Cerchio: (Saga/Aiolos)
(300 parole)
note:
post Hades, slice of life
Con la punta della
freccia aveva
tracciato un piccolo cerchio, del diametro di appena una spanna, sulla
parete rocciosa. L’aveva quindi guardato soddisfatto,
pensando
che neanche Giotto avrebbe saputo fare di meglio. Di fianco, ad un
braccio di distanza, ne aveva disegnato un altro, delle medesime
dimensioni.
Poi, dopo aver ripreso arco e faretra da terra, si era allontanato di
cinquanta passi, fin quasi ad arrivare al limite del pianoro,
guardandosi attorno per qualche momento: a sinistra c’era un
muro
di roccia, alto e liscio, praticamente senza alcun appiglio; a destra e
davanti a sé invece, c’era uno strapiombo profondo
almeno
cento metri.
“Sei
pronto?”, aveva domandato a Saga, incoccando la
freccia, ma rimanendo ancora in posizione rilassata.
“Non
è molto leale da parte tua”, si era
lamentato l’altro, fissando il suo bersaglio. Nella sua mano
intanto si stava creando una piccola sfera di cosmo.
“Paura di non
essere altrettanto bravo?”,
lo aveva rimbeccato Aiolos. Entrambi si erano guardati con la coda
dell’occhio, sorridendo beffardi per la sfida in atto fra
loro. “Vince
chi si avvicina di più al centro perfetto”,
aveva decretato, tornando a guardare il suo bersaglio e tendendo
l’arco.
“Tre”,
aveva scandito Saga.
“Due”,
si era alternato Aiolos.
“Uno”,
avevano urlato all’unisono, trattenendo il fiato e scoccando
entrambi il loro colpo.
La freccia di Aiolos aveva colpito il bersaglio nel suo centro esatto,
facendo onore alla fama del mitologico cacciatore che rappresentava la
sua costellazione.
Dal canto suo, il bersaglio di Saga era diventato un profondo foro che
perforava la nuda roccia; contenuto perfettamente nel cerchio che
l’amico aveva tracciato, senza intaccarne in alcun modo i
bordi.
“E
ora?”, aveva domandato Saga, osservando
soddisfatto il risultato del suo colpo.
Aiolos era rimasto a pensare per qualche secondo. Di nuovo, come sempre
del resto, erano risultati in pareggio.
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