Ironia della sorte

di Isidar Mithrim
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Ironia della sorte

Accadde tutto in un istante.

Un attimo prima di vederla era ancora il saggio, anziano mago sulle cui spalle solitarie gravava un’annosa responsabilità.
Restituire al Signore Oscuro la sua mortalità perduta.

Un attimo dopo averla vista, tornò ad essere il ragazzo troppo brillante e segretamente innamorato, il giovane roso dal desiderio di possedere i Doni della Morte, bramoso di percorrere la via per l’immortalità, ansioso di ritrovare la dolce sorella e di supplicare per il suo perdono.

Gli sembrò stranamente curioso che a condannarlo a morte fosse proprio la Pietra della Resurrezione, saldamente incastonata nell’anello maledetto che aveva fatalmente afferrato.

{100 parole}


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Un’altra drabble che era destinata a tutto, tranne che a rivelare l’ennesima ironia della sorte.
Avevo deciso di scriverla per aggiungerla alla raccolta “Tatto”, immaginando di soffermarmi sulle sensazioni fisiche che deve aver provato Silente quando la maledizione l’ha colpito appena toccato l’Horcrux.
E invece è uscita fuori così, e vi confesserò che trovo questo aspetto più intrigante del mero dolore che immagino abbia provato…

Alla prossima,
Isidar^^








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