Buonsalve a tutti! Ho
deciso di pubblicare un giorno in anticipo perché forse
domani non avrò la possibilità di farlo e anche
perché non vedevo l'ora x3 Certo, ammetto che mettere la
parola fine a questa fic un po' mi dispiace. Mi stavo divertendo
tantissimo a scriverla, ogni riga era una risata e quest'ultimo
capitolo non è stato da meno; in più, ogni volta
che una fic finisce per noi scrittori è sempre sia una gioia
che un piccolo dispiacere. Ma ciancio alle bande! Alla fine del
capitolo troverete una piccola sorpresina, che vi spiegherò
con due righe, dopo quella ci rivediamo per i saluti finali. E ora,
buona lettura!
Episodio Extra: La nascita di
Capitan Riku
-Sono a casa!- avvertì Riku mentre oltrepassava la porta per
poi chiudersela alle spalle.
-Bentornato caro.- rispose sua madre, mostrandosi dalla cucina con un
ampio sorriso a illuminarle il viso dalla pelle candida. -Tutto bene a
scuola oggi?-
-I professori cominciano a insistere per gli esami di fine trimestre,
ma per il resto tutto bene.- raccontò il ragazzo,
togliendosi le scarpe e avviandosi in direzione della donna per darle
un bacio sulla guancia.
Lei sorrise ancora di più, scostandosi una ciocca di capelli
argentei dietro l’orecchio e facendo poi lo stesso con quelli
del figlio. -Se non sei troppo stanco potresti sistemare un
po’ il tuo armadio? Sei cresciuto così tanto e
molte cose non ti andranno più.-
Nemmeno per un momento il custode aveva pensato di negare quella
richiesta. Quando era tornato, sua madre era rimasta in silenzio,
interdetta, nel trovarlo tanto cambiato nell’aspetto e nello
sguardo, ma poi l’aveva abbracciato senza remore e con tutto
l’amore che aveva da donargli. Non aveva chiesto nulla sul
viaggio che l’aveva tenuto lontano per più di un
anno, gli aveva semplicemente detto “Bentornato” e
nell’ascoltare la sua voce, Riku si era reso conto
all’improvviso di quanto gli fosse mancata in tutto quel
tempo. Si era anche sentito in colpa per essere sparito e per essersi
ripresentato così diverso dall’ultima volta che si
erano visti, ma sua madre non aveva detto niente nemmeno su questo, le
era sfuggito solo un commento sul fatto che il suo bambino fosse ormai
diventato un uomo, quando avevano dovuto ordinare una nuova divisa per
la scuola, e l’aveva detto quasi con orgoglio. Per tutto
questo e per mille altre cose che non avrebbe mai finito di elencare,
Riku avrebbe sempre esaudito i desideri e le richieste di sua madre.
-Certo, lo faccio subito.- rispose prontamente. -Dove metto le cose da
scartare?-
-Troverai uno scatolone appena fuori dalla tua stanza.-
spiegò lei, tornando in cucina.
Con un sospiro stanco, Riku si rialzò dallo scatolone e si
voltò a guardare il proprio armadio. Trovò
abbastanza desolante la vista di ciò che era rimasto: tre
paia di pantaloni, tre magliette a maniche corte, una camicia, una
maglia a maniche lunghe, una felpa e un giaccone -che gli sarebbe
andato leggermente corto, ma per l’inverno seguente sarebbe
andato benissimo. Sapeva, però, che quel fine settimana lo
avrebbe passato a fare shopping con sua madre per colmare quella triste
desolazione.
All’improvviso il suo sguardo era salito sul ripiano alto
dell’armadio, che sembrava pronto a esplodere per la
quantità di cose che vi erano stipate. A
un’occhiata più attenta, si rese conto che
l’asse di legno era pericolosamente piegata verso
l’interno e quindi, presto o tardi, avrebbe ceduto al peso
del suo fardello. Presa la sua decisione, il ragazzo
recuperò la prima scatola di scarpe per vedere cosa ci fosse
al suo interno.
Col passare delle ore gli scatoloni erano diventati due e sua madre era
stata più che contenta di dargliene un terzo per ogni
eventualità. C’erano un sacco di ricordi tra
quelle cianfrusaglie, era persino saltato fuori un album di fotografie
e si era preso il suo tempo per guardarle tutte. Aveva riservato un
sorriso dolce per tutte quelle della sua famiglia e uno divertito per
quelle in cui compariva la buffa faccia di Sora, imbronciata o
sorridente che fosse. Era ormai sera quando Riku recuperò
uno dei tre scatoloni rimasti. Gemette sotto il peso inaspettato, ma fu
lesto a posare sul pavimento il contenitore per poi sedervisi davanti,
dando le spalle all’armadio e al suo ripiano.
Quando l’aprì, il custode della Via per
l’Alba si sentì travolgere dalla nostalgia.
All’interno della scatola vi era una collezione di fumetti e
alcuni gadget tutti accuratamente conservati e ordinati in modo tale
che non si rovinassero. Prese un numero a caso e cominciò a
sfogliare quelle pagine colorate, ricordando con una risata sommessa di
quanto lui e il suo migliore amico amassero le avventure di quella
coppia di supereroi che agiva all’oscuro degli abitanti della
città per proteggerli dai malfattori e occasionalmente dalle
invasioni aliene, che minacciavano la loro pace. Lui e Sora avevano
sempre sognato di diventare come quegli eroi su carta, avevano sempre
desiderato diventare forti abbastanza per difendere tutti e avrebbero
anche tanto voluto incontrare qualche alieno.
-Beh, alla fine siamo riusciti a fare tutto, anche se non nel modo che
speravamo da bambini.- rifletté l’argenteo,
osservando la copertina del fumetto dove i due protagonisti si
esibivano in una posa eroica nei loro attillatissimi costumi, uno blu e
uno giallo. -Certo che avevano dei costumi davvero ridi-
Uno scricchiolio lo interruppe e lo costrinse a voltarsi.
Fissò con occhi larghi la mensola alta
dell’armadio che subdola, cedeva le armi dopo tanti anni di
onorato servizio e riversava il proprio carico sul suo padrone. Riku
alzò prontamente le braccia per proteggersi il viso, ma
nulla impedì alle due grosse scatole di cadergli sulla testa.
Quando sua madre gli disse che un ladro aveva rubato due coppie di
lenzuola -gialle e blu- dal suo bucato steso ad asciugare, Riku rise
appena.
-Ma dai, sarà stato il vento a portarle via. Cosa se ne fa
la gente di due lenzuoli?-
-Quattro in realtà, sia quello sopra che quello di
sotto… ma forse hai ragione tu…-
capitolò la donna con un sospiro. -Però
è strano, sono spariti solo quelli e il resto del bucato
è rimasto dov’è.-
-Non pensarci più. Le ricompreremo, no?- disse lui,
alzandosi da tavola e andando a darle un bacio sulla guancia. -Io vado
a scuola, ci vediamo più tardi.-
-Buona giornata caro, stai attento mi raccomando!-
Salutandola un’ultima volta, Riku uscì e con passo
spedito si diresse al bivio dove s’incontrava con il migliore
amico. Un sorriso enorme gli allungò le labbra e i suoi
occhi presero a brillare per l’eccitazione.
-Domani sarà tutto pronto.- pensò orgoglioso. -E
tra due notti Capitan Riku e Mr. Paopou potranno cominciare la loro
missione!-
Il ragazzo fremeva per l’eccitazione, ma s’impose
il controllo. Non poteva rischiare che la sua identità
segreta venisse scoperta, quindi spense il proprio sorriso e lo
sostituì con la consueta espressione neutra e rilassata che
mostrava ogni giorno al mondo.
Poco dopo alzò una mano per salutare il castano in arrivo e
mentalmente sovrappose alla sua figura il costume a cui stava
lavorando. Si complimentò con se stesso per l’idea
che aveva avuto e si chiese come aveva potuto non pensarci fino a quel
momento. Lui e Sora erano tornati a casa, avevano vinto la battaglia
contro Xemnas, ma le forze dell’Oscurità non si
sarebbero di certo date per vinte per così poco. No,
sarebbero state sempre in agguato, per coglierli di sorpresa e
vendicarsi e per proseguire nella conquista dell’universo.
Non poteva assolutamente permetterlo. Lui e Sora, con le loro nuove
identità segrete -tutta quella storia dopotutto doveva
restare un segreto-, avrebbero protetto le Destiny Islands e gli altri
mondi dall’Oscurità e i suoi messi.
-Capitan Riku e Mr. Paopou.- riassunse nella sua mente. -Saranno
perfetti.-
Ed ecco svelato come al
grande Riku sia venuta la "brillante" idea di fare il supereroe xD
Banale, ma efficace, no? xD Passando oltre, vi avevo annunciato una
piccola sorpresa. La mia amica hinata 92 ogni tanto si diverte a
parodiare canzoni e quando ha sentito "Hanno
ucciso l'uomo ragno" degli 883 le è venuto il
lampo di genio per creare una nuova parodia su Capitan Riku e Mr.
Paopou. Il risultato mi ha fatta impazzire, l'ho adorata fin dalla
prima strofa. Buon ascolto e buona lettura ù.ù
Solita notte nelle Destiny
Islands
Nel buio si aggirano
strane figure.
Loschi individui si
muovono in skate
Pieni di paopou e
brillantini.
Tutto d'un tratto si
chiede Sora
Quale sarà la
causa di questa novità.
Povero Sora non
può sapere che
Da Riku l'armadio ha
fatto SDANG!
È nato
Capitan Riku
Come Sora non lo sa,
Forse una botta in testa
Forse è
l'Oscurità!
È nato
Capitan Riku
Sora non capisce
perché
Gli è toccato
fare Robin
A un pazzo che quasi non
sa più chi è.
Chiedendo aiuto a
chiunque ci sia,
Sora cerca soluzioni
alla sua traversia.
Un modo per farlo
rinsavir ci sarà
O anche lui presto
impazzirà!
Né guerrieri
né sovrani sanno che cosa far
Per farlo ritornare alla
normalità,
Fino a un home run sulla
testa di Riku
Quando nessuno ci
sperava più.
Ha ucciso Capitan Riku
Grazie a una
casualità.
Sora torna a sperare
Nella sua
normalità.
Ha ucciso Capitan Riku
Ora spera solo che
Mr. Paopou l'abbia
seguito più veloce della luce.
Giù nelle
strade non si vedono più
Quei due pazzi di Mr.
Paopou e Capitan Riku,
A rischiarare di lucida
follia
Le notti
dell'umanità.
I personaggi di film e
fumetti
Sono eroi per un'ora o
poco più.
Invece lui,
sì lui era una star,
Chissà se mai
ritornerà.
Dov'è ormai
Capitan Riku
Nessuno dircelo
potrà,
La nostra unica certezza
È che ci
mancherà.
Dov'è ormai
Capitan Riku
C'è una
possibilità
È
nell'inconscio dell'albino
Pronto a salvar
l'umanità.
© hinata 92
Meravigliosa non
è vero? x3 Non smetterò mai di ringraziare hinata
per questa bellissima sorpresa che ha voluto farmi. Siategli grati
anche voi, su ù.ù
Parlando di
ringraziamenti, qui c'è da farne al mondo. Allora, prima di
tutto un grazie megagigante va a chi mi ha sopportata in altra sede
mentre scrivevo questa storia tragica demenziale quindi alla mia fragolina
di bosco e
alle mie tre
stelline,
che mi hanno dato un sacco di suggerimenti per la fic (Vedi Sora?
È con loro che devi prendertela ù.ù
NdA). Un grazie immenso anche a chi mi ha seguita fin qui, chi ha
recensito qui e in altra sede, ma anche ai lettori silenziosi e a tutti
quelli che hanno inserito la fic tra le preferite e/o le seguite.
Non pensavo che da un
lavoretto demenziale e breve come questo avrei ottenuto così
tanta soddisfazione e che sarebbe piaciuto a così tante
persone. Grazie a tutti!
Alla prossima fan
fiction!
See ya!
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