Deadman

di PusheenCat
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Note dell'autrice: La flashfic è stata ispirata dal prompt di un sito di cui ora non ricordo il nome. Si ringraziano i gestori, dato che, se non lo avessero creato, non avrei mai ripreso a scrivere.

“Che sta facendo Ganta?”
Il ragazzino alzò lo sguardo dal foglio posandolo sull’albina, la quale lo squadrava a sua volta incuriosita.
“Vedi Shiro” spiegò lui, alzando il foglio e mostrandolo alla ragazza “Sto scrivendo la mia testimonianza sull’Uomo Rosso. Forse se sapessero come sono andate veramente le cose mi lascerebbero andare”
Erano settimane che Ganta stendeva il proprio rapporto su quanto fosse successo quel giorno - aveva smesso a riferirsi ad esso con quella stupidissima data: dopotutto a cosa ti servono i numeri, se non riesci ad avvertire nemmeno lo scorrere del tempo? -, prendendosi ore per trovare le parole adatte. Era sicuro che, in quel modo, avrebbe ottenuto un giusto processo. E, forse, sarebbe stato libero.
Shiro osservò il foglio impresso di parole per qualche secondo, prima di prenderlo dalle sue mani. Lo guardò per un altro minuto. E lo stracciò.
Ganta spalancò gli occhi, aprendo la bocca per urlare contro la ragazza – lei però lo precedette, avvicinando le labbra al suo orecchio.
“Ganta non può permettersi di fare cose del genere, no che non può” cantilenò sottovoce. “Se lo farà, Ganta rischierà di attirare l’attenzione, e questo non lo vogliono né lui né Shiro, giusto?”
Un brivido risalì per la spina dorsale del ragazzino, mentre la risatina infantile dell’altra gli risuonava nelle orecchie e il grido gli moriva in gola. Come poteva la sola vicinanza con quella ragazza mettergli un tale senso di inquietudine?
Lei si allontanò, sbattendo lievemente le ciglia, mentre il suo solito sorriso le increspava le labbra. “Ganta deve cercarsi di non farsi notare” disse piano “Oppure Ganta potrebbe finire in grossi guai."




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