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Autore: Daymy91    10/12/2008    3 recensioni
Da un po’ di giorni hanno ricominciato a trasmettere la prima serie di Buffy.. è bellissimo rivedere i vecchi episodi, ma fa uno strano effetto sapere il finale.. non trovate? Così mi son detta.. perché non unirli? Fine e inizio. E alla fine ne è uscita questa fanfic…
Genere: Romantico, Dark, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Buffy Anne Summers, William Spike
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Salve gente!! Finalmente rieccomi con il terzo capitolo della storia!!
Mi scuso enormemente per questo ritardo e ammetto che non assicuro nemmeno la puntualità del prossimo... ma intanto prometto che continuerò ad andare avanti, anche nei ritagli di tempo! ^_-
Inoltre vi ringrazio tutti per il grande sostegno che mi date! Per me è fondamentale per andare avanti. ^^
Ringraziamenti particolari vanno poi a:
Selhin: Grazie per il tuo sostegno e, come vedrai, ho fato tesoro del tuo consiglio e allungato questo capitolo! Spero ti possa piacere!:)
dany_rex,: Grazie per i complimenti, spero ti possa piacere anche questo capitolo! ;)
myki: eh si Myki! anche io tanto tempo fa ero un eterna indecisa tra Spike ed Angel.. poi alla fine mi sono innamorata di Spike! :P Comunque Angel non manca mai! ;) infatti l'ho inserito in questo cap e penso sarà abbastanza presente anche nei prossimi! ^^  
sasunaru94: Eccoti questo nuovo chap, scusa per il mio ritardissimo! ^^" Grazie comunque per i complimenti, sono sempre dei punti di forza ben accetti per andare avanti. Spero che questo capitolo possa piacerti come il precedente!^^
charlie93: Beh, penso che se in una storia non vi sia un personaggio misterioso.. sarebbe tutto un pò troppo banale, no? Quindi quale personaggio migliore di Spike!? eheh! Grazie per i complimenti comunque!^_-
vegetina94: Ti ringrazio! mi fa piacere sapere che la mia storia è apprezzata!^^ Spero che questo chap possa piacerti più del precedente, un bacio!
LadyLisaLaurie: Grazie per i complimenti! per quanto riguarda il viziaccio.. bhe, penso non se ne andrà mai! xD Correggo un errore e ne salto mille :( Comunque cercherò di migliorare, su questo puoi star certa!^^

In conclusione, Grazie mille a tutti voi!
Spero che questo chap possa piacervi, in caso contrario sono sempre accette critiche o suggerimenti.. se servono per migliorare, sono sempre ben accetti! ^^

A presto!














L’anima.

Chi mai è stato in grado darle un significato? Cos’è essa in realtà?
Qualcosa che spinge i sentimenti ad uscire allo scoperto? No… perché in realtà i suoi sentimenti erano nati prima di possederla.
Forse  era solo un modo per avvicinarsi di più a lei, per imparare a soffrire come lei.
Perché l’anima solo questo aveva fatto… lo aveva fatto soffrire.

Buffy gli camminava accanto, ignorava quanto quella sua presenza al suo fianco potesse renderlo così nervoso, così vulnerabile.
Si aspettava una risposta. In realtà fremeva nel volerla conoscere.
Ti mostrerò la mia anima.” le aveva detto il vampiro; ma per lei i vampiri non hanno un anima… solo uno la possedeva, il solo.
“pensi che tirare in ballo un’anima… possa farmi cambiare opinione su di te, Spike?!” le aveva sussurrato irritata, come se quella frase l’avesse ferita nel profondo, come se fosse stata una presa in giro.
Così Spike capì che era troppo presto. Il tempo un giorno sarebbe arrivato e lei avrebbe compreso quella frase… ma quel giorno era ancora molto lontano.
“Sei stata tu a mostrarmi cosa vuol dire amare.-  si limitò a dire il vampiro – Pensi che possedere o meno un’anima possa distinguere il bene dal male?”
Lei si voltò verso di lui, lo sguardo sicuro “Si.”
“Non sono come Angel io.” non ci volle molto per farla arrabbiare. Spike si ritrovò a terra, la guancia dolorante per il pugno che la ragazza gli aveva appena sferrato.
“Non paragonarti nemmeno minimamente ad Angel! – gli urlò – Tu.. sei solo un mostro!” quelle parole emersero dalla sua bocca con un tono così pesante che ella stesa si vergognò di averle dette, perché nonostante la sua mente non facesse altro che ricordare il passato, qualcosa dentro di lei la spingeva a dubitare del presente… della malvagità del vampiro.
“Non cambi mai tu, eh?”  disse semplicemente Spike, alzandosi e massaggiandosi la guancia.
“Piantala! – sbottò la ragazza, innervosita da quel suo fare disinvolto – È mezzora che giriamo a vuoto! Che diavolo stiamo combinando!? Non dovevamo cercare quella cavolo di statuetta!?”
“Basterà camminare… il mio ciondolo si illuminerà non appena ci avvicineremo ad essa.”
“Ma allora a che ti servirei io? Sono una specie di passatempo?!” Buffy era innervosita, era sempre nervosa quando non sapeva su cosa stava sbattendo la testa… e quell’alone di mistero che aleggiava attorno al vampiro la spingeva in un fastidioso stato.
“Mi servi per la battaglia.”
“Lo sapevo che c’era sotto qualcosa…” borbottò.
“Ci saranno i guardiani a protezione della statua… e noi dobbiamo pur farli fuori in qualche modo.”
 Disse lui, stringendo nel palmo della mano il grande ciondolo che teneva lungo il petto;  lo stesso che lo aveva portato alla morte, lo stesso che lo aveva rinchiuso in un limbo… lo stesso che gli avrebbe donato la libertà.
Il ciondolo di un campione.



Capitolo 3




“Uf!” sospirò Buffy Summers, facendo un enorme sbadiglio. Il terzo quella mattina.
“Certo che lavori troppo!” disse Xander, dando un ennesimo sorso di aranciata extra colorata che quella mattina aveva comprato alla macchinetta.
Willow fece una smorfia nel vedere l’amico bere quella sorta di brodaglia tecnologicamente e molto probabilmente anche geneticamente modificata “Si Buffy, dovresti fare uno stacco ogni tanto… anche Giles l’ha detto l’altro giorno: una cacciatrice in forma è una cacciatrice con ben più di una vita!” esclamò divertita, imitando il vocione dell’osservatore.
“Tecnicamente lo scopo della frase era ben altro..” sospirò l’osservatore alle loro spalle, facendoli sobbalzare.
“Giles! - sorrise Willow imbarazzata –I..io non intendevo farle il verso.. era solo un modo per ricordare a Buffy…”
“La mia voce a quanto pare” la  bloccò l’uomo rassegnato, sfilandosi gli occhiali dal viso.
“Da quando andate in giro per i corridoi voi due?” li schernì Buffy, notando la donna affianco al proprio osservatore: Jenny Calendar.
La professoressa fece un passo avanti, ignorando la frase provocatoria della ragazza ed arrivandole a pochi centimetri di distanza “Sarebbe bene che ci vedessimo in biblioteca alla fine delle lezioni.”
“È successo qualcosa? La gang deve far tremare di paura i mostri cattivi?” domandò Xander tutto eccitato.
I tre gli gettarono un’occhiata silenziosa, del tipo “Piantala di fare l’idiota”
“Che ho detto?!”
“Una ragazza questa notte è stata trovata morta negli spogliatoi. – Intervenne Giles, ignorandolo ed avvicinandosi anch’egli ai tre ragazzi – Ma ne parleremo meglio più tardi.”
Buffy annuì seriamente, lasciando che i due professori si allontanassero mentre Willow andava a stringere debolmente la mano di Xander.
Non c’era da stupirsi se ogni tanto qualcuno moriva sulla bocca dell’inferno, quella era Sunnydale! Eppure, nonostante i tre ragazzi fossero stati a stretto contatto giorno dopo giorno con la morte in persona, ogni nuova battaglia portava con se la paura di questa. Ed ogni nuovo giorno nasceva incerto per loro perché la prova più dura era sempre quella di esser capaci di arrivare all’indomani.
Ma solo grazie a questo adesso la loro amicizia regnava sovrana, regina di quel mondo chiamato Terrore.



***


Spike spalancò gli occhi, balzando a sedere sul sarcofago dove pochi attimi prima era disteso.
Alzò le mani tremanti, mentre una goccia di sudore gli rigava la fronte.
Un brivido gli percorse la schiena, consapevole che tutto il sangue che vedeva costantemente nei suoi incubi non era semplice terrore, non erano semplici ricordi…
Cosa stava accadendo? L’odore della paura aleggiava nell’aria, mentre le immagini offuscate di quella ragazza morta al suolo tornavano a farsi spazio prepotentemente in lui.
Sapeva cosa stava accadendo e il solo pensiero lo faceva rabbrividire, perché lui era diverso ora! Lui non era più un mostro e il fatto che la sua presenza richiedesse questo …lo disgustava.
Perché era finito lì!? Perché non rimaneva in quel dannato limbo!? Almeno lì sarebbe stato in pace da tutto e da tutti… la sofferenza, i rimorsi, il terrore… erano stati semplici sussurri di un tempo lontano in quel luogo. Eppure adesso era ancora una volta a Sunnydale! Ancora una volta aveva scelto la sofferenza, la scomparsa, il dolore... pur di starle accanto. Ancora una volta aveva messo da parte se stesso… per lei.
Scosse il capo, coprendolo debolmente con le mani.
“Dimentica Spike, non ricordare.” sussurrò ad alta voce, consapevole che quelle parole avrebbero solo distrutto un altro frammento della sua coscienza.


***


Buffy era entrata in biblioteca da 10 minuti ormai; mentre Willow e Xander erano intenti a finire la vendita dei dolci per la gita scolastica lei ne aveva approfittato per intrufolarsi nella grande – si fa per dire – biblioteca dell’istituto superiore di Sunnydale.
Giles però era stranamente assente,  insolito da parte sua intendere con  ‘dopo le lezioni’ un periodo che va al di là  del limite da lui stesso stabilito.
Ma come non cogliere tale occasione?
Subito lo sguardo della ragazza si posò sugli scaffali pieni di libri arcani, molti erano con la copertina consumata… altri ancora in lingue incomprensibili per lei; Ciononostante qualcosa la spinse a prenderne un paio e ad iniziare a sfogliarli alla ricerca della “Statua di ghiaccio-gemma”… quella che Spike cercava con tanto impegno.
Cosa in realtà la spingesse a fare una cosa del genere nemmeno lei sapeva definirlo, l’unica cosa che sapeva e di cui era certa era che quella era la sola cosa giusta da fare.
“pensi che sia il caso di dirgli certe cose!?” la voce squillante della professoressa Calendar la distrasse dalla lettura.
“certo che no! Sono solo dei ragazzi…ma Buffy dovrebbe saperlo!” Giles tentennò, notando la sua cacciatrice osservarli con sguardo ammutolito.
e naturalmente Buffy non esitò a domandare “Cos’è che dovrei sapere?”
“Buffy, che ci fai qui sola?”
“ ‘Ci vediamo dopo le lezioni’ era un messaggio in codice per dire ‘lasciateci soli’ ? – Esclamò Buffy preoccupata, non riuscendo a nascondere un espressione disorientata – Perché se è così penso che dovreste migliorare il vostro gergo…”
“eh.. hem.. noi, in realtà, ci stavamo informando sull’omicidio!” rispose Giles, con un po’ di imbarazzo.
Buffy sorrise divertita. Ovvio! “Bhe? Che è successo allora?!”
“buondì!- la porta si spalancò improvvisamente, lasciando spazio alle figure di Xander e Willow con in mano due vassoi – Qualcuno vuole dei dolci?”
“Nemmeno se mi pagano” borbottò Giles.
“Si calmi Signor Giles.. li abbiamo fatti noi!” spiegò Xander orgoglioso, porgendogli uno dei due vassoi.
“A maggior ragione non li tocco!”
“Scusate… - Buffy iniziò ad agitare le mani, cercando di riattrarre l’attenzione dell’uomo – Potremmo ritornare all’omicidio?”
Jenny Calendar sospirò, lanciando un’occhiata d’intesa a Giles  “Una ragazza.. è stata trovata… - si bloccò, tentennante sul dire o meno la verità ai ragazzi.
Giles inclinò il capo, togliendosi gli occhiali come era solito fare in situazioni delicate “L’hanno trovata decapitata negli spogliatoi scolastici ” concluse.
“Dheu!” fece Buffy con disgusto.
Xander sbatté le palpebre interdetto “Ok… preferivo quando una mantide tentava di mangiarmi”
“Pensa sia opera di un demone?” Willow però cercò di mantenere la calma, tentando di dare il via alle possibili ipotesi e alle successive ricerche al riguardo. Odiava ammetterlo ma amava tutto questo mistero da risolvere;  Era tutto come un puzzle per lei.
“Ovviamente – spiegò l’osservatore – Solo un demone è capace di fare un lavoro del genere in un luogo privo di armi adatte.”
“Però esistono svariate razze di demoni capaci di farlo. – continuò la professoressa Calendar – Per questo abbiamo bisogno del vostro aiuto. Io e Giles abbiamo fatto un incantesimo di protezione sulla scuola, in modo da tenerlo lontano ma non durerà più di una notte.”
Buffy sospirò, alzandosi in piedi e mettendosi una mano sul fianco “Quindi abbiamo a disposizione una notte per trovarlo, stanarlo ed ucciderlo… right?”
“Si.”
“Ok! Io faccio qualche ricerca sui possibili demoni…!” Esclamò Willow, andando subito ad infiltrarsi tra gli alti scaffali della libreria.
“Io parlo con Angel. – esclamò Buffy, chiudendo i libri che pochi minuti prima stava consultando e dirigendosi immediatamente verso la porta – Lui ci darà una mano.”
“Bene! – Xander fece un sorriso di circostanza, iniziando a guardarsi attorno – e anche questa volta mi tocca portare ciambelle e patatine per lo spuntino notturno.”








***
 






h. 23:00
Cimitero

“Secondo lei che forma avrà questo demone?” bofonchiò Xander, ingerendo un’ennesima patatina dal pacchetto che stringeva in mano.
“Una forma di.. demone!” lo fulminò Giles, come per rimproverarlo per la domanda stupida e priva di logica.
Il giovane sospirò annoiato “Certo che Buffy sarebbe potuta venire con noi… non vedo perché debba stare sempre io con lei!”
Giles gli strappò le patatine dalle mani, cercando di evitare di fare un ulteriore fracasso “Anche per me è un piacere stare in tua compagnia - lo schernì – ma dalle ricerche che ha fatto Willow, risulta che il demone si stia spostando verso il cimitero. Noi stiamo qui alle mura per controllare la situazione in caso di guai. - Gli spiegò, per l’ennesima volta quella sera – è ovvio che non potevi addentrarti tu con Buffy!”
“Ecco! A tal proposito, vorrei chiarire certe cose con lei Giles!” borbottò Xander, sedendosi su una panchina ed incrociando le gambe.
L’osservatore fece un sospiro di pura rassegnazione, alzando lo sguardo al cielo stellato “Buffy, ti prego… torna presto.”


* * *


“Quindi nessuna idea di come sia questo demone.” Angel sottolineò la frase con un filo di ovvietà.
“No. – Buffy lo guardò divertita -… ovviamente.”
“Già. Che stupido a pensare il contrario!”
“Che divertimento ci sarebbe altrimenti?” la ragazza strisciò lentamente sul suo petto, stringendogli il colletto della giacca e avvicinando le labbra a quelle dell’amato.
I due rimasero lì immobili per qualche minuto, persi in un bacio a loro infinto.
Ma qualcosa accadde improvvisamente.
Angel posò le sue mani sulle spalle di Buffy, allontanandola da se. C’era qualcosa di strano in lei ed era da un po’ che lo notava… ma adesso che l’aveva tra le braccia, adesso che era a stretto contatto con lei, quel tremendo presentimento si faceva sempre più forte e pressante in lui  “ Buffy…”
Lei lo guardò disorientata per qualche istante, poi finalmente rispose “Si?”
“Niente… ma penso che dovremmo impegnarci a cercare il demone.” rispose Angel duramente, sviando il suo sguardo e riprendendo a camminare.
Buffy rimase immobile a guardare le sue spalle mentre lui si allontanava di qualche passo. Aveva fatto o detto qualcosa di sbagliato? Cos’è che aveva spinto Angel a respingere il suo bacio in quel modo?
“Hei! Aspetta!- lo raggiunse qualche istante dopo, fermandolo per una spalla e facendolo voltare – ho fatto qualcosa di sbagliato? Perché se è così.. lo sai che..”
Angel fece un sorriso forzato… era agitato e quella situazione non aiutava. “ No Buffy. È solo che… è un periodo che non ti riconosco più. Vai e vieni si e no per un’ora e per il resto della notte sparisci, sei sempre più stanca ed assente e poi…” si bloccò, abbassando lo sguardo.
“e poi?” lo spronò Buffy a continuare anche se si poteva benissimo sentire quanto quelle parole l’avessero ferita.
Angel sospirò “…hai uno strano odore addosso.”
“Scusa. La prossima volta cambio profumo.” ironizzò la cacciatrice, come per prenderlo in giro,  noncurante del vero significato di quella frase.
“Buffy! Non so che tipo di gente frequenti da un po’ di tempo a questa parte.. ma dovresti stare attenta!”
“So badare a me stessa, non c’è bisogno che qualcuno mi faccia la predica!”
“non lo sto facendo.”
“A me sembra di si.”
Il vampiro fece un sospiro rassegnato “Perché devo sempre passare per quello noioso?”
Buffy lo fissò esterrefatta. Cosa stava cercando di fare?! “E perché devo sempre essere io quella da..- la ragazza cadde a terra, spinta da una presenza improvvisa.
La cacciatrice alzò lo sguardo “Quando le api non vanno al miele… il miele va dalle api!” sbottò, assestando un bel pugno sulla faccia del demone che la stava attaccando e rimettendosi in piedi pronta ad iniziare lo scontro.
“In realtà penso che il modo di dire si basasse su una montagna..” esclamò Angel, iniziando a grattarsi il capo con la mano sinistra.
“Chi… se ne.. importa! – Rispose di tutto conto la cacciatrice, cercando di parare gli attacchi dello strano demone che aveva davanti – Piuttosto.. perché non mi dai una mano al posto di perder tempo sui modi di dire che, credimi, dovrebbero rivederli tutti!”
 “Ok, ok..” Borbottò Angel, prendendo il demone dalla schiena e scaraventandolo sotto un lampione.
Ora che entrambi erano capaci di distinguere i particolari di quell’essere, videro quanto fosse orrendamente pieno di aculei mentre, al posto delle mani, vi stavano due enormi lame. Il loro errore? Metterlo alla luce.
Il demone si alzò in piedi e, sfruttando il calore del lampione, aumentò la grandezza delle proprie lame tornando all’attacco.
“Ops! - Buffy indietreggiò – in questi casi che si fa?”
“Tentiamo.. male che vada ci rimettiamo la pelle!” Ironizzò il vampiro tornando all’attacco.
“Fai presto a parlare… tanto tu sei già morto.” sbottò la cacciatrice, seguendolo a ruota.
Era quello il demone che stavano cercando… su questo nessuno dei due aveva più dubbi. Chi meglio di un demone con due asce al posto delle mani poteva tagliar la testa ad una ragazza?!
Il combattimento fu più duro del previsto e nonostante la bravura del vampiro e della cacciatrice, i due si ritrovarono ricoperti di tagli.
“Adesso basta!” urlò la cacciatrice, tirando un calcio sul petto del mostro e atterrandolo all’istante.
Buffy non perse tempo e, approfittando dello smarrimento del demone, si mise a cavalcioni sul suo ventre alzando in aria il pugnale che aveva duramente cercato di usare nell’ultima mezz’ora di lotta “Addio!”
Angal alzò lo sguardo da terra, cercando di riprendersi dal colpo che pochi attimi prima il mostro gli aveva inferto.
Si bloccò. Qualcosa non andava.
Vide Buffy immobile, il pugnale a mezz’aria, lo sguardo perso negli occhi del demone.
“Buffy!”
La cacciatrice si era fermata. Qualcosa in quel demone enorme l’aveva fatta bloccare e l’aveva portata a riflettere.
Quegli occhi…
“Buffy! Uccidilo! Che aspetti!?”
“Io…” la sua mano era paralizzata mentre il volto iniziava ad impallidire.
Lei conosceva quegli occhi. Sapeva cosa aveva di fronte… finalmente sapeva cosa stava combattendo… ma diversamente da quel che credeva di sapere, qualcosa dentro di lei la spingeva a dubitare di se stessa. Qualcosa di grande e potente si stava prendendo gioco di lei e della sua vita! E imperterrito continuava ad uccidere tutta la luce che la circondava… eppure, perché non riusciva ad ucciderlo?!
Il mostro le sorrise, scaraventandola a terra e rimettendosi in piedi. La fissò per qualche secondo svanendo poi nell’ombra delle cripte del cimitero.
“…”
“Buffy! - Angel accorse all’istante, aiutandola a rimettersi in piedi – Va tutto bene?”
La cacciatrice fece una smorfia di dolore, sentendosi le gambe piene di ferite “Si.. non preoccuparti”
“Che diavolo ti è preso!?”
“Angel lascia perdere!”
“Non si tratta di un gioco Buffy!”
“So io di che si tratta.” rispose Buffy seriamente, dando un piccolo strattone ad Angel per tornare a reggersi con le sue gambe.
Il vampiro la lasciò fare, fissandola con insolita preoccupazione.
“Và da Giles. – sussurrò Buffy – Non vorrei che il demone li trovasse”
“Vieni con me… devi medicarti le ferite.”
“No. - la voce della cacciatrice era ferma, impassibile - io ho un affare da concludere.”




* * *



Cos’è un’anima in realtà? Qualcosa che ti spinge a credere.. a dubitare, a sperare; Qualcosa che non ti lascia vivere ma senza la quale la vita non avrebbe senso...
Spike sentiva i suoi passi, li sentiva veloci, sicuri.
Lei si stava avvicinando e sapeva il perché; sapeva che doveva prepararsi a combattere e, rassegnandosi ormai all’evidenza di una salvezza impossibile, sorrise immaginando i suoi biondi capelli al vento mentre le gote rosate combattevano contro la serietà del suo volto.
Amava saperla così coraggiosa, amava immaginarla così delicata… ma odiava riconoscere ciò che era: la cacciatrice.
“Buffy… - bisbiglio, nascondendo un pugnale nello stivale e lasciando che una lacrima coraggiosa gli rigasse il pallido viso – Perché non possiamo mai avere… un bel lieto fine?”



To be continued…

  
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