Dolori dal passato.

di misslittlesun95
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Dolori dal passato


Prologo


Litigavano ormai da un quarto d'ora abbondante sotto gli occhi di Marianna ed Annalisa, le figlie gemelle di otto anni.
- Devi smetterla di sperperare il tuo denaro in borse, scarpe e cazzate, Daniela!-
- L'hai detto tu, Edoardo, sono i miei soldi e posso farci quello che voglio. Dopotutto c'è un motivo per cui abbiamo scelto la separazione dei beni, no?-
- Sì, ma non funziona così, perché se tutto quello che guadagni finisce in stronzate alla lunga sarò io a doverti mantenere!-
La donna non lo ascoltava neanche, si muoveva lungo il corridoio cercando di riempire la sua borsetta.
- Che fai? Scappi dalle discussioni? È così che intendi crescere le tue figlie?-
Lei si fermò e lo guardò negli occhi.
- Non sto scappando,se vorrai potremo riprendere questa sera la discussione sulle tue assurde paranoie, ma adesso io, che delle mie figlie mi occupo, devo portare Marianna dall'oculista.
Si girò verso le gemelle e allungò la mano a quella con gli occhiali sorridendole.
- Vieni, Mari, dobbiamo andare.-
La bambina che stava per uscire si alzò, salutò il padre e raggiunse la madre, mentre quella che sarebbe rimasta a casa fece l'opposto.
Daniela ed Edoardo si scambiarono un'occhiata che poteva somigliare ad un ciao, poi lei e la figlia uscirono di casa.
Fuori diluviava, erano due giorni che Parma pareva voler diventare Venezia per quanto pioveva.
La famiglia Rocchi viveva in una zona residenziale della città, fatta di villette a schiera all'Americana con il garage che dava sul cortile davanti alla porta principale, e il Capitano, che amava da morire la sua famiglia anche dopo litigi come quello appena avvenuto, rimase alla finestra a guarda l'auto della moglie partire.
- Papà mi fai la merenda?- Gli chiese dopo poco Annalisa tirandolo per la manica della camicia di ordinanza.
- Sì, tesoro, andiamo.-
Non fecero in tempo ad arrivare in cucina che da fuori sentirono un botto e delle urla.
Padre e figlia corsero in strada, cercando tra la nebbia e il temporale l'origine di tutto quel trambusto.
Lo videro poco lontano da casa loro, al fondo della strada, là dove questa si incrociava con una via molto più grande.
Lì una macchina si trovava praticamente accartocciata contro la fiancata bianca di un camion.
Edoardo Rocchi riconobbe subito l'automobile della moglie, e cominciò a correre piangendo e tenendo stretta la mano della piccola Annalisa.
La bambina non comprese subito quello che stava accadendo, e mentre seguiva il padre sotto la pioggia notò solo una cosa; una figura magra vestita di scuro che, con la schiena appoggiata ad un muro ed un cappuccio in testa, fumava tranquilla.
Sembrava l'unico non scosso da ciò che era appena successo.

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Buonsalve a tutti.

Dunque, mi prendo un momento di pausa dallo studio per la terza prova di maturità e posto questo prologo.
Si tratta di una storia che mi venne in mente tantissimi anni fa, forse ancora non facevo le superiori, e che adesso, dopo essersi definita per bene nella mia mente, voglio provare a buttare giù.
Sì, ovviamente c'è del dramma, ma posso assicurare che quello iniziale è poco rispetto a ciò che scopriremo alla fine... Muahahahaha!
Scherzi a parte, la storia si può posizionare tra la terza e la quarta stagione, più quarta che terza in quanto abbiamo già Ghiro tra i protagonisti ma non Michela Riva (scusate ma non la sopportavo V_V)
Dovrebbero essere una decina di capitoli più prologo ed epilogo, e si sviluppa sotto forma di episodio, dunque non avremo modo di vedere innamoramenti o altro (sorry :3)
Spero comunque che vi piaccia, perché se così fosse in futuro potrei provare a mettere su carta altre storie inventate da bambina/ragazzina su Venturi e i suoi.
Niente, io per ora vi abbraccio forte e a presto :)





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