Titolo:
Vendetta al sale marino
Autore:
Liberty89
Genere:
Comico, Erotico
Rating:
Giallo/Arancione
Personaggi:
Vanitas, Sora, Roxas, Ventus, più tre comparse.
Avvertimenti:
AU, OOC (?), One-shot, Shonen-ai
Note dell'autrice:
Buongiorno! Questa fic nasce da una sfida lanciatami da un esimio
collega che consisteva nello scambiarci tre immagini a
tema yaoi una soft, una di medio grado e poi una hard. Questo
è il risultato uscito da quella di medio grado, in cui
c’erano Sora e Roxas che si gustavano lo stesso
ghiacciolo al sale marino. Il mio cervello fa voli allucinanti, per lui
dal quasi niente nasce tutto e questo è il risultato. La fic
è ambientata nel Loonyverso
(Batik),
appartenente all'autore Ottoperotto.
Credo d'aver detto tutto quello che serve (?). In ultimo, grazie a Elia per
l’aiuto nella scelta del titolo!
Buona lettura!
Disclaimer: i
personaggi di questa fic non mi appartengono. La fic non è
stata scritta a scopo di lucro.
Vendetta
al sale marino
Vanitas strinse forte i denti e ringhiò, cercando per
l’ennesima volta di liberarsi dalle corde che lo tenevano
legato a quella dannata sedia.
Si diede dell’idiota colossale per essere caduto nella
trappola dell’allievo di Eraqus, ma non aveva potuto
resistere: Ven che gli chiedeva di nascondersi in camera di Roxas per
fare l’amore e lo faceva accomodare -dannata sedia ancora una
volta- per poi fargli uno spogliarello degno delle migliori danzatrici
del ventre, era una proposta troppo allettante. Eh no, non poteva di
certo ignorarla. Al contrario, non s’era minimamente accorto
della corda che ipnotizzata dalla musica -saltata fuori da
chissà dove, ma poi aveva scoperto quasi con orrore che era
Loony a suonarla da dentro l’armadio- lentamente si era
legata attorno ai suoi polsi per immobilizzarlo.
Maledetto Sora e maledetto Roxas, ma soprattutto maledettissimo Ventus
e le sue vendette diaboliche! Aveva avuto una pessima influenza
su di lui da quando si erano fidanzati. E “pessima”
era un mero eufemismo per descrivere la… perfidia che
albergava nella mente del suo biondo amante.
Gli aveva fatto uno scherzo. Ok, uno scherzo pesante. E sì,
era uno scherzo degno dei peggiori Arcidemoniettuss con gli occhi
bianchi… fingere di scambiarlo per il numero XIII per un
giorno intero e baciare il vero Roxas con fin troppa passione lo aveva
indispettito non poco. D’accordo lo aveva fatto infuriare
come mai lo aveva visto.
E adesso stava subendo la più atroce delle vendette.
Non poteva nemmeno distogliere lo sguardo da ciò che aveva
davanti a causa del cerchio magico su cui era stato messo e che
sembrava farsi beffe di lui dal pavimento. Esattamente come aveva fatto
Loony dopo averlo disegnato, per poi piazzarcelo sopra e saltare dalla
finestra urlando qualcosa a proposito di Batman che gli faceva un
baffo. A lui e alla forza di gravità.
Tornando alla sua tortura, di fronte a lui, i due gemelli diversi si
stavano impegnando fin troppo nel mangiare un ghiacciolo al sale
marino, tenuto da entrambi esattamente nel mezzo. Lo leccavano con
occhi così innocenti e le guance appena arrossate da essere
quasi indecenti -davvero, doveva aprire una petizione per rendere
illegali simili sguardi in simili situazioni. Le lingue raccoglievano
con attenzione ogni goccia che minacciava di sfuggire lungo le dita e
le loro labbra ogni tanto succhiavano la superficie del ghiacciolo per
poi staccarne un pezzetto con i denti.
Ovviamente, il suo amico in mezzo alle gambe stava protestando a viva
forza contro la bio-armatura e la cosa stava diventando abbastanza
dolorosa oltreché imbarazzante. Fece per stringere le gambe
attorno al membro, ma solo in quel momento si accorse che anche le
caviglie erano state saldamente ancorate alla sedia.
-M-Maledetto Ven…- grugnì il moro, serrando i
pugni legati dietro la schiena.
-Mh? Detto qualcosa Vany?- domandò Roxas, dopo aver dato
un’ultima lappata alle proprie dita, buttando il bastoncino
vuoto nel cestino.
-N-Niente… potete slegarmi adesso? Dovrei fare una capatina
urgente al bagno…- chiese umilmente, sperando
nell’assurda bontà del suo gemello castano.
Distruggendo le sue speranze, Sora scosse la testa in segno negativo.
-Non abbiamo ancora finito. Ven ci ha lasciato ben cinque ghiaccioli,
questo era solo il secondo.- spiegò, scartando il terzo
protagonista di quella terribile vendetta.
Il brunetto posizionò il ghiacciolo tra sé e il
suo Nobody, quindi diede una lunga leccata sulla parte larga, mentre
Roxas faceva lo stesso dall’altro lato, guardandolo con occhi
più maliziosi del normale, che gli ricordarono Ventus e i
suoi gemiti di piacere ogni secondo di più.
L’urlo che il custode oscuro lanciò subito dopo fu
in grado di spogliare di ogni sua foglia il prezioso cespuglio a forma
di elefantino di Marluxia e di far cadere a terra un bicchiere nel
locale di Quina e Ursula.
-Accidenti!- esclamò la strega del mare, vedendo il
ragazzino biondo raccogliere i vetri. -Ven ti sei fatto male?-
-Tranquilla Ursula, sto bene. Mai stato meglio.- rispose con un sorriso
così serafico da essere quasi spaventoso.
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