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Autore: Sunny    21/02/2005    44 recensioni
A vent'anni dalla scomparsa di Voldemort, il Mondo della Magia si vede ricomparire il suo Marchio Nero nell'oscurità della notte... ma questa volta in campo scenderanno anche nuove forze, più decise e più agguerrite che mai. Intrighi mortali, lotte all'ultimo sangue, amori inarrestabili e passioni travolgenti sconvolgeranno gli eroi della 'vecchia' e della 'nuova' guardia, in un mondo in guerra in cui il cuore ha la meglio anche sulla ragione...
Genere: Azione, Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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FIRE MELTS ICE

 

FIRE MELTS ICE

 

 

 

 

CAPITOLO 4: OMBRE E POLVERE

 

 

 

I’ll be misunderstood,
By the beautiful and good in this city,
None of it was planned,
Take me by the hand,
Just don’t try and understand

                                                   Robbie Williams, Misunderstood

 

 

***************

 

 

Il mese di Ottobre quell’anno si era annunciato a suon di belle giornate per la gioia di Katie, che invece di studiare in biblioteca andava a sedersi all’ombra degli alberi, per godersi il venticello autunnale. Alex la trovò così, sorridente mentre leggeva da un foglio che aveva in mano, all’ombra niente di meno che… di un platano picchiatore, che ora sembrava assurdamente pacifico.

 

Sei sempre così bella quando usi le tue capacità, biondina?

 

Katie lo sentì arrivare dai movimenti dei rami del platano; accarezzò il tronco robusto, e l’albero cessò di agitarsi.

 

Alex inarcò le sopracciglia. “Sei un’ambientalista alquanto dotata per saper calmare addirittura gli alberi.”

 

Katie sorrise vispa. “In realtà sono Madre Natura in incognito, non potevo dirtelo.”

 

Alex fece un sorrisetto maledettamente fascinoso e si andò a sedere sull’erba accanto a lei… chiaramente con tutto lo spazio a disposizione lui fece ben attenzione a sederle così vicino che poteva sentire il profumo di lavanda dei suoi capelli… fiero e sicuro che anche lei sentisse in pieno la sua presenza maschile. “Adesso si spiega il perché della tua media stratosferica in tutte le materie che hanno a che fare con piante e animali.”

 

Katie, che aveva le gote leggermente più rosse del solito, si limitò a scrollare le spalle senza guardarlo. “In realtà capisco la natura molto meglio delle persone. E viceversa.”

 

“Ecco perché sei così misteriosa.” Alex le scansò un ricciolo dalla tempia… e scoprì che non era semplice come al solito restare concentrato sui suoi obbiettivi. C’era un’atmosfera di pace e tranquillità che gli entrava in corpo attraverso l’aria che respirava, e tutto gli sembrava meritevole di un sorriso… poi le parole di Stephen gli tornarono chiare nella mente, e si ricordò che doveva fare attenzione alle capacità di quella ragazza. Così cercò di distrarsi e portarsi avanti con una parte del piano. “Cosa leggi?”

 

“E’ una lettera di mio fratello Simon.” Katie lo guardò con un sorriso malinconico. “Mi manca molto. Lui, mamma, papà, Jack e Amelia, i miei cugini e i miei zii… sai, tutti loro sono molto importanti per me.”

 

Lui la guardò tranquillo. “Chi di loro ti manca di più?”

 

Lei scrollò le spalle e scosse la testa. “Non c’è un preferito in particolare, a parte mia mamma per tutte le belle chiacchierate che ci facciamo sempre… ma li adoro tutti, non c’è differenza. Simon è solo… leggermente diverso.”

 

Alex inarcò un sopracciglio. Interessante… “Allora è lui il tuo preferito.”

 

“No, non è una questione di preferenze…” lei allungò le gambe sull’erba fresca e si sistemò meglio la gonna sulle ginocchia. “In pratica, rispetto agli altri io sono arrivata un bel po’ in ritardo… sono tutti più grandi di me, perciò quando ero più piccola Jack e Simon facevano sempre le cose da ragazzini più grandi e soprattutto maschi… poi è arrivata la migliore amica di Jack, che lui venera letteralmente, e così Simon e io abbiamo cominciato a farci un po’ più di compagnia fra di noi. E lui è diventato il mio migliore amico in assoluto, è dolce, sensibile, comprensivo, paziente… non ho mai trovato qualcuno che abbia un cuore grande come il suo.”

 

Alex continuava a osservare incantato il movimento delle labbra di Katie. Era come ipnotizzato da lei, gli piaceva sentirla parlare con quel tono sereno e pacifico… aveva una voce rassicurante. Sembrava parte di quella natura che tanto amava.

 

Katie lo guardò e gli sorrise. “Che c’è, ti sei bloccato?”

 

Lui fece una piccola smorfia. “No, stavo solo pensando… non riesco a capire come fa una ragazza bella come te a non avere la fila di pretendenti dietro la schiena.”  

 

Katie si morse le labbra e riprese a guardare dritto davanti a sé. “Non è sempre tutto facile come pensi tu… la bellezza ti serve solo per attirare l’attenzione, ma poi…”

 

“Poi?”

 

Katie sospirò. “E’… non te lo so spiegare. Hai mai avuto l’impressione di essere… diverso dalla realtà che ti circonda?”

 

Alex fece un  piccolo sorrisetto amaro. “Tu non hai idea quante volte.”

 

“Davvero?” Katie cercò il suo sguardo per verificare se era serio… lo era. “Non lo so, è come se certe volte mentre parlo con i miei amici avessi l’impressione che neanche loro riescono a capirmi. Come se io vedessi delle cose che loro non vedono, ed è frustrante, perché nessuno lo seguirebbe un discorso come questo… scommetto che anche tu ti sei perso a metà.”

 

“Assolutamente no.” Alex le sorrise in modo rassicurante e le si avvicinò ancora di più, passandole un braccio attorno alle spalle. “Lo capisco benissimo… anch’io ho la sensazione di venire da un’altra galassia la maggior parte del tempo. Penso delle cose che gli altri non pensano, dico delle cose che gli altri non dicono… ed è molto frustrante, perché… mi sento solo.”

 

Katie non riusciva a staccare gli occhi da quelli ghiaccio del ragazzo accanto a lei. Sembrava quasi vulnerabile mentre scopriva questo aspetto di sé con lei… che stesse mentendo? No, se ne sarebbe accorta… aveva la possibilità di accorgersene. Stava dicendo la verità, ma la cosa più bella e strana era che davvero la capiva… e lei riusciva a capire lui. Sorprendente, non le era mai capitato prima… per questo non oppose la minima resistenza quando lui l’attirò a sé un po’ di più.

 

“E adesso ti confido un segreto.” Le sussurrò. “Da quando sono morti i miei genitori non sono mai riuscito a confidarmi con nessuno… invece con te ci riesco benissimo. Me lo spieghi come fai, piccolo angelo? Erano anni che non mi fidavo di qualcuno… ti conosco solo da pochi giorni e già sento che invece a te posso dire tutto.”

 

Katie non riusciva a decidere se guardargli di più quegli splendidi occhi glaciali o quelle labbra così armoniose nei loro movimenti… ma fortunatamente il suo cervello non aveva smesso di funzionare, così riuscì ad appoggiargli una mano sul petto per allontanarlo di qualche centimetro.

 

Lui si accigliò. “Ho detto qualcosa che non va bene?”

 

“N-no, anzi…” lei si morse le labbra ed esitò a lungo. Aveva una voglia matta di sfogarsi a sua volta, era così difficile tenersi sempre tutto dentro come se dovesse vergognarsi di essere diversa… quanto avrebbe voluto chiedere un consiglio ai suoi genitori. Però… in fondo poteva già immaginare la loro risposta. Le avevano insegnato che la chiave di tutto, prima ancora della testa, era sempre il cuore…

 

“C’è qualcosa che non va?”

 

“C’è qualcosa che voglio dirti.” Ora si sentiva più decisa e più sicura di sé. “Anch’io ho un piccolo segreto da confessarti.”

 

Alex inarcò un sopracciglio. “Sono tutt’orecchie.”

 

Katie esitò un istante… poi sollevò la mano e gli sfiorò la tempia. Lui chiuse gli occhi, mentre un’espressione di puro benessere gli compariva sulla faccia. Katie continuò ad accarezzargli la tempia e la fronte con la delicatezza di un petalo di rosa, e sorrise nel vederlo così rilassato.

 

Da qualche parte nella sua mente c’era Stephen che gli urlava di fare attenzione… ma Alex era troppo perso in quell’oceano di sensazioni che stava provando per dargli retta. C’era un senso di piacere, di pace, come se il mondo fuori non esistesse… gli sembrava di camminare in un giardino pieno di luce dove gli uccellini cantavano e l’acqua dei ruscelli emetteva il più rilassante dei rumori… e più camminava in quel giardino, più gli sembrava di acquistare energie, più forze…

 

…quando sentì che stava recuperando un po’ di lucidità, Alex aprì gli occhi e vide Katie che lo guardava con apprensione, mentre si torceva le mani in grembo. Lui sbattè gli occhi un paio di volte… il giardino bellissimo era sparito. “…come… cosa hai fatto?” mormorò.

 

Katie s’inumidì le labbra. “Nessuno sa spiegarsi il come né il perché, è una cosa che ho scoperto di saper fare poco prima di entrare a Hogwarts… riesco a far sentire bene gli esseri viventi col tocco delle mani. Persone, animali, piante, tutto. Se mi concentro riesco a percepire l’anima di chi tocco… e posso regalare sensazioni di benessere e serenità.”

 

Alex annuì lentamente, sforzandosi di mostrarsi un po’ più stupito di quanto non si sentisse… benchè sentir dire quelle cose da lei con quella spontaneità e dolcezza era l’opposto delle macchinazioni di Stephen. Lo stava fissando con un’espressione insicura… era davvero la ragazza innocente e pura che gli avevano descritto.

 

“Non dici niente?” Chiese piano lei.

 

Lui le sorrise. “Mi sembra una cosa bella…”

 

Katie sembrò accennare un sorriso rassicurato. “Si, è bella.”

 

Alex allungò una mano per accarezzarle il viso morbido. “Non devi vergognarti di un dono simile…”

 

“No, non me ne vergogno…” Katie si strinse nelle spalle. “Ma preferisco tenere per me questa cosa. Sai, non vorrei che… si, insomma… mi trattassero come un fenomeno da baraccone, ecco.”

 

“Un fenomeno da baraccone tu?” Alex ridacchiò e l’attirò ancora una volta a sé. “Sei soltanto bellissima… solare e bellissima, e io non mi stancherò mai di ripeterlo.”

 

Katie sorrise… si sentiva più rilassata. Quel ragazzo aveva il potere di irritarla e farla sentire benissimo appena un secondo dopo… si stava chinando su di lei, voleva baciarla. E sorpresa sorpresa… non le dispiaceva affatto. Anzi, aveva voglia di essere baciata da quelle labbra così sbarazzine… eppure c’era quella domanda che le randellava il cervello, e non riuscì a cedere ai propri istinti. “…aspetta un secondo.” Gli sussurrò, appoggiandogli un dito sulle labbra.

 

Alex rischiò di urlare per la frustrazione… aveva davvero una grande, grandissima voglia di baciarla e quella piccola peste bionda sembrava inaccessibile! “Cosa c’è adesso?”

 

Come faccio a spiegartelo… “…ascolta, sei sicuro di avermi detto tutto? Tutto quello che dovrei sapere?”

 

Alex inarcò le sopracciglia. “Che altro c’è da sapere?”

 

“…uhm…”

 

“Katie?”

 

Lei si morse le labbra prima di trovare il coraggio di guardarlo dritto negli occhi. “Prima ho sentito la tua anima.” Lui si accigliò. “Ecco… per metà è chiara e luminosa, ma l’altra metà è.. è buia. Senza luce.”

 

Alex si mise seduto più dritto. Gli parve quasi di poter sentire già le urla feroci di Stephen, che lo incolpava di non aver saputo mantenere il controllo. Cercò comunque di dominarsi e di recuperare un po’ del suo proverbiale sangue freddo. “Hai letto la mia mente?” disse in tono accusatorio.

 

Katie scosse subito la testa. “No, assolutamente! Mi è solo sembrato che ci fosse qualcosa di triste in te che…”

 

“Ti ha fatto sentire autorizzata ad invadere la mia intimità.”

 

Lei colse il risentimento nella sua voce e il gelo nel suo sguardo glaciale. “…Alex, mi dispiace… io credevo solo…”

 

“Credevi solo che io dovessi raccontarti di punto in bianco tutti i fatti miei, visto che tu mi avevi detto i tuoi.” Alex si alzò bruscamente in piedi. “Che mentalità infantile…”

 

Anche Katie scattò in piedi. “Non stanno così le cose, e non ti permetto di darmi dell’infantile!”

 

Alex scosse la testa. “Non hai pensato nemmeno per un minuto che io potessi avere i miei tempi per dirti le cose?”

 

“Stai facendo un gran baccano per nulla, e poi io non ho assolutamente visto…”

 

“Dì un po’, hai letto la mente a tutti quelli che hanno cercato di mettersi con te? Perché così si spiegherebbero molte cose…”

 

Katie inorridì solo per un istante, perché subito recuperò il pieno controllo delle sue facoltà. Senza esitare neanche per un attimo alzò la mano e schiaffeggiò Alex con tutta la forza della sua indignazione, quindi raccolse la sua lettera e si allontanò a grandi passi in direzione del portone di Hogwarts.

 

 

***************

 

 

“Signor Potter, molto piacere.” Sarah strinse gentilmente la mano a Harry, che le fece un amichevole sorriso in risposta, e con lui terminò il giro delle presentazioni… che fatte col trambusto dello stadio in sottofondo non erano state semplici, ma Ginny si era dimostrata molto gentile – come al solito – e aveva messo a suo agio Sarah presentandola a tutta l’allegra brigata.

 

“Però, lo stadio ha fatto il pienone stavolta, eh?” notò Hermione, approfittando degli occhiali da sole per dare un’occhiata alla folla sotto il sole.

 

“E’ la prima partita di stagione.” Le spiegò Ron, che aveva approfittato del corridoio stretto per passarle un braccio attorno ai fianchi e tenerla vicina a sé. La sua vicinanza lo faceva sempre sentire bene, e a quanto sembrava valeva lo stesso per lei. “E poi quest’anno le prestazioni individuali contano il doppio, per le convocazioni in nazionale.”

 

“Ah.” Hermione gli sorrise amabilmente. “Com’è complicato il quidditch.”

 

Harry rise. “Ci rinuncio, con te è una battaglia persa.”

 

“Tu pensa a me che l’ho sposata.” Fece ridendo Ron.

 

“Come se la cosa ti fosse dispiaciuta.” Ginny strizzò un occhiolino complice a sua cognata e lasciò la mano di Harry per sistemarsi la borsa che le stava scivolando dalla spalla.

 

“Si, ma c’è un limite a tutto!”

 

Hermione rise e scosse la testa. “Sono sopravvissuta tutti questi anni senza sapere niente di questo sport, non penso proprio che mi metterò a studiarne tutte le regole adesso.”

 

Harry ridacchiò. “Sventola pure bandiera bianca, Ron, è il tuo momento.”

 

Ron fece una smorfia. “Non ho sentito il din-don stavolta, però.”

 

Sarah sorrise divertita. “Venite, vi faccio vedere i vostri posti.”

 

“Wow, ci andiamo di lusso qui… tribuna Vip.” Osservò Chad, la cui maglia arancione dei Cannoni strideva pesantemente coi capelli biondi e il ciuffo di capelli blu.

 

Julie, che invece indossava il cappellino arancione dei Cannoni coordinato con la maglietta dello stesso colore annodata in vita, lo prese per un braccio. “No, tesoro, vieni a sederti qui.” Con fare alquanto disinvolto lo fece sedere proprio accanto a Harry, che non aveva l’aria affatto entusiasta. Ron, seduto alla sua destra, si voltò dall’altra parte e rise, esattamente come ridacchiò Hermione – seduta nella fila dietro – quando la sua vicina Ginny le sussurrò qualcosa all’orecchio.

 

Mel, che stava prendendo posto vicina a Simon senza lasciargli la mano, sorrise vedendo la scena. “Julie ha deciso di rallegrare la giornata a tuo zio, eh?”

 

“E fa benone.” Simon annuì con orgoglio. “Questa è una situazione che va presa di petto.”

 

Mel si guardò un po’ in giro. “Non vedo tuo fratello…”

 

“Sta arrivando adesso con la sua nuova bambola di porcellana.” Fece ironicamente Amelia, lasciandosi cadere sul sediolino alla sinistra di Simon. “Vi dispiace se vi reggo la candela, ragazzi? Meglio a voi che a quei due.”

 

Mel le sorrise amichevolmente. “Non hai candele da reggere, Amy, mi fa piacere se rimani qui con noi. Anche se noi due siamo quelli meno appassionati di quidditch…”

 

Amelia scrollò le spalle. “Oggi mi basta vedere la prestazione di Dan, non sono in vena di fare il tifoso invasato.”

 

Simon inarcò un sopracciglio. “Amely, è per la nuova fiamma di Jack questo buonumore, perché credi che stia facendo sul serio con lei? Mi meraviglio di te, pensavo che lo conoscessi almeno un po’.”

 

Mel fece una piccola smorfia, e un attimo dopo insieme agli altri due salutò Jack e Steacy che erano appena arrivati, rispondendo al loro saluto. “Beh, certo che l’ha portata alla partita in mezzo alla famiglia al completo, in presenza dei tuoi genitori…”

 

“Che conoscono già la filastrocca in questione.” Simon fece un sorrisetto. “Occhio alle presentazioni: niente mano, niente sguardo languido… papà, mamma, questa è la mia amica Steacy.” Amelia verificò che in lontananza stava avvenendo esattamente quello che aveva appena descritto il suo amico, e le venne da sorridere.

 

Mel si grattò una tempia. “Però, è vero…”

 

“E adesso, per completare la procedura standard di presentazione del mio originalissimo quanto volubile fratello…” Simon fece una smorfia divertita. “…lei si siede e gli tende la mano, lui sorride e la evita.”

 

Amelia scoppiò a ridere quando vide che Jack stava facendo proprio tutto quello che diceva Simon, e la facevano sorridere ancora di più le espressioni di Ron e Hermione: Ron scosse la testa e sorrise, Hermione alzò gli occhi al cielo e annuì preoccupata quando Ginny le domandò qualcosa a bassa voce.

 

Simon strizzò un occhiolino alla fidanzata, che lo guardava con aria divertita. “Non ci crederai, ma siamo fratelli.”

 

“Signore e signori, buon pomeriggio!” una voce amplificata risuonò nello stadio, e qualche strillo si placò. “Oggi, sabato dieci Ottobre, si inizia di nuovo a fare sul serio… si riparte con il campionato di quidditch!” si sollevò un gran numero di applausi. “Il vostro Kevin Broffman è ben lieto di presentarvi la squadra campione in carica della passata stagione… i Cannoni di Chudley!!” strilli e applausi accolsero l’annuncio.

 

Ron fece un gran sorriso. “Guarda che massa di ipocriti, la metà di loro sono ragazzine urlanti che vogliono l’autografo dei giocatori.”

 

Hermione scosse la testa. “Tutto questo sproloquio per dimostrare che lui è da sempre il primo vero tifoso perfetto di questa squadra.” Harry rise.

 

“… e dunque, signore e signori, ragazzi e ragazze, facciamo un caloroso applauso e accogliamo col solito gran tifo… Steiger! Hollard! Gometh! Dalton! Jordan! Marington! Eeeeee…. Potter!!” a ogni nome esplodeva un boato di applausi mentre uscivano i giocatori, e al nome di Dan un gruppo di ragazzine con tanto di striscione in mano urlarono ‘Sei bellissimo Daniel’.

 

Harry annuì. “E’ chiaro, è mio figlio, è identico a me.”

 

“Ma le cose più belle le ha prese da me.” fece orgogliosa Ginny.

 

Harry le fece un adorabile sorrisone, che a dispetto di tutto gli fece ottenere una carezza sulla guancia. “Vuoi negare la bellezza del tuo adorato marito?”

 

“Non si preoccupi, signora Potter.” Replicò allegramente Chad, mentre il cronista presentava anche la squadra avversaria. “Julie è più che bella, ed è praticamente il suo ritratto.”

 

“Questo si chiama parlare, Chad.” Ginny gli schiacciò allegramente il cinque.

 

Harry si voltò verso Ron, inarcando pericolosamente un sopracciglio. “Tu lo senti questo ruffiano…”

 

Ron rise. “Dilata i polmoni e respira a fondo, amico, rilassati. Va tutto benissimo.”

 

Il fischio d’inizio e gli agitati commenti del cronista attirarono l’attenzione di tutti, e Sarah ne approfittò per andare a sedersi accanto ad Amelia. “Quasi mi veniva un colpo, Dan è identico a suo padre in modo quasi incredibile.” Le mormorò.

 

Amelia sorrise, continuando a guardare la partita. “Quando avevamo dodici anni, Jack e io gli abbiamo disegnato sulla fronte la stessa cicatrice di suo padre… abbiamo fatto prendere un colpo a mezza Hogwarts.”

 

Sarah rise. “Deve essere stato uno spasso per voi.”

 

Amelia si guardò cautamente in giro: erano tutti impegnati ad esultare per il tiro da venti punti realizzato da Lory Dalton, una compagna di Dan. “Come procede fra voi?”

 

“Va molto bene.” Sarah assunse un bel colorito rosato sulle guance. “Certe volte mi stupisco di quanto va bene, viste le condizioni in cui ci vediamo.”

 

Tutta la tribuna protestò rumorosamente per la mancata assegnazione di un fallo alla squadra avversaria. “Se ti può far piacere, con Dan sei capitata bene in quanto a fedeltà… se sta con te non lo vedrai mai uscire con un’altra, neanche alle feste ufficiali.” Le disse Amelia.

 

“E’ un ragazzo fantastico.” Sarah sorrise. “E merita più di chiunque altro quel posto in nazionale.”

 

La partita andò avanti in modo abbastanza equo, altalenando fra punti segnati  e falli… i Cannoni si mantenevano a una distanza di buoni cinquanta punti – vincevano per 280 a 230 – quando Dan intravide finalmente il boccino d’oro e partì alla carica, deliziando subito le folle con una strettissima curva a gomito che strappò applausi al pubblico e strilli al suo fan club. L’altro cercatore lo seguì a ruota e gli tagliò la strada passando in mezzo a due cacciatori, ma il capriccioso boccino invertì la sua rotta e schizzò improvvisamente alla sua destra, spiazzando tutti.

 

Mentre il cronista saltava continuamente dalle descrizioni dei gol a quelle delle capriole dei cercatori, Dan sterzò bruscamente verso l’alto per avere una visuale più chiara della situazione, e vide il boccino poco più in basso, proprio davanti a lui. Subito spronò la scopa ad abbassarsi, ma stranamente incontrò una certa resistenza nel suo manico, tanto che dovette usare un po’ più di forza per farsi obbedire.

 

Chad si accigliò. “C’è qualcosa che non va nella scopa di Dan.” mormorò.

 

Sia Harry che Julie si voltarono di scatto. “Come fai a dirlo, sta volando bene come al solito…” replicò insicura lei.

 

Chad scosse la testa. “Guarda come sono tesi i muscoli delle braccia… sta facendo pressione come se la scopa stesse spingendo nella direzione opposta.”

 

Harry serrò la mascella. “Ha ragione.”

 

Ron strinse gli occhi per cercare di vedere meglio. “Potrebbe essere un vuoto d’aria?”

 

Harry scosse la testa, mettendosi a sedere più dritto sulla poltroncina. Ora che ci faceva caso poteva vedere come suo figlio teneva serrate le dita attorno alla scopa, in modo alquanto innaturale e troppo energico, e a guardarlo bene aveva anche un’espressione accigliata sul viso.

 

“…papà…” mormorò tesa Julie, voltandosi a guardarlo.

 

Dan sterzò a destra per una curva stretta, ma gliene riuscì una larghissima e radente alla tribuna, cosa che provocò vari strilli – di panico e di eccitazione.

 

“Eccolo che fa il presuntuoso.” Sarah sorrise orgogliosa. Gli piaceva da morire Dan quando faceva lo spericolato.

 

Amelia non rispose… le era sembrato che più che presuntuoso, Dan non avesse sufficiente controllo della sua scopa. Ed ebbe la conferma della sua intuizione quando vide Jack, piuttosto accigliato e scuro in volto, raggiungere suo padre e suo zio e accovacciarsi vicino alle loro poltroncine.

 

“A me quella scopa non sembra tanto normale, come mai?” fece a bassa voce il giovane rosso.

 

Harry vide suo figlio urlare qualcosa a uno dei battitori, che a sua volta cominciò a sbracciarsi per segnalare all’arbitro di fermare la partita. Questo lo fece scattare in piedi. “Voglio parlare con l’allenatore.”

 

“Che sta succedendo?” fece Ginny, allarmata.

 

Sarah si accigliò. “Qual è il problema?”

 

Fu un attimo… un attimo fin troppo lungo, considerando che lo usarono tutti quelli della tribuna Vip per balzare in piedi. Dan si spinse in avanti per andare incontro al suo compagno battitore che lo stava raggiungendo con la mano già tesa, ma la sua scopa schizzò in alto alla velocità di un proiettile e riuscì ad evitare tutti i ragazzi della squadra accorsi ad aiutare il loro cercatore.

 

“Oddio mio!!” Ginny stringeva fortissimo le sbarre della balconata della tribuna. “Harry, fa’ qualcosa, presto!!”

 

“Cercate qualcuno che muove freneticamente le labbra, è lui che sta gettando il malocchio!” urlò Hermione, ben sapendo che la sua richiesta aveva dell’impossibile… era uno stadio enorme, pieno fino all’inverosimile e tutti parlavano o urlavano o commentavano la scena… era come cercare un ago in un pagliaio.

 

La scopa di Dan arretrò con una violenza paradossale, rischiando per un istante di disarcionare sia lui sia la cacciatrice che si era lanciata al suo inseguimento, e Dan rimase sulla scopa solo con un braccio e una gamba durante la curva assurdamente stretta e veloce che compì il manico – per evitarlo la gente dovette abbassarsi sui sediolini, o qualcuno ci avrebbe rimesso la testa.

 

“Qui non si capisce niente, così il bastardo non lo troviamo!” fece Jack a sua madre, urlando per farsi sentire nel chiasso infernale dello stadio e del cronista, ormai prossimo a una crisi di nervi.

 

Harry si voltò verso Sarah, che era pallida da far paura e fissava la scena impietrita. “C’è un maledetto deposito di scope in questo stadio?!”

 

Sarah annuì freneticamente. “Alle spalle degli spogliatoi, ci si arriva prendendo la scala E su questo pianerottolo.” In un battito d’occhi Harry, Ron, Chad, Jack e Amelia corsero verso le scalette che riportavano all’interno della tribuna.

 

“Ma dove vanno, che vogliono fare?” chiese preoccupata Steacy.

 

Mel, che stringeva forte le mani e si mordeva le labbra, le rispose senza staccare gli occhi dalla scopa impazzita. “Sono quelli che volano meglio, probabilmente cercheranno di prenderlo in aria.”

 

“DAAAAAN!!!!!!” Julie strillava così forte che se Simon non l’avesse tenuta, probabilmente sarebbe caduta giù dagli spalti.

 

“Resisti, ti prego!!” urlò disperata Ginny. “Mio Dio, fate qualcosa!!!!”

 

“…dove sei…” mormorò tra i denti Hermione, che con un binocolo di fortuna continuava a cercare tra la folla l’autore del maleficio. “…dove diavolo sei, avanti…”

 

Lory Dalton e Marcus Steiger riuscirono ad afferrare Dan per una mano, ma la scopa si girò su sé stessa a velocità folle e li travolse completamente, tanto che entrambi quasi caddero giù. Dan gli urlò di stare lontani, ma il fiato gli rimase mozzo in gola quando la scopa esattamente nella posizione orizzontale in cui era schizzò a una quota incredibile verso l’alto, finchè al ragazzo lo stadio non sembrò che un puntino lontano. Dan ebbe pochissimo tempo per aver paura… la scopa si rigirò col manico verso il basso e cominciò una discesa ad accelerazione massima, spinta ancora di più dalla forza di gravità. Era peggio di un proiettile, perfino restare attaccato alla scopa era difficilissimo. Sentiva il vento pungergli il viso, gli lacrimavano gli occhi, non riusciva quasi a respirare… sentiva gli strilli della folla come ovattati man mano che si avvicinavano, quasi non riusciva a credere che stesse succedendo proprio a lui…

 

L’ultima cosa che Dan Potter vide distintamente fu il prato polveroso dello stadio che si avvicinava sempre di più, e poi più niente.

 

 

***************

 

 

Alex controllò per l’ennesima volta l’orologio e sbuffò, visto che la campanella stentava a suonare. Quello che era successo quella mattina era proprio ciò che Stephen gli aveva raccomandato di non fare… aveva perso il controllo, spaventato all’idea che Katie gli avesse letto nel pensiero il suo piano, aveva mandato il suo sangue freddo a farsi quattro passi e aveva compromesso la sua missione. Katie gli era sembrata sinceramente offesa per quello che le aveva detto… riconquistare la sua fiducia ora sarebbe stato complesso.

 

E a parte tutto… gli dispiaceva di averla attaccata così. Non lo meritava, non aveva l’aria della curiosa… qualsiasi cosa gli avesse visto nella testa, non era colpa sua se per natura aveva la possibilità di vedere oltre il proprio naso… era lui che doveva essere preparato a questo, ma quelle splendide sensazioni provate lo avevano intontito come un banalissimo dilettante. Che errore stupido, Stephen avrebbe riso di lui. E lo avrebbe punito. Anche se oggettivamente McNair non gli aveva detto che la biondina innocente fosse anche una tipa così sveglia… si immaginava la solita scialacquata con gli occhi da pesce bollito, e si era ritrovato davanti un angioletto tutto pepe… forse era giusto che la sua missione fosse leggermente più difficile del previsto. In fondo, era anche molto più piacevole di quanto si era immaginato… moltissimo, anzi.

 

Finalmente la campanella si decise a suonare e Alex raccolse in fretta le sue cose, evitando di soffermarsi a ridere delle battutine idiote dei suoi compagni rammolliti. Uscì dall’aula a passo rapido… e si bloccò. Katie era lì fuori nel corridoio, appoggiata di spalle al muro e con la cartella fra le mani, e quando lo vide gli venne incontro a testa alta.

 

“Ti posso parlare?” gli disse semplicemente.

 

Alex annuì. “Vieni.” Le appoggiò la mano sul gomito e la spinse gentilmente verso un corridoio alla sua destra, isolato dal resto della massa di studenti che stava uscendo dall’aula.

 

Katie si guardò in giro per assicurarsi che non ci fossero orecchie indiscrete, quindi lo guardò con estrema serietà. “Vorrei dirti delle cose molto importanti, e ti prego di ascoltarmi in silenzio. Lo puoi fare?”

 

Alex annuì una volta e mise giù la borsa. “Va bene.”

 

Katie trasse un respiro profondo. “Io non ti ho letto la mente, non rientra nelle mie capacità. E se anche avessi potuto farlo non l’avrei fatto, perché questo sarebbe contro i miei principi. Credo fermamente nella libertà e nella riservatezza, e sono la prima a cui darebbe fastidio una situazione come questa… ma non è colpa mia. E’ nella mia natura cercare la sofferenza e il dolore interiore per alleviarli. Non dipende da una mia scelta, è una sensazione… un impulso. Non volevo violare la tua intimità… ma tuttora non so perché la tua anima è in parte oscura, so solo che è così. E se invece di sbraitare stamattina mi avessi lasciata parlare, avrei anche potuto spiegartelo con calma.” Katie fece una piccola smorfia. “Ma d’altra parte è chiaro che ti sei sentito travolto da quello che ti ho raccontato, è normale… non dovrei prendermela con te, sono io quella strana.”

 

Alex sbattè gli occhi. Era ammirato: Katie si era scusata… senza in realtà scusarsi. Senza abbassare la testa. Dignità integra, spiegazione chiara…

 

…hai capito la bambina…

 

L’unica cosa che non quadrava era l’ultima frase… le sue capacità la facevano sentire diversa, perfino strana… addirittura sembrava quasi che le pesassero un po’. E mentre la guardava torcersi le dita e fissarsi le scarpe, per la prima volta nella sua vita provò una sensazione di scrupolo per averla strapazzata tanto quella mattina. Sensazione che naturalmente passò nell’immediato istante dopo.

 

“Ho reagito esageratamente stamattina.” Le disse piano, sollevandole il mento con un dito per guardarla negli occhi.

 

Katie scosse la testa e un ricciolo le scivolò giù dalla coda in cui teneva stretti i capelli. “Io ti ho spiazzato, tu hai solo reagito.”

 

“In modo stupido.” Alex sorrise amaramente. “E ti ho delusa.”

 

Katie si morse il labbro inferiore. “Più che altro mi hai fatto riflettere.”

 

Alex si accigliò. “Su cosa?”

 

Katie sospirò. “Esiste una possibilità che qualche volta mi dimentico…” mormorò. “Che chi mi sta accanto può sentirsi minacciato… invaso da queste mie capacità.”

 

Alex scosse la testa. Questo era decisamente quello che secondo i suoi piani non doveva accadere… e in fondo, oltre che per la sua tabella di marcia, ebbe l’impulso di rassicurarla subito. Una persona dolce e onesta come lei non meritava di doversi fare scrupoli. “No, Katie, sbagli… credimi, io non volevo reagire come ho fatto… solo che ci sono cose che non… non mi sento di dirti ancora.”

 

Katie annuì tristemente. “Lo capisco… e mi dispiace.” Sentendolo sospirare pesantemente, lei alzò lo sguardo.

 

“Senti… quando sono morti i miei genitori non ho passato un bel momento, tutto qui. Un giorno te ne parlerò, promesso… solo non ora.” Alex si meravigliò con se stesso: gli veniva perfettamente naturale mentire, lo faceva da sempre… però con lei non aveva il sapore che aveva di solito. Mentire ad Anthony era divertente, con Vera era una sfida, con Stephen aveva un gusto inebriante anche se non gli riusciva sempre… ma quella biondina così ingenua gli toglieva tutto il pepe. Troppo facile… era una ragazza comprensiva e fiduciosa, e fin troppo ottimista. Gli faceva passare la voglia di montare su tutte quelle idiozie.

 

“Va bene… non mi dire niente che non senti.” Katie gli prese dolcemente una mano fra le sue. “Posso aspettare… sappi che quando avrai bisogno di me, io ci sarò.”

 

Alex sorrise, stringendole la mano. “Sai cosa? Ti facevo molto più… testarda, credevo di dover essere io a rincorrerti per parlare. Mi ero anche preparato all’idea di un altro set dei tuoi ottimi ganci destri.”

 

Katie sorrise e scrollò le spalle. “L’orgoglio si può mettere da parte se la cosa a cui tieni è più importante.”

 

Alex rimase in silenzio a guardarla. Aveva appena detto qualcosa che sapeva di illogico… accantonare l’orgoglio? E cedere così ai sentimenti, rendersi vulnerabile? Pura follia. Eppure lei ne sembrava convintissima, perfino fiera… viveva quella sua tenerissima ingenuità fresca e genuina con una naturalezza disarmante.

 

Katie si ciondolò sui piedi. “Beh, adesso… ehm… io torno al mio saggio di Trasfigurazione, ci… ci vediamo in giro.”

 

Alex la trattenne per un braccio, guardandola dritta negli occhi confusi. Per un piccolo, insignificante, brevissimo, fugace istante gli parve quasi di non sentire la voce martellante di Stephen McNair nelle orecchie, mentre provò l’istinto di muoversi secondo le sue sensazioni. Non emozioni, quelle non ne aveva mai avute… sensazioni si, però… e le sue sensazioni gli fecero chinare la testa finchè il suo naso non sfiorò quello di Katie. Le accarezzò una guancia soffice con le dita e cercò il suo sguardo per un momento… e la baciò nel più puro e semplice dei modi, limitandosi ad appoggiare le labbra contro le sue. Non pretese altro né si spinse oltre, infatti Katie non si irrigidì che per il primo istante… aveva le labbra morbide, morbide e inesperte, eppure quel piccolo contatto gli piacque non poco. Buffo, aveva pensato a un modo molto diverso per baciarla la prima volta, certo non questo bacetto casto che gli era venuto fuori… eppure sentì che andava tutto benissimo in quel modo.

 

E’ la seconda volta in dodici ore che mi fai deviare dal piano, biondina…non deve succedere mai più, non so se mi spiego…

 

Katie sbattè gli occhi un paio di volte, e finalmente si rese conto che il bacio era finito… dolcemente così come era iniziato. S’inumidì le labbra e rimase immobile ad osservare Alex che si allontanava rapidamente lungo il corridoio, poi si tastò leggermente le labbra… e fece un sorriso enorme e incredulo.

 

 

***************

 

 

Julie accettò ben volentieri il bicchierino di tè bollente che le porse il suo ragazzo. Forse quella sensazione di freddo che provava dipendeva dai suoi nervi ancora molto tesi… ma di sicuro l’aria del corridoio dell’ospedale San Mungo calda non era. Senza muovere la mano che la sua amica Mel le teneva stretta forte nella sua, Julie sorseggiò il suo tè e dopo un po’ fece un piccolo sorriso a Simon e Chad, che stavano in piedi davanti a lei.

 

“Meglio?” le chiese il cugino.

 

“Si, grazie.” Julie finì con calma il suo tè.

 

Chad le strizzò l’occhiolino. “Colorita sei decisamente più carina.”

 

Mel sorrise alla sua amica. “Vedi come sono gli uomini, non puoi neanche impallidire che ti rompono le scatole.” Julie fece un sorriso fugace.

 

Amelia, che insieme a Jack e Steacy era in piedi qualche metro più indietro, incrociò le braccia sul petto e sospirò. “Julie si è un po’ ripresa.”

 

Jack annuì. “Si è tranquillizzata, adesso piano piano le passa tutto.”

 

Steacy scosse la testa. “Cielo, io ancora non riesco a crederci… ti rendi conto che se tua madre non fosse stata così veloce a rallentare la caduta di tuo cugino…”

 

“Per fortuna mia madre ha il cervello che ha.” Jack si appoggiò di spalle al muro, scuro in volto. Continuava a stringere e distendere i pugni… era nervoso e arrabbiato, e lo emanava ogni fibra del suo essere.

 

Steacy si strinse nelle spalle. “Chissà chi può aver fatto questo…”

 

Amelia fece una smorfia. “Il bastardo ha le ore contate.” Steacy sbattè gli occhi… le sembrava quasi assurdo che una ragazza gracilina e piccoletta come Amelia avesse quell’atteggiamento così sicuro e soprattutto aggressivo… di certo era molto più simile a Jack che non a una ragazza come Julie o Mel.

 

Dopo qualche minuto le porte della Sala Emergenze Ortopediche si socchiusero, e ne uscirono Ron e Hermione. Avevano entrambi un’aria stanca ed appesantita, ma almeno era scomparsa quell’espressione di panico che si era stampata sulle facce di tutti loro fino a qualche ora prima. Harry era dietro di loro; sulla soglia della porta abbracciò forte Hermione e lei gli baciò la guancia con un sorriso, poi lui tornò dentro la sala e loro uscirono.

 

“Sta meglio?” chiese subito Simon.

 

Hermione incoraggiò tutti con un sorriso rincuorante. “Gli stanno rimettendo a posto la spalla. Deve passare la notte qui per precauzione, ma domani potrà tornare tranquillamente a casa.”

 

Julie fece finalmente uscire l’aria che aveva trattenuto fino a un istante prima. “Sia ringraziato il cielo.”

 

Jack appoggiò le mani sui fianchi. “E adesso vogliamo cercare di capire che diavolo è capitato oggi?”

 

“Partiamo dal fatto che la scopa di Dan è stata manomessa.” Ron si accigliò. “Possiamo dare per certo che era malocchio?”

 

Simon annuì. “Per un incantesimo ci sarebbe voluto molto più tempo e concentrazione.”

 

“Il che ci riporta a un’altra cosa.” Hermione storse la bocca. “Potremmo essere di fronte a un caso più complesso di magia nera… con tutta quella confusione come ha fatto il nostro uomo a mantenere placidamente un perfetto contatto visivo tanto forte e tanto a lungo?”

 

Chad si accigliò. “Dove vuole arrivare esattamente?”

 

“Secondo me il malocchio è stato confezionato e ultimato prima, e non durante la partita.”

 

Jack fece una smorfia amara. “Un lavoretto pulito.”

 

Chad esitò. “Probabile… ma di sicuro questa non è materia che insegnano nelle scuole, direi piuttosto che si impara per strada.”

 

“Io farei un giro per Knockturn Alley e dintorni, ce n’è di bella gente in quei paraggi.” Amelia si scansò bruscamente la frangia dalla fronte. “Anche se non ci troviamo il nostro uomo, quella è una bella famiglia in cui tutti conoscono tutti, no?”

 

Ron annuì, rivolgendole uno sguardo fiero. “Ottimo suggerimento, Amelia. Domani sera ci facciamo un bel giretto da quelle parti.”

 

Julie scosse la testa. “Io proprio non capisco… ma perché un ubriacone ladruncolo dovrebbe avercela con Dan?”

 

“Molto semplice, Julie… questo non è un ubriacone ladruncolo, è lucidissimo e preciso.” Simon rimase per qualche istante in silenzio, con le braccia conserte. “Come si conviene a un lavoretto su committenza, dico bene?”

 

Ron annuì. “Già.”

 

“Ma che vogliono da Dan?!” stavolta Julie sembrava arrabbiata.

 

Chad scrollò le spalle. “Il mandante può essere chiunque, ma se proviamo a procedere per tentativi visto che siamo un po’ a corto di prove… ci conviene restringere il campo d’azione alla professione di tuo fratello.”

 

Hermione fece una smorfia di dubbio. “Per esperienza so che niente è abbastanza assurdo nella vita, ma sinceramente mi chiedo come si possa arrivare a rischiare Azkaban per una stupida partita.”

 

Amelia scosse la testa. “E’ molto più che una stupida partita, quello che realmente conterebbe è la convocazione in nazionale. Quest’anno si è deciso che i posti in squadra dovranno essere solo titolare più riserva, e non titolare più due riserve… praticamente la squadra è dimezzata. Perciò la competizione è più accesa del solito. Se poi mettiamo anche in conto che la prossima estate ci saranno i mondiali…”

 

“Kinkade e Ox.” Fece Jack, scuro in volto. “Benjamin Kinkade dei Tornado e Ethan Ox delle Api di Liverpool hanno la stessa media di Dan, e le sue stesse probabilità di passare come cercatore titolare. Anzi, per essere precisi Ox rispetto a Dan e Kinkade è quotato al novantacinque per cento delle possibilità.”

 

“Il motivo ci sta tutto.” Fece Chad.

 

Simon scosse la testa. “Non mi convince… non mi convince affatto.”

 

“Non abbiamo prove che questa sia la pista giusta, ma non possiamo restarcene con le mani in mano.” Il tono di Ron era duro e risoluto. “Domani mattina Harry vorrà il nome del bastardo che ha fatto fare a suo figlio un volo di oltre quattrocento metri, e sinceramente lo voglio anch’io. Perciò cominceremo col fare due chiacchiere con questi due tizi, i due cercatori.”

 

“In questo forse posso aiutarvi io.” Mel si alzò in piedi e si avvicinò al gruppetto. “Il mio giornale ha una sezione sportiva molto completa, che in genere ha l’abitudine di marcare a uomo gli atleti più quotati del momento… in pratica, per ogni giocatore che vive un particolare momento di successo c’è un fotografo che lo segue dappertutto per strappargli gli scatti più strani. Kinkade e Ox saranno stati sicuramente seguiti ultimamente con la storia della nazionale, perciò magari possiamo avere qualche foto dei loro spostamenti più recenti.”

 

“Bravissima, questa è decisamente un’ottima idea.” Le rispose entusiasta Hermione.

 

“La mia ragazza.” Fece entusiasta Simon, strappando un sorriso a Chad.

 

“Quando puoi farci avere queste foto, Mel?” le chiese Ron.

 

“Posso andare anche adesso in redazione.” Mel afferrò il giubbottino dall’attaccapanni.

 

“L’accompagno.” Fece Simon, prendendola per mano.

 

Salutati Mel e Simon, Hermione prese a sua volta dall’attaccapanni la sua giacca e il pullover del marito. “Sarà meglio che io e te torniamo allo stadio… ho come la sensazione che Natan stia sudando parecchio per strappare questo caso alla giurisdizione degli Auror.”

 

“Se quei pupazzi credono che gli lasceremo gestire questo caso, hanno fatto molto male i loro maledettissimi conti.” Ruggì Ron. “Senza offesa, Chad.”

 

“Nah, ci ho fatto il callo, colonnello.” Fece tranquillamente il ragazzo, e Julie gli prese la mano.

 

Hermione gli appoggiò la mano sul braccio. “Però lascia parlare me o Natan, ti prego… sulla carta pare che abbiano ragione loro, perciò cerchiamo di risolvere la cosa diplomaticamente.”

 

Ron sbuffò, e Jack gli diede una comprensiva pacca sulle spalle. Anche lui avrebbe preferito un approccio molto più… diretto.

 

Hermione baciò Julie sulla fronte. “Tesoro, tu perché non vai a casa? Mamma e papà ti raggiungeranno tra poco, tanto qui non fanno restare nessuno.”

 

Julie annuì, e Chad strizzò un occhiolino a sua zia. “Ci penso io, l’accompagno a casa e aspetto che tornino i suoi genitori.”

 

“Grazie, Chad.” Hermione gli rivolse un sorriso grato. “Andiamo, facciamo un po’ di strada insieme.”

 

“La stessa cosa vale per voi.” Ron guardò Jack e Amelia. “E’ stata una giornata pesante, andate a casa a riposarvi.”

 

Jack annuì. “Va bene.”

 

“Ci vediamo domani.” Replicò Amelia.

 

Hermione baciò entrambi e salutò Steacy, quindi anche loro scomparvero oltre le scale del lungo corridoio ospedaliero.

 

Jack sbuffò. “Che giornata di merda.”

 

Amelia fece per appoggiargli una mano sul braccio, ma poi Steacy lo abbracciò e tutto il resto, con sua grande amarezza, sarebbe stato inutile. A distrarla dai suoi pensieri fu l’arrivo di Sarah, trafelata e pallida, che percorse correndo il lungo corridoio.

 

“Sono rimasta bloccata in quella dannatissima conferenza stampa, non riuscivo più a liberarmi…” disse con una parlantina più frenetica che mai, sistemandosi nevroticamente la borsa sulla spalla. “Come sta?”

 

Amelia le fece un sorriso rassicurante. “Meglio, lo stanno rimettendo in sesto… erano solo fratture a un paio di costole e a tutto il braccio destro, niente di irreparabile.”

 

Jack annuì, convenendo in silenzio con Amelia che non era il caso di dire a Sarah che le ossa di Dan si erano sbriciolate al punto che i guaritori avevano preferito disossarlo dalla spalla fino alle dita, per poi fargli ricrescere l’intero arto intatto.

 

Sarah si accigliò, appoggiandosi una mano sul petto. “Buon Dio, ti ringrazio… ed è sveglio?”

 

“Sta già rompendo, si.” Jack riuscì finalmente a fare il primo sorrisetto della serata.

 

“Vorrei…” Sarah si morse le labbra. “…credete che sia possibile vederlo un istante?”

 

Amelia la prese per mano. “Lascia fare a me.”

 

Jack le osservò mentre oltrepassavano la porta della Sala Emergenze Ortopediche, e fece un sorrisetto. E brava Amy, a tempo perso anche Cupido fai…

 

“Jack?”

 

“Si?”

 

Steacy sbattè i suoi grandi occhi azzurri. “Sono un po’ stanca… vorrei tornare a casa.”

 

“Ma certo.” Jack la prese per mano, avviandosi lungo il corridoio. “Andiamo, ti trovo una Passaporta…”

 

“Veramente io… speravo che volessi venire anche tu.”

 

“Preferirei restare ancora qualche minuto. Magari saluto Dan, gli zii e poi mi faccio un giro… non mi va di andare a dormire, ho un po’ di adrenalina in eccesso da scaricare.”

 

Steacy si passò una ciocca di capelli dietro l’orecchio e gli accarezzò il viso. “Lo immagino… per questo ti ho chiesto se vuoi restare con me. Forse posso aiutarti.

 

Jack le fece un piccolo sorriso stanco. “Ti sembrerà incredibile detto da me, Steacy, ma stasera non tira proprio aria.”

 

Steacy sorrise in modo genuino. “Non cambierai mai… chi ti ha detto che voglio portarti a letto? Ti ho solo detto che voglio starti vicina. In qualunque modo tu voglia.”

 

“…qualunque modo?”

 

“Qualunque modo.” Lei annuì e lo guardò dritto negli occhi. “Vieni a stare da me stanotte.”

 

Jack esitò.

 

 

 

 

“Si può?” Amelia entrò nella Sala Emergenze Ortopediche tenendo per mano Sarah, e subito si diresse verso il gruppetto di persone che stavano vicino al letto nell’angolo destro dello stanzone.

 

Harry era in piedi, con le braccia conserte e l’aria tanto cupa da far presumere che il primo malcapitato che gli fosse finito per le mani ci avrebbe lasciato la pelle, mentre Ginny era seduta accanto a suo figlio sul lettino e gli stringeva amorevolmente la mano sana. Dan aveva ancora addosso i pantaloni della sua casacca, e a parte il pallore e un paio di lividi sull’addome sembrava a posto… naturalmente ad eccezione delle smorfie di dolore che faceva quando il guaritore seduto vicino a lui gli faceva ricrescere le ossa senza particolare grazia.

 

“Visite!” esclamò vispa Amelia, spingendo in avanti Sarah.

 

Dan s’illuminò nel vederla, poi cercò di dominarsi. “Ciao Sarah, è bello vederti.” Amore, sei qui…

 

Sarah sentì per un istante lacrime di gioia pungerle gli occhi, ma le ricacciò subito indietro. “E’ bello vederti tutto intero, campione.” Dio sia lodato, ho creduto di morire dallo spavento…

 

“Sarah è il portavoce della squadra.” Spiegò Amelia. “I Cannoni vogliono sapere come sta il loro cercatore, ma sono rimasti bloccati per via degli interrogatori e hanno mandato avanti lei.”

 

Ginny le sorrise amabilmente… e con un pizzico di malizia. “Hanno fatto una saggia scelta, direi.” Sarah fece un sorriso un po’ timido in risposta, mentre Dan guardò incuriosito sua madre con la coda dell’occhio.

 

Harry si voltò verso Amelia. “Che novità ci sono?”

 

Amelia scrollò le spalle. “Non moltissime… vogliono assegnare il caso agli Auror.”

 

Negli occhi di Harry fiammeggiò un lampo di rabbia. “Cosa?!”

 

“Pare che ci sia stata un’esplosione non so dove, e il generale ha detto che è quella la nostra giurisdizione.”

 

“Gliela faccio vedere io la giurisdizione a quel…”

 

“Papà, ci sono delle signore.” Fece Dan, strizzando l’occhiolino a Sarah. “A parte Amy, naturalmente.” Amelia apprezzò il tentativo di sdrammatizzare un po’ la situazione, e gli fece un’allegra linguaccia. Era contenta di vederlo già molto meglio.

 

Harry sbuffò e si passò una mano sul viso stanco. “Che dicono Ron e Hermione?”

 

Amelia si scansò la frangia dalla fronte, come faceva sempre quando si sentiva tesa. “Non abbiamo elementi, ma stiamo seguendo la pista dell’esasperato agonismo… un velato invito a stare fuori dalla competizione per la nazionale. Ci sono un paio di nomi sospetti, ma è tutto da verificare.”

 

Sarah annuì. “C’è più di una persona che arriverebbe a tanto nell’ambiente.”

 

Dan fece una smorfia. “Io vorrei ritrovare lo stronzone solo per farmi ridare i 150 galeoni di scopa che mi ha sfilato dalle tasche, accidenti a lui… ahia! Ehi, amico, ma non puoi andarci un po’ più piano con quel pollice? Ho avuto già una giornata di schifo, ti ci metti anche tu adesso?”

 

Ginny gli accarezzò la spalla sana. “Sei quasi peggio di tuo padre… avanti, cerca di restare immobile.”

 

“E’ una parola, mi stano venendo i crampi a furia di stare qui.”

 

“Sarah.” Mormorò Harry. “Hai detto che c’è più di una persona capace di fare tutto questo… te la senti di dirmi tutto quello che sai?”

 

“Più che volentieri.” Sarah appoggiò la borsa su una sedia e si sfilò la giacca.

 

Amelia fece un piccolo sorriso. “Ok, adesso che non avete più bisogno di me… io andrei. Ci vediamo domani mattina, va bene?”

 

“Amy?” Dan le rivolse un gran sorriso, e Sarah fece altrettanto. “Grazie di tutto.”

 

Lei rispose con un piccolo occhiolino e si chinò a ricevere il bacio di Ginny, Harry le diede un pizzicotto sul naso come faceva sempre, quindi Amelia uscì dalla sala… sentendo le proteste di Dan contro il guaritore, che evidentemente gli aveva di nuovo dato un pizzico di troppo.

 

E così Amelia si ritrovò di nuovo nel lunghissimo corridoio bianco… e vuoto. A quanto pareva, Jack era andato via con Steacy. E lei, tanto per cambiare, era rimasta sola. Sospirando profondamente prese il suo giubbino di jeans dall’attaccapanni e lo infilò, nascondendo le mani nelle tasche. Non era una tragedia essere soli, poi nel caso suo non era nemmeno una novità… l’unica cosa, quella sera non se la sentiva di tornare a casa e stare lì tutta sola, meglio farsi quattro passi per la strada prima. Era sabato, almeno un po’ di gente c’era…

 

Scese lentamente le scale sbuffando leggermente, quindi raggiunse il dispensatore automatico di bibite al piano terra. Una burrobirra era decisamente quello che ci voleva… inserì la moneta e pigiò il bottone, ma non successe niente. Diede un paio di scossoni alla macchina, ma ancora niente… così si allontanò verso l’uscita, più irritata e frustrata di prima. Alle sue spalle sentì un colpo netto, e poi…

 

“Beh, non la vuoi più?”

 

Amelia spalancò gli occhi e subito si voltò. “Jack!”

 

Jack fece un sorrisetto e le tirò la sua lattina di burrobirra, quindi bevve un goccio da quella già aperta che aveva in mano. “Dove te ne stavi sgattaiolando, razza di koala fuggitivo che non sei altro?”

 

“Beh, veramente facevo quello che avete fatto tutti, me ne stavo andando via.” Amelia si accigliò. “Che ci fai qui? Pensavo che fossi con Steacy…”

 

Jack alzò gli occhi al cielo e scosse la testa. “Ma sei veramente cretina… secondo te dopo una giornata come questa di chi posso aver più bisogno, della mia ragazza di neanche due mesi o di quello scemo del mio cosino morbido?”

 

Amelia sentì un sorriso spuntarle sulle labbra, e un senso di allegria le fece tirare un piccolo sospiro. Si aprì la sua lattina di burrobirra e ne bevve un paio di sorsi, ma il sorriso era ancora lì. Jack le fece cenno di incamminarsi e insieme uscirono dall’ospedale, apprezzando entrambi l’impatto con l’aria fresca della notte libera da quell’odore di pozioni medicinali che avevano respirato fino a qualche momento prima.

 

“Me lo faresti un piacere, Popò?”

 

“Che piacere?”

 

“Finiscila di pensare che perché c’è Steacy tu passi in seconda fila, perché non è affatto così… semmai è il contrario. Mi sono spiegato?”

 

Amelia sorrise ancora contro la sua lattina. “Ok.”

 

Jack fece un sorrisetto e le passò un braccio attorno alle spalle. “Accidenti a quel testone duro che ti porti in giro, piccoletta…” le disse teneramente, arruffandole i capelli.

 

“Ehi, giù le zampacce.” Ridendo, Amelia gli afferrò la mano per mettere al sicuro i suoi capelli.

 

“Bene… e adesso direi che un bel panino ci sta tutto.

 

“Io non ho così tanta fame, in realtà…”

 

Ma no, che sorpresa.” Fece ironico Jack. “In ogni caso la cosa non mi riguarda, adesso ce ne andiamo a mangiare qualcosa.”

 

Amelia lo guardò male. “Da quando sei tu a decidere se devo mangiare o meno?”

 

“Da quando sono in guerra col tuo apparato digerente pigro e lavativo, cioè praticamente da sempre.” Continuando a camminare, Jack si fece scrocchiare le dita. “Non so tu, ma mentre gli altri sembravano tutti pronti per la dormita della loro vita… io non ho neanche una goccia di sonno.”

 

Amelia annuì. “Vedi con chi parli.”

 

Il sorrisetto losco di Jack la diceva già lunga. “Il Settimo Pentolone non è lontano da qui… e neanche Knockturn Alley…”

 

Amelia inarcò un sopracciglio. “Stai pensando quello che credo tu stia pensando?”

 

Jack le strizzò l’occhiolino. “E se ci portassimo un po’ avanti con le indagini invece di perdere tempo prezioso?”

 

Amelia gli rispose con la stessa aria vispa e sbarazzina. “Da quant’è che non ci prendiamo una bella sbronza io e te?”

 

“Così parla un vero koala arruolato nei War Mage.” Jack fu più che contento quando la sua amica gli balzò sulla schiena come faceva sempre… adesso si che la sentiva più serena, finalmente… si era rassicurata. Ed era anche molto più felice… lo avvertiva dal modo in cui si teneva affettuosamente stretta a lui. Piccola, dolce Amelia… quanto poco le bastava per essere felice… poco abbastanza da rendere felice anche lui, a quanto sembrava, perché solo in quel momento potè sentire veramente la tensione della giornata abbandonare il suo corpo. Adesso andava molto, molto meglio.

 

 

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…acc, avrei voluto far prima a postare questo chappy… mannaggia il super test di storia del 28! Ah, ma dopo… eh eh… dopo sarò una donna libera! ^__________^ Non finirò mai di ringraziarvi abbastanza, ragazzi… mi commuovete, è il quinto episodio di quella che è ormai diventata una saga, e nonostante tutto ricevo sempre così tante conferme… vi voglio una marea di bene! E vi adoro ancora di più perché siete stati più o meno una cinquantina a recensire lo scorso chap… wowowow, astronomico!!! Spero di poter continuare a meritare tanto e non deludervi mai! ^__________^

 

E senza ulteriori indugi passiamo agli… special special veeeeeery special thanks! ^___^

 

Marta: …ecco, non ho bruciato Steacy ma almeno stavolta l’è andata buca! Contenta? ^______-

Daffydebby: …ho messo la testolina fuori dal baule… *.* … che dici, sguscio lentamente fuori? ^_____- Suvvia, tesorino, vorrei tranquillizzarti ma non posso dirti niente… non è più bello il mistero? ^____- Un kissotto!

Lily: …tiro a indovinare che Alex dopo questo chap ti piace un goccetto in più ancora… ^_____- Eh, cucciolosa la nostra Amelia, eh? Però stavolta l’è andata già un po’ meglio! ^____^ Quanto a Jack… *sunny si mette in posizione da buddah e medita*  Un bacione!

Angele: cucciola! No, non piangere… non si sa mai il futuro cosa possa riservare a due persone come quei due signorini che ti stanno appassionando tanto… *.*  Quanto ad Alex e Katie… tira fuori gli striscioni di incitamento, love, so che ce li hai nascosti dietro la schiena… ^___________^  Cambi di bandiera per Mr Malfoy jr? Uhm… interessante teoria… adesso bisogna vedere la pratica… aggiorna presto, tesorino! Un bacio mega!

Pepy: ehi biondona! ^________-  Ooh, tesoro, mi faresti un piacere immenso se potessi smaciullarmi i miei prof in un inceneritore comunale… -______- …mi sto lasciando influenzare da Ron… *_____* Bacetti!

Kim: amorino!!! Ooh, beh… tu sei il solito tesoro e soprattutto sei la mia ‘cassaforte privata’… *sunny gira la manopola della kimmy, infila dentro tutte le idee di FMI, chiude la porticina segreta con il lucchetto e la combinazione e si guarda in giro con aria circospetta*  ^_____________-  Non vedo l’ora di poter vedere il secondo tempo… e tu bada che c’è sempre quel famoso regalo in arrivo a brevissimo! *cough*comply*cough* ti adoro!

Caillean: ed è un piacere per me ritrovare sempre le tue recensioni, carissima! ^__________^ Eccoti accontentata, una bella dose di Harry in gelosopapy/mode on… aah, quanto lo vedrai in queste vesti durante la storia… ^______- Bacioni!

Daphne: ma ciao, carissima! Vediamo un po’… diciamo che Jack e Steacy stanno insieme per ora, ma è da vedersi in quale modo quell’adorabile scemo d’un Weasley gestirà questa relazione… Alex è una vera peste, quindi… ahi ahi, le signore in questa fic sono un po’ inguaiate! ^_______- Kissotti!

Nene89: eccoti accontentata, adesso sai in cosa consistono i poteri di Katie! O almeno, quelli che lei sa di avere… però ti devo un po’ deludere, sai… Alex ne ha raccontate di frottole alla povera Katie, si è inventato una specie di famiglia di brava gente per avvicinarla… è inglese, quella piccola peste, credi a me… inglese tutto quanto per intero! In compenso, sì… è biondo e ha gli occhi azzurri come il tuo ciccino! ^__________^

Seyenne: tesorino! Eh eh, sarebbe divertente questo tuo piano… *sunny infila in mano alla seyenne una bacchetta e osserva divertita mentre la sua amica abbatte Steacy, Frank e gli altri*  ^_________^ E in risposta alla tua domanda sì, Katie e tutti i suoi familiari sanno delle capacità speciali di Katie, mammina e papy inclusi. ^______- Bacissimi!

Meggie: mi hai fatto troppo ridere con la storia della velina tettona! ^________^  Eeh, che posso dirti di Jack… maschietti! Spesso e volentieri hanno una specie di velo davanti agli occhiuzzi belli… -______-  E la dolce Katie alla fine sta cedendo, perché come dicevi giustamente tu… non si può resistere a quel diavolo tentatore! ^_____- Uuh, anche tu hai scritto una ffic!! *_________*  Dammi solo ancora qualche giorno per finire questo benedetto super test di storia, poi mi metto in poltrona, me la leggo e aspettati una super recensione! ^_______^ Baciottoni!

Ale69: dimmi tutto, bimba mia! ^_____^  Ebbene si, il bello di Alex è che la sua rete la sta gettando… poi bisogna vedere se non s’ingarbuglia tutto da solo o se prenderà il pesiolino in trappola… °_____°  E si, Katie è consapevole di saper fare qualcosa di speciale, come hai notato. Ma saprà fare davvero solo questo? ^____- Kisses kisses!

Iceygaze: *.*  *sunny corre a nascondere in cassaforte la nuvoletta rosa*  … Icey, mi fai tanta paura! °.°  Aspetta un attimo, contrattiamo… e se ti costruissi una bella nuvoletta azzurra tutta per te e me ne prendessi cura personalmente? Prometto di darle da mangiare gli ossicini di Frank Famble! ^________^  Bacissimi nuvolosi!

Strekon: amicissimo, ciao! Grassie mille e duecento per i complimenti! ^_____-  La tua Julie se l’è scelto proprio con la lanterna il suo metallaro… ^^  Wow, sei l’unico che finora ha mostrato un po’ di pietà per Steacy! *_____*  *cough*anchegliassassinihannouncuore*cough* ^^  E Alex… enigmatico, eh? Oh, lo so bene… diciamo pure che il signorino Malfoy deve un po’ fare ordine nella sua vita e nelle sue priorità… e poi vedremo come vuole mostrarsi agli altri. ^_____-  Bacissimi!

vale: farò il possibile, ma non prometto miracoli! *.*

Vale86: tesoro! Innanzitutto un bacio schioccoso alla manina santa che usa la matita! ^_____^  Mannaggia questa posta, hanno perso il pacco postale con Alex dentro… ^_____-  Ebbene, amicissima disegnante, gli eroi della “vecchia” guardia li vedrai affiatatissimi più che mai, perché per loro è appena cominciata un’era nuova che nemmeno si aspettavano di dover vivere… e si dovranno rimboccare le maniche per… beh, diciamo che dal prossimo chap avrai un’idea vaga di quello che sto dicendo! ^_____-  Eh si, Jack ha la stessa sensibilità del papà… un cucchiaino! ^_____-  Aspetta che ti prendo Steacy per prenderla a pedate… ^^ Smack smack smackkoso!

Phoebe80: che onore, tesoro, quante recensioni! *_____*  Quanto ti invidio per la tesi… niente più studio! O_____o Eh eh, hai fatto un’interessante osservazione… Ron se la ride tanto quando vede Harry che va in bestia per Chad… e quando toccherà a lui conoscere il ragazzo della sua piccolina? ^_________^  Mi sento di tranquillizzarti… tutte le tue domande avranno una risposta, anche se a differenza degli altri episodi questo si preannuncia molto più misterioso… e Ron e Hermione ne avranno di momenti di love, credimi, al momento opportuno ne avranno eccome! ^___- Quanto a Jack… ecco, lui è il classico ragazzo che è contento di giocare con la vita… ma non si può giocare per sempre, prima o poi avviene qualcosa che ti fa cambiare… *.*  Bacissimissimi e in bocca al lupo per la tesi!

Vale: amore! Dea della penna… pardon, tastiera! ^______^  Si, love, Jack è decisamente cieco in fatto di sentimenti… sai che ti dico, dovrebbe crescere un po’, sotto questo aspetto è piuttosto immaturo… tu che dici, ne avrà di motivi per crescere durante FMI? ^____-  Mi hai fatto sbellicare dalle risate per il crampo alle mani di Frank! XD Simon non ti preoccupare che non te lo perderai, in questa storia è fondamentale per più di un motivo… Ebbene si, Alex è moooooolto sicuro di sé, Katie a quanto pare no… da che mondo è mondo gli opposti si attraggono, ma bisogna vedere che miscela ne esce… e complimentissimi, amicissima mia, sei stata la prima ad indovinare che la partita di Dan era l’obbiettivo di quel pazzo invasato di Stephen McNair! ^_________^ Ti voglio benissimissimissimo!! P.S.: …e se volessi aggiornare, qui c’è qualcuno che farebbe i salti di gioia… ^_____-

Lizzie: piccola, mi sono persa la Lizzie sotto un mare di clinex! *_____*  Eh eh… soddisferò la tua voglia di vedere la reazione di Ron al ragazzo di Katie, parola di scout! ^_____-  Per quel benedetto Jack, mi sa… diciamo che ti consiglio di continuare a seguirlo, quel ragazzone che in fatto di sentimenti tende a perdersi in un bicchiere d’acqua! ^____-  Tesoro, i complimenti fanno sempre piacere… non mi stancheranno mai, mi renderanno solo felice! Un bacione grande!

Pyros Ikari: grazie! I Malfoy non sono gente proprio simpatica, lo so… ma siccome il mondo è fatto anche di cattivi oltre che di buoni, direi che sono abbastanza utili. ^___-

Hiromi91: chissà se hai invitato la tua amica anche oggi! ^___- Accidenti, non ti è arrivata la mia risposta? Guarda, ti dico in breve che mi è piaciuto molto, molto carino e fantasioso quel finale, e bellissime le canzoni! Adesso bisogna vedere se davvero le cose andranno così… *.* Un bacio forte!

Cloudy: bravissima, tesorino, era proprio Dan il pettirosso di cui parlavano quei due invasati cattivoni! *.*  Eccolo qua Chad! Credimi, te lo ritroverai sempre fra i piedi, questo simpaticissimo metallaro dal cuore d’oro! E il figone stavolta ha fatto ancora di più il principe azzurro, ahi ahi… ^_______-  Tranquilla, adoro sia le tue che le recensioni di Daisy! Un bacione grandissimo!

Carol87: anch’io! ^_____^  Aspetta un attimo… *sunny strappa l’arma di mano a Jack* …ooh, ecco… dunque, certo che ti rispondo, tesoro! Allora, Amelia è alta ma non troppo (arriva più o meno al collo di Jack), molto magrolina di fisico (molta della sua insicurezza viene dal fatto che, a differenza delle bellone che frequenta il suo migliore amico, lei ha un bel sederino ma piccolo, e non è provvista di troppe curve), ha i capelli castani corti fino alle spalle e gli occhi color cioccolato… scuri scuri! E si, a differenza della maggioranza dei giovanotti e signorine della storia, Amelia è ancora beatamente vergine e si sente bene così com’è. Beh, sarei pronta a scommettere che per qualcuno farebbe volentieri uno strappo alla regola… ^____-  Bacissimissimi!

Avana Kedavra: grazie, tesorino! ^_____- E in tuo onore, in questo chap mocciosetti e vecchiacci al gran completo! ^_________- Baci baci baci!

Luna Malfoy: mi hai fatto troppo ridere… se non sto attenta pure va a finire che al posto di Steacy scrivo Barbie! XD  E hai proprio ragione… Miss Weasley in miniatura ce la stiamo decisamente giocando qua! Eh beh, il fascino dei Malfoy è indiscutibile… ^______- Perdona il ritardo, tesoro, colpa di quella scuolaccia schifosa di… ahem! ^_____^  Bacetti bacioni!

Saturnia: *sunny prende una pinzetta, si siede vicino alla sua amica e le sfila via tutte quelle spinacce cattive* ^___^  Vediamo un po’ cpsa posso dirti… mh, di sicuro non hai sbagliato quando hai parlato di trovare un antistress per la piccola Amelia… ^____-  Jack mi sa che ha un unico neurone in stile particella di sodio… magari lo fa funzionare, mai perdere la speranza! ^___- Simon eccolo qua, per Frank aspettati di ricevere direttamente a casa un paio di cesoie da giardino con tanto di fiocco rosso (omaggio della sunny) per fare ZAC là sotto, Quinn è tutta un numero, Katie è bella perché a volte è un po’ fuori dalla norma, e Alex… ohi ohi, il ragazzo è ben messo, mi rendo conto che odiarlo deve essere difficile… ^___^  E per quando è nato e in che circostanze, sarà lui stesso ad illuminarti d’immenso al momento giusto. Sai com’è, molto arrogantello il ragazzo… ^______^ Kissottissimi e dasvidania!

Daisy: tranquilla per le recensioni, tesoro! Uhm… Sirius e Remus dovrebbero essere… un po’ tanto vecchietti a questo punto! Non ce la faccio a descriverli col bastone e la dentiera! #________#  Poooovera piccola, ti ho sconvolto la vita amorosa! ^_________^  Succede, tesoro, poi ti farò seguire il programma di disintossicamento che facciamo anche noi altre… ^___-  Pensa un po’ che matte risate devi esserti fatta stavolta, quando quella peste di Alex si crogiolava… Katie è troppo fiduciosa, questo è il suo grande problema. Crede troppo nel bene, lo vede in tutti… *.*  Bacissimi grandi!

Eli: amore mio! Mi sono divertita tanto tanto in chat con te, aspetta che mi libero da questi compitacci e poi… yuhuuu! ^_____-  Sai che ce lo vedo Jack a spaccarsi la faccia davanti a uno specchio? *____*  La piccola Amelia ha avuto la sua consolazione stavolta, però… la vita è un’altalena! Quanto a Katie… esattamente, love, Katie è cresciuta piena d’amore e di serenità, per di più ha quelle strane capacità che influiscono sul suo carattere, e il mix ne fa venire fuori una ragazzina felice che vede il bene in tutti e ha fiducia che basti poco perché il mondo possa diventare un posto migliore… ma è moooolto vulnerabile, credi a me… sembra più sicura di quanto non sia in realtà (tieni conto di quale compagnia di fratelli e cugini l’ha circondata…^^) e soprattutto è ingenua all’ennesima potenza… e questo potrebbe essere molto, molto pericoloso… *.*  Quanto a Frank Famble, lo schifosone… *sunny lo afferra per la manica della maglietta e lo scaraventa giù dal balcone* …oh, decisamente meglio così! ^_______-  Ti voglio benissimissimissimo!!!

Alewen: hai detto proprio bene, Jack deve crescere un po’ e solo allora potrà accorgersi di quello che prova Amelia… altrimenti, spostato com’è pure combina qualche guaio! ^____- Bacioni!

Ale: amicissima ominima, ciao! Sono felicissima di averti coinvolto così tanto! E si, ce ne sono di gatte da pelare, e anche Alex avrà la sua, malgrado tutta quell’aria da macho… ^_____- Ron & co. saranno in forma più che mai, perché… *x* ops, non te lo posso ancora dire! Un baciotto grande!

Lady Numb: eh eh… si, tesoro, Jack è un gran bel figliolo… ma fa funzionare il cervellino solo a metà! Il fatto è che si pensa sempre che le cose siano scontate… -_____-  Il cosino morbido non sarebbe mai capace di saltare addosso al suo amico, è troppo timida… oddio, mai dire mai, però… ^____-  Ordinerò il monumento per Ron in settimana, tesorino, così potrai metterlo dove vorrai! ^____-  Ah ah ah!! Mi piace troppo immaginare la scena… con la mia amica che fa ingoiare i fiori a quel testone biondo di Alex! ^________^  Sei fortissima! Un bacio graaaaaaaaande!

Lilychang: grazie mille, sei molto gentile! Un bacio! ^___^

Fabry: …mi sa che la Steacy è sempre più in pericolo, se la prendi la metti in lavatrice! ^_____^  Però vedi, ogni tanto il tifo un po’ effetto fa… ^___- Baci baci baci schioccosi!

Blacky: …sai che si fa? Ti organizzo un bell’harem con tutti e sette imaschioni in questione tutto per te! ^________^  Certo, questo vuol dire cercare una sistemazione alle signore per qualche ora… *_____*  Un bacio grandissimo… e uno da ciascuno dei tuoi boys! ^_________-

ChantalReady: Rosy, tesoro! Ricevuta la mail? Corri a postare, amicissima, o te li ritrovi sotto casa i fan assatanati! Io per prima! Sempre se riescono a schiodarmi dal set dove mi trovo al momento, è chiaro… ^_____-  Eeeh, povera Amelia si… forse si renderà conto che deve prendere in mano la situazione, perché così non si può più andare oltre… *.*  Un bacio enorme gigante, ti voglio tanto bene!

Giuggy: amooore diciassettenne, ormai il momento si avvicina… sento già profumo di fanny!!! Ne hai fatte un centinaio, che per meno vengo lì e ti incateno alla sedia finchè non hai raggiunto la cifra? ^______^  Non temere per la piccola patatonzola… te lo ricordi quel piccolo segretuccio che ti ho spifferato? @_____@  … ci vuole ancora un bel po’ di tempo, però… ^______- Ti voglio benissimo, torna presto fra noi!

Lulu: ma grassie mille, tesoro! Spero che anche questo chap ti sia piaciuto… i tuoi macho men (il figone e quello col prosciutto sugli occhi…^^) hanno fatto la loro apparizione… e la piccola Amy è stata un po’ più felice! Magari hai ragione tu… Susy l’idea dello svago gliel’ha data… adesso deve elaborare un po’ il concetto, pensarci su e decidere se le conviene… *.*  Per quanto riguarda Alex… *sunny fa scivolare distrattamente nella tasca del ragazzo in questione il numero di telefono della lulu* Bacissimissimi!

Dorothea: sei scusatissima, tesoro! E crepi il lupo! ^____^  Grazie mille per i complimenti, mi mettono sempre di buonumore! Un bacio forte forte forte!

Kaho-chan: benvenuta fra i recensitori, allora, è un onore! E mi fa piacere sentire che non sei rimasta delusa! Un bacione grande, e grazie! ^_____^

Lilyciuffetty: grazie tesoro! ^____^  Uhm, mi hai fatto venire un dubbio… ho sempre pensato che Ginny avesse gli occhi scuri (non ricordo dove l’ho letto…) ma per distrazione potrei aver detto il contrario in qualche altra fic… se è così, me lo segnali, per favore? Procedo subito alla correzione! Un bacetto forte!

Maga Magò: hola amicona! ^____^  Eh eh, Flambè lo odiano un po’ tutti… sai che ki piace un sacco chiamarlo così? ^_____- Quanto a Katie, decisamente beata lei… la natura è parte integrante dei suoi poteri speciali, ma tutto questo lei lo sa in parte… seguila, insieme a lei capirai bene che potenzialità ha veramente! ^____^ Bacissimi!

Oryenh: sei perdonatissima, tesoro! E ti chiedo perdono anch’io se non ho ancora letto la tua storia, ma purtroppo con questo schifo di scuola che mi tartassa quel po’ di tempo libero che ho avuto l’ho usato per scrivere questo chap! Appena finisco col super test, contaci che la leggerò! ^_____^  Ti adoro anch’io, e ti confermo un’ottima intuizione… vediamo se sarà valida anche stavolta, ma è cmq un’ottima intuizione! ^____-

Ginny: brava cucciolotta giallorossa, hai indovinato! Il titolo di questo chap è dedicato a uno dei miei film preferiti in assoluto, Il Gladiatore! *sunny si getta in ginocchio e bacia i piedi a Ridley Scott*  Rooooomaaaa…. ^______-  Guarda, visto che anche tu odi il greco hai vinto un premio speciale… una settimana in vacanza alle Hawaii con quel gran bel figliolo di Jack Weasley! ^_____-  Bacetti col gonnellino! ^___^

Alexys: maystrooooo!!!! *________*  Bentornato! Sai che è stata una sorpresa anche per me scrivere questa parte della storia? Chiamala ispirazione improvvisa! ^____^  Posso rassicurarti, la storia è già tutta completa nel mio cervelluzzo schizzato e folle… so già come andrà a finire, chi ci rimetterà la pelle, chi no… e dovrebbe venire bella lunghetta, direi… qualcosina meno di trenta chaps, ad occhio e croce. Se mi interessa lo spagnolo??? Amigo, la tua allieva sta sempre qui! Hasta luego e besitos! ^______-

Cerlyn: grazie cara! Anche a me quella scena piace molto! Un bacio forte! ^____^

Judie: love! Scusami infinitamente con la Sery, ho dovuto sospendere quasi tutte le attività di tempo libero per questo super test di storia del 28, e nei ritagli di tempo ho cercato di aggiornare… così non ho più potuto leggere la sua storia! ç____ç  Prometto che mi farò perdonare! Quanto a quella povera pollastrella tenera di Katie, che sta proprio rosolando alla grande… speriamo in una redenzione di Alex, Mr Odioso e Bellissimo… si accettano scommesse! ^____^ Bacissimissimi… e aggiorna presto quel capolavoro che stai scrivendo!

Giulietta89: anch’io sono ansiosa di dedicarmi a Jack e Amelia! ^____^  E ti assicuro che vedrai la reazione di Ron ad Alex, prima o poi lo vedrai… ^_____- Un bacione!

Sibillara: viva l’onestà, amica, è vero… Alex è decisamente un tipo sexy! ^_____-  Ah, quante altre volte li vedrai così arrabbiati Harry e Ron… *.*  Un bacio forte, e grazie!

Vega: amorino, come ti capisco! Noi per il 28 abbiamo questa prova di storia… sui programmi di tutto il tirennio! ç____ç  Cara, cara ragazza… l’unica a cui ha fatto un po’ di tenerezza Jack, che è stato meritatamente maltrattato… ma io dico che avrà modo di riscattarsi… ^_____-  E come sempre ci azzecchi, amicissima: Alex è un furbastro spaventoso, si diverte a far credere cose che poi non fa… o a non far credere cose che poi fa! …che scioglilingua! ^_____^ Ti voglio benissimo, love! E farò in modo di spedirti Frank per pacco postale, così me lo rimandi a rate… ^_____-

Lilith: ma benvenutissima! ^___^  Ti ringrazio moltissimo, spero di continuare a tenerti appiccicata allo schermo! Un bacione!

 

 

ma quanto adoro questi elenconi di ringraziamenti! Ho recentemente menzionato che vi adoro? *________*  E prima di lasciarvi, un paio di notizie al volo: innanzitutto grazie a Eli per avermelo ricordato, i Visi Noti di FMI sono nel Sottoscala come al solito. E poi, un consiglio sentito: correte a leggere l’ultima grandissima intervista che ha scritto Kim, i cui protagonisti sono niente meno che… Miss Katie Weasley e Mr Alexander Malfoy in persona! ^______-  Ci si vede la prossima volta (speriamo prima!) con “Tutto sta cambiando”. Besitos a tutti! ^3^

 

Sunny

 

P.S.: cliccare sulla scritta blu qua sotto è uno sport che le dita amano molto, lo sapevate? ^______-

 

 

  
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