Fin dove posso spingermi? Fino a
che punto
posso gridarle il mio affetto e la mia gratitudine?
È tutto troppo perfetto.
Io le devo tutto, tutto
quello che so e che sono.
Ma chi potrebbe capirmi?
- Che significa "blasfemo", ragazzo mio?
Faceva ancora molto caldo: l'estate non voleva finire, eppure era già
tutto pronto per l'inizio
dell'anno scolastico. Minerva non aveva dato segni di cedimento; era
stata troppo indaffarata per fermarsi a pensare ed intristirsi,
probabilmente.
- Io l'anno scorso ho chiesto di poter restare qui, per studiare,
capisce. Ma ora non è più solo questo. Hogwarts è...
Neville
si volse verso il castello e spalancò le braccia. Era di nuovo quello
di prima, come se non ci fosse mai stata la Battaglia, come se più di
cinquanta persone non avessero subìto una morte orribile.
Era sempre lì, solido e rassicurante.
- Un nido, che ti accoglie implume, e che lascerai quando le tue ali
saranno robuste e la tua anima priva di ogni insicurezza.
Lui
sembrò turbato. Si aspettava parole di saggezza, certo, perché allora
aveva chiesto consiglio a lui? Ma quel fiotto di versi tiepidi...
-
La filastrocca del Cappello Parlante, durante la cerimonia dello
Smistamento del 1969. - Filius sottolineò l'anno con uno sguardo
eloquente, e Neville non ebbe esitazioni.
- L'anno in cui i miei genitori entrarono a scuola!
- Ecco, vedi. E tu temi di offenderli, perché non hai seguito la loro
strada?
Neville
scosse la testa con decisione. - No, no! Non è questo, io non ho mai
pensato di essere ammesso all'addestramento con soli tre M.A.G.O., ci
mancherebbe... e sento che è la scelta giusta, davvero! Ma Lei lo sa
che cosa provo. Lo sa perché la ama, e forse si chiede... come possano
gli altri non amarla.
Filius si fermò. Con un gesto noncurante raccolse un sassolino e lo
gettò nel lago. Poi aggrottò le sopracciglia e rispose:
- È questo, allora. Ti spaventa il fatto che le vuoi troppo bene?
Accidenti. Era un modo troppo buffo di metterla. Accennò a una risatina,
(non esiste volere troppo bene a qualcuno)
ma l'altro non aveva voluto fargli davvero una battuta. Era più serio
che mai.
-
Non è come se dovrai stare qui per sempre, sai. Un giorno ti alzerai e
sentirai che il posto in cui vivi ti sta stretto. E nessuno potrà
fermarti, né gli amici, né i ricordi, né tantomeno qualche vecchio
insegnante a cui ti sei stranamente affezionato...
No, non sta scherzando,
ascoltalo fino alla fine.
- E nemmeno l'amore, Neville.
Rabbrividì. Pensare di lasciare la sua ragazza per andare in cerca di
avventure, era davvero assurdo.
-
Senza contare che quando succederà, la piccola Lovegood verrà
con
te. Una vera squadra di naturalisti, solo in campi diversi...
-
No, Luna lavorerà al giornale, è sicuro. - Quel ragazzo era
testardo, decisamente. - Non torna a scuola, suo
padre ha bisogno di lei e il reporter che hanno assunto è una vera
schiappa. - Si aspettava un rimprovero, ma non ci fu. Nessun "Pessima
decisione, una mente così brillante andrà sprecata a scrivere
stupidaggini!". Filius rispose, invece:
- Quello che ho detto per te, vale anche per lei.
Niente la fermerà. Tuttavia... so che per quanto potrai essere lontano,
ciò che chiami "volere troppo bene" non svanirà. Perché sarei così
sereno, se non sapessi che in ogni momento Pomona potrà contare su di
te?
Pensare al significato di quelle parole metteva i brividi. Brividi
sottili nell'afa di fine agosto.
- Professor Flitwick, io...
- Basta così - replicò lui con semplicità: - Non è ancora quel momento.
Gentile signor Toots,
Le
rispondo in merito alla sua lettera datata 14 luglio. Perdoni il
ritardo, ma la ricostruzione della scuola è stato un lavoro faticoso e
impegnativo.
Generalmente,
in casi come quello di sua figlia, preferiamo evitare rischi inutili. I
buoni risultati dei G.U.F.O. le permettebbero di trovare comunque un
impiego dignitoso, in futuro.
Tuttavia,
dal momento che sua moglie farà parte del nostro staff, sono disposta
ad accettare che Hayden ritorni a Hogwarts per il suo sesto anno, a
specifiche condizioni:
Sarà
esentata dalle lezioni pratiche di Incantesimi, Difesa contro le Arti
Oscure e Trasfigurazione. Porterà quindi un programma esclusivamente
teorico per gli esami finali, considerato anche il fatto che dovrà
assentarsi, a partire da febbraio, per almeno due mesi.
Non potrà partecipare ad
eventuali selezioni per la squadra di Quidditch della sua Casa.
Verrà
costantemente seguita dalla signora Pomfrey, nel caso dovessero
presentarsi disturbi anomali, e ne verrete informati tempestivamente.
In
via eccezionale, e in nessun caso durante gli esami di fine trimestre,
il signor Goldstein potrà venire a farle visita durante i fine
settimana.
Immagino che diventare
nonno sia un'esperienza insolita per la sua giovane età, ma mi creda,
sarà una grandissima gioia.
Le porgo i miei più
distinti e affettuosi saluti,
Minerva McGonagall
Preside della Scuola di
Magia e Stregoneria di Hogwarts
La
differenza che balzò subito agli occhi di tutti furono le tavole già
imbandite all'arrivo degli studenti, e di certo nessuno protestò.
Il discorso inaugurale di Minerva fu conciso e un poco distaccato. Non
ci furono frasi retoriche né eccessi di tristezza, ma una corposa lista
di ringraziamenti.
Vennero poi presentati i nuovi insegnanti.
Neville stava per cadere dalla sedia quando riconobbe la titolare della
cattedra di Trasfigurazione. Era una strega molto anziana, dall'aspetto
nobile ma gioviale, robusta e con un forzato accento tedesco, e si era
presentata come Kayleigh Schwartz.
- Chi credi di prendere in giro?
- le bisbigliò all'orecchio, durante la cena. - La tua faccia mi è
rimasta sullo stomaco insieme a quelle tremende caramelle alla
Radigorda!
- Tu saresti, ragazzo...? - finse lei. Che faccia tosta.
Neville
sospirò. Credeva di essersi sbarazzato di tutti i suoi inutili, noiosi
parenti dal lato dei Byrne e dei Prewett, ma aveva dimenticato un altro
ramo che non era stato tagliato abbastanza alla radice.
- Callidora Black Longbottom, credo proprio che ti abbiano riconosciuto
tutti, qui
- si intromise Bathsheba, trattenendo a stento una risata. - Neville,
sbaglio o si tratta della tua... bisnonna?
Magari si
fosse sbagliata.
- Non mi dirai che tua nuora ti è apparsa in sogno pregandoti di
vegliare su di me... da molto vicino, nonché in incognito?
La
strega lo fissò con un sorrisetto divertito e gli strizzò l'occhio. -
Un po' di rispetto non guasterebbe, nipotino caro. Oh, credo che la
Preside stia per... - Improvvisamente non c'era più traccia del suo
accento, e sfoggiava una flautata cadenza londinese.
- Non me ne importa! - replicò lui a bassa voce. - Non ho bisogno di
una babysitter, e tu non hai bisogno di un lavoro!
Filius
alzò gli occhi alle stelle del soffitto. Testardo e ben
poco accomodante quando ci si metteva, oh sì. Meglio, ci sarebbe stato
da divertirsi. Fece volteggiare
un'albicocca, che centrò in pieno la fronte di Neville.
- E fai
meno chiasso, per Merlino...
Daisy Hookum, la madre di Hayden nonché
nuova insegnante di Babbanologia, rischiò di soffocarsi e schizzò il
succo di zucca in faccia a Rolanda Hooch, che la prese con filosofia e
si ripulì senza alzare gli occhi dal piatto, per nascondere un ghigno
tremendo in attesa di esplodere. Minerva disapprovò un poco l'ilarità
generale e iniziò lo Smistamento.
- Alfred Cattermole!
- Gryffindor! - trillò, sicuro, il Cappello Parlante.
Il ragazzo prese posto al tavolo, tra le grida di benvenuto e le
strette di mano dei suoi nuovi compagni.
- Hey! Nick! Mia sorella Maisie mi ha incaricato di salutarti, e non
vede l'ora di rivederti, sai?
Il
ricordo delle torture di quella bambina terribile, durante il
matrimonio dell'estate precedente, avrebbe fatto rabbrividire Sir
Nicholas se fosse stato ancora in carne e ossa. "Il più tardi
possibile, per carità. Spero si riveli una Magonò, anche se non è
carino pensarlo..."
- Thomas Cresswell!
- Oh, vediamo... ma certo. Hmmm... però-
-
Capita spesso che sia indeciso? - chiese la vecchia Schwartz (o Black,
o come verrà in mente di chiamarla) a Filius. Questi la guardò di
storto e in principio non rispose, tenendo d'occhio sia la cerimonia
che un'eventuale ritorsione da parte di Neville, sottoforma di prugne o
noccioline. Nemmeno lui, in fondo, aveva desiderio di mostrarsi
accomodante. - Non so, gli gnomi da giardino come me non sono molto
informati sulle abitudini del Cappello.
Lei impallidì, poi divenne
violacea e poi verdognola, tanto che Poppy si premurò di farle annusare
la boccetta dell'aceto per evitarle uno svenimento, ma si sporse troppo
e... splash!
- Ho trovato. Hufflepuff!
Tra gli applausi
della tavolata e le baruffe tra i professori, la Sala Grande aveva
un'atmosfera davvero vivace.
Ma Minerva, con il cuore stretto, guardò il piccolo Tommy avviarsi a
passo incerto verso il suo posto,
mentre Pomona rimbrottava il marito e Neville di essere stati così
scortesi con la nuova arrivata.
Hermione
chiacchierava fitto fitto con Ginny, facendo scommesse e indicando un
punto imprecisato tra i Ravenclaw, le mani sul ventre ad imitare
Hayden; Vicky Frobisher e Ritchie Coote si guardavano di sottecchi al
di sopra dei piatti, con tutta l'intenzione di farsi compagnia a
vicenda per l'anno a venire.
-
Vuoi dirmi che cosa ti ha fatto quella poverina? - insistette Pomona
più tardi, in camera da letto. Filius la fissò senza dire nulla, e
quasi dimenticò perché aveva stuzzicato la nuova collega.
Era così infantile, quando teneva il broncio. E carina. E sua.
- O me lo dici, o stanotte dormi nel tuo ufficio.
Oh-oh. Di colpo si fece tornare la memoria.
-
Era amica di Prue, e non le sono mai piaciuto. Non che m'importasse,
allora, che una Black mi concedesse stima, ma lavorarci insieme è un
altro paio di maniche. Può cambiare nome venti volte, ma resterà
sempre... beh, una Black.
Pomona si stropicciò gli occhi e
sbadigliò: - Aaah, ma che discorsi. Tu e Nev siete così testardi. La
tua suprema saggezza non ti suggerisce di dare un'altra possibilità
alle persone? O in tempo di pace non funziona? Tesoro, siamo
sopravvissuti al più grande degli incubi, lasciamo i rancori da
parte... hmmm...
Si era addormentata nel bel mezzo del discorso, e
sorridendo Filius capì che era proprio come diceva. Potevano allentare
le difese, finalmente. Ma anche tirare la frutta a tavola, almeno
finché
Minerva non avesse decretato che era di cattivo esempio per gli
studenti.
Si ficcò tra le lenzuola, il viso affondato nel collo di
lei, senza immaginare l'orrore che aveva dovuto subire nei mesi
precedenti. Il più grande degli incubi, che non era stato la guerra...
Tutto finito e dimenticato, o quasi.
Pareva un miracolo: persino gli ultimi sensi di colpa che 'Mona provava
si erano dispersi nella sua stessa veemente difesa dell'amore paterno.
Un precedente per il Wizengamot, se davvero si sarebbe ispirato al
sistema giudiziario americano da quel momento in poi, e un altro
frammento di ombra che si staccava dal cuore, lasciandola finalmente
libera.
Svegliati,
amore mio,
'Ché la notte è già
passata
Svegliati, vieni qua:
fra le mie mani
Nasce il sole.
- Buon giorno, signora Flitwick.
-
Hmm. Salve. Dimmi che oggi non è il due settembre, dimmi che non sono
le sei e che possiamo restare ancora un po' a letto - si
lamentò
Pomona.
- Se vuoi te lo dico, ma non cambierebbe niente - ridacchiò
Filius sgattaiolando sul fondo del letto e facendole il solletico sotto
i piedi.
- No, noooo! Mi alzo! Un momento... Ah, questo è un colpo basso,
professore... - rise lei, scattando a scompigliargli i capelli.
Non pensare
al passato,
Quanta
nebbia c'è là!
Stringimi
e parlami ancora
E
vedrai si rivivrà...
Ignari,
quindi, e sereni, e con la mente già occupata da mille battibecchi,
pettegolezzi, programmi didattici e gite a Hogsmeade di classi
scalmanate, e baci teneri, viaggetti improvvisati, e giornali che
annunciano notizie sempre migliori: così li lasceremo, per adesso, a
farsi le coccole come due ragazzini, e magari a fantasticare già sulle
decorazioni per gli alberi di Natale, perché quando si
è felici il tempo scorre molto, molto più in fretta.
FINE (per ora)
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ANGOLINO DI SAKI...
Chi ha avuto la fort- ehm, il caso di leggere la mia vecchia
fic Legacy
Troubles (miracolosamente incompiuta) conosce già
Callidora Black, moglie di Harfang Longbottom nell'albero genealogico
compilato dalla Row. Se no, dire che era la suocera di Augusta basta e
avanza. Cambiare nome, alla luce del nuovo Mondo Magico, è auspicabile
per chi ha un retaggio così scomodo, no?
Il brano di cui ho estrapolato due strofe è "Mille lune, mille onde" di
Andrea Bocelli, che mia madre ascolta 100 volte al giorno e che mi
sembrava adatto all'atmosfera.
Ebbene sì, questo era l'ultimo sofferto (per me) capitolo di Surviving a Nightmare.
Ci sarà un ulteriore seguito, come molti di voi già sanno, che
completerà la quadrilogia; perciò continuate a tenere d'occhio il mio
profilo. Il titolo sarà una sorpresa, ma credo che manterrà una
certa... circolarità all'interno della serie.
Per adesso ci tengo a ringraziare chi ha seguito e/o recensito questa
storia finora, in rigoroso ordine ad capocchiam: la mie fedeli lyrapotter, ferao e HarryEly,
l'insostituibile Lily_Snape
(che mi ha tenuto su di morale durante i miei lunghissimi "Writer's
Blocks"), le mie dolcissime ladymarie
e Caillean,
con cui divido un bel po' della mia anima, e le "silenziose" Elysion e Novalee
(quest'ultima mi piacerebbe conoscerla meglio, a questo punto). Vi
adoro, ragazze!
Vi auguro un bellissimo anno.
Angstily yours,
Saki
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