65.Lovers' Thing
-I'm A Selfish Bastard. But At Least I'm Not Alone.-
Lovers' Thing
Miami,
Qualche tempo dopo...
Evelyn, sua sorella Emily ed Emma attendevano nel backstage che Jared, Shannon e Tomo scendessero dal palco.
"Oh!" esclamò Jared vedendole, "c'è una riunione tra E in corso!"
Emma lo squadrò, incrociando le braccia: "Jared che cosa stai blaterando?"
"Si, una riunione tra E." gesticolò lui, sudato e ancora carico d'adrenalina, "Emily, Emma, Evelyn."
Emma non cambiò espressione, si limitò semplicemente a
sbattere le ciglia. Evelyn ed Emily si scambiarono un'occhiata
stranita, accompagnata da una sottile risata.
"Perché non apprezzi il mio umorismo?"
"Credo di poter dire che hai qualità migliori."
"Ad esempio?" sorrise spiritoso Jared.
Che cosa voleva dare ad intendere?
"Ad esempio muovere il culo e fare la valigia alla velocità
della luce perché tra precisamente un'ora e tre minuti sei su un
tourbus in mezzo a un'autostrada." ribatté Emma, "E lo stesso
vale per voi due.", e facendo l'occhiolino alle ragazze si
allontanò per cominciare i preparativi per la partenza
verso la città successiva.
"Ma è sempre così?" chiese sottovoce Emily a Jared.
"Si, e la cosa che più non sopporto è quando mi deve dire
cosa fare. Perché lo dice in quel modo, con quello sguardo...
secondo me è una rara forma di sadismo. Evelyn tu che hai
studiato psicologia non credi che ci possa essere una stretta relazione
fra il fatto che lei..."
"Jared" lo fermò Shannon, che stava scendendo gli ultimi gradini
per raggiungerli nel backstage, "smetti di riempire Eve con le tue
cazzate."
"Oh, non credo che il tuo repertorio sia molto diverso dal mio, Shan!" si finse offeso Jared.
Evelyn rise, Shannon la raggiunse per darle un bacio.
"Che facciamo adesso ragazzi?" chiese, "Andiamo a bere qualcosa?"
"No" dissero Evelyn, Emma e Jared.
"Hey, perché no?" chiese Shannon stupito, aprendo le braccia.
"Perché tra precisamente cinquantanove minuti sei su un tourbus
in mezzo a un'autostrada!" rispose Evelyn imitando la voce di Emma,
"Muoversi!"
Tutti scoppiarono a ridere.
"Emma..." fece Shannon, mentre Jared annuiva.
Tomo li raggiunse: "Mi sono perso qualcosa?"
"No amico, Emma ci ha detto di muovere il culo. Facciamoci una doccia e andiamocene. Atlanta ci attende!"
"Voi fate pure con comodo," disse Evelyn, "io e mia sorella vi aspettiamo qui."
"Ok piccola." fece Shannon, "A più tardi." e la baciò di nuovo. Una, due, tre volte.
Non era mai abbastanza. Mai.
Ormai non riusciva più ad immaginare giorno senza di lui, senza
ricevere un suo bacio, senza vedere il suo viso, senza avere il suo
corpo. Sapere che era lontano la faceva sprofondare in una enorme
tristezza, sfogliava le loro foto sul cellulare ogni quarto d'ora
mentre cercava di fare l'inventario, riordinare jeans, dare retta a
Miranda, lucidare la vetrina, ascoltare i pettegolezzi di Natalia...
Lo guardò allontanarsi con occhi sognanti, mentre pensava a tutto il loro trascorso.
"Oh mio Dio." commentò Emily quando ormai erano rimaste sole, "Sto per avere un attacco fulminante di diabete."
"Hahaha! E' scientificamente impossibile che tu abbia un attacco di diabete, Emily."
"Come era scientificamente impossibile che tu potessi anche solo
lontanamente pensare di guardare Shannon in quel modo fino al mese scorso?"
"No.", sorrise Evelyn, "E' da più tempo che lo guardo così. Lui ha risvegliato qualcosa in me."
"No, lui mi ha semplicemente ridato mia sorella. Quella che da anni
desideravo rivedere da quando sei venuta anche tu a Los Angeles. Dopo
che Damon, beh... ti ha lasciata e che l'hanno messo dentro."
Questa era la versione dei fatti che Emily conosceva. Voleva davvero
vivere con quel peso? Voleva davvero nascondere ancora? Shannon le
aveva dato un consiglio. Lei voleva seguirlo.
"Emily..." si voltò verso la sorella.
"Si?"
"Ti prego non odiarmi. Ma... Io ti ho mentito. Su tutto quanto. Ho mentito a te, a tutti."
Take a minute girl, come sit down. What's been happening?
"Cosa intendi, Eve?"
"Sono stata io a chiamare la polizia. Io ho trovato la droga a casa di Damon. Sono stata io a..."
Una lacrima stava per scendere, come il sipario che nascondeva la verità. O almeno una sua parte.
"E hai fatto la cosa giusta, Eve! Su questo non c'è alcun
dubbio. So che lo amavi, ma hai fatto la cosa giusta. Non vedo
perché dovrei odiarti."
"Perché lui era sieropositivo. E non me l'ha mai detto. Forse non lo sapeva nemmeno."
"Oddio Evelyn..."
"Ho nascosto a te e a tutti che a 19 anni spaventata, sola e piena di
dubbi sono andata a fare i test HIV lontano da casa. Ho fatto una carta
d'identità falsa per non farlo sapere a mamma e papà."
Emily era sempre più scioccata, preoccupata e triste.
"Ma non ho mai voluto leggere le risposte. Le ho tenute chiuse, in
fondo a un cassetto, per anni. Aspettando che quel mostro che forse
viveva in me cominciasse a divorarmi. Fino a quando Shannon non le ha
trovate."
"E?" fece Emily ad occhi sbarrati, attendendo con ansia il finale, vedendo di nuovo in lui una piccola luce di speranza.
"E da lì il mio incubo è finito." rispose Evelyn, col
viso rigato dalle lacrime, "O meglio, grazie al cielo non è mai
iniziato. Io lo amo Emily. Io credo di non riuscire a pensare alla mia
vita senza di lui. Non avrei mai potuto vivere una vita piena e vera
come quella che sto vivendo adesso con lui e grazie a lui."
"Certo che lo ami." si tranquillizzò Emily, abbracciando
forte la sorella, "E devo dire che a questo punto lo amo anche io!"
ironizzò.
Evelyn sorrise fra le lacrime di gioia.
"Tranquilla sorellina, non ti biasimo. Semplicemente dimentichiamo
tutto, ok? Non voglio più sentire questa brutta storia. E'
finita, ora hai Shannon. E avrai sempre me. Ok?"
"Si, Emily. Va bene." e si strinsero forte, fortissimo, una volta ancora.
I'm your girl, you're my girl. Don't you know that I love you?
La fresca brezza mattutina, la luce dell'alba e la pace del silenzio.
Evelyn riposava beata sul petto di Shannon, mentre lui giocava con i
suoi capelli.
"Vorrei che ogni giorno, ogni momento fosse come questo." sussurrò Evelyn chiudendo gli occhi.
"Ti ricordi quello che mi hai chiesto a New York?" continuò alzando lo sguardo verso di lui.
"Dimmelo tu."
"Mi hai chiesto che cosa mi piacesse di te. Ora credo di avere una risposta."
Shannon non disse nulla. Lasciò a lei la parola.
"Mi piace quando mi stringi, mi piace addormentarmi con il tuo braccio
attorno alla vita. Mi piace quando mi fai ridere e mi piaci quando
sorridi. Mi piace tutto ciò che fai per me, soprattutto le
piccole cose, quelle cose di cui forse nemmeno ti accorgi. Mi piace
quando restiamo svegli fino all'alba a parlare. Mi piace da morire
quando facciamo l'amore. Mi piace come riesci a rendere ogni giorno
diverso, mi piace come mi fai sentire indispensabile e come riesci
sempre a strapparmi un sorriso."
Shannon la lasciò continuare. Voleva che lei continuasse.
"Mi piace come mi guardi. Mi piacciono i tuoi occhi, le tue mani, i tuoi tatuaggi."
All that I am, all that I ever was, it's here in your perfect eyes. They're all I can see.
"E mi piacciono tutte le cose che mi hai portato dai tuoi viaggi in
giro per il mondo. Mi sono sempre piaciute. Tutte quante. Le ho tenute
tutte, con estrema gelosia. Mi piace quello che fai, mi piace quanto
affetto dai agli Echelon, il tuo amore per la musica, mi piace tutto di te. Tutto. Dal tuo
più grande pregio al tuo peggior difetto."
Lui rimase in silenzio.
"Hahaha." ruppe il silenzio Evelyn, "Che c'è? Sembri scioccato!" sorrise.
"No, no. Niente affato! Stavo cercando di contare tutte queste cose, ma... mi sono perso.
Ho perso il conto sul 'mi piace quando facciamo l'amore'..."
Evelyn sentiva già le sue mani avide scorrere lungo i suoi fianchi.
"Chissà perché non avevo dubbi!"
Shannon era già sopra di lei.
"Te l'ho detto, sei una strizzacervelli!"
Evelyn non aveva scampo. Anche quella mattina avrebbero tardato al
soundcheck. Shannon era semplicemente un uragano. Un uragano di
emozioni, di vitalità, di passione. Era esattamente ciò
di cui lei aveva bisogno e ciò di cui voleva avere bisogno. Per
il resto dei suoi giorni.
"Ti amo Shannon, tantissimo."
"Anche io bimba."
Fine
Ringrazio chi ha aggiunto la storia alle seguite/ricordate/preferite e
soprattutto chi ha recensito e condiviso i propri pensieri e le proprie opinioni. Mi ha fatto molto piacere leggervi tutte ♡
Grazie per avermi accompagnata in quest'avventura!
Mi scuso per i molteplici e lunghissimissimi ritardi nell'aggiornamento, purtroppo non ho
avuto modo di aggiornare regolarmente ad un certo punto della storia.
Scusatemi davvero tanto! Adesso la parola passa a voi. Avete un
capitolo preferito? Voglio
sentire tutto tutto tutto ciò che avete da dire. :)
Baci, Flychick.
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