Cap 08
Capitolo VIII
Perchance to Dream
(L’arena del circo è gremita di folla,
trepidante
e assorta nello scrutare i trapezisti che si stanno esibendo senza rete)
(Dick Graysion, 12 anni, esegue un salto mortale lanciandosi nel vuoto:
vola, flette i muscoli e la salda presa delle mani di suo padre gli
afferra il polso)
(Dick guarda in su e incontra il sorriso rassicurante del genitore, ma
la sua felicità dura poco: la fune del trapezio si sta
spezzando)
Dick: Papà!
No!!
(L’uomo non ha il tempo di gridare, mentre
precipita! Il
bambino cade con lui, ma qualcosa lo afferra all’improvviso!)
(Robin alza lo sguardo incredulo verso Batman, che lo sorregge, lo
guida e lo sostiene, proteggendolo sotto il suo mantello)
Robin: Per
mille salvataggi!
(Il Ragazzo Meraviglia
esulta, spara il rampino da sotto il mantello
giallo e ondeggia tra i grattacieli accanto al Pipistrello, per poi
arrivare su un tetto con un balzo. Nightwing atterra e si volta fiero
nel suo costume nero e blu)
Nightwing: Che volo, eh, Batman? (Dietro
di lui non
c’è nessuno, il sorriso si spegne)
Batman dove
sei…? Bruce?!
(Un’eco di grida strazianti comincia a salire dal
basso, lui
si affaccia titubante dal cornicione e inorridisce: la città
sta bruciando!)
(Le strade sono fiumi di sangue e i cittadini implorano aiuto!)
(Dick arretra spaventato, ma inciampa nel suo stesso mantello e cade
scoprendosi improvvisamente vestito da Cavaliere Oscuro!)
Batman: No!
Non io! Nooo!!
(Il Batsegnale si
accende alle sue spalle, investendolo di una luce
folle! Lui si avvolge nel mantello per nascondersi e cerca di fuggirne
invano!)
Dick: NO!!
(Dick si sveglia di soprassalto nella Batcaverna!)
(Il ragazzo è confuso e madido di sudore, ma si guarda
introno con sollievo)
Dick: (Sospirando)
Solo… un incubo…
Voce di Bruce:
Frutto delle tossine di Crane.
(Grayson balza in piedi!
Batman è di spalle, seduto al
lavoro al batcomputer)
Dick: (Incredulo) Bruce?!
Sei… sei proprio tu?! Ma
dove…?
Batman: Ero in missione, con la Justice League.
Dick: (Sconvolto) Ma…
ma eri morto! Clark… ha
portato il tuo cadavere e…
Batman: Un
clone.
(Dick ammutolisce,
c’è durezza e rimprovero nel
tono di Bruce, che continua a dargli le spalle)
Dick: Quindi
era… tutto falso?
Batman: La
missione era in una dimensione parallela indietro nel tempo
e sapevo che sarei stato via a lungo.
Dick: (Amaro) E così
hai deciso di mettermi alla
prova…?
Batman:
Volevo essere sicuro che, in caso di morte, Gotham sarebbe
stata salva (Lo guarda
di tralice), ma mi hai deluso profondamente.
(Batman si alza in piedi
e fronteggia Dick, che si torce le mani
insicuro)
Dick: Ti
abbiamo pianto, Bruce… tutti! Alfred,
Babs… perfino Damian anche se non lo dà a vedere!
Batman:
Evidentemente non eravate pronti a tutto questo. Siete deboli e
se non fossi tornato la città sarebbe caduta per colpa tua!
Dick: (Frustrato) Ho fatto tutto
quello che potevo! Ho cercato di
guidarli e…
Batman: No!
Hai agito a caso! Non hai intuito
l’identità del complice di Crane e, quel che
è peggio, hai messo in pericolo le vite di Damian e Selina!
(Dick abbassa lo sguardo
e stringe i pugni con rabbia)
Batman:
Quando Bane mi spezzò decisi di affidare il mantello
ad Azrael perché tu avevi scelto di proteggere
Blüdhaven: Gotham non era più la tua
città! Non lo è mai stata e oggi me
l’hai dimostrato una volta per tutte!
Dick: (Furibondo) Cosa ti
aspettavi da me?! Eh?! Che cosa pretendi?!
Batman: (Lapidario) Io pretendo,
Dick, che continui la mia crociata
contro il crimine di Gotham! Non te lo sto chiedendo, te lo sto
ordinando!
Dick: (Urlando) Io non sono come
te! Non voglio esserlo e non
è così che combatterò!
Batman:
Allora rinuncia e vattene! Torna alla tua vita! Questa non
è la tua guerra e non mi servi qui!
(Grayson non replica e
imbocca rabbioso l’uscita della
caverna, sotto lo sguardo severo di Batman… ma arrivato in
cima alle scale si ferma)
Dick:
No… No, questo non è vero…
Batman:
Cosa?!
Dick: Non
è reale… Tu non sei Bruce! Tu sei la
mia paura di averti deluso!
(Il ragazzo torna sui
suoi passi, scrutandolo consapevole)
Batman: Non
sei degno del mio mantello!
(Dick gli arriva di
fronte e lo guarda con tristezza)
Dick: No,
Bruce… forse non lo sono ancora… ma non
posso lasciarlo a te, perché… tu sei morto.
(Batman osserva allibito il sorriso carico di malinconico
affetto di
Dick, mentre le energie vengono meno e il corpo si riduce a uno
scheletro)
(Grayson lo sorregge dolcemente, lo adagia a terra e lo stringe a
sé, finché non diviene polvere e di lui non resta
altro che la maschera)
Voce di Bruce:
Ben fatto, Dick… ora, svegliati…
(Lui annuisce e si infila il cappuccio…
risvegliandosi nella
Batcaverna)
(Grayson si guarda intorno, è attaccato a dozzine di
macchinari per il monitoraggio, Barbara si è addormentata
accanto a lui sulla sedia a rotelle)
Dick: (Flebile) B…
Babs…
Barbara: (Svegliandosi) Dick! Ti
sei ripreso!
(Si rimette gli occhiali
e legge i parametri nei computer, lui
tossicchia)
Dick: (Ironico) Qua…
quanto mi resta?
Barbara: Non
dirlo neanche per scherzo! (Sospira) Ci hai fatto
spaventare un bel po’! Per fortuna Crane ha usato una vecchia
tossina e avevamo l’antidoto!
Dick:
Perché è così forte…
se è una di quelle vecchie?
Barbara: (Rammaricata) Beh, Bruce è stato esposto
più volte, ma tu no: a Blüdhaven non hai niente del
genere… non sei in guerra ogni notte...
Dick: (Sospirando) La guerra
è cambiata… Sai?
È in momenti come questi che mi manca indossare il costume
di Robin… (Lei lo guarda attentamente, una lacrima
solca il
viso di Dick) Come mi manca la sua presenza, lo schiocco del
suo
mantello, mentre percepisco un suo ammiccamento e decidiamo al volo
quale cattivone colpire per primo…
(Barbara singhiozza,
sforzandosi di sorridere e lo bacia dolcemente)
Barbara:
Manca anche a me quella vita, Dick… manca anche a
me…
(Dissolvenza)
(Poco dopo: Selina è sul tetto del rifugio delle Sirene e
sta parlando al codec)
Catwoman: Si
è svegliato? Oh, bene... Grazie Oracle, tienimi
aggiornata.
(Chiude la comunicazione
ed entra dal passaggio segreto dietro al
camino, sbucando nel salotto, dove Harley è assorta nella
visione di Grey's Anatomy)
Catwoman: (Esausta) Ciao
Harley… novità?
Harley: (Trepidante) Beh,
Meredith ha scoperto di essere incinta di
Derek dopo essere sopravvissuti ad un disastro aereo e… (Si
volta e nota Selina ricoperta di calcinacci e ferite) Wow
Gatta! Che ti
è successo?! Sembra ti sia caduto addosso un palazzo!
Catwoman: Beh, ci hai preso… (Si
abbandona sul divano)
Dov’è Ivy?
Harley: Oh,
è andata a Central City per un convegno degli
Star Lab… sai, il suo nuovo lavoro da “genetista
non pazza”… ma dimmi di te e del Pipistrello!
Catwoman:
È una storia lunga… e piena di
zombie…
Harley: Che
figata! Sai, credo di averne beccato uno mentre pattugliavo
ieri… credevo fosse un maniaco sessuale visto come ansimava,
ma poi…
Catwoman:
Harley, è una cosa seria… molto seria.
(Harleen si zittisce e si mette ad ascoltarla, mentre Catwoman
si
toglie finalmente guanti e maschera, iniziando a spiegare)
(Nel frattempo: quartiere irlandese, il Detective Nigma sta
percorrendo guardingo le strade lerce dell’isolato
più povero)
Pensieri di Nigma:
Prima regola del “Pub che non
c’è”: non parlate mai del “Pub
che non c’è”.
(Svolta
l’angolo e scorge l’insegna del locale
incastrato tra due palazzine popolari: un piccolo edificio in stile
irish pub che non c’entra nulla con l’architettura
del quartiere e spicca come un quadrifoglio nel cemento)
Pensieri di Nigma:
Seconda regola del “Pub che non
c’è”: non dovete parlare mai del
“Pub che non c’è”.
(Bussa alla porta in
legno levigato, il Buttafuori apre una feritoia lo
guarda sospettoso)
Buttafuori:
“È giunta l’ora –
disse il Tricheco – ormai di chiacchierar”
Detective Nigma: (Spavaldo)
“Di cose buone da mangiar, di
Cavoli e di Re!”
(L’energumeno
scruta il sorrisetto compiaciuto di Edward, poi
lo fa entrare nel pub dalle luci soffuse e il tipico arredamento in
legno all’inglese)
Pensieri di Nigma:
Il “Tricheco” è il
buttafuori e i Gemelli Dee e Dum stanno al bancone: nessuno entra o
esce senza il benestare della Banda…
(Delle risate attirano
la sua attenzione verso il biliardo, dove la
Carpentiera ha appena messo a segno una buca fenomenale)
Pensieri di Nigma:
Jenna si finge cliente, assieme a quei bisonti del
“Leone e l’Unicorno”: controllano gli
avventori da vicino…
(Nigma arriva al
bancone, dove i Gemelli lo guardano storto)
Tweedledee:
Prendi qualcosa, Enigmista?
Tweedledum:
La casa ti offre un calcio in culo: non ci piacciono i
ficcanaso!
Detective Nigma: (Sornione) A
dire il vero speravo in un
thè… un thè degno del Cappellaio, si
intende.
Tweedledee: (Brusco) Il Capo
oggi non riceve.
Detective Nigma:
Posso aspettare… oppure troverò
metodi meno ortodossi per tirarlo fuori dalla sua Tana del
Bianconiglio...
(I due si guardano
indecisi, poi si scambiano un cenno
d’intesa)
Tweedledum:
Se proprio ci tieni a incontralo “segui il
Coniglio Bianco”…
(Gli indica una coniglietta alle sue spalle, Nigma alza un
sopracciglio)
(La donna gli fa un sensuale occhiolino e si avvia verso il retro del
locale, i clienti non sembrano notare la sua presenza, nonostante il
costume succinto)
Pensieri di Nigma:
Jaina Hudson, aka “The White
Rabbit”: alcuni dicono sia una Methaumana, per me sarebbe
un’ottima ragione per essere un coniglio…
(Tutta la Wonderland
Gang è in borghese, tranne lei, Edward
la segue fino alla porta che conduce al seminterrato sul retro e vi si
addentra)
Pensieri di Nigma:
Se Query ed Echo avevano ragione, sto passando
attraverso lo Specchio… se io ho ragione, so che posso
uscirne…
(L’ambiente è semibuio, avvolto dal fumo
e vapori
di thè dall’aroma disorientante, impossibile
scorgere le figure umane sepolte nella nebbia)
(Jaina lo prende per mano per non farlo indugiare e lo conduce al
cospetto del Cappellaio: Jervis siede in un tavolo in disparte, perso
nel suo thè e in un narghilè da Brucaliffo)
(Nigma lo studia prudente, il Cappellaio gli rivolge uno sguardo
annebbiato)
Detective Nigma:
“Posso unirmi alle danze?”
Cappellaio Matto: (Spaventato)
Eh?! No! “Non
c’è posto! Non c’è
posto!!”
Detective Nigma:
“Ma mi sembra che qui ci sia pieno di posti
vuoti…”
(Jervis lo fissa
spiazzato dalle citazioni, ma poi fa uno strano
sorriso e indica la sedia. Edward si accomoda, la Bianconiglia si
avvicina)
Cappellaio Matto:
Jaina, mia cara, saresti così gentile da
preparare un thè adatto al nostro nuovo
ospite?
(Lei annuisce ambigua e
se ne va, Nigma la osserva sospettoso. Il
Cappellaio dà un tiro al narghilè e lo scruta,
espirando il fumo colorato)
Cappellaio Matto:
“Chi. Esser. Tu?”
Detective Nigma: (Incredulo) Sei
così fuori che non mi
riconosci neanche?!
Cappellaio Matto: (Serafico) Oh
no, affatto… è
che a questo tavolo non sono io quello che non sa più chi
è…
(Nigma alza un
sopracciglio, Jervis sogghigna sornione ed enumera)
Cappellaio Matto:
Eddie Nashton… Edward Nigma…
L’Enigmista… o il Detective… chi hai
scelto di essere oggi?
Detective Nigma: (A disagio)
Perché non scegli tu chi
preferisci che io sia?
Cappellaio Matto:
Oh cielo, no! Sono troppi personaggi, è
complicato…
Detective Nigma:
Più complicato che giocare a croquet con i
fenicotteri?
(Questa volta
è il Cappellaio a guardarlo a disagio, Edward
ghigna)
Detective Nigma:
Ho saputo che Ozzie stava per spararti quando ha visto
il casino che hai combinato nella sua voliera…
Cappellaio Matto: (Mortificato)
Non è colpa mia: non
riuscivo a trovare la concentrazione per lavorare alle mie
carte…
Detective Nigma:
L’avevi persa?
Cappellaio Matto: (Avvilito) Eh, mi succede ogni due venerdì…
eppure la lascio sempre nello stesso posto…
(Jaina versa il
thè per Nigma, la bustina nella teiera reca
la scritta “drink me”)
Pensieri di Nigma:
Roipnol? Ketamina? “Latte
Più”? Risposta:
“pericolo”…
(Il Cappellaio si serve
di nuovo dalla sua e sorseggia, osservando il
Detective che indugia armeggiando col cucchiaino nella propria tazza)
Cappellaio Matto:
“Non ti piace il thè?”
Detective Nigma:
“Oh, sì, mi piace
moltissimo”, ma è troppo caldo…
Cappellaio Matto: (Seccato)
“Se non ti piace il
thè almeno potresti fare un po’ di
conversazione!”
Detective Nigma: (Scaltro)
“Allora ho un’ottima
idea: cambiamo argomento!”
(Jervis lo guarda
divertito e accenna un brindisi)
Cappellaio Matto:
Vedo che la memoria ti funziona bene
dopotutto…
Detective Nigma:
Ho perso i ricordi, non la capacità di
ricordare.
Cappellaio Matto:
Eh, una condizione invidiabile… non
è facile sbarazzarsi del passato… specie quando
fa male o riguarda le persone amate...
(Sospira infelice e si
rimette a fumare in silenzio, creando anelli
concentrici)
Detective Nigma: Beh,
a quanto pare hai un ottimo sistema per scordare
i tuoi guai...
Cappellaio Matto: (Sereno) Oh,
questo fa molto di
più… Sai? Sono stato nella mente delle False
Facce di recente… (Si adombra) brutta
storia, la tossina di
Jonathan non era così forte prima…
Detective Nigma: (Insinuante)
Crane lavora con Maschera Nera?
Cappellaio Matto:
Grandi Numi, no! È impegnato…
altrove…
(Il pensiero sembra
sgradevole e Jervis si rifugia nuovamente nel
narghilè)
Detective Nigma: (Astuto) Beh,
potremmo fare uno scambio equo: tu mi
dici dov’è Crane... e io potrei dirti dove si
trova una certa persona di tuo interesse.
(Nigma ammicca, lui si
illumina speranzoso)
Cappellaio Matto:
Tu sei un Detective, risolvi i misteri…
potresti trovare l’Alice dei miei desideri…?
(C’è
qualcosa di sinistro nel sorriso allucinato
del Cappellaio e un brivido attraversa Edward, facendolo esitare)
Detective Nigma: (A disagio)
Può darsi…
Cappellaio Matto: (Deluso) Beh,
se non altro abbiamo accertato che oggi
non sei l’Enigmista: lui mi avrebbe dato la risposta al
volo…
(China il capo sulla sua
tazza e ci versa un quintale di zucchero)
Detective Nigma:
Forse dovresti provare a chiedere a
Spaventapasseri…
Cappellaio Matto: (Distratto)
Non posso: te l’ho detto, non
è qui... è in una “Città di
Meraviglie”...
Detective Nigma: (Mormorando)
“Wonder
City”…
(Un guizzo di
lucidità balena nelle pupille di Jervis e il
suo sguardo si sposta sulla tazza di Edward ancora intonsa)
Cappellaio Matto: (Serio)
“Puoi sempre avere un altro
po’ di thè…”
Detective Nigma:
“Non posso volerne di più
giacché non ne ho ancora preso.”
Cappellaio Matto:
“Ah, ma si può sempre averne
più di niente, no?”
(Il Cappellaio lo sta
scrutando con attenzione nonostante
l’aria strafatta, Nigma stira un sogghigno affettato)
Detective Nigma:
Beh, la tua logica è innegabile…
posso avere del limone?
(Jervis continua a fissarlo e fa un cenno alla Lepre
Marzolina. La
coniglietta dal corpetto beige li serve, ammiccando provocante a Edward)
(La ragazza si allontana, Nigma ridacchia marpione e si fa avanti)
Detective Nigma:
Ho l’impressione che quella mi
conosca… o come minimo io conosco quel culo.
(Jervis sghignazza
tossendo il fumo del narghilè e si volta
a dare un’occhiata)
Cappellaio Matto:
Eh, quante cose che ti sei dimenticato…
(Leva alta la tazza)
Brindiamo al tuo passato misterioso…
Detective Nigma:
Dal passato sono riuscito a scappare, brindiamo al
futuro!
(Bevono entrambi svuotando le tazze d’un fiato)
(Il Cappellaio si mette comodo e osserva Nigma di sottecchi, lui guarda
l’ora)
Detective Nigma:
Beh, per me si sta facendo tardi… devo
proprio scappare.
Cappellaio Matto: (Subdolo) Di
già? Peccato, volevo
festeggiare anche il tuo non-compleanno e chiederti
“Perché un corvo assomiglia a una
scrivania?”
Detective Nigma: (Supponente)
Perché sono entrambi coperti
di penne.
(Jervis lo guarda
sorpreso, poi ride scuotendo la testa)
Cappellaio Matto:
Eddie, Eddie… Ah, non cambi proprio mai!
Ma non temere: tra poco “non ne avrai la più
pallida idea”…
(Il Detective ghigna
tronfio)
Detective Nigma: Non credo affatto… (Il
Cappellaio alza un
sopracciglio, lui continua orgoglioso) Vedi, ci sono poche
cose che
ricordo veramente di Arkham e una di queste è il tuo
thè allucinogeno… così per evitare
problemi ho scambiato le nostre tazze quando ti sei voltato.
(Jervis sussulta e
abbassa lo sguardo sulla sua ormai vuota)
Detective Nigma:
Immagino non ti dispiaccia se ti lascio da solo a
goderti le tue Meraviglie Psichedel… Uh?
(La sua percezione
spaziale si fa improvvisamente confusa…
Nigma strabuzza gli occhi, mentre Jervis lo osserva sornione)
Cappellaio Matto: (Pacato) Molto
astuto, Eddie... tanto di cappello,
dico davvero! Se questo fosse stato un mio
“normale” thè delle 5, probabilmente te
la saresti cavata... ma, vedi, ci sono giorni in cui mi serve qualcosa
di “più forte”...
Detective Nigma: (Terrorizzato) Figlio di puttana… era in
entrambe le teiere!!
(Il Cappellaio sfoggia un ghigno mefistofelico, mentre le allucinazioni
si fanno strada: le zollette di zucchero cominciano a fluttuare tipo
bolle di sapone)
Cappellaio Matto: Eh, sì: hai proprio l’intuito da
Detective…
(Nigma scatta i piedi e barcolla per qualche passo, ma le possenti mani
dei gemelli Tweedle lo ricacciano a sedere di prepotenza!)
Cappellaio Matto: Quanta fretta… non vorrai uscire dalla
Tana del Bianconiglio proprio ora che ci sei ruzzolato dentro?! Ahaha!
(L’intera Banda delle Meraviglie, completa di costumi, si
stringe su di loro)
***: “Dormire, forse sognare.”
Questo capitolo gridava “Amleto” da tutte le righe,
lo so, che posso farci, ho un debole per Shakespeare e quella
è la più grande opera teatrale mai scritta da
mano umana ^_-
Dall’incontro col Fantasma del Padre, alla domanda
fondamentale, ma senza risposta certa: “Chi sei
tu?”…
Dick Grayson. Eddie Nashton. Robin. Edward Nigma. Nightwing.
L’Enigmista. Batman. Il Detective.
4 personaggi a testa per 2 sole persone.
Il tutto veicolato da uno status allucinatorio di paura e follia,
marchio di fabbrica del delirante duo Spaventapasseri &
Cappellaio ^_-
Eh, Nigma sa destreggiarsi col “Carrolliano
Stretto”, ma non lo parla fluentemente come Crane e si limita
a rispondere a citazioni, senza davvero conversare con il
Cappellaio… a cui in un’altra vita avrebbe venduto
facilmente l’indirizzo di Alice in cambio di
un’informazione ^_-
Sì, lo so, era ovvio che quello all’inizio non
potesse essere il vero Bruce, di ritorno da una dimensione parallela a
spasso nel tempo con i SuperAmici, mentre a Gotham seppellivano un
clone… Ehm, ops! ^^”
Ah, anche la stagione di Grey’s Anatomy che guardava Harley
non è una parodia: è tutto vero >_>
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