Segreti, bugie, urla, pensieri tristi, risate, follie al tempo dei Malandrini di sihu (/viewuser.php?uid=41975)
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CAPITOLO
34
PAROLE
CONFUSE, BACI, PALLE DI NEVE E DISCORSI SPIATI
Era pomeriggio
inoltrato, ormai erano passate molte ore dal pranzo e da quando i
ragazzi erano andati al villaggio.
Soli nella stanza dei
ragazzi Ginny ed Harry avevano passato delle ore fantastiche insieme,
era come se non si fossero mai separati. D’improvviso la
paura, l’orrore e la solitudine di quei mesi era sparito.
Ginny ad occhi chiusi realizzò che felicità erano
momenti come quello, ma poi qualcosa improvvisamente era cambiato.
Harry era diventato improvvisamente silenzioso, guardava di fronte a
sé ma si vedere lontano un miglio che la sua mente era
altrove. Erano sdraiati sullo stesso letto ma Ginny percepiva che non
erano mai stati così lontani. Quel distacco la
spaventò.
“Vorrei
sapere leggere nel pensiero come Piton.. Almeno saprei a che
pensi.”
Disse Ginny
all’improvviso, riuscendo a destare Harry dai suoi pensieri.
“Nulla,
davvero. Ti amo e sei la cosa più importante della mia
vita.”
La
rassicurò lui, stringendola stretta a sé. Ginny
era davvero tutto per lui, non riusciva a pensare a un mondo senza lei.
“Lo so, per
questo mi preoccupo per te. Voglio solo capire.”
Ribatté
Ginny preoccupata. Voleva capire quello che stava passando nella mente
del suo ragazzo. Stava soffrendo e lei non poteva sopportare di
lasciarlo solo in un momento simile. Voleva condividere quello che lo
stava facendo soffrire con lui, essergli vicina e dimostrargli
così il suo amore.
“Che
c’è da capire?”
Chiese Harry confuso,
cercando di non guardare Ginny negli occhi. Si rendeva conto che Ginny
era davvero preoccupata per lui, e non voleva. La sua Ginny aveva
sofferto troppo nella sua vita, doveva solo pensare a ridere e a
divertirsi ora e non dover pensare anche a lui. Non voleva dividere il
peso che aveva sulla coscienza con lei. Una parte di lui diceva che era
giusto, che non doveva fare preoccupare Ginny. Un’altra parte
però gli rispondeva che amare è condividere
tutto, anche i momenti neri.
“Perché
il mio ragazzo dopo avere passato delle ore stupende con me si deprime
e fissa il nulla. Ti sembra normale?”
Fece notare Ginny
costringendolo a guardarla negli occhi. In quegli occhi Harry vide
determinazione e paura. Davanti a quegli occhi non poteva fuggire,
doveva dare loro una spiegazione.
“Non direi.
Ma nemmeno la mia spiegazione lo è.”
Rispose Harry,
cercando dentro di sé le parole più giuste per
dare voce a ciò che lo tormentava nel profondo della sua
anima.
“Sono tutta
orecchi.”
Disse Ginny sedendosi
sulla pancia di Harry, ancora sdraiato sul letto. Voleva che fosse lui
a parlare e aveva intenzione di rispettare i suoi tempi. Dopo qualche
attimo di silenzio che a Ginny parve lunghissimo Harry parlò.
“Oggi
pomeriggio ho realizzato quanto ti amo e quanto mi sei mancata. Tu sei
tutto il mio mondo, con te sono felice ma ho anche tanta paura di
perderti. Non lo sopporterei, sai?”
Iniziò
Harry, accarezzando la braccia nude di Ginny.
“Perché
dovrebbe succedere?”
Chiese Ginny
teneramente. Nulla l’avrebbe separata da Harry, non ora che
si erano ritrovati. Erano stati divisi e messi alla prova per troppo,
ora si meritavano una vita felice e insieme. Nessun altro ragazzo
avrebbe potuto portarla via da lui.
“Perché
questo non è un mondo sicuro. L’ha fuori il
più pericoloso criminale di tutti i tempi non è
ancora stato fermato. Siamo tutti in pericolo.”
Spiegò lui
lasciando Ginny di stucco. Harry sospirò e di nuovo
calò il silenzio nella stanza. All’inizio non ci
aveva badato troppo, ma quel pomeriggio aveva realizzato quanto amava
Ginny e quanto anche loro fossero in pericolo. Il mondo in cui si
trovavano era in guerra. Harry sapeva bene cosa voleva dire,
significava attentati, paura, morti, attacchi.
“Non
è da te fare ragionamenti del genere, non vuoi
combattere?”
Mormorò
Ginny dopo un po’ rompendo il silenzio. Le parole di Harry
l’avevano lasciata di stucco, non era da lui. In passato
Harry era sempre stato pronto a combattere, non c’era mai
stato spazio per paure del genere in lui. Forse però
nell’ultimo anno aveva visto troppo e ora desiderava solo un
po’ di pace.
“Il punto
è che lo abbiamo già fatto, e abbiamo perso ogni
cosa. E se qui non andasse diversamente? Non voglio
perderti..”
Ribatté
lui con gli occhi velati di lacrime. I suoi genitori, Remus, Sirius,
gli amici, Hagrid, nel suo mondo gli era stato portato via tutto. Che
ne sarebbe stato di lui se la storia si sarebbe ripetuta? Se questa
volta gli avessero portato via anche lei?
“Non
capisco dove vuoi arrivare.”
Ammise Ginny confusa.
Capiva le paure di Harry, in un certo senso erano le stesse che aveva
sempre avuto lei. Nell’anno passato la domanda -e se lui
muore?- gli era rimbombata in mente tante volte. Quello che Ginny non
capiva però era come lui volesse affrontare quelle paure,
quali fossero le sue intenzione. Ginny era anche sicura che ci fosse
altro, che quella paura non fosse l’unica cosa ad averlo
mandato in crisi.
“Sto
pensando che forse Ron non aveva tutti i torti a volere tornare nel
nostro tempo.”
Dichiarò
Harry alla fine. Gli era costato dire quelle parole, qualche anno fa
non le avrebbe mai dette. Solo l’anno prima avrebbe deciso di
provare a combattere ancora ma questa volta era diverso. Da una parte
c’era un mondo distrutto in cui si erano salvati solo loro ma
in cui Ginny c’era e c’era la sicurezza che il male
fosse stato sconfitto, anche se a caro prezzo. Dall’altra
parte c’era l’insicurezza. Certo, se tutto fosse
andato al meglio avrebbero potuto vivere con le persone che gli erano
state tolte ma c’era anche la possibilità che
tutto andasse male, la possibilità di perdere lei.
“Ma Harry,
li abbiamo perso tutto! Qui abbiamo ancora una possibilità,
abbiamo speranza!”
Urlò Ginny
sconvolta, cercando di fare ragionare Harry.
“Qui nulla
ci appartiene davvero. Viviamo dicendo bugie alle persone che abbiamo
intorno.“
Rispose Harry
tristemente.
“Ma qui
abbiamo le nostre famiglie, i nostri amici..”
Iniziò
Ginny ma fu subito interrotta da Harry.
“È
solo illusione. Non sono i miei veri genitori e la stessa cosa vale per
i tuoi. Non è giusto nemmeno per loro. Mi sento
un’egoista a mentirgli così. Mio padre mi crede il
suo gemello che era morto tempo fa, ti rendi conto?”
Ribatté
Harry chiudendo gli occhi e nascondendo il volto tra le mani. Ginny
realizzò che quella era la seconda ragione che lo faceva
stare così male.
“È
necessario nascondergli chi siamo.”
Disse teneramente
lei, capiva quanto fosse difficile per lui. Per loro si trattava solo
di non raccontare il proprio passato ma per Harry era diverso. Aveva
dovuto dire di essere un’altra persona, cambiare il suo
aspetto e aveva ingannato le persone a cui teneva di più in
assoluto. Doveva essere terribile per lui sopportare tutto questo.
“Perché?
Per poter passare del tempo con loro? Sono un grandissimo egoista, solo
che non riesco ad andarmene da loro.”
Disse Harry tra le
lacrime che ormai scendevano copiose. Non riusciva a fermarle ma non
gli importava. All’inizio aveva accettato a quella recita, a
mentire ai suoi genitori perché pensava sarebbe stato per
poco. Qualche mese e poi di nuovo nel loro mondo, poi tutto era
cambiato. Come poteva pensare di rimanere in quel mondo e vivere tutta
una vita mentendo e senza poter dire ai suoi genitori di essere loro
figlio?
“Non sei
egoista, sei solo confuso.”
Lo consolò
Ginny stringendolo forte a sé. Harry riusciva a sentire in
cuore della ragazza e questo in qualche modo lo calmò.
“Forse
è come dici tu..”
Mormorò
Harry lasciandosi andare tra le braccia di Ginny.
“Hai
bisogno di dormire un po’ e non pensare a nulla. Per essere
felice mi basti tu, non importa in che mondo. È una
decisione difficile, riflettici bene. Io poi rispetterò la
tua decisione.”
Disse Ginny,
baciandolo dolcemente. Si sentiva terribilmente inutile, avrebbe voluto
fare molto di più per lui ma non sapeva come. Sperava che
tutto fosse andato a posto anche se sembrava così
complicato.
***
[nel parco del
castello]
Nel parco del
castello i tre malandrini e Lily si rincorrevano da ore colpendosi a
vicenda con le palle di neve. Remus era quello che aveva avuto la
peggio ed era completamente zuppo. Dal canto suo Sirius non se la
passava meglio, pattinando sul lago ghiacciato aveva finito col caderci
dentro ed era mezzo congelato. Improvvisamente James prese Lily per un
braccio e la trascinò dietro un cespuglio.
“James, che
fai?”
Chiese Lily sorpresa
e allo stesso tempo leggermente preoccupata. Il ghigno di James non
presagiva niente di buono e lei lo sapeva bene.
“Fa piano,
sennò ci vedono!”
Rispose il ragazzo,
strisciando piano verso la foresta.
“Ma che
vuoi fare? Non ti do una mano a fare degli scherzi a Remus.”
Dichiarò
la rossa con le braccia sui fianchi.
“Scherzi?
Mi deludi, io volevo solo passare del tempo con la mia
principessa.“
Rispose James
mettendo il broncio e facendo finta di essersela presa.
“Wow James,
sei una sorpresa continua. Dove mi porti?”
Chiese Lily curiosa,
dando a James un bacio per farsi perdonare.
“Ti va di
vedere gli unicorni?”
Chiese James in
risposta, lasciando Lily senza fiato.
“Gli
unicorni?Dici davvero? Ti prego dimmi che non è uno
scherzo!”
Rispose lei
eccitatissima all’idea di vedere quelle creature mitiche.
Aveva visto molte illustrazioni e aveva letto molto su di loro ma non
li aveva mai incontrati. Erano rari e non sapeva che alcuni di loro
vivessero nel parco del castello.
“Sono
serissimo!”
Rispose James
sorridendo, indicandole la foresta proibita. Sapeva bene che gli
unicorni erano lì, glielo aveva detto Hagrid. Aveva anche
detto che gli unicorni preferiscono le ragazze e che quindi avrebbe
dovuto prestare attenzione.
“Ma gli
altri?”
Chiese Lily indicando
Sirius e Remus che stavano giocando ancora. Non si erano resi conto
della loro sparizione.
“Abbiamo
giocato abbastanza a palle di neve, no?”
Fece notare James con
un fantastico sorriso dei suoi. Come risposta Lily lo baciò
con passione e i due ragazzi si misero in cammino, mano nella mano
verso la foresta proibita.
“Secondo te
che fine hanno fatto?”
Chiese Sirius,
interrompendo la sua lotta personale con Remus per guardarsi in giro
alla ricerca di Lily e James.
“Lily e
James dici? Saranno andati a rintanarsi in qualche angolo della
foresta..”
Ipotizzò
Remus alzando le spalle e riprendendo a preparare un nuovo attacco
contro Sirius.
“L’amore
ha colpito anche Ramoso.”
Dichiarò
Sirius sogghignando. Era felice per il suo amico ma non poteva fare a
meno che pensare ai discorsi di qualche anno prima su quanto fosse
stupido innamorarsi. Anche a lui sarebbe piaciuto innamorarsi ed essere
ricambiato, dare tutto se stesso a una donna e invecchiarci insieme.
“Lo
preferivi prima quando si disperava per Lily?”
Chiese Remus ironico
all’amico.
“Decisamente
no! Ron ed Hermione?“
Mormorò
Sirius grattandosi perplesso la testa. Erano spariti proprio tutti quel
pomeriggio, e non era nemmeno San Valentino.
“Ma allora
sei di coccio! Possibile che tu non abbia capito che Ron è
innamorato perso? Sei un caso disperato!”
Concluse Remus
scuotendo la testa rassegnato.
“Come ti
permetti. Devo ricordarti che sono un play boy e che me ne intendo
molto più di te di queste cose?”
Chiese Sirius in
risposta, facendo l’offeso.
“Se, prendi
questo.”
Rispose Remus,
centrandolo il pieno viso con una grossa palla di neve.
“Brutto
lupaccio che colpisce a tradimento.”
Urlò
Sirius mettendosi all’opera per creare munizioni con cui
rispondere all’offensiva nemica.
“Corri
cagnolino, corri.”
Lo prese in giro
Remus, scappando a qualche metro ed evitando di farsi colpire da un
paio di palle di neve.
“Se lo
prendo..”
***
[seduti davanti a una
burrobirra]
Hermione e Ron erano
seduti uno di fronte all’altra da un po’ ormai ma
nessuno aveva trovato il coraggio di dire qualcosa per spezzare quel
silenzio. L’intimità di poco prima quando si erano
scambiati quel bacio era sfociata in un momento di insicurezza. Nessuno
dei due sapeva bene cosa fare.
“Allora.”
Iniziò
Hermione, chiedendosi mentalmente perché nessuno avesse mai
scritto un manuale dettagliato su cosa fare dopo che il ragazzo che ami
ti bacia.
“Allora,
siamo qui.”
Rispose Ron nervoso,
tormentandosi le mani e guardando fisso una piccola crepa nella parete
di fronte a lui. Hermione era seduta di fronte a lui, non era mai stata
così bella. Tutto il coraggio di poco prima era come svanito
ed ora solo il pensiero di fare qualcosa di sbagliato e perderla lo
terrorizzava.
“È
terribile.”
Sbottò
Hermione. La situazione era semplicemente assurda, sembravano due
perfetti idioti. Ron l’aveva baciata quindi voleva dire che
anche lui era interessato a lei. Almeno, Hermione sperava fosse stato
così. Ma perché ora non diceva niente?
“Cosa?“
Chiese Ron senza
capire, o forse preferendo fare finta di non capire. Il cervello era
andato in tilt e non riusciva ad elaborare nulla di concreto e sensato.
“Questo!
È così strano. Non riusciamo a dire
niente.”
Rispose Hermione
irritata. Si sentiva una stupida. Una parte di lei avrebbe dato
volentieri fuoco a qualcosa oppure l’avrebbe fatta esplodere.
Tutto pur di sbloccare la situazione e provocare una reazione. Di nuovo
cadde il silenzio, Hermione per qualche secondo penso che sarebbe
impazzita poi Ron parlò.
“Ho paura
di dire qualcosa di stupido e rovinare tutto come mio solito. Oppure di
non dire nulla e rovinare tutto lo stesso. Magari però ho
già rovinato tutto andandomene..”
Mormorò
Ron piano, guardando Hermione negli occhi. Nei suoi occhi la ragazza ci
vide molte cose e capì che quelli erano gli occhi
dell’uomo che amava. Non importava cosa diceva la sua voce
perché i suoi occhi le avevano già detto
abbastanza. La sua sincerità era stata assoluta e
disarmante, quelle parole valevano più di qualsiasi altra
cosa al mondo.
“Ti ho
già perdonato per quello.”
Rispose Hermione,
senza staccare lo sguardo da Ron. Voleva dire tante cose ma anche lei
non riusciva a parlare. Voleva saltargli in braccio e appoggiare le sue
labbra sulle sue per poi rimanere così per ore ma non
riusciva a muovere nemmeno un muscolo. Era come paralizzata.
“Davvero?”
Chiese Ron stupito.
Sapeva di essersi comportato da perfetto imbecille, anche un verme
sarebbe risultato migliore a confronto con lui e non capiva
perché lei lo aveva perdonato.
“Si.”
Disse semplicemente
Hermione, pensando a quello che era avvenuto negli ultimi giorni. Era
successo tutto così in fretta. Aveva discusso con Ron e
baciato Remus, poi di nuovo discusso con Ron. Lui era andato via,
abbandonando sia lei che Harry. Lei lo aveva odiato, maledetto e aveva
capito di amarlo. Anche Remus se n’era accorto e
l’aveva lasciata libera di seguire il suo cuore. A quello non
si comanda aveva detto il ragazzo. Alla fine Ron era tornato. In quei
momenti davvero aveva creduto che il suo cuore sarebbe esploso e non
avrebbe sopportato tutti quei sentimenti così profondi,
intensi e contrastanti. Rabbia, odio, desiderio di fargli del male ma
anche sollievo e gioia per riaverlo lì insieme a lei.
“Perché?
Voglio dire, sono stato pessimo. L’ultimo degli uomini. Non
meritavo altre possibilità con te.”
Fece notare Ron,
facendo un’analisi spietata del suo comportamento. Hermione
sapeva che aveva ragione, che la logica non avrebbe mai dato
un’altra opportunità a Ron ma il suo cuore non la
pensava così. Il suo cuore era esploso di gioia quando lo
aveva rivisto. Una voce bassa e impertinente le aveva sussurrato -te lo
avevo detto che sarebbe tornato- e lei aveva capito che non poteva non
amarlo. Era lui il suo passato, il suo presente e il suo futuro.
Quell’amore così forte che ti prende e non ti
lascia altra possibilità che abbandonarsi a lui.
“Ma io
volevo dartela lo stesso un’altra possibilità.
Sai, il bacio di prima.. Lo aspettavo da tanto.”
Rispose Hermione,
avvicinandosi al ragazzo e prendendogli la mano. Alla fine era riuscita
ad essere sincera come mai prima. Aveva dato voce a quello che il suo
cuore le sussurrava da tanto.
“Ho provato
a baciarti molte volte ma non ho mai trovato il coraggio.”
Ricordò
Ron, sentendosi un po’ stupido. Aveva sempre creduto che
Hermione fosse troppo per lui, che non avrebbe mai potuto ambire a
tanto.
“Adesso lo
hai fatto.”
Sussurrò
maliziosa la ragazza, sedendosi sulle gambe del rosso.
“Mi
piacerebbe baciarti ancora.”
Mormorò
Ron prima di baciare la sua Hermione. Di nuovo il mondo si
fermò e Ron sentì il suo cuore battere come mai
prima d’ora. Era lei la donna che aspettava, ed ora erano una
cosa sola.
***
[nella sala comune
dei grifondoro]
“Ciao
Ginny, ma Stev?”
Chiese Sirius alla
ragazza che sedeva sola davanti al camino. A poca distanza da lei, su
una poltrona, il piccolo Teddy dormiva beato. Sorrideva e muoveva le
manine nel sonno. Sirius pensò che stesse sognando qualcosa
di bello.
“Non stava
bene. È andato di sopra a dormire un
po’.”
Spiegò
Ginny con un tono di voce piatto. Era stanca, il dolore di Harry
l’aveva distrutta psicologicamente.
“Niente di
grave, no?“
Chiese James
allarmato.
“Penso di
no, è solo stanco. Penso non scenderà a
mangiare.”
Rispose Ginny
lasciando cadere indietro la testa. Sperava che non si fermassero a
lungo, non aveva per niente voglia di parlare. Aveva voglia di stare
sola e non pensare a nulla. Non riusciva a capire quello che era giusto
da fare e quello che invece era sbagliato, era troppo difficile in quel
momento.
“Ciao a
tutti!”
Saluto Ron entrando
nella sala comune tenendo Hermione per la mano. Ginny intuì
che il fratello si era finalmente dichiarato. Era felice per loro ma
non aveva nessuna voglia di dimostrarlo, voleva stare sola.
“Ehy James
guarda quei due. Mano nella mano, felici come pasque, non si sono fatti
vedere tutto il pomeriggio.”
Disse Sirius
all’amico con fare complice. Remus scosse la testa
rassegnato, Sirius alle volte era peggio di una vecchia portinaia.
“Eh si, il
mio radar dice che ha avvistato una nuova coppia.”
Mormorò
James dando una gomitata a Sirius e cercando lo sguardo di Remus per
controllare che stesse bene. L’amico aveva detto che
preferiva che Hermione rimanesse un’amica e che si mettesse
con Ron ma non era sicuro che fosse vero. Alle volte Remus diceva una
cosa ma ne pensava un’altra quando si parlava dei suoi
sentimenti. Remus stava sorridendo, sembrava felice per i due ragazzi.
“E il mio
che Stev non c’è..”
Rispose diplomatica
Hermione, notando solo in quel momento il muso lungo di Ginny. La
ragazza sembrava distrutta, che avessero litigato? Lanciò a
Ron un’occhiata d’intesa e lui annuì con
la testa. Aveva notato anche lui che c’era qualcosa che non
andava.
“Guardala
che cambia discorso, allora è vero.. State
insieme?”
Disse Remus,
prendendo parte alla conversazione insieme agli amici. James e Sirius
tirarono un sospiro di sollievo, il loro amico non ci era rimasto male.
“Ma voi non
ve li fate mai i fatti vostri?”
Esclamò
Ron, un po’ infastidito.
“Me lo
chiedo da una vita anche io.“
Rispose Lily,
prendendo le parti dei due ragazzi e guardando male i malandrini. I
ragazzi capirono al volo e decisero di non sfidare la rabbia della
rossa. Dopo tutto era la migliore del loro anno e James sapeva bene
quanto fossero pericolose le sue maledizioni.
“Ma
Stev?”
Chiese Ron a Ginny.
La ragazza girò la testa e lo guardò con aria
stanca. Sembrava quasi che le pesasse rispondere, dover ripensare a
quello che si erano detti prima.
“È
stanco, è di sopra a dormire. Non viene a cena.”
Spiegò
James prima che Ginny potesse aprire bocca.
“Oh mamma,
ma come sta?”
Chiese Hermione
preoccupata. In pochi secondi nella sua testa si accavallarono molte
motivazioni diverse che spiegavano l’assenza del ragazzo e
l’aria strana di Ginny. Forse si era fatto male davvero, o
magari avevano litigato, oppure era arrabbiato con qualcuno dei
malandrini per qualche strano motivo.
“Vorrei
tanto saperlo anche io..”
Mormorò
Ginny a bassa voce, in modo che solo Hermione e Ron sentirono. I
malandrini si guardarono tra loro straniti dal comportamento di Ginny,
qualcosa non quadrava.
“Andiamo a
cambiarci?”
Chiese James
guardando gli amici e la propria ragazza. Tutti loro stavano tremando
per il freddo.
“Ottima
idea se non vogliamo finire in massa in infermeria.”
Consigliò
Lily, terrorizzata dall’idea di perdersi il primo giorno dopo
le vacanze di natale.
“Ti
preoccupi troppo Lily!”
La canzonò
Sirius, dandole un’affettuosa pacca sulla spalla. Ormai la
considerava a tutti gli effetti una di loro. Il tempo in cui non si
sopportavano, litigavano e lei lo metteva in punizione era finito.
Adesso lei era la ragazza di James, era come una sorella ed era
disposto a dare la sua vita per lei in caso di bisogno esattamente come
avrebbe fatto per James e Remus.
“E voi
troppo poco!”
Rispose Lily salendo
le scale insieme ai malandrini. Sirius stava raccontando a James di
quello che era successo dopo che lui e Lily erano spariti e James lo
ascoltava interessato.
“Allora,
che è successo?“
Chiese Ron curioso
non appena il gruppo si fu allontanato abbastanza.
“Sta
davvero male?”
Si
preoccupò Hermione, sedendosi vicino all’amica.
Ginny sospirò. Forse Harry aveva ragione, era vita dover
sempre parlare di nascosto aspettando che i loro amici avessero
svoltato l’angolo?
“È
confuso e si sente egoista.”
Spiegò
Ginny dopo qualche istante di silenzio. Fissava intensamente il fuoco
che bruciava nel camino e ripensava al viso sperduto di Harry.
A metà
delle scale Remus si era accorto di avere lasciato il suo mantello
nella sala comune, così era sceso a prenderlo. Davanti al
camino Ron, Hermione e Ginny stavano parlando tra loro e non si
accorsero della sua presenza. Ginny sembrava così sconvolta
e persa che Remus decise di fare piano per non disturbare. Non voleva
che si accorgessero della sua presenza. Una vocina dentro di lui gli
suggerì anche che in quel modo avrebbe potuto scoprire se
nascondevano veramente qualcosa.
“Confuso?
Egoista?”
Chiese Ron, senza
capire. Ancora una volta si sentì stupido e inutile. Il suo
migliore amico ancora una volta stava male e lui non se ne era accorto.
Era davvero egoista, così preso con i propri problemi da non
accorgersi di quelli di Harry.
“Non
è semplice per lui dover fingere di essere Stev Potter. Dice
di essere stanco, di non voler andare avanti e che forse avevi ragione
tu a voler tornare.”
Mormorò
Ginny sconsolata. Ron ed Hermione si guardarono. La ragazza appoggio
una mano sulla spalla di Ron. Non voleva che si colpevolizzasse per il
momento di crisi di Harry.
A quelle parole a
Remus mancò il fiato per qualche secondo. Dovette fare del
suo meglio per non essere scoperto.
“Forse
dovremmo parlargli.”
Suggerì
Hermione calma. Era sicura che quello di Harry fosse un momento di
crisi passeggera e che parlando con loro si sarebbe risolto tutto.
Insieme erano forti, una squadra, e avrebbero deciso cosa fare del loro
futuro.
“È
la cosa migliore, siete i suoi migliori amici.”
Disse Ginny,
cominciando a credere davvero che tutto si sarebbe risolto per il
meglio.
“Stasera
però, ora di sopra ci saranno i malandrini!”
Mormorò
Ron, pensando a James, Sirius e Remus di sopra. Decisamente non poteva
parlare con Harry di fronte a loro e se avesse chiesto loro di
lasciarli soli avrebbero sospettato qualcosa.
Remus era come
pietrificato, non riusciva a credere alle parole che aveva appena
sentito. I suoi sospetti si erano rivelati veri. Erano degli impostori,
avevano mentito. Stando attento a non essere notato uscì
dalla sala comune e vagò per i corridoi del castello
cercando di capire cosa fosse la cosa migliore da fare. Le parole che
aveva appena udito gli rimbombavano in testa.
ANGOLO
DELL'AUTRICE
bentornati
alla mia storia! è con grande soddisfazione che posto questo
capitolo, i misteri cominciano a essere svelati.
domani
partirò per padova, un tranquillo week end tra amici e ho
pensato di postare stasera per non farvi aspettare fino a
lunedì! grazie mille a tutti quelli che leggono, mettono tra
i preferiti (siete 85 angeli!) e commentano la mia storiella!
GRAZIE
SHIHO93: grazie mille per il
tuo commento! direi che la risposta alla tua domanda l'hai avuta da
questo capitolo. remus ha sentito i discorsi dei ragazzi, adesso resta
da vedere cosa farà e come reagirà Harry.
TONKS17: grazie mille
per il commento, anche a me fa piacere vedere il tuo nome tra i
commenti!XD in questo capitolo ne sono successe di cose, forse il pezzo
al bar di Hermione e Ron è passato un po' in secondo piano.
per quando riguarda Remus, tranquilla. se ne è fatto una
ragione e non ci pensa più, è troppo impegnato a
cercare di capire che cosa stanno facendo i ragazzi e direi che ha
scoperto abbastanza! il pezzo su Sirius mi è venuto il mente
mentre scrivevo e l'ho messo nella storia. non era importante per la
storia in sè ma era un particolare che speravo fosse notato!
GRAZIE MILLE! questa storia mi sta mettendo alla prova, da quando l'ho
iniziata ho cambiato almeno una ventina di volte idea sul finale quindi
mi spiace ma non posso risponedere alle tue domande. non so bene
nemmeno io cosa faranno, diciamo che improvviso sul momento! XD
FINLEYNA 4 EVER: beh
Remus aveva ragione a sospettare, no? adesso ha capito che Stev non
è chi dice di essere ma non sa chi è in
realtà. XD grazie del commento!
SMEMO92: grazie per
il commento! tranquilla, remus non tornerà MAI nella mia
storia. per quanto riguarda Sirius, per qualche istante ha pensato
seriamente a provarci con Ginny ma poi ha capito che c'era sotto
qualcosa con Stev e ha lasciato stare. è un grande amico e
non farebbe mai del male a Stev, grande Sirius! XD alla fine Harry e
Ginny non sono stati scoperti in camera ma alla fine sono stati
scoperti lo stesso da Remus in un altro senso! XD
PRINCESS MARAUDERS:
grazie per il commento! eh si, il nostro Frank ha paura di diventare
papà e di non essere all'altezza. XD Sirius ha capito in
tempo e Remus, che dire.. il prossimo capitolo sarà
movimentato! XD per qualche secondo una parte sadica di me ha pensato
di rompere le scatole a Harry e Ginny facendo piangere Teddy, poi sono
tornata in me e ho pensato che erano mesi che non si vedevano..
LYRAPOTTER: grazie
per il commento! ti assicuro che non sono lord voldemort e che non
darò svolte sadiche alla mia storia! XD alla fine Harry e
Ginny non sono stati scoperti, non il camera almeno. la scena dei
malandrini con la mascella al livello ginocchia era bella, dopo aver
letto il tuo commento ci ho seriamente pensato ma poi ho optato per
rimandare il tutto. XD hai visto come sono stata brava con Ron ed
Hermione? niente frullati e niente è andato storto. l'amore
ha trionfato! (ero già stata abbastanza crudele con loro!)
GERMANA: grazie mille
per il tuo commento e per il tuo ritorno! tranquilla, ti capisco. anche
per me il tempo alle volte è troppo poco! ultimamente ci
sono state un po' di novità nella storia (quando mai
è stata una storia tranquilla?) ma ti assicuro che i colpi
di scena migliori sono in arrivo.. XD
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