Cap.
5: Return
Attraversarono
tranquillamente la foresta, stavolta senza paura di essere avvolti o
attaccati dagli alberi. Riuscirono addirittura a godersi un
po’ della pace di quel posto, il cui unico rumore era quello
del cinguettare degli uccelli.
Giunsero
nuovamente al campo di fiori, luogo del loro incontro e, ora, della
loro liberazione.
Arrivarono
davanti al roseto. Luna aveva la rosa in mano, e la stringeva con
fermezza.
- Ora devo
soltanto metterla qui, e tutto sarà finito… -
sussurrò Luna.
- Meglio farlo
subito, non ho nessuna voglia di restare qui per sempre….
Luna
allungò la mano che reggeva la rosa verso il cespuglio, e
posò la rosa sopra uno degli steli. La rosa subito si
integrò col cespuglio, come se non fosse mai stata staccata.
Una forza,
proveniente dal terreno, la stessa forza che li aveva attirati verso il
quadro, li spingeva verso l’alto. I loro piedi si staccarono
da terra. Stavano volando.
- Fantastico!
– esclamò Luna. Era finita dentro un quadro, e ora
stava volando… cosa voleva di più?
Continuarono ad
andare sempre più su, verso il sole… gli alberi
erano diventati una grande massa verde… il disco giallo del
sole era sempre più vicino, con la sua luce
abbagliante….
Chiusero gli
occhi, mentre letteralmente attraversavano il sole… era pura
luce dipinta, non poteva fare loro del male….
Improvvisamente,
fu come se avessero attraversato una barriera. La forte luce scomparve,
e poterono riaprire gli occhi.
Erano ritornati a
scuola, nel corridoio dell’aula di Incantesimi.
- Wow –
disse Luna, appoggiandosi al muro.
- Oltre ogni tua
aspettativa, immagino – le disse Neville, appoggiando una
mano sulla sua spalla. Lei sorrise.
- Non poteva
andare meglio di così – disse, e si
avvicinò, lentamente, per baciarlo di nuovo….
- Finalmente vi
ho trovati! – tuonò una voce dall’altra
parte del corridoio.
I due si
voltarono, e videro la McGranitt che si avvicinava a loro con fare
minaccioso.
- Vedo che avete
deciso presto di marinare le lezioni! Immagino che vi siate divertiti
molto a nascondervi! E guardatevi… avete sporcato le
uniformi di fango!
- Ma…
professoressa… il quadro… - disse Neville,
cercando di spiegarsi.
- Ci siamo finiti
dentro! – continuò Luna.
- Avete proprio
una bella fantasia, ragazzi! Nessun quadro qui ad Hogwarts ha mai
permesso agli studenti o a nessun altro di entrare, perciò
dubito che voi possiate essere gli eletti! Davvero, non me
l’aspettavo da voi due!
- Ma
professoressa… - dissero i due, assieme.
- Niente ma! Il
vostro comportamento è stato inaccettabile, ed è
per questo che toglierò venti punti alle vostre Case e che
vi assegnerò una bella punizione! Stasera, nel mio ufficio,
e non inventatevi altre scuse strane!
La professoressa
si allontanò, senza nemmeno dare loro il tempo di rispondere.
I due non
parlarono per tutto il tragitto di ritorno ai loro dormitori. Erano
troppo arrabbiati con la professoressa e avevano paura di lasciarsi
scappare qualche parola di troppo.
Giunsero di
fronte all’ingresso per il dormitorio di Corvonero.
- Mi dispiace per
la punizione… - disse Neville.
- Guarda il lato
positivo della situazione – gli rispose Luna –
Almeno avremo un po’ di tempo da passare assieme, durante la
punizione.
- Sei incredibile
– le rispose il ragazzo, per poi baciarla.
- Ti amo
– disse lui.
-
Anch’io… - rispose Luna, per poi dirigersi col suo
solito passo saltellante verso il dormitorio.
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