LEGGERE:
Volevo che fosse chiaro a tutti che
ormai lavoro con YOKO_KAGE13 in qst fanfic^^ e lei lavora sicuramente
quanto me, perciò il merito non va solo a me^^ non la
ringrazierò mai abbastanza per aver reso la mia storia così...
elegante. Si decisamente più elegante ^^
Il capitolo è dedicato a SoRifan
che mi ha sostenuta continuamente! Grazie x tutto^*^ spero che il
capitolo ti piacerà ^________^
ora potete leggere il cap! XD
mi raccomando commentucci ne *-*
METROPOLITANA E GELOSIE
riku strinse a sè quel corpo
tremante, così leggero da fargli immaginare di avere tra le
bracia una creatura trasparente, fatta di sola aria.
"merito dei tutori anche
questo,sicuramente..."
corrugò la fronte, riducendo gli
occhi a due fessure ardenti di rabbia.
nessuno l avrebbe più
toccato...non l' avrebbe permesso, nessun ostacolo l' avrebbe
fermato.
quel cucciolo aveva bisogno di lui
almeno tanto quanto riku aveva bisogno di sora stesso.
era la prima volta che si sentiva così
fremente, così pronto all'attacco.
nella sua vita era sempre stato sicuro,
sul lavoro, con le donne...l' unico suo interrogativo era quel
giovane che chiudeva disperatamente i pugni sulla sua maglia, come
fosse un'ancora di salvezza da un tunnel buio, profondo.
le sensazioni che provava quand'era con
lui erano così nuove, alle volte terribilmente contrastanti.
il calore di quel corpo tanto piccino
rispetto al suo era avvolgente e protettivo.
abbassare lo sguardo e incrociare quel
viso tirato dal dolore lo fece subito rilassare.
sora aveva gli occhi chiusi e aveva
passato in quel momento le braccia intorno al suo collo,
probabilmente per reggersi meglio a lui.
le piccole labbra leggermente dischiuse
premevano inconsciamente contro la sua pelle ed ogni respiro lo
faceva tremare di piacere.
avrebbe voluto passare le mani su ogni
centimetro esposto di sora, baciare quella bocca finchè non
fosse stata gonfia di baci.
chiuse un attimo gli occhi per
calmarsi.
quello non era nè il momento nè
il luogo adatto.
Riku stava scendendo le scale del
sottopassaggio per arrivare alla metropolitana, ma si fermò
quando sentì un soffio al suo collo.
-Hai detto qualcosa So?
-s-si... i-i biglietti... dobbiamo
farli, ci sono i controllori.
l' albino stava per rispondergli che
non gli sarebbe importato niente se avesse dovuto pagare una multa.
almeno sarebbero tornati prima, ma
qualcosa lo bloccò.
Pensò a tutto quello che faceva
il fagottino in braccio a lui per guadagnare una misera cifra...
doveva essere davvero faticoso guadagnarsi da vivere per lui, fargli
vedere come sprecava i suoi soldi non sarebbe stato un gesto di
maturità da parte sua e Sora non gli si sarebbe mai affidato.
incrociò lo sguardo con gli
occhi preoccupati del giovane.
avevano un colore così bello.
abbassò il volto per poterli
studiare meglio.
avevano un colore particolare, bello e
intenso.
non era raro trovare occhi azzurri, ma
non così blu, con quelle sfumature così particolari.
i lore respiri si unirono e riku potè
sentirne il profumo.
riusciva a percepire il calore di
quelle labbra sulle sue, qualche millimetro e le avrebbe toccate.
-R-Riku?
il più grande si fermò,
battendo le palpebre come per uscire da un trance.
solo allora notò il respiro
accellerato del moro ed il suo cuore, che batteva forte contro il suo
petto.
sospirò, correggendo
l'angolazione del suo percorso, baciandogli una guancia
incandescente.
-Già... hai ragione- fece un
sorrisino tirato che sora non vide, ma percepì benissimo.
Riku risalì la mezza rampa di
scale che aveva appena fatto, stando attento a non far sbattere le
gambe del ragazzo contro i passanti.
Subito difronte a loro c'era una
panchina, l'albino ci fece sedere delicatamente Sora, accompagnando
la sua schiena, dopo essersi osservato intorno.
si inginocchiò davanti a lui,
guardando quel viso dalla forma rotonda così carina.
era ancora rosso come un peperone...che
tenerezza!
-Vuoi venire con me o aspetti 5 minuti
che vado a prendere i biglietti?- puntò il dito dall'altra
parte della strada.
sora abbassò lo sguardo,
nascondendosi dietro la frangia scura.
-A-aspetto qui, così fai prima-
disse un po sentendosi d'intralcio e un po con la voglia di andarsene
al più presto.
riku gli sorrise dolcemente,
carezzandogli il punto dove aveva posato le labbra, per poi
prendergli il mento tra pollice e indice, costringendolo a guardarlo.
-Ok, piccolo! A tra poco, non ti
muovere!- scattò a razzo verso la sua destinazione,
desiderando di essere già tornato.
Il fatto che Riku in quel momento
stesse correndo solo per lui, per fare prima e portarlo a casa, gli
fece battere il cuore più del dovuto.
Quell'insignificante gesto agli occhi
di tutte le persone li presenti, in lui fece scattare qualcosa, tanto
che non si accorse che ora una sua mano si era poggiata sul cuore,
cercando di calmarlo... di rallentarlo.
era così immerso nei suoi
pensieri che sobbalzò al suono di una voce, roca e seducente.
-Hey bel brunetto... tutto solo?
Sora girò la testa verso di
essa.
"Ma cosa..."
Erano appena saliti dal sottopassaggio
un gruppo di 4 ragazzi... belli, molto belli... ma con uno sguardo
inquietante ai suoi occhi.
erano tutti robusti, almeno più
di lui.
"Non che ci voglia tanto..."
sbuffò.
i quattro sembravano usciti da una
macchina in autoproduzione.
il loro fisico era praticamente fatto
con lo stampo, slanciato e muscoloso, merito di un qualche sport
sicuramente.
avevano movenze sostenute e bilanciate,
quasi a soppesare ogni passo che li portò di fronte a lui.
sora si lasciò sfuggire un
brivido e si strinse nelle spalle.
cosa volevano quei brutti ceffi da lui?
"Riku." come avrebbe voluto
urlare quel nome, mentre lasciava vagare lo sguardo oltre quelle
spalle possenti che gli bloccavano la visuale.
sospirò, cercando di svegliarsi
da quella specie di sogno ad occhi aperti.
era inutile sperare in un intervento
fortuito...non sarebbe arrivato, ne era più che certo, e
questo stranamente lo ferì più di ogni altra cosa.
era abituato a stare da solo...DOVeva
esserlo dopo tutto quel tempo, doveva!
strinse forte i pugni ed alzò lo
sguardo.
-No, sto aspettando un amico.
quello che sembrava il "capo"
di quella comitiva si sedette accanto a lui, ghignando.
gli mise un braccio dietro le spalle,
avvicinandoselo.
-E tu aspetti qui tutto solo soletto?
che amico senza cuore.
sora gli rivolse uno sguardo di fuoco.
ma come si permetteva?
-non sono certo un bambino.
si morse il labbro inferiore,
studiandolo con attenzione.
aveva dei bei capelli di un biondo
cenere, tagliati in una maniera bizzarra, con alcune ciocche più
lunghe che andavano a contornargli un bel volto sfilato dai
lineamenti maturi, due occhi azzurri erano fissi su di lui.
-No, certo, se fossi stato un bambino a
quest'ora ti avremmo già rapito.
un brutto ghigno andò a
disegnargli le labbra sottili.
sora si accigliò, osservando gli
altri energumeni, che si erano disposti davanti a loro.
-Benissimo, appurato questo direi che
potete anche andarvene!
-Ooooh che lingua tagliente che ha
questo piccolo cerbiatto.
il moro si voltò, spostandosi e
gemendo di dolore quando un altro ragazzo si sedette dall'altro lato
della panchina, prendendogli il mento in modo rude, in modo che si
girasse verso di lui.
-Si...mi ricordi proprio un piccolo
cerbiatto con questi occhioni.
-Dai! vieni a divertirti con noi.
-Si, piccolino...non passerai dei
brutti momenti, avrai tutta l'attenzione su di te.
il biondo lo attirò nuovamente a
sè, circondandolo con un braccio.
sora lo sentì così vicino
da tremare.
-LASCIAMI SUBITO!
potè sentirlo sulla pelle quel
ghigno.
-Scommetto che la tua piccola entrata è
ancora vergine.
il piccolo sgranò gli occhi,
mentre l'altro ragazzo seduto al suo fianco lo schiacciava contro il
suo capo.
-C-cosa volete da me?
-Hai un profumo così buono, non
sarebbe male averlo sulle lenzuola del mio letto.
trattenne il respiro.
a sora parve quasi che il cuore gli
uscisse dal petto dai forti battiti.
"se mi trascinassero via non
potrei resistere...sono ancora troppo debole."
cercò di dimenarsi, ma ottenne
solo una forte botta allo stomaco che lo stordì per qualche
attimo, facendolo rimanere fermo e inerte.
-Voglio proprio un assaggio.
il biondo accostò il viso al suo
collo, respirandovi sopra e, sentendolo rabbrividire, vi passò
la lingua in lente lappate, tormentando quel lembo di pelle coi
denti.
in quel momento, a sora parve di
sentire qualcosa frantumarsi dentro di lui.
come un flesh, gli tornò alla
mente quella sera al locale, quando riku era corso in suo aiuto.
ma perchè, PERCHE'? cosa aveva
fatto lui di male per meritarsi una cosa del genere?
"Sei venuto al mondo...sei
un'inutilità! non meriti niente. sei bugiardo e
infingardo...che diritto hai tu di essere salvato?"
le lacrime scesero da sole dai suoi
occhi, così incredibilmente lucidi.
era quello il suo destino?
"no,no,no,no, NO!"
cercando di non pensare al dolore,
iniziò a dibattersi.
non voleva finisse così, non
doveva finire così!
il biondo fu costretto ad allontanarsi
da quel collo così invitante, vedendo che il piccoletto non
cedeva, prese violentemente con una mano il suo viso, tentando di
tenerlo fermo.
Si avvicinò con le labbra a
quelle di sora, che non pareva voler stare buono un attimo.
per la gente a quanto pare era davvero
invisibile... nessuno era accorso in suo aiuto e lui non riusciva a
parlare a causa del dolore e dello shock del momento.
quel disgustoso contatto con le sua
mani gli stava facendo venire il vomito.
lo vide provare nuovamente ad attaccare
le sue labbra,dopo un primo tentativo andato a vuoto.
chiuse le palpebre, arrendendosi
all'inevitabile. era così stanco.
attese un contatto...che non
avvenne...bensì sentì un sonoro tonfo per terra e la
sensazione che il suo corpo fosse nuovamente libero.
Senza aspettare che una parola, un
grido, uscisse dai 4 ragazzi, Sora aprì gli occhi, osservando
Riku che stava prendendo a pugni e calci il ragazzo che poco fa gli
stava accanto, mentre gli altri si avvicinavano a loro.
per un momento, gli parve di essere lo
spettatore di un film.
riuscì a immaginare il suo
corpo, che, ora privo di un appiglio, si lasciava lentamente cadere a
terra, in ginocchio, consapevole di non poter far niente.
riku era così bello con
quell'espressione combattiva.
sembrava una pantera che lottava contro
dei domatori.
così selvaggia, così
decisa.
si fece forza per alzarsi, mentre un
dolore alle costole lo rendeva muto e senza fiato, eppure incapace di
distogliere lo sguardo.
l'albino era più veloce dei suoi
avversari, senza il peso di quei muscoli di troppo ad opprimerlo,
eppure non pareva meno forte o meno preparato alla lotta.
ma quelli erano pur sempre quattro
contro uno...
Sora attese di essere sicuro di potersi
reggere sulle sue gambe prima di avvicinarsi a Riku.
il ragazzo era ansante e visibilmente
provato, un rivolo di sangue gli scendeva cheto dalla sua bocca,
mentre lui continuava a guardare i ragazzi ai suoi piedi.
come gli toccò il braccio,
questi si voltò verso di lui, addolcendo lo sguardo.
Sora stava per parlare ma Riku lo
abbracciò possessivamente, stringendolo forte a sè.
non gli era successo niente, era salvo.
il moro si perse tra quelle braccia che
sapevano tanto di casa, a quel calore così protettivo... era
un abbraccio che diceva “lui è mio” e la cosa non gli
dispiaceva.
si lasciò completamente andare,
lasciando che le lacrime rigassero il suo viso, percorrendo quella
scia salata che non si era ancora asciugata.
ricambiò con tutte le esigue
forze che gli erano rimaste, tremando come un bambino.
-Sssh...calmati.
-Grazie, Riku...grazie, grazie...
l'albino gli carezzò lentamente
i capelli, sospirando.
c'era mancato davvero poco.
con la coda dell'occhio colse un
piccolo movimento e prestò una minima attenzione al biondo,
che poco prima aveva levato di dosso a sora.
-Tu... la prossima volta non ci sarà
lui a fermarmi- minacciò passandosi una mano al lato della
bocca che aveva preso a sanguinare, per pulirsela.
Gelò con lo sguardo sia il
ragazzo a terra che i suoi amichetti, dopodiché passò
un braccio intorno alla vita del brunetto, lasciando che il giovane
si appoggiasse a lui.
scendere finalmente quella dannata
rampa di scale gli parve una benedizione.
lo fecero lentamente, così che
sora potesse stare al passo, e si fermarono ad aspettare la
metropolitana.
avevano appena perso il giro che gli
sarebbe toccato fare.
Sora iniziò a strofinarsi il
collo... in realtà lo stava facendo da parecchio solo che Riku
se ne era accorto solo dopo, troppo impegnato a fargliela pagare a
quei tipi.
-Se continuo così ti
scorticherai...- fece notare l'albino.
Sora si fermò per un attimo, ma
poi prese a strofinarsi... solo più lentamente, in modo che
sembrasse un gesto più naturale.
-Lo so... è che...- “che mi
sento così sporco...”- M-mi ha leccato il collo... e...---
l'albino non gli fece finire la frase,
che intervenne.
-Allora lascia che ti pulisca io...-
aveva un tono non molto convinto...
gli occhioni blu finalmente si
spostarono dal freddo cemento all'osservare Riku, per l'ennesima
volta.
Non aveva capito cosa intendesse
esattamente... ma sentì inevitabilmente che forse avrebbe
dovuto fidarsi di lui... e non più solo in quei momenti di
pericolo.
-Ok.... si.- dal tono titubante passò
a quello più sicuro. Decisamente più sicuro.
Vide Riku abbassarsi alla sua altezza,
per poi toglierli delicatamente la mano che stava martoriando la
pelle candida, diventata ormai rossa.
Avvicinò le sue labbra al collo
del piccolo, quest'ultimo spostò la testa di lato dando più
spazio a Riku, in un tacito assenso.
C'erano altre persone intorno a loro,
tra le quali molte che avevano riconosciuto Riku, ma tutte a debita
distanza...
l'albino passò la lingua sulla
parte lesa del suo collo. Diede tre lunghe e lente lappate, poi prese
a baciare le parti inumidite dalla sua saliva, aspirandola a ogni
bacio in modo da asciugarlo.
sora non riusciva a trattenere gli
ansimi ed il cuore sembrava quasi scoppiargli in petto.
mai gli era successa una cosa del
genere.
le uniche persone che si avvicinavano
tanto erano roxas e suo zio...cos'era invece quella sensazione così
fresca e piacevole, ma anche terribilmente eccitante?
sentiva le sue gambe tremare,
minacciare di cedergli e doveva ricordare a se stesso di darvi forza
o non l'avrebbero sostenuto.
riku non dava il tempo alla sua pelle
di asciugarsi, che riprendeva il suo trattamento.
la lingua era calda e seducente,
vorticava su di lui seguendo disegni invisibili, a volte sfiorandogli
il lobo, facendo si che le sue guance si colorassero intensamente.
chiuse gli occhi, lasciando che le
emozioni lo riempissero, che la ragione sprofondasse in un meandro
recognito e lì l'avrebbe dimenticata, perchè ciò
che stava provando era troppo bello, troppo tenero, per rovinarlo
pensando che non era giusto, che non doveva farlo!
-nh...
scappo un gemito di piacere, che non
fece altro che incoraggiare Riku.
gli fece scivolare una mano sulla
schiena, prendendo a massaggiarlo dolcemente, per poi passare a
intrecciare le dita fra i serici capelli scuri del più
giovane.
era strano.
quante volte gli era successo di fare
cose del genere? eppure sembrava la prima.
avere quel corpo caldo a qualche
millimetro di distanza, ricercarne la presenza per trovare un
contatto più profondo...sembrava tutto così nuovo, così
unico ed essenziale...
Non riusciva a fermarsi... aveva appena
scoperto che il brunetto aveva un ottimo sapore... e gli rivenne in
mente il fatto che avrebbe voluto ricoprire le sue labbra di baci
fino allo sfinimento, mordere quella pelle lattea e tuffarsi nella
profondità dei suoi occhi.
l'ansimare di sora contro il suo
orecchio era qualcosa di irresistibile e quel corpo così
tremante davvero TROPPO vulnerabile.
Si staccò di malavoglia da quel
lembo di pelle ormai ardente, per andare a scrutare gli occhi chiari
del suo proprietario.
Sora rimaneva in silenzio, senza
protestare e senza incitare.
Gli passò una mano dietro la
nuca iniziando a massaggiarla attraverso quei capelli all'apparenza
duri e impenetrabili, ma di fatto morbidi e setosi.
Si stava avvicinando pericolosamente
alle labbra del cucciolo.
Sora mise le mani sul petto di Riku,
che sentiva sempre più vicino, ma cedette ai pensieri più
negativi che potesse pensare. Non riusciva a fidarsi di lui fino a
quel punto.
Fece una lieve pressione, che l'albino
percepì immediatamente, fermandosi e vedendo gli occhi confusi
sul da farsi di sora.
in un breve momento riuscì a
percapire tutti i suoi dubbi e le sue incertezze.
'Cosa diavolo sto facendo? l ho appena
salvato da un branco di belve e ora sono io il predatore?'
ma non lo era stato forse da quando
aveva deciso di conquistarlo?
'Si, ma un tipo come Sora non cede
così...e poi non è giusto.'
alla fine lui non voleva solo
ammaliarlo, ma avere per se il suo cuore, senza vergogna o
restrinzioni, solo per scoprire sino in fondo quanto meraviglioso
fosse quell'angelo.
si avvicinò ancora di più
e lasciò che le sue braccia lo circondassero, senza titubanza
questa volta, ma semplicemente come una coperta che l'avesse voluto
tenere al caldo e al sicuro.
Lo strise a sè,sentendolo
irrigidirsi in un primo momento, per poi lasciare che i suoi muscoli
si rilassassero, addirittura appogiandosi a lui...mmm... gli piaceva
abbracciarlo... oh si.
sorrise, inspirando il suo odore come
fosse ossigeno, beandosi dei piccoli strusciamenti di quel viso
efebico contro il suo petto.
-Oggi sei stato davvero forte, bravo
piccolo...- baciò l'orecchio del suo cucciolo, che in quel
momento era la parte più vicina alle sue labbra- la prossima
volta non ti lascerò un solo secondo...non permetterò
più a nessuno di farti del male.
Le ultime parole vennero ovattate dal
rumore della metrò che annunciava il suo arrivo, ma sora le
sentì ugualmente.
strinse forte le palpebre, fremendo, ma
lasciando che il ragazzo sostensse il suo corpo, fidandosi di quella
stretta senza eguali tranquillamente.
in quel momento era tutto ciò di
cui aveva bisogno, non gli serviva altro.
nascose un mezzo sorriso.
Possibile che da quando si erano
conosciuti, Riku aveva imparato a conoscerlo così bene?
-Te la senti di andare?
sora strinse forte la sua maglia tra le
mani, annuendo brevemente, staccandosi di qualche centimetro.
-Non ti allontanare da me. se vieni
spinto voglio che mi prendi subito il braccio e ti afferri, sono
stato chiaro?
incapace di parlare, scosse nuovamente
la testa, imponendo al cuore di arrestare la sua folle corsa.
'Forse mi dovrei scostare un poco...'
tuttavia fece esattamente come gli era
stato chiesto.
La porta della metro si aprì di
fronte a loro, si sedetterò ai primi posti vicino all'entrata
e sora tirò su un sospiro di sollievo.
era terribilmente esausto, avrebbe
voluto distendersi e chiudere gli occhi...abbracciato all'albino,
l'ora tarda a fargli da sfondo con i suoi rumori ovattati.
si schiarì la gola, inumidendosi
le labbra, passandosi una mano sugli occhi e lasciandosi sfuggire un
sospiro.
-Quanto manca?- chiese il cucciolo,
poggiato alla spalla di Riku per la troppa stanchezza.
-Dieci fermate piccolo, all'uscita dopo
la stazione- gli accarezzò i capelli bruni con dolcezza e gli
circondandò le spalle con un braccio per evitare che cadesse a
terra .
-E' stata una giornata dura...perchè
non riposi un poco?
-Mmm...ma presto arriveremo.
-Ti chiamo io, vuoi? rilassati, non
preoccuparti di nulla.
nemmeno il tempo di accennare un
assenso che il ragazzino si assopì, in uno stato di
dormiveglia, un' espressione serena sul volto.
riku sospirò, rilasciando tutta
la tensione accumulata, continuando però ad accarezzare il
brunetto.
era incredibile il senso di protezione
che aveva nei suoi riguardi...era esagerato!
eppure questo non sembrava un problema
per Sora, così solo e indifeso.
lasciò vagare lo sguardo per
tutto il vagone.
solo qualche arzilla vecchietta e i
soliti straccioni...si soffermò ad osservare la galleria oltre
il finestrino dischiuso.
entrava una brezza gelida appena
accennata, ma fastidiosa e pungente, che andava chetandosi solo
quando la metro rallentava, per poi fermarsi col suo stridore di
freni e ripartire poco dopo.
non salì nessuno e di questo ne
fu grato.
gli dava fastidio il solo pensiero di
dover trascinare il suo dolce fardello nel caos.
il fulcro dei suoi pensieri si mosse,
accoccolandosi di più a lui, scavandosi un cantuccio
confortevole contro la sua spalla.
si, doveva essere davvero esausto
e...dolorante.
lui stesso sentiva ancora sulla pelle i
pugni che non era riuscito ad evitare...non era in grado di
immaginare nemmeno lontanamente il dolore che doveva provare a causa
del livido.
non riuscendosi a trattenere, gli posò
un leggero bacio sulla tempia, sorridendo al mugolio che ne derivò.
Sora ormai stava dormendo, ma quando
arrivarono all'ottava fermata purtroppo l'albino dovette svegliarlo.
lo scosse leggermente, toccandogli
gentilmente una guancia.
-Ehi So...
il giovane si lasciò sfuggire un
brivido.
-mmm... mh?-aprì un occhione
azzurro ancora assonnato.
Riku sorrise alla scena, gli prese la
mano e lo portò nello spazio tra i primi sedili e la porta, in
modo da poter uscire più facilmente senza essere schiacciati
dalla gente, ma a quanto pare tutti i tentativi furono vani.
"Accidenti...un viaggio tranquillo
e poi...guarda quante persone!"
Arrivarono alla stazione e la gente
entrò a fiumi nella metrò, schiacciando e passando su
tutti e tutto è così che si ritrovarono nuovamente
vicini....
il più piccolo si ritrovò
schiacciato contro una parete, le ginocchia doloranti a causa della
forte spinta, l'albino davanti a sè che lo proteggeva come
poteva da qul flusso continuo.
-S-sora... apri le gambe sennò
ci facciamo male emtrambi...-
Riku era stato praticamente
scaraventato addosso a Sora, poggiato alla parete metallica del
mezzo.
-O-ok...- disse un po dolorante,
aprendo le gambe quel poco che...- ah...
-Scusa sora...-gli era completamente
addosso, la sua coscia in mezzo alle gambe di Sora e quella di sora
in mezzo alle sue... certo doveva ammettere che era piacevole quanto
imbarazzante, ma anche i loro petti erano uniti... troppo... tanto da
sentire i sussulti del piccolo.
-Ti fa male...?- chiese preoccupato.
-solo un po...- sorrise tiratamente.
L'albino mise le mani aperte accanto al
volto del ragazzino e con tutta la forza fece leva sulle braccia,
spingendo incurante la gente dietro di lui che imprecava a quel
gesto, facendo perdere l'equilibrio.
Aveva una valigetta rigida da lavoro
che gli stava perforando con un angolo la schiena.
Il brunetto vedendolo dolorante, si
accorse della valigetta e per alleviare il dolore fece una cosa che
lasciò di stucco Riku.
Passò delicatamente le piccole
mani poco sopra le natiche dell'albino, dato che il fulcro del
malessere era praticamente sopra la cinta dei suoi jeans...
spudoratamente a vita bassa... rivolse il palmo della mano verso
l'oggetto in modo da non farsi male, e il dorso contro la carne di
riku che in quel momento aveva la maglietta un po alzata.
riku sorrise sfacciatamente, facendolo
arrossire di brutto e costringendolo ad abbassare lo sguardo.
-Da quando ti preoccupi che una
valigetta mi perfori la pelle?
sora gli rivolse un' occhiata di fuoco.
-Da quando la tua pelle mi fa da scudo
contro questo macello!
L'albino ghignò, allungandosi
quel tanto che bastava a sfiorargli l orecchio con le labbra.
-1 a 0 per te...
-Mmmhm.
La loro fermata era finalmente giunta e
Riku trascinò fuori dalla metrò il brunetto, lanciando
occhiatacce a tutti coloro che soffermavano troppo l'attenzione su di
loro.
Non si parlarono, ma non era un
silenzio fastidioso, semplicemente rilassante grazie alla presenza
del compagno.
Ogni tanto si lanciavano degli sguardi
che sembravano voler rievocare l'intera giornata... ma niente di più.
Sora si sentiva un po meglio, quella
breve dormita lo aveva rimesso in forze e fare quella piccola
passeggiata sino casa non era un fastidio, anzi... ma Riku...
sembrava così di fretta.
allungò il passo, continuando a
stargli vicino, respirando un pò pesantemente per lo sforzo.
riku non potè fare a meno di
studiare il suo profilo senza farsi scoprire.
il più piccolo aveva le
sopraciglia aggrottate in un'espressione pensosa che rendeva ancora
più adorabile il musetto che si ritrovava.
stava giocherellando con le labbra,
mordicchiandole distrattamente, facendole diventare ancora più
rosse.
i suoi occhi guardavano davanti a sè,l'
espressione decisa e attenta.
sospirò, sconfitto.
"Sono proprio perso."
riconosciuto il vialetto d'ingresso,
prese le chiavi di casa, frettoloso di entrare e mettere la parola
"fine" a quella giornata.
voleva far stendere sora, metterlo al
caldo, farlo sentire sicuro d'essere in un luogo dove niente gli
avrebbe fatto del male.
entrati, tese le orecchie per sentire
un qualunque rumore, ma dopo qualche istante decretò che Axel
e Roxas erano ancora fuori.
-R-riku? tutto bene?
il ragazzo rabbrividì alla
sensazione del suo fiato sul collo.
si voltò lentamente, incrociando
quegli occhi blu così singolari, che lo guardavando come se da
una sua parola dipendesse tutto.
come poteva sora essere tutto quello
che era? come poteva essere tanto coraggioso e poi apparire così
indifeso?
"Ti voglio...da morire."
-Riku?
L'albino era visibilmente scosso,
corrucciato... aveva finalmente girato le chiavi nella toppa e aperto
la porta...porta dove il brunetto si ritrovò delicatamente
appoggiato, guidato dalle mani di Riku una volta dentro casa...
lo stava abbracciando...ancora.
le sue mani lo strigevano
possessivamente, quasi a non volerlo più lasciare, una che
giocava amabilmente con i suoi capelli, l'altra ad attirarlo a sè.
lo sentì annusare sfacciatamente
la sua pelle, facendolo arrossire come mai gli era successo in vita
sua, per poi alitarvi sopra, facendolo rabbrividire.
Avvertì le sua labbra, così
calde, così umide, baciarlo sul collo, succhiare leggermente,
marcandolo come se fosse sua proprietà, l'unico posto dove non
passava neanche un po di spazio fra riku e quel corpo esile, che da
li a poco l' avrebbe fatto impazzire totalmente.
avvertiva il battito del cuore di sora
contro il suo petto ed i suoi mugolii gli riempivano piacevolmente le
orecchie, ottenebrandogli i sensi.
Provò a fargli scivolare una
mano sotto la maglia rossa, avvicinandosi ancora di più... ma
in quel momento Sora si riprese, tremando, quasi spaventato.
gli premette le mani contro il torace,
facendo una leggere pressione, ed alzò gli occhi per
incrociare lo sguardo di riku.
-S-scusa.. sono stran-nco...
Il più grande lo guardò
attentamente, vedendo nelle pozze chiare del brunetto paura... che
gli aveva provocato lui?
Affranto gli accarezzò i capelli
e gli diede un bacio sulla fronte, rasserenando nuovamente il
piccoletto, accompagnandolo finalmente all'interno.
stanchi, si misero entrambi in
pigiama,ma riku, sentendo caldo, rimase solo con i pantaloni.
si voltò lentamente, la stanza
avvolta in una chiara penombra, calma e rassicurante.
Lo stava aspettando a letto.
sospirò, frustrato, pensando che
sora si ostinava ancora a non volergli mostrare il suo corpo, infatti
era andato a cambiarsi in bagno.
Sora tornò presto e si mise a
letto, seguito da Riku che si stese lentamente, scostando con
attenzione le coperte.
lo abbracciò, lasciando che le
sue braccia avvolgessero lentamente, con dolcezza, quel corpo esausto
e questa volta, dopo un iniziale irrigidimnto, sora ricambiò
la sua stretta, girandosi verso di lui ed affondando il viso contro
la sua spalla, evitando così il suo sguardo, che avrebbe
potuto volere una spiegazione... che neanche lui sarebbe riuscito a
dare.
come poteva spiegargli il suo bisogno
di quel calore soffocante, che solo lui poteva dargli?
come dirgli che si sentiva bene con lui
al suo fianco... ma che quando gli si avvicinava troppo... lo vedeva
come tutti gli altri uomini che non aspettavano altro che usarlo?
usare il suo corpo, calpestando i suoi sentimenti?
-Scusami...- disse in un soffio Riku.
il moro rabbrividì.
-Non fa niente...- rispose pensando che
si riferisse a quello successo poco prima.
-Scusami per oggi... per quello che ho
detto quando Axel mi ha provocato... io ti considero un bel ragazzo
e... importante. fanculo se ci conosciamo da qualche giorno! basta
con sta storia... ci siamo incontrati, punto. Sto bene con te...
Sora spalancò impercettibilmente
gli occhi... e stinse i pugni sul petto di Riku, che si alzava e
abbassava lentamente e con grazia.
"Oddio...così mi rendi
tutto più difficile."
Si rattristò... aveva uno sporco
compito da fare e sicuramente dopo quello che gli aveva detto...
sarebbero succese solo cose negative.
-Potrei non essere una brava persona
come pensi...
Era triste di non poter godere di
quell'immensa felicità che il ragazzo più grande gli
stava donando.
Si addormentò pensando a come
avrebe dovuto comportarsi... finendo in un limbo oscuro senza trovare
una risposta.
riku, sentendo il suo respiro farsi più
profondo, si scostò di qualche millimetro, il necessario per
lasciargli un piccolo bacio sulla tempia.
-So per certo che sei una brava
persona...- prese in mano il pugno che sora aveva stretto prima,
facendolo distendere e accarezzando il dorso della sua mano, fino a
che anche lui non si addomentò, cullato dal calore di quel
corpicino, rannicchiato contro di lui.
******************************************
Axel entrò prepotentemente in
casa, sbattendo la porta e chiudendosi nel bagno, evitando anche solo
di guardare il biondino.
Roxas da parte sua si era ripreso... il
viaggio in macchina lo aveva calmato quanto bastava e ora si stava
dirigendo verso la sua camera, decidendo di cambiarsi con calma.
si mise a letto, stanco per la
giornata appena trascorsa.
“Cristo... non mi eccitavo così
nemmeno a 12 anni!!! Cos'è? Roxy hai un eccitante incorporato
che appena lo vedi fa effetto??”
si girò da un lato, chiudendo
gli occhi e cercando di addormentarsi, prima che arrivasse il rosso.
axel aveva chiuso a chiave la porta del
bagno, poggiandovisi sopra, tentando di calmare il proprio respiro.
Oddio...non gli era mai successo di
doversi trattenere tanto!
i suoi pantaloni erano dolorosamente
stretti, gli fermavano quasi la circolazione, ma non riuscivano a
smorzargli l'eccitazione.
sudato, alzò lo sguardo,
incrociando i suoi stessi occhi allo specchio.
erano tormentati, lucidi e leggermente
socchiusi.
"Maledizione, sembro un maniaco!"
ma non era colpa sua di certo!
se c'era un colpevole era senza dubbio
quel moccioso cosi inconsciamente sensuale.
il solo ripensare al suo corpo...al suo
sguardo, alla sua reazione...
Oddio.
si fece scivolare una mani oltre il
bordo dei pantaloni, ammucchiandoli a terra e spingendoli di lato.
"Guarda cosa mi fai fare, spupido
moccioso!"
non si era mai abbassato a fare una
cosa del genere, quando aveva avuto bisogno gli era bastato
schioccare le dita per...
-Ahhh
si accasciò contro la parete,
incapace di riprendere fiato o anche solo di respirare normalmente.
"Ma cosa mi stai facendo,
piccolo?"
si ricompose come meglio poteva,
andando in camera con passo felino.
Roxas lo aspettava ancora sveglio.
Si guardarono negli occhi...
intensamente, il rosso non staccò il contatto visivo nemmeno
quando si mise sul letto e si portò il biondino sopra di lui,
dato che era più leggero da sostenere che non il contrario.
Gli baciò una guancia e come se
fosse una cosa abitudinale, si abbracciarono e sprofondarono nel
sonno anche loro, dandosi una buonanotte sussurrata.
-Buonanotte piccolo
-Buonanotte mangiatore di gelati altrui
“e dannatamente sexy”-pensò
-Ehi te la sei proprio presa eh...
-disse ridendosela.
-Io il tuo non l'ho assaggiato!
-Non ti sei perso molto... sapeva di
cioccolato!
Roxas assottigliò lo sguardo in
direzione del rosso. Sguardo molto minaccioso.
-Bhe adesso non ho più il
sapore... sennò un idea di come fartelo assaggiare ce l'avrei
avuta- lo baciò nuovamente, questa volta attaccando un angolo
delle sue labbra.
Roxas si imbambolò, guardando
fisso davanti a sè, mentre un vago rossore gli dipingeva le
guance.
dopodichè si prese la coperta e
se la portò fin sopra la testa.
Sentì l'addome del rosso che
sobbalzava mentre cercava di trattenere le risate, accarezzandogli
contemporaneamente la schiena, non sapeva se per incoraggiarlo o per
scusarsi.
sul viso imporporato del ragazzino
spuntò finalmente un sorriso... Degno di essere chiamato tale.
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**Risposte ai commenti**
reader: bene allora aspetto un commento
anke x questo capitolo^^
Agito: ihih apetterò anch'io! xD
son felice che ti piaccia Axeeeel *-* tvb (L)
kiaaxel18: ahahahah bhe mi disp ke tu
abbia dovuto aspettare parekkio x l'aggiornamento ma spero che con
qst capitolo mi perdonerai >_< lieta che ti piaccia Axel! *-*
Edo: mi sa che anche stavolta non ti va
bene in quanto a baci rubati! xò spero comunque di averti in
parte soddisfatta, non temere non c'è molto da aspettare U.U
(eh bhe... dopo 18 capitoli =_= ndAxel) zitto! >*< (=_= ndAxel)
Soruccio: riso ai funghi *-* buonissimi
*-* (sugo è_è nd riku) (funghi è_è) (sugo
è_è nd riku)((funghi è_è) stoooooooop!
>_< cmq! xD a parte qst xD spero ke il kap sia di tuo
gradimento^^
Fly89: ahahah come son felice ke ti
abbia fatto qst effetto!! aspetto un parere anke su qst allora!!^*^
anke se kome hai visto è + triste T^T
KairiChanRules: uahauhauhuha *________*
kosì mi lusinghi trp *-* waaaa >_< nn so manko a me kome
mi eskon certe idee! xD aspetto un parere sul cap SoRi^^
mikyfantasy: eh Axel è un mito!!
cmq grazie dei komplimenti */////* -me emozionata- farò del
mio meglio x kontinuare e (prima o poi) finire a dovere la fic! ^_^
xXFunnyXx: trankuilla... prima ke
finiska sta fic ce ne vorrà di tempo^^ cmq ekko il kap RiSo!
aspetto di sapere kosa ne pensi ;)
Andromeda: bheee mi sa ke x la prima
volta... ci sia da aspettare.. ma kualkosa (dopo 18 kapitoli! XD) ce
la sto facendo a scrivere xD spero ke kontinuerai a kommentare x
saper kosa ne pensi >_< a presto *-*
EdelSky: figliolaaaa *-* eeeh ekkolo
kua il 18° kapitolo! XD poi voglio un voto di kuanto ti sei
shokkata a leggerlo da 1 a 10 XD tvb figliolaaa :***
Maika:lo sai ke mi è scesa una
lacrima la prima volta ke ho letto il tuo kommento? ç_ç
(si xk l'ho letto un kasino di volte XD) conta che cmq adesso c'è
yoko ke fa la metà del lavoro^^ io son la mente lei il braccio
*-* si dice kosi? xD bhe spero ke mi darai un parere anke su qst
cap^^
Sashy: ovvio! sennò sarebbe
noiosa la storia no? u.u lo yaoi è la xversione in se! kome ci
fa ad essere dello yaoi non perverso? XD mi sto shokkando a scrivere
kosì tnt volte la parola "xverso" O_O xD kome ti
pare qst capitolo?^^
Heartbeat90: non x nnt indiscreta!! mi
piace rispondere alle domande della mie kommentatrici! la mia carika
*-* cmq conta che gli ultimi due capitoli (il 17 e il 18) non erano
previsti xD 2 anni fa... si sarebbe konclusa + o - ai 21 kapitoli...
ma la mia mente in 2 anni ha elaborato la kontinua dp la fine XD
kuindi nn saprei dirti... dipende da kuante pagine scrivo x kapitolo
>_<
Ashley Snape: aggiornato! nn presto
xò... spero sia cmq di tuo gradimento qst cap! xD aspetto un
tuo kommentino *-*
COMMENTATE MI RAKKOMANDOOOOOOOOO *-*
alla prossima!
^*^
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