CAPITOLO
6
Allunga
una mano davanti
i miei occhi e la posa sul muso del drago. Non ci credo che riesca a
farlo come se niente fosse. Sembra che sia una cosa da nulla farlo,
ma in realtà non lo è. O lo è, ma io
sono troppo impedita per
farlo. Poco probabile, mi stava per ammazzare.
–Gra...–
mi dice
Hiccup, facendomi un sorriso un po' inquietante.
–Gra?–
chiedo
confusa, guardandolo stupita. Non riesco ancora a capire se mi segua
semplicemente o se ci sia qualcosa sotto. Non è possibile
che me lo
ritrovi dietro in ogni istante.
–Grazie,
Astrid.
Grazie.– finisce di dirmi, visibilmente seccato.
–Di
niente.–
rispondo, sorridendogli e camminando via.
Non
so perché io l'abbia
fatto. So solo una cosa : non riuscirò a seminarlo in nessun
modo.
Forse però inizierà a capire che deve smetterla.
Probabilmente
succederà qualcosa che lo farà smettere.
Mi
dirigo verso casa mia,
ormai l'unico posto in cui posso stare un po' da sola. Prendo degli
oggetti pesanti presenti al piano terra e blocco la porta in ogni
modo, in caso decidesse di seguirmi pure qui.
Mi
metto a pensare a
quello che è successo. Di come lui sia riuscito a toccare
quel drago
come se nulla fosse. Forse ha davvero qualche dono come dicono le
altre persone. Quel ragazzo è un tremendo caos. La cosa che
sa fare
meglio non è addestrare draghi, ma incasinare la mia testa.
Ci
riesce alla perfezione.
Forse
potrei dimenticare
tutto quello che ha fatto, fare una sforzo. Devo ammetterlo, mi
manca..mi manca il suo carattere, il suo vero carattere..mi manca
l'Hiccup che non mi segue ovunque e non fa il romantico. Mi manca
l'Hiccup a cui non frega nulla oltre che se stesso. Quello egoista.
Non
posso continuare a
fuggire per sempre, soprattutto non posso fuggire da ciò che
voglio.
Mi
precipito verso la
porta, togliendo tutti gli ostacoli causatemi da sola. Sono solo una
stupida, perché fuggire da lui? Lo desidero probabilmente
più di
quanto lui desideri me.
Mi
metto a correre senza
pensarci troppo, diretta verso il bosco. Se sono fortunata
sarà
ancora lì, giocherellando con il nuovo drago. Si diverte a
giocherellare un po' con tutti. Ma a quanto pare non mi interessa
molto.
–Hiccup!–
grido a
squarciagola quando arrivo nel bosco. Non c'è più
traccia di lui.
–Hiccup!
Un
fruscio di foglie
sopra la mia testa. La alzo, guardando attentamente in giro.
Sicuramente sarà con Sdentato, volando a un millimetro sopra
gli
alberi. Mi avrà sentita? Cammino cauta, cercando di farmi
notare in
qualsiasi modo senza sembrare pazza. Quando si deciderà ad
atterrare? Sento dei passi dietro di me, e desidero con tutta me
stessa che sia proprio lui.
–Hiccup?
–Come
mai a cercarmi?
Proprio tu, Astrid? Cercarmi?
Mi
giro sorpresa. Riesce
ad essere sempre nel posto giusto, non sbaglia mai. In un secondo dal
cielo scende sul suolo, esattamente come un angelo. Purtroppo non
penso sia giusto accomunarlo con un angelo. Se fosse un angelo certe
cose non le farebbe..
I
miei occhi sono accesi,
ghiacciati ma non troppo. Sono sul limite, in bilico tra il fidarmi e
il dubitare...cosa dovrei fare? Non diciamo una parola, ma
continuiamo a scrutarci attentamente. Starà solo aspettando
che io
faccia qualcosa, ma io sto facendo la stessa cosa nei suoi confronti.
Sento qualcosa in me, un forte desiderio. Voglio i suoi baci come
fossero la cosa migliore del mondo, l'unica cosa capace di
soddisfarmi, nonostante tutto quello che mi ha dato, oltre i baci.
Voglio qualsiasi cosa da lui. Il cuore comincia a battermi
più
veloce, ma nulla di incontrollabile. Vorrei solo che le nostre labbra
si toccassero ancora dopo tutto questo tempo, ma come potrei fare per
baciarlo? Devo essere proprio io? Il mio sguardo si fa più
dolce,
compare un sorriso sul mio viso. Non so cosa mi stia accadendo di
preciso, non sono io a decidere le mie emozioni..non potrei essere
mai io, però è così strano..non avevo
provato nulla del genere con
lui fino ad ora.
–Astrid.–
ripete il
mio nome, non distogliendo un attimo gli occhi dai miei.
Decido
di avvicinarmi a
lui, cautamente. Dopo pochi secondi, però, gli occhi non
riescono a
rimanere più fissi sui suoi, cominciando a lacrimare. O
forse mi sto
trattenendo dal piangere? Mi ritrovo a correre verso di lui, colmando
lo spazio che ci divide e buttandomi letteralmente fra le sue
braccia. Questa volta sento le sue braccia posarsi sulla mia schiena,
e poi stringermi forte contro di lui. Sento la sua testa sprofondare
sulla mia spalla, il suo respiro caldo contro la pelle del mio collo.
Mi ritrovo a sorridere senza pensarci, probabilmente felice. Non ho
mai sorriso davvero in questo modo, così spontaneamente.
Quando
ci stacchiamo
l'uno dall'altra lo guardo ancora per qualche istante.
–Scusa.–
sussurra
così basso che quasi non riesco a sentirlo. Forse
perché si
vergogna di questa parola, dopo quello che ha fatto. Perché
è
diventato così? Cosa gli è successo nel corso di
questi anni?
–Chi
ti ha messo quella
pietra al posto del cuore che avevi una volta?– gli chiedo,
con uno
sguardo malinconico.
–Me
la sono messa da
solo, evidentemente.
–Hiccup,
cos'è
successo?– gli chiedo, sedendomi in un posto qualunque e
invitandolo a fare lo stesso. Dato che mi si siede accanto, io mi
sposto davanti a lui, in modo da guardarlo mentre parla.
–È
una storia
lunga...e poi non ci crederesti comunque se te la raccontassi.
–Sì
che ti credo.–
gli dico, cercando di convincerlo. Voglio assolutamente sapere il
motivo per cui si comporta così. Una volta era un ragazzo
così
dolce...eppure evitato da tutti. Ora che piace anche ad alcuni
ragazzi della nostra età, perché si comporta
così?
Lui
fa un gran respiro.
–È iniziato tutto qualche anno fa. Avevo appena
fatto sapere a
Berk che avevo addestrato una Furia Buia, tutti avevano iniziato a
conoscermi e finalmente qualcuno dei ragazzi della mia età
mi
accettava. Mi giravano tutti intorno, volevano diventare miei amici
solo perché ero diventato un mito, per quel poco che avevo
fatto.
Però io non volevo esattamente amici. Certo, è
bello avere degli
amici, ma c'era una sola persona che avrei voluto avere con me in
quel periodo e quella persona però non la vedevo ormai da
anni..non
sapevo più dove fosse, ma la volevo con me. Io mi ero
innamorato di
una ragazza e avrei avuto bisogno solo di lei se ci fosse stata..ma
lei non c'era. Quindi cominciai a comportarmi come sai tu. Quando una
ragazza qualunque del villaggio si interessò a me per la
prima
volta, allora iniziai a perdere la testa. Non potevo avere lei,
ma perlomeno avevo una bella ragazza disposta a stare con me. Non
l'amavo però questa ragazza, che si avvicinò a me
solo per secondi
scopi. Non ho mai amato nessuna delle ragazze che sono state con me,
per anche più mesi. Perché aspettavo lei.
La
rabbia comincia a
salire in me. Prima mi dice che amava una ragazza e poi dice che non
ha mai amato nessuna ragazza che è stata con lui, ovvero non
ha mai
amato nemmeno me. Cosa passa per la testa di questo ragazzo? Decido
di non fiatare e continuare ad ascoltarlo.
–Con
il passare del
tempo...beh questa ragazza non arrivava più. Ovvero,
continuava a
non arrivare. Era inutile aspettarla. La mia vita si
trasformò in un
divertimento casuale. Non aveva più senso, come me stesso.
Non
sapevo più in cosa mi fossi trasformato. Cos'ero? Cosa sono
ora? Non
lo so.
E
indovina che è
successo poi?
Silenzio.
Resto a
guardarlo negli occhi, ipnotizzata dal verde.
–Cosa?–
gli chiedo.
–Lei
è arrivata.– un
attimo di silenzio. –All'inzio ho continuato a comportarmi da
stronzo, perché ormai io ero diventato così e
sinceramente non me
ne importava più davvero tanto di lei..era passato del
tempo, me ne
ero dimenticato. Ma poi..l'ho guardata negli occhi e ho capito che
non mi ero mai dimenticato di lei. Che io ero ancora innamorato di
lei. E lo sono adesso. Sono innamorato di te, Astrid.
Il
finale mi lascia senza
parole. Non avrei mai immaginato di essere stata così tanto
per
Hiccup. Avevo sempre pensato che il distaccamento da lui fosse stato
naturale e comunque fosse stato una cosa okay per entrambi, non
avesse creato molti problemi. Io mi ero quasi dimenticata di lui
completamente e senza fatica, ma per lui è stato diverso :
lui ha
continuato ad aspettarmi per anni, ma io non sono più
riapparsa.
–Io..-
inizio a
parlare, con il fiato bloccato in gola. Arretro di un passo, poi di
un altro. Lui mi guarda, i suoi occhi ormai pieni di lacrime. Respiro
a fondo. –...anch'io ti amo.
Dopo
aver pronunciato
queste parole mi giro dall'altra parte e fuggo via.
Come
una codarda. Come se
avessi paura dei miei sentimenti.
ANGOLO
AUTRICE :
Salve
gente. Sono viva,
una volta ancora. Mi sembra di star più sopravvivendo che
vivendo,
lol.
In
ogni modo, sono
tornata magicamente su questo sito molto carino perché
sì,
ultimamente mi mancava questa mia passione dello scrivere. Mi
mancavano un po' quelle recensioni, quei lettori carini. Mi mancavano
le persone che mi facevano stare bene e mi facevano sentire felice.
Parlando
della storia,
Wasteland è una fanfiction su cui io ho personalmente
lavorato
davvero tantissimo in passato, ci ho dedicato molto tempo, ma
nonostante ciò non ho avuto il tempo necessario per
continuarla
periodicamente, infatti l'ultimo capitolo risale a luglio dell'anno
scorso (…). Non so se riuscirò a terminare questa
storia una volta
per tutte, ma sarebbe uno dei miei desideri più grandi,
perché mi
fa un po' pena il fatto che, se qualcuno ancora segue questa storia,
debba aspettare mesi per leggere un nuovo capitolo xD.
In
sintesi nella mia vita
sono entrate un sacco di nuove passioni che hanno occupato tutto il
mio tempo, ma don't worry, ci sarà sempre uno spazio per la
mia
amata scrittura, che in realtà è una delle poche
cose che so fare
bene ( si spera, mi dicono così, perciò ci credo
)
È
tutto direi!
By
cricrina01.
|