Cap 8
Koga
era a terra, il naso che perdeva copiosamente sangue. Inuyasha stava
davanti a lui, in piedi, lo sguardo ardente di collera. I due uomini si
voltarono verso Kagome, stupiti. La ragazza aprì la bocca e,
sopresa, parlò.
"Che succede, qui?!"
La valigia cadde a
terra. Un tonfo sordo.
Kouga si
alzò in piedi, il liquido rosso che macchiava la camicia
bianca e la giacca.
La vista gli si era velocemente appannata e faticava a reggersi sulle
proprie gambe. Kagome si precipitò al suo fianco, dopo
aver scoccato una truce occhiata verso Inuyasha.
"Thomas, per cortesia,
potrebbe portarmi un catino pieno di acqua calda e degli asciugamani?"
Il
maggiordomo scattò sull'attenti e obbedì agli
ordini
della donna. Inuyasha lo guardò infuriato. Il mondo era per
caso
impazzito? Che ci faceva lì Kagome? E, soprattutto, con che
coraggio si presentava in casa di colui a cui aveva mentito per
così tanto tempo? Assurdo. Tutto questo era assurdo.
Inuyasha
non capiva più niente.
Da una parte voleva
mandarla via, dall'altra desiderava stringere a sé quel
corpicino affaticato dalla corsa. Ma la sola visuale della donna
intenta a curare Kouga lo distoglieva da tutti i buoni propositi. Era
basito per l'apparizione di Kagome, ma era anche arrabbiato per
l'apparente indifferenza della donna. Dopo il truce sguardo di pochi
minuti prima, non lo aveva degnato più di uno sguardo. Ma il
pittore conosceva abbastanza Kagome per ipotizzare che ella stesse
pensando al discorso da fargli.
Finalmente la donna si
alzò, sorreggendo Kouga, che teneva sul naso un panno
intriso di acqua calda.
Gli
sta bene.
"Qualcuno
mi spieghi cos'è successo qui."
Esclamò
Kagome, dopo aver fatto sedere Kouga su una sedia di vimini. Inuyasha
prese un respiro e iniziò a camminare nella direzione della
donna, che lo osservava con occhi ardenti.
"Semplicemente, il tuo
caro amichetto ha osato dire che io sono un uomo di basso livello,
incivile ed asociale. E ha inoltre detto che io non merito una donna gentile,
dolce e bella come
te."
"E pensi che abbia
totalmente torto?"
"Potrebbe anche
essere. Ma ringrazio il cielo di non essere un bugiardo, come qualcuno
qui presente."
Kagome si
portò una mano al petto. Se lo meritava. Gli aveva mentito
su una cosa importante. Su un fatto della sua vita che l'aveva segnata
nel profondo. E non poteva che assumersi le proprie
responsabilità ed ammettere le proprie colpe.
"Non avevo altra
scelta, Inuyasha. Posare per qualcuno è sempre stato uno dei
miei sogni più grandi. Lady Kikyou, la donna che mi accolse
nella sua vita, anni fa, era una donna bellissima, richiesta da tanti
artisti. E io ho sempre voluto emularla, essere come lei. E l'occasione
che mi si è presentata quando ti ho incontrato era
impossibile da ignorare. Perciò ho dovuto mentirti. Ti ho
detto una marea di sciocchezze per realizzare un sogno che ho sin da
bambina."
Kagome fece un respiro
profondo. Finalmente gli aveva detto tutta la verità. Si
sentiva più sollevata.
"Inuyasha... voglio
chiederti una cosa..."
Il pittore gli fece
cenno di andare avanti. Era curioso di sentire che cosa avrebbe detto
la ragazza. La sua voce lo attraeva, nonostante la rabbia che provava
per lei. Era una tentazione.
"Pensi che, se avessi
saputo della mia vera natura sociale, mi avresti chiesto di posare per
un tuo quadro? Rispondimi sinceramente."
L'impulsività
dell'artista venne per un attimo messa da parte. Rispondere velocemente
e con schiettezza, in quel momento, poteva essere interpretato come un
gesto affrettato e falso. Doveva ragionare bene sulla risposta,
poiché essa rappresentava una possibilità di
avere Kagome al suo fianco ancora una volta.
Soppesò
tutte le possibilità...
"Probabilmente ci
avrei pensato per un lasso di tempo più lungo. Ma
sicuramente ti avrei fatto la proposta. Io non ho mai dato peso alle
varie fasce della società, Kagome. Se tu fossi stata una
contadina o una dama di corte... non avrebbe significato nulla."
Kagome
trattenne a fatica un sorriso di gioia, mentre gli occhi le
s'illuminavano. Cos'era quella sensazione così bella? E quel
batticuore forte? Ricordò le parole della donna anziana
incontrata alla stazione.
"Parlo per esperienza
personale. Anche io, tempo fa, sprecai l'occasione di stare con la
persona che amavo. E, credetemi... non è passato giorno in
cui non ripensassi alla carta che male avevo giocato. "
Per la prima volta nella sua
vita, Kagome decise di seguire l'istinto. Si avvicinò ad
Inuyasha e lo abbracciò con forza. Le lacrime premevano per
uscire, ma lei fece resistenza. Non doveva piangere. Era felice per la
risposta che il pittore gli aveva dato. Sapere che egli non dava peso
alla sua condizione sociale l'aveva commossa.
Inuyasha, dal canto
suo, strinse la donna senza pensarci due volte. Gli era mancato quel
profumo di rose che l'accompagnava sempre. Aveva sognato, la notte,
quei capelli neri e setosi che le incorniciavano dolcemente il viso. E
ora che aveva davanti a sé la fonte di tutti i suoi
pensieri, non potè fare a meno di sorridere felicemente.
Kouga li
osservò a lungo. Per tanto tempo aveva cercato di
conquistare Kagome, con qualsiasi mezzo e in ogni modo esistente. Ma
lei lo aveva sempre ritenuto un amico con cui confidarsi e una spalla
su cui piangere nei momenti di tristezza. Si alzò,
barcollando leggermente, e se ne andò. Scappò da
quell'immagine che gli procurava solamente dolore. Salì
sulla carrozza che lo aveva portato in quel luogo e andò via.
Nel giardino verde
dall'erba rigogliosa e dai fiori sgargianti, intanto, Kagome ed
Inuyasha si guardavano e sorridevano felici. Ad un tratto la donna
abbassò il volto.
"Inuyasha... mi
perdoni per la bugia che ti ho detto?"
L'artista le
sollevò il capo con la manca e le baciò la fronte.
"Senza dubbio alcuno,
Kagome."
I due si scambiarono
un bacio a fior di labbra. Il simbolo di una promessa che li avrebbe
accompagnati per gli anni seguenti. Il patto reciproco di dirsi sempre
e comunque la verità, in qualsiasi situazione.
"La
verità sta nel cuore di chi la possiede veramente."
[Anonimo]
{ 22 Dicembre 1856 }
Un vagito pose fine al chiasso che regnava in una delle numerose stanze
della cascina.
"E' una femminuccia, Lady Kagome!"
La balia, una donna corpulenta e dallo sguardo bonario,
osservò amorevolmente la creatura che teneva fra le braccia.
Si avvicinò a Kagome e le porse la neonata piangente e
avvolta in una copertina di seta bianca.
La neo-madre osservò felice oltre ogni immaginazione sua
figlia e le accarezzò la testolina cosparsa di capelli neri.
Un travaglio di un giorno aveva preceduto la nascita di Catherine
Harrison, ma Kagome, nel momento stesso in cui aveva sentito il primo
vagito, aveva ignorato il dolore e le sofferenze passate. Una
felicità immensa le aveva stretto il cuore.
Inuyasha non era ancora arrivato. Si trovava alla National Gallery,
circondato da critici e rappresentanti dell'alta società,
che si scervellavano in complimenti per l'ultima opera dell'artista. Il
ritratto di una bellissima donna: Kagome. Sua moglie.
La donna aveva provveduto a spedire un ragazzetto alla Galleria, per
avvertire il pittore di essere diventato papà. Ella non
stava più nella pelle. Chissà come avrebbe
reagito suo marito, nel vedere quell'esserino piccino e scosso dal
pianto.
Magari è uno
di quegli uomini che svengono, alla vista del prodotto dell'amore loro
e della loro donna. Son proprio curiosa...
"Oh, Kagome, sono così felice per voi!"
Esclamò Rin, che mise Philip, suo figlio, tra le braccia del
marito. Sesshoumaru accolse il piccolo, che lo guardava ridente, e
osservava sua nipote, senza lasciar trasparire nessuna emozione. Aveva
imparato, in qualche mese, ad accettare la presenza di una "popolana"
in casa di suo fratello. Rin lo guardò lo sposo per un
secondo, poi si volse verso Kagome, che sorrideva felice e mostrava a
tutti i presenti il piccolo miracolo.
"Grazie, Rin! Mi ha fatto piacere sapervi qui. Significa che mi avete
finalmente accettata nella vostra famiglia e che mi apprezzate..."
"Non entusiasmarti troppo. Potresti rimanere scottata..."
Sibilò Sesshoumaru, voltandosi e uscendo in giardino, in
compagna del piccolo Philip. Rin lo guardò truce.
"Non preoccuparti, Kagome. Prima o poi la finirà con
quest'atteggiamento indifferente ed antipatico."
Kagome scoppiò a ridere, contenta. Ma la sua risata
finì, quando sulla porta apparve un Inuyasha trafelato e
sconvolto per la corsa.
Egli guardò prima Kagome, poi Rin ed infine la piccola che
piangeva, avvolta in un fagotto di coperte bianche. Sul suo volto
apparve un'espressione terrorizzata. Poi si sentì un tonfo.
Già... Inuyasha era svenuto per le troppe emozioni della
giornata.
Ma quando si svegliò, qualche ora più tardi,
notò il capo di sua moglie appoggiato al suo petto e, dentro
una cesta di vimini, una bambina bellissima. L'artista la
guardò e ne ammirò a lungo i tratti somatici del
viso. Era molto simile a lui, ma aveva lo stesso naso di Kagome. Alla
francese. Era troppo, troppo carina! E in quel momento, Inuyasha
desiderò fermare il tempo. Non voleva che la piccola
Catherine crescesse. Avrebbe attirato troppi ragazzi, per i suoi gusti.
"Inuyasha..."
La voce di Kagome lo riscosse dai suoi pensieri. Si voltò
verso di lei e le sorrise, accarezzandole la guancia.
"Scommetto che stai pensando alla crescita di Catherine..."
"Ma che dici?!"
"Inuyasha, non mentirmi. Ti conosco troppo bene."
L'uomo si arrese e strinse a sé la donna, che sorrise sul
suo petto.
"Amore... voglio vivere appieno questa vita. Ti prego, pensiamo solo al
presente."
Si addormentarono entrambi, cullati dai respiri calmi e profondi della
piccola.
*******
Credo che dovrò costruire, per tutti voi, delle statuette
votive. Sono rimasta stupita dal fatto che nessuno di voi mi abbia
mandato dei messaggi contenenti minacce di morte. Davvero!
Comunque, mi devo scusare con tutti per il ritardo immenso. Ma la
scarsa ispirazione mi ha impedito di buttare giù mezza riga
di questo capitolo. Oggi, in data 5 Novembre 2008, non sono andata a
scuola. Causa? Un dolore tremendo alla mano per la puntura di un'ape.
Sto facendo una cura specifica, dato che non so se sono allergica.
E, improvvisamente, mi è venuta l'ispirazione per finire
questa storia che (stranamente) ha appassionato anche me. Mi ha fatto
tanto piacere vedere quante recensioni positive mi avete lasciato...
significa che avete apprezzato la storia. E, soprattutto, mi riempie di
gioia sapere che il pairing utilizzato non è stato reso
tremendamente. Come alcuni sanno, Inuyasha e Kagome non mi piacciono
molto.
Proprio per questo motivo, infatti, ho deciso di scrivere una Fan
Fiction che avesse loro come protagonisti. Perchè, secondo
me, ci si deve sempre evolvere, come scrittori. Il mio sogno
è sempre stato quello di scrivere e ritengo che provare
tante cose sia utile per crescere.
E' doveroso rispondere con altrettanti commenti alle recensioni che
avete lasciato allo scorso capitolo.
Helkamirie
: Ciao, carissima!
Che piacere sapere che ho reso abbastanza bene Kagome. Sai,
è un personaggio così diverso dal mio ideale, e
ho rischiato tantissimo, nel creare una LongFiction con lei come
protagonista. Ti ringrazio con tutto il cuore anche per farmi sempre
divertire e per sopportarmi continuamente, su MSN. Un bacio enorme!
<3 Sei mitica!
Onigiri
: Il ricevere complimenti da parte tua non fa
che riempirmi d'orgoglio. Ti ho già detto quanto ti ammiro,
mi pare. Perciò, non preoccuparti per le ripetizioni! Anche
solo sapere che hai letto i capitoli di questa Fan Fiction mi commuove.
Sei grande, Onigiri! Una bravissima scrittrice e una dispensa di
"accrescimento del mio ego, che ormai ha raggiunto dimensioni
stratosferiche". XD Ok, la finisco! Grazie ancora, carissima!
<3
Roro
: ROROOOOOO! Mia perpetua e dolce amichetta Kohai! *__*
Che bello vederti sempre tra le recensioni. Anche
perchè tu sei mitica, hai uno stile impeccabile ed
adorabile, riesci sempre a farmi ridere e, cosa da non sottovalutare,
mi aiuti ad andare avanti con i miei scleri che, da quanto dici, ti
piacciono tanto. *_* Come ho detto ad Onigiri, con tutti
questi complimenti dolci ed incoraggianti, il mio ego è
ormai gigantesco. Grazie di tutto! Davvero! Ti voglio un
mondo di bene, amica mia! <3<3<3
AvinPhi
: Amorino sardaccio! Eh, mi dispiace, ma io e le sterile
siamo due cose opposte. Non ci capisco nulla! XD Kagome di
Vallermosa ed il Principe Pittore? Potrebbe essere un titolo optional.
Grazie anche a te per i numerosi complimenti e per l'incoraggiamento.
Anche io attendo il Nutellone, comunque XD Prima o poi ce la
faremo, Anci! Ti voglio tanto bene <3
E' giunto il momento dei saluti. Ringrazio ancora una volta tutti
quanti. E soprattutto chi ha messo la storia tra i Preferiti, ovvero:
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