contest
Pairing: Sanji/Nami
Genere:
sentimentale, romantico, slice of life
Rating:
verde
Tabella:
Slice of life
Prompt:
colazione
Note:
questa fanfiction partecipa alla OTP
Challenge indetta da Emanuela.Emy79 sul forum di EFP.
Blackleg & Cat burglar
[when a cigarette
smells like tangerines]
#01.
Past belongs to past
Sanji spense il forno e tirò fuori una teglia fumante di
biscotti al cioccolato per poi poggiarla con delicatezza sul ripiano in
marmo, accanto ai numerosi piatti che aveva preparato in precedenza,
mentre un buon profumo di zucchero e cannella riempiva
l’intera cucina.
Aveva lavorato al Baratie per anni, fin da quando aveva incontrato quel
burbero vecchiaccio di Zeff, ma nel giro di pochissimo tempo era
diventato
niente di meno che lo chef
della ciurma di Cappello di Paglia.
Quella era la prima colazione che preparava per i suoi nuovi compagni.
Voleva che fosse perfetta in ogni minimo dettaglio. Sorrise quando un elegante
sbadiglio proveniente dal corridoio gli giunse alle orecchie,
accompagnato da un qualcosa che somigliava ad uno strascicato
“Buongiorno”.
«Nami-swaaan~♥, buongiorno anche a te! Dormito
bene?».
Lei era solo uno degli innumerevoli motivi per cui
Sanji aveva accettato di
unirsi a quella banda di pazzi.
«Non c’è male», rispose la
navigatrice, sbucando dal corridoio e poggiandosi allo stipite della
porta. Poi, stropicciandosi gli occhi ancora un
po’ intorpiditi dal sonno, annusò l’aria
con fare curioso. «Che buon profumo... Cos’hai
preparato?».
La domanda di Nami portò in estasi il cuoco. Svelto
raggiunse il tavolo, indicandole la sedia.
«Siediti pure, Nami-san, ti illustro il menu di questa
mattina». Nami sorrise eseguendo gli ordini e Sanji
tornò ai fornelli.
«Per prima cosa...», cominciò, mettendo
in tavola un vassoio dal contenuto particolarmente invitante.
«...pancakes».
Nami, estasiata, lo incitò a continuare.
«Ho cucinato anche del riso condito con verdure e della zuppa
di miso». Il cuoco mise in tavola un altro vassoio, poi un
altro e un altro ancora. «Qui ci sono dei dolcetti alla
frutta. Se non li gradisci, c’è sempre questo
piatto di semplice frutta fresca tagliata a pezzi. Se ti piace la
cucina occidentale, invece, dovresti proprio assaggiare queste uova
strapazzate con bacon e questo succo d’arancia. O se
preferisci, qui trovi della cioccolata calda. E per i meno affamati ci
sono caffè, té, brioches e biscotti appena
sfornati».
Ad ogni nuovo piatto che aveva elencato, Sanji aveva poggiato uno o due
vassoi sulla tavola, così che alla fine del discorso Nami si
ritrovò davanti ad una colazione per trenta persone che
avrebbe fatto sicuramente felici tutti i membri della ciurma,
specialmente il capitano.
«Sanji-kun, è tutto... è tutto
meraviglioso...».
Il cuoco sorrise con gli occhi lucidi e volteggiò un paio di
volte su se stesso. «Grazie, Nami-swan~♥,
così mi fai arrossire!».
«Però io... ehm...», proseguì
la navigatrice con voce incerta, «...mi scalderesti un
po’ di latte?».
Sanji smise di contorcersi per i complimenti ricevuti, sbattendo le
palpebre con aria sorpresa. «L-latte?».
«Si, Sanji-kun. Sai, non sono abituata a una colazione
così abbondante...».
Sanji abbassò lo sguardo, sentendosi irrimediabilmente in
colpa: con tutto ciò che si era messo in testa di preparare
per quella mattina, aveva dimenticato l’alimento
più semplice, il latte. «Come lo vuoi,
Nami-san?», chiese allora, nascondendo la delusione dietro un
sorriso. «Dimmi tu, posso metterci dentro del tè,
del caffè o del cacao. Oppure vuoi solo lo
zucchero?».
«Voglio solo una tazza di latte».
Quando Sanji incrociò nuovamente i grandi occhi di Nami, vi
lesse un’inaspettata quanto immensa tristezza.
E solo allora capì. Come aveva fatto a non pensarci subito?
A Nami non era mai importato della colazione perché in quei
lunghi e dolorosi anni aveva avuto ben altro a cui
pensare: salvare il
suo villaggio dalle grinfie di Arlong, ad esempio. Sanji, allora, fece
il giro del tavolo e con delicatezza afferrò la mano della
navigatrice, stringendola tra le sue e guardandola intensamente negli
occhi.
«Insisto, Nami-san. Il passato appartiene al passato:
siamo una famiglia, ora, ed io voglio che tu ti senta a casa. Sempre. Partendo
dalla colazione».
«Sanji-kun, ti ringrazio, davvero, ma voglio
solo una dannatissima
tazza di latte», si impuntò la navigatrice,
ritirando di scatto il braccio.
Sanji, in tutta risposta, si sporse
verso di lei con uno sguardo profondamente determinato. «Va
bene, mia adorata, non voglio di certo infierire bruscamente sulle tue
abitudini, ma sappi che nei prossimi giorni cucinerò cose
talmente buone che non potrai dirmi di no».
Nami sbuffò gonfiando le guance, ma a Sanji non
sfuggì il sorriso impercettibile che lei gli aveva rivolto
un attimo prima che gli altri membri della ciurma facessero il loro
ingresso in cucina.
Note
dell'autrice:
Come avevo già detto, sono davvero sorpresa che una
così bella coppia venga così poco trattata in
questo fandom invaso dalle ZoNami/ZoSan/KiddLaw, per cui ho deciso di
cominciare una raccoltina (il rating arancione è dovuto ad
un paio di capitoli un po' più piccanti :D). Spero che
questo primo capitolo vi piaccia e che mi farete sapere la vostra
opinione, GRAZIE
a tutti coloro che vorranno seguire/commentare. Alla prossima!
Soly Dea
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