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- Epilogo
Erano
passati 50 anni da quel giorno.
Dal
giorno in cui due anime si erano unite sotto la luna.
E
come ogni anno Jack andava alla montagna del Nord a vedere la sua amata.
Era
sempre lì, una statua di ghiaccio con le sembianze di una
donna con un vestito regale, una treccia appoggiata sulla spalla destra
e gli occhi chiusi, come se dormisse.
Jack
la guardava per ore e ore, e ricordava di quando la malattia di Elsa
era diventata terminale, e lei gli aveva chiesto di trasformarla in una
statua e di portarla al castello che aveva costruito tempo prima.
E
lui aveva obbedito.
E
ogni anno, il giorno in cui Elsa era morta, lui veniva lì e
le portava una rosa di ghiaccio guardandola.
“Papà!”
Una
voce proveniente dalla porta ancora una volta lo riscosse dai suoi
pensieri.
“Come
va?”
Jack
alzò la testa guardando la sua ormai ventenne bambina.
“Bene
Skyler bene”
“Sicuro?”
“Sono
vicino alle due cose di cui mi importa di più al mondo. Come
potrei non stare bene?”
Jack
guardò sua figlia.
Anche
lei aveva i poteri del ghiaccio, anche lei aveva capelli color latte e
aveva lo stesso sorriso della madre.
Ma
non era mai quello ad attirare un sorriso di Jack ogni volta che
guardava la figlia.
Ogni
volta che la guardava vedeva i suoi stupendi...
Occhi
di ghiaccio
Addy6702
Ringrazio
mio padre che mi è stato sempre accanto incoraggiandomi e
correggendomi tutti gli orribili errori grammaticali, e il mio amico
Tommaso che si è dimostrato aperto a leggere qualcosa da me
scritta anche se non aveva la più pallida idea di cosa
fosse, ed è stato proprio lui a convincermi a finire la fan
fiction. Ringrazio inoltre la mia amica Heather Filcon e kokka1110
per aver recensito e tutti quelli che hanno messo la mia
storia tra le seguite, da ricordate o preferite.
Grazie.
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