FIRE
MELTS ICE
CAPITOLO 4: OMBRE E
POLVERE
I’ll be misunderstood,
By the beautiful and good in this city,
None of it was planned,
Take me by the hand,
Just don’t try and understand
Robbie Williams, Misunderstood
***************
Il mese di Ottobre quell’anno si era annunciato a suon di
belle giornate per la gioia di Katie, che invece di studiare in biblioteca
andava a sedersi all’ombra degli alberi, per godersi il venticello autunnale. Alex
la trovò così, sorridente mentre leggeva da un foglio che aveva in mano,
all’ombra niente di meno che… di un platano picchiatore, che ora sembrava
assurdamente pacifico.
Sei sempre così bella
quando usi le tue capacità, biondina?
Katie lo sentì arrivare dai movimenti dei rami del platano;
accarezzò il tronco robusto, e l’albero cessò di agitarsi.
Alex inarcò le sopracciglia. “Sei un’ambientalista alquanto
dotata per saper calmare addirittura gli alberi.”
Katie sorrise vispa. “In realtà sono Madre Natura in
incognito, non potevo dirtelo.”
Alex fece un sorrisetto maledettamente fascinoso e si andò a
sedere sull’erba accanto a lei… chiaramente con tutto lo spazio a disposizione
lui fece ben attenzione a sederle così vicino che poteva sentire il profumo di
lavanda dei suoi capelli… fiero e sicuro che anche lei sentisse in pieno la sua
presenza maschile. “Adesso si spiega il perché della tua media stratosferica in
tutte le materie che hanno a che fare con piante e animali.”
Katie, che aveva le gote leggermente più rosse del solito,
si limitò a scrollare le spalle senza guardarlo. “In realtà capisco la natura
molto meglio delle persone. E viceversa.”
“Ecco perché sei così misteriosa.” Alex le scansò un
ricciolo dalla tempia… e scoprì che non era semplice come al solito restare
concentrato sui suoi obbiettivi. C’era un’atmosfera di pace e tranquillità che
gli entrava in corpo attraverso l’aria che respirava, e tutto gli sembrava
meritevole di un sorriso… poi le parole di Stephen gli tornarono chiare nella
mente, e si ricordò che doveva fare attenzione alle capacità di quella ragazza.
Così cercò di distrarsi e portarsi avanti con una parte del piano. “Cosa
leggi?”
“E’ una lettera di mio fratello Simon.” Katie lo guardò con
un sorriso malinconico. “Mi manca molto. Lui, mamma, papà, Jack e Amelia, i
miei cugini e i miei zii… sai, tutti loro sono molto importanti per me.”
Lui la guardò tranquillo. “Chi di loro ti manca di più?”
Lei scrollò le spalle e scosse la testa. “Non c’è un
preferito in particolare, a parte mia mamma per tutte le belle chiacchierate che
ci facciamo sempre… ma li adoro tutti, non c’è differenza. Simon è solo…
leggermente diverso.”
Alex inarcò un sopracciglio. Interessante… “Allora è lui il tuo preferito.”
“No, non è una questione di preferenze…” lei allungò le
gambe sull’erba fresca e si sistemò meglio la gonna sulle ginocchia. “In
pratica, rispetto agli altri io sono arrivata un bel po’ in ritardo… sono tutti
più grandi di me, perciò quando ero più piccola Jack e Simon facevano sempre le
cose da ragazzini più grandi e soprattutto maschi… poi è arrivata la migliore
amica di Jack, che lui venera letteralmente, e così Simon e io abbiamo
cominciato a farci un po’ più di compagnia fra di noi. E lui è diventato il mio
migliore amico in assoluto, è dolce, sensibile, comprensivo, paziente… non ho
mai trovato qualcuno che abbia un cuore grande come il suo.”
Alex continuava a osservare incantato il movimento delle
labbra di Katie. Era come ipnotizzato da lei, gli piaceva sentirla parlare con
quel tono sereno e pacifico… aveva una voce rassicurante. Sembrava parte di
quella natura che tanto amava.
Katie lo guardò e gli sorrise. “Che c’è, ti sei bloccato?”
Lui fece una piccola smorfia. “No, stavo solo pensando… non
riesco a capire come fa una ragazza bella come te a non avere la fila di
pretendenti dietro la schiena.”
Katie si morse le labbra e riprese a guardare dritto davanti
a sé. “Non è sempre tutto facile come pensi tu… la bellezza ti serve solo per
attirare l’attenzione, ma poi…”
“Poi?”
Katie sospirò. “E’… non te lo so spiegare. Hai mai avuto
l’impressione di essere… diverso dalla realtà che ti circonda?”
Alex fece un piccolo
sorrisetto amaro. “Tu non hai idea quante volte.”
“Davvero?” Katie cercò il suo sguardo per verificare se era
serio… lo era. “Non lo so, è come se certe volte mentre parlo con i miei amici avessi
l’impressione che neanche loro riescono a capirmi. Come se io vedessi delle
cose che loro non vedono, ed è frustrante, perché nessuno lo seguirebbe un
discorso come questo… scommetto che anche tu ti sei perso a metà.”
“Assolutamente no.” Alex le sorrise in modo rassicurante e
le si avvicinò ancora di più, passandole un braccio attorno alle spalle. “Lo
capisco benissimo… anch’io ho la sensazione di venire da un’altra galassia la
maggior parte del tempo. Penso delle cose che gli altri non pensano, dico delle
cose che gli altri non dicono… ed è molto frustrante, perché… mi sento solo.”
Katie non riusciva a staccare gli occhi da quelli ghiaccio
del ragazzo accanto a lei. Sembrava quasi vulnerabile mentre scopriva questo
aspetto di sé con lei… che stesse mentendo? No, se ne sarebbe accorta… aveva la
possibilità di accorgersene. Stava dicendo la verità, ma la cosa più bella e
strana era che davvero la capiva… e lei riusciva a capire lui. Sorprendente,
non le era mai capitato prima… per questo non oppose la minima resistenza
quando lui l’attirò a sé un po’ di più.
“E adesso ti confido un segreto.” Le sussurrò. “Da quando
sono morti i miei genitori non sono mai riuscito a confidarmi con nessuno…
invece con te ci riesco benissimo. Me lo spieghi come fai, piccolo angelo?
Erano anni che non mi fidavo di qualcuno… ti conosco solo da pochi giorni e già
sento che invece a te posso dire tutto.”
Katie non riusciva a decidere se guardargli di più quegli
splendidi occhi glaciali o quelle labbra così armoniose nei loro movimenti… ma
fortunatamente il suo cervello non aveva smesso di funzionare, così riuscì ad
appoggiargli una mano sul petto per allontanarlo di qualche centimetro.
Lui si accigliò. “Ho detto qualcosa che non va bene?”
“N-no, anzi…” lei si morse le labbra ed esitò a lungo. Aveva
una voglia matta di sfogarsi a sua volta, era così difficile tenersi sempre
tutto dentro come se dovesse vergognarsi di essere diversa… quanto avrebbe
voluto chiedere un consiglio ai suoi genitori. Però… in fondo poteva già
immaginare la loro risposta. Le avevano insegnato che la chiave di tutto, prima
ancora della testa, era sempre il cuore…
“C’è qualcosa che non va?”
“C’è qualcosa che voglio dirti.” Ora si sentiva più decisa e
più sicura di sé. “Anch’io ho un piccolo segreto da confessarti.”
Alex inarcò un sopracciglio. “Sono tutt’orecchie.”
Katie esitò un istante… poi sollevò la mano e gli sfiorò la
tempia. Lui chiuse gli occhi, mentre un’espressione di puro benessere gli
compariva sulla faccia. Katie continuò ad accarezzargli la tempia e la fronte
con la delicatezza di un petalo di rosa, e sorrise nel vederlo così rilassato.
Da qualche parte nella sua mente c’era Stephen che gli urlava
di fare attenzione… ma Alex era troppo perso in quell’oceano di sensazioni che
stava provando per dargli retta. C’era un senso di piacere, di pace, come se il
mondo fuori non esistesse… gli sembrava di camminare in un giardino pieno di
luce dove gli uccellini cantavano e l’acqua dei ruscelli emetteva il più rilassante
dei rumori… e più camminava in quel giardino, più gli sembrava di acquistare
energie, più forze…
…quando sentì che stava recuperando un po’ di lucidità, Alex
aprì gli occhi e vide Katie che lo guardava con apprensione, mentre si torceva
le mani in grembo. Lui sbattè gli occhi un paio di volte… il giardino
bellissimo era sparito. “…come… cosa hai fatto?” mormorò.
Katie s’inumidì le labbra. “Nessuno sa spiegarsi il come né
il perché, è una cosa che ho scoperto di saper fare poco prima di entrare a
Hogwarts… riesco a far sentire bene gli esseri viventi col tocco delle mani.
Persone, animali, piante, tutto. Se mi concentro riesco a percepire l’anima di
chi tocco… e posso regalare sensazioni di benessere e serenità.”
Alex annuì lentamente, sforzandosi di mostrarsi un po’ più
stupito di quanto non si sentisse… benchè sentir dire quelle cose da lei con
quella spontaneità e dolcezza era l’opposto delle macchinazioni di Stephen. Lo
stava fissando con un’espressione insicura… era davvero la ragazza innocente e pura
che gli avevano descritto.
“Non dici niente?” Chiese piano lei.
Lui le sorrise. “Mi sembra una cosa bella…”
Katie sembrò accennare un sorriso rassicurato. “Si, è
bella.”
Alex allungò una mano per accarezzarle il viso morbido. “Non
devi vergognarti di un dono simile…”
“No, non me ne vergogno…” Katie si strinse nelle spalle. “Ma
preferisco tenere per me questa cosa. Sai, non vorrei che… si, insomma… mi
trattassero come un fenomeno da baraccone, ecco.”
“Un fenomeno da baraccone tu?” Alex ridacchiò e l’attirò
ancora una volta a sé. “Sei soltanto bellissima… solare e bellissima, e io non
mi stancherò mai di ripeterlo.”
Katie sorrise… si sentiva più rilassata. Quel ragazzo aveva
il potere di irritarla e farla sentire benissimo appena un secondo dopo… si stava
chinando su di lei, voleva baciarla. E sorpresa sorpresa… non le dispiaceva
affatto. Anzi, aveva voglia di essere baciata da quelle labbra così sbarazzine…
eppure c’era quella domanda che le randellava il cervello, e non riuscì a
cedere ai propri istinti. “…aspetta un secondo.” Gli sussurrò, appoggiandogli
un dito sulle labbra.
Alex rischiò di urlare per la frustrazione… aveva davvero
una grande, grandissima voglia di baciarla e quella piccola peste bionda
sembrava inaccessibile! “Cosa c’è adesso?”
Come faccio a
spiegartelo… “…ascolta, sei sicuro di avermi detto tutto? Tutto quello che
dovrei sapere?”
Alex inarcò le sopracciglia. “Che altro c’è da sapere?”
“…uhm…”
“Katie?”
Lei si morse le labbra prima di trovare il coraggio di
guardarlo dritto negli occhi. “Prima ho sentito la tua anima.” Lui si accigliò.
“Ecco… per metà è chiara e luminosa, ma l’altra metà è.. è buia. Senza luce.”
Alex si mise seduto più dritto. Gli parve quasi di poter
sentire già le urla feroci di Stephen, che lo incolpava di non aver saputo
mantenere il controllo. Cercò comunque di dominarsi e di recuperare un po’ del
suo proverbiale sangue freddo. “Hai letto la mia mente?” disse in tono
accusatorio.
Katie scosse subito la testa. “No, assolutamente! Mi è solo
sembrato che ci fosse qualcosa di triste in te che…”
“Ti ha fatto sentire autorizzata ad invadere la mia
intimità.”
Lei colse il risentimento nella sua voce e il gelo nel suo
sguardo glaciale. “…Alex, mi dispiace… io credevo solo…”
“Credevi solo che io dovessi raccontarti di punto in bianco
tutti i fatti miei, visto che tu mi avevi detto i tuoi.” Alex si alzò
bruscamente in piedi. “Che mentalità infantile…”
Anche Katie scattò in piedi. “Non stanno così le cose, e non
ti permetto di darmi dell’infantile!”
Alex scosse la testa. “Non hai pensato nemmeno per un minuto
che io potessi avere i miei tempi per dirti le cose?”
“Stai facendo un gran baccano per nulla, e poi io non ho
assolutamente visto…”
“Dì un po’, hai letto la mente a tutti quelli che hanno
cercato di mettersi con te? Perché così si spiegherebbero molte cose…”
Katie inorridì solo per un istante, perché subito recuperò
il pieno controllo delle sue facoltà. Senza esitare neanche per un attimo alzò
la mano e schiaffeggiò Alex con tutta la forza della sua indignazione, quindi
raccolse la sua lettera e si allontanò a grandi passi in direzione del portone
di Hogwarts.
***************
“Signor Potter, molto piacere.” Sarah strinse gentilmente la
mano a Harry, che le fece un amichevole sorriso in risposta, e con lui terminò
il giro delle presentazioni… che fatte col trambusto dello stadio in sottofondo
non erano state semplici, ma Ginny si era dimostrata molto gentile – come al
solito – e aveva messo a suo agio Sarah presentandola a tutta l’allegra
brigata.
“Però, lo stadio ha fatto il pienone stavolta, eh?” notò
Hermione, approfittando degli occhiali da sole per dare un’occhiata alla folla
sotto il sole.
“E’ la prima partita di stagione.” Le spiegò Ron, che aveva
approfittato del corridoio stretto per passarle un braccio attorno ai fianchi e
tenerla vicina a sé. La sua vicinanza lo faceva sempre sentire bene, e a quanto
sembrava valeva lo stesso per lei. “E poi quest’anno le prestazioni individuali
contano il doppio, per le convocazioni in nazionale.”
“Ah.” Hermione gli sorrise amabilmente. “Com’è complicato il
quidditch.”
Harry rise. “Ci rinuncio, con te è una battaglia persa.”
“Tu pensa a me che l’ho sposata.” Fece ridendo Ron.
“Come se la cosa ti fosse dispiaciuta.” Ginny strizzò un
occhiolino complice a sua cognata e lasciò la mano di Harry per sistemarsi la
borsa che le stava scivolando dalla spalla.
“Si, ma c’è un limite a tutto!”
Hermione rise e scosse la testa. “Sono sopravvissuta tutti
questi anni senza sapere niente di questo sport, non penso proprio che mi
metterò a studiarne tutte le regole adesso.”
Harry ridacchiò. “Sventola pure bandiera bianca, Ron, è il
tuo momento.”
Ron fece una smorfia. “Non ho sentito il din-don stavolta,
però.”
Sarah sorrise divertita. “Venite, vi faccio vedere i vostri
posti.”
“Wow, ci andiamo di lusso qui… tribuna Vip.” Osservò Chad,
la cui maglia arancione dei Cannoni strideva pesantemente coi capelli biondi e
il ciuffo di capelli blu.
Julie, che invece indossava il cappellino arancione dei
Cannoni coordinato con la maglietta dello stesso colore annodata in vita, lo
prese per un braccio. “No, tesoro, vieni a sederti qui.” Con fare alquanto
disinvolto lo fece sedere proprio accanto a Harry, che non aveva l’aria affatto
entusiasta. Ron, seduto alla sua destra, si voltò dall’altra parte e rise,
esattamente come ridacchiò Hermione – seduta nella fila dietro – quando la sua
vicina Ginny le sussurrò qualcosa all’orecchio.
Mel, che stava prendendo posto vicina a Simon senza
lasciargli la mano, sorrise vedendo la scena. “Julie ha deciso di rallegrare la
giornata a tuo zio, eh?”
“E fa benone.” Simon annuì con orgoglio. “Questa è una
situazione che va presa di petto.”
Mel si guardò un po’ in giro. “Non vedo tuo fratello…”
“Sta arrivando adesso con la sua nuova bambola di porcellana.”
Fece ironicamente Amelia, lasciandosi cadere sul sediolino alla sinistra di
Simon. “Vi dispiace se vi reggo la candela, ragazzi? Meglio a voi che a quei
due.”
Mel le sorrise amichevolmente. “Non hai candele da reggere,
Amy, mi fa piacere se rimani qui con noi. Anche se noi due siamo quelli meno
appassionati di quidditch…”
Amelia scrollò le spalle. “Oggi mi basta vedere la
prestazione di Dan, non sono in vena di fare il tifoso invasato.”
Simon inarcò un sopracciglio. “Amely, è per la nuova fiamma
di Jack questo buonumore, perché credi che stia facendo sul serio con lei? Mi
meraviglio di te, pensavo che lo conoscessi almeno un po’.”
Mel fece una piccola smorfia, e un attimo dopo insieme agli
altri due salutò Jack e Steacy che erano appena arrivati, rispondendo al loro
saluto. “Beh, certo che l’ha portata alla partita in mezzo alla famiglia al
completo, in presenza dei tuoi genitori…”
“Che conoscono già la filastrocca in questione.” Simon fece
un sorrisetto. “Occhio alle presentazioni: niente mano, niente sguardo
languido… papà, mamma, questa è la mia amica Steacy.” Amelia verificò che in
lontananza stava avvenendo esattamente quello che aveva appena descritto il suo
amico, e le venne da sorridere.
Mel si grattò una tempia. “Però, è vero…”
“E adesso, per completare la procedura standard di
presentazione del mio originalissimo quanto volubile fratello…” Simon fece una
smorfia divertita. “…lei si siede e gli tende la mano, lui sorride e la evita.”
Amelia scoppiò a ridere quando vide che Jack stava facendo
proprio tutto quello che diceva Simon, e la facevano sorridere ancora di più le
espressioni di Ron e Hermione: Ron scosse la testa e sorrise, Hermione alzò gli
occhi al cielo e annuì preoccupata quando Ginny le domandò qualcosa a bassa
voce.
Simon strizzò un occhiolino alla fidanzata, che lo guardava
con aria divertita. “Non ci crederai, ma siamo fratelli.”
“Signore e signori, buon pomeriggio!” una voce amplificata
risuonò nello stadio, e qualche strillo si placò. “Oggi, sabato dieci Ottobre,
si inizia di nuovo a fare sul serio… si riparte con il campionato di
quidditch!” si sollevò un gran numero di applausi. “Il vostro Kevin Broffman è
ben lieto di presentarvi la squadra campione in carica della passata stagione…
i Cannoni di Chudley!!” strilli e applausi accolsero l’annuncio.
Ron fece un gran sorriso. “Guarda che massa di ipocriti, la
metà di loro sono ragazzine urlanti che vogliono l’autografo dei giocatori.”
Hermione scosse la testa. “Tutto questo sproloquio per
dimostrare che lui è da sempre il primo vero tifoso perfetto di questa
squadra.” Harry rise.
“… e dunque, signore e signori, ragazzi e ragazze, facciamo
un caloroso applauso e accogliamo col solito gran tifo… Steiger! Hollard!
Gometh! Dalton! Jordan! Marington! Eeeeee…. Potter!!” a ogni nome esplodeva un
boato di applausi mentre uscivano i giocatori, e al nome di Dan un gruppo di
ragazzine con tanto di striscione in mano urlarono ‘Sei bellissimo Daniel’.
Harry annuì. “E’ chiaro, è mio figlio, è identico a me.”
“Ma le cose più belle le ha prese da me.” fece orgogliosa
Ginny.
Harry le fece un adorabile sorrisone, che a dispetto di
tutto gli fece ottenere una carezza sulla guancia. “Vuoi negare la bellezza del
tuo adorato marito?”
“Non si preoccupi, signora Potter.” Replicò allegramente
Chad, mentre il cronista presentava anche la squadra avversaria. “Julie è più
che bella, ed è praticamente il suo ritratto.”
“Questo si chiama parlare, Chad.” Ginny gli schiacciò
allegramente il cinque.
Harry si voltò verso Ron, inarcando pericolosamente un
sopracciglio. “Tu lo senti questo ruffiano…”
Ron rise. “Dilata i polmoni e respira a fondo, amico,
rilassati. Va tutto benissimo.”
Il fischio d’inizio e gli agitati commenti del cronista
attirarono l’attenzione di tutti, e Sarah ne approfittò per andare a sedersi
accanto ad Amelia. “Quasi mi veniva un colpo, Dan è identico a suo padre in
modo quasi incredibile.” Le mormorò.
Amelia sorrise, continuando a guardare la partita. “Quando
avevamo dodici anni, Jack e io gli abbiamo disegnato sulla fronte la stessa
cicatrice di suo padre… abbiamo fatto prendere un colpo a mezza Hogwarts.”
Sarah rise. “Deve essere stato uno spasso per voi.”
Amelia si guardò cautamente in giro: erano tutti impegnati
ad esultare per il tiro da venti punti realizzato da Lory Dalton, una compagna
di Dan. “Come procede fra voi?”
“Va molto bene.” Sarah assunse un bel colorito rosato sulle
guance. “Certe volte mi stupisco di quanto va bene, viste le condizioni in cui
ci vediamo.”
Tutta la tribuna protestò rumorosamente per la mancata
assegnazione di un fallo alla squadra avversaria. “Se ti può far piacere, con
Dan sei capitata bene in quanto a fedeltà… se sta con te non lo vedrai mai
uscire con un’altra, neanche alle feste ufficiali.” Le disse Amelia.
“E’ un ragazzo fantastico.” Sarah sorrise. “E merita più di
chiunque altro quel posto in nazionale.”
La partita andò avanti in modo abbastanza equo, altalenando
fra punti segnati e falli… i Cannoni si
mantenevano a una distanza di buoni cinquanta punti – vincevano per 280 a 230 –
quando Dan intravide finalmente il boccino d’oro e partì alla carica,
deliziando subito le folle con una strettissima curva a gomito che strappò
applausi al pubblico e strilli al suo fan club. L’altro cercatore lo seguì a
ruota e gli tagliò la strada passando in mezzo a due cacciatori, ma il
capriccioso boccino invertì la sua rotta e schizzò improvvisamente alla sua
destra, spiazzando tutti.
Mentre il cronista saltava continuamente dalle descrizioni
dei gol a quelle delle capriole dei cercatori, Dan sterzò bruscamente verso
l’alto per avere una visuale più chiara della situazione, e vide il boccino
poco più in basso, proprio davanti a lui. Subito spronò la scopa ad abbassarsi,
ma stranamente incontrò una certa resistenza nel suo manico, tanto che dovette
usare un po’ più di forza per farsi obbedire.
Chad si accigliò. “C’è qualcosa che non va nella scopa di
Dan.” mormorò.
Sia Harry che Julie si voltarono di scatto. “Come fai a
dirlo, sta volando bene come al solito…” replicò insicura lei.
Chad scosse la testa. “Guarda come sono tesi i muscoli delle
braccia… sta facendo pressione come se la scopa stesse spingendo nella
direzione opposta.”
Harry serrò la mascella. “Ha ragione.”
Ron strinse gli occhi per cercare di vedere meglio.
“Potrebbe essere un vuoto d’aria?”
Harry scosse la testa, mettendosi a sedere più dritto sulla
poltroncina. Ora che ci faceva caso poteva vedere come suo figlio teneva
serrate le dita attorno alla scopa, in modo alquanto innaturale e troppo
energico, e a guardarlo bene aveva anche un’espressione accigliata sul viso.
“…papà…” mormorò tesa Julie, voltandosi a guardarlo.
Dan sterzò a destra per una curva stretta, ma gliene riuscì
una larghissima e radente alla tribuna, cosa che provocò vari strilli – di
panico e di eccitazione.
“Eccolo che fa il presuntuoso.” Sarah sorrise orgogliosa.
Gli piaceva da morire Dan quando faceva lo spericolato.
Amelia non rispose… le era sembrato che più che presuntuoso,
Dan non avesse sufficiente controllo della sua scopa. Ed ebbe la conferma della
sua intuizione quando vide Jack, piuttosto accigliato e scuro in volto,
raggiungere suo padre e suo zio e accovacciarsi vicino alle loro poltroncine.
“A me quella scopa non sembra tanto normale, come mai?” fece
a bassa voce il giovane rosso.
Harry vide suo figlio urlare qualcosa a uno dei battitori,
che a sua volta cominciò a sbracciarsi per segnalare all’arbitro di fermare la
partita. Questo lo fece scattare in piedi. “Voglio parlare con l’allenatore.”
“Che sta succedendo?” fece Ginny, allarmata.
Sarah si accigliò. “Qual è il problema?”
Fu un attimo… un attimo fin troppo lungo, considerando che
lo usarono tutti quelli della tribuna Vip per balzare in piedi. Dan si spinse
in avanti per andare incontro al suo compagno battitore che lo stava
raggiungendo con la mano già tesa, ma la sua scopa schizzò in alto alla
velocità di un proiettile e riuscì ad evitare tutti i ragazzi della squadra
accorsi ad aiutare il loro cercatore.
“Oddio mio!!” Ginny stringeva fortissimo le sbarre della
balconata della tribuna. “Harry, fa’ qualcosa, presto!!”
“Cercate qualcuno che muove freneticamente le labbra, è lui
che sta gettando il malocchio!” urlò Hermione, ben sapendo che la sua richiesta
aveva dell’impossibile… era uno stadio enorme, pieno fino all’inverosimile e
tutti parlavano o urlavano o commentavano la scena… era come cercare un ago in
un pagliaio.
La scopa di Dan arretrò con una violenza paradossale,
rischiando per un istante di disarcionare sia lui sia la cacciatrice che si era
lanciata al suo inseguimento, e Dan rimase sulla scopa solo con un braccio e
una gamba durante la curva assurdamente stretta e veloce che compì il manico –
per evitarlo la gente dovette abbassarsi sui sediolini, o qualcuno ci avrebbe
rimesso la testa.
“Qui non si capisce niente, così il bastardo non lo
troviamo!” fece Jack a sua madre, urlando per farsi sentire nel chiasso
infernale dello stadio e del cronista, ormai prossimo a una crisi di nervi.
Harry si voltò verso Sarah, che era pallida da far paura e
fissava la scena impietrita. “C’è un maledetto deposito di scope in questo
stadio?!”
Sarah annuì freneticamente. “Alle spalle degli spogliatoi,
ci si arriva prendendo la scala E su questo pianerottolo.” In un battito
d’occhi Harry, Ron, Chad, Jack e Amelia corsero verso le scalette che riportavano
all’interno della tribuna.
“Ma dove vanno, che vogliono fare?” chiese preoccupata
Steacy.
Mel, che stringeva forte le mani e si mordeva le labbra, le
rispose senza staccare gli occhi dalla scopa impazzita. “Sono quelli che volano
meglio, probabilmente cercheranno di prenderlo in aria.”
“DAAAAAN!!!!!!” Julie strillava così forte che se Simon non
l’avesse tenuta, probabilmente sarebbe caduta giù dagli spalti.
“Resisti, ti prego!!” urlò disperata Ginny. “Mio Dio, fate
qualcosa!!!!”
“…dove sei…” mormorò tra i denti Hermione, che con un
binocolo di fortuna continuava a cercare tra la folla l’autore del maleficio. “…dove
diavolo sei, avanti…”
Lory Dalton e Marcus Steiger riuscirono ad afferrare Dan per
una mano, ma la scopa si girò su sé stessa a velocità folle e li travolse
completamente, tanto che entrambi quasi caddero giù. Dan gli urlò di stare
lontani, ma il fiato gli rimase mozzo in gola quando la scopa esattamente nella
posizione orizzontale in cui era schizzò a una quota incredibile verso l’alto,
finchè al ragazzo lo stadio non sembrò che un puntino lontano. Dan ebbe
pochissimo tempo per aver paura… la scopa si rigirò col manico verso il basso e
cominciò una discesa ad accelerazione massima, spinta ancora di più dalla forza
di gravità. Era peggio di un proiettile, perfino restare attaccato alla scopa
era difficilissimo. Sentiva il vento pungergli il viso, gli lacrimavano gli
occhi, non riusciva quasi a respirare… sentiva gli strilli della folla come
ovattati man mano che si avvicinavano, quasi non riusciva a credere che stesse
succedendo proprio a lui…
L’ultima cosa che Dan Potter vide distintamente fu il prato
polveroso dello stadio che si avvicinava sempre di più, e poi più niente.
***************
Alex controllò per l’ennesima volta l’orologio e sbuffò,
visto che la campanella stentava a suonare. Quello che era successo quella
mattina era proprio ciò che Stephen gli aveva raccomandato di non fare… aveva
perso il controllo, spaventato all’idea che Katie gli avesse letto nel pensiero
il suo piano, aveva mandato il suo sangue freddo a farsi quattro passi e aveva
compromesso la sua missione. Katie gli era sembrata sinceramente offesa per
quello che le aveva detto… riconquistare la sua fiducia ora sarebbe stato
complesso.
E a parte tutto… gli dispiaceva di averla attaccata così.
Non lo meritava, non aveva l’aria della curiosa… qualsiasi cosa gli avesse
visto nella testa, non era colpa sua se per natura aveva la possibilità di
vedere oltre il proprio naso… era lui che doveva essere preparato a questo, ma
quelle splendide sensazioni provate lo avevano intontito come un banalissimo
dilettante. Che errore stupido, Stephen avrebbe riso di lui. E lo avrebbe
punito. Anche se oggettivamente McNair non gli aveva detto che la biondina
innocente fosse anche una tipa così sveglia… si immaginava la solita
scialacquata con gli occhi da pesce bollito, e si era ritrovato davanti un
angioletto tutto pepe… forse era giusto che la sua missione fosse leggermente
più difficile del previsto. In fondo, era anche molto più piacevole di quanto
si era immaginato… moltissimo, anzi.
Finalmente la campanella si decise a suonare e Alex raccolse
in fretta le sue cose, evitando di soffermarsi a ridere delle battutine idiote
dei suoi compagni rammolliti. Uscì dall’aula a passo rapido… e si bloccò. Katie
era lì fuori nel corridoio, appoggiata di spalle al muro e con la cartella fra
le mani, e quando lo vide gli venne incontro a testa alta.
“Ti posso parlare?” gli disse semplicemente.
Alex annuì. “Vieni.” Le appoggiò la mano sul gomito e la
spinse gentilmente verso un corridoio alla sua destra, isolato dal resto della
massa di studenti che stava uscendo dall’aula.
Katie si guardò in giro per assicurarsi che non ci fossero
orecchie indiscrete, quindi lo guardò con estrema serietà. “Vorrei dirti delle
cose molto importanti, e ti prego di ascoltarmi in silenzio. Lo puoi fare?”
Alex annuì una volta e mise giù la borsa. “Va bene.”
Katie trasse un respiro profondo. “Io non ti ho letto la
mente, non rientra nelle mie capacità. E se anche avessi potuto farlo non
l’avrei fatto, perché questo sarebbe contro i miei principi. Credo fermamente
nella libertà e nella riservatezza, e sono la prima a cui darebbe fastidio una
situazione come questa… ma non è colpa mia. E’ nella mia natura cercare la
sofferenza e il dolore interiore per alleviarli. Non dipende da una mia scelta,
è una sensazione… un impulso. Non volevo violare la tua intimità… ma tuttora
non so perché la tua anima è in parte oscura, so solo che è così. E se invece
di sbraitare stamattina mi avessi lasciata parlare, avrei anche potuto
spiegartelo con calma.” Katie fece una piccola smorfia. “Ma d’altra parte è
chiaro che ti sei sentito travolto da quello che ti ho raccontato, è normale…
non dovrei prendermela con te, sono io quella strana.”
Alex sbattè gli occhi. Era ammirato: Katie si era scusata…
senza in realtà scusarsi. Senza abbassare la testa. Dignità integra,
spiegazione chiara…
…hai capito la
bambina…
L’unica cosa che non quadrava era l’ultima frase… le sue
capacità la facevano sentire diversa, perfino strana… addirittura sembrava
quasi che le pesassero un po’. E mentre la guardava torcersi le dita e fissarsi
le scarpe, per la prima volta nella sua vita provò una sensazione di scrupolo
per averla strapazzata tanto quella mattina. Sensazione che naturalmente passò
nell’immediato istante dopo.
“Ho reagito esageratamente stamattina.” Le disse piano,
sollevandole il mento con un dito per guardarla negli occhi.
Katie scosse la testa e un ricciolo le scivolò giù dalla
coda in cui teneva stretti i capelli. “Io ti ho spiazzato, tu hai solo
reagito.”
“In modo stupido.” Alex sorrise amaramente. “E ti ho
delusa.”
Katie si morse il labbro inferiore. “Più che altro mi hai
fatto riflettere.”
Alex si accigliò. “Su cosa?”
Katie sospirò. “Esiste una possibilità che qualche volta mi
dimentico…” mormorò. “Che chi mi sta accanto può sentirsi minacciato… invaso da
queste mie capacità.”
Alex scosse la testa. Questo era decisamente quello che
secondo i suoi piani non doveva accadere… e in fondo, oltre che per la sua
tabella di marcia, ebbe l’impulso di rassicurarla subito. Una persona dolce e
onesta come lei non meritava di doversi fare scrupoli. “No, Katie, sbagli…
credimi, io non volevo reagire come ho fatto… solo che ci sono cose che non…
non mi sento di dirti ancora.”
Katie annuì tristemente. “Lo capisco… e mi dispiace.”
Sentendolo sospirare pesantemente, lei alzò lo sguardo.
“Senti… quando sono morti i miei genitori non ho passato un
bel momento, tutto qui. Un giorno te ne parlerò, promesso… solo non ora.” Alex
si meravigliò con se stesso: gli veniva perfettamente naturale mentire, lo
faceva da sempre… però con lei non aveva il sapore che aveva di solito. Mentire
ad Anthony era divertente, con Vera era una sfida, con Stephen aveva un gusto inebriante
anche se non gli riusciva sempre… ma quella biondina così ingenua gli toglieva
tutto il pepe. Troppo facile… era una ragazza comprensiva e fiduciosa, e fin
troppo ottimista. Gli faceva passare la voglia di montare su tutte quelle
idiozie.
“Va bene… non mi dire niente che non senti.” Katie gli prese
dolcemente una mano fra le sue. “Posso aspettare… sappi che quando avrai
bisogno di me, io ci sarò.”
Alex sorrise, stringendole la mano. “Sai cosa? Ti facevo
molto più… testarda, credevo di dover essere io a rincorrerti per parlare. Mi
ero anche preparato all’idea di un altro set dei tuoi ottimi ganci destri.”
Katie sorrise e scrollò le spalle. “L’orgoglio si può
mettere da parte se la cosa a cui tieni è più importante.”
Alex rimase in silenzio a guardarla. Aveva appena detto
qualcosa che sapeva di illogico… accantonare l’orgoglio? E cedere così ai
sentimenti, rendersi vulnerabile? Pura follia. Eppure lei ne sembrava
convintissima, perfino fiera… viveva quella sua tenerissima ingenuità fresca e
genuina con una naturalezza disarmante.
Katie si ciondolò sui piedi. “Beh, adesso… ehm… io torno al
mio saggio di Trasfigurazione, ci… ci vediamo in giro.”
Alex la trattenne per un braccio, guardandola dritta negli
occhi confusi. Per un piccolo, insignificante, brevissimo, fugace istante gli
parve quasi di non sentire la voce martellante di Stephen McNair nelle
orecchie, mentre provò l’istinto di muoversi secondo le sue sensazioni. Non
emozioni, quelle non ne aveva mai avute… sensazioni si, però… e le sue sensazioni
gli fecero chinare la testa finchè il suo naso non sfiorò quello di Katie. Le
accarezzò una guancia soffice con le dita e cercò il suo sguardo per un
momento… e la baciò nel più puro e semplice dei modi, limitandosi ad appoggiare
le labbra contro le sue. Non pretese altro né si spinse oltre, infatti Katie
non si irrigidì che per il primo istante… aveva le labbra morbide, morbide e
inesperte, eppure quel piccolo contatto gli piacque non poco. Buffo, aveva
pensato a un modo molto diverso per baciarla la prima volta, certo non questo
bacetto casto che gli era venuto fuori… eppure sentì che andava tutto benissimo
in quel modo.
E’ la seconda volta in
dodici ore che mi fai deviare dal piano, biondina…non deve succedere mai più,
non so se mi spiego…
Katie sbattè gli occhi un paio di volte, e finalmente si
rese conto che il bacio era finito… dolcemente così come era iniziato. S’inumidì
le labbra e rimase immobile ad osservare Alex che si allontanava rapidamente
lungo il corridoio, poi si tastò leggermente le labbra… e fece un sorriso
enorme e incredulo.
***************
Julie accettò ben volentieri il bicchierino di tè bollente
che le porse il suo ragazzo. Forse quella sensazione di freddo che provava
dipendeva dai suoi nervi ancora molto tesi… ma di sicuro l’aria del corridoio
dell’ospedale San Mungo calda non era. Senza muovere la mano che la sua amica
Mel le teneva stretta forte nella sua, Julie sorseggiò il suo tè e dopo un po’
fece un piccolo sorriso a Simon e Chad, che stavano in piedi davanti a lei.
“Meglio?” le chiese il cugino.
“Si, grazie.” Julie finì con calma il suo tè.
Chad le strizzò l’occhiolino. “Colorita sei decisamente più
carina.”
Mel sorrise alla sua amica. “Vedi come sono gli uomini, non
puoi neanche impallidire che ti rompono le scatole.” Julie fece un sorriso
fugace.
Amelia, che insieme a Jack e Steacy era in piedi qualche
metro più indietro, incrociò le braccia sul petto e sospirò. “Julie si è un po’
ripresa.”
Jack annuì. “Si è tranquillizzata, adesso piano piano le
passa tutto.”
Steacy scosse la testa. “Cielo, io ancora non riesco a
crederci… ti rendi conto che se tua madre non fosse stata così veloce a
rallentare la caduta di tuo cugino…”
“Per fortuna mia madre ha il cervello che ha.” Jack si
appoggiò di spalle al muro, scuro in volto. Continuava a stringere e distendere
i pugni… era nervoso e arrabbiato, e lo emanava ogni fibra del suo essere.
Steacy si strinse nelle spalle. “Chissà chi può aver fatto
questo…”
Amelia fece una smorfia. “Il bastardo ha le ore contate.”
Steacy sbattè gli occhi… le sembrava quasi assurdo che una ragazza gracilina e
piccoletta come Amelia avesse quell’atteggiamento così sicuro e soprattutto
aggressivo… di certo era molto più simile a Jack che non a una ragazza come
Julie o Mel.
Dopo qualche minuto le porte della Sala Emergenze
Ortopediche si socchiusero, e ne uscirono Ron e Hermione. Avevano entrambi
un’aria stanca ed appesantita, ma almeno era scomparsa quell’espressione di
panico che si era stampata sulle facce di tutti loro fino a qualche ora prima.
Harry era dietro di loro; sulla soglia della porta abbracciò forte Hermione e
lei gli baciò la guancia con un sorriso, poi lui tornò dentro la sala e loro
uscirono.
“Sta meglio?” chiese subito Simon.
Hermione incoraggiò tutti con un sorriso rincuorante. “Gli
stanno rimettendo a posto la spalla. Deve passare la notte qui per precauzione,
ma domani potrà tornare tranquillamente a casa.”
Julie fece finalmente uscire l’aria che aveva trattenuto
fino a un istante prima. “Sia ringraziato il cielo.”
Jack appoggiò le mani sui fianchi. “E adesso vogliamo
cercare di capire che diavolo è capitato oggi?”
“Partiamo dal fatto che la scopa di Dan è stata manomessa.”
Ron si accigliò. “Possiamo dare per certo che era malocchio?”
Simon annuì. “Per un incantesimo ci sarebbe voluto molto più
tempo e concentrazione.”
“Il che ci riporta a un’altra cosa.” Hermione storse la
bocca. “Potremmo essere di fronte a un caso più complesso di magia nera… con
tutta quella confusione come ha fatto il nostro uomo a mantenere placidamente
un perfetto contatto visivo tanto forte e tanto a lungo?”
Chad si accigliò. “Dove vuole arrivare esattamente?”
“Secondo me il malocchio è stato confezionato e ultimato prima, e non durante la partita.”
Jack fece una smorfia amara. “Un lavoretto pulito.”
Chad esitò. “Probabile… ma di sicuro questa non è materia
che insegnano nelle scuole, direi piuttosto che si impara per strada.”
“Io farei un giro per Knockturn Alley e dintorni, ce n’è di
bella gente in quei paraggi.” Amelia si scansò bruscamente la frangia dalla
fronte. “Anche se non ci troviamo il nostro uomo, quella è una bella famiglia
in cui tutti conoscono tutti, no?”
Ron annuì, rivolgendole uno sguardo fiero. “Ottimo
suggerimento, Amelia. Domani sera ci facciamo un bel giretto da quelle parti.”
Julie scosse la testa. “Io proprio non capisco… ma perché un
ubriacone ladruncolo dovrebbe avercela con Dan?”
“Molto semplice, Julie… questo non è un ubriacone
ladruncolo, è lucidissimo e preciso.” Simon rimase per qualche istante in
silenzio, con le braccia conserte. “Come si conviene a un lavoretto su
committenza, dico bene?”
Ron annuì. “Già.”
“Ma che vogliono da Dan?!” stavolta Julie sembrava
arrabbiata.
Chad scrollò le spalle. “Il mandante può essere chiunque, ma
se proviamo a procedere per tentativi visto che siamo un po’ a corto di prove…
ci conviene restringere il campo d’azione alla professione di tuo fratello.”
Hermione fece una smorfia di dubbio. “Per esperienza so che
niente è abbastanza assurdo nella vita, ma sinceramente mi chiedo come si possa
arrivare a rischiare Azkaban per una stupida partita.”
Amelia scosse la testa. “E’ molto più che una stupida
partita, quello che realmente conterebbe è la convocazione in nazionale.
Quest’anno si è deciso che i posti in squadra dovranno essere solo titolare più
riserva, e non titolare più due riserve… praticamente la squadra è dimezzata.
Perciò la competizione è più accesa del solito. Se poi mettiamo anche in conto
che la prossima estate ci saranno i mondiali…”
“Kinkade e Ox.” Fece Jack, scuro in volto. “Benjamin Kinkade
dei Tornado e Ethan Ox delle Api di Liverpool hanno la stessa media di Dan, e
le sue stesse probabilità di passare come cercatore titolare. Anzi, per essere
precisi Ox rispetto a Dan e Kinkade è quotato al novantacinque per cento delle
possibilità.”
“Il motivo ci sta tutto.” Fece Chad.
Simon scosse la testa. “Non mi convince… non mi convince
affatto.”
“Non abbiamo prove che questa sia la pista giusta, ma non
possiamo restarcene con le mani in mano.” Il tono di Ron era duro e risoluto.
“Domani mattina Harry vorrà il nome del bastardo che ha fatto fare a suo figlio
un volo di oltre quattrocento metri, e sinceramente lo voglio anch’io. Perciò
cominceremo col fare due chiacchiere con questi due tizi, i due cercatori.”
“In questo forse posso aiutarvi io.” Mel si alzò in piedi e
si avvicinò al gruppetto. “Il mio giornale ha una sezione sportiva molto
completa, che in genere ha l’abitudine di marcare a uomo gli atleti più quotati
del momento… in pratica, per ogni giocatore che vive un particolare momento di
successo c’è un fotografo che lo segue dappertutto per strappargli gli scatti
più strani. Kinkade e Ox saranno stati sicuramente seguiti ultimamente con la
storia della nazionale, perciò magari possiamo avere qualche foto dei loro
spostamenti più recenti.”
“Bravissima, questa è decisamente un’ottima idea.” Le
rispose entusiasta Hermione.
“La mia ragazza.” Fece entusiasta Simon, strappando un
sorriso a Chad.
“Quando puoi farci avere queste foto, Mel?” le chiese Ron.
“Posso andare anche adesso in redazione.” Mel afferrò il
giubbottino dall’attaccapanni.
“L’accompagno.” Fece Simon, prendendola per mano.
Salutati Mel e Simon, Hermione prese a sua volta
dall’attaccapanni la sua giacca e il pullover del marito. “Sarà meglio che io e
te torniamo allo stadio… ho come la sensazione che Natan stia sudando parecchio
per strappare questo caso alla giurisdizione degli Auror.”
“Se quei pupazzi credono che gli lasceremo gestire questo
caso, hanno fatto molto male i loro maledettissimi conti.” Ruggì Ron. “Senza
offesa, Chad.”
“Nah, ci ho fatto il callo, colonnello.” Fece
tranquillamente il ragazzo, e Julie gli prese la mano.
Hermione gli appoggiò la mano sul braccio. “Però lascia
parlare me o Natan, ti prego… sulla carta pare che abbiano ragione loro, perciò
cerchiamo di risolvere la cosa diplomaticamente.”
Ron sbuffò, e Jack gli diede una comprensiva pacca sulle
spalle. Anche lui avrebbe preferito un approccio molto più… diretto.
Hermione baciò Julie sulla fronte. “Tesoro, tu perché non vai
a casa? Mamma e papà ti raggiungeranno tra poco, tanto qui non fanno restare
nessuno.”
Julie annuì, e Chad strizzò un occhiolino a sua zia. “Ci
penso io, l’accompagno a casa e aspetto che tornino i suoi genitori.”
“Grazie, Chad.” Hermione gli rivolse un sorriso grato.
“Andiamo, facciamo un po’ di strada insieme.”
“La stessa cosa vale per voi.” Ron guardò Jack e Amelia. “E’
stata una giornata pesante, andate a casa a riposarvi.”
Jack annuì. “Va bene.”
“Ci vediamo domani.” Replicò Amelia.
Hermione baciò entrambi e salutò Steacy, quindi anche loro
scomparvero oltre le scale del lungo corridoio ospedaliero.
Jack sbuffò. “Che giornata di merda.”
Amelia fece per appoggiargli una mano sul braccio, ma poi
Steacy lo abbracciò e tutto il resto, con sua grande amarezza, sarebbe stato
inutile. A distrarla dai suoi pensieri fu l’arrivo di Sarah, trafelata e
pallida, che percorse correndo il lungo corridoio.
“Sono rimasta bloccata in quella dannatissima conferenza
stampa, non riuscivo più a liberarmi…” disse con una parlantina più frenetica
che mai, sistemandosi nevroticamente la borsa sulla spalla. “Come sta?”
Amelia le fece un sorriso rassicurante. “Meglio, lo stanno
rimettendo in sesto… erano solo fratture a un paio di costole e a tutto il
braccio destro, niente di irreparabile.”
Jack annuì, convenendo in silenzio con Amelia che non era il
caso di dire a Sarah che le ossa di Dan si erano sbriciolate al punto che i
guaritori avevano preferito disossarlo dalla spalla fino alle dita, per poi
fargli ricrescere l’intero arto intatto.
Sarah si accigliò, appoggiandosi una mano sul petto. “Buon
Dio, ti ringrazio… ed è sveglio?”
“Sta già rompendo, si.” Jack riuscì finalmente a fare il
primo sorrisetto della serata.
“Vorrei…” Sarah si morse le labbra. “…credete che sia
possibile vederlo un istante?”
Amelia la prese per mano. “Lascia fare a me.”
Jack le osservò mentre oltrepassavano la porta della Sala
Emergenze Ortopediche, e fece un sorrisetto. E brava Amy, a tempo perso anche Cupido fai…
“Jack?”
“Si?”
Steacy sbattè i suoi grandi occhi azzurri. “Sono un po’
stanca… vorrei tornare a casa.”
“Ma certo.” Jack la prese per mano, avviandosi lungo il
corridoio. “Andiamo, ti trovo una Passaporta…”
“Veramente io… speravo che volessi venire anche tu.”
“Preferirei restare ancora qualche minuto. Magari saluto
Dan, gli zii e poi mi faccio un giro… non mi va di andare a dormire, ho un po’
di adrenalina in eccesso da scaricare.”
Steacy si passò una ciocca di capelli dietro l’orecchio e
gli accarezzò il viso. “Lo immagino… per questo ti ho chiesto se vuoi restare
con me. Forse posso aiutarti.”
Jack le fece un piccolo sorriso stanco. “Ti sembrerà
incredibile detto da me, Steacy, ma stasera non tira proprio aria.”
Steacy sorrise in modo genuino. “Non cambierai mai… chi ti
ha detto che voglio portarti a letto? Ti ho solo detto che voglio starti
vicina. In qualunque modo tu voglia.”
“…qualunque modo?”
“Qualunque modo.” Lei annuì e lo guardò dritto negli occhi.
“Vieni a stare da me stanotte.”
Jack esitò.
“Si può?” Amelia entrò nella Sala Emergenze Ortopediche
tenendo per mano Sarah, e subito si diresse verso il gruppetto di persone che
stavano vicino al letto nell’angolo destro dello stanzone.
Harry era in piedi, con le braccia conserte e l’aria tanto
cupa da far presumere che il primo malcapitato che gli fosse finito per le mani
ci avrebbe lasciato la pelle, mentre Ginny era seduta accanto a suo figlio sul
lettino e gli stringeva amorevolmente la mano sana. Dan aveva ancora addosso i
pantaloni della sua casacca, e a parte il pallore e un paio di lividi
sull’addome sembrava a posto… naturalmente ad eccezione delle smorfie di dolore
che faceva quando il guaritore seduto vicino a lui gli faceva ricrescere le
ossa senza particolare grazia.
“Visite!” esclamò vispa Amelia, spingendo in avanti Sarah.
Dan s’illuminò nel vederla, poi cercò di dominarsi. “Ciao
Sarah, è bello vederti.” Amore, sei qui…
Sarah sentì per un istante lacrime di gioia pungerle gli
occhi, ma le ricacciò subito indietro. “E’ bello vederti tutto intero, campione.”
Dio sia lodato, ho creduto di morire
dallo spavento…
“Sarah è il portavoce della squadra.” Spiegò Amelia. “I
Cannoni vogliono sapere come sta il loro cercatore, ma sono rimasti bloccati
per via degli interrogatori e hanno mandato avanti lei.”
Ginny le sorrise amabilmente… e con un pizzico di malizia.
“Hanno fatto una saggia scelta, direi.” Sarah fece un sorriso un po’ timido in risposta, mentre Dan guardò incuriosito sua madre con la
coda dell’occhio.
Harry si voltò verso Amelia. “Che novità ci sono?”
Amelia scrollò le spalle. “Non moltissime… vogliono
assegnare il caso agli Auror.”
Negli occhi di Harry fiammeggiò un lampo di rabbia. “Cosa?!”
“Pare che ci sia stata un’esplosione non so dove, e il
generale ha detto che è quella la nostra giurisdizione.”
“Gliela faccio vedere io la giurisdizione a quel…”
“Papà, ci sono delle signore.” Fece Dan, strizzando
l’occhiolino a Sarah. “A parte Amy, naturalmente.” Amelia apprezzò il tentativo
di sdrammatizzare un po’ la situazione, e gli fece un’allegra linguaccia. Era
contenta di vederlo già molto meglio.
Harry sbuffò e si passò una mano sul viso stanco. “Che
dicono Ron e Hermione?”
Amelia si scansò la frangia dalla fronte, come faceva sempre
quando si sentiva tesa. “Non abbiamo elementi, ma stiamo seguendo la pista
dell’esasperato agonismo… un velato invito a stare fuori dalla competizione per
la nazionale. Ci sono un paio di nomi sospetti, ma è tutto da verificare.”
Sarah annuì. “C’è più di una persona che arriverebbe a tanto
nell’ambiente.”
Dan fece una smorfia. “Io vorrei ritrovare lo stronzone solo
per farmi ridare i 150 galeoni di scopa che mi ha sfilato dalle tasche,
accidenti a lui… ahia! Ehi, amico, ma non puoi andarci un po’ più piano con
quel pollice? Ho avuto già una giornata di schifo, ti ci metti anche tu
adesso?”
Ginny gli accarezzò la spalla sana. “Sei quasi peggio di tuo
padre… avanti, cerca di restare immobile.”
“E’ una parola, mi stano venendo i crampi a furia di stare
qui.”
“Sarah.” Mormorò Harry. “Hai detto che c’è più di una persona
capace di fare tutto questo… te la senti di dirmi tutto quello che sai?”
“Più che volentieri.” Sarah appoggiò la borsa su una sedia e
si sfilò la giacca.
Amelia fece un piccolo sorriso. “Ok, adesso che non avete
più bisogno di me… io andrei. Ci vediamo domani mattina, va
bene?”
“Amy?” Dan le rivolse un gran sorriso, e Sarah fece
altrettanto. “Grazie di tutto.”
Lei rispose con un piccolo occhiolino e si chinò a ricevere
il bacio di Ginny, Harry le diede un pizzicotto sul naso come faceva sempre,
quindi Amelia uscì dalla sala… sentendo le proteste di Dan contro il guaritore,
che evidentemente gli aveva di nuovo dato un pizzico di troppo.
E così Amelia si ritrovò di nuovo nel lunghissimo corridoio
bianco… e vuoto. A quanto pareva, Jack era andato via con Steacy. E lei, tanto
per cambiare, era rimasta sola. Sospirando profondamente prese il suo giubbino
di jeans dall’attaccapanni e lo infilò, nascondendo le mani nelle tasche. Non
era una tragedia essere soli, poi nel caso suo non era nemmeno una novità… l’unica
cosa, quella sera non se la sentiva di tornare a casa e stare lì tutta sola,
meglio farsi quattro passi per la strada prima. Era sabato, almeno un po’ di
gente c’era…
Scese lentamente le scale sbuffando leggermente, quindi
raggiunse il dispensatore automatico di bibite al piano terra. Una burrobirra
era decisamente quello che ci voleva… inserì la moneta e pigiò il bottone, ma
non successe niente. Diede un paio di scossoni alla macchina, ma ancora niente…
così si allontanò verso l’uscita, più irritata e frustrata di prima. Alle sue
spalle sentì un colpo netto, e poi…
“Beh, non la vuoi più?”
Amelia spalancò gli occhi e subito si voltò. “Jack!”
Jack fece un sorrisetto e le tirò la sua lattina di
burrobirra, quindi bevve un goccio da quella già aperta che aveva in mano.
“Dove te ne stavi sgattaiolando, razza di koala fuggitivo che non sei altro?”
“Beh, veramente facevo quello che avete fatto tutti, me ne
stavo andando via.” Amelia si accigliò. “Che ci fai qui? Pensavo che fossi con
Steacy…”
Jack alzò gli occhi al cielo e scosse la testa. “Ma sei
veramente cretina… secondo te dopo una giornata come
questa di chi posso aver più bisogno, della mia ragazza di neanche due mesi o
di quello scemo del mio cosino morbido?”
Amelia sentì un sorriso spuntarle sulle labbra, e un senso
di allegria le fece tirare un piccolo sospiro. Si aprì la sua lattina di
burrobirra e ne bevve un paio di sorsi, ma il sorriso era ancora lì. Jack le
fece cenno di incamminarsi e insieme uscirono dall’ospedale, apprezzando
entrambi l’impatto con l’aria fresca della notte libera da quell’odore di
pozioni medicinali che avevano respirato fino a qualche momento prima.
“Me lo faresti un piacere, Popò?”
“Che piacere?”
“Finiscila di pensare che perché c’è Steacy tu passi in
seconda fila, perché non è affatto così… semmai è il contrario. Mi sono
spiegato?”
Amelia sorrise ancora contro la sua lattina. “Ok.”
Jack fece un sorrisetto e le passò un braccio attorno alle
spalle. “Accidenti a quel testone duro che ti porti in giro, piccoletta…” le
disse teneramente, arruffandole i capelli.
“Ehi, giù le zampacce.” Ridendo, Amelia gli afferrò la mano
per mettere al sicuro i suoi capelli.
“Bene… e adesso direi che un bel panino ci sta tutto.”
“Io non ho così tanta fame, in realtà…”
“Ma no, che sorpresa.” Fece ironico
Jack. “In ogni caso la cosa non mi riguarda, adesso ce ne andiamo
a mangiare qualcosa.”
Amelia lo guardò male. “Da quando sei tu a decidere se devo
mangiare o meno?”
“Da quando sono in guerra col tuo apparato digerente pigro e
lavativo, cioè praticamente da sempre.” Continuando a
camminare, Jack si fece scrocchiare le dita. “Non so tu, ma mentre gli altri
sembravano tutti pronti per la dormita della loro vita… io non ho neanche una
goccia di sonno.”
Amelia annuì. “Vedi con chi parli.”
Il sorrisetto losco di Jack la diceva già lunga. “Il Settimo
Pentolone non è lontano da qui… e neanche Knockturn Alley…”
Amelia inarcò un sopracciglio. “Stai pensando quello che
credo tu stia pensando?”
Jack le strizzò l’occhiolino. “E se ci portassimo un po’
avanti con le indagini invece di perdere tempo prezioso?”
Amelia gli rispose con la stessa aria vispa e sbarazzina.
“Da quant’è che non ci prendiamo una bella sbronza io e te?”
“Così parla un vero koala arruolato nei
War Mage.” Jack fu più che contento quando la sua amica gli balzò sulla
schiena come faceva sempre… adesso si che la sentiva più serena, finalmente… si
era rassicurata. Ed era anche molto più felice… lo
avvertiva dal modo in cui si teneva affettuosamente stretta a lui. Piccola, dolce
Amelia… quanto poco le bastava per essere felice… poco abbastanza da rendere
felice anche lui, a quanto sembrava, perché solo in quel momento potè sentire
veramente la tensione della giornata abbandonare il suo corpo. Adesso andava
molto, molto meglio.
*********************
…acc, avrei voluto far prima a postare questo chappy…
mannaggia il super test di storia del 28! Ah, ma dopo… eh eh… dopo sarò una
donna libera! ^__________^ Non finirò mai di ringraziarvi abbastanza, ragazzi…
mi commuovete, è il quinto episodio di quella che è ormai diventata una saga, e
nonostante tutto ricevo sempre così tante conferme… vi
voglio una marea di bene! E vi adoro ancora di più perché siete stati più o
meno una cinquantina a recensire lo scorso chap… wowowow, astronomico!!! Spero di poter continuare a meritare tanto e non
deludervi mai! ^__________^
E senza ulteriori indugi passiamo
agli… special special veeeeeery special thanks! ^___^
Marta: …ecco, non
ho bruciato Steacy ma almeno stavolta l’è andata buca! Contenta? ^______-
Daffydebby: …ho
messo la testolina fuori dal baule… *.* … che dici,
sguscio lentamente fuori? ^_____- Suvvia, tesorino, vorrei
tranquillizzarti ma non posso dirti niente… non è più bello il mistero? ^____- Un kissotto!
Lily: …tiro a indovinare che Alex dopo questo chap ti piace un goccetto
in più ancora… ^_____- Eh, cucciolosa la nostra Amelia, eh? Però
stavolta l’è andata già un po’ meglio! ^____^ Quanto a Jack… *sunny si mette in
posizione da buddah e medita* Un
bacione!
Angele: cucciola!
No, non piangere… non si sa mai il futuro cosa possa
riservare a due persone come quei due signorini che ti stanno appassionando
tanto… *.* Quanto ad Alex e Katie… tira
fuori gli striscioni di incitamento, love, so che ce li hai nascosti dietro la
schiena… ^___________^ Cambi di bandiera
per Mr Malfoy jr? Uhm… interessante teoria… adesso bisogna
vedere la pratica… aggiorna presto, tesorino! Un bacio mega!
Pepy: ehi
biondona! ^________- Ooh, tesoro, mi
faresti un piacere immenso se potessi smaciullarmi i miei prof in un
inceneritore comunale… -______- …mi sto lasciando
influenzare da Ron… *_____* Bacetti!
Kim: amorino!!! Ooh, beh… tu sei il solito tesoro e soprattutto sei la
mia ‘cassaforte privata’… *sunny gira la manopola della kimmy, infila dentro
tutte le idee di FMI, chiude la porticina segreta con il lucchetto e la
combinazione e si guarda in giro con aria circospetta* ^_____________- Non vedo l’ora di poter vedere il secondo
tempo… e tu bada che c’è sempre quel famoso regalo in arrivo a brevissimo! *cough*comply*cough*
ti adoro!
Caillean: ed è un
piacere per me ritrovare sempre le tue recensioni, carissima! ^__________^
Eccoti accontentata, una bella dose di Harry in gelosopapy/mode on… aah, quanto
lo vedrai in queste vesti durante la storia… ^______- Bacioni!
Daphne: ma ciao, carissima! Vediamo un po’… diciamo che Jack e Steacy
stanno insieme per ora, ma è da vedersi in quale modo quell’adorabile scemo d’un Weasley gestirà questa relazione… Alex è una vera
peste, quindi… ahi ahi, le signore in questa fic sono un po’ inguaiate!
^_______- Kissotti!
Nene89: eccoti
accontentata, adesso sai in cosa consistono i poteri di Katie! O almeno, quelli
che lei sa di avere… però ti devo un po’ deludere,
sai… Alex ne ha raccontate di frottole alla povera Katie, si è inventato una
specie di famiglia di brava gente per avvicinarla… è inglese, quella piccola
peste, credi a me… inglese tutto quanto per intero! In compenso, sì… è biondo e
ha gli occhi azzurri come il tuo ciccino! ^__________^
Seyenne: tesorino!
Eh eh, sarebbe divertente questo tuo piano… *sunny infila in mano alla seyenne
una bacchetta e osserva divertita mentre la sua amica abbatte Steacy, Frank e
gli altri* ^_________^ E in risposta alla tua domanda sì, Katie e tutti i suoi
familiari sanno delle capacità speciali di Katie, mammina e papy inclusi.
^______- Bacissimi!
Meggie: mi hai
fatto troppo ridere con la storia della velina tettona! ^________^ Eeh, che posso dirti di Jack… maschietti!
Spesso e volentieri hanno una specie di velo davanti agli occhiuzzi belli… -______- E la dolce
Katie alla fine sta cedendo, perché come dicevi giustamente tu… non si può
resistere a quel diavolo tentatore! ^_____- Uuh, anche tu hai scritto una
ffic!! *_________* Dammi solo ancora
qualche giorno per finire questo benedetto super test di storia, poi mi metto
in poltrona, me la leggo e aspettati una super
recensione! ^_______^ Baciottoni!
Ale69: dimmi tutto, bimba mia! ^_____^
Ebbene si, il bello di Alex è che la sua rete
la sta gettando… poi bisogna vedere se non s’ingarbuglia tutto da solo o se
prenderà il pesiolino in trappola… °_____°
E si, Katie è consapevole di saper fare qualcosa di speciale, come hai
notato. Ma saprà fare davvero solo questo? ^____-
Kisses kisses!
Iceygaze: *.* *sunny corre a nascondere in cassaforte la
nuvoletta rosa* … Icey, mi fai tanta
paura! °.° Aspetta un attimo,
contrattiamo… e se ti costruissi una bella nuvoletta azzurra tutta per te e me
ne prendessi cura personalmente? Prometto di darle da
mangiare gli ossicini di Frank Famble! ^________^ Bacissimi nuvolosi!
Strekon: amicissimo,
ciao! Grassie mille e duecento per i complimenti! ^_____- La tua Julie se l’è scelto proprio con la lanterna il suo metallaro… ^^ Wow, sei l’unico che finora ha mostrato un
po’ di pietà per Steacy! *_____* *cough*anchegliassassinihannouncuore*cough*
^^ E Alex… enigmatico, eh? Oh, lo so
bene… diciamo pure che il signorino Malfoy deve un po’ fare ordine nella sua
vita e nelle sue priorità… e poi vedremo come vuole mostrarsi agli altri.
^_____- Bacissimi!
vale: farò il possibile, ma non prometto
miracoli! *.*
Vale86: tesoro!
Innanzitutto un bacio schioccoso alla manina santa che usa la matita!
^_____^ Mannaggia questa posta, hanno
perso il pacco postale con Alex dentro… ^_____-
Ebbene, amicissima disegnante, gli eroi della “vecchia” guardia li vedrai affiatatissimi più che mai, perché per loro è appena
cominciata un’era nuova che nemmeno si aspettavano di dover vivere… e si
dovranno rimboccare le maniche per… beh, diciamo che dal prossimo chap avrai
un’idea vaga di quello che sto dicendo! ^_____-
Eh si, Jack ha la stessa sensibilità del papà… un cucchiaino!
^_____- Aspetta che ti prendo Steacy per
prenderla a pedate… ^^ Smack smack smackkoso!
Phoebe80: che
onore, tesoro, quante recensioni! *_____*
Quanto ti invidio per la tesi… niente più
studio! O_____o Eh eh, hai fatto un’interessante osservazione… Ron se la ride
tanto quando vede Harry che va in bestia per Chad… e quando toccherà a lui
conoscere il ragazzo della sua piccolina? ^_________^ Mi sento di tranquillizzarti… tutte le tue
domande avranno una risposta, anche se a differenza degli altri episodi questo
si preannuncia molto più misterioso… e Ron e Hermione
ne avranno di momenti di love, credimi, al momento opportuno ne avranno eccome!
^___- Quanto a Jack… ecco, lui è il classico ragazzo che è contento di giocare
con la vita… ma non si può giocare per sempre, prima o poi
avviene qualcosa che ti fa cambiare… *.*
Bacissimissimi e in bocca al lupo per la tesi!
Vale: amore! Dea
della penna… pardon, tastiera! ^______^
Si, love, Jack è decisamente cieco in fatto di
sentimenti… sai che ti dico, dovrebbe crescere un po’, sotto questo aspetto è
piuttosto immaturo… tu che dici, ne avrà di motivi per crescere durante FMI?
^____- Mi hai fatto sbellicare dalle
risate per il crampo alle mani di Frank! XD Simon non ti preoccupare che non te
lo perderai, in questa storia è fondamentale per più di un motivo… Ebbene si,
Alex è moooooolto sicuro di sé, Katie a quanto pare
no… da che mondo è mondo gli opposti si attraggono, ma bisogna vedere che
miscela ne esce… e complimentissimi, amicissima mia, sei stata la prima ad
indovinare che la partita di Dan era l’obbiettivo di quel pazzo invasato di
Stephen McNair! ^_________^ Ti voglio benissimissimissimo!! P.S.:
…e se volessi aggiornare, qui c’è qualcuno che farebbe i salti di gioia…
^_____-
Lizzie: piccola,
mi sono persa la Lizzie sotto un mare di clinex! *_____* Eh eh… soddisferò la tua voglia di vedere la
reazione di Ron al ragazzo di Katie, parola di scout! ^_____- Per quel benedetto Jack, mi sa… diciamo che
ti consiglio di continuare a seguirlo, quel ragazzone che in fatto di
sentimenti tende a perdersi in un bicchiere d’acqua! ^____- Tesoro, i complimenti fanno
sempre piacere… non mi stancheranno mai, mi renderanno solo felice! Un
bacione grande!
Pyros Ikari: grazie!
I Malfoy non sono gente proprio simpatica, lo so… ma
siccome il mondo è fatto anche di cattivi oltre che di buoni, direi che sono
abbastanza utili. ^___-
Hiromi91: chissà
se hai invitato la tua amica anche oggi! ^___- Accidenti, non ti è arrivata la
mia risposta? Guarda, ti dico in breve che mi è piaciuto molto, molto carino e
fantasioso quel finale, e bellissime le canzoni! Adesso bisogna vedere se
davvero le cose andranno così… *.* Un bacio forte!
Cloudy: bravissima,
tesorino, era proprio Dan il pettirosso di cui parlavano quei due invasati
cattivoni! *.* Eccolo qua Chad! Credimi, te lo ritroverai sempre fra i piedi, questo
simpaticissimo metallaro dal cuore d’oro! E il figone stavolta ha fatto ancora
di più il principe azzurro, ahi ahi… ^_______-
Tranquilla, adoro sia le tue che le recensioni
di Daisy! Un bacione grandissimo!
Carol87: anch’io!
^_____^ Aspetta un attimo… *sunny
strappa l’arma di mano a Jack* …ooh, ecco… dunque, certo che ti rispondo,
tesoro! Allora, Amelia è alta ma non troppo (arriva più o meno al collo di
Jack), molto magrolina di fisico (molta della sua insicurezza viene dal fatto
che, a differenza delle bellone che frequenta il suo migliore amico, lei ha un
bel sederino ma piccolo, e non è provvista di troppe curve), ha i capelli
castani corti fino alle spalle e gli occhi color cioccolato… scuri scuri! E si, a differenza della maggioranza dei giovanotti e
signorine della storia, Amelia è ancora beatamente vergine e si sente bene così
com’è. Beh, sarei pronta a scommettere che per qualcuno farebbe volentieri uno strappo alla regola… ^____- Bacissimissimi!
Avana Kedavra: grazie,
tesorino! ^_____- E in tuo onore, in questo chap mocciosetti e vecchiacci al
gran completo! ^_________- Baci baci baci!
Luna Malfoy: mi
hai fatto troppo ridere… se non sto attenta pure va a finire che al posto di
Steacy scrivo Barbie! XD E hai proprio
ragione… Miss Weasley in miniatura ce la stiamo
decisamente giocando qua! Eh beh, il fascino dei Malfoy è
indiscutibile… ^______- Perdona il ritardo, tesoro, colpa di quella
scuolaccia schifosa di… ahem! ^_____^
Bacetti bacioni!
Saturnia: *sunny
prende una pinzetta, si siede vicino alla sua amica e le sfila via tutte quelle
spinacce cattive* ^___^ Vediamo un po’
cpsa posso dirti… mh, di sicuro non hai sbagliato quando hai parlato di trovare
un antistress per la piccola Amelia… ^____-
Jack mi sa che ha un unico neurone in stile particella di sodio… magari
lo fa funzionare, mai perdere la speranza! ^___- Simon eccolo
qua, per Frank aspettati di ricevere direttamente a casa un paio di cesoie da
giardino con tanto di fiocco rosso (omaggio della sunny) per fare ZAC là sotto,
Quinn è tutta un numero, Katie è bella perché a volte è un po’ fuori
dalla norma, e Alex… ohi ohi, il ragazzo è ben messo, mi rendo conto che
odiarlo deve essere difficile… ^___^ E
per quando è nato e in che circostanze, sarà lui stesso ad illuminarti
d’immenso al momento giusto. Sai com’è, molto arrogantello il ragazzo… ^______^
Kissottissimi e dasvidania!
Daisy: tranquilla
per le recensioni, tesoro! Uhm… Sirius e Remus dovrebbero essere… un po’ tanto
vecchietti a questo punto! Non ce la faccio a descriverli col bastone e la
dentiera! #________# Poooovera piccola,
ti ho sconvolto la vita amorosa! ^_________^
Succede, tesoro, poi ti farò seguire il programma di disintossicamento
che facciamo anche noi altre… ^___-
Pensa un po’ che matte risate devi esserti fatta stavolta, quando quella
peste di Alex si crogiolava… Katie è troppo fiduciosa,
questo è il suo grande problema. Crede troppo nel bene, lo
vede in tutti… *.* Bacissimi
grandi!
Eli: amore mio!
Mi sono divertita tanto tanto in chat con te, aspetta che mi libero da questi
compitacci e poi… yuhuuu! ^_____- Sai
che ce lo vedo Jack a spaccarsi la faccia davanti a
uno specchio? *____*
La piccola Amelia ha avuto la sua consolazione stavolta, però… la
vita è un’altalena! Quanto a Katie… esattamente, love, Katie è cresciuta piena
d’amore e di serenità, per di più ha quelle strane capacità che influiscono sul
suo carattere, e il mix ne fa venire fuori una
ragazzina felice che vede il bene in tutti e ha fiducia che basti poco perché
il mondo possa diventare un posto migliore… ma è moooolto vulnerabile, credi a
me… sembra più sicura di quanto non sia in realtà (tieni conto di quale
compagnia di fratelli e cugini l’ha circondata…^^) e soprattutto è ingenua
all’ennesima potenza… e questo potrebbe essere molto, molto pericoloso…
*.* Quanto a Frank Famble, lo
schifosone… *sunny lo afferra per la manica della maglietta e lo scaraventa giù
dal balcone* …oh, decisamente meglio così! ^_______- Ti voglio benissimissimissimo!!!
Alewen: hai detto
proprio bene, Jack deve crescere un po’ e solo allora potrà accorgersi di
quello che prova Amelia… altrimenti, spostato com’è pure combina qualche guaio!
^____- Bacioni!
Ale: amicissima
ominima, ciao! Sono felicissima di averti coinvolto così tanto! E si, ce ne
sono di gatte da pelare, e anche Alex avrà la sua, malgrado tutta quell’aria da
macho… ^_____- Ron & co. saranno in forma più che
mai, perché… *x* ops, non te lo posso ancora dire! Un baciotto grande!
Lady Numb: eh eh…
si, tesoro, Jack è un gran bel figliolo… ma fa funzionare il cervellino solo a
metà! Il fatto è che si pensa sempre che le cose siano scontate… -_____- Il cosino morbido
non sarebbe mai capace di saltare addosso al suo amico, è troppo timida… oddio,
mai dire mai, però… ^____- Ordinerò il
monumento per Ron in settimana, tesorino, così potrai metterlo dove vorrai!
^____- Ah ah ah!! Mi piace troppo
immaginare la scena… con la mia amica che fa ingoiare i fiori a quel testone
biondo di Alex! ^________^ Sei fortissima! Un
bacio graaaaaaaaande!
Lilychang: grazie mille, sei molto gentile! Un bacio! ^___^
Fabry: …mi sa che
la Steacy è sempre più in pericolo, se la prendi la metti in lavatrice!
^_____^ Però vedi, ogni tanto il tifo un
po’ effetto fa… ^___- Baci baci baci schioccosi!
Blacky: …sai che
si fa? Ti organizzo un bell’harem con tutti e sette imaschioni in questione
tutto per te! ^________^ Certo, questo vuol
dire cercare una sistemazione alle signore per qualche ora… *_____* Un bacio grandissimo… e uno da ciascuno dei
tuoi boys! ^_________-
ChantalReady: Rosy,
tesoro! Ricevuta la mail? Corri a postare, amicissima,
o te li ritrovi sotto casa i fan assatanati! Io per prima! Sempre se riescono a
schiodarmi dal set dove mi trovo al momento, è chiaro… ^_____- Eeeh, povera Amelia si… forse si renderà
conto che deve prendere in mano la situazione, perché così non si può più
andare oltre… *.* Un bacio enorme gigante,
ti voglio tanto bene!
Giuggy: amooore
diciassettenne, ormai il momento si avvicina… sento già profumo di fanny!!! Ne hai fatte un centinaio, che per meno vengo lì e ti
incateno alla sedia finchè non hai raggiunto la cifra? ^______^ Non temere per la piccola patatonzola… te lo
ricordi quel piccolo segretuccio che ti ho spifferato? @_____@ … ci vuole ancora un bel po’ di tempo, però…
^______- Ti voglio benissimo, torna presto fra noi!
Lulu: ma grassie
mille, tesoro! Spero che anche questo chap ti sia piaciuto… i tuoi macho men
(il figone e quello col prosciutto sugli occhi…^^) hanno fatto la loro
apparizione… e la piccola Amy è stata un po’ più
felice! Magari hai ragione tu… Susy l’idea dello svago gliel’ha data… adesso
deve elaborare un po’ il concetto, pensarci su e decidere se le conviene…
*.* Per quanto riguarda Alex… *sunny fa
scivolare distrattamente nella tasca del ragazzo in questione il numero di
telefono della lulu* Bacissimissimi!
Dorothea: sei
scusatissima, tesoro! E crepi il lupo! ^____^ Grazie mille per i complimenti, mi mettono
sempre di buonumore! Un bacio forte forte forte!
Kaho-chan: benvenuta
fra i recensitori, allora, è un onore! E mi fa piacere
sentire che non sei rimasta delusa! Un bacione grande, e grazie! ^_____^
Lilyciuffetty: grazie
tesoro! ^____^ Uhm, mi hai fatto venire
un dubbio… ho sempre pensato che Ginny avesse gli occhi scuri (non ricordo dove
l’ho letto…) ma per distrazione potrei aver detto il
contrario in qualche altra fic… se è così, me lo segnali, per favore? Procedo
subito alla correzione! Un bacetto forte!
Maga Magò: hola
amicona! ^____^ Eh eh, Flambè lo odiano
un po’ tutti… sai che ki piace un sacco chiamarlo così? ^_____- Quanto a Katie,
decisamente beata lei… la natura è parte integrante
dei suoi poteri speciali, ma tutto questo lei lo sa in parte… seguila, insieme
a lei capirai bene che potenzialità ha veramente! ^____^ Bacissimi!
Oryenh: sei
perdonatissima, tesoro! E ti chiedo perdono anch’io se
non ho ancora letto la tua storia, ma purtroppo con questo schifo di scuola che
mi tartassa quel po’ di tempo libero che ho avuto l’ho usato per scrivere
questo chap! Appena finisco col super test, contaci
che la leggerò! ^_____^ Ti adoro
anch’io, e ti confermo un’ottima intuizione… vediamo se sarà valida anche
stavolta, ma è cmq un’ottima intuizione! ^____-
Ginny: brava
cucciolotta giallorossa, hai indovinato! Il titolo di questo chap è dedicato a uno dei miei film preferiti in assoluto, Il Gladiatore!
*sunny si getta in ginocchio e bacia i piedi a Ridley Scott* Rooooomaaaa…. ^______- Guarda, visto che anche tu odi il greco hai
vinto un premio speciale… una settimana in vacanza alle Hawaii con quel gran
bel figliolo di Jack Weasley! ^_____-
Bacetti col gonnellino! ^___^
Alexys: maystrooooo!!!! *________*
Bentornato! Sai che è stata una sorpresa anche per me scrivere questa
parte della storia? Chiamala ispirazione improvvisa! ^____^ Posso rassicurarti, la storia è già tutta
completa nel mio cervelluzzo schizzato e folle… so già come andrà a finire, chi
ci rimetterà la pelle, chi no… e dovrebbe venire bella lunghetta, direi… qualcosina meno di trenta chaps, ad occhio e croce.
Se mi interessa lo spagnolo??? Amigo, la tua allieva
sta sempre qui! Hasta luego e besitos! ^______-
Cerlyn: grazie cara! Anche a me quella scena
piace molto! Un bacio forte! ^____^
Judie: love!
Scusami infinitamente con la Sery, ho dovuto sospendere quasi tutte le attività
di tempo libero per questo super test di storia del 28, e nei ritagli di tempo
ho cercato di aggiornare… così non ho più potuto leggere la sua storia!
ç____ç Prometto che mi farò perdonare!
Quanto a quella povera pollastrella tenera di Katie, che sta proprio rosolando
alla grande… speriamo in una redenzione di Alex, Mr
Odioso e Bellissimo… si accettano scommesse! ^____^ Bacissimissimi… e aggiorna
presto quel capolavoro che stai scrivendo!
Giulietta89: anch’io
sono ansiosa di dedicarmi a Jack e Amelia! ^____^ E ti assicuro che vedrai la reazione di Ron
ad Alex, prima o poi lo vedrai… ^_____- Un bacione!
Sibillara: viva
l’onestà, amica, è vero… Alex è decisamente un tipo
sexy! ^_____- Ah, quante altre volte li
vedrai così arrabbiati Harry e Ron… *.*
Un bacio forte, e grazie!
Vega: amorino,
come ti capisco! Noi per il 28 abbiamo questa prova di storia… sui programmi di
tutto il tirennio! ç____ç Cara, cara
ragazza… l’unica a cui ha fatto un po’ di tenerezza Jack, che è stato
meritatamente maltrattato… ma io dico che avrà modo di
riscattarsi… ^_____- E come sempre ci
azzecchi, amicissima: Alex è un furbastro spaventoso, si diverte a far credere
cose che poi non fa… o a non far credere cose che poi fa! …che
scioglilingua! ^_____^ Ti voglio benissimo, love! E farò in modo di spedirti
Frank per pacco postale, così me lo rimandi a rate… ^_____-
Lilith: ma
benvenutissima! ^___^ Ti ringrazio moltissimo, spero di continuare a tenerti
appiccicata allo schermo! Un bacione!
…ma quanto adoro questi elenconi di
ringraziamenti! Ho recentemente menzionato che vi adoro? *________* E prima di lasciarvi, un paio di notizie al
volo: innanzitutto grazie a Eli per avermelo
ricordato, i Visi Noti di FMI sono nel Sottoscala come al solito. E poi, un consiglio sentito: correte a leggere l’ultima grandissima
intervista che ha scritto Kim, i cui protagonisti sono niente meno che… Miss
Katie Weasley e Mr Alexander Malfoy in persona! ^______- Ci si vede la prossima volta (speriamo
prima!) con “Tutto sta cambiando”. Besitos a tutti! ^3^
Sunny
P.S.: cliccare sulla scritta blu
qua sotto è uno sport che le dita amano molto, lo sapevate? ^______-