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Ed eccomi qui.
Come al solito ho fatto una selezione e alcuni autori sono rimasti
fuori... mi dispiace e spero che non se la prendano, ma mi sono
arrivati molti personaggi con back ground e capacità simili, che
sarebbero stati la copia l'uno dell'altro.
Perciò ho optato per il criterio di "precedenza" (ovvero, in
caso di "doppioni" ho preso chi mi ha mandato la scheda per primo).
Ci vediamo sotto!
- Risveglio (scelta OC) -
Hansel Wolfsburg, 28
"Va tutto bene Hans... va tutto bene."
Nonostante sua cugina continuasse a ripeterlo, Hansel sapeva che non andava tutto bene.
Non andava affatto bene.
Lo vedeva dal suo volto sempre più pallido.
Lo vedeva dal suo corpo sempre più esangue.
Lo sentiva dal respiro della ragazza, sempre più corto, rarefatto, mozzato e difficoltoso.
Lo capiva dai suoi colpi di tosse.
E dalla macchia di sangue che si allargava sempre di più sul suo corpo, preannunciatrice implacabile di morte.
"Non mi lasciare! Ti prego non mi lasciare! Per favore resisti!"
Ma il loro destino era ormai quello di prendere strade diverse.
E Hansel lo capì irrimediabilmente quando la sua mano, che fino
a quel momento era rimasta ben salda in quella della cugina, si
ritrovò invece a stringere un verme grosso lungo e bianco.
Un verme della memoria.
"No!" Strillò al nulla, alzandosi in piedi di scatto e lanciando il verme sopra al tavolo davanti a lui.
E facendo cadere la sedia con un gran fracasso.
Dove diamine era finito? E quanto di ciò che aveva vissuto fino a quel momento gli era stato cancellato?
-*-*-*-
Thomas Lincoln Sachs, 32
"Parker non correre!" Urlò
Thomas al figlio, che però sembrava non prestargli minimamente
ascolto, intento com'era a divertirsi per il parco.
"Parker!" Lo richiamò nuovamente l'uomo, allungando il passo per cercare di stargli dietro.
Quel bambino era una vera peste!
Tuttavia, per quanto Thomas potesse allungare il passo, Parker sembrava
essere diventato di colpo molto più veloce di lui.
Tant'è che ci mise pochissimo tempo a perderlo di vista, mentre
il parco giochi attorno a loro diventava ogni secondo più buio
ed inquietante.
"PARKER!"
"Papà!" La voce del bambino, alquanto allarmata, gli giunse all'improvviso da un punto lontanissimo.
E Thomas si ritrovò a correre nella direzione dalla quale proveniva la sua voce.
Ma non fu suo figlio, quello che trovò.
Per terra, illuminati quasi di luce propria, si trovavano il cadavere di sua moglie Karen e della sua secondogenita Margaret.
Entrambi putrefatti.
Ed entrambi pieni di mosche e vermi.
"No!"
Chinandosi per raccoglierne uno, si accorse di averlo già in mano.
Ma non era più nel parco. Era seduto su una sedia di legno, di fronte ad un tavolo, al fianco di perfetti sconosciuti.
All'interno di una stanza che non aveva mai visto.
-*-*-*-
"Non toccate quei vermi." Comunicò una voce alle sue spalle, facendola sobbalzare.
Girandosi di scatto,
Danielle si ritrovò davanti ad un ragazzo, più o meno suo
coetaneo, il cui viso era puntanto nella sua direzione. Anzi, in
direzione del verme bianco che lei aveva fatto volare solo pochi
secondi prima.
(prologo)
Danielle Campbell, 28 Andreas Martinez, 30
Non appena aprì gli occhi, riconobbe immediatamente ciò che teneva tra le mani.
Per quel motivo decise subito di lasciarlo andare, cercando di non
danneggiare la propria memoria più di quanto non lo fosse
già.
Come aveva fatto, uno come lui, a prendere in mano un verme della memoria?
Proprio lui, che conosceva quelle creature come le sue tasche?
Era stato forse costretto da qualcuno a toccarle?
Ma, in tal caso, a che scopo?
I suoi pensieri vennero interrotti da diversi mormorii perplessi - e
anche qualche strillo spaventato - che lo convinsero ad alzare lo
sguardo.
E la sua attenzione venne catalizzata sul tavolo circolare che si
trovava di fronte a lui, dove diverse persone si stavano pian piano
"risvegliando". Alcune delle quali stavano nuovamente allungando la
mano verso l'insetto, forse nella speranza di capirci qualcosa.
"Non toccate quei vermi!" Strillò a quel punto allarmato, raggiungendo il tavolo con poche e veloci falcate.
"Come?" Domandò una ragazza bruna, voltandosi verso di lui con aria totalmente spaesata.
"Non toccate quei vermi!" Si ritrovò a ripetere lui, avanzando
nella sua direzione e gettando un'occhiata veloce alle creature, che si
erano messe a strisciare pigramente sul tavolo "Non toccateli e non
sfiorateli neanche per sbaglio: sono vermi della memoria."
Affermò dopo averli analizzati velocemente, capendo così
che davvero tutti i presenti nella stanza avevano probabilmente subito
il medesimo trattamento. "Basta un minimo contatto con loro per
cancellare ore ed ore di ricordi."
"Beh, mi sembra un po' tardi saperlo adesso, visto che l'ho tenuto in
mano fino a pochi secondi fa." Replicò la ragazza con voce
palesemente irritata.
-*-*-*-
"Sono Danielle Cambell, strega mezzosangue americana. Sono nata l'1 gennaio 1990. E sto per sottopormi volontariamente alla
cancellazione della memoria - tramite l'utilizzo dei vermi - di tutto
ciò che mi è accaduto nell'ultimo mese. Mi impegno
adesso, essendo a conoscenza di ogni cosa e nel pieno possesso delle
mie facoltà mentali, a seguire alla lettera le istruzioni che
l'Architetto ci fornirà in futuro."
Meghan Nitthercott, 28 Thomas Wright, 27
"Ehy!" Strillò Meghan, riconoscendo la ragazza sullo schermo e puntando il dito contro Danielle "Quella sei tu!"
"Maddai!" Replicò la ragazza ironicamente, inarcando un sopracciglio "Non me n'ero mica accorta!"
Probabilmente Meghan avrebbe aggiunto anche qualcos'altro, ma un altro
ragazzo, dopo aver visto Danielle, si era diretto immediatamente verso
di lei, contento di riconoscere almeno un volto noto tra tutti quegli
sconosciuti.
"Dany!"
"Oh per Merlino! Thom!" Rispose lei sporgendosi per abbracciarlo.
Sentendosi inevitabilmente osservata da mezza stanza.
D'altra parte, l'avevano visto tutti il video.
"Quindi tu saprai dirci qualcosa su quello che sta succedendo."
Provò ad insistere Meghan, riattirando così l'attenzione
di Danielle - e di conseguenza anche di Thomas - su di sè.
"E per quale ragione dovrei, scusa?" Domandò Danielle inarcando un sopracciglio.
"Perchè ci sei tu in quel video, non io!" Protestò la
ventottenne, ormai intenzionata ad aggiudicarsi la vittoria in quella
discussione.
"Nello stesso video dice anche di essersi sottoposta - come tutti noi,
a quanto pare - alla cancellazione della memoria tramite l'uso del
verme della memoria." Le ricordò a quel punto Thom "Quindi mi
sembra logico che ne sappia quanto te."
"E chi mi dice che tu non stia mentendo, in quel video?" Domandò la donna, con voce sospettosa.
-*-*-*-
Elizabeth 'Effy' Foster, 25 Annika Lydia King, 25
Samuel Marthew Allen, 25
"Effy!"
Non che fossero mai state amiche per la pelle, essendo appartenute a
case diverse, tuttavia vedere un volto noto in mezzo a quel marasma di
gente sconosciuta, infuse una leggera dose di tranquillità ad
Annika.
"Anne!" Rispose a sua volta la Corvonero, dopo essersi voltata e aver riconosciuto la sua ex compagna di scuola.
"Anche tu qui?" Domandò l'ex grifondoro incredula, probabilmente
ancora completamente stralunata da tutta quella situazione assurda
nella quale si erano ritrovati così all'improvviso.
"A quanto pare..." Replicò Elizabeth "Ehy, ma quello non è Samuel Allen?"
Domandò poi, dopo essersi alzata sulle punte dei piedi e aver
puntato lo sguardo oltre Annika. "SAM!" Continuò sventolando una
mano, cercando così di attirarne l'attenzione.
Non che fosse difficile notare il ragazzo, visto che era più o meno l'equivalente di un armadio a tre ante.
In effetti, Effy si chiese per quale arcano motivo Anne fosse riuscita a notare lei ma non lui.
Non appena il ragazzo l'ebbe notata a sua volta, si diresse
immediatamente verso le due, mentre Annika sembrava farsi più
piccola ad ogni passo che Samuel faceva verso di loro.
"Mi ha sempre inquietato quell'Allen." Spiegò con un filo di
voce, in risposta allo sguardo interrogativo di Effy. "Ho paura che
potrebbe spezzarmi in due da un momento all'altro e farlo passare per
un incidente di misure calcolate male."
"Ragazze..." Commentò lui, non appena le ebbe raggiunte,
indirizzando loro un cenno del capo. "Voi per caso sapete cosa sta
succedendo qui?"
"Non ne ho la più pallida idea." Fu la risposta sconsolata di Elizabeth "Ma mi piacerebbe davvero molto capire in che cosa consiste questo 'qui'." Aggiunse a mezza voce, quasi come se si riferisse unicamente a se stessa.
"Anche a me Effy... anche a me."
-*-*-*-
"E chi mi dice che tu non stia mentendo, in quel video?" Domandò la donna, con voce sospettosa.
Nathalie Charlotte Lunard, 30
Un brusio inferocito era ciò che, ormai da parecchi minuti, faceva da sottofondo nella sua testa.
Tuttavia Nathalie Lunard non ebbe la minima difficoltà a
riconoscere tra tutte quelle voci quella di Meghan Nitthercott.
Nonostante i due anni di differenza, erano sempre state buone amiche.
Per quel motivo avanzò velocemente verso la ragazza, che
continuava a discutere con Danielle e Thomas sul video che avevano
appena visto tutti.
"Meggy!" La chiamò a voce alta, interrompendo così la discussione.
"Nathalie!" Esclamò quest'ultima sorpresa, anche se vagamente rincuorata dalla presenza familiare della donna.
"Lascia respirare quella povera ragazza, Meg." Le consigliò la
Corvonero "E' palese che sia spaventata e che ne sappia quanto tutti
noi."
Anche se a malincuore, Meghan decise a quel punto di seguire il consiglio dell'amica.
Nathalie in fondo era stata abbastanza conosciuta, ad Hogwarts, per la
sua profonda empatia. Perciò difficilmente si sbagliava, quando
si ritrovava a dover giudicare una persona alla prima occhiata.
"D'accordo." Annuì alla fine "Ma vorrei davvero sapere perchè ci troviamo qui."
"Credimi Meg: ce lo stiamo chiedendo tutti."
-*-*-*-
Zayden Kelly, 31
A differenza di alcuni dei presenti, che avevano iniziato a formare dei
piccoli capannelli man mano che si riconoscevano tra di loro, Zayden
era rimasto in un angolo della stanza, in disparte, cercando di capire
in che razza di situazione fosse finito.
L'ultimo ricordo che aveva, era di essersi recato all'ospedale dalla sorellastra.
Ma non ricordava nemmeno se c'era arrivato davvero.
Quando si era "risvegliato", aveva capito immediatamente cosa aveva tra
le mani e per quel motivo se n'era disfatto immediatamente, timoroso di
poter danneggiare la propria memoria più di quanto non fosse
già successo.
Tuttavia, mentre osservava le diverse persone presenti nella stanza, fu colpito da un'idea improvvisa: i vermi erano ancora lì, sul tavolo, intenti a nutrirsi dei ricordi che avevano loro appena sottratto.
Perciò, se fosse riuscito anche soltanto a prenderne uno, avrebbe potuto creare un antidoto.
Stava per attraversare la stanza per attuare il suo piano quando lo
schermo, lo stesso che aveva appena finito di trasmettere il video di
quella ragazza americana, si illuminò di colpo, iniziando
nuovamente a trasmettere.
E lui sembrava essere stato l'unico ad accorgersene.
"Ehy!" Si ritrovò a strillare, per cercare di ottenere l'attenzione di tutti i presenti "Lo schermo sta trasmettendo di nuovo!"
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Michael Cooper, 42
Olimpia Torre, 26 Celeste Collins, 27
Nel momento in cui quel ragazzo
aveva fatto notare che lo schermo babbano stava trasmettendo di nuovo,
Michael si era immediatamente avvicinato ad esso il più
possibile.
Almeno così, forse, sarebbe riuscito a capirci qualcosa in più.
"Sono l'architetto." Esordì una figura incappucciata comparsa sullo schermo "Immagino
che molti di voi si stiano chiedendo perchè si trovano qui. Ma,
per adesso, è giusto che voi ne rimaniate all'oscuro: meno
sapete, meglio è. Diciamo solo che siete stati scelti. Fuori da
questa stanza troverete delle valigette sigillate: contengono delle
cose che potrebbero tornarvi utili in futuro. Ma, per adesso, il mio
ordine è soltanto uno: uscite da questa stanza. Avete dieci
minuti di tempo esatti per farlo. A partire da adesso."
Non appena la figura ebbe terminato il discorso, il video si
interruppe e venne sostituito da un timer che iniziò il conto
alla rovescia, mentre tutti i presenti nella stanza lo guardavano
increduli.
"Cioè, io adesso dovrei prendere ordini da quel... coso?"
Domandò incredulo Michael, incrociando le braccia al petto e
inarcando un sopracciglio, alquanto perplesso da quella situazione. "E
mi sarei anche fatto cancellare volontariamente la memoria? Ma stiamo scherzando?"
"In effetti prendere ordini da uno schermo e una voce sintetizzata non
piace molto neanche a me come idea, sinceramente." Commentò una
ragazza bruna dietro di lui, avanzando di qualche passo per
raggiungere lo schermo e iniziare a mettere le mani tra i fili che
sbucavano qua e là. "Vediamo se riesco a capirci qualcosa."
"Si può sapere che cosa stai facendo?" Domandarono a quel punto
in coro sia Michael che un'altra ragazza, con voce allarmata.
"Se la voce è stata sintetizzata, significa che nella
registrazione, anche se modificata, si trova la traccia di quella
originale. E magari, già che ci sono, riesco a dare una
definizione anche più precisa all'immagine." Spiegò la
bruna, continuando a trafficare in mezzo ai fili "A proposito... io
sono Olimpia Torre." Si presentò.
"Celeste Collins." Si presentò a sua volta l'altra ragazza,
continuando però a guardare preoccupata ciò che Olimpia
stava facendo, come per paura che potesse esplodere tutto quanto da un
momento all'altro. "Sei sicura di ciò che stai facendo?" Domandò infatti.
"Sì certo." La rassicurò l'altra, ormai completamente concentrata su ciò che stava cercando di fare.
"E sei sicura che il tuo intervento non abbia effetti sul timer?"
Le domandò Celeste dopo un po', ormai completamente impanicata.
"Perchè dici così?" Domandò a quel punto Olimpia, alzando finalmente lo sguardo verso di lei.
"Perchè secondo il timer di minuti ne sono passati soltanto due... ma si sta
aprendo un'enorme voragine nel pavimento... e, se non sbaglio, l'ordine
era proprio quello di lasciare la stanza." Rispose la Collins
allarmata, indicando ad entrambi il foro che si stava spalancando ogni
secondo di più al centro del pavimento.
Quasi come per rispondere alla sua osservazione, lo schermo si
illuminò di nuovo e la figura dell'architetto vi ricomparve
sopra.
"Non mi avete voluto ascoltare. Adesso non vi rimane che correre."
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Ma ciao!
Benvenuti nel primo capitolo effettivo di questa interattiva! Cosa ne pensate?
Vi ripasso velocemente le regole per chi è stato scelto, dopodichè starà a voi rispettarle:
- dovete farvi sentire ogni 2 capitoli,
altrimenti al terzo il OC non comparirà e nel quarto
scomparirà del tutto (ovviamente se la vostra assenza è causata da problemi veri basta che me lo comunichiate)
- alle domande sui propri OC si deve rispondere sempre
Detto ciò, ecco a voi la prima domanda della storia:
come avete capito, qua si tratta
di obbedire agli ordini di uno sconosciuto. Chi dei vostri personaggi
lo farà e a chi invece la cosa starà "alquanto stretta"?
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