Peter pan
(pov Heric)
- ehi Nelly sono a casa- gridai
chiudendo la porta alle mie spalle - ehi finalmente come è andata
oggi?- - perchè me lo chiedi?- fece lo sguardo malizioso - hai
un sorriso enorme è successo qualcosa?- - beh qualcosa è
successo- le dissi toccandomi i capelli - dai racconta!-. Gli feci
segno di sedersi - oggi ho salvato la vita ad una ragazza- rimase a
bocca aperta - wow sei diventato un eroe?- rise come una matta feci
l'offeso - non sono un eroe però sono stato felice di averla
aiutata!- mi accarezzò il volto - lo so scemo io scherzo!-
le sorrisi - tu Nelly novità? il ragazzo come và?-.
Abbassò lo sguardo e così capì subito che era
successo qualcosa - si chiama Peter- - allora si è svegliato?-,
annuì con la testa ma lo sguardo rimaneva basso - Nelly cosa
è successo?- alzò la testa - pensava che avevo nascosto
la sua Wendy- strinsi i pugni - ti ha fatto qualcosa?- mi alzai dalla
sedia ero pronto ad andare su per dargli una lezione quando mi trattene
- fermo Heric non mi ha fatto niente dico davvero, anzi mi ha fatto
tanta pena sta cercando quella ragazza come un pazzo non si da pace non
mangia e non vuole vedere nessuno-. Guardai mia sorella - è la
sua ragazza?- - si perchè la chiama la sua amata-, rimasi
perplesso volevo saperne di più - vado da lui voglio sapere cosa
è successo almeno cosi potrò vedere se posso aiutarlo-.
Nelly fece un respiro di sollievo e mi lasciò andare, arrivai
davanti alla porta e cominciai ha bussare - chi
è?- - eeeh ciao sono Heric vorrei parlarti!- - entra-.
Aprì la porta e lo trovai affacciato alla finestra - piacere mi
chiamo Heric sono il fratello di Nelly-, mi guardò e fece un
piccolo sorriso - io sono Peter- era un ragazzo di poche parole almeno
era quello che dava ha vedere - vorrei sapere da dove vieni- mi
guardò e con le dita indicò un punto preciso nel cielo -
seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino-,feci una
faccia sorpresa ma voleva prendermi in giro? - ok quanti anni hai?- -
18 anni appena compiuti- sospirai avevamo la stessa età - Peter
mia sorella mi ha detto che cerchi la tua Wendy- mi guardò aveva
gli occhi lucidi - Heric tu sai dove posso trovarla?-, abbassai lo
sguardo - no mi dispiace quando ti abbiamo trovato eri solo non c'era
nessuno con te- mi rialzai e rimasi scioccato erano lacrime?
Peter stava piangendo per amore? - non la troverò più lo
persa di nuovo- non riuscivo ha capire cosa voleva dire - ma chi sei
veramente? come ci sei finito qui?- si voltò - so che non mi
crederai ma io sono Peter Pan abito sull'isola che non c'è ho
conosciuto la mia Wendy quando avevo solo 13 anni, ero scappato di casa
perchè non volevo più crescere cosi andai ha vivere su
quell'isola insieme a Trilli poi un giorno tornai in città e
cominciai ha sentire le favole che raccontava Wendy, decisi di portarla
con me sull'isola volevo restare bambino con lei ma non fu possibile
insieme abbiamo sconfitto Uncino e poi la riportai a casa le promisi
che sarei tornato ha trovarla ma per 5 anni non lo fatto non volevo
ammettere a me stesso di essermi innamorato-. Quelle parole sembravano
cosi vere che gli pregai di continuare - lei tornò sull'isola e
finalmente potevamo restare per sempre assieme ma quei 3 maledetti
pirati hanno cominciato a bombardarci ricordo le urla di Wendy la
tenevo stretta a me ma per colpa di una palla ho dovuto lasciarle la
mano e cosi un enorme buco nero ci risucchiò-. Ero rimasto senza
parole non sapevo se crederci o pensare che erano solo cavolate ma
optai per la prima credetti a quello che stava dicendo - li hai visti
in faccia?- - purtroppo no c'era troppo fumo però uno dei pirati
aveva al collo un ciondolo d'oro con un teschio e due spade conficcate
non potrò mai scordarmi quel maledetto ciondolo-. Lo vidi
piangere di nuovo no non stava mentendo un ragazzo che piange non
può mentire - Peter descrivimi la tua Wendy- alzò il
voltò e guardò il pavimento - Wendy a gli occhi azzurri e
i capelli castano biondo- - cosi non mi aiuti a una cicatrice che tu
potresti riconoscere? un oggetto prezioso?-. Mi fermò subito -
al collo porta il mio bacio- alzai un sopracciglio -il tuo bacio?- mi
guardò e sorrise - è una lunga storia comunque sarebbe
una ghianda con un piccolo buco al centro la porta sempre al collo e
non se ne separa mai- mi alzai dalla sedia esultando - benissimo
troviamo la collana e troveremo anche lei- - dici che la troveremo?-.
Lo vidi sorridere non potevo dirgli che era come cercare un ago in un
pagliaio - certo ci vorrà del tempo- abbassò lo sguardo -
lo so ma spero davvero che stia bene!- gli appoggiai una mano sulla
schiena - su su fidati starà benissimo comunque volevo chiederti
ti va di frequentare la mia scuola? cosi forse abbiamo una
possibilità che la tua Wendy come te è finita da qualche
parte e che questa persona la manderà anche lei a scuola che ne
pensi?- vidi la sua faccia sconvolta e cominciai ha ridere - dai su almeno
ti svaghi- fece spallucce - perfetto ti vado ad iscrivere a dopo- non
rispose si limitò ha guardare fuori dalla finestra.
( pov Sana)
La
doccia calda mi bagnava tutto il corpo il bagnoschiuma che avevo scelto
di usare sapeva di frutti di bosco lasciando un profumo bellissimo
mentre lo spargevo sulle gambe e le braccia, l'acqua bagnava il mio viso facendomi
rilassare ma si dice che quando sei sotto la doccia ti vengono in
mente dei pensieri infatti cosi fù, pensai a Wendy o almeno cosi
avevo deciso di chiamarla una ragazza della mia stessa età
ridotta senza memoria ma chi poteva avergli fatto del male? la gente
è proprio senza cuore. Chiusi l'acqua presi un accappatoio e mi
asciugai per bene. Nel frattempo sentì bussare alla porta - cara
hai finito di farti la doccia?- era mia madre sicuramente aveva bisogno
di qualcosa - si mamma puoi entrare se vuoi-. Entrò
e la ritrovai vicino al mio viso con un sorrisetto che solo lei sapeva
fare - tesoro devi farmi un favore- ecco quando mia madre voleva un
favore c'era da preoccuparsi - di che si tratta?- lasciò dei
soldi sul lavandino - oggi stesso andrai nella tua scuola e iscriverai
la tua amica-. Sgranai gli occhi - ma mamma non è troppo presto?
- sciocchezze la ragazza ha bisogno di ricordare e di certo non
potrà farlo se resterà chiusa in questa casa non credi?
poi chi te lo dice che vedendo i suoi simili non gli venga in mente
qualcosa?- incrociai le braccia e pensai che dopo tutto non era una
cattiva idea ma sarà stata d'accordo? - e va bene mamma mi
asciugo i capelli e ci vado subito!- cominciò ha saltare - evviva
sapevo di riuscirti ha convincere-. Feci una risata forzata - ok
più tardi portami tutti i fogli- feci un cenno con la testa e
uscì dal bagno, mi asciugai i capelli e lasciai il bagno
libero. Presi dal mio armadio un jeans stretto e una camicetta bianca,
legai i capelli in una alta coda un filo di trucco ed eccomi pronta per
uscire. Bussarono alla porta - avanti-, lentamente si aprì e ci
trovai dietro Wendy - posso?- disse con voce debole - certo vieni
pure-, entrò - scusami stavi uscendo?-, la guardai - si sto
andando a scuola mia madre vuole che ti iscrivi cosi almeno uscendo da
queste 4 mura potrai ricordare qualcosa- non disse niente e
sinceramente mi preoccupò un pò - non sei d'accordo?- le
dissi con voce bassa - se voi dite che è la soluzione migliore
per sapere chi sono lo faccio-. Ero felicissima della sua risposta -
benissimo sono contenta che sei d'accordo con noi ascolta vuoi venire
con me?- - ma non ho vestiti non posso uscire cosi sembro una
selvaggia!-. Beh non aveva tutti i torti però quel vestitino era
dannatamente bello - ti presto qualcosa io-, tirai dal mio armadio i
miei vestiti - ti piacciono questi?- optai per una minigonna e un
maglione blu scuro - ma non credo che mi stiano bene- la fulminai con
lo sguardo - Wendy sei una ragazza davvero bella a te sta bene tutto-.
Sorrise - dai vestiti io ti aspetto di sotto-. La lasciai nella
mia stanza, passarono circa 5 minuti e finalmente la vidi scendere
dalle scale - stai davvero bene- arrossì - ti ringrazio-, la
guardai sembrava una ragazza normale ma secondo me doveva soffrire
molto poi mi accorsi di una collana che portava al collo era una
ghianda con un piccolo foro non era un gran che - Wendy togliti quella
collana non è bellissima- le dissi ma vidi che la stringeva fra
le mani - no Sana è l'unica cosa che mi lega al mio passato non
posso toglierla-. Aveva gli occhi lucidi che stupida che sono dovevo
immaginarlo - scusami almeno mettitela in tasca e poi quando torniamo a
casa la rimetti-. Annuì e la mise nella mini tasca della gonna -
ok andiamo ciao mamma a dopo- e cosi uscimmo in direzione della scuola.
(pov narratore)
Nel frattempo sull'isola che non c'è i due pirati di capitan Daniel arrivarono sulla nave.
(pov Daniel)
Aspettavo
l'arrivo dei miei pirati il sole si stava alzando nel cielo a momenti
dovevano essere qui - capitano secondo lei dove saranno?- chiese Spugna
- sono già sulla nave- deglutì - e come lo sa signore?-
mi voltai di spalle - me lo sento Spugna e ti dico anche tra quanto
saranno in questa stanza-, alzai la mano e cominciai a contare - 3 2 1-
ed ecco che vidi un coltello conficcato sulla parete della nave restai
girato dando le spalle - Sei arrivato finalmente ti stavo aspettando-.
Mi girai e alzai lo sguardo verso mio cognato, lui mi guardò -
cosa vuoi ancora Daniel?- risi di gusto - io da te? assolutamente
niente- lanciò un altro coltello - e allora perchè ci
hai fatto chiamare?-, vidi nei suoi occhi una scintilla di fuoco ardeva
dalla rabbia - vi ho fatto chiamare perchè dobbiamo finire il
lavoro-, si avvicinò - e chi te lo dice che io lo farò?-.
Mi stava sfidando mi avvicinai a lui e con la mia mano d'acciaio gli
afferrai il collo, lui capì subito e uscì un coltello
puntandomelo sul mento - se non fai come ti dico di stritolo- lui
sorrise - prima che tu possa stritolarmi io ti avrò conficcato
il coltello su per il mento facendoti morire dissanguato-. Per dei
minuti restammo fermi ha guardarci dritti negli occhi io nei suoi
azzurri e lui nei miei rossi - ma possibile che voi due
dobbiate sempre litigare?-, mi girai - ciao sorella aspettavo anche te
digli al tuo sposo che mi ubbidisca o farà la fine di uno
stuzzicadenti-. Mi guardò - sai che non lo farò
fratello-, sorrisi e entrambi lasciammo la presa - allora fratello
dimmi cosa dobbiamo fare-. Li guardai - Peter Pan è
ancora vivo-, Anna sorrise - lo so non ti ricordi che sono una mezza
sirena? io sono in contatto con tutto quello che è misterioso-,
mi arrabbiai - e allora perchè non mi hai detto niente?-,
sentì lanciare un altro coltello - non alzare la voce con la mia
donna- mi disse il suo adorato maritino - tu fatti i cavoli tuoi-.
Uscì un altro coltello si stava riavvicinando a me - Ale basta
facciamolo parlare-, si fermò di scatto - cerchiamo di non
perdere la pazienza, o in mente un piano e o bisogno di voi-. Entrambi
si avvicinarono - avanti parla arriva al sodo perchè mi sto innervosendo- - amore
calmati!-. Risi di nuovo - allora tra qualche giorno andremo sulla
terra ha cercare Peter Pan per riportarlo qui e sconfiggerlo- Ale mi
guardò - e questo sarebbe il tuo piano ppf patetico- - lascialo
finire-, disse mia sorella - ci trasformeremo in 3 ragazzi e li
cercheremo o mandato già la mia aquila ad ispezionare la zona ci
farà sapere-. Li guardai - beh non mi dispiace ringiovanire un
pò io ci sto fratello- guardai Ale - e tu?- lui strinse i pugni
- ci sto anche io ma ricorda una volta sconfitto non venirmi più ha cercare perchè lo sai due pirati come noi non andranno mai d'accordo -. Risi malvagiamente il mio piano sarebbe andato a
buon fine.
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