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Autore: Daymy91    06/08/2008    8 recensioni
Da un po’ di giorni hanno ricominciato a trasmettere la prima serie di Buffy.. è bellissimo rivedere i vecchi episodi, ma fa uno strano effetto sapere il finale.. non trovate? Così mi son detta.. perché non unirli? Fine e inizio. E alla fine ne è uscita questa fanfic…
Genere: Romantico, Dark, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Buffy Anne Summers, William Spike
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Ecco qui il secondo capitolo!So che non è il massimo… spero comunque che vi possa piacere.
Intanto un grazie a tutti coloro che continuano a sostenermi: dany_rex, charlie93 e Selhin!
Grazie ragazzi!


CAPITOLO 2

La biblioteca scolastica era silenziosa quella mattina… si che ad ogni biblioteca appartiene il proprio silenzio, ma non a questa. Non alla biblioteca del liceo di Sunnydale!
Anche se Giles diceva di amare il silenzio… lui odiava il silenzio. Metteva angoscia, era la calma prima della tempesta… o la calma dopo; chi poteva dirlo?
Erano appena le 9:00 am e già nell’aria si respirava un forte clima di tensione.
Willow era intenta a lavorare al computer, ricerche più che altro..; Giles sorseggiava una buona tazza di te… anche se in maniera del tutto distaccata ed assente, il suo sguardo non faceva altro che perdersi nel vuoto dei libri che aveva davanti.
“Be.. non è la prima volta che Buffy marina il lavoro – esclamò Xander, cercando di rasserenare l’atmosfera tesa – A quest’ora sarà buttata in qualche divano, ubriaca, a sognare elefanti rosa.”
“Se stai cercando di tranquillizzare qualcuno… beh, non ci stai riuscendo!” sbottò il Sig. Giles guardandolo torvo.
“Sarà.. andata con Angel” tentò Willow.
“No… Angel ha detto di non averla vista la scorsa sera. è questo che mi preoccupa – l’uomo alzò alla luce una catenina con un crocifisso, iniziando a fissarla preoccupato - Temo le sia successo qualcosa.”
La scorsa sera il Sig. Giles si era presentato puntuale all’appuntamento che aveva con la sua cacciatrice.
Aveva portato con se armi, libri, cristalli.
Quello di un osservatore non è solo un lavoro.. è un’arte, un ruolo, un dovere... nei confronti del mondo e nei confronti della sua protetta…gli avevano sempre detto. E questo per lui era la più assoluta verità.
Invano l’aveva aspettata per ore, era anche stato assalito da qualche vampiro... che con un po’ di fortuna era stato capace di eliminare… ma Buffy? Non si era vista per tutta la sera ma l’unica cosa che lo fece realmente preoccupare era stata ritrovare la sua catenina dietro un buio angolo di una cripta.
Quella mattina Buffy non si era presentata a scuola inoltre.. e questo aveva fatto accrescere le sue paure.
Xander sospirò “ooh andiamo la nostra Buffy è in gamba!”
“Ci sono demoni che vivono per succhiare il cervello delle cacciatrici! Altri che desiderano bere il loro sangue! Fortuna che le cacciatrici sono forti… ma non si sa mai quanto una ragazza possa esser forte quando combatte con un avversario sconosciuto! La forza include la conoscenza dell’avversario e...”
“Buon giorno a tutti!” Una ragazza dall’aspetto sbarazzino entrò con passo deciso dentro la biblioteca.
“Buffy!” i tre si alzarono in piedi all’istante.
“Stai bene?” domandò Willow.
Buffy la fissò disorientata “Non dovrei?”
“Hai ancora il cervello in testa!?- esclamò Xander – Se la risposta è si.. bentornata!”
Giles si voltò verso Xander con aria esasperata. Certe cose se le poteva risparmiare.
“Ok.. mi sono persa qualcosa?” domandò la ragazza disgustata.
“Che fine hai fatto ieri sera..? ti ho cercato dovunque! Poi ho trovato la tua catenina a terra.. credevo ti fosse successo qualcosa...” spiegò l’osservatore.
Buffy si portò una mano sul collo “No Giles... io la catenina l’ho ancora al collo. Quella non è mia.”
L’uomo la guardò incuriosito e, prendendo nuovamente in mano la catenina, iniziò ad osservarla più attentamente “è la tua Buffy” concluse, mostrandole un graffio che il crocifisso aveva. Quel graffio… sel’era procurato tempo fa quando un vampiro, durante uno scontro, le aveva graffiato il collo con i denti.
La ragazza tacque per qualche istante stringendo in un pugno il crocifisso che teneva al collo. “I..io… non saprei… forse quella è l’altra catenina” balbettò.
“E che diavolo ci faceva a terra!? È successo qualcosa?”
“Si! - Buffy rispose immediata, ma subito dopo ne seguì una pausa riflessiva… che dire? “Ho semoplicemente dialogato con Spike!? Sapete… quel vampiro che ha tentato di ucciderci tutti..”
No… decisamente – Ho avuto.. un problemino con dei demoni..”
“Che demoni? Stai bene?” Domandò Willow avvicinandosi all’amica.
“Si.. non preoccupatevi. Mi dispiace Giles.”
“Non fa nulla, l’importante è che tu stia bene. - le sorrise l’osservatore, mettendole in mano la catenina - Ma la prossima volta.. avverti.”
“Certo.” Il suo sguardo era fisso su quel crocifisso… era indubbiamente la stessa collana che aveva al collo.

Tu ed io non siamo più nemici Buffy. tu… mi consideri uno di voi.

Un brivido le percorse la schiena. No.. lei non… non sarebbe mai diventata amica di quel mostro.
Mai!
“Mi scusi Sig. Giles… ma adesso devo andare a lezione.” disse vaga, facendo un cenno all’uomo e sparendo immediatamente al di là della porta della sala.
“Buffy! Aspetta, andiamo insieme…” provò Willow, ma invano. Buffy era uscita prima di poter sentirla parlare.
“Secondo voi che le è preso?” Xander fece la domanda più ovvia… anche se la risposta non lo sarebbe stato affatto.
Qualcosa era cambiato.

---Flash back---

“Buffy… la Terra ha nuovamente bisogno di noi.”

Lei rimase in silenzio, osservando il volto di quel... demone.
La stava prendendo in giro? La voleva ingannare?! Cos’era tutta quella storia…? e quelle parole!
“Nel mio presente Sunnydale non esiste più. Tu ed io… l’abbiamo distrutta.” le aveva detto rilassato, lasciandole mancare il fiato, strappandole il respiro dal petto. Che diavolo voleva da lei!? La osservava… era silenzioso ma per qualche arcana ragione quello sguardo era come se valesse migliaia di parole. Era intenso, frustato, stanco… ma allo stesso tempo speranzoso e dolce.
Dolce?! Come poteva lei definire dolce lo sguardo di William il Sanguinario!?!? Era impazzita per caso? Forse era solo un sogno… anzi un incubo.
Avrebbe voluto urlargli un secco “No” ,stringere meglio la presa del paletto e conficcarglielo nel cuore. E che ci voleva? Lei era la cacciatrice e lui il vampiro! Un solo istante e tutto si sarebbe ridotto in cenere.
Facile. Veloce.
Ma allora.. perché non faceva nulla di tutto questo?!?
Era immobile.
Voleva dire No… e non parlava. Avrebbe voluto chiedere altre spiegazioni… ma una parte di lei ancora stentava nel volerlo riconoscere come qualcuno da avvicinare, da ascoltare… da credere. Allo stesso tempo, però, dentro di se sapeva che avrebbe dovuto farlo… non conosceva la ragione ma ogni cosa che adesso lei percepiva era solo fiducia nei suoi confronti.
“Perché dannazione!? Lui è Spike!” Urlò a se stessa, abbassando lo sguardo mentre una fredda brezza notturna le sfiorava il viso, facendole scostare leggermente i capelli. E forse fu proprio quel leggero movimento a risvegliarla da quella sorta di ipnosi e a farle notare che ormai non stava facendo altro che rimanere li, immobile, rigida… ad osservare il suo viso.
Arrossì spaesata, lasciando cadere pesantemente il paletto al suolo.
“Va via!” Esclamò confusa, scappando da quella figura misteriosa che quella sera le si era presentata.
Corse tutta la notte…cosciente che ormai la confusione e il timore che quell’incontro aveva creato l’avrebbero perseguitata per molto, molto tempo.

---End flash back---

H 20:00
Cimitero

Era sceso il buio a Sunnydale e il sole aveva finalmente lasciato posto all’oscura signora: la notte.
E come ogni notte, lei era lì. Ormai conosceva a memoria quasi tutti i nomi delle persone che erano sepolte in quel cimitero… ed era sicura, che in futuro, avrebbe conosciuto bene anche gli altri.
La gente nasce, vive, scherza, si innamora… ma inevitabilmente tutto sparisce prima o poi. E questo la spaventava; la morte la spaventava. Era strano a pensarlo… dato che lei aveva sconfitto la morte stessa.
Vagava silenziosa tra le lapidi, ogni tanto uno sguardo si alzava alle stelle.
“Si… posso farcela.”

Non ci volle molto a trovare quella vecchia cripta.
Spike era lì, ne era certa.
Diede un solo e potente calcio alla porta facendola cadere al suolo come fosse stata di carta.
“Lo so che sei qui! Fatti vedere!” esclamò impassibile.
“Sapevo che saresti tornata.” una voce le arrivò da un angolo buio. Era lui. E benché non potesse vederlo, era certa che le stava sorridendo.
“Non sono qui per te!” Esclamò lei innervosita da quelle parole.
“No, non è vero. – il vampiro si avvicinò a lei lentamente, uscendo allo scoperto e lasciando che i suoi passi si accompagnassero al lento movimento delle pieghe della lunga giacca di pelle nera che indossava – Dici a te stessa che vieni da me solo per scoprire i miei affari loschi, starò sicuramente combinando qualcosa, no? So cosa pensi di me… non è così. Ti conosco Buffy, tu non fuggi, tu lotti fino alla fine… ma non con me. Se credi di esser qui per iniziare una battaglia ti sbagli, tu sei qui perché sei voluta venire; Non segui la mente… segui l’istinto. E il tuo istinto ti ha detto di venire da me.”
“Se ciò che mi hai detto la scorsa notte è la verità… ti aiuterò.- la cacciatrice ignorò quelle parole. Improvvisamente si sentì debole, nuda di fronte a lui… temeva quell’essere perché fino ad allora era il primo che riusciva a vederla diversamente da come gli altri la vedevano. Lui… era come se la conoscesse veramente – Ma se scopro che mi hai preso in giro… ti ucciderò senza pensarci un secondo!!”
“Bene.-lui annuì calmo a quella minaccia e, sorpassandola, si diresse verso la porta - Allora… lascia che ti mostri ciò che tu stessa mi hai mostrato.”
“Sarebbe?”
Spike le sorrise “…la mia anima.”


To be continued…

  
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