Salve gente!! Finalmente
rieccomi con il terzo capitolo della storia!!
Mi scuso enormemente per questo ritardo e ammetto che non assicuro
nemmeno la puntualità del prossimo... ma intanto prometto
che continuerò ad andare avanti, anche nei ritagli di tempo!
^_-
Inoltre vi ringrazio tutti per il grande sostegno che mi date!
Per me è fondamentale per andare avanti. ^^
Ringraziamenti particolari vanno poi a:
Selhin:
Grazie per il tuo sostegno e, come vedrai, ho fato tesoro del tuo
consiglio e allungato questo capitolo! Spero ti possa piacere!:)
dany_rex,: Grazie per i complimenti, spero ti possa
piacere anche questo capitolo! ;)
myki: eh si Myki! anche io tanto tempo fa ero un
eterna indecisa tra Spike ed Angel.. poi alla fine mi sono innamorata
di Spike! :P Comunque Angel non manca mai! ;) infatti l'ho inserito in
questo cap e penso sarà abbastanza presente anche nei
prossimi! ^^
sasunaru94: Eccoti questo nuovo chap, scusa per il
mio ritardissimo! ^^" Grazie comunque per i complimenti, sono sempre
dei punti di forza ben accetti per andare avanti. Spero che questo
capitolo possa piacerti come il precedente!^^
charlie93: Beh, penso che se in una storia non vi
sia un personaggio misterioso.. sarebbe tutto un pò
troppo banale, no? Quindi quale personaggio migliore di Spike!? eheh!
Grazie per i complimenti comunque!^_-
vegetina94: Ti ringrazio! mi fa piacere sapere che
la mia storia è apprezzata!^^ Spero che questo chap possa
piacerti più del precedente, un bacio!
LadyLisaLaurie: Grazie per i complimenti! per
quanto riguarda il viziaccio.. bhe, penso non se ne andrà
mai! xD Correggo un errore e ne salto mille :( Comunque
cercherò di migliorare, su questo puoi star certa!^^
In conclusione, Grazie mille a tutti voi!
Spero che questo chap possa piacervi, in caso contrario sono sempre
accette critiche o suggerimenti.. se servono per migliorare, sono
sempre ben accetti! ^^
A presto!
L’anima.
Chi mai è stato in grado darle un significato?
Cos’è essa in realtà?
Qualcosa che spinge i sentimenti ad uscire allo scoperto?
No… perché
in realtà i suoi sentimenti erano nati prima di possederla.
Forse era solo un modo per avvicinarsi di più a lei, per imparare a
soffrire come lei.
Perché l’anima solo questo aveva fatto…
lo aveva fatto soffrire.
Buffy gli camminava accanto, ignorava quanto quella sua presenza al suo
fianco potesse renderlo così nervoso, così
vulnerabile.
Si aspettava una risposta. In realtà fremeva nel volerla
conoscere.
“Ti
mostrerò la mia anima.” le aveva
detto il vampiro; ma per lei i vampiri non hanno un anima…
solo uno la possedeva, il solo.
“pensi che tirare in ballo un’anima…
possa farmi cambiare opinione su di te, Spike?!” le aveva
sussurrato irritata, come se quella frase l’avesse ferita nel
profondo, come se fosse stata una presa in giro.
Così Spike capì che era troppo presto. Il tempo
un giorno sarebbe arrivato e lei avrebbe compreso quella
frase… ma quel giorno era ancora molto lontano.
“Sei stata tu a mostrarmi cosa vuol dire amare.- si
limitò a dire il vampiro – Pensi che possedere o
meno un’anima possa distinguere il bene dal male?”
Lei si voltò verso di lui, lo sguardo sicuro
“Si.”
“Non sono come Angel io.” non ci volle molto per
farla arrabbiare. Spike si ritrovò a terra, la guancia
dolorante per il pugno che la ragazza gli aveva appena sferrato.
“Non paragonarti nemmeno minimamente ad Angel! –
gli urlò – Tu.. sei solo un mostro!”
quelle parole emersero dalla sua bocca con un tono così
pesante che ella stesa si vergognò di averle dette,
perché nonostante la sua mente non facesse altro che
ricordare il passato, qualcosa dentro di lei la spingeva a dubitare del
presente… della malvagità del vampiro.
“Non cambi mai tu, eh?” disse
semplicemente Spike, alzandosi e massaggiandosi la guancia.
“Piantala! – sbottò la ragazza,
innervosita da quel suo fare disinvolto – È
mezzora che giriamo a vuoto! Che diavolo stiamo combinando!? Non
dovevamo cercare quella cavolo di statuetta!?”
“Basterà camminare… il mio ciondolo si
illuminerà non appena ci avvicineremo ad essa.”
“Ma allora a che ti servirei io? Sono una specie di
passatempo?!” Buffy era innervosita, era sempre nervosa
quando non sapeva su cosa stava sbattendo la testa… e
quell’alone di mistero che aleggiava attorno al vampiro la
spingeva in un fastidioso stato.
“Mi servi per la battaglia.”
“Lo sapevo che c’era sotto
qualcosa…” borbottò.
“Ci saranno i guardiani a protezione della statua…
e noi dobbiamo pur farli fuori in qualche modo.”
Disse lui, stringendo nel palmo della mano il grande ciondolo
che teneva lungo il petto; lo stesso che lo aveva portato
alla morte, lo stesso che lo aveva rinchiuso in un limbo… lo
stesso che gli avrebbe donato la libertà.
Il ciondolo di un
campione.
Capitolo 3
“Uf!” sospirò Buffy Summers, facendo un
enorme sbadiglio. Il terzo quella mattina.
“Certo che lavori troppo!” disse Xander, dando un
ennesimo sorso di aranciata extra colorata che quella mattina aveva
comprato alla macchinetta.
Willow fece una smorfia nel vedere l’amico bere quella sorta
di brodaglia tecnologicamente e molto probabilmente anche geneticamente
modificata “Si Buffy, dovresti fare uno stacco ogni
tanto… anche Giles l’ha detto l’altro
giorno: una cacciatrice
in forma è una cacciatrice con ben più di una
vita!” esclamò divertita, imitando il
vocione dell’osservatore.
“Tecnicamente lo scopo della frase era ben altro..”
sospirò l’osservatore alle loro spalle, facendoli
sobbalzare.
“Giles! - sorrise Willow imbarazzata –I..io non
intendevo farle il verso.. era solo un modo per ricordare a
Buffy…”
“La mia voce a quanto pare” la
bloccò l’uomo rassegnato, sfilandosi gli occhiali
dal viso.
“Da quando andate in giro per i corridoi voi due?”
li schernì Buffy, notando la donna affianco al proprio
osservatore: Jenny Calendar.
La professoressa fece un passo avanti, ignorando la frase provocatoria
della ragazza ed arrivandole a pochi centimetri di distanza
“Sarebbe bene che ci vedessimo in biblioteca alla fine delle
lezioni.”
“È successo qualcosa? La gang deve far tremare di
paura i mostri cattivi?” domandò Xander tutto
eccitato.
I tre gli gettarono un’occhiata silenziosa, del tipo
“Piantala di fare l’idiota”
“Che ho detto?!”
“Una ragazza questa notte è stata trovata morta
negli spogliatoi. – Intervenne Giles, ignorandolo ed
avvicinandosi anch’egli ai tre ragazzi – Ma ne
parleremo meglio più tardi.”
Buffy annuì seriamente, lasciando che i due professori si
allontanassero mentre Willow andava a stringere debolmente la mano di
Xander.
Non c’era da stupirsi se ogni tanto qualcuno moriva sulla
bocca dell’inferno, quella era Sunnydale! Eppure, nonostante
i tre ragazzi fossero stati a stretto contatto giorno dopo giorno con
la morte in persona, ogni nuova battaglia portava con se la paura di
questa. Ed ogni nuovo giorno nasceva incerto per loro perché
la prova più dura era sempre quella di esser capaci di
arrivare all’indomani.
Ma solo grazie a questo adesso la loro amicizia regnava sovrana, regina
di quel mondo chiamato Terrore.
***
Spike spalancò gli occhi, balzando a sedere sul sarcofago
dove pochi attimi prima era disteso.
Alzò le mani tremanti, mentre una goccia di sudore gli
rigava la fronte.
Un brivido gli percorse la schiena, consapevole che tutto il sangue che
vedeva costantemente nei suoi incubi non era semplice terrore, non
erano semplici ricordi…
Cosa stava accadendo? L’odore della paura aleggiava
nell’aria, mentre le immagini offuscate di quella ragazza
morta al suolo tornavano a farsi spazio prepotentemente in lui.
Sapeva cosa stava accadendo e il solo pensiero lo faceva rabbrividire,
perché lui era diverso ora! Lui non era più un
mostro e il fatto che la sua presenza richiedesse questo …lo
disgustava.
Perché era finito lì!? Perché non
rimaneva in quel dannato limbo!? Almeno lì sarebbe stato in
pace da tutto e da tutti… la sofferenza, i rimorsi, il
terrore… erano stati semplici sussurri di un tempo lontano
in quel luogo. Eppure adesso era ancora una volta a Sunnydale! Ancora
una volta aveva scelto la sofferenza, la scomparsa, il dolore... pur di
starle accanto. Ancora una volta aveva messo da parte se
stesso… per lei.
Scosse il capo, coprendolo debolmente con le mani.
“Dimentica Spike, non ricordare.”
sussurrò ad alta voce, consapevole che quelle parole
avrebbero solo distrutto un altro frammento della sua coscienza.
***
Buffy era entrata in biblioteca da 10 minuti ormai; mentre Willow e
Xander erano intenti a finire la vendita dei dolci per la gita
scolastica lei ne aveva approfittato per intrufolarsi nella grande
– si fa per dire – biblioteca
dell’istituto superiore di Sunnydale.
Giles però era stranamente assente, insolito da
parte sua intendere con ‘dopo le lezioni’
un periodo che va al di là del limite da lui
stesso stabilito.
Ma come non cogliere tale occasione?
Subito lo sguardo della ragazza si posò sugli scaffali pieni
di libri arcani, molti erano con la copertina consumata…
altri ancora in lingue incomprensibili per lei; Ciononostante qualcosa
la spinse a prenderne un paio e ad iniziare a sfogliarli alla ricerca
della “Statua
di ghiaccio-gemma”… quella che Spike
cercava con tanto impegno.
Cosa in realtà la spingesse a fare una cosa del genere
nemmeno lei sapeva definirlo, l’unica cosa che sapeva e di
cui era certa era che quella era la sola cosa giusta da fare.
“pensi che sia il caso di dirgli certe cose!?” la
voce squillante della professoressa Calendar la distrasse dalla lettura.
“certo che no! Sono solo dei ragazzi…ma Buffy
dovrebbe saperlo!” Giles tentennò, notando la sua
cacciatrice osservarli con sguardo ammutolito.
e naturalmente Buffy non esitò a domandare
“Cos’è che dovrei sapere?”
“Buffy, che ci fai qui sola?”
“ ‘Ci
vediamo dopo le lezioni’ era un messaggio in
codice per dire ‘lasciateci
soli’ ? – Esclamò Buffy
preoccupata, non riuscendo a nascondere un espressione disorientata
– Perché se è così penso che
dovreste migliorare il vostro gergo…”
“eh.. hem.. noi, in realtà, ci stavamo informando
sull’omicidio!” rispose Giles, con un po’
di imbarazzo.
Buffy sorrise divertita. Ovvio! “Bhe? Che è
successo allora?!”
“buondì!- la porta si spalancò
improvvisamente, lasciando spazio alle figure di Xander e Willow con in
mano due vassoi – Qualcuno vuole dei dolci?”
“Nemmeno se mi pagano” borbottò Giles.
“Si calmi Signor Giles.. li abbiamo fatti noi!”
spiegò Xander orgoglioso, porgendogli uno dei due vassoi.
“A maggior ragione non li tocco!”
“Scusate… - Buffy iniziò ad agitare le
mani, cercando di riattrarre l’attenzione dell’uomo
– Potremmo ritornare all’omicidio?”
Jenny Calendar sospirò, lanciando un’occhiata
d’intesa a Giles “Una ragazza..
è stata trovata… - si bloccò,
tentennante sul dire o meno la verità ai ragazzi.
Giles inclinò il capo, togliendosi gli occhiali come era
solito fare in situazioni delicate “L’hanno trovata
decapitata negli spogliatoi scolastici ” concluse.
“Dheu!” fece Buffy con disgusto.
Xander sbatté le palpebre interdetto
“Ok… preferivo quando una mantide tentava di
mangiarmi”
“Pensa sia opera di un demone?” Willow
però cercò di mantenere la calma, tentando di
dare il via alle possibili ipotesi e alle successive ricerche al
riguardo. Odiava ammetterlo ma amava tutto questo mistero da
risolvere; Era tutto come un puzzle per lei.
“Ovviamente – spiegò
l’osservatore – Solo un demone è capace
di fare un lavoro del genere in un luogo privo di armi
adatte.”
“Però esistono svariate razze di demoni capaci di
farlo. – continuò la professoressa Calendar
– Per questo abbiamo bisogno del vostro aiuto. Io e Giles
abbiamo fatto un incantesimo di protezione sulla scuola, in modo da
tenerlo lontano ma non durerà più di una
notte.”
Buffy sospirò, alzandosi in piedi e mettendosi una mano sul
fianco “Quindi abbiamo a disposizione una notte per trovarlo,
stanarlo ed ucciderlo… right?”
“Si.”
“Ok! Io faccio qualche ricerca sui possibili
demoni…!” Esclamò Willow, andando
subito ad infiltrarsi tra gli alti scaffali della libreria.
“Io parlo con Angel. – esclamò Buffy,
chiudendo i libri che pochi minuti prima stava consultando e
dirigendosi immediatamente verso la porta – Lui ci
darà una mano.”
“Bene! – Xander fece un sorriso di circostanza,
iniziando a guardarsi attorno – e anche questa volta mi tocca
portare ciambelle e patatine per lo spuntino notturno.”
***
h.
23:00
Cimitero
“Secondo lei che forma avrà questo
demone?” bofonchiò Xander, ingerendo
un’ennesima patatina dal pacchetto che stringeva in mano.
“Una forma di.. demone!” lo fulminò
Giles, come per rimproverarlo per la domanda stupida e priva di logica.
Il giovane sospirò annoiato “Certo che Buffy
sarebbe potuta venire con noi… non vedo perché
debba stare sempre io con lei!”
Giles gli strappò le patatine dalle mani, cercando di
evitare di fare un ulteriore fracasso “Anche per me
è un piacere stare in tua compagnia - lo schernì
– ma dalle ricerche che ha fatto Willow, risulta che il
demone si stia spostando verso il cimitero. Noi stiamo qui alle mura
per controllare la situazione in caso di guai. - Gli spiegò,
per l’ennesima volta quella sera – è
ovvio che non potevi addentrarti tu con Buffy!”
“Ecco! A tal proposito, vorrei chiarire certe cose con lei
Giles!” borbottò Xander, sedendosi su una panchina
ed incrociando le gambe.
L’osservatore fece un sospiro di pura rassegnazione, alzando
lo sguardo al cielo stellato “Buffy, ti prego…
torna presto.”
* * *
“Quindi nessuna idea di come sia questo demone.”
Angel sottolineò la frase con un filo di ovvietà.
“No. – Buffy lo guardò divertita
-… ovviamente.”
“Già. Che stupido a pensare il
contrario!”
“Che divertimento ci sarebbe altrimenti?” la
ragazza strisciò lentamente sul suo petto, stringendogli il
colletto della giacca e avvicinando le labbra a quelle
dell’amato.
I due rimasero lì immobili per qualche minuto, persi in un
bacio a loro infinto.
Ma qualcosa accadde improvvisamente.
Angel posò le sue mani sulle spalle di Buffy, allontanandola
da se. C’era qualcosa di strano in lei ed era da un
po’ che lo notava… ma adesso che l’aveva
tra le braccia, adesso che era a stretto contatto con lei, quel
tremendo presentimento si faceva sempre più forte e
pressante in lui “ Buffy…”
Lei lo guardò disorientata per qualche istante, poi
finalmente rispose “Si?”
“Niente… ma penso che dovremmo impegnarci a
cercare il demone.” rispose Angel duramente, sviando il suo
sguardo e riprendendo a camminare.
Buffy rimase immobile a guardare le sue spalle mentre lui si
allontanava di qualche passo. Aveva fatto o detto qualcosa di
sbagliato? Cos’è che aveva spinto Angel a
respingere il suo bacio in quel modo?
“Hei! Aspetta!- lo raggiunse qualche istante dopo, fermandolo
per una spalla e facendolo voltare – ho fatto qualcosa di
sbagliato? Perché se è così.. lo sai
che..”
Angel fece un sorriso forzato… era agitato e quella
situazione non aiutava. “ No Buffy. È solo
che… è un periodo che non ti riconosco
più. Vai e vieni si e no per un’ora e per il resto
della notte sparisci, sei sempre più stanca ed assente e
poi…” si bloccò, abbassando lo sguardo.
“e poi?” lo spronò Buffy a continuare
anche se si poteva benissimo sentire quanto quelle parole
l’avessero ferita.
Angel sospirò “…hai uno strano odore
addosso.”
“Scusa. La prossima volta cambio profumo.”
ironizzò la cacciatrice, come per prenderlo in
giro, noncurante del vero significato di quella frase.
“Buffy! Non so che tipo di gente frequenti da un
po’ di tempo a questa parte.. ma dovresti stare
attenta!”
“So badare a me stessa, non c’è bisogno
che qualcuno mi faccia la predica!”
“non lo sto facendo.”
“A me sembra di si.”
Il vampiro fece un sospiro rassegnato “Perché devo
sempre passare per quello noioso?”
Buffy lo fissò esterrefatta. Cosa stava cercando di fare?!
“E perché devo sempre essere io quella da..- la
ragazza cadde a terra, spinta da una presenza improvvisa.
La cacciatrice alzò lo sguardo “Quando le api non
vanno al miele… il miele va dalle api!”
sbottò, assestando un bel pugno sulla faccia del demone che
la stava attaccando e rimettendosi in piedi pronta ad iniziare lo
scontro.
“In realtà penso che il modo di dire si basasse su
una montagna..” esclamò Angel, iniziando a
grattarsi il capo con la mano sinistra.
“Chi… se ne.. importa! – Rispose di
tutto conto la cacciatrice, cercando di parare gli attacchi dello
strano demone che aveva davanti – Piuttosto..
perché non mi dai una mano al posto di perder tempo sui modi
di dire che, credimi, dovrebbero rivederli tutti!”
“Ok, ok..” Borbottò Angel,
prendendo il demone dalla schiena e scaraventandolo sotto un lampione.
Ora che entrambi erano capaci di distinguere i particolari di
quell’essere, videro quanto fosse orrendamente pieno di
aculei mentre, al posto delle mani, vi stavano due enormi lame. Il loro
errore? Metterlo alla luce.
Il demone si alzò in piedi e, sfruttando il calore del
lampione, aumentò la grandezza delle proprie lame tornando
all’attacco.
“Ops! - Buffy indietreggiò – in questi
casi che si fa?”
“Tentiamo.. male che vada ci rimettiamo la pelle!”
Ironizzò il vampiro tornando all’attacco.
“Fai presto a parlare… tanto tu sei già
morto.” sbottò la cacciatrice, seguendolo a ruota.
Era quello il demone che stavano cercando… su questo nessuno
dei due aveva più dubbi. Chi meglio di un demone con due
asce al posto delle mani poteva tagliar la testa ad una ragazza?!
Il combattimento fu più duro del previsto e nonostante la
bravura del vampiro e della cacciatrice, i due si ritrovarono ricoperti
di tagli.
“Adesso basta!” urlò la cacciatrice,
tirando un calcio sul petto del mostro e atterrandolo
all’istante.
Buffy non perse tempo e, approfittando dello smarrimento del demone, si
mise a cavalcioni sul suo ventre alzando in aria il pugnale che aveva
duramente cercato di usare nell’ultima mezz’ora di
lotta “Addio!”
Angal alzò lo sguardo da terra, cercando di riprendersi dal
colpo che pochi attimi prima il mostro gli aveva inferto.
Si bloccò. Qualcosa non andava.
Vide Buffy immobile, il pugnale a mezz’aria, lo sguardo perso
negli occhi del demone.
“Buffy!”
La cacciatrice si era fermata. Qualcosa in quel demone enorme
l’aveva fatta bloccare e l’aveva portata a
riflettere.
Quegli occhi…
“Buffy! Uccidilo! Che aspetti!?”
“Io…” la sua mano era paralizzata mentre
il volto iniziava ad impallidire.
Lei conosceva quegli occhi. Sapeva cosa aveva di fronte…
finalmente sapeva cosa stava combattendo… ma diversamente da
quel che credeva di sapere, qualcosa dentro di lei la spingeva a
dubitare di se stessa. Qualcosa di grande e potente si stava prendendo
gioco di lei e della sua vita! E imperterrito continuava ad uccidere
tutta la luce che la circondava… eppure, perché
non riusciva ad ucciderlo?!
Il mostro le sorrise, scaraventandola a terra e rimettendosi in piedi.
La fissò per qualche secondo svanendo poi
nell’ombra delle cripte del cimitero.
“…”
“Buffy! - Angel accorse all’istante, aiutandola a
rimettersi in piedi – Va tutto bene?”
La cacciatrice fece una smorfia di dolore, sentendosi le gambe piene di
ferite “Si.. non preoccuparti”
“Che diavolo ti è preso!?”
“Angel lascia perdere!”
“Non si tratta di un gioco Buffy!”
“So io di che si tratta.” rispose Buffy seriamente,
dando un piccolo strattone ad Angel per tornare a reggersi con le sue
gambe.
Il vampiro la lasciò fare, fissandola con insolita
preoccupazione.
“Và da Giles. – sussurrò
Buffy – Non vorrei che il demone li trovasse”
“Vieni con me… devi medicarti le ferite.”
“No. - la voce della cacciatrice era ferma, impassibile - io
ho un affare da concludere.”
* * *
Cos’è
un’anima in realtà? Qualcosa che ti spinge a
credere.. a dubitare, a sperare; Qualcosa che non ti lascia vivere ma
senza la quale la vita non avrebbe senso...
Spike sentiva i suoi
passi, li sentiva veloci, sicuri.
Lei si stava avvicinando
e sapeva il perché; sapeva che doveva prepararsi a
combattere e, rassegnandosi ormai all’evidenza di una
salvezza impossibile, sorrise immaginando i suoi biondi capelli al
vento mentre le gote rosate combattevano contro la serietà
del suo volto.
Amava saperla
così coraggiosa, amava immaginarla così
delicata… ma odiava riconoscere ciò che era: la
cacciatrice.
“Buffy…
- bisbiglio, nascondendo un pugnale nello stivale e lasciando che una
lacrima coraggiosa gli rigasse il pallido viso –
Perché non possiamo mai avere… un bel lieto
fine?”
To be
continued…
|