The heart is what you make it cap 7
- Non so che
rango avessi, ma sì, eri come noi - sbuffò, offrendomi la
mano perchè mi alzassi, rifilandomi un'occhiataccia, come per
rimproverarmi di essermelo dimenticata.
Afferrai la mano che mi veniva offerta, senza dire niente, essendomi
ritrovata pressochè impossibilitata a parlare e con la bocca
stranamente asciutta.
- Oh andiamo, non è poi questa grande novità. Insomma, si
sente che il tuo reiatsu è troppo forte per essere quello di una
semplice arrancar. E poi perchè Aizen avrebbe voluto affidarti
ad Ulquiorra, - cambiò il suo tono in uno di sdegno alla
menzione del nome - il suo animaletto, se non fossi stata almeno un po'
importante? -
Aprii un paio di volte la bocca, cercando di articolare un suono che
sembrasse per lo meno una parola, ma riuscendo solamente a emettere
mormorii sconessi.
Eppure il ragionamento di Grimmjow non faceva una piega.
- E che cazzo, vuoi parlare o no?! - sbottò spazientito dopo
qualche minuto di silenzio carico di tensione - Non sono qui a fare la
bella statuina io! - concluse, prendendomi per una spalla e scuotendomi
come se non ci fosse stato un domani.
Mi riscossi dal mio coma auto-indotto e sbattei un paio di volte le
palpebre, per mettere bene a fuoco la stanza - Okay, okay, ci sono! -
esclamai a mia volta, costringendolo a fermarsi.
- Alla buon'ora, baka - ringhiò, ritraendo la mano, per poi
girarsi e guardare con una smorfia di disgusto stampata in faccia le
sue lenzuola macchiate di sangue - Cazzo, stupido Tosen... -
bofonchiò, aggiungendo una serie di imprecazioni che avrebbero
fatto impallidire perfino il più volgare degli scaricatori di
porto.
Scossi la testa per cercare di liberarmi dai miei stessi pensieri e,
sospirando, mi voltai verso di lui - Dove tieni le lenzuola? -
Mi lanciò un'occhiata incredula.
- Pensi davvero che io mi abbassi a fare certi lavori? Ma per piacere.
Ogni giorno un arrancar di basso rango si occupa di tutto -
Sollevai le mani - Non c'è bisogno di essere così acidi
eh. - parlai, roteando gli occhi - Vorrà dire che andrò a
chiedere di darmi le lenzuola, visto che chiaramente ti fa schifo
dormire lì in mezzo -
Fece per ribattere ma riuscii a silenziarlo con un'occhiataccia - Dimmi che non ho ragione - lo sfidai.
- Tch... - prese a guardare un qualche punto imprecisato alla mia
destra - Hai ragione - ammise alla fine, passandosi la mano sana tra i
capelli.
Non riuscii a fare a meno di concedermi un ghigno soddisfatto per essere riuscita a farmi dare ragione.
- A tra poco - e con ciò uscii dalla sua stanza
Ci volle una mezz'ora buona prima che trovassi una arrancar in grado di
dirmi dove andare a prendere delle stramaladettissime lenzuola pulite.
- Ehi, scusa! - esclamai per attirare la sua attenzione, facendo
fermare la ragazza nel mezzo del corridoio mentre aspettava che mi
avvicinassi.
Quando le arrivai vicino ebbe un moto di sorpresa non da poco, quasi
candendo per terra, e si inchinò praticamente subito - Non
l'avevo riconosciuta Abaron-sama! - si affrettò a spiegare,
senza osare alzare la testa.
Rimasi giusto un tantino basita, abbastanza da rimanere imbambolata
come uno stoccafisso, ma non così tanto da auto-impedirmi di
parlare - Ehm... Alzati pure, non serve che ti inchini - replicai,
abbastanza nervosamente, sventolando le mani in avanti in un patetico
tentativo di alleggerire l'atmosfera abbastanza tesa che si era andata
a creare.
Sollevò appena la testa - Ne è sicura? - domandò poi, con fare parecchio insicuro.
Annuii frettolosamente - In realtà avrei bisogno che mi dicessi
dove poter trovare delle lenzuola pulite per quell'idiota di Grimmjow -
ridacchiai, passandomi una mano tra i capelli.
- Oh! Ma certo, passerò io in camera sua appena avrò
svolto le mansioni che mi sono state affidate... - parlò,
inchinandosi di nuovo.
- Ma non ce n'è bisogno, posso benissimo fare io - accennai un sorriso - Mi ricordo ancora come si fa un letto -
Mi guardò a dir poco inorridita - Non dovrebbe abbassarsi a fare
questo genere di lavori! - sussurrò, - Insomma... E' compito
nostro servire gli espada -
Inclinai la testa - Per favore? - provai, guardando la sua espressione mutare ancora in una di completo stupore.
Sembrò combattuta per qualche altro minuto, - Venga con me -
Mi guidò in una stanza, nella quale erano raccolti ordinatamente
tutti i panni puliti. Ne dedussi che doveva essere una specie di
lavanderia.
Prese con sicurezza dettata dall'esperienza quello di cui avevo bisogno
e me lo consegnò - Spero di esserle stata utile, Abaron-sama -
si inchinò nuovamente - Se vuole scusarmi ora avrei altri doveri
a cui adempiere -
Annuii - Mille grazie -
Si tirò in piedi ringraziando a sua volta e si avviò di
gran carriera giù per il corridoio, prendendo la direzione
opposta a quella che imboccai io qualche secondo dopo.
Mi presi il mio tempo, guardandomi attorno, anche se non c'era molto da
vedere nel palazzo, visto come quei corridoi eranopressochè
infiniti e tutti ddannatamente bianchi.
Seriamente, dopo un po' facevano venire il mal di testa.
Svoltai un angolo, giusto in tempo per scontrarmi con qualcuno.
Accaddero varie cose nell'arco di pochi secondi:
1. Io che scivolavo su un lembo di lenzuolo, che era riuscito a
scappare dalla piega perfetta in cui era stato messo, nel disperato
tentativo di evitare lo scontro con chiunque ci fosse davanti a me.
2. L'anima pia che avevo quasi ucciso che cercava di non farmi cadere
con la grazia di un sacco di patate e che quindi, anche con tutte le
sue buone intenzioni, venne trascinata inesorabilmente con me, visto
che le lenzuola sembravano volermi uccidere e avevano fatto inciampare
pure lei.
3. E come ciliegina sulla torta, uno dei lenzuoli che tentava di soffocarci cadendoci addosso.
Tirai una testata epica al pavimento e chiusi gli occhi per il male che
mi ero fatta, riaprendoli poi di scatto quando sentiii il respiro del
povero sfigato che aveva vuto la sfortuna di trovarsi nel mio cammino
solleticarmi il viso., già pronta a scusarmi in tutte le lingue
del mondo.
Rimasi quindi giusto un po' imbambolata lì quando mi trovai
faccia a faccia con Ulquiorra. Tra tutti quelli che potevano capitare
dovevo fare la figura della perfetta idiota con l'unico che almeno
provava a tollerarmi.
Mamma mia, quanto riuscivo ad essere patetica?
Arrossii violentemente per l'imbarazzo e cercai di muovermi, riuscendo solamente a peggiorare la situazione.
- Aspetta, femmina. - mi fermò, rendendomi fin troppo conscia
del fatto che la distanza tra le nostre labbra era praticamente
inesistente.
Deglutiii - Se vuoi uccidermi fallo in fretta -
- Non ne provo il desiderio. Anche se la tua goffaggine potrebbe
provvedere al posto mio, un giorno - replicò, per niente
imbarazzato nè dalla posizione nella quale ero riuscita a farci
finire, nè dal fatto che praticamente ogni volta che uno dei due
parlava... Non volevo nemmeno pensarci.
Avrei potuto prendere fuoco da tanto che ero rossa in quel momento.
Serrai gli occhi, ma l'immagine di Ulquiorra era sempre lì, e mi
ritrovai ad avvampare, ancora di più, se possibile. E non
avrebbe dovuto essere possibile, visto che avevo raggiunto una gradazione di rosso che aveva del preoccupante.
- Ti giuro che non sono sempre così incapacitata nei movimenti.
- biascicai, cercando di immaginarmi di non essere in quella strana
posizione.
Perchè poi non si toglieva? Era bloccato anche lui?
- Lo so - fu tutta la sua risposta, prima che ci liberasse tirando un
lembo del lenzuolo e facendo cadere, conseguentemente, tutta la nostra
" prigione ".
Boccheggiai per qualche secondo - Perchè non l'hai fatto prima?! -
Si alzò, senza distogliere da me lo sguardo - La tua reazione
è stata interessante, femmina. Che cosa l'ha causata? -
Aggrottai le sopracciglia in un'espressione perplessa - Sei serio? -
feci poi, notando che, effettivamente, nei suoi begli occhioni verdi
era presente una certa scintilla di curiosità.
Aspeeeeeeetta.
" Begli occhioni verdi "?
Scossi la testa, abbastanza stupita da me stessa per aver pensato una
cosa del genere, quando dovevo essere solo contenta che non gli fossero
partiti i cinque minuti e non avesse deciso di ammazzarmi.
E poi, diciamocelo, non ero mai stata questa gran romanticona. E nemmeno molto interessata nei ragazzi a dirla tutta.
Certo, le mie due cotte le avevo avute, ma ero sempre troppo timida per
dire a quei tizi qualunque cosa che avrebbe anche solo fatto
lontanamente intendere che provassi qualcosa oltre la semplice amicizia.
E adesso pensavo... Quello degli occhi di Ulquiorra?
Anche se effettivamente erano belli.
E che cazzo, di nuovo. Il mio stesso cervello si rivoltava contro di me!
- Quando non lo sono? - fu la sua risposta, mentre si aggiustava la
casacca dell'uniforme - Non eri forse tu che ti eri offerta di
spiegarmi? -
Mi riscossi dai miei pensieri e mi rialzai, riprendendo le lenzuola da
terra e sbattendole un paio di volte per ripulirle - Lo so. Ma.... -
sospirai, giungendo alla conclusione che il più diretta ero,
più probabilmente avrebbe capito al primo colpo - Ancora un paio
di millimetri e partiva il bacio -
Mise le mani in tasca, rimanendo però in silenzio.
- Uhm... Sai che cos'è un bacio no? -
- Un atto compiuto applicando e premendo le labbra, per un tempo
più o meno lungo, su persona o cosa in segno di amore o di
affetto. - replicò con una prontezza a dir poco disarmante,
visto che non mi sarei aspettata che sapesse nemmeno cosa fosse una
pacca sulla spalla.
- ... Te lo sei imparato a memoria da un dizionario questo, però
- protestai, sperando, in parte, che non fosse vero e che l'avesse
semplicemente parafrasato così.
In altre parole sperando che l'avesse detto alla Ulquiorra.
- Esatto. Non ne capisco il senso, ma nonostante sia stato
relativamente poco nel mondo degli umani, sembra che sia
un'attività piacevole. - smise di parlare, contemplando qualcosa
di non meglio identificato - Mostramelo, femmina -
Ebbi un infarto, lasciando quasi cadere per terra le lenzuola - ...Che?
- balbettai, con quella che doveva essere un'espressione presa
direttamente dal repertorio delle mie più stupide - Non credo di
aver capito che cosa vuoi che faccia. -
- Voglio capire. Mostrami come si fa - replicò in tutta calma.
Come se non mi avesse appena chiesto di baciarlo.
- Guarda che in teoria dovresti farlo con la persona che ti piace - provai, sperando che desistesse.
Oh, che sciocca.
- Tu mi piaci. - rispose, prontissimo come sempre - Più degli altri - si chiarì poi.
Arrossii - Intendevo... Sai, attrazione fisica - feci, gesticolando
come una pazza, rendendo il tutto solamente più confuso.
Mi squadrò per qualche secondo - Hai delle fattezze che
risultano piacevoli alla vista. Da maschio mentirei se dicessi di non
trovarti attraente, in qualità di femmina -
In quel preciso momento capii che era pressochè inutile cercare
di ragionare con lui in quei termini ( e che se continuava così
avrei preso fuoco in quel punto ).
Prendeva tutto fin troppo letteralmente.
- Sai cosa? Va bene! - sibilai, cercando di nascondere il rossore che
ormai regnava indiscusso sulla mia faccia - Sappi solo che non l'ho mai
fatto e probabilmente verrà male -
Non disse nulla, aspettando, presumibilmente, che facessi qualcosa io.
Lo guardai per qualche secondo, ponderando se tirarmi indietro o meno.
Alla fine, giungendo alla conclusione che tanto tenere il mio primo
bacio per qualche ragazzo umano non aveva senso per niente, visto come
io stessa non ero umana e in ogni caso non avrei mai avuto una vita
normale, quindi decisi di buttarmi.
Al diavolo le conseguenze.
Mi avvicinai sotto il suo sguardo attento -Sei davvero sicuro di
volerlo fare? - domandai, guardandolo negli occhi, sperando che avesse
cambiato, in quei due secondi, idea.
Non perchè non volessi... PIù che altro avevo paura di rovinare tutto con la mia grande grazia.
Annuì, mentre mi avvicinavo ulteriormente - Basta esitare,
femmina - fu tutto il mio avvertimento, prima che prendesse lui
l'iniziativa e unisse le nostre labbra.
Non me l'aspettavo minimamente quella svolta, ma mi ritrovai a chiudere
gli occhi e ad avvicinarmi un po' più di quanto non avessi osato
prima, ricambiando per quanto fossi in grado il bacio.
Sentii solo vagamente una mano salire sulla mia schiena e arrivare a
sciogliermi i capelli, facendo cadere a terra il fermaglio che li
teneva su e lasciandoli ricadere liberamente sulle mie spalle.
Ma ero troppo concentrata su quel bacio perchè me ne importasse qualcosa.
Portai una mano sulla sua spalla, stringendo appena e, apparentemente,
quel gesto fu abbastanza per far scattare qualcosa di non meglio
identificato nell'espada, per cui mi ritrovai spalle al muro.
Sussultai per la sorpresa, ma il bacio non venne rotto.
Anzi... Non credo di avere parole adatte a descrivere cosa diventò.
Anche se probabilmente avevamo agito d'istinto per tutta la sua durata,
quando finì non potei fare a meno di provare un po' di
disappunto, anche se praticamente stavo annaspado per dell'aria.
Ulquiorra si limitò a guardarmi per qualche secondo - Per essere un'abitudine tipicamente umana non è spiacevole -
- " Non è spiacevole? " - arrivò una terza voce, che mi fece giusto un po' prendere un colpo - Solo, Ulquiorra? -
L'arrancar non mostrò il minimo segno di sorpresa - Salve
Gin-sama. - fece, girandosi verso il nuovo arrivato - Stavo solamente
soddisfando la mia curiosità riguardo alla cosa - si
giustificò.
Io, imbarazzata com'ero, riuscii a bofonchiare solo un " Salve " molto
sconnesso, suscitando le risate dell'uomo che poi si rovolse nuovamente
al corvino - Forse per i primi due minuti, Ulquiorra... Poi
sembrava fossi curioso di... Saperne di più su Abaron
piuttosto - concluse, con un sorrisone per niente raccomandabile.
Mi ricordai tutto d'un tratto che c'era un motivo se mi trovavo
lì, quindi, con una risatina imbarazzatissima, mi scusai e
fuggii verso la camera della Sexta espada, spiegando brevemente
perchè ci stavo andando e guadagnandomi un'occhiata
indecifrabile di Ulquiorra e una risatina strana da parte di Gin.
Praticamente sfondai la porta e la richiusi come se avessi avuto l'inferno alle costole.
- Minchia! Stai calma! - mi urlò dietro Grimmjow, prevedibilmente, - Perchè cazzo ci hai messo tanto poi? -
Lo guardai per qualche secondo, riprendendo fiato.
- Allora? - fece, sbattendo a terra un piede ritmicamente.
- Tu non vuoi saperlo veramente -
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Buon Natale gente che segue questa storia!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, visto che ho deciso di far
capitare questa piccola cosuccia tra Ulquiorra e Abaron...
Chissà adesso che cosa succederà nei prossimi capitoli...
Mwuahahah!
E ho anche paura di aver reso Ulquiorra troppo OOC, però
credetemi quando vi dico che ho seriamente provato a ragionare come lui
e beh... Posso solo dire che al confronto risolvere problemi di
trigonometria è dannatamente semplice.
Ad ogni modo, ho cercato di renderlo il più logico possibile (
anche se ad un certo punto nonostante tutta la sua logica vince
l'stinto :3 ) e poi, visto che mi sembra un tipo abbastanza curioso
verso ciò che non conosce è uscito questo capitolo...
Boh! Spero seriamente di non aver fatto casini!
Also, se trovate degli errori di battitura, sono per via del computer
nuovo che ha i tasti diversi da quello vecchio e non mi sono ancora
abituata :')
Ho detto tutto!
Buon Natale ancora!
Ciauuuu!
Alice_
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