Winter's Tale

di Callie_Stephanides
(/viewuser.php?uid=7973)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


It is not in the stars to hold our destiny but in ourselves.
― William Shakespeare

In controluce, gli addobbi della strada ne dipingono la pelle di rosso, di azzurro, di giallo. Negli occhi chiari si riverbera lo scintillio di un abete domestico. Lontana, un’eco di cori.
È lì, Bucky, ed è quasi non ci fosse – una presenza-assenza dolorosa, tuttavia necessaria.
“Vi lascio soli,” dice Natasha, sebbene qualcosa di lei resti comunque – una scia di profumo, la complicità di uno sguardo.
“Ti ho cercato,” mormora Steve. Poi un passo e un passo ancora, incontro al capo di un filo chiamato ‘destino’.
“Mi hai trovato.”
L’unica mano che gli resta è calda come in ogni suo ricordo.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3342560