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Autore: Treasterischi    03/02/2016    7 recensioni
Bruce Wayne è morto... e Gotham City è in pericolo, invasa da Mafia e Droga
Ma non c’è più il Cavaliere Oscuro a vegliare su di lei… ci sono un figlio adottivo che ne ha indossato il mantello controvoglia, un figlio naturale ansioso di vestirne il simbolo, 3 criminali divenute Sirene in cerca di una nuova vita e un Omino Verde che non sa più chi è…
Genere: Introspettivo, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Damian Wayne, Dick Grayson, Scarecrow, Selina Kyle aka Catwoman
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Cap 08
Capitolo VIII

Perchance to Dream

(L’arena del circo è gremita di folla, trepidante e assorta nello scrutare i trapezisti che si stanno esibendo senza rete)
(Dick Graysion, 12 anni, esegue un salto mortale lanciandosi nel vuoto: vola, flette i muscoli e la salda presa delle mani di suo padre gli afferra il polso)
(Dick guarda in su e incontra il sorriso rassicurante del genitore, ma la sua felicità dura poco: la fune del trapezio si sta spezzando)

Dick: Papà! No!!
(L’uomo non ha il tempo di gridare, mentre precipita! Il bambino cade con lui, ma qualcosa lo afferra all’improvviso!)
(Robin alza lo sguardo incredulo verso Batman, che lo sorregge, lo guida e lo sostiene, proteggendolo sotto il suo mantello)

Robin: Per mille salvataggi!
(Il Ragazzo Meraviglia esulta, spara il rampino da sotto il mantello giallo e ondeggia tra i grattacieli accanto al Pipistrello, per poi arrivare su un tetto con un balzo. Nightwing atterra e si volta fiero nel suo costume nero e blu)
Nightwing: Che volo, eh, Batman? (Dietro di lui non c’è nessuno, il sorriso si spegne) Batman dove sei…? Bruce?!
(Un’eco di grida strazianti comincia a salire dal basso, lui si affaccia titubante dal cornicione e inorridisce: la città sta bruciando!)
(Le strade sono fiumi di sangue e i cittadini implorano aiuto!)
(Dick arretra spaventato, ma inciampa nel suo stesso mantello e cade scoprendosi improvvisamente vestito da Cavaliere Oscuro!)

Batman: No! Non io! Nooo!!
(Il Batsegnale si accende alle sue spalle, investendolo di una luce folle! Lui si avvolge nel mantello per nascondersi e cerca di fuggirne invano!)
Dick: NO!!
(Dick si sveglia di soprassalto nella Batcaverna!)
(Il ragazzo è confuso e madido di sudore, ma si guarda introno con sollievo)

Dick: (Sospirando) Solo… un incubo…
Voce di Bruce: Frutto delle tossine di Crane.
(Grayson balza in piedi! Batman è di spalle, seduto al lavoro al batcomputer)
Dick: (Incredulo) Bruce?! Sei… sei proprio tu?! Ma dove…?
Batman: Ero in missione, con la Justice League.
Dick: (Sconvolto) Ma… ma eri morto! Clark… ha portato il tuo cadavere e…
Batman: Un clone.
(Dick ammutolisce, c’è durezza e rimprovero nel tono di Bruce, che continua a dargli le spalle)
Dick: Quindi era… tutto falso?
Batman: La missione era in una dimensione parallela indietro nel tempo e sapevo che sarei stato via a lungo.
Dick: (Amaro) E così hai deciso di mettermi alla prova…?
Batman: Volevo essere sicuro che, in caso di morte, Gotham sarebbe stata salva (Lo guarda di tralice), ma mi hai deluso profondamente.
(Batman si alza in piedi e fronteggia Dick, che si torce le mani insicuro)
Dick: Ti abbiamo pianto, Bruce… tutti! Alfred, Babs… perfino Damian anche se non lo dà a vedere!
Batman: Evidentemente non eravate pronti a tutto questo. Siete deboli e se non fossi tornato la città sarebbe caduta per colpa tua!
Dick: (Frustrato) Ho fatto tutto quello che potevo! Ho cercato di guidarli e…
Batman: No! Hai agito a caso! Non hai intuito l’identità del complice di Crane e, quel che è peggio, hai messo in pericolo le vite di Damian e Selina!
(Dick abbassa lo sguardo e stringe i pugni con rabbia)
Batman: Quando Bane mi spezzò decisi di affidare il mantello ad Azrael perché tu avevi scelto di proteggere Blüdhaven: Gotham non era più la tua città! Non lo è mai stata e oggi me l’hai dimostrato una volta per tutte!
Dick: (Furibondo) Cosa ti aspettavi da me?! Eh?! Che cosa pretendi?!
Batman: (Lapidario) Io pretendo, Dick, che continui la mia crociata contro il crimine di Gotham! Non te lo sto chiedendo, te lo sto ordinando!
Dick: (Urlando) Io non sono come te! Non voglio esserlo e non è così che combatterò!
Batman: Allora rinuncia e vattene! Torna alla tua vita! Questa non è la tua guerra e non mi servi qui!
(Grayson non replica e imbocca rabbioso l’uscita della caverna, sotto lo sguardo severo di Batman… ma arrivato in cima alle scale si ferma)
Dick: No… No, questo non è vero…
Batman: Cosa?!
Dick: Non è reale… Tu non sei Bruce! Tu sei la mia paura di averti deluso!
(Il ragazzo torna sui suoi passi, scrutandolo consapevole)
Batman: Non sei degno del mio mantello!
(Dick gli arriva di fronte e lo guarda con tristezza)
Dick: No, Bruce… forse non lo sono ancora… ma non posso lasciarlo a te, perché… tu sei morto.
(Batman osserva allibito il sorriso carico di malinconico affetto di Dick, mentre le energie vengono meno e il corpo si riduce a uno scheletro)
(Grayson lo sorregge dolcemente, lo adagia a terra e lo stringe a sé, finché non diviene polvere e di lui non resta altro che la maschera)

Voce di Bruce: Ben fatto, Dick… ora, svegliati…
(Lui annuisce e si infila il cappuccio… risvegliandosi nella Batcaverna)
(Grayson si guarda intorno, è attaccato a dozzine di macchinari per il monitoraggio, Barbara si è addormentata accanto a lui sulla sedia a rotelle)

Dick: (Flebile) B… Babs…
Barbara: (Svegliandosi) Dick! Ti sei ripreso!
(Si rimette gli occhiali e legge i parametri nei computer, lui tossicchia)
Dick: (Ironico) Qua… quanto mi resta?
Barbara: Non dirlo neanche per scherzo! (Sospira) Ci hai fatto spaventare un bel po’! Per fortuna Crane ha usato una vecchia tossina e avevamo l’antidoto!
Dick: Perché è così forte… se è una di quelle vecchie?
Barbara: (Rammaricata) Beh, Bruce è stato esposto più volte, ma tu no: a Blüdhaven non hai niente del genere… non sei in guerra ogni notte...
Dick: (Sospirando) La guerra è cambiata… Sai? È in momenti come questi che mi manca indossare il costume di Robin… (Lei lo guarda attentamente, una lacrima solca il viso di Dick) Come mi manca la sua presenza, lo schiocco del suo mantello, mentre percepisco un suo ammiccamento e decidiamo al volo quale cattivone colpire per primo…
(Barbara singhiozza, sforzandosi di sorridere e lo bacia dolcemente)
Barbara: Manca anche a me quella vita, Dick… manca anche a me…
(Dissolvenza)
(Poco dopo: Selina è sul tetto del rifugio delle Sirene e sta parlando al codec)

Catwoman: Si è svegliato? Oh, bene... Grazie Oracle, tienimi aggiornata.
(Chiude la comunicazione ed entra dal passaggio segreto dietro al camino, sbucando nel salotto, dove Harley è assorta nella visione di Grey's Anatomy)
Catwoman: (Esausta) Ciao Harley… novità?
Harley: (Trepidante) Beh, Meredith ha scoperto di essere incinta di Derek dopo essere sopravvissuti ad un disastro aereo e… (Si volta e nota Selina ricoperta di calcinacci e ferite) Wow Gatta! Che ti è successo?! Sembra ti sia caduto addosso un palazzo!
Catwoman: Beh, ci hai preso… (Si abbandona sul divano) Dov’è Ivy?
Harley: Oh, è andata a Central City per un convegno degli Star Lab… sai, il suo nuovo lavoro da “genetista non pazza”… ma dimmi di te e del Pipistrello!
Catwoman: È una storia lunga… e piena di zombie…
Harley: Che figata! Sai, credo di averne beccato uno mentre pattugliavo ieri… credevo fosse un maniaco sessuale visto come ansimava, ma poi…
Catwoman: Harley, è una cosa seria… molto seria.
(Harleen si zittisce e si mette ad ascoltarla, mentre Catwoman si toglie finalmente guanti e maschera, iniziando a spiegare)
(Nel frattempo: quartiere irlandese, il Detective Nigma sta percorrendo guardingo le strade lerce dell’isolato più povero)

Pensieri di Nigma: Prima regola del “Pub che non c’è”: non parlate mai del “Pub che non c’è”.
(Svolta l’angolo e scorge l’insegna del locale incastrato tra due palazzine popolari: un piccolo edificio in stile irish pub che non c’entra nulla con l’architettura del quartiere e spicca come un quadrifoglio nel cemento)
Pensieri di Nigma: Seconda regola del “Pub che non c’è”: non dovete parlare mai del “Pub che non c’è”.
(Bussa alla porta in legno levigato, il Buttafuori apre una feritoia lo guarda sospettoso)
Buttafuori: “È giunta l’ora – disse il Tricheco – ormai di chiacchierar”
Detective Nigma: (Spavaldo) “Di cose buone da mangiar, di Cavoli e di Re!”
(L’energumeno scruta il sorrisetto compiaciuto di Edward, poi lo fa entrare nel pub dalle luci soffuse e il tipico arredamento in legno all’inglese)
Pensieri di Nigma: Il “Tricheco” è il buttafuori e i Gemelli Dee e Dum stanno al bancone: nessuno entra o esce senza il benestare della Banda…
(Delle risate attirano la sua attenzione verso il biliardo, dove la Carpentiera ha appena messo a segno una buca fenomenale)
Pensieri di Nigma: Jenna si finge cliente, assieme a quei bisonti del “Leone e l’Unicorno”: controllano gli avventori da vicino…
(Nigma arriva al bancone, dove i Gemelli lo guardano storto)
Tweedledee: Prendi qualcosa, Enigmista?
Tweedledum: La casa ti offre un calcio in culo: non ci piacciono i ficcanaso!
Detective Nigma: (Sornione) A dire il vero speravo in un thè… un thè degno del Cappellaio, si intende.
Tweedledee: (Brusco) Il Capo oggi non riceve.
Detective Nigma: Posso aspettare… oppure troverò metodi meno ortodossi per tirarlo fuori dalla sua Tana del Bianconiglio...
(I due si guardano indecisi, poi si scambiano un cenno d’intesa)
Tweedledum: Se proprio ci tieni a incontralo “segui il Coniglio Bianco”…
(Gli indica una coniglietta alle sue spalle, Nigma alza un sopracciglio)
(La donna gli fa un sensuale occhiolino e si avvia verso il retro del locale, i clienti non sembrano notare la sua presenza, nonostante il costume succinto)

Pensieri di Nigma: Jaina Hudson, aka “The White Rabbit”: alcuni dicono sia una Methaumana, per me sarebbe un’ottima ragione per essere un coniglio…
(Tutta la Wonderland Gang è in borghese, tranne lei, Edward la segue fino alla porta che conduce al seminterrato sul retro e vi si addentra)
Pensieri di Nigma: Se Query ed Echo avevano ragione, sto passando attraverso lo Specchio… se io ho ragione, so che posso uscirne…
(L’ambiente è semibuio, avvolto dal fumo e vapori di thè dall’aroma disorientante, impossibile scorgere le figure umane sepolte nella nebbia)
(Jaina lo prende per mano per non farlo indugiare e lo conduce al cospetto del Cappellaio: Jervis siede in un tavolo in disparte, perso nel suo thè e in un narghilè da Brucaliffo)
(Nigma lo studia prudente, il Cappellaio gli rivolge uno sguardo annebbiato)

Detective Nigma: “Posso unirmi alle danze?”
Cappellaio Matto: (Spaventato) Eh?! No! “Non c’è posto! Non c’è posto!!”
Detective Nigma: “Ma mi sembra che qui ci sia pieno di posti vuoti…”
(Jervis lo fissa spiazzato dalle citazioni, ma poi fa uno strano sorriso e indica la sedia. Edward si accomoda, la Bianconiglia si avvicina)
Cappellaio Matto: Jaina, mia cara, saresti così gentile da preparare un thè adatto al nostro nuovo ospite?
(Lei annuisce ambigua e se ne va, Nigma la osserva sospettoso. Il Cappellaio dà un tiro al narghilè e lo scruta, espirando il fumo colorato)
Cappellaio Matto: “Chi. Esser. Tu?”
Detective Nigma: (Incredulo) Sei così fuori che non mi riconosci neanche?!
Cappellaio Matto: (Serafico) Oh no, affatto… è che a questo tavolo non sono io quello che non sa più chi è…
(Nigma alza un sopracciglio, Jervis sogghigna sornione ed enumera)
Cappellaio Matto: Eddie Nashton… Edward Nigma… L’Enigmista… o il Detective… chi hai scelto di essere oggi?
Detective Nigma: (A disagio) Perché non scegli tu chi preferisci che io sia?
Cappellaio Matto: Oh cielo, no! Sono troppi personaggi, è complicato…
Detective Nigma: Più complicato che giocare a croquet con i fenicotteri?
(Questa volta è il Cappellaio a guardarlo a disagio, Edward ghigna)
Detective Nigma: Ho saputo che Ozzie stava per spararti quando ha visto il casino che hai combinato nella sua voliera…
Cappellaio Matto: (Mortificato) Non è colpa mia: non riuscivo a trovare la concentrazione per lavorare alle mie carte…
Detective Nigma: L’avevi persa?
Cappellaio Matto: (Avvilito) Eh, mi succede ogni due venerdì… eppure la lascio sempre nello stesso posto…
(Jaina versa il thè per Nigma, la bustina nella teiera reca la scritta “drink me”)
Pensieri di Nigma: Roipnol? Ketamina? “Latte Più”? Risposta: “pericolo”…
(Il Cappellaio si serve di nuovo dalla sua e sorseggia, osservando il Detective che indugia armeggiando col cucchiaino nella propria tazza)
Cappellaio Matto: “Non ti piace il thè?”
Detective Nigma: “Oh, sì, mi piace moltissimo”, ma è troppo caldo…
Cappellaio Matto: (Seccato) “Se non ti piace il thè almeno potresti fare un po’ di conversazione!”
Detective Nigma: (Scaltro) “Allora ho un’ottima idea: cambiamo argomento!”
(Jervis lo guarda divertito e accenna un brindisi)
Cappellaio Matto: Vedo che la memoria ti funziona bene dopotutto…
Detective Nigma: Ho perso i ricordi, non la capacità di ricordare.
Cappellaio Matto: Eh, una condizione invidiabile… non è facile sbarazzarsi del passato… specie quando fa male o riguarda le persone amate...
(Sospira infelice e si rimette a fumare in silenzio, creando anelli concentrici)
Detective Nigma: Beh, a quanto pare hai un ottimo sistema per scordare i tuoi guai...
Cappellaio Matto: (Sereno) Oh, questo fa molto di più… Sai? Sono stato nella mente delle False Facce di recente… (Si adombra) brutta storia, la tossina di Jonathan non era così forte prima…
Detective Nigma: (Insinuante) Crane lavora con Maschera Nera?
Cappellaio Matto: Grandi Numi, no! È impegnato… altrove…
(Il pensiero sembra sgradevole e Jervis si rifugia nuovamente nel narghilè)
Detective Nigma: (Astuto) Beh, potremmo fare uno scambio equo: tu mi dici dov’è Crane... e io potrei dirti dove si trova una certa persona di tuo interesse.
(Nigma ammicca, lui si illumina speranzoso)
Cappellaio Matto: Tu sei un Detective, risolvi i misteri… potresti trovare l’Alice dei miei desideri…?
(C’è qualcosa di sinistro nel sorriso allucinato del Cappellaio e un brivido attraversa Edward, facendolo esitare)
Detective Nigma: (A disagio) Può darsi…
Cappellaio Matto: (Deluso) Beh, se non altro abbiamo accertato che oggi non sei l’Enigmista: lui mi avrebbe dato la risposta al volo…
(China il capo sulla sua tazza e ci versa un quintale di zucchero)
Detective Nigma: Forse dovresti provare a chiedere a Spaventapasseri…
Cappellaio Matto: (Distratto) Non posso: te l’ho detto, non è qui... è in una “Città di Meraviglie”...
Detective Nigma: (Mormorando) “Wonder City”…
(Un guizzo di lucidità balena nelle pupille di Jervis e il suo sguardo si sposta sulla tazza di Edward ancora intonsa)
Cappellaio Matto: (Serio) “Puoi sempre avere un altro po’ di thè…”
Detective Nigma: “Non posso volerne di più giacché non ne ho ancora preso.”
Cappellaio Matto: “Ah, ma si può sempre averne più di niente, no?”
(Il Cappellaio lo sta scrutando con attenzione nonostante l’aria strafatta, Nigma stira un sogghigno affettato)
Detective Nigma: Beh, la tua logica è innegabile… posso avere del limone?
(Jervis continua a fissarlo e fa un cenno alla Lepre Marzolina. La coniglietta dal corpetto beige li serve, ammiccando provocante a Edward)
(La ragazza si allontana, Nigma ridacchia marpione e si fa avanti)

Detective Nigma: Ho l’impressione che quella mi conosca… o come minimo io conosco quel culo.
(Jervis sghignazza tossendo il fumo del narghilè e si volta a dare un’occhiata)
Cappellaio Matto: Eh, quante cose che ti sei dimenticato… (Leva alta la tazza) Brindiamo al tuo passato misterioso…
Detective Nigma: Dal passato sono riuscito a scappare, brindiamo al futuro!
(Bevono entrambi svuotando le tazze d’un fiato)
(Il Cappellaio si mette comodo e osserva Nigma di sottecchi, lui guarda l’ora)

Detective Nigma: Beh, per me si sta facendo tardi… devo proprio scappare.
Cappellaio Matto: (Subdolo) Di già? Peccato, volevo festeggiare anche il tuo non-compleanno e chiederti “Perché un corvo assomiglia a una scrivania?”
Detective Nigma: (Supponente) Perché sono entrambi coperti di penne.
(Jervis lo guarda sorpreso, poi ride scuotendo la testa)
Cappellaio Matto: Eddie, Eddie… Ah, non cambi proprio mai! Ma non temere: tra poco “non ne avrai la più pallida idea”…
(Il Detective ghigna tronfio)
Detective Nigma: Non credo affatto… (Il Cappellaio alza un sopracciglio, lui continua orgoglioso) Vedi, ci sono poche cose che ricordo veramente di Arkham e una di queste è il tuo thè allucinogeno… così per evitare problemi ho scambiato le nostre tazze quando ti sei voltato.
(Jervis sussulta e abbassa lo sguardo sulla sua ormai vuota)
Detective Nigma: Immagino non ti dispiaccia se ti lascio da solo a goderti le tue Meraviglie Psichedel… Uh?
(La sua percezione spaziale si fa improvvisamente confusa… Nigma strabuzza gli occhi, mentre Jervis lo osserva sornione)
Cappellaio Matto: (Pacato) Molto astuto, Eddie... tanto di cappello, dico davvero! Se questo fosse stato un mio “normale” thè delle 5, probabilmente te la saresti cavata... ma, vedi, ci sono giorni in cui mi serve qualcosa di “più forte”...
Detective Nigma: (Terrorizzato) Figlio di puttana… era in entrambe le teiere!!
(Il Cappellaio sfoggia un ghigno mefistofelico, mentre le allucinazioni si fanno strada: le zollette di zucchero cominciano a fluttuare tipo bolle di sapone)
Cappellaio Matto: Eh, sì: hai proprio l’intuito da Detective…
(Nigma scatta i piedi e barcolla per qualche passo, ma le possenti mani dei gemelli Tweedle lo ricacciano a sedere di prepotenza!)
Cappellaio Matto: Quanta fretta… non vorrai uscire dalla Tana del Bianconiglio proprio ora che ci sei ruzzolato dentro?! Ahaha!
(L’intera Banda delle Meraviglie, completa di costumi, si stringe su di loro)

***: “Dormire, forse sognare.”
Questo capitolo gridava “Amleto” da tutte le righe, lo so, che posso farci, ho un debole per Shakespeare e quella è la più grande opera teatrale mai scritta da mano umana ^_-
Dall’incontro col Fantasma del Padre, alla domanda fondamentale, ma senza risposta certa: “Chi sei tu?”…
Dick Grayson. Eddie Nashton. Robin. Edward Nigma. Nightwing. L’Enigmista. Batman. Il Detective.
4 personaggi a testa per 2 sole persone.
Il tutto veicolato da uno status allucinatorio di paura e follia, marchio di fabbrica del delirante duo Spaventapasseri & Cappellaio ^_-

Eh, Nigma sa destreggiarsi col “Carrolliano Stretto”, ma non lo parla fluentemente come Crane e si limita a rispondere a citazioni, senza davvero conversare con il Cappellaio… a cui in un’altra vita avrebbe venduto facilmente l’indirizzo di Alice in cambio di un’informazione ^_-

Sì, lo so, era ovvio che quello all’inizio non potesse essere il vero Bruce, di ritorno da una dimensione parallela a spasso nel tempo con i SuperAmici, mentre a Gotham seppellivano un clone… Ehm, ops! ^^”
Ah, anche la stagione di Grey’s Anatomy che guardava Harley non è una parodia: è tutto vero >_>
   
 
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