi provoca,
quasi non lo vedesse. Anche se la vita che ha fatto finora l'ha resa
un pony estremamente diverso da quello che è sempre stato un
mio devoto studente, anche nelle vesti di Gran Generale di Equestria
il suo valore resta innegabile.
“Ascoltate,
fino a che la Regina e Celestia non termineranno la loro missione,
noi sei dovremo evitare che gli Incubi raggiungano il confine e si
uniscano allo scontro con i pony di cristallo...” spiega
l'unicorno, prima di rivolgersi a tutte le sue amiche presenti
dettando gli ordini.
“Fluttershy,
tu sei in grado di convincere gli animali a fare tutto quello che
vuoi. Prendi ogni creatura che riesci a trovare e proteggi con loro
il perimetro del centro: chiunque tenti di raggiungere il confine, o
lo fai ingoiare o lo rimandi qui.”
A
questi ordini Fluttershy, lontana dal pegaso che in questa situazione
si sarebbe piuttosto rintanata in un angolo, si limita ad annuire con
il capo prima di volare verso il perimetro della piazza più
velocemente che può, richiamando nel mentre le creature nel
paraggi usando le strane abilità che ha sviluppato in questa
Equestria alternativa.
“Rarity,
tu e Spike dovrete essere i nemici nell'ombra, colpiteli senza farvi
vedere: schemi e azioni isolate.” prosegue Twilight,
rivolgendosi anche al suo luogotenente.
Quest'ultimo
pare essere un po' in dubbio sugli inizi, in fondo sarebbe la prima
volta che non combatterebbe al fianco del suo superiore al quale ha
giurato fedeltà, ma il misto di sensazioni generato
dall'attaccamento al suo codice e i sentimenti che prova anche qui
per l'unicorno dal manto bianco gli impediscono di rifiutare.
In
ogni caso, le disposizioni del generale non sono ancora concluse
“Rainbow Dash, tu sei la più veloce di noi, dovrai
limitare il flusso di Incubi che passano dal portale. Hai detto che
puoi eseguire un Arcoboom Sonico... dimostramelo!”
A
quelle parole, il pegaso azzurro si alza in volo sfoggiando un
sorriso divertito e ammiccando. A quanto pare, non poteva chiedere di
meglio.
“Io,
Applejack e Pinkie Pie gli terremo a bada una volta che raggiungono
terra. Maestà, Celestia...” conclude Twilight,
fermandosi su di me e Queen Chrysalis come se non riuscisse a trovare
le parole necessarie per esprimere quello che vuole dire.
Entrambe
ci voltiamo verso di lei, incuriosite. Lei prende un breve momento di
silenzio prima di dirci, scegliendo alla fine di non girarci troppo
intorno “... buona fortuna.”
Le
sorridiamo, mentre i primi Incubi atterrano intorno, schiacciandosi
al suolo come se fossero precipitati, non fosse che dal fumo che si
espande dalla zona dello schianto essi ritornino, più
minacciosi che prima. Subito, stormi di creature si abbattono su di
loro ad un gesto dello zoccolo di Fluttershy: come abbia fatto ad
evocare quello stormo in mezzo alla battaglia, è un mistero
così come la natura dei suoi poteri.
È
giunto il momento che noi e la resistenza organizzata da Twilight
passiamo all'azione.
Vediamo
il Gran Generale voltarsi verso i propri nemici mentre si leva
nuovamente la benda sull'occhio, quasi riconoscesse all'istante che
dovrà usare tutta la sua abilità nella particolare
battaglia appena iniziata, assumendo così ancora una volta la
sua forma finale, simile ad un alicorno.
Chiunque
meno che Queen Chrysalis resta esterrefatto da quella forma, alla
stessa maniera in cui mi sono stupita la prima volta che l'ho vista
ricorrere a quel particolare prodigio nella capitale dell'Arabia
Sellata.
Chissà,
forse anche la Regina ha assistito a quel particolare incantesimo in
qualche occasione... ma ora ho problemi ben più grandi da
affrontare piuttosto che vedere se questa mia ipotesi corrisponde ad
un fatto realmente accaduto o meno.
A
conferma del mio pensiero, la risata di Re Sombra ci fa comprendere
che il nostro proposito sarà ancora più difficile di
quanto temevamo.
“Ahahah!”
ride infatti il re unicorno, facendosi beffe di noi “Non
lascerò mai che la Bruja
raggiunga
la Yegua!”
esclama dunque, prima che ci troviamo entrambe circondate da alti
pilastri di cristallo nero, come una lucente prigione, prima che
possiamo accorgercene.
Io
e Queen Chrysalis non facciamo tuttavia in tempo a muovere uno
zoccolo che le stesse colonne di cristallo iniziano a creparsi fino a
sbriciolarsi di fronte ai nostri occhi come vetro. Una volta libere,
la prima immagine che si specchia sulla mia retina è quella di
Trixie, sospesa a mezz'aria, con gli zoccoli posteriori appoggiati
sul volto dell'unicorno di cristallo.
Si
tratta tuttavia di una scena della durata di una frazione secondo,
poiché il re viene lanciato lontano da quel colpo come
trascinato per il dorso da qualcuno e Trixie nel mentre torna con gli
zoccoli a terra.
Sia
io che Queen Chrysalis restiamo sorprese per l'improvviso intervento
di quel pony, che non abbiamo nemmeno informato della guerra in
quanto facente parte della Divisione Sparkle appena tornata
dall'Arabia Sellata. Inoltre, per quanto i dettagli mi siano ignoti,
lo scontro con il Campione non deve essere stato semplice e nel
mentre aver riportato delle ferite.
A
conferma di ciò, mentre i suoi occhioni viola si voltano verso
di noi, notiamo un cerotto nella guancia e che zoppica con la zampa
anteriore destra.
Tuttavia
la regina parte avere un altro dubbio per la testa “Trixie...
cosa...?”
“Maestà...”
esordisce l'unicorno “Voi non potevate vedere, ma durante la
guerra contro l'Arabia Sellata ho avuto modo di provare sulla mia
pelle cosa voglia dire la vera tristezza. Ero sconfitta, mi avevano
privato del Cutie Mark ed ero stata rilegata in un incarico che mi
umiliava ulteriormente. So che il Gran Generale mi ha lasciato nelle
retrovie solo perché sapeva che nel mio stato d'animo sarei
stata facilmente sopraffatta, ma la prego di credermi se le dico
quanto in quel periodo fossi morta dentro.”
Durante
il prologo narrato dall'unicorno, getto con la coda dell'occhio una
sbirciatina a come sta proseguendo lo scontro intorno a noi.
Rainbow
Dash sta dando piena conferma della sua abilità come velocista
e dal portale sopra di noi vedo numerosi incubi uscire allo scoperto
prima di dissolversi come vapore una volta che una lama color
arcobaleno gli trafigga da parte a parte.
Apparendo
invece dall'ombra quando meno ci se lo aspetta, Rarity esegue una
serie di incantesimi che colpiscono i nostri avversari mandandoli al
tappeto. Coloro che invece arrivano troppo vicini all'unicorno
vengono rapidamente sistemati da Spike: come probabilmente Twilight
deve avere visto, proteggere la sua amata gli consente di usare una
forza anche superiore a quella a cui fa ricorso di solito.
“Capisco...”
prosegue Queen Chrysalis in ogni caso, commentando le parole sentite
finora da Trixie “Ma questo cosa c'entra con la tua entrata in
scena?” domanda infine
“Mentre
ero in queste condizioni ho avuto modo di incontrare Celestia, la
puledra al Vostro fianco.” continua invece Trixie, quasi non
avesse sentito la domanda della regina, indicandomi con lo zoccolo “È
stato come un faro nelle tenebre della depressione in cui ero... è
riuscita a farmi ritrovare la fiducia nelle mie capacità, mi
ha restituito il Cutie Mark e mi ha permesso di dimostrare il mio
miglioramento nella battaglia finale contro l'Arabia Sellata. E in
tutto questo cos'ho fatto per sdebitarmi con lei? Nulla!”
Ascolto
le sue parole e, sebbene arrossisca leggermente al pensiero che
qualcuno si senta addirittura in debito con me per quello che ho
fatto nell'Arabia Sellata, faccio presente all'unicorno “Guarda
che non hai bisogno di sdebitarti con...”
Una
lunga sfilza di improperi in un'altra lingua, il cui contenuto
preferirei non stare a riportare, interrompe bruscamente il nostro
colloquio riportandoci alla realtà in maniera piuttosto
violenta.
Voltandoci
verso la fonte di tale contumelia, troviamo Re Sombra in piedi,
sebbene con un grosso livido ad ornargli il volto, mentre digrigna i
denti ed evoca intorno a se diversi cristalli “Questa la
pagherai cara!” è la minaccia che rivolge dunque a
Trixie, benché contornata di epiteti che sorprenderebbero
anche i frequentatori dei peggiori bar di Cavalcas.
L'unicorno
azzurro non si lascia comunque intimorire ed esclama “Andate,
presto! La Grande
ed
Eroica
Trixie
lo terrà a bada, voi intanto completate la vostra missione...
di qualunque cosa si tratti!” prima di caricare a sua volta il
re dell'Impero di Cristallo, abbattendo un paio di cristalli usando i
suoi incantesimi durante l'avvicinamento. Gli Incubi intorno a noi,
colpiti dal manipolo di pony riuniti, ogni volta che vengono
abbattuti spariscono come evaporando, ma sebbene i nostri alleati
sembrano cavarsela egregiamente sia io che la regina sappiamo che non
abbiamo più molto tempo. Perciò, sebbene con il cuore
pesante, siamo costrette ad abbandonare i nostri amici per gettarci
nello squarcio sul vuoto che Sombra ha aperto.
Spicchiamo
il volo, dirette sempre più in alto, mentre sotto di noi la
battaglia infuria.
Odo
da lontano le grida di Twilight Sparkle mentre evoca le varie forme
dei suoi particolari incantesimi, Fluttershy mentre richiama altri
suoi alleati della fauna locale alla carica... una parte di me
vorrebbe scendere ad aiutarli, tornare con gli zoccoli a terra e
respingere gli Incubi che assaltano il mondo reale scalciandoli come
sta facendo Applejack in questo momento, ma quello che devo fare è
troppo importante perché possa assecondare questo mio
capriccio.
Se
tuttavia sono preoccupata sia per noi sia per i nostri amici che
stiamo lasciando sotto di noi, di contro Queen Chrysalis sembra non
mostrare esitazione alcuna. Anni di conflitto ed infruttuosi accordi
diplomatici devono averla resta sul ciglio della disperazione, perché
riponga così tante speranze in questo salto nel buio che
stiamo compiendo.
Ignoro
la causa, ma la situazione della regina di ricorso a mezzi disperati
per risolvere una situazione apparentemente senza uscita mi è,
in qualche modo, famigliare. Mi sembra quasi che l'abbia provata
anche io, ma in una qualche circostanza che al momento non posso
rammentare.
Non
mi soffermo però molto su questo dettaglio, in fondo una volta
che avremo sconfitto Discord e Nightmare Moon e ristabilito la
corretta linea temporale, ogni ricordo tornerà alla mia mente.
E poi, ad aiutarmi a distrarmi c'è la stessa Regina la quale,
mentre ci avviciniamo al portale, la sento indicarmi “Non so
cosa accadrà una volta che avremo superato il portale...
potrebbe essere qualcosa di molto difficoltoso!”
Sia
io che lei cominciamo ad illuminarci, un effetto collaterale degli
Elementi dell'Armonia che portiamo addosso, mentre ci facciamo sempre
più vicini all'oscurità che sta continuando a partorire
gli Incubi.
“Cos'hai
in mente?” chiedo, non capendo dove voglia arrivare ma
assolutamente certa che non si tratti di un ripensamento dell'ultimo
minuto da parte sua.
“È
probabile che l'oscurità intorno alla luna ci separerà
per un breve periodo... restiamo d'accordo di riunirci prima di
compiere qualsiasi azione!” esclama dunque lei, mentre la
distanza con lo squarcio si fa sempre più irrisoria.
Annuisco
con il capo mentre confermo “D'accordo. La luce degli Elementi
dovrebbe renderci anche molto più visibili. Riuniamoci non
appena mettiamo gli zoccoli sulla luna!”
Queste
sono le nostre parole di commiato mentre attraversiamo finalmente il
portale per la luna. Gli Incubi non sembrano nemmeno vederci, o forse
reputano impossibile che qualcuno voglia davvero arrivare alla loro
stessa dimora.
In
ogni caso, entrare nel portale per la Luna ed avventurarsi
nell'oscurità oltre di questo è come tuffarsi nel
fango. Una sensazione di sudiciume mi avvolge, arrivando al punto di
schifarmi, e si intensifica con il proseguire del viaggio mentre io e
Queen Chrysalis lasciando dietro di noi scie luminose ad indicare il
nostro tragitto, come meteoriti.
A
rinforzo di questa similitudine, ci troviamo lentamente avvolte da
strane fiamme fredde che ci avvolgono come a volerci proteggere in
qualche modo da cosa giace intorno a noi mentre ci avviciniamo sempre
di più al pianeta, da cui vediamo ancora sollevarsi folte nubi
di Incubi dirette al portale che noi stiamo attraversando al
contrario.
Durante
la caduta prendiamo in pieno petto, o meglio dove in proporzione esso
dovrebbe trovarsi, alcuni di loro, facendoli dissolvere subito dopo,
ma una volta giunti in rotta collisione con la luna vedo la Regina
allontanarsi e precipitare in un altro punto della superficie del
satellite.
Tento
di restare rivolta verso di lei il più a lungo possibile, così
da memorizzare dove devo dirigermi per trovarla, ma l'impatto con il
suolo arriva anche per me.
E
atterrare violentemente sulla dura terra dopo aver attraversato a
velocità folle un portale incantato non è in alcun modo
un'esperienza piacevole.
Il
tremendo impatto, sommato al fatto che da quando ho viaggiato verso
l'Arabia Sellata non ho chiuso occhio, mi fa perdere i sensi per
qualche istante.
Spinta
dalla forza di volontà riapro lentamente gli occhi. Non ho
molto tempo e anche se questa mia reazione all'impatto mi fa capire
che avrei un serio bisogno di riposare, non posso davvero
concedermelo.
Pianto
gli zoccoli a terra e, aiutandomi con le ali, mi spingo in alto fino
a tornare perpendicolare al terreno.
Tuttavia,
mentre alzo lo sguardo da terra per vedere dove sono, una oscura
figura appare avanti a me, facendomi gelare il sangue nelle vene
soltanto guardandola.
Alta,
molto più rispetto ad un comune pony, con il muso nascosto
dietro un casco dalla visiera dorata che lascia intravedere solo gli
occhi illuminati da un alone diabolico e due corna che dalle tempie
proseguono dietro il capo, garantendogli un aspetto simile a quello
di un demonio, il manto nero quasi interamente nascosto dietro
un'armatura blu notte con una pelliccia appena sul dorso e dal cui
bordo parte una sottana che copre la groppa e il cutie mark. Anche
gli zoccoli sono tenuti dentro delle strane protezioni da cui si
allungano, minacciose, quattro lame affilate che lasciano addirittura
il segno sulla roccia. Solamente guardando la strana creatura ho
l'impressione di avere a che fare con una fobia reincarnata,
sensazione acuita dall'aura oscura che emana.
Tuttavia,
la chioma eterea cristallina illuminata da piccoli luccichii come
stelle in un bel cielo, forma uguale a quella della coda, mi fornisce
un evidente indizio sull'identità di quell'essere.
“Nightmare
Moon...” la chiamo, con un filo di voce
Lei,
udendomi, ribatte “Come?”
dal tono di voce che usa pare essere sinceramente sorpresa “Che
razza di nome assurdo è quello? Queen Chrysalis non ti ha
informata su chi sono io?”
Questa
domanda mi lascia perplessa: come può non riconoscere il suo
stesso nome?
Percependo
il mio silenzio come un invito a continuare, la creatura spiega le
ali senza preavviso, quasi cercasse di spaventarmi facendo
semplicemente così, e si presenta “Io sono la Puledra
della Luna... e tu, mia cara, sei su proprietà privata.”
detto questo, aggiunge dopo una breve pausa con tono minaccioso
“Spero tu sia preparata per le conseguenze...”
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